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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 29 novembre 2002

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Vescovo Bernard Bududira, di Bururi (Burundi).
- Il Signor Marián Servátka, Ambasciatore della Slovacchia in visita di congedo.
AP/…/…                                   VIS 20021129 (40)

PRESENTAZIONE MESSAGGIO GIORNATA MONDIALE EMIGRANTE


CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2002 (VIS). Lunedì 2 dicembre, alle 11:30, nella Sala Stampa della Santa Sede, avrà luogo una conferenza stampa per la presentazione del Messaggio del Santo Padre per la celebrazione dell'89.ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (2003).

  Alla Conferenza Stampa interverranno l'Arcivescovo Stephen Fumio Hamao, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti; l'Arcivescovo Agostino Marchetto, Segretario, e il Monsignore Michael A. Blume, S.V.D., Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio.
OP/MIGRANTI:RIFUGIATO/HAMAO                   VIS 20021129 (90)

INCONTRO CARDINALE SODANO E VICE-PRIMO MINISTRO VIETNAMITA


CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2002 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, ha rilasciato, nella tarda mattinata di oggi, la seguente dichiarazione:

  "Nella mattinata di venerdì, 29 novembre corrente, il Vice-Primo Ministro della Repubblica Socialista del Viêt Nam, Signor Wu Khoang, si è incontrato con il Cardinale Segretario di Stato, Sua Eminenza Angelo Sodano, e con il Segretario per i Rapporti con gli Stati, Sua Eccellenza Monsignor Jean-Louis Tauran".

  "Oltre ai temi di politica internazionale, si è avuto uno scambio di opinioni sull'evoluzione economica e sociale in corso nel Viêt Nam, nonché sulla necessità di intensificare la cooperazione tra la Chiesa e lo Stato a beneficio dell'intera società vietnamita".
OP/VIETNAM/SODANO:WU KHOANG                 VIS 20021129 (130)

PONTIFICIA UNIVERSITÀ URBANIANA: SENSIBILITÀ VALORI CULTURE


CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i partecipanti al Congresso Internazionale promosso dalla Pontificia Università Urbaniana in occasione della celebrazione dei 375 anni di storia del Collegio Urbano e dei 40 anni di istituzione dell'Università.

  Il Santo Padre ha ricordato, all'inizio del suo discorso, che l'Università fondata come "Collegium" da Papa Urbano VIII, "ha avuto fin dall'inizio una finalità missionaria. Preoccupazione di Papa Urbano era giustamente quella di emancipare la Chiesa dalle potenze coloniali. Occorreva, infatti, assicurare la libertà dell'evangelizzazione nelle terre recentemente scoperte e in quei Paesi dove il cristianesimo era stato annunciato in tempi lontani, come la Cina".

  Chi studia in questa Università, ha proseguito il Pontefice "deve portare con sé una sensibilità aperta ai valori delle varie culture, ponendole a confronto con il messaggio evangelico. Novanta Istituti sparsi in ogni parte del mondo sono oggi affiliati alla vostra Università, testimoniando anche in questo modo l'apertura veramente 'cattolica' che la distingue".

  Il Papa ha sottolineato che: "La violenza, il terrorismo, la guerra non fanno che costruire nuovi muri tra i popoli. La vostra Università è una palestra di universalità, in cui si deve poter respirare quel senso di comunione profonda che caratterizzava la comunità primitiva".

  "La missione" - ha aggiunto il Pontefice - "è impegno che continua anche oggi: è questo lo spirito che deve animare la vostra vita spirituale e accademica. (…) Per questo, guardando al futuro, sarebbe auspicabile che l'Urbaniana si distinguesse tra gli Atenei Romani proprio per un'attenzione particolare alle culture dei popoli e alle grandi religioni mondiali, a cominciare dall'Islam, dal Buddismo e dall'Induismo, e di conseguenza considerasse con cura il problema dei dialogo interreligioso nelle sue implicanze teologiche, cristologiche ed ecclesiologiche".

  Il Santo Padre ha concluso il suo discorso esortando gli studenti a non dimenticare che lo scopo del Collegio Urbano "è la formazione integrale dei suoi alunni. La Chiesa del Terzo Millennio ha bisogno di sacerdoti, religiosi e laici, che siano santi e colti".
AC/…/UNIVERSITÀ URBANIANA                 VIS 20021129 (350)

giovedì 28 novembre 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo André Fort, finora di Perpignan-Elne, Vescovo di Orléans (superficie: 6.811; popolazione: 618.126; cattolici: 448.200; sacerdoti: 189; religiosi: 301; diaconi permanenti: 30), Francia.
NER/…/FORT                                VIS 20021128 (40)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Signor Leonid Kuchma, Presidente della Repubblica di Ucraina, con la consorte e seguito;

- Il Cardinale Vinco Puljic, Arcivescovo di Vrhbosna, Sarajevo (Bosnia ed Erzegovina).
AP/…/…                                   VIS 20021128 (50)

GLOBALIZZAZIONE ED EDUCAZIONE SUPERIORE CATTOLICA


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2002 (VIS). Oggi, presso la Sala Stampa della Santa Sede, è stata presentata la Conferenza Internazionale sul tema: "Globalizzazione e Educazione Superiore Cattolica: Speranze e Sfide". Organizzata dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica e dalla Federazione Internazionale delle Università Cattoliche (F.I.U.C.), la conferenza si terrà in Vaticano dal 2 al 6 dicembre.

  Alla conferenza stampa sono intervenuti il Cardinale Zenon Grocholewski, l'Arcivescovo Giuseppe Pittau, S.J., e Monsignor Angelo Vincenzo Zani, rispettivamente Prefetto, Segretario e Sotto-Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica, e inoltre il Padre Jan Peters, S.J., e Monsignor Guy-Réal Thivierge, rispettivamente presidente e Segretario della F.I.U.C.

  Nel suo intervento, il Cardinale Grocholewski ha ricordato che vi sono 950 università cattoliche ripartite in tutti i continenti e che esse raccolgono circa 3.800.000 studenti, molti dei quali appartengono ad altre confessioni cristiane o ad altre religioni. "Le Università Cattoliche possono essere erette dalla Santa Sede, ma anche dai Vescovi diocesani, dalle Conferenze episcopali, dagli Istituti religiosi o da altre persone ecclesiastiche o laiche".

  Alla Conferenza parteciperanno Rettori di Università Cattoliche provenienti da tutto il mondo, così come i responsabili di Conferenze episcopali impegnati nell'educazione, provenienti dal Kenya, dalla Repubblica Democratica del Congo, dall'Argentina, dall'Australia, dalla Germania, dai Paesi Bassi e dall'Ungheria, i responsabili di alcune Fondazioni che aiutano le Università e i Membri di diversi Dicasteri.

  Successivamente l'Arcivescovo Pittau ha spiegato che il tema della globalizzazione, scelto per la Conferenza, "non è certamente estraneo all'ambiente cattolico e specialmente a quello delle Università.

  "L'Università" - ha detto l'Arcivescovo - "dovrebbe formare cittadini responsabili e virtuosi che, con il loro esempio e la loro parola, promuovano una globalizzazione capace di rispettare l'uomo nella sua integrità".

  Monsignor Thivierge ha quindi parlato dello svolgimento della Conferenza. Il primo giorno, ha detto, saranno presentate "le diverse realtà di 'globalizzazione' come sono vissute nelle nostre società". Sarà quindi approfondita "la questione della globalizzazione nei suoi rapporti con l'educazione cattolica".

  Il secondo giorno sarà dedicato alla discussione dei rapporti tra la globalizzazione e i valori cristiani nel quadro dell'educazione superiore cattolica. E' inoltre prevista una video-conferenza, che vedrà l'intervento di alcuni dirigenti dell'UNESCO e ex Ministri dell'educazione da Parigi e di alcuni Rettori dall'Aula del Sinodo. Durante la video-conferenza saranno trasmessi alcuni discorsi di Giovanni Paolo II, nei quali il Pontefice ha affrontato il tema della globalizzazione. Il terzo giorno sarà dedicato al problema delle proposte e delle azioni da promuovere all'interno del mondo universitario cattolico.

  Padre Jan Peters, Presidente della Federazione Internazionale delle Università Cattoliche, ha affermato che la Federazione "è varia proprio come il mondo in cui i suoi membri cercano di svolgere la loro missione. Tra i duecento membri vi sono importanti Università di ricerca degli Stati Uniti, dell'Europa e del Giappone, ma anche istituzioni giovani, povere e vulnerabili di tutta l'Africa; vi sono sia delle Università che occupano un ruolo di rilievo nello sviluppo della scienza moderna o nell'attuazione dell'economia moderna, sia Università, come per esempio in India, che cercano di garantire un futuro alle persone meno privilegiate e a quanti sono vittima del processo di globalizzazione. Questa diversità tra i suoi membri rappresenta un vero patrimonio per la nostra Federazione, nonché la sua maggiore sfida".

  Padre Peters ha sottolineato che "ambire all'eccellenza nell'insegnamento e nella ricerca, non in un ambito chiuso bensì nell'apertura verso i colleghi che si trovano in situazioni meno favorevoli e che possono davvero contribuire in maniere rilevante alla consapevolezza delle conseguenze della ricerca moderna, fa parte della missione di un'Università cattolica".

  "I Paesi del nostro mondo sono sempre più collegati tra loro e, tuttavia, al contempo i divari si stanno allargando", ha aggiunto Padre Peters. "Le nostre Università trovano il loro spazio in mezzo a queste tendenze e devono farvi fronte". Padre Peters ha osservato che "la Conferenza che si terrà la prossima settimana si concentrerà sui cambiamenti dei contesti socio-economico, politico e culturale delle nostre Università. Questi sviluppi, in cui i nostri Atenei sono protagonisti e allo stesso tempo vittime, hanno un impatto diverso a seconda se parliamo dalla prospettiva delle grandi e evolute Università di ricerca negli Stati Uniti o da quella delle piccole Università cattoliche in Africa. I temi in discussione non sono semplici, né le risposte saranno sufficienti o generalmente accettate ".

  Padre Peters ha affermato che, "poiché le Università cattoliche sono luoghi privilegiati di riflessione per le nostre comunità cattoliche e per la Chiesa nel suo insieme, è fondamentale una collaborazione autentica e aperta affinché esse possano dare un valido contributo (…). Questo presuppone ciò che Papa Giovanni Paolo II nella sua Costituzione Apostolica sulle Università cattoliche 'Ex corde ecclesiae' ha definito una 'fiducia reciproca' tra la gente dell'università e le guide della Chiesa".
OP/UNIVERSITÁ:GLOBALIZZAZIONE/GROCHOLEWSKI      VIS 20021128 (780)

mercoledì 27 novembre 2002

DIO È L'UNICO CHE PUÒ LIBERARE DAL MALE E DALLA MORTE


CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2002 (VIS). "Santo è il Signore Dio nostro". E' il Salmo 98 il tema della catechesi del Papa durante l'udienza generale odierna, che si è tenuta nell'Aula Paolo VI.

Giovanni Paolo II ha spiegato che il Salmo 98 è "un canto elevato dal popolo di Dio al Signore, che governa il mondo e la storia come sovrano trascendente e supremo".

"Il fedele, infatti" - ha detto il Papa -, "iniziando la sua giornata sa di non essere abbandonato in balia di un caso cieco e oscuro, né votato all'incertezza della sua libertà, né affidato alle decisioni altrui, né dominato dalle vicende della storia. Egli sa che sopra ogni realtà terrena si erge il Creatore e Salvatore nella sua grandezza, santità e misericordia".

Il Santo Padre ha affermato che "Dio è superiore a noi, e si colloca infinitamente al di sopra di ogni sua creatura. Questa trascendenza, tuttavia, non lo rende un sovrano impassibile ed estraneo: quando viene invocato, risponde. Dio è colui che può salvare, l'unico che può liberare l'umanità dal male e dalla morte".

Dopo essersi soffermato sul legame profondo tra "'santità' e vicinanza di Dio" - ha detto il Papa - il Salmista ricorda che "Dio era in continuo contatto col suo popolo" e che "parlava ed era ascoltato, castigava i delitti ma anche perdonava".

"Dio" - ha concluso il Papa - "è venuto in mezzo a noi soprattutto nel suo Figlio, fattosi uno di noi per infondere in noi la sua vita e la sua santità. Per questo noi ora ci accostiamo a Dio non con terrore ma con fiducia. Abbiamo, infatti, in Cristo il sommo sacerdote santo, innocente, senza macchia (…). Il nostro canto, allora, si riempie di serenità e di gioia: esalta il Signore re, che dimora tra noi, tergendo ogni lacrima dai nostri occhi".
AG/SALMO 98/… VIS 20021127 (320)

IL PAPA PARTECIPA AL CONCERTO "UN INNO DALLE VETTE"

CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2002 (VIS). Ieri sera, nell'Aula Paolo VI, alla presenza di Giovanni Paolo II, si è tenuto il Concerto "Un inno dalle vette", promosso dall'Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani. Il Santo Padre ha osservato che "questo evento solenne, (…) assume singolare rilievo nell'Anno Internazionale delle Montagne" indetto dalle Nazioni Unite.

Il Papa ha ringraziato l'orchestra ungherese di Pecs, il coro della Regione Friuli - Venezia Giulia e l'Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, rimarcando che i membri dell'Unione "hanno voluto festeggiare i cinquant'anni di vita del loro Sodalizio offrendo al Papa, anch'egli amante della montagna, questo graditissimo dono".

Giovanni Paolo II ha detto di avere seguito le "splendide composizioni musicali di Raff e di Brahms" e le immagini delle montagne che le accompagnavano "con viva emozione". Il Papa ha quindi aggiunto che ciò "ci ha invitati ad elevare un cantico di lode al Creatore per le meraviglie della natura, opera delle sue mani. L'ardua maestosità delle vette stimola a porre in luce quei valori di tenacia e di umiltà che sono indispensabili per affrontare la vita di ogni giorno e per salire con ardore verso l'alta montagna della Santità".
JPII-CONCERTO/ANNO DELLE MONTAGNE/… VIS 20021127 (210)

SESTA RIUNIONE POST-SINODALE ASSEMBLEA SPECIALE PER L'ASIA


CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2002 (VIS). Il Consiglio della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi per l'Assemblea Speciale per l'Asia ha tenuto la sua sesta riunione nei giorni 19 e 20 novembre. Presieduta dal Cardinale Jan P. Schotte. C.I.C.M., alla riunione hanno partecipato tre Cardinali, il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, tre Arcivescovi, tre Vescovi e quattro Membri della Segreteria Generale del Sinodo.

La riunione ha compreso due sessioni plenarie, un pomeriggio di studio individuale e una sessione di gruppo. Il Cardinale Schotte ha aperto l'incontro con una descrizione delle attività della Segreteria Generala a partire dall'ultimo incontro, che si è tenuto nel novembre del 2001. Successivamente i Membri del Consiglio hanno illustrato la situazione nelle loro nazioni di provenienza.

Nel corso della sessione plenaria conclusiva, dopo la lettura delle relazioni dei due gruppi di lavoro, è stata stilata una lista di urgenze pastorali da sottoporre all'attenzione delle Conferenze episcopali, in riferimento al documento post-sinodale. Quindi si è fissata la data della prossima riunione, che avrà luogo il 18 e 19 novembre 2003.
SE/CONSIGLIO ASIA/SCHOTTE VIS 20021127 (180)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Alois Kothgasser, finora Vescovo di Innsbruck (Austria), Arcivescovo Metropolita di Salzburg (superficie: 9.715; popolazione: 677.000; cattolici: 516.767; sacerdoti: 344; religiosi: 686; diaconi permanenti: 32), Austria. L'Arcivescovo eletto è nato a Sankt Stefan im Rosental (Austria) nel 1937. Ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1964 e la consacrazione episcopale nel 1997
NER/…/KOTHGASSER                            VIS 20021127 (70)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2002 (VIS). Nella giornata di ieri il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.
AP/…/…                                    VIS 20021127 (40)

martedì 26 novembre 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Basilio do Nascimento Amministratore Apostolico di Dili (superficie: 7.767; popolazione: 539.811; cattolici: 504.299; sacerdoti: 64; religiosi: 342), Timor Est. Il Vescovo do Nascimento mantiene l'Ufficio di Amministratore Apostolico "Sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis" di Baucau (Timor Est). Succede al Vescovo Carlos Filipe Ximenes Belo, S.D.B., di cui il Santo Padre ha accettato la rinuncia all'Ufficio di Amministratore Apostolico "Sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis" di Dili (Timor Est), presentata in conformità al canone 401 paragrafo 2 del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Sacerdote Joseph Vu Van Thien Vescovo di Hai Phong (superficie: 10.000; popolazione: 4.600.000; cattolici: 120.000; sacerdoti: 23; religiosi: 50), Vietnam. Il Vescovo eletto è nato a Ke Sat (Vietnam) nel 1960 e ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1988. Finora è stato Professore di Teologia al Seminario Maggiore di Hanoi (Vietnam).

- Ha nominato il Sacerdote Stephanus Tri Buu Thien Vescovo coadiutore di Can Tho (superficie: 13.257; popolazione: 4.798.152; cattolici: 161.564; sacerdoti: 137; religiosi: 377), Vietnam. Il Vescovo eletto è nato a Tra Long (Vietnam) nel 1950 e ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1987. Finora è stato Professore di Teologia Morale al Seminario Maggiore di Can Tho (Vietnam).
NA:RE:NER:NEC/…/…                          VIS 20021126 (210)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- l'Arcivescovo Giorgio Zur, Nunzio Apostolico in Austria;

- l'Arcivescovo Jean-Paul Gobel, Nunzio Apostolico in Nicaragua;

- l'Arcivescovo Attilio Nicora, Vescovo emerito di Verona, Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.

  Questa sera è previsto che il Santo Padre partecipi al concerto che si tiene nell'Aula Paolo VI in occasione dell'Anno Internazionale delle Montagne.
AP/…/…                                    VIS 20021126 (75)

PAPA ACCETTA LE DIMISSIONI DEL VESCOVO BELO IN TIMOR EST


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2002 (VIS). In un comunicato rilasciato oggi, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, ha dichiarato che "S.E. Mons. Carlos Filipe Ximenes Belo, S.D.B., aveva già più volte presentato al Santo Padre le sue dimissioni dall'incarico di Amministratore Apostolico di Dili (Timor Est), motivandole con obiettivi problemi di salute. Oggi il Santo Padre ha accolto la sua richiesta. S.E. Mons. Belo spiegherà i motivi delle sue dimissioni in un comunicato che renderà pubblico oggi".
OP/DIMISSIONI BELO/TIMOR EST                  VIS 20021126 (100)

VESCOVI DEL BRASILE: RISPOSTE A SFIDE ECONOMICHE E SOCIALI


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i Prelati della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (Regione Sud III-IV) al termine della loro visita "ad limina".

  Nel suo discorso, il Santo Padre ha ricordato che "nell'esercizio del triplice ufficio di santificare, insegnare e guidare, i Vescovi aiutano i fedeli a essere autentici testimoni di Gesù risorto. Non è sempre facile orientarli nella ricerca di risposte adeguate, secondo gli insegnamenti di Gesù Cristo, alle sfide del contesto economico e sociale".

  Dopo aver sottolineato che i piani di sviluppo del ventesimo secolo prospettavano una crescita materiale nel Paese, il Pontefice ha detto che tuttavia essi "non sono stati capaci di eliminare la povertà e la miseria, né di ridurre le disuguaglianze della ricchezza e dei redditi, che attualmente si stanno accentuando. Possa la stessa storia economica del Brasile essere una buona dimostrazione dell'inefficacia dei sistemi economici disegnati per risolvere da soli i problemi dello sviluppo umano, quando non sono accompagnati e corretti da un forte impegno etico e dallo sforzo costante di servire la dignità umana".

  "La semplice pianificazione di mezzi di vasta portata per correggere gli squilibri esistenti non può prescindere dall'impegno di solidarietà istituzionale e personale di tutti i brasiliani. In tal senso, i cattolici, che costituiscono la maggioranza della popolazione brasiliana, possono dare un contributo fondamentale".

  Giovanni Paolo II ha osservato che "una visione dell'economia e dei problemi sociali che parta dalla dottrina sociale della Chiesa porta a considerare le cose sempre dal punto di vista della dignità dell'essere umano, che trascende i semplici giochi dei fattori economici. Dall'altro lato, aiuta a comprendere che per raggiungere la giustizia sociale occorre molto di più che la semplice applicazione di schemi ideologici originati dalla lotta di classe come, per esempio, l'occupazione delle terre - già deplorata in occasione della mia visita pastorale nel 1991 - e degli edifici pubblici e privati o, per citare altri esempi, l'adozione di mezzi tecnici estremi, che possono avere conseguenze molto più gravi dell'ingiustizia che vorrebbero risolvere, come nel caso dell'inadempimento unilaterale degli impegni internazionali".

  Il Santo Padre ha parlato dell'importanza di promuovere la partecipazione dei laici "affinché nei limiti del possibile in Brasile regnino un'autentica giustizia e una solidarietà che sia frutto di una vita cristiana coerente. In una vera democrazia occorre sempre avere uno spazio legale, affinché i gruppi, invece di ricorrere alla violenza, possano portare avanti processi di giusta pressione per accelerare il raggiungimento dell'uguaglianza e della giustizia per tutti, tanto anelate".

  "Occorre lavorare instancabilmente" - ha concluso il Papa - "per la formazione dei politici, di tutti i brasiliani che abbiano un qualche potere decisionale, grande o piccolo, e in generale di tutti i membri della società, di modo che essi si assumano pienamente le proprie responsabilità e sappiano offrire un volto umano e solidale all'economia. Occorre infondere alla classe politica e imprenditoriale un autentico spirito di verità e di onestà".
AL/…/BRASILE                              VIS 20021126 (500)

lunedì 25 novembre 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato Don Renè-Marie Ehuzu C.J.M., Vescovo di Aboemy (superficie 4.724; popolazione 600.000; cattolici 225.000; sacerdoti 48; religiosi 69) in Benin. Il  Vescovo eletto è nato a  Cotonou (Benin) nel 1944, è stato ordinato sacerdote nel 1972  e finora era parroco della cattedrale de Cotonou. Il Vescovo Ehuzu succede al Vescovo Lucien Monsi-Agboka, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato Monsignore Pierre Nguyen Van Tot Nunzio Apostolico in Benin e Togo elevandolo in pari tempo alla dignità di arcivescovo. Il nunzio eletto è nato a Thu dau mot (Vietnam) nel 1949, è stato ordinato sacerdote nel 1974 e finora era Incaricato d'Affari della Nunziatura in Benin.

  Sabato 23 novembre è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Salzburg (Austria), presentata dal Vescovo Georg Eder, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Padre Cornelius Schilder, M.H.M., Provinciale dei Missionari di Mill Hill per l'Uganda e il Kenya, Vescovo di Ngong (superficie: 39.847; popolazione: 942.395; cattolici: 72.960; sacerdoti: 61; religiosi: 122), Kenya. Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata dal Vescovo Colin Cameron Davies, M.H.M., per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo José Paala Salazar, O.P., finora Vescovo della Prelatura di Batanes (Filippine), Vescovo Ausiliare della Diocesi di Butuan (superficie: 11.555; popolazione: 1.199.251; cattolici: 991.497; sacerdoti: 91; religiosi: 134), Filippine.

- Ha nominato Membro del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, l'Arcivescovo Michael Louis Fitzgerald che è Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso.

- Ha nominato Membro ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali il Professor Krzysztof Skubiszewski (Polonia).

- Ha nominato Archivista nell'Archivio Segreto Vaticano la Dottoressa Giuseppina Roselli, finora Scriptor del medesimo Archivio.

- Ha nominato il Vescovo Vladimír Filo, finora Vescovo Ausiliare di Bratislava-Trnava, Vescovo Coadiutore di Roznava (superficie: 7.000; popolazione: 342.159; cattolici: 173.644; sacerdoti: 120; religiosi: 155), Slovacchia.
NER:RE:NN:NEA:NA:NEC/…/…                 VIS 20021125 (350)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Signor Alfonso Portillo Cabrera, Presidente della Repubblica del Guatemala e seguito.

- Quattro presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Sud III-IV) en Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Osvino José Both , di Novo Hamburgo.

- Il Vescovo Frederico Heimlen, S.D.B., de Cruz Alta.

- Il Vescovo Irineu Silvio Wilges, O.F.M. Cap, de Cachoeira do Sul.

- Il Monsignore Pedrinho Mattielo, Vicario Generale di Uruguaina.

  Sabato 23 novembre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Arcivescovo Antonio Franco, Nunzio Apostolico nelle Filippine.

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Sud III-IV), in Visita "ad Limina Apostolorum":
 
- Il Vescovo José Mario Stroeher, di Rio Grande.

- Il Vescovo Pedro Ercílio Simon, di Passo Fundo, con il Vescovo emerito Urbano José Allgayer.

- Il Signor Carl A. Anderson, Cavaliere Supremo dei Cavalieri di Colombo.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Il Cardinale Józef Glemp, Arcivescovo di Warszawa e Presidente della Conferenza Episcopale della Polonia.
AP:AL/…/…                             VIS 20021125 (180)

ARCIVESCOVO FOLEY: SPIRITUALITA E MEZZI DI COMUNICAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV 2002 (VIS). L'arcivescovo John P. Foley, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali ha pronunciato l' omelia durante la messa celebrata a Ravello (Italia) per i partecipanti in un convegno dedicato alla spiritualità nel cinema, nella televisione e nella letteratura. Il prelato è intervenuto anche nell'incontro organizzato dalla RAI.

 "Quando penso alla spiritualità - ha detto l'arcivescovo- ritorno con la mente allo scopo della vita, ponendomi le domande più opportune - perché sono qui? Chi mi ha creato? Cosa devo fare con la mia vita? Per quanti pensano solo in termini materiali, le produzioni che spingono a riflettere possono cambiare la vita; per quanti pensano spesso in termini religiosi, esse possono arricchire la loro vita (…) Le grandi produzioni cinematografiche e televisive non predicano; sono l'occasione per tutti di arrivare a comprendere lo scopo della vita e di identificarsi con coloro che stanno cercando di raggiungere la conoscenza di se stessi".
CON-CS/SPIRITUALITA:MEZZI/FOLEY            VIS 20021125 (180)

ANGELUS: MEDITAZIONE SULLA FESTIVITA' DI CRISTO RE


CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2002 (VIS).  Alle ore 12 di oggi il Santo Padre si affaccia alla finestra del suo studio per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.        

 "Si celebra oggi la solennità di Cristo Re dell'universo - ha ricordato il Papa- Questa festa è stata opportunamente collocata nell'ultima domenica dell'anno liturgico per evidenziare che Gesù Cristo è il Signore del tempo e che in Lui trova compimento l'intero disegno della creazione e della redenzione (…) Gesù Nazareno porta a compimento questa missione. Egli non viene a regnare come i re di questo mondo, ma a stabilire, per così dire nel cuore dell'uomo, della storia e del cosmo la potenza divina dell'Amore".

 "Il Concilio Vaticano II - ha proseguito il Santo Padre- ha proclamato in modo forte e chiaro al mondo contemporaneo la signoria di Cristo, e il suo messaggio è stato ripreso nel Grande Giubileo dell'Anno 2000. Anche l'umanità del terzo millennio ha bisogno di scoprire che Cristo è il suo Salvatore. E' questo l'annuncio che i cristiani devono portare con rinnovato coraggio al mondo di oggi".

 Dopo la recita dell'Angelus, Giovanni Paolo II ha sottolineato che "nella Diocesi di Roma si celebra oggi la Giornata del Seminario. Mentre assicuro la mia costante preghiera per i seminaristi e per quanti ne curano la formazione, ringrazio le comunità parrocchiali, le famiglie e i singoli fedeli che sostengono generosamente il Seminario diocesano. Preghiamo perché non manchino mai a Roma  numerose e sante vocazioni sacerdotali".
ANG/CRISTO RE/…                              VIS 20021125  (264)

IL PAPA CONFERMA IL CARDINALE SODANO SEGRETARIO DI STATO


CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2002 (VIS). In occasione del sopraggiungere dei 75 anni di età del Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II gli ha inviato una Lettera personale, esprimendo al Porporato vive congratulazioni per il traguardo raggiunto e confermandolo poi nel suo ufficio di Segretario di Stato".

  "Nonostante che il prossimo 23 novembre si compiano per Lei i settantacinque anni di età" - scrive il Pontefice - "sono a chiederLe di continuare nell'ufficio che ricopre, mettendo così a disposizione del Papa le non comuni qualità di cui dispone".

  Il Santo Padre Giovanni Paolo II conclude il suo Messaggio con queste parole: "Conoscendo l'amore alla Chiesa e lo spirito di obbedienza che sempre hanno ispirato la Sua condotta, confido di poter continuare a contare, venerato Fratello, sulla Sua illuminata collaborazione quale mio Segretario di Stato, e in questa prospettiva Le assicuro che non mancherò di chiedere al Signore per Lei nella preghiera ogni necessario aiuto e sostegno".
GPII-LETTERA/…/SODANO                     VIS 20021125 (180)

MESSAGGIO 40 GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER VOCAZIONI


CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2002 (VIS). Il Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la XL Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che si celebrerà l'11 maggio 2003, sul tema: "Vocazione al Servizio" è stato reso pubblico oggi. Il Messaggio datato 16 ottobre, 2002, XXIV anniversario dell'elezione al Pontificato del Santo Padre Giovanni Paolo II, è stato pubblicato in lingua inglese, francese, spagnola, italiana, portoghese e tedesca.

  Di seguito diamo estratti dal testo:

1. "Ecco il mio servo che io ho scelto; il mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto".

  "Il tema del Messaggio di questa XL Giornata Mondiale di preghiera per le Vocazioni ci invita a tornare alle radici della vocazione cristiana, alla storia del primo chiamato del Padre, il Figlio Gesù. Egli è "il servo" del Padre, profeticamente annunciato come colui che il Padre ha scelto e plasmato fin dal seno materno".

  "Mentre, nell'attuale cultura, colui che serve è considerato inferiore, nella storia sacra il servo è colui che è chiamato da Dio a compiere una particolare azione di salvezza e redenzione".

  "Il servizio nella Bibbia è sempre legato a una chiamata specifica che viene da Dio, e proprio per questo rappresenta il massimo compimento della dignità della creatura, o ciò che ne evoca tutta la dimensione misteriosa e trascendente".

2. "Come Agnello condotto al macello…"

  "Nella Sacra Scrittura c'è un forte ed evidente legame tra servizio e redenzione, come pure tra servizio e sofferenza. (…) Il Messia è il Servo sofferente che si carica sulle spalle il peso del peccato umano, è l'Agnello 'condotto al macello' per pagare il prezzo delle colpe commesse dall'umanità (…) Il Servo è l'Agnello che, 'maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca', mostrando così una straordinaria forza: quella di non reagire al male con il male, ma di rispondere al male con il bene".

3. "….come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire". Gesù è davvero il modello perfetto del 'servo' di cui parla la Scrittura. (…) Gesù non è venuto per essere servo, 'ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti"; ha lavato i piedi dei suoi discepoli e ha obbedito al progetto del Padre fino alla morte e alla morte di croce. (…) Come non leggere nella vicenda del 'servo Gesù', (…) quella storia pensata dal Creatore per ogni essere umano. (…) Come non leggere, in particolare, nella parabola del Figlio, Servo e Signore, la storia vocazionale di chi è da Lui chiamato a seguirlo più da vicino, ad essere cioè servo nel ministero sacerdotale o nella consacrazione religiosa? In effetti, la vocazione sacerdotale o religiosa è sempre, per natura sua, vocazione al servizio generoso a Dio e al prossimo".

4. "Dove sono io, là sarà anche il mio servo". Gesù, il Servo e il Signore, è anche colui che chiama. Chiama ad esser come Lui, perché solo nel servizio l'essere umano scopre la dignità propria ed altrui. (…) Con questo messaggio, vorrei quasi prestare la voce a Gesù, per proporre a tanti giovani l'ideale del servizio, e aiutarli a superare le tentazioni dell'individualismo e l'illusione di procurarsi in tal modo la felicità. Nonostante certe spinte contrarie, pur presenti nella mentalità odierna, c'è nel cuore di molti giovani una naturale disposizione ad aprirsi all'altro, specie al più bisognoso. Ciò li rende generosi, capaci di empatia, disposti a dimenticare se stessi per anteporre l'altro ai propri interessi".

  "Servire, cari giovani, è vocazione del tutto naturale (…). Servire è manifestazione di libertà dall'invadenza del proprio io e di responsabilità verso l'altro. (…) Vi auguro, cari giovani, di saper ascoltare la voce di Dio che vi chiama al servizio. È questa la strada che apre a tante forme di ministerialità a vantaggio della comunità: dal ministero ordinato ai vari altri ministeri istituiti e riconosciuti: la catechesi, l'animazione liturgica, l'educazione dei giovani, le più varie espressioni della carità".

5. "Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti".

  "Così Gesù disse ai Dodici, sorpresi a discutere tra loro su 'chi fosse il più grande'. È la tentazione di sempre, che non risparmi nemmeno chi è chiamato a presiedere l'Eucaristia, il sacramento dell'amore supremo del 'Servo sofferente'. Chi compie questo servizio, in realtà, è ancor più radicalmente chiamato a esser servo. Egli è chiamato, infatti, ad agire 'in persona Christi'".

  "Cari giovani, coltivate l'attrazione per i valori e per le scelte radicali che fanno dell'esistenza un servizio agli altri sulle orme di Gesù, l'Agnello di Dio. Non lasciatevi sedurre dai richiami del potere e dell'ambizione personale. L'ideale sacerdotale deve essere costantemente purificato da queste e altre pericolose ambiguità. Risuona anche oggi l'appello del Signore Gesù: "Se uno mi vuol servire mi segua". Non abbiate paura di accoglierlo. Incontrerete sicuramente difficoltà e sacrifici, ma sarete felici di servire, sarete testimoni di quella gioia che il mondo non può dare".
MESS/XL GIORNATA MONDIALE VOCAZIONI/…         VIS 20021125 (830)

RISCOPRIRE VALORE E IMPORTANZA DELLA PARROCCHIA


CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i partecipanti all'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, che hanno riflettuto sul tema: "Occorre continuare a camminare ripartendo da Cristo, cioè dall'Eucaristia".

  Giovanni Paolo II ha affermato: "C'è oggi bisogno di fedeli laici, consapevoli della loro vocazione evangelica e della responsabilità che loro deriva dall'essere discepoli di Cristo, per testimoniare la carità e la solidarietà in tutti gli ambiti della moderna società".

  Dopo aver fatto riferimento al tema dell'Assemblea "che viene a completare il percorso sui Sacramenti dell'iniziazione cristiana", il Santo Padre ha detto che "La riflessione sui Sacramenti dell'iniziazione cristiana porta naturalmente l'attenzione verso la parrocchia, comunità in cui questi grandi misteri vengono celebrati".

  "Nella parrocchia" - ha proseguito il Pontefice - "si snoda l'itinerario dell'iniziazione e della formazione per tutti i cristiani. Quanto importante è riscoprire il valore e l'importanza della parrocchia come luogo in cui vengono trasmessi i contenuti della tradizione cattolica!".

  "Molti battezzati, anche per l'impatto di forti correnti di scristianizzazione, sembrano aver perduto il contatto con questo patrimonio religioso. (…) Un certo relativismo tende ad alimentare atteggiamenti discriminatori nei confronti dei contenuti della dottrina e della morale cattolica, accettati o rigettati sulla base di preferenze soggettive e arbitrarie. (…) Soltanto una fede che affonda le radici nella struttura sacramentale della Chiesa, che si abbevera alle fonti della Parola di Dio e della Tradizione, che diventa nuova vita e rinnovata intelligenza della realtà, può rendere i battezzati effettivamente capaci di reggere l'impatto della cultura secolarizzata dominante".

  Il Santo Padre ha terminato il suo discorso sottolineando che: "Completa e corona l'iniziazione cristiana l'Eucaristia, 'fonte e culmine di tutta la vita cristiana'. Essa accresce la nostra unione a Cristo, ci separa e ci preserva dal peccato, rafforza i vincoli di carità, sostiene le forze lungo il pellegrinaggio della vita, fa pregustare la gloria alla quale siamo destinati".
AC/LAICI:PARROCCHIA/…                     VIS 20021125 (330)

venerdì 22 novembre 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Werner Thissen, finora Ausiliare di Münster (Repubblica Federale di Germania), Arcivescovo Metropolita di Hamburg (superficie: 33.055; popolazione: 5.769.315; cattolici: 504.091; sacerdoti: 240; religiosi: 421; diaconi permanenti: 39), Repubblica Federale di Germania. L'Arcivescovo eletto è nato a Kleve (Repubblica Federale di Germania) nel 1938, è stato ordinato sacerdote nel 1966 ed ha ricevuto la consacrazione episcopale nel 1999.
NER/…/THISSEN                                     VIS 20021122 (80)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate quattro Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Sud III-IV), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Estanislau Amadeu Kreutz, di Santo Ângelo.

    - Il Vescovo Aloísio Sinésio Bohn, di Santa Cruz do Sul.

    - Il Vescovo Thadeu Gomes Canellas, di Osório.

    - Il Vescovo Girônimo Zanandréa, di Erexim.

- Il Cardinale Jean Marie Lustiger, Arcivescovo di Parigi.
AL/…/…                                   VIS 20021122 (80)

APOSTOLATO PARTECIPANTI COMPETIZIONI MARITTIME


CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2002 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Comunicato del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti che informa che dal 29 settembre al 5 ottobre, si è tenuto a Río de Janeiro (Brasile), il XXI Congresso Mondiale dell'Apostolato del Mare, promosso dal medesimo Dicastero.

  Il Congresso ha esaminato i problemi che il fenomeno della globalizzazione pone a tutto il mondo dei marittimi e alle loro famiglie, nella marina mercantile e nei settori della pesca - artigianale e industriale - e delle crociere.

  Il Comunicato afferma che esiste anche un'altra categoria di professionisti del mare e di naviganti, di cui si occupa il Dicastero: i partecipanti alle competizioni marittime quali la Vuitton e l'America's Cup, con i loro familiari e i giornalisti accreditati a seguire l'avvenimento. Nel Comunicato si legge in merito che: "Anche questo ambiente dev'essere raggiunto dall'Apostolato del Mare, oggi".

  Per questo motivo, si legge nel Comunicato, l'Arcivescovo Stephen Fumio Hamao, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti ha affidato il compito di compiere questo studio al responsabile del settore marittimo del Dicastero. La prima fase della ricerca (novembre-dicembre 2002) consisterà nel contattare le persone che possono aiutare a comprendere questo ambiente, i parroci locali e i cappellani e i giornalisti che danno la copertura a questi eventi. La seconda fase consisterà nell'avviare un dialogo, durante la Finale della Vuitton Cup (gennaio 2003) con la Chiesa locale, i mezzi di comunicazione e i gruppi di sostegno, per far conoscere l'Apostolato del Mare impegnato nel ministero presso i marittimi e i naviganti, gente in itinere.

  Al termine del Comunicato si legge che le informazioni e i suggerimenti che si raccoglieranno in queste due fasi di studio, possono contribuire a riflettere sul come "procedere in futuro al fine di aiutare specialmente i Vescovi Diocesani a determinare le forme più adatte di cura pastorale in favore dei marittimi".
…/APOSTOLATO MARE/HAMAO                 VIS 20021122 (330)

MESSAGGIO ANNUALE PER LA FINE DEL RAMADAN


CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2002 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo del Messaggio annuale del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso ai musulmani per la fine del Ramadán "Id Al-Fitr 1423 A.H./2002 A.D.". Il Messaggio, il cui tema è: "Cristiani e musulmani sulle vie della pace", è stato pubblicato in francese, inglese, italiano e arabo e porta la firma del Presidente del Pontificio Consiglio, l'Arcivescovo Michael L. Fitzgerald.

  "Voi sapete, cari amici musulmani" - si legge nel Messaggio - "quanto la questione della pace si ponga oggi al nostro mondo con un'urgenza tutta particolare. Le situazioni di guerra costituiscono una ferita aperta nel cuore dell'umanità, soprattutto i conflitti che durano da più tempo, in Medio Oriente o in Africa o in Asia. In molti paesi, i conflitti fanno numerose vittime innocenti, e portano le popolazioni a perdere la speranza che si possa pervenire ad una pace prossima sulla loro terra".

  Sottolineando che: "Le cause dei conflitti hanno spesso origine nel cuore degli uomini che si rifiutano di aprirsi a Dio", l'Arcivescovo scrive: "Se noi conosciamo bene le cause profonde delle guerre, dobbiamo cercare di esplorare soprattutto le vie della pace".

  "Come credenti nel Dio Unico, noi siamo consapevoli del nostro dovere di cercare di instaurare la pace. Cristiani e musulmani, crediamo che la pace sia prima di tutto un dono di Dio, ed è proprio per questo che le nostre rispettive comunità pregano per la pace e sono sempre chiamate a farlo".

  Il Presidente del Pontificio Consiglio afferma che: "Al fine di ottenere la pace e mantenerla, le religioni possono giocare un ruolo importante che, più che mai ai nostri giorni, la società civile e i governi degli Stati riconoscono loro. A questo riguardo, l'educazione è un ambito dove le religioni possono dare un contributo particolare. Siamo infatti convinti che le vie della pace passino per l'educazione. Grazie a quest'ultima, la persona è in grado di riconoscere la propria identità e quella dell'altro. (…) L'educazione alla pace comporta ugualmente la conoscenza e l'accettazione delle diversità. Imparare a gestire le crisi - per non farle degenerare in conflitti - fa anche parte di questa educazione alla pace. Noi siamo lieti di vedere crescere, in numerosi paesi, la collaborazione fra cristiani e musulmani in questo ambito, soprattutto per quanto riguarda una revisione obiettiva dei testi scolastici".
CON-DIR/MUSULMANI:RAMADAN/FITZGERALD          VIS 20021122 (400)

SIATE CORAGGIOSI TESTIMONI VITA FRANCESCANA E CRISTIANA


CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina il Papa ha ricevuto i membri della Presidenza del Consiglio Internazionale dell'Ordine Francescano Secolare, e tutti i partecipanti al Decimo Capitolo Generale, sul tema: "Comunione vitale reciproca nella Famiglia francescana".

  Il Papa ha affermato che: "In questo Capitolo Generale avete portato a termine l'aggiornamento della vostra legislazione fondamentale", compresa la Regola; il Rituale; le Costituzioni generali; lo Statuto Internazionale, approvato in questo Capitolo. "La Chiesa attende dall'Ordine Francescano Secolare" - ha detto il Santo Padre - "uno e unico, un grande servizio alla causa del Regno di Dio nel mondo di oggi. Essa desidera che il vostro ordine sia un modello di unione organica, strutturale e carismatica a tutti i livelli".

  "La vostra legislazione rinnovata vi dà ottimi strumenti per realizzare ed esprimere appieno l'unità del vostro ordine e la comunione con la Famiglia francescana", come pure, la vostra missione di essere "coraggiosi e coerenti testimoni della vita cristiana e francescana".

  "Siete chiamati" - ha affermato Giovanni Paolo II - "ad offrire un contributo proprio, ispirato alla persona e al messaggio di San Francesco d'Assisi, per affrettare l'avvento di una civiltà in cui la dignità della persona umana, la corresponsabilità e l'amore siano realtà vive. Dovete approfondire i veri fondamenti della fraternità universale e creare ovunque spirito di accoglienza e atmosfera di fratellanza. Impegnatevi con fermezza contro ogni forma di sfruttamento, di discriminazione e di emarginazione e contro ogni atteggiamento di indifferenza verso gli altri".

  Il Santo Padre ha detto di voler concludere il suo messaggio raccomandando "di considerare la vostra famiglia come l'ambito prioritario nel quale vivere l'impegno cristiano e la vocazione francescana, dando in essa spazio alla preghiera, (…) alla catechesi cristiana, ed adoperandovi per il rispetto di ogni vita dal suo concepimento (…) fino alla morte". Infine, il Papa ha esortato le famiglie affinché "offrano un esempio convincente della possibilità di un matrimonio vissuto in modo pienamente conforme al disegno di Dio".
AC/FRANCESCANI SECOLARI/…                 VIS 20021122 (340)

NUOVO AMBASCIATORE HAITI RICEVUTO DAL SANTO PADRE


CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto il Signor Carl Henri Guiteau, nuovo Ambasciatore di Haiti presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

  Nei rispettivi discorsi, il Pontefice ed il nuovo Ambasciatore, hanno ricordato che il Presidente di Haiti ha designato il Signor Guiteau "Ambasciatore residente", vale a dire che il Rappresentante della Santa Sede da ora in poi risiederà a Roma e non a Parigi, come in passato.

  "Lei ha appena ricordato il prossimo bicentenario dell'Indipendenza della vostra Nazione, che si celebrerà nel 2004" - ha detto il Santo Padre al nuovo diplomatico - "Lei ricorda anche la crisi profonda che colpisce il vostro paese, che definisce crisi di valori, crisi della società. Spero ardentemente che l'anniversario di questo avvenimento, di cui il popolo haitiano è così fiero poiché fu il primo paese di tutta l'America latina e dei Caraibi a proclamarsi indipendente, sia un'occasione privilegiata di approfondire un 'poter-vivere' insieme".

  "È necessario prendere in conto le giuste aspirazioni della popolazione rispetto agli individui, alla pace, alla sicurezza, alla giustizia e all'equità" - ha proseguito il Pontefice. "La maggior parte della popolazione soffre di una povertà sempre più insopportabile che spinge molti compatrioti a emigrare" soprattutto nelle città, causando "l'urbanizzazione selvaggia" e "la disintegrazione dei legami familiari".

  Il Santo Padre ha ribadito che "una via democratica forte" e "il consolidamento dello stato di diritto sono potenti antidoti alla disperazione", sperimentata da tanti haitiani. "La cultura della fraternità e della solidarietà del popolo haitiano (…) è un'importante risorsa per tessere rapporti solidali fra cittadini". Questo patrimonio appartiene a tutti, ha sottolineato ancora il Santo Padre, non a quei pochi che cercano di trarne un profitto economico ed ha esortato i responsabili del Paese a "dotare il paese" di una migliore rete di comunicazioni, di strutture sanitarie, scuole e a promuovere lo sviluppo rurale.

  "La lotta contro l'ingiustizia e l'arbitrarietà" - ha detto ancora il Pontefice -"presuppone, inoltre, la garanzia di un sistema giudiziario più indipendente ed equo che rispetti i diritti dei più poveri".

  Il Santo Padre ha detto ancora che i responsabili del Paese devono essere attenti ai giovani, poiché essi rappresentano "la prima ricchezza nazionale". "L'educazione e formazione dà loro speranza offrendo loro la possibilità di partecipare alla trasformazione del paese. (…) È necessario far prendere coscienza ai giovani del bene comune e della solidarietà, del rispetto della vita sin dal concepimento, della grandezza della creazione, affidata alle mani dell'uomo affinché egli la gestisca con saggezza".

  Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha sottolineato che: "Di fronte allo scandalo endemico sempre più scioccante della miseria che genera una permanente instabilità nel paese", i responsabili della "res publica devono prendere in considerazione il grido dei poveri senza disattendere le loro speranze", ed ha esortato i governanti a "non lasciarsi condizionare dagli interessi particolari o occulti che nuocciono al buon funzionamento delle Istituzioni".

  Il Pontefice ha terminato il suo discorso rivolgendosi ai cattolici di Haiti ricordando la presenza della Chiesa e la sua opera nella lunga storia del paese, e i suoi costanti sforzi, "di promuovere il bene comune per tutto il popolo haitiano".
CD/LETTERE CREDENZIALI/HAITI:GUITEAU         VIS 20021122 (540)

giovedì 21 novembre 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Giuseppe Nazzaro, O.F.M., finora Parroco e Guardiano della Fraternità di Sant'Antonio a Damasco, (Siria), Vicario Apostolico di Aleppo dei Latini (cattolici: 10.000; sacerdoti: 40; religiosi: 242), Siria, elevandolo alla dignità episcopale. Il Vescovo eletto è nato a San Potito (Avellino), nel 1937. Nel 1956 è entrato nel noviziato della Custodia di Terra Santa, ha fatto la professione solenne nel 1960, ed è stato ordinato sacerdote nel 1965. Il Vescovo Nazzaro succede al Vescovo Armando Bortolaso, S.D.B., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale del medesimo Vicariato, per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/…/NAZZARO:BORTOLASO                 VIS 20021121 (110)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza tre Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Sud III-IV), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Nei Paulo Moretto, di Caxias do Sul.

    - Il Vescovo Paulo Antônio De Conto, di Criciúma.

    - Il Monsignor Alex José Kloppenburg, Amministratore Diocesano di Bagé.
AL/…/…                                   VIS 20021121 (60)

INIZIO ASSEMBLEA PLENARIA PONTIFICIO CONSIGLIO PER I LAICI


CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina il Cardinale James Francis Stafford, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici ha tenuto il discorso di apertura della XX Assemblea Plenaria del Dicastero, in corso a Roma, dal 21 al 23 novembre, sul tema suggerito dal Santo Padre Giovanni Paolo II: "Occorre continuare a camminare 'ripartendo' da Cristo, cioè dall'Eucaristia".

  Un Comunicato del Pontificio Consiglio informa che tra i 37 Membri nominati dal Santo Padre per il prossimo quinquennio, figurano 24 laici, nove Cardinali e quattro Vescovi. Tra i 25 consultori figurano 13 laici, 4 Vescovi e 8 Sacerdoti.  Poiché all'Assemblea Plenaria partecipano per la prima volta i nuovi Membri e Consultori del Consiglio, il programma prevede un'introduzione alla storia, alla natura e alle attività del Pontificio Consiglio.

  Il programma dell'Assemblea si articola in tre sessioni ed è improntato all'ascolto, allo studio e alla riflessione. I lavori della prima giornata proseguiranno "con uno scambio di esperienze e di riflessioni sulla vocazione e sulla missione dei fedeli laici nella vita della Chiesa e nel mondo per cercare di delineare le prospettive e le priorità da tenere presenti nel contesto attuale".

  Il secondo giorno sarà dedicato "all'approfondimento del significato dell'Eucaristia nella vita dei fedeli laici; si proseguirà la riflessione sui sacramenti dell'iniziazione cristiana avviata nelle assemblee plenarie dedicate al Battesimo e alla Cresima. (…) Saranno affrontati tre aspetti del mistero eucaristico che sono legati alla vocazione dei cristiani laici, alla loro vita e alla loro missione".

  Nel corso della terza giornata "verranno presentati i programmi e i progetti futuri del Dicastero e su questi i nuovi Membri e Consultori saranno chiamati a confrontarsi e a portare il loro contributo. Il momento culminante dei lavori sarà rappresentato dall'udienza del Santo Padre nella tarda mattinata di sabato".
CON-L/PLENARIA/STAFFORD                     VIS 20021121 (310)

PREGHIERA DEL PAPA PER CHI SOFFRE IN TERRA SANTA E IN IRAK


CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i Membri della Sessione Plenaria della Congregazione per le Chiese Orientali.

  Nel suo discorso, il Papa ha fatto riferimento ai temi esaminati dalla Plenaria, all'attività svolta dalla Congregazione negli ultimi quattro anni, all'elezione dei Vescovi nelle Chiese patriarcali e allo stato delle Chiese Orientali.

  In merito al primo tema, Giovanni Paolo II ha sottolineato "la priorità che è stata riservata dalla vostra Congregazione al rinnovamento liturgico e catechetico, come alla formazione delle varie componenti del Popolo di Dio, a partire dai candidati agli ordini sacri e alla vita consacrata".

  In merito al tema concernente la procedura delle elezioni vescovili nelle Chiese patriarcali, il Santo Padre ha affermato: "Sarò lieto di prendere in attenta considerazione le vostre proposte, alla luce delle relative Norme del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali. (…) In ogni caso, quando vengono segnalate alla Santa Sede delle difficoltà nell'applicazione delle norme canoniche vigenti, si cercherà di aiutare a superarle, con spirito di fattiva collaborazione".

  Successivamente riguardo alle tematiche relative allo stato delle Chiese Orientali e alle prospettive di rinnovamento pastorale, il Santo Padre ha detto: "Sono note le difficoltà che incontrano le Comunità orientali in non poche parti del mondo. Esiguità numerica, penuria di mezzi, isolamento, condizione di minoranza, impediscono frequentemente una serena e proficua azione pastorale, educativa, assistenziale e caritativa. Si registra poi un'incessante flusso migratorio verso occidente da parte delle componenti più promettenti delle vostre Chiese".

  "E che dire delle sofferenze in Terra Santa, e in altri Paesi Orientali, trascinati in una pericolosa spirale che sembra umanamente inarrestabile? Iddio faccia cessare quanto prima questo vortice di violenza!". Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha lanciato un appello alla pace attraverso l'intercessione del Beato Giovanni XXIII che "visse a lungo in Oriente, e tanto amò le Chiese Orientali. (…) Interceda altresì perché queste Chiese, non chiudendosi nelle formule del passato, si aprano a quel sano aggiornamento che egli stesso auspicò nella linea della sapiente armonia tra 'Nova et Vetera'".

  Il Santo Padre ha concluso il suo discorso invocando la protezione della Vergine per i membri delle comunità dal Medio Oriente all'Africa, dall'Europa, all'India, "in particolare per quelli che nella Terra Santa e nell'Iraq attraversano momenti difficili di grandi sofferenze".
AC/CHIESE ORIENTALI/…                     VIS 20021121 (390)

mercoledì 20 novembre 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Karachi (Pakistan), presentata dal Vescovo Simeon Anthony Pereira, per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Evarist Pinto, Amministratore Apostolico "sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis" di Karachi, Pakistan, finora Vescovo Ausiliare della medesima Arcidiocesi.
RE:NA/…/PEREIRA:PINTO                       VIS 20021120 (70)

FIRMA ACCORDO FACOLTÀ TEOLOGICA CATTOLICA DI ERFURT


CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2002 (VIS). La Santa Sede ha annunciato oggi che nella Cancelleria di Stato di Erfurt (Repubblica Federale di Germania) è stato firmato un Accordo fra la Santa Sede e lo Stato Libero di Turingia sulla costituzione della Facoltà Teologica di Erfurt in Facoltà Teologica Cattolica dell'Università statale della medesima città.

  Per la Santa Sede ha firmato l'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Nunzio Apostolico in Germania, per lo Stato Libero di Turingia, il Signor Bernhard Dottor Vogel, Ministro-Presidente.

  "Il presente Accordo" - si legge nel Comunicato reso pubblico questa mattina, "che consiste in 9 articoli e in un Protocollo Finale, realizza l'erezione di una Facoltà Teologica Cattolica dell'Università di Erfurt, che è prospettata nell'Accordo generale fra la Santa Sede e lo Stato Libero di Turingia, dell'11 giugno 1997".

  "In forza del presente Accordo, la Facoltà Teologica di Erfurt, derivata dal succitato Studio Filosofico-Teologico ed eretta canonicamente con Decreto della Congregazione per l'Educazione Cattolica N. 1281/90 in data 22 maggio 1999, viene incorporata nell'Università statale di Erfurt".

  "La suddetta Facoltà servirà - nella ricerca, nell'insegnamento e nello studio della teologia - sia alla promozione e allo sviluppo della teologia cattolica, sia alla formazione scientifica nella teologia cattolica dei candidati al sacerdozio e ad altri ministeri ecclesiastici, sia alla formazione degli insegnanti di religione per le scuole".
DELSS/FACOLTÀ TEOLOGICA/TURINGIA:LAJOLO              VIS 20021120 (90)

CALENDARIO CELEBRAZIONI PRESIEDUTE DA GIOVANNI PAOLO II


CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2002 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha reso pubblico il calendario delle celebrazioni presiedute dal Santo Padre Giovanni Paolo II, dal 1° dicembre 2002 al 12 gennaio 2003.

DICEMBRE

- Domenica 1: I Domenica di Avvento. Alle ore 10:00, nell'Aula Paolo VI, Santa Messa con la comunità filippina di Roma.

- Domenica 8: II Domenica di Avvento. Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Alle ore 16:00, a Piazza di Spagna, Omaggio all'Immacolata. Alle ore 16:30, nella Basilica di Santa Maria Maggiore, venerazione della Madre di Dio "Salus Populi Romani".

- Martedì 10: Alle ore 17:30, nella Basilica Vaticana, Santa Messa per gli Universitari degli Atenei romani.
- Domenica 22: IV Domenica di Avvento. Alle ore 10:00, nell'Aula Paolo VI, Santa Messa con la comunità della Parrocchia romana di San Ilario di Poitiers.

- Martedì 24: Solennità del Natale del Signore. Alle ore 24:00, nella Basilica Vaticana, Santa Messa della Notte.

- Mercoledì 25: Solennità del Natale del Signore. Alle ore 12:00, dalla Loggia centrale della Basilica Vaticana: Benedizione "Urbi et Orbi".

- Martedì 31: Alle ore 18:00, nella Basilica Vaticana, Vespri e "Te Deum" di ringraziamento.

GENNAIO

- Mercoledì 1° gennaio: Solennità di Maria Santissima Madre di Dio. XXXVI Giornata mondiale della pace. Alle ore 10:00, Santa Messa nella Basilica Vaticana.

- Lunedì 6: Solennità dell'Epifania del Signore. Alle ore 9:00, nella Basilica Vaticana, Ordinazioni Episcopali.

- Domenica 12: domenica dopo l'Epifania. Festa del Battesimo del Signore. Alle ore 10:00, nella Cappella Sistina, Santa Messa e Battesimo dei bambini.
GPII-CALENDARIO/DICEMBRE-GENNAIO/…        VIS 20021120 (270)

AIUTO SPIRITUALE E MATERIALE ALLE MONACHE DI CLAUSURA


CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2002 (VIS). Al termine della catechesi dell'Udienza Generale di oggi, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha rivolto parole di saluto, in diverse lingue, ai circa 7.000 pellegrini presenti nell'Aula Paolo VI, ricordando che domani si celebra la Giornata per le Claustrali.

  "Domani" - ha detto il Santo Padre - "memoria della presentazione al tempio della Beata Vergine Maria, la Chiesa pensa con particolare affetto alle monache di clausura. La loro orante presenza in tante parti del mondo è richiamo per tutti i cristiani a non dimenticare il primato di Dio nella vita".

  "Queste sorelle hanno scelto di dedicarsi totalmente alla preghiera" - ha proseguito il Pontefice - "e vivono di quanto la Provvidenza procura loro mediante la generosità dei fedeli. Mentre rivolgo ad esse un vivo apprezzamento per l'indispensabile contributo che offrono all'evangelizzazione, invito tutti a volerle sostenere con il proprio aiuto spirituale e materiale".

  Fra i fedeli che hanno partecipato all'Udienza odierna, era un gruppo di Seminaristi del Pontificio Seminario Regionale Benedetto XV di Bologna ai quali il Santo Padre ha rivolto le seguenti parole: "Carissimi, con l'odierna visita voi intendete ricordare l'ottantesimo anniversario di morte di questo indimenticabile mio predecessore, instancabile araldo di pace durante la prima guerra mondiale. Il suo esempio sia per voi uno stimolo ad essere in ogni luogo operatori di pace".

  Al termine dell'Udienza, il Papa ha rivolto parole di saluto ai giovani, ai malati e agli sposi novelli.
AG/SALUTI/…                             VIS 20021120 (250)

UDIENZA: IL BUON PASTORE: DIO L'ALTISSIMO E IL SAPIENTISSIMO


CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2002 (VIS). Nell'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II, continuando la catechesi sui Salmi, ha parlato oggi del Cantico di Isaia: "Il buon pastore: Dio l'Altissimo e il Sapientissimo".

  Giovanni Paolo II ha affermato che all'inizio del testo liturgico "appare la figura potente di Dio, che torna a Gerusalemme preceduto dai suoi trofei" che sono "gli Ebrei esiliati, che Egli ha strappato dalla mano dei loro conquistatori. Dio è quindi dipinto 'come un pastore'" che guida il suo gregge.

  Segue una riflessione sull'agire del Signore "come Creatore dell'universo. (…) Nessuno è in grado di misurare l'immenso universo creato da Dio. Il profeta fa capire come gli strumenti umani siano ridicolmente inadeguati per questo compito".

  Il Papa ha affermato che il Profeta Isaia: "Dopo aver celebrato l'onnipotenza di Dio nella creazione, (…) delinea la sua signoria sulla storia, cioè sulle nazioni, sull'umanità che popola la terra. Gli abitanti dei territori noti, ma anche quelli di regioni remote, che la Bibbia chiama 'isole' lontane, sono una realtà microscopica rispetto alla grandezza infinita del Signore".

  "Il fedele è, dunque, invitato, fin dall'inizio della giornata, all'adorazione del Signore Onnipotente". Il Papa ha concluso la sua catechesi ricordando che San Girolamo, "si ferma stupito di fronte ad un'altra sorprendente verità: quella di Cristo, che, 'pur essendo di natura divina… spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini'. Quel Dio infinito e onnipotente - egli annota - si è fatto piccolo e limitato".
AG/CANTO ISAIA/…                         VIS 20021120 (270)

martedì 19 novembre 2002

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Cardinale Sergio Sebastiani, Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede.

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Sud III-IV), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Dadeus Grings, di Porto Alegre, con l'Ausiliare Vescovo José Clemente Weber.

    - Il Vescovo José Ivo Lorscheiter, di Santa Maria.

    - Il Vescovo Manoel João Francisco, di Chapecó.

    - Il Vescovo Zeno Hastenteufel, di Frederico Westphalen.
AP:AL/…/…                               VIS 20021119 (90)

LE PERSONE CONSACRATE E LA LORO MISSIONE NELLA SCUOLA


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina, nella Sala Stampa della Santa Sede, il Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica e l'Arcivescovo Giuseppe Pittau, S.I., Segretario della medesima Congregazione, hanno presentato il Documento: "Le persone consacrate e la loro missione nella scuola. Riflessioni ed orientamenti". Alla presentazione è intervenuta anche Suor Antonia Colombo, Superiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

  Il Documento reso pubblico oggi, in lingua spagnola, inglese, francese, italiana e portoghese, si compone di una Introduzione, due capitoli e una conclusione, e porta la data del 28 ottobre, XXXVII anniversario della promulgazione della Dichiarazione "Gravissimum educationis" del Concilio Vaticano II.

  Il Cardinale Grocholewski ha collocato il documento nel suo contesto, quello della scuola, con le sue esigenze, mentre l'Arcivescovo Pittau, S.I., ha tracciato un quadro dell'impegno educativo dei consacrati nella Chiesa e Suor Antonia Colombo, ha trattato il contenuto del testo.

  Ricordando che le istituzioni scolastiche della Chiesa comprendono oltre 250.000 scuole, con 42 milioni di allievi, il Cardinale Grocholewski ha affermato che i dati forniti dall'U.N.E.S.C.O., parlano di 135 milioni di bambini tra i sei e gli undici anni non scolarizzati, di oltre 280 milioni di ragazzi e giovani analfabeti o con scarsissimo livello di scolarizzazione.

  Il Prefetto del Dicastero ha sottolineato che nel mondo scolastico odierno, soprattutto occidentale, gli insegnanti "si sentono demotivati". "Un altro segnale molto preoccupante" - ha continuato il Cardinale Grocholewski - "è dato dall'aumento della violenza a scuola e tra gli adolescenti, come pure dalla difficoltà delle famiglie (…) ad essere parte attiva della comunità educativa scolastica". Inoltre "la perdita del senso dell'educazione (…) è strettamente legata allo smarrimento dei valori".

  "Le persone consacrate, infatti, danno un contributo essenziale per sviluppare nell'azione educativa e scolastica la dimensione verticale, cioè l'apertura a Dio, nonché la dimensione orizzontale, cioè l'educazione a vivere responsabilmente insieme".

  Suor Antonia Colombo ha affermato che la prima parte del Documento "delinea la fisionomia delle persone consacrate, compresa e definita dal suo radicale riferimento a Cristo. (…) Il loro tipico contributo è quello di immettere nell'orizzonte educativo la testimonianza radicale dei beni del Regno".

  Facendo riferimento alla seconda parte del Documento, riguardante la missione educativa delle persone consacrate, la Superiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice ha detto che: "L'impegno educativo delle persone consacrate nella scuola, cattolica o no, è scelta di vita, cammino di santità, esigenza di giustizia e di solidarietà specialmente verso le giovani e i giovani più poveri".

  Relativamente alla missione definita nel Documento "accompagnare verso l'Altro", Suor Antonia Colombo ha affermato: "Questo percorso si realizza nel contesto della comunità educativa", fra la varietà e la bellezza delle diverse vocazioni. "Con la loro presenza" - ha aggiunto - "le persone consacrate costituiscono un invito tacito, ma efficace a interrogarsi su Dio, sul mistero della vita". L'insegnamento della religione nelle scuole "si pone come proposta culturale per tutti, indipendentemente dalle scelte di fede".

  "Una dimensione sottolineata nel documento è quella della condivisione solidale con i poveri nell'ottica della non esclusione. L'opzione preferenziale per i poveri richiede una diversa modalità di impostare il curricolo scolastico".

  Suor Antonia Colombo ha concluso il suo intervento sottolineando che una parte rilevante del documento è dedicata alla cultura della pace. "È presente la convinzione che la pace non può essere assicurata senza l'impegno per la giustizia, senza promuovere l'uguaglianza delle opportunità di accesso ai beni, primo fra tutti, il bene dell'educazione".

  L'Arcivescovo Giuseppe Pittau, S.J., Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica, ha affermato che non ci sono statistiche sul numero esatto delle religiose e dei religiosi che insegnano nelle scuole, nelle varie parti del mondo, anzi dagli anni subito dopo il Concilio Vaticano II, c'è stato un forte calo nel numero degli insegnanti religiosi e religiose. L'Arcivescovo Pittau ha menzionato ad esempio la situazione degli Stati Uniti d'America, dove, nel 1970, il 51% degli insegnanti nelle scuole cattoliche erano persone consacrate o sacerdoti, mentre nell'anno 2000, si è scesi ad una percentuale del 7,5%. "Mentre questo esempio rappresenta solo una nazione" - ha affermato l'Arcivescovo Pittau - "probabilmente è una descrizione tipica della situazione della gran parte dei paesi del mondo occidentale e anche di altri paesi".

  L'Arcivescovo ha quindi ricordato i 29 anni da lui trascorsi in Giappone, con visite anche in altri paesi asiatici ed ha detto al riguardo: "Posso testimoniare l'importanza vitale delle scuole materne per l'opera di evangelizzazione nell'Estremo Oriente. I bambini della scuola materna sono ancora molto aperti ai valori cristiani e i loro genitori, il cui contatto con la scuola diminuisce proporzionalmente all'età dei bambini, vengono spesso avvicinati alla fede e rafforzati nella fede, attraverso i loro bambini".

  "Le persone consacrate, donne e uomini" - ha detto ancora il Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica - "sono capaci di introdurre i bambini allo spirito di preghiera e di santità, parzialmente con il loro insegnamento, ma specialmente attraverso il loro stesso essere, consacrato al Signore e pieno di gioia".

  L'Arcivescovo ha proseguito affermando che: "La Chiesa, sin dal Medio Evo, specialmente attraverso le comunità religiose, è stata all'avanguardia nel campo dell'educazione. Le scuole delle cattedrali, dei monasteri e le università della Chiesa erano le poche istituzioni scolastiche esistenti. Veramente il sistema educativo europeo è nato 'ex corde Ecclesiae'".

  L'Arcivescovo Pittau ha aggiunto che: "L'inizio del XVI secolo ha visto la fioritura di numerosi Ordini e Congregazioni religiose, che si dedicarono all'apostolato dell'educazione, specialmente a quello dei bambini poveri che non avevano la possibilità di ricevere una formazione sistematica".  Fra le Congregazioni religiose maschili dedite all'educazione, l'Arcivescovo Pittau ha ricordato i Somaschi, i Barnabiti, i Gesuiti, gli Scolopi, i Fratelli delle Scuole Cristiane, i Marianisti, i Maristi e i Salesiani, descrivendo brevemente la storia e il carisma di ognuno. Fra le Congregazioni femminili dedite all'istruzione e all'educazione della gioventù, l'Arcivescovo ha ricordato le Orsoline, le Suore di Notre Dame, le Francescane, le Sorelle delle Scuole di San Francesco di Cristo Re.

  Infine l'Arcivescovo Pittau, ha citato le parole di Santa Giulia Billiart, Fondatrice delle Suore di Notre Dame, la quale descrive l'educazione "anzitutto come un lavoro di fede, (…) un lavoro di speranza, (…), un lavoro di amore, (…), un lavoro di preghiera. Solo attraverso la preghiera il nostro lavoro può produrre frutto nel cuore degli alunni che vogliamo educare".
OP/RELIGIOSI:EDUCAZIONE/GROCHOLEWSKI:PITTAU  VIS 20021119 (1050)

MESSAGGIO DEL PAPA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2002 (VIS). Ieri sera, nel Santuario dell'Amore Misericordioso a Collevalenza, è stata data lettura di un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II, indirizzato alla Conferenza Episcopale Italiana, in occasione della L Assemblea Generale.

  Il Santo Padre scrive: "La principale attenzione della vostra Assemblea sarà dedicata a quella grande sfida che si sta sviluppando in questi anni intorno alla domanda cruciale, (…) 'Chi è l'uomo?'. Una sfida antica e però anche nuova, poiché le tendenze, mai spente, a negare o dimenticare l'unicità del nostro essere e della nostra vocazione, di creature fatte a immagine di Dio, ricevono oggi nuovo impulso dalla pretesa di poter spiegare adeguatamente l'uomo con i soli metodi delle scienze empiriche. E ciò avviene quando è invece più che mai necessario aver chiara e salda la convinzione della dignità inviolabile della persona umana, per far fronte ai rischi di radicale manipolazione, che si avrebbero se le risorse delle tecnologie venissero applicate all'uomo prescindendo dai fondamentali parametri e criteri antropologici ed etici iscritti nella sua stessa natura. Questa coscienza della dignità che ci appartiene per natura è inoltre l'unico principio su cui possono essere costruite una società e una civiltà realmente umanistiche".

  "Desidero esprimervi il mio plauso e incoraggiamento" - scrive ancora il Santo Padre - "per l'impegno che dedicate a promuovere una qualificata presenza cristiana nell'ambito (…) della comunicazione sociale. Mi rallegro, in particolare, per l'impegno posto nell'elevare il livello qualitativo ed il pubblico prestigio del quotidiano 'Avvenire'".

  Successivamente il Papa, riferendosi alla visita, compiuta il 14 novembre scorso, al Parlamento italiano, scrive: "È stato sottolineato così, in maniera molto significativa, quel legame assai profondo e davvero speciale che si è stabilito, attraverso i secoli, tra l'Italia e la Chiesa Cattolica".  Rivolgendosi ai Vescovi italiani il Papa scrive: "So bene quanto costante sia l'attenzione che dedicate (…) alle sorti di questa diletta Nazione. Condivido con voi, (…) la preoccupazione per la famiglia, riconosciuta da sempre come la struttura portante della vita sociale. (…) La medesima attenzione siamo chiamati a dedicare all'educazione delle nuove generazioni e quindi alla scuola".

  Il Santo Padre, sottolineando che viviamo "In un periodo difficile sotto il profilo economico e sociale", ribadisce che è necessaria "particolare preoccupazione e fattiva solidarietà alle condizioni di vita di molte persone e famiglie, segnate in vario modo dalla povertà o minacciate dalla perdita del posto di lavoro".

  Successivamente il Papa esprime il suo compiacimento "per l'impegno con cui la vostra Conferenza segue le vicende dell'Unione Europea", in particolare, "in vista del suo allargamento alle Nazioni dell'Europa centro-orientale".

  Infine il Santo Padre esprime "la preoccupazione per la pace. Chiediamo insieme al Dio ricco di misericordia e di perdono che spenga i sentimenti di odio negli animi delle popolazioni, faccia cessare l'orrore del terrorismo e guidi i passi dei responsabili delle Nazioni sulle strade della comprensione reciproca, della solidarietà e della riconciliazione".

  Le parole conclusive del Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II sono dedicate alle "tante vittime soprattutto bambini, del terremoto nel Molise".
MESS/CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA/…         VIS 20021119 (510)

lunedì 18 novembre 2002

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Arcivescovo George Pell, di Sydney (Australia).

- L'Arcivescovo Maurice Marie-Sainte, di Fort-de-France, Saint-Pierre, Martinica, (Francia), in Visita "ad Limina Apostolorum".

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Sud III-IV), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Orlando Brandes, di Joinville.

    - Il Vescovo Luiz Carlos Eccel, di Caçador.

    - Il Vescovo João Oneres Marchiori, di Lages.

    - Il Vescovo Osório Bebber, O.F.M. Cap., di Joaçaba.

    - Il Vescovo Tito Buss, Emerito di Rio do Sul.

- Il Vescovo Domenico Calcagno, di Savona-Noli (Italia).

  Sabato 16 novembre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Est II), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Ugo Maria Van Steekelenburg, O.F.M., di Almenara.

    - Il Vescovo Dario Campos, O.F.M., di Araçuaí.

    - Il Vescovo José Mauro Pereira Bastos, C.P., di Janaúba.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP:AL/…/…                              VIS 20021118 (90)

IN BREVE


LA LETTERA PONTIFICIA DI NOMINA DEL CARDINALE CRESCENZIO SEPE, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, ad Inviato Speciale del Santo Padre alle celebrazioni conclusive del Congresso Eucaristico Nazionale del Benin che si svolgeranno a Dassa-Zoumé, dal 22 al 24 novembre, è stata resa pubblica il 16 novembre. La Lettera, redatta in lingua latina, è datata 22 ottobre, 2002. Sono stati inoltre resi noti i nomi dei componenti della Missione che accompagnerà il Cardinale Inviato Speciale: il Monsignore Pierre Nguyên Van Tôt, Incaricato d'Affari della Nunziatura Apostolica in Benin; il Monsignore Raymond Bernard Goudjo, Direttore dell'Istituto "des Artisans de Justice et Paix" ed il Reverendo Théophile Akoha, Professore all'Istituto Pontificio Giovanni Paolo II di Cotonou.

L'ARCIVESCOVO JOHN P. FOLEY, PRESIDENTE DEL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI, è intervenuto, il 16 novembre scorso, a Trento, ad una Conferenza del Ministro Italiano delle Comunicazioni su Etica nelle Comunicazioni e ha pronunciato un discorso su "I mass media tra guerra e pace" in occasione del XXX anniversario dell'Ordine dei giornalisti della Regione Trentino Alto Adige. L'Arcivescovo Foley ha citato i Documenti pubblicati dal suo Dicastero, "Etica nelle comunicazioni sociali", "Etica in Internet" e "La Chiesa e Internet" ad ha ricordato che i tre principi base enunciati nei Documenti sono: 1) la verità; 2) la dignità della persona umana; 3) il bene comune. Il Presidente del Dicastero ha affermato, rivolgendosi ai giornalisti della Regione Trentino, che l'argomento "I mass media tra guerra e pace" è "un argomento che sta molto a cuore al nostro Santo Padre" ed ha sottolineato che i giornalisti hanno la responsabilità di fornire una totale ed accurata informazione, mentre spesso i conflitti avvengono a causa di un malinteso, che può essere evitato mediante informazioni esaurienti. Infine ha affermato che: "I mass media possono e dovrebbero contribuire alla pace nel mondo e nella società".
…/IN BREVE/…                             VIS 20021118 (310)

MESSAGGIO: LIBERAZIONE PRESULI SEQUESTRATI IN COLOMBIA


CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2002 (VIS). Il Comitato Permanente della Conferenza Episcopale della Colombia ha reso pubblico un Messaggio, datato 15 novembre, giorno della liberazione del Vescovo Jorge Enrique Jiménez Carvajal, di Zipaquirá, Presidente del C.E.L.A.M., e del Padre Desiderio Orjuela, dopo il loro sequestro, l'11 novembre scorso.

  Nel Messaggio, il Cardinale Pedro Rubiano Sáenz, Arcivescovo di Bogotá e Presidente della Conferenza Episcopale della Colombia e il Vescovo Fabián Marulanda López, Segretario Generale della medesima Conferenza, scrivono che il sequestro dei due Presuli "ha prodotto un'enorme reazione di rifiuto (…) e un plebiscito di solidarietà e riconoscimento alla Chiesa come Istituzione che ha dato generosi apporti alla causa della riconciliazione e della pace".

  La liberazione, si legge nel messaggio, è stata possibile "grazie alla ininterrotta preghiera. (…) Esprimiamo il nostro riconoscimento al Signor Presidente della Repubblica e al suo Governo, alle Forze di Sicurezza dello Stato, in particolare all'Esercito e alla Polizia Nazionale".

  "La comprensione e la solidarietà espresse attraverso messaggi e comunicati dentro e fuori del paese, hanno posto in evidenza l'unità del popolo colombiano e la fede delle comunità cristiane, così come la loro fiducia e amore alla Chiesa. Mentre esprimiamo la nostra soddisfazione per il superamento di questo avvenimento tanto doloroso, formuliamo voti affinché il paese possa avere presto la notizia di un accordo che ponga fine al sequestro di tanti colombiani".

  Dopo aver sottolineato che il sequestro è "un fatto detestabile, un crimine atroce, un delitto che viola i diritti fondamentali come la libertà, la vita, la dignità e la sicurezza della persona", i firmatari scrivono che "è dovere dello Stato e responsabilità di tutti i cittadini prevenire le forme estreme del crimine. Per questo, mentre condanniamo tutte le manifestazioni di violenza, esortiamo a affrontare con decisione i fenomeni che possano essere alla base di condotte delittuose, fenomeni quali la povertà, la disoccupazione, l'ingiustizia e la corruzione".

  "Il nostro messaggio vuole far arrivare a tutti i sequestrati la nostra solidarietà. Diamo ad essi la certezza che continueremo ad impegnarci nella lotta per l'eliminazione di questo flagello che li ha privati della gioia di vivere la libertà. (…) Concludiamo il presente messaggio ribadendo il nostro appello a pregare ininterrottamente per la pace in Colombia e per la liberazione di tutti i sequestrati".
…/MESSAGGIO LIBERAZIONE SEQUESTRATI/COLOMBIA                VIS 20021118 (380)

RELAZIONI DIPLOMATICHE FRA SANTA SEDE E QATAR


CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2002 (VIS). La Santa Sede e lo Stato di Qatar, desiderosi di sviluppare rapporti di mutua amicizia e di promuovere la cooperazione internazionale, hanno deciso di comune accordo di stabilire tra di loro relazioni diplomatiche, a livello di Nunziatura Apostolica da parte della Santa Sede e di Ambasciata da parte dello Stato di Qatar, secondo quanto stabilito dalla Convenzione di Vienna sulle Relazioni Diplomatiche del 18 aprile 1961.

  Lo Stato di Qatar si estende su di una superficie di 11.437 chilometri quadrati. Capitale e porto principale del paese è la città di Doha. La popolazione autoctona è formata da arabi beduini, tuttavia la grande maggioranza dei suoi quasi 800.000 abitanti è costituita da lavoratori immigrati dai vicini Stati arabi e dall'Iran, oltre che dal Pakistan, dall'India e dalle Filippine.

   La religione ufficiale del Qatar è l'Islam. Numerosi lavoratori immigrati sono cristiani e i 45.000 cattolici provengono da diverse nazioni, soprattutto dalle Filippine, dall'India e da altri Paesi del sub-continente indiano.

  Il Qatar fa parte del Vicariato Apostolico di Arabia, affidato al Vescovo Giovanni Bernardo Gremoli, O.F.M.Cap., che risiede ad Abu Dhabi. Al presente la cura pastorale dell'unica parrocchia è affidata a quattro sacerdoti, due diocesani e due cappuccini, dei quali uno filippino ed uno di rito siro-malabarico.
…/RAPPORTI DIPLOMATICI/QATAR                 VIS 20021118 (230)

PARTECIPAZIONE DOLORE VITTIME "VILE ATTACCO" AD EBRON


CITTA' DEL VATICANO, 17 NOV. 2002 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus, nel rivolgere ai pellegrini presenti in Piazza San Pietro, parole di saluto in diverse lingue, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato le vittime dell'attacco di venerdì scorso ad Ebron, ed in lingua francese, ha ricordato le vittime degli incidenti automobilistici.

  "Desidero esprimere" - ha detto il Pontefice - "la mia commossa partecipazione al dolore dei familiari di coloro che, venerdì scorso, sono stati vittime ad Ebron, in Terra Santa, di un vile attacco, quando la gente aveva appena finito di pregare, a pochi passi dalla tomba di colui che riconosciamo come nostro comune padre nella fede, il Patriarca Abramo. Mentre invoco il riposo eterno per quanti sono morti, prego il Signore di infondere in tutti il coraggio necessario per ritrovare la strada della giustizia e della pace".

  Il Santo Padre, parlando delle vittime degli incidenti stradali ha detto: "Ogni anno, in questa domenica, siamo invitati a ricordare le vittime della strada. Nel pregare in particolare il Signore di accogliere nel suo amore tutti coloro che sono morti tragicamente a causa di incidenti automobilistici, affido alla tenerezza della Vergine Maria i numerosi feriti, la cui guarigione è spesso un processo molto lungo, e le loro famiglie, e chiedo la solidarietà di tutti. Chiedo infine con forza agli automobilisti di essere rispettosi degli altri e di assumere una condotta prudente e responsabile".
ANG/ATTACCO TERRA SANTA/…                 VIS 20021118 (240)

CELEBRAZIONE OGGI IN ITALIA GIORNATA MIGRAZIONI


CITTA' DEL VATICANO, 17 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina, prima della recita dell'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato che: "Si celebra oggi in Italia la Giornata delle Migrazioni, appuntamento annuale che invita la Comunità ecclesiale e quella civile a riflettere su quest'importante e complesso fenomeno sociale".

  "Viviamo in un'epoca di profondi mutamenti" - ha detto il Pontefice - "che investono persone, gruppi etnici e popoli. Anche oggi si registrano gravi disuguaglianze, specialmente tra nord e sud del mondo. Ciò fa si che la terra, divenuta sempre più 'villaggio globale', sia purtroppo per gli uni un luogo di povertà e di privazioni, mentre nelle mani di altri si concentrano grandi ricchezze. In questo contesto, l'altro' rischia di essere considerato spesso un concorrente, tanto più se è 'diverso' per lingua, nazionalità e cultura".

  Il Santo Padre ha detto ancora: "È per questo importante che si diffonda lo spirito dell'accoglienza, da tradurre in comportamenti sociali di attenzione specialmente a chi è nel bisogno. (…) Auspico di cuore che le famiglie, le associazioni, le comunità ecclesiali e civili diventino sempre più palestre di ospitalità, di civile convivenza, di dialogo fecondo. Gli immigrati, da parte loro, sappiano rispettare le leggi dello Stato che li accoglie e contribuire così ad un migliore inserimento nel nuovo contesto sociale".
ANG/MIGRANTI/…                         VIS 20021118 (230)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 16 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Sacerdote Alapati Mataeliga, Arcivescovo Metropolita di Samoa-Apia (superficie: 2.922; popolazione: 183.000; cattolici: 30.336; sacerdoti: 50; religiosi: 117; diaconi permanenti: 24), Samoa Stato Indipendente. L'Arcivescovo eletto è nato nel 1953, sull'Isola di Savaii, (Samoa), è stato ordinato sacerdote nel 1977. Finora è stato coordinatore del Centro Pastorale della medesima Arcidiocesi. L'Arcivescovo Mataeliga succede al Cardinale Pio Taofinu'u, S.M., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato Don Cosimo Semeraro, S.D.B., Segretario del Pontificio Comitato di Scienze Storiche.

- Ha nominato il Padre Vittorino Grossi, O.S.A., Membro del Pontificio Comitato di Scienze Storiche.
NER:RE:NA/…/…                             VIS 20021118 (130)

VESCOVO DIOCESI LUTERANA NORVEGIA RICEVUTO SANTO PADRE


CITTA' DEL VATICANO, 16 NOV. 2002 (VIS). Il Molto Reverendo Finn Wagle, Vescovo della Diocesi Luterana di Nidaros (Norvegia), e Seguito, è stato ricevuto questa mattina dal Santo Padre Giovanni Paolo II in occasione della Festa di San Olav, Patrono della Norvegia.

  Il Papa ha ricordato la visita in Norvegia ed in Scandinavia compiuta nel 1989 ed ha ricordato che: "il servizio ecumenico nella Cattedrale di Nidaros (…) è stato un segno di nuovi e più profondi rapporti ecumenici che nel 1993 hanno consentito alla Chiesa Luterana di permettere alla Comunità Cattolica di celebrare, nell'antica Cattedrale, il 150° anniversario del ristabilimento della Chiesa Cattolica in Norvegia.

  "Siamo impegnati" - ha affermato il Santo Padre Giovanni Paolo II - "a progredire sul cammino della riconciliazione. La Dichiarazione Congiunta sulla Dottrina della Giustificazione fra la Federazione Luterana Mondiale e la Chiesa Cattolica, firmata nel 1999, prepara la strada ad una più ampia testimonianza comune e ci fa avanzare verso la piena e visibile unità, obiettivo del nostro dialogo".
AC/LUTERANI:NORVEGIA/WAGLE                 VIS 20021118 (180)

SEMINARISTI PROTAGONISTI FORMAZIONE SACERDOTALE


CITTA' DEL VATICANO, 16 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina un gruppo di 360 seminaristi, rettori e professori dei Seminari Maggiori della Sicilia accompagnati dal Cardinale Salvatore De Giorgi, Arcivescovo di Palermo e i Presuli delle 18 Diocesi dell'Isola, nelle quali sono presenti i Seminari Maggiori. Il Papa ha ribadito l'importanza del ruolo dei Vescovi, dei Superiori e dei Professori nella formazione dei seminaristi ed ha affermato che il: "candidato al sacerdozio, (…) deve farsi protagonista della propria formazione".

  Il Santo Padre si è congratulato per le iniziative promosse in Sicilia attinenti la formazione dei candidati al sacerdozio e riferendosi alla formazione permanente dei sacerdoti ha citato l'Esortazione Apostolica "Pastores dabo vobis" del 1992: "'se si può comprendere un certo senso di sazietà che può prendere il giovani prete appena uscito dal Seminario di fronte a nuovi momenti di studio e di incontro, si deve respingere come assolutamente falsa e pericolosa l'idea che la formazione presbiterale si concluda con il terminare della presenza in Seminario".

  Il Papa ha reso grazie per l'incremento delle vocazioni sacerdotali in Sicilia ma ha aggiunto che occorre sviluppare la preghiera, la pastorale delle vocazioni nelle parrocchie, nei centri educativi e nelle famiglie. "Al tempo stesso" - ha detto il Pontefice - "alla crescita numerica deve accompagnarsi quella qualitativa, mediante la costante attenzione alla formazione umana, spirituale, intellettuale e pastorale dei giovani aspiranti".

  "La formazione umana è il fondamento dell'intera formazione sacerdotale ed è importante che il Seminario sia un luogo privilegiato in cui si coltivano le qualità umane necessarie alla costruzione di personalità equilibrate e mature, forti e libere, capaci di portare, da sacerdoti, il peso delle responsabilità pastorali".

  Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha proseguito affermando che: "La formazione umana si completa nella formazione spirituale" ed ha sottolineato l'importanza dell'ascolto della Parola di Dio, della preghiera, del dono generoso e gratuito di sé, del senso della Chiesa, dell'obbedienza sacerdotale, e la disponibilità a vivere il celibato e la povertà.

  "Nell'attuale contesto socio-culturale" - ha continuato il Papa - "segnato spesso da diffusa indifferenza religiosa, da sfiducia nelle reali capacità della ragione di raggiungere la verità oggettiva e universale (…) la formazione intellettuale esige un livello alto di impegno nello studio, in piena fedeltà al Magistero della Chiesa".

  Il Santo Padre ha dedicato la conclusione del suo discorso alla formazione pastorale affermando che essa: "è, (…) il traguardo dell'intero programma formativo nel Seminario, perché tende a 'formare veri pastori d'anime sull'esempio di nostro Signore Gesù Cristo maestro, sacerdote e pastore'".
AC/SEMINARISTI/SICILIA                     VIS 20021118 (430)

VESCOVI BRASILE: SOSTENERE SOPRATTUTTO LA FAMIGLIA


CITTA' DEL VATICANO, 16 NOV. 2002 (VIS). Nel suo discorso ai Presuli della Regione Est II della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum", il Santo Padre Giovanni Paolo II ha parlato della necessità di sostenere in particolare la famiglia, resistendo "alle minacce disgregatrici della cultura individualista".

  Ricordando che nel corso del suo Pontificato, ha sempre sottolineato l'importanza del ruolo della famiglia nella società, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha affermato che, malgrado i valori propri della tradizione brasiliana, quali il rispetto, la solidarietà e la difesa del privato, esistono altri fattori sociali che tendono a "destabilizzare il nucleo familiare".

  "La mancanza di valori morali" - ha proseguito il Pontefice - "apre le porte all'infedeltà e alla dissoluzione del matrimonio. Le leggi civili che favoriscono il divorzio e minacciano la vita tentando di introdurre ufficialmente l'aborto; le campagne di controllo della natalità che (…) portano alla sterilizzazione di migliaia di donne, soprattutto nel nord-est e diffondono l'uso degli anticontraccettivi, comportano drammatiche conseguenze".

  Inoltre, ha detto ancora il Pontefice, "non mancano intenti, nell'opinione pubblica e nella legislazione civile, di equiparare la famiglia con le mere unioni di fatto o riconoscere come tale un'unione di persone dello stesso sesso. Queste ed altre anomalie ci portano a proclamare con fermezza pastorale la verità sul matrimonio e la famiglia. Mancare di farlo sarebbe una grave omissione pastorale".

  "È necessario dare una ferma risposta a tale situazione, soprattutto attraverso un'azione catechistica ed educativa più incisiva e costante. (…) In tal senso" - ha aggiunto il Pontefice - "desidero ricordare la necessità di rispettare la dignità inalienabile della donna, per rafforzare la sua importante missione, sia nell'ambito domestico che nella società in generale".

  Il Santo Padre ha sottolineato che non si può "dimenticare che la famiglia deve testimoniare i suoi valori davanti a se stessa e davanti alla società. (…) I coniugi devono essere i primi a dare testimonianza della grandezza della vita coniugale e familiare, fondata sulla fedeltà all'impegno assunto davanti a Dio. Grazie al sacramento del matrimonio, l'amore umano acquisisce valore soprannaturale".

  Il Papa ha invitato quanti si dedicano alla pastorale familiare a dare "nuovo impulso alla difesa e alla promozione dell'istituzione familiare" attraverso l'insegnamento della Chiesa, corsi per fidanzati e incontri con coniugi idonei o con sacerdoti di provata esperienza".

  Giovanni Paolo II ha detto che: "le opinioni contrastanti di teologi, sacerdoti e religiosi divulgate dai mezzi di comunicazione sui rapporti prematrimoniali, il controllo della natalità, l'ammissione dei divorziati ai sacramenti, l'omosessualità e il lesbismo, la fecondazione artificiale o l'uso di pratiche abortive, l'eutanasia, mostrano la grande incertezza e la confusione che perturbano e arrivano ad anestetizzare la coscienza di molti fedeli".

  Al termine del suo discorso, il Santo Padre ha fatto riferimento ai processi di nullità matrimoniale. Il giudice ecclesiastico, ha affermato, tiene conto che: "nell'applicazione autentica delle norme processuali, è in gioco non solo la credibilità della fede rivelata, ma anche la pace delle coscienze. (…) Spero che in questo delicato processo interdisciplinare" - ha concluso il Pontefice - "la fedeltà alla verità rivelata sul matrimonio e la famiglia, interpretata in modo autentico dal Magistero della Chiesa, costituisca sempre il punto di riferimento e il vero stimolo per un profondo rinnovamento di questo settore della vita ecclesiale".
AL/…/BRASILE                             VIS 20021118 (550)

venerdì 15 novembre 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato Don Calogero La Piana, S.D.B., finora Ispettore dell'Ispettoria Salesiana Sicula, Vescovo di Mazara del Vallo (superficie: 1.374; popolazione: 234.592; cattolici: 223.250; sacerdoti: 100; religiosi: 275), Trapani. Il Vescovo eletto è nato a Riesi (Caltanissetta), nel 1952, ha emesso la professione perpetua nel 1980 ed è stato ordinato sacerdote nel 1981. Il Vescovo La Piana succede al Vescovo Emanuele Catarinicchia, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Jean Gagnon, finora Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Québec (Canada), Vescovo di Gaspé (superficie: 20.637; popolazione: 88.483; cattolici: 87.042; sacerdoti: 58; religiosi: 175; diaconi permanenti: 3), Canada.

- Ha nominato il Vescovo Marc Ouellet, P.S.S., finora Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, Arcivescovo di Québec (superficie: 35.180; popolazione: 1.072.950; cattolici: 1.027.948; sacerdoti: 896; religiosi: 4.533; diaconi permanenti: 82), Canada. L'Arcivescovo Ouellet succede all'Arcivescovo Maurice Couture, R.S.V., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/…/…                             VIS 20021115 (190)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Sette Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Este II), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Diogo Reesink, O.F.M., di Teófilo Otoni.

    - Il Vescovo Waldemar Chaves de Araújo, di São João del Rei.

    - Il Vescovo José Alberto Moura, C.S.S., di Uberlândia.

    - Il Vescovo Emanuel Messias de Oliveira, di Guanhães.

    - Il Vescovo Diamantino Prata de Carvalho, O.F.M., di Campanha.

    - Il Vescovo Célio de Oliveira Goulart, O.F.M., di Leopoldina.

    - Il Vescovo Guilherme Porto, di Sete Lagoas.

- Il Vescovo Jacques Berthelet, di Saint-Jean-Longueuil, Presidente della Conferenza Episcopale del Canada, con l'Arcivescovo Brendan Michael O'Brien, di Saint John's Newfoundland, Vice-Presidente, e con il Monsignore Peter Schonenbach, Segretario Generale.
- Il Cardinale Aloysius Matthew Ambrozic, Arcivescovo di Toronto (Canada).

- Il Vescovo François Lapierre, P.M.E., di Saint-Hyacinthe (Canada).

- Il Reverendo Thomas Rosica.

  Nel tardo pomeriggio è previsto che il Santo Padre riceva il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AL:AP/…/…                             VIS 20021115 (180)
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