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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 4 dicembre 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 4 DIC. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha eretto la Diocesi di Auchi (superficie: 6.116; popolazione: 723.905; cattolici: 63.480; sacerdoti: 39; religiosi: 23), Nigeria, con territorio dismembrato dall'Arcidiocesi di Benin City, rendendola suffraganea della medesima Chiesa Metropolitana.

- Ha nominato Don Gabriel Ghiakhomo Dunia, finora Professore al Seminario Maggiore e Parroco a Okpeke (Nigeria), primo Vescovo di Auchi. Il Vescovo eletto è nato nel 1957 a Obobo (Nigeria) ed è stato ordinato sacerdote nel 1989.
ECE:NER/…/DUNIA                           VIS 20021204 (80)

ARCIVESCOVO FOLEY: CINEMATOGRAFIA E DIECI COMANDAMENTI


CITTA' DEL VATICANO, 4 DIC. 2002 (VIS). L'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, è intervenuto ad un Incontro presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma, svoltosi il 2 e il 3 dicembre, sul tema: "Ripartire dal primo. I dieci comandamenti nella cultura cinematografica del terzo millennio".

  "Parlando di valori universali" - ha detto l'Arcivescovo Foley - "è impossibile non fare riferimento ai dieci comandamenti. Parlando di cinema, è impossibile dimenticare che esso è uno dei potenti mezzi della comunicazione sociale, una voce privilegiata che raggiunge ogni uomo ed ha il potere di condizionare le sue scelte ed il suo modo di pensare. I mezzi di comunicazione sociale hanno cambiato il nostro modo di informarci, conoscere, fare cultura, avvicinarci all'altro; ma in essi si alzano molte voci; a volte una può sopraffare l'altra, creando confusione, a causa della pluralità e dell'incapacità di riuscire a rielaborare e a discernere nell'insieme i messaggi di vero valore".

  Il Presidente del Pontificio Consiglio della Comunicazioni Sociali ha proseguito il suo discorso affermando che: "L'utilizzo di tutti i media e del cinema, in particolare, richiede dunque una grande responsabilità, perché comunicando contenuti distorti, sbagliati e falsi si rischia di disorientare lo spettatore" ed ha sottolineato che: "La verità, la dignità della persona umana, il bene comune dovrebbero essere la base da cui partire per fare un cinema che sia strumento vivo nella comunicazione sociale contemporanea, al centro del quale è l'uomo. La forza comunicativa dello schermo è eccezionale e di grande impatto, in grado di renderlo veicolo di valori, legati alla vita e alla spiritualità umana".

  "I film sono la nostra eredità per le generazioni future" - ha detto ancora l'Arcivescovo Foley. - "Se in questi film, che vivranno dopo di noi, ci sarà un messaggio degno di essere tramandato, quei valori universali ed eterni, che riteniamo fondamentali per la sopravvivenza dell'umanità, continueranno ad esistere e a guidare il cammino dell'uomo verso altre conquiste". Infine l'Arcivescovo Foley ha concluso il suo discorso affermando: "Mi auguro che tutti coloro che lavorano nel settore cinematografico possano seguire i dieci comandamenti; così facendo otterranno la loro felicità e saranno di buon esempio per le persone che li considerano dei modelli da seguire".
CON-CS/COMANDAMENTI:FILM/FOLEY             VIS 20021204 (380)

SALUTO PAPA MARINA MILITARE ITALIANA FESTA SANTA BARBARA


CITTA' DEL VATICANO, 4 DIC. 2002 (VIS). Questa mattina, al termine dell'Udienza Generale del mercoledì, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto nella Basilica Vaticana, gli ufficiali e i marinai della Marina Militare Italiana, accompagnati dall'Arcivescovo Giuseppe Mani, Ordinario Militare, presente il Ministro della Difesa e lo Stato Maggiore, in occasione della memoria liturgica della Patrona Santa Barbara.

  "La ricorrenza di Santa Barbara" - ha detto il Papa - "riunisce ogni anno la Marina Militare per celebrare, con speciale devozione, colei che costituisce un modello di vita e di servizio anche per i marinai. Questa giovane martire ha reso un'impavida testimonianza della sua fede, non temendo di affrontare la morte pur di non venir meno al suo impegno di fedeltà a Cristo e al Vangelo".

  "Anche voi, cari marinai, siete chiamati a dare prova di fedeltà a Dio e ai fratelli, adoperandovi generosamente come ministri della sicurezza e della libertà del vostro popolo e concorrendo così in modo efficace alla stabilità e alla pace. Il vostro servizio, non privo di sacrifici, vi porta ad incontrare persone e popoli di culture diverse in tutto il mondo".

  "Come cristiani vi è chiesto di testimoniare la fede in modo coerente. Per essere efficaci strumenti di pace in ogni ambiente, mantenete, cari militari, un contatto ininterrotto con Cristo nella preghiera. Sarete così in grado di indicare anche agli altri il cammino che conduce al Signore, via, verità e vita".
AC/MARINA:SANTA BARBARA/…                 VIS 20021204 (250)

APPELLO PER LA PACE IN VENEZUELA


CITTA' DEL VATICANO, 4 DIC. 2002 (VIS). Al termine dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre ha lanciato un appello per la pace in Venezuela, teatro in questi giorni di una serie di conflitti sociali e politici, e di scontri nella capitale Caracas fra civili e membri delle forze dell'ordine:

  "Di fronte alle notizie provenienti dal Venezuela, chiedo al Dio di ogni consolazione di sostenere questa diletta Nazione in questo momento difficile della sua storia, affinché vi regni la pace e la concordia sociale, impegnandosi tutti in un dialogo che sia di beneficio al Paese al fine di raggiungere una giustizia autentica, fondata sulla verità e la solidarietà".
AG/APPELLO PACE VENEZUELA/…                 VIS 20021204 (100)

UDIENZA: LO SPIRITO TRASFORMA IL PECCATORE PENTITO


CITTA' DEL VATICANO, 4 DIC. 2002 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, è stato il Salmo 50, il celebre Miserere "Pietà di me, o Signore".

  Il Santo Padre ha ricordato che il Salmo 50 presenta "una triplice invocazione dello Spirito che, (…) penetra nell'anima del fedele infondendo una nuova vita e innalzandola dal regno del peccato al cielo della grazia. I Padri della Chiesa nello 'spirito' invocato dal Salmista vedono la presenza efficace dello Spirito Santo".

  Lo Spirito divino, ha proseguito il Pontefice, "ricrea, rinnova, trasfigura e trasforma il peccatore pentito, lo riabbraccia e lo rende partecipe della gioia della salvezza. Ormai l'uomo, animato dallo Spirito divino, s'avvia sulla strada della giustizia e dell'amore".

  Il Papa ha detto ancora che: "Chi ha sperimentato l'amore misericordioso di Dio ne diviene un testimone ardente, soprattutto nei confronti di quanti sono ancora impigliati nelle reti del peccato".

  Sottolineando che: "L'orante guarda al suo passato oscuro e grida a Dio: 'Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza'", il Papa ha affermato: "In senso più generale, l'invocazione indica il desiderio di purificazione dal male, dalla violenza, dall'odio sempre presenti nel cuore umano con forza tenebrosa e malefica. Ora, però, le labbra del fedele, purificate dal peccato, cantano al Signore".

  Il Santo Padre ha concluso la catechesi segnalando che il brano del Salmo 50, oggi commentato "finisce appunto con l'impegno di proclamare la 'giustizia' di Dio. Il termine 'giustizia' qui, come spesso nel linguaggio biblico, non designa propriamente l'azione punitiva di Dio nei confronti del male, ma indica piuttosto la riabilitazione del peccatore, perché Dio manifesta la sua giustizia col rendere giusti i peccatori. Dio non ha piacere per la morte del malvagio, ma che desista dalla sua condotta e viva".
AG/SALMO 50/…                             VIS 20021204 (310)
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