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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 31 ottobre 2003

AUGURI CORPO DIPLOMATICO XXV ANNIVERSARIO PONTIFICATO


CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina una Delegazione del Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, in rappresentanza delle varie aree geografiche, ha presentato al Santo Padre Giovanni Paolo II gli auguri in occasione del XXV Anniversario di Pontificato.

La Delegazione era composta dal Signor Alejandro Emilio Valladares Lanza, Ambasciatore di Honduras, in rappresentanza delle Americhe; Signor Kazys Lozoraitis, Ambasciatore di Lituania, in rappresentanza dell'Europa; Signor Raniero Avogadro, Ambasciatore d'Italia, in rappresentanza dell'Unione Europea; Signor Henri Antoine Turpin, Ambasciatore del Senegal, in rappresentanza dell'Africa: Signor Houm Seong, Ambasciatore di Corea, in rappresentanza dell'Asia; Signor Giovanni Galassi, Ambasciatore di San Marino, Decano del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede.

Il Papa ha ringraziato i diplomatici per la loro presenza, le "fervide espressioni augurali" e il "significativo dono che, nella circostanza, mi è stato presentato", una croce pettorale. Ricordando che la Delegazione rappresentava le diverse aree geografiche del mondo, il Papa ha affermato: "Sono lieto di salutare tutti i Paesi con i quali la Santa Sede mantiene relazioni diplomatiche. Colgo volentieri anche questa opportunità per manifestare viva riconoscenza per le numerose attestazioni di vicinanza che in questi giorni mi sono pervenute da ognuno di essi".

"Rinnovo l'auspicio" - ha concluso il Pontefice - "di un sereno e proficuo adempimento della vostra alta missione, al servizio della concordia e della pace".
AC/CORPO DIPLOMATICO/… VIS 20031031 (230)

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL PAPA PER IL MESE DI NOVEMBRE


CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2003 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Giovanni Paolo II per il mese di novembre è la seguente: "Per i cristiani d'Occidente, perché sempre più conoscano e apprezzino la spiritualità e le tradizioni liturgiche delle Chiese Orientali".

L'intenzione Missionaria è la seguente: "Per la Chiesa che è in America, perché celebrando in Guatemala il Secondo Congresso Americano Missionario si senta spinta a una più generosa azione evangelizzatrice anche oltre le proprie frontiere".
GP-INTENZIONI PREGHIERA/NOVEMBRE/… VIS 20031031 (100)

"PURIFICAZIONE DELLA MEMORIA" PER CREARE FUTURO DI PACE


CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2003 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II ai partecipanti ad un Congresso promosso dal Pontificio Comitato di Scienze Storiche per commemorare il centenario della morte di Papa Leone XIII.

Nel Messaggio, datato 28 ottobre, il Santo Padre scrive: "Come Leone XIII, sono anch'io personalmente convinto che giovi alla Chiesa portare alla luce, per quanto è possibile mediante gli strumenti delle scienze, la piena verità sui suoi duemila anni di storia".

"Certo, agli storici viene chiesto" - scrive ancora il Pontefice - "non solo di applicare scrupolosamente tutti gli strumenti della metodologia storica, ma anche di prestare una consapevole attenzione all'etica scientifica che sempre deve contraddistinguere le loro ricerche", per cui lo storico "non può essere né accusatore né giudice del passato", ma deve adoperarsi "pazientemente per comprendere ogni cosa con la massima penetrazione e ampiezza, al fine di delineare un quadro storico il più possibile aderente alla verità dei fatti".

Ricordando di aver voluto, nel corso di questi anni, sottolineare "la necessità della 'purificazione della memoria', quale indispensabile premessa per un ordine internazionale di pace", Giovanni Paolo II afferma che: "Chi indaga sulle radici dei conflitti in atto (…) scopre che eventi risalenti a secoli passati continuano a far sentire anche nel presente le loro funeste conseguenze. Non di rado - e ciò rende più complessa la situazione - queste memorie 'inquinate' sono addirittura diventate punti di cristallizzazione dell'identità nazionale e, in alcuni casi, persino di quella religiosa. Ecco perché occorre rinunciare a qualsiasi strumentalizzazione della verità. L'amore degli storici per il proprio popolo, per la propria comunità anche religiosa, non deve entrare in competizione con il rigore per la verità elaborata scientificamente. È da qui che ha inizio il processo della purificazione della memoria".

"Questo sforzo di purificare la propria memoria comporta sia per gli individui che per i popoli il riconoscimento degli errori effettivamente compiuti e dei quali è giusto chiedere perdono. (…) Ciò talvolta domanda non poco coraggio e abnegazione. Solo questa, però, è la via attraverso la quale gruppi sociali e nazioni, liberati dalla zavorra di antichi risentimenti, possono unire le loro forze con fraterna e reciproca lealtà, per creare un futuro migliore per tutti".
MESS/LEONE XIII/… VIS 20031031 (390)

IMPORTANZA RELIGIONE TUTELA VITA UMANA E PROMOZIONE PACE


CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere i 350 partecipanti alla Conferenza dei Ministri dell'Interno dell'Unione Europea, che ha per tema: "Il dialogo interreligioso: fattore di coesione sociale in Europa e strumento di pace nell'area mediterranea", ha affermato di aver molto apprezzato la scelta di questo argomento che riconosce "l'importanza della religione non soltanto per la tutela della vita umana, ma anche per la promozione della pace".

"La vostra Conferenza" - ha detto il Santo Padre - "si è svolta nella prospettiva dell'obiettivo prioritario dei Ministri dell'Interno dell'Unione Europea, che consiste nella costruzione di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia, in cui tutti si sentono a casa loro. Questo comporta la ricerca di nuove soluzioni per i problemi collegati con il rispetto della vita, con il diritto di famiglia, con l'immigrazione; problemi che devono essere considerati, non solo nella prospettiva europea, ma anche nel contesto del dialogo con i Paesi dell'area mediterranea".

"L'auspicata coesione sociale," - ha proseguito il Pontefice - "richiederà ancor più quella solidarietà fraterna che deriva dalla coscienza di essere un'unica famiglia di persone chiamate a costruire un mondo più giusto e fraterno", coscienza presente "soprattutto, nelle tre grandi religioni monoteistiche: l'Ebraismo, il Cristianesimo e l'Islam. Ed in proposito, come non notare, con una certa tristezza, che i fedeli di queste tre religioni, le cui radici storiche sono nel Medio Oriente, non hanno ancora stabilito tra loro una convivenza pienamente pacifica proprio là dove sono nate?".

Giovanni Paolo II ha ricordato inoltre che: "L'Europa, nata dall'incontro di diverse culture con il messaggio cristiano, vede oggi crescere nel suo seno, a causa dell'immigrazione, la presenza di varie tradizioni culturali e religiose. (…) Gli sforzi attuali per un dialogo interculturale ed interreligioso lasciano intravedere una prospettiva di unità nella diversità, che ben fa sperare per il futuro. Ciò non esclude un adeguato riconoscimento, anche legislativo, delle specifiche tradizioni religiose nelle quali ogni Popolo è radicato. (…) La garanzia e la promozione della libertà religiosa costituiscono un 'test' del rispetto degli altri diritti".

"Il riconoscimento dello specifico patrimonio religioso di una società richiede il riconoscimento dei simboli che lo qualificano. Se, in nome di una scorretta interpretazione del principio di eguaglianza, si rinunciasse ad esprimere tale tradizione religiosa ed i connessi valori culturali, la frammentazione delle odierne società multietniche e multiculturali potrebbe facilmente trasformarsi in un fattore d'instabilità e, quindi, di conflitto".

Riferendosi alle iniziative in favore della pace, il Papa ha precisato che: "In seguito ad eventi drammatici come gli attentati terroristici dell'11 settembre 2001, anche i Rappresentanti di numerose religioni hanno moltiplicato le iniziative in favore della pace" ed ha ricordato la dichiarazione dei Rappresentanti delle Religioni a conclusione della Giornata di Preghiera per la Pace di Assisi del 24 gennaio 2002, che esprime il l'impegno "a sradicare le cause del terrorismo, (…) a difendere il diritto di ogni persona a una degna esistenza secondo la propria identità culturale e a formarsi liberamente una propria famiglia; a sostenersi nel comune sforzo per sconfiggere l'egoismo e il sopruso, l'odio e la violenza, apprendendo dall'esperienza del passato che la pace senza la giustizia non è vera pace".

A conclusione del suo discorso, il Santo Padre ha ripetuto la convinzione espressa ad Assisi: "'Dio stesso ha posto nel cuore umano un'istintiva spinta a vivere in pace e armonia. È un anelito più intimo e tenace di qualsiasi istinto di violenza'. (…) Chi utilizza la religione per fomentare la violenza ne contraddice l'ispirazione più autentica e profonda".

"Malgrado si registrino talora insuccessi nelle iniziative di pace, occorre continuare a sperare." - ha ribadito il Papa - "Il dialogo a tutti i livelli - economico, politico, culturale, religioso - porterà i suoi frutti".
AC/MINISTERI INTERNO:EUROPA/… VIS 20031031 (640)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/…/… VIS 20031031 (30)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Sacerdote Cornel Damian, finora Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Bucarest e Parroco della Parrocchia del Santissimo Salvatore, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Bucarest (superficie: 92.120; popolazione: 10.000.000; cattolici: 96.200; sacerdoti: 112; religiosi: 297), Romania. Il Vescovo eletto è nato a Jibou (Romania), nel 1960 ed è stato ordinato sacerdote nel 1986.
NEA/…/DAMIAN VIS 20031031 (70)

giovedì 30 ottobre 2003

SEDUTA PUBBLICA DELLE ACCADEMIE PONTIFICIE


CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2003 (VIS). Giovedì 6 novembre, dalle ore 10:00 alle ore 13:00, si terrà nell'Aula nuova del Sinodo, in Vaticano, la VIII Seduta Pubblica delle Pontificie Accademie facenti parte del Consiglio di Coordinamento fra Accademie Pontificie sul tema: "I Martiri e le loro memorie monumentali, pietre vive nella costruzione dell'Europa". Nel corso della solenne Seduta Comune avrà luogo la consegna del premio delle Pontificie Accademie.
…/SEDUTA PUBBLICA ACCADEMIE PONTIFICIE/… VIS 20031030 (80)

VESCOVI FILIPPINE: RINNOVAMENTO INTEGRALE EVANGELIZZAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto un gruppo di 21 Vescovi delle Filippine provenienti dalla Provincie Ecclesiastiche di Manila, Lingaven-Dagupan, Nueva Segovia, San Fernando, Tuguegarao, con l'Ordinario Militare, in Visita "ad Limina Apostolorum". Nel suo discorso in lingua inglese, il Papa ha ricordato che il Paese conta "la più vasta presenza cattolica dell'Asia ed è una delle comunità cattoliche più vive del mondo".

Il Papa ha affermato: "L'impegno della Chiesa nelle Filippine nella realizzazione di un rinnovamento integrale dell'evangelizzazione dimostra il desiderio di assicurarsi che la fede ed i valori cristiani permeino ogni aspetto della società. (…) La vostra Dichiarazione sulla Missione (…) chiaramente riconosce che elemento essenziale del processo di evangelizzazione è la testimonianza. Il mondo di oggi è costantemente bombardato da parole ed informazioni. Per questa ragione e probabilmente più che mai nella storia recente, le azioni compiute dai cristiani sono più efficaci delle cose dette. Forse questa è la ragione per la quale la vita di Madre Teresa di Calcutta parla a tanti cuori. Ella mise in pratica ciò che sentiva, parlando dell'amore di Cristo con tutti quelli che incontrava, sempre riconoscendo che ad avere importanza 'non è quanto facciamo, ma quanto amore poniamo nelle cose che facciamo'".

Nonostante i progressi notevoli compiuti nell'evangelizzazione, ha detto ancora il Santo Padre, "esistono ancora diversi ostacoli, quali la partecipazione di alcuni cattolici alle sette che testimoniano solo ai superstiziosi; la mancanza di familiarità con gli insegnamenti della Chiesa; l'adesione di alcuni ad atteggiamenti contrari alla vita che includono la promozione attiva del controllo delle nascite, l'aborto e la pena di morte".

"Come autentici cristiani e cittadini del mondo" - ha proseguito il Pontefice - "non possiamo ignorare il male della corruzione che insidia lo sviluppo sociale e politico di tante persone. A questo riguardo deve essere chiaro che nessuna carica nel servizio pubblico potrà mai essere considerata come proprietà privata o come un privilegio personale. Considerare una carica pubblica come un beneficio inevitabilmente porta al favoritismo, che a sua volta conduce all'abuso e al cattivo uso del denaro pubblico, alla corruzione, ad illeciti guadagni, alla vendita di incarichi ed alla corruzione".

"Il popolo delle Filippine sa che denunciare pubblicamente la corruzione richiede grande coraggio. Eliminare la corruzione richiede l'impegno ed il sostegno di tutti i cittadini, la risoluta determinazione dell'autorità ed una salda coscienza morale. La Chiesa ha un ruolo fondamentale a questo riguardo essendo l'agente primario della formazione della coscienza degli individui".

Giovanni Paolo II ha ribadito che: "Perché una società si impegni attivamente e fedelmente nella evangelizzazione integrale, occorre dare ai giovani una formazione appropriata nella fede e nel cammino della vita". Il Santo Padre si è congratulato con i Vescovi per la cura pastorale dei giovani, attuata con i campi estivi, i ritiri, le frequenti Messe per i giovani ed i centri di formazione.

"Allo stesso tempo esistono ancora degli ostacoli all'evangelizzazione fra i giovani, quali l'analfabetismo, il desiderio di beni materiali, un atteggiamento disinvolto riguardo alla sessualità e la tentazione di abusare di droghe e di alcool. Avete anche fatto riferimento alla vostra preoccupazione riguardo al numero di giovani che hanno abbandonato la Chiesa Cattolica per affiliarsi a sette fondamentaliste, molte delle quali pongono l'accento sulle ricchezze materiali piuttosto che su quelle spirituali".

Il Santo Padre ha concluso il suo discorso chiedendo ai Vescovi: "di continuare ad incoraggiare il clero e i religiosi che trascorrono molto tempo ed energia nel cercare di sviluppare modi creativi ed efficaci di diffondere il messaggio salvifico di Cristo" e di ringraziare quanti oggi e nel passato hanno contribuito all'evangelizzazione delle Filippine.
AL/EVANGELIZZAZIONE/FILIPPINE VIS 20031030 (640)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Francisco Pérez González, finora Vescovo di Osma-Soria (Spagna), Arcivescovo Ordinario Militare per la Spagna. Succede all'Arcivescovo José Manuel Estepa Llaurens, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia pastorale al governo pastorale del medesimo Ordinariato, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato Membri Ordinari della Pontificia Accademia della Scienze: il Professor Antonio García-Bellido, Professore di Genetica presso il Centro di Biologia Molecolare "Severo Ochoa" della "Universidad Autónoma" di Madrid (Spagna); il Professore Fotis C. Kafatos, Professore di Biologia molecolare alle Università di Harvard (Stati Uniti d'America), di Atene e di Creta (Grecia); il Professor Tsung-Dao Lee, Professore di Fisica alla "Columbia University" di New York (Stati Uniti d'America); il Professor Ryoji Noyori, Professore di Chimica organica alla "Nagoya University", in Nagoya (Giappone); il Professor Kevin Ryan, Professore e Direttore Emerito del "Center for the Advancement of Ethics and Character" all'Università di Boston (Stati Uniti d'America).

- Ha nominato il Dottor Paolo Mennini, Delegato della Sezione Straordinaria dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, finora Vice Delegato della medesima Sezione Straordinaria.
NER:NA/…/… VIS 20031030 (190)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Vescovo Felix Genn, di Essen (Repubblica Federale di Germania).

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale delle Filippine, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Sofio C. Balce, di Cabanatuan.

- Il Vescovo Deogracias S. Iñiguez, di Kalookan.

- Il Vescovo Ramon B. Villena, di Bayombong.

- Il Vescovo Sergio L. Utleg, di Ilagan.

- Il Vescovo Carlito J. Cenzon, C.I.C.M., Vicario Apostolico di Baguio.

- Il Vescovo Socrates B. Villegas, Ausiliare di Manila.

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AL:AP/…/… VIS 20031030 (110)

mercoledì 29 ottobre 2003

CON IL MESE DI OTTOBRE SI CONCLUDE L'ANNO DEL ROSARIO


CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2003 (VIS). A causa della giornata piovosa, l'Udienza Generale di oggi si è svolta in due luoghi diversi: il Papa ha salutato i fedeli nella Basilica Vaticana e successivamente si è recato nell'Aula Paolo VI.

Giovanni Paolo II ha ricordato che: "Con il mese di ottobre si conclude l'Anno del Rosario", proclamato dall'ottobre 2002 all'ottobre 2003.

Ai 16 pellegrini presenti il Papa ha detto: "Sono profondamente grato a Dio per questo tempo di grazia nel quale l'intera Comunità ecclesiale ha potuto approfondire il valore e l'importanza del Rosario, quale preghiera cristologica e contemplativa".

"'Contemplare con Maria il volto di Cristo'. Queste parole, ricorrenti nella Lettera Apostolica 'Rosarium Virginis Mariae', sono diventate, per così dire, il 'motto' dell'Anno del Rosario. Esse esprimono in sintesi l'autentico significato di questa preghiera insieme semplice e profonda. Al tempo stesso, mettono in risalto la continuità tra la proposta del Rosario e il cammino indicato al Popolo di Dio nella mia precedente Lettera Apostolica 'Novo millennio ineunte'".

"Se, infatti, all'inizio del terzo millennio, i cristiani sono chiamati a crescere come 'contemplatori del volto di Cristo', e le Comunità ecclesiali a diventare 'autentiche scuole di preghiera', il Rosario costituisce la 'via mariana', perciò privilegiata, per raggiungere questo duplice obiettivo".

Il Papa ha ricordato di aver voluto quest'anno: "Affidare al Popolo di Dio due grandi intenzioni di preghiera: la pace e la famiglia. Il secolo XXI, nato sotto il segno della grande riconciliazione giubilare, ha purtroppo ereditato dal passato numerosi e perduranti focolai di guerra e di violenza. Gli sconcertanti attentati dell'11 settembre 2001 e ciò che in seguito è avvenuto nel mondo hanno accresciuto la tensione a livello planetario. Dinanzi a queste preoccupanti situazioni, recitare la corona del Rosario non è un ripiegamento intimistico, bensì una consapevole scelta di fede: contemplando il volto di Cristo, nostra Pace e nostra riconciliazione, vogliamo implorare da Dio il dono della pace, per intercessione di Maria Santissima. A lei domandiamo la forza necessaria per essere costruttori di pace, a cominciare dalla vita quotidiana in famiglia".

"La famiglia! Dovrebbe essere proprio il nucleo familiare il primo ambiente in cui la pace di Cristo è accolta, coltivata e custodita. Ai nostri giorni, però, senza la preghiera diventa sempre più difficile per la famiglia realizzare questa sua vocazione. Ecco perché sarebbe veramente utile recuperare la bella consuetudine di recitare il Rosario in casa, così come avveniva nelle passate generazioni. 'La famiglia che prega unita, resta unita'".

"Affido queste intenzioni alla Madonna, perché sia Lei a proteggere le famiglie e a ottenere la pace per i singoli e per il mondo intero. Auspico che tutti i credenti, insieme con la Vergine, si incamminino decisamente sulla via della santità, tenendo lo sguardo fisso su Gesù e meditando, con il Rosario, i misteri della salvezza. Sarà questo il frutto più prezioso di quest'anno dedicato alla preghiera del Rosario".
AG/ANNO ROSARIO/… VIS 20031029 (480)

GIOVANNI PAOLO II CONVOCA SINODO VESCOVI CHIESA CALDEA


CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2003 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato questa mattina la seguente dichiarazione: "Il Santo Padre Giovanni Paolo II, nella Sua paterna sollecitudine verso la venerabile Chiesa Caldea e in considerazione del canone 72, paragrafo 2, del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, ha convocato per i giorni 2 e 3 dicembre 2003, in Vaticano, il Sinodo dei Vescovi di quella Chiesa per l'elezione del Patriarca di Babilonia dei Caldei". Il precedente Patriarca Sua Beatitudine Raphaël I Bidawid, è scomparso il 7 luglio 2003, all'età di 81 anni.

Il paragrafo 2 del Canone 72 recita: "Se una elezione non è risultata entro quindici giorni dall'apertura del Sinodo dei Vescovi della Chiesa Patriarcale, la risoluzione è del Romano Pontefice".
.../PATRIARCA BABILONIA CALDEI/… VIS 20031029 (140)

MESSAGGIO AL CAPITOLO DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI


CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2003 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre indirizzato al Padre John Corriveau, Ministro Generale dell'Ordine Francescano dei Frati Minori Cappuccini e ai religiosi del Capitolo "delle Stuoie". Tema del Capitolo è: "L'amore reciproco tra i Frati, l'amore per la povertà evangelica, l'amore per la Chiesa".

"L'essere fratelli deve caratterizzare i vostri atteggiamenti verso Dio, verso voi stessi, verso gli altri e verso tutte le creature. (…) Questo peculiare stile fraterno deve riflettere e favorire il senso di appartenenza di ciascuno a una grande famiglia senza frontiere".

Riferendosi al secondo tema di riflessione: "l'amore alla povertà alla luce della 'minorità'" dalla quale deriva la denominazione di "Frati Minori", il Santo Padre ha affermato che la "'minorità' comporta un cuore libero, distaccato, umile, mansueto e semplice, come Gesù ci ha proposto, e da San Francesco è stato vissuto; richiede una totale rinuncia a se stessi e una piena disponibilità verso Dio e i fratelli".

Giovanni Paolo II ha infine affermato che "l'amore fedele alla Chiesa", terzo punto della meditazione, esige "un atteggiamento di fede e di obbedienza. (…) Testimoniate, carissimi, la vostra obbedienza alla Chiesa con il cuore e con lo stile del vostro Fondatore. Si tratta di un impegno senza soste, che vi renderà felici e consapevoli di spendere l'esistenza per il Regno di Dio nel nome di Gesù".
MESS/…/FRATI MINORI CAPPUCCINI VIS 20031029 (240)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza l'Arcivescovo Antonio Arcari, Nunzio Apostolico in Honduras.
AP/…/… VIS 20031029 (30)

martedì 28 ottobre 2003

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate sette Presuli della Conferenza Episcopale delle Filippine, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Edmundo M. Abaya, di Nueva Segovia.

- Il Vescovo Leo M. Drona, S.D.B., di San Jose.

- Il Vescovo Luis Antonio G. Tagle, di Imus.

- Il Vescovo Ernesto A. Salgado, di Laoag.

- Il Vescovo Florentino F. Cinense, di Tarlac.

- Il Vescovo Ramon C. Argüelles, Ordinario Militare.

- Il Vescovo Pedro D. Arigo, Vicario Apostolico di Puerto Princesa.
AL/…/… VIS 20031028 (100)

DISCORSO ARCIVESCOVO FOLEY FEDERAZIONE PUBBLICITARI


CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2003 (VIS).L'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha pronunciato oggi a Bruxelles (Belgio), un discorso alla Federazione Mondiale dei Pubblicitari in occasione del 50° anniversario di fondazione, sul tema: "Il buon nome è la migliore pubblicità".

Ricordando il contributo positivo dei pubblicitari al progresso economico, sociale e morale, l'Arcivescovo ha affermato di voler sottolineare: "diversi principi e preoccupazioni". Il primo ha ricordato, è: "Essere è meglio che avere", sottolineando che la dignità donata da Dio all'uomo dipende dall'essere e non dall'avere, ed ha esortato i pubblicitari "a non umiliare i poveri, anche inconsciamente. Va bene sottolineare la qualità, l'efficienza, l'aspetto curato, la pulizia e la bella apparenza, ma senza suggerire che la proprietà di un bene renda una persona migliore di un'altra".

"Il secondo principio" - ha detto ancora l'Arcivescovo Foley, è: "Ogni persona ha diritto ad essere trattata con rispetto. (…) Ci offendiamo se come salariati siamo considerati fattori di produzione piuttosto che persone; o se nella pubblicità gli individui sono ritratti come oggetti piuttosto che individui e, infine, ci offendiamo, se il pubblico dei consumatori è trattato alla stregua di numeri da raggiungere piuttosto che di persone alle quali comunicare un messaggio importante".

"Il terzo principio etico delle comunicazioni" - ha affermato il Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali - "è il bene comune. Una crescente preoccupazione delle società democratiche, è l'aspetto etico della campagna politica", ad esempio, quando "i costi della pubblicità limitano la competizione politica a candidati o gruppi provvisti di notevoli mezzi finanziari, impedendo così il processo democratico".

"Come sapete" - ha concluso l'Arcivescovo Foley - "la pubblicità influisce profondamente sui valori e sull'etica della società, non si tratta solo delle abitudini di consumo degli individui. Spero siate consapevoli del vostro potere e che continuiate ad usarlo in modo responsabile, come già fanno molti di voi".
CON-CS/PUBBLICITÀ/BRUXELLES:FOLEY VIS 20031028 (320)

lunedì 27 ottobre 2003

SANTA SEDE: DEBITO ESTERO E SVILUPPO


CITTA' DEL VATICANO, 25 OTT. 2003 (VIS). Ieri, a New York, l'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto al Secondo Comitato dell'Assemblea Generale dell'O.N.U., sull'Articolo 93 (E): "Crisi debito estero e sviluppo".

"A partire dalla seconda decade di esistenza di questa Organizzazione" - ha affermato l'Arcivescovo Migliore - "la comunità internazionale è stata testimone della crescente diffusione della cronica crisi del debito estero che colpisce quasi tutti i paesi in via di sviluppo del mondo. (…) Il debito estero totale in questi paesi è aumentato da US$ 1.5 miliardi nel 1990, a US$ 2.4 miliardi nel 2001".

"Il programma dei Paesi poveri fortemente indebitati" - ha aggiunto l'Osservatore Permanente - "deve ancora trovare una soluzione duratura al problema del debito e ai problemi connessi. (…) La ricorrente crisi del debito ha causato un esborso globale di risorse finanziarie negli anni, privando quelle nazioni delle vitali risorse essenziali al loro sviluppo fondamentale, perfino a livelli minimi di cure sanitarie ed istruzione. (..) È imperativo (…) capovolgere questa tendenza".

L'Arcivescovo Migliore ha osservato che "la comunità internazionale deve affrontare due sfide: (1) trovare una soluzione a tutti i problemi del debito arretrato, e (2) creare un sistema finanziario duraturo ed idoneo, per lo sviluppo di tutte le nazioni".

Il Nunzio ha concluso il suo intervento ribadendo che: "il finanziamento per lo sviluppo non è soltanto un compito tecnico. Poiché gli esseri umani sono dotati dell'innata capacità di scelta morale, nessuna attività morale ha luogo fuori della sfera del giudizio morale. Perciò quelle attività che hanno conseguenze durevoli sulla vita di un'intera popolazione, particolarmente sui segmenti più poveri, meritano particolare attenzione e scrutinio morale".
DELSS/DEBITO ESTERO/ONU:MIGLIORE VIS 20031027 (300)

MESSA INIZIO ANNO ACCADEMICO UNIVERSITÀ ECCLESIASTICHE


CITTA' DEL VATICANO, 24 OTT. 2003 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, nella Basilica Vaticana, il Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica (dei Seminari e degli Istituti di Studi), ha presieduto la Santa Messa per l'inizio dell'Anno Accademico delle Università Ecclesiastiche di Roma.

Il Prefetto per l'Educazione Cattolica ha dato lettura dell'omelia preparata per il Papa che non era presente, nella quale il Santo Padre esorta i Rettori, i Professori e gli studenti con queste parole: "Accompagnate lo sforzo dello studio con la preghiera, la meditazione e la costante ricerca della volontà del Signore".

Commentando la Prima Lettura nella quale San Paolo ribadisce "l'incapacità dell'essere umano di compiere il bene e di evitare il male", Giovanni Paolo II scrive: "Esiste però una via d'uscita: la vittoria sul male ci viene dalla bontà di Dio misericordioso, manifestatasi appieno in Cristo. (…) Cristo morto e risorto ha vinto il male e ci ha liberati dal peccato. Egli è la nostra salvezza".

"Quest'annuncio salvifico risuona incessantemente anche nel nostro tempo e costituisce il cuore della missione della Comunità ecclesiale. L'uomo cerca - oggi, come in passato - risposte soddisfacenti alle domande sul significato della sua vita e della sua morte. Durante il periodo di formazione teologica, cari giovani, voi vi preparate per essere in grado di fornire le risposte della fede in modo adatto al linguaggio e alla mentalità del nostro tempo. Tutto, pertanto, sia orientato ad una così alta missione: annunciare Cristo e la forza liberante del suo Vangelo".

Il Papa ricorda inoltre che il Concilio Vaticano II diceva "che è dovere permanente della Chiesa 'scrutare i segni dei tempi e interpretarli alla luce del Vangelo, così che, in un modo adatto a ciascuna generazione, possa rispondere ai perenni interrogativi degli uomini sul senso della vita presente e futura e sul loro reciproco rapporto'. Sia questo lo spirito con cui vi dedicate allo studio durante questi anni della vostra formazione teologica e pastorale".
HML/…/UNIVERSITÀ ECCLESIASTICHE VIS 20031027 (320)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 27 OTT. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Filomeno do Nascimento Vieira Dias, finora Vice Rettore dell'Università Cattolica dell'Angola e Rettore del Seminario Maggiore dell'Arcidiocesi di Luanda (Angola), Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Luanda (superficie: 34.000; popolazione: 4.890.000; cattolici: 3.011.000; sacerdoti: 134; religiosi: 546; diaconi permanenti: 1), Angola. Il Vescovo eletto è nato a Luanda (Angola), nel 1958 ed è stato ordinato sacerdote nel 1983.
NEA/…/DO NASCIMENTO VIEIRA VIS 20031027 (80)

NON SI PUÒ COSTRUIRE L'AVVENIRE PRESCINDENDO DAL PASSATO


CITTA' DEL VATICANO, 25 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo di un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II al Monsignor Walter Brandmüller, Presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, in occasione del XIV centenario della morte di Papa San Gregorio Magno. Insieme al Pontificio Comitato di Scienze Storiche, l'Accademia Nazionale di Lincei ricorderà nei prossimi giorni la figura di questa eminente figura di successore di Pietro.

"Attento ricercatore della verità" - scrive il Papa nel Messaggio, Gregorio "intuì che il patrimonio dell'antichità classica, oltre che di quella cristiana, costituiva una preziosa base per ogni successivo sviluppo scientifico e umano. È intuizione, questa, che conserva anche oggi tutto il suo valore in vista del futuro dell'umanità e soprattutto dell'Europa. Non si può, infatti, costruire l'avvenire prescindendo dal passato. Ecco perché in svariate occasioni ho esortato le Autorità competenti a valorizzare appieno le ricche 'radici' classiche e cristiane della civiltà europea, per tramandarne la linfa alle nuove generazioni".

Giovanni Paolo II tratteggia un'altra caratteristica significativa di San Gregorio Magno, "il suo impegno nel porre in luce il primato della persona umana, considerata non solo nella sua dimensione fisica, psicologica e sociale, ma anche nel costante riferimento al suo destino eterno. È verità, questa, alla quale il mondo di oggi deve tornare a farsi maggiormente attento, se vuole costruire un mondo più rispettoso delle molteplici esigenze di ogni essere umano".

Il Papa conclude il Messaggio sottolineando che: "Per costruire un avvenire sereno e solidale, converrà volgere lo sguardo a questo autentico discepolo di Cristo e seguirne l'insegnamento, riproponendo con coraggio al mondo contemporaneo il messaggio salvifico del Vangelo. In Cristo, infatti, e in Lui soltanto l'uomo di ogni epoca può trovare il segreto della piena realizzazione delle sue più essenziali aspirazioni".
MESS/SAN GREGORIO MAGNO/BRANDMÜLLER VIS 20031027 (310)

SAN GIUSEPPE DA COPERTINO INVITA TUTTI ALLA SANTITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 25 OTT. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi, nell'Aula Paolo VI, un gruppo di pellegrini venuti a Roma per celebrare il IV centenario della nascita di San Giuseppe da Copertino, discepolo di San Francesco di Assisi. Era presente anche il Padre Joachim Giermek, Ministro Generale dei Frati Minori Conventuali.

Nel suo discorso, il Santo Padre scrive che San Giuseppe "è innanzitutto maestro di preghiera. Al centro della sua giornata stava la celebrazione della Santa Messa, a cui seguivano lunghe ore di adorazione dinanzi al tabernacolo. Secondo la più genuina tradizione francescana, egli si sentiva affascinato e commosso dai misteri dell'Incarnazione e della Passione del Signore".

"In secondo luogo" - si legge ancora nel discorso del Papa - "il Santo copertinese continua a parlare ai giovani e, in particolare, agli studenti, che lo venerano come loro patrono. Egli li spinge ad innamorarsi del Vangelo, a 'prendere il largo' nel vasto oceano del mondo e della storia, rimanendo saldamente ancorati alla contemplazione del Volto di Cristo".

Giovanni Paolo II afferma che San Giuseppe da Copertino "rifulge come esemplare modello di santità per i suoi confratelli dell'Ordine Francescano dei Frati Minori Conventuali. (…) Per quanti hanno abbracciato gli ideali della vita di consacrazione, egli rappresenta un forte richiamo a vivere protesi sempre verso i valori dello spirito, totalmente consacrati al Signore e ad un necessario servizio di carità verso i fratelli".

"Come tutti i Santi" - conclude il Pontefice - "Giuseppe da Copertino non passa di moda! A quattro secoli di distanza, la sua testimonianza continua a rappresentare per tutti un invito ad essere santi. Anche se appartiene ad un'epoca per certi aspetti assai diversa dalla nostra, egli addita un itinerario di spiritualità valido per ogni tempo; ricorda il primato di Dio, la necessità della preghiera e della contemplazione, l'ardente e fiduciosa adesione a Cristo, l'impegno dell'annuncio missionario, l'amore alla Croce".
AC/…/SAN GIUSEPPE DA COPERTINO VIS 20031027 (330)

GRATITUDINE DEL PAPA CELEBRAZIONI ANNIVERSARIO PONTIFICATO


CITTA' DEL VATICANO, 26 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II è apparso alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con le migliaia di fedeli convenuti in Piazza San Pietro.

"Sono ancora vive nel mio animo le intense emozioni provate in questi giorni" - ha detto il Papa ai pellegrini - "durante i quali tante persone si sono strette attorno a me in occasione del XXV anniversario di Pontificato. Rinnovo il mio ringraziamento innanzitutto a Dio, ricco di misericordia, per questi venticinque anni di ministero a servizio della Chiesa. Desidero poi esprimere la mia profonda gratitudine ai Fratelli Cardinali, Patriarchi e Vescovi, che hanno voluto partecipare così numerosi a questa ricorrenza giubilare, testimoniando anche in questo modo la loro sincera comunione con la Sede di Pietro".

"Ringrazio, altresì, i Capi di Stato e le Autorità di tanti Paesi, che mi hanno partecipato le loro felicitazioni".

"Un grazie sentito rivolgo infine ai sacerdoti, alle persone consacrate, ai fedeli tutti, che si sono uniti spiritualmente a me con l'augurio e con il dono prezioso della preghiera. Penso in maniera speciale ai malati, che mi sono stati vicini con l'offerta delle loro sofferenze. Non sono mancate le testimonianze anche di cristiani di altre Confessioni, come pure di seguaci di altre Religioni. Tutti ringrazio dal profondo del cuore!".

"Chiedo al Signore di ricompensarvi, carissimi Fratelli e Sorelle, per l'affetto e il sostegno che mi avete dimostrato. Rinnovo l'affidamento della mia vita e del mio ministero alla Vergine Maria, Madre del Redentore e Madre della Chiesa. A Lei ripeto con filiale abbandono: 'Totus tuus!'".
ANG/…/… VIS 20031027 (280)

SANTA SEDE CHIEDE DIVIETO DI TUTTE LE FORME DI CLONAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 27 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo di un discorso pronunciato, il 21 ottobre scorso a New York, dall'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, relativo all'Articolo 172 della 58° Assemblea Generale: "Convenzione Internazionale contro la Clonazione dell'Essere Umano". Il discorso del Nunzio Apostolico ha posto l'accento sui gravi pericoli che la clonazione pone riguardo alla dignità dell'essere umano e sulla necessità di accordi internazionali che regolino tutti gli aspetti della clonazione.

"La mia Delegazione," - ha affermato l'Arcivescovo Migliore - "intende riaffermare che la materia in discussione può essere risolta attraverso il divieto di clonazione dell'embrione umano. Deve essere chiaro che la posizione della mia Delegazione non è, in primo luogo, una posizione religiosa. È una posizione informata al processo razionale, a sua volta informato alla conoscenza scientifica".

"Abbiamo sentito" - ha proseguito l'Arcivescovo - "affermazioni di diverse delegazioni che hanno dichiarato la clonazione un problema 'complesso'. (…) La scienza può essere complessa, ma il problema per noi è semplice e diretto. La questione della clonazione umana che implica la creazione di embrioni umani è la storia dell'inizio della vita umana (…) (ed è) una questione universale perché un embrione è un essere umano a prescindere dalla provenienza geografica. Se la clonazione riproduttiva degli esseri umani contravviene la legge di natura - principio sul quale tutte le Delegazioni concordano - contravviene la medesima legge, anche la clonazione dell'embrione umano a scopo di ricerca. Un embrione clonato (a questo scopo) (…) è destinato alla distruzione programmata".

"In conclusione" - ha detto infine l'Arcivescovo Migliore - "la mia Delegazione vuole ricordare a questa distinta Assemblea che una delle missioni fondamentali dell'Organizzazione delle Nazioni Unite è di promuovere i diritti di tutti gli esseri umani. Se le Nazioni Unite dovessero vietare la clonazione riproduttiva senza vietare la clonazione a scopo di ricerca, ciò comporterebbe, per la prima volta, la legittimazione da parte di questa Organizzazione di una cosa straordinaria: la creazione di essere umani destinati alla distruzione".
DELSS/CLONAZIONE:ONU:MIGLIORE VIS 20031027 (350)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 27 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate sei Presuli della Conferenza Episcopale delle Filippine in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Paciano B. Aniceto, di San Fernando.

- L'Arcivescovo Diosdado A. Talamayan, di Tuguegarao.

- Il Vescovo Jesus C. Galang, di Urdaneta.

- Il Vescovo Honesto F. Ongtioco, di Cubao.

- Il Vescovo Gabriel V. Reyes, di Antipolo.

- Il Vescovo Antonio R. Tobias, di San Fernando de la Union.

Sabato 25 ottobre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Due Presuli della Conferenza Episcopale delle Filippine in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Francisco C. San Diego, di Pasig.

- Il Vescovo Jesse E. Mercado, di Paranaque.

- Il Signor Mbaya Boaz Kidiga, Ambasciatore del Kenya in visita di congedo.
AL:AP/…/… VIS 20031027 (140)

RINGRAZIAMENTO DEL PAPA AIUTO ECONOMICO ALLA SANTA SEDE


CITTA' DEL VATICANO, 27 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Membri dell'Associazione "Pro Petri Sede" e dell'Organizzazione "Etrennes Pontificales", dal Belgio, che ogni anno offrono sostegno finanziario alla Santa Sede.

Giovanni Paolo II ha detto, nel suo discorso in lingua francese: "Il Papa vi è grato per l'aiuto generoso e fedele che le vostre Associazioni offrono alla Chiesa, affinché essa persegua, nelle sue comunità e nel mondo, la sua azione spirituale e materiale in favore di tutti i nostri fratelli, soprattutto i più bisognosi, affinché la loro dignità sia sempre e dovunque rispettata. Vi chiedo perciò d'esprimere a tutti i membri delle vostre Associazioni, la mia viva gratitudine per le loro offerte e per il loro impegno. Che essi sappiano sempre, nella vita quotidiana, mostrarsi attenti ai più piccoli per esprimere così l'amore di Dio 'che non fa differenze fra gli uomini'".
AC/…/PRO PETRI SEDEM:ETRENNES PONTIFICALES VIS 20031027 (170)

venerdì 24 ottobre 2003

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 OTT. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare dell'Arcidiocesi di Detroit (Stati Uniti d'America), presentata dal Vescovo Moses B. Anderson, per raggiunti limiti d'età.
RE/…/ANDERSON VIS 20031024 (40)

CONFERENZA A GERUSALEMME IN ONORE DI GIOVANNI PAOLO II


CITTA' DEL VATICANO, 24 OTT. 2003 (VIS). Il 22 ottobre, per commemorare il XXV di Pontificato del Santo Padre Giovanni Paolo II, presso l'Auditorium del Pontificio Istituto Notre Dame di Gerusalemme, ha avuto luogo una Conferenza promossa dal Ministero degli Esteri italiano, dal titolo: "Non abbiate paura. Giovanni Paolo II profeta del dialogo".

Al termine della Conferenza, alla quale hanno preso parte Rappresentanti del Governo Israeliano ed esponenti dell'Autorità Nazionale Palestinese, l'Arcivescovo Pietro Sambi, Nunzio Apostolico in Israele, ha dato lettura di un messaggio del Santo Padre, nel quale il Papa rinnova l'appello lanciato 25 anni fa a tutti gli uomini e le donne di buona volontà: "Non abbiate paura di servire la persona umana, non abbiate paura di aprire i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, civiltà e sviluppo al potere della divina grazia".
…/PONTIFICATO SANTO PADRE/SAMBI VIS 20031024 (150)

giovedì 23 ottobre 2003

IL PAPA RICEVE I NUOVI CARDINALI CON I FAMILIARI


CITTA' DEL VATICANO, 23 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, il Papa ha ricevuto i Cardinali creati nel Concistoro del 21 ottobre, accompagnati dai familiari.

Salutando i presenti in diverse lingue, il Santo Padre ha detto: "Nel rinnovarvi il mio fraterno saluto e il mio fervido augurio per la missione che vi è stata affidata a servizio di tutta la Chiesa, desidero affidare le vostre persone e il vostro ministero alla celeste protezione della Vergine Santa".
AC/…/NUOVI CARDINALI VIS 20031023 (90)

PRESA DI POSSESSO DEL TITOLO DEL CARDINALE OUELLET


CITTA' DEL VATICANO, 23 OTT. 2003 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha comunicato oggi che domenica 26 ottobre 2003, alle ore 11:00, il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Arcivescovo Metropolita di Québec (Canada), prenderà possesso del Titolo di Santa Maria in Traspontina, in Via della Conciliazione.
OCL/PRESA POSSESSO TITOLO/OUELLET VIS 20031023 (60)

UNA CULTURA DEL DIALOGO IN TUTTI I CAMPI DELLA CULTURA


CITTA' DEL VATICANO, 23 OTT. 2003 (VIS). L'Arcivescovo Francisco Javier Lozano, Nunzio Apostolico in Croazia, è intervenuto ieri alla Conferenza dei Ministri europei responsabili degli Affari Culturali, tenutasi, dal 20 al 22 ottobre, nella città di Opatija (Croazia).

Nel suo discorso, il Capo della Delegazione della Santa Sede ha detto: "Il tragico inizio del nuovo millennio ci mostra chiaramente il pericolo del ripiegarsi su se stessi, e invita i ministri degli affari culturali in carica - è il grande merito del progetto in discussione - a promuovere una cultura del dialogo fra le civiltà, in tutti i campi della cultura".

"Come sapete" - ha continuato l'Arcivescovo Lozano - "il Santo Padre Giovanni Paolo II non cessa dall'inizio del suo Pontificato, di percorrere le strade del mondo invitando tutti gli uomini al dialogo e alla pace, al rispetto della libertà di coscienza e alla condivisione delle ricchezze spirituali".

Richiamando l'attenzione dell'assemblea sulla "necessità del dialogo fra le istituzioni civili e le diverse religioni", il Nunzio ha concluso il suo discorso affermando: "La Santa Sede vivamente auspica che sia mantenuta una necessaria collaborazione con i rappresentanti delle religioni per una presentazione giusta ed equilibrata delle stesse nei programmi educativi. Si può immaginare quali sarebbero, per le giovani generazioni, gli effetti nocivi di una presentazione faziosa o svalutativa delle religioni".
DELSS/CULTURA:RELIGIONI/CROAZIA:LOZANO VIS 20031023 (230)

DECADE INTERNAZIONALE POPOLAZIONI INDIGENE DEL MONDO


CITTA' DEL VATICANO, 23 OTT. 2003 (VIS). Il Programma d'azione della Decade Internazionale delle Popolazioni Indigene del Mondo è stato il tema esaminato ieri, davanti al Terzo Comitato dell'Assemblea Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, alla quale è intervenuto l'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite.

"Desidero riaffermare" - ha detto il Nunzio - "tre convinzioni alle quali la mia Delegazione crede fermamente. Primo: il diritto allo sviluppo è intrinseco in ogni individuo, gruppo o nazione e i 370 milioni di indigeni nel mondo hanno il medesimo diritto allo sviluppo di tutti gli altri. Secondo: lo sviluppo per essere autenticamente umano deve essere integrale, comprendere tutti i suoi aspetti: economico e sociale, politico e culturale, morale e spirituale; deve essere individuale e collettivo, personale e condiviso. Terzo: le popolazioni indigene devono essere, esse stesse, artefici del proprio sviluppo".

L'Arcivescovo Migliore ha affermato che tali convincimenti devono essere guidati da "fermi principi", in particolare "astenersi da quei criteri estranei o inaccettabili per l'identità degli interessati" e "coinvolgere i popoli indigeni nei vari stadi dei progetti, dallo studio della fattibilità alla realizzazione, dalla valutazione alla messa in opera".

Ricordando che il decennio internazionale dei popoli indigeni si conclude nel 2004, l'Arcivescovo ha concluso il suo discorso affermando che "La Santa Sede è costantemente impegnata a far sì che i popoli indigeni riconquistino il posto a cui hanno diritto".
DELSS/POPOLI INDIGENI/ONU:MIGLIORE VIS 20031023 (250)

I VESCOVI DI INGHILTERRA E GALLES IN UDIENZA DAL PAPA


CITTA' DEL VATICANO, 23 OTT. 2003 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere, questa mattina, i Vescovi di Inghilterra e Galles a conclusione della Visita "ad Limina Apostolorum", ha dedicato il suo discorso all'urgente necessità di evangelizzare la cultura, di fronte alla crescente secolarizzazione della società.

"L'Inghilterra e il Galles" - ha affermato il Santo Padre - "nonostante il ricco patrimonio cristiano, oggi devono affrontare il crescente avanzare della secolarizzazione. All'origine di questa situazione, è il tentativo di promuovere una visione dell'umanità divisa da Dio e lontana da Cristo. È una mentalità che esagera l'individualismo, che recide il legame essenziale fra libertà e verità, e conseguentemente distrugge i legami reciproci che definiscono il vivere sociale. Questa perdita del senso di Dio è spesso sperimentata come "l'abbandono dell'uomo'. La disintegrazione sociale, le minacce alla vita familiare, e i terribili spettri dell'intolleranza razziale e della guerra, lasciano molti uomini e donne, ed in particolare i giovani, disorientati e alle volte senza speranza. Perciò, non è solo la Chiesa che si trova a sperimentare gli effetti sconvolgenti della secolarizzazione, ma anche la vita civile".

Il Papa ha inoltre ribadito che "il fenomeno della secolarizzazione e la diffusa indifferenza religiosa, la scarsità delle vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa, e le gravi difficoltà dei genitori nei tentativi di catechizzare i figli, tutto ciò dimostra la vitale necessità che i Vescovi abbraccino la loro missione fondamentale di autentici ed autorevoli araldi della Parola".

Il Santo Padre ha ribadito la sua "profonda convinzione che il nuovo millennio esige un 'nuovo slancio della vita cristiana'", affermando che "non si devono risparmiare sforzi nel cercare efficaci iniziative pastorali per far conoscere Gesù Cristo".

Sottolineando la necessità di "rendere la Chiesa casa e scuola di comunione" dove vi sia "autentica pedagogia della preghiera, persuasiva catechesi sul significato della liturgia e sull'importanza dell'Eucaristia domenicale, e promozione della pratica frequente del Sacramento della Riconciliazione", il Papa ha affermato che: "La Chiesa ha bisogno di sacerdoti umili e santi, (…) modelli di santità per i fedeli che sono chiamati a servire".

Giovanni Paolo II ha avuto parole di lode per i Vescovi in merito alle loro "recenti iniziative di promozione di una 'cultura della vocazione'" e per "i loro risoluti tentativi di promuovere in maniera crescente il ministero dei giovani".

Successivamente il Papa ha evidenziato l'importanza dell'evangelizzazione della cultura, riguardo agli insegnamenti della Chiesa sul matrimonio, i rapporti con i media e le scuole cattoliche. "Particolarmente importante è riaffermare l'unicità del matrimonio, come unione fra un uomo e una donna che dura tutta la vita, nella quale marito e moglie condividono la missione creatrice di Dio. Equiparare il matrimonio ad altre forme di coabitazione, offusca la sacralità del matrimonio e viola il suo valore supremo nel progetto di Dio per l'umanità".

In merito ai media, Giovanni Paolo II ha affermato che "requisito morale fondamentale di ogni tipo di comunicazione è rispettare e servire la verità". Invitate i media, ha esortato il Papa, "ad unirsi a voi nell'abbattere le barriere della diffidenza e nel cercare di accomunare gli individui nella comprensione e nel rispetto".

Infine il Papa ha fatto riferimento "al prezioso contributo delle vostre scuole cattoliche, nell'arricchire la fede della comunità cattolica e nel promuovere l'eccellenza nell'ambito della vita civile in generale. (…) L'educazione religiosa, nucleo di ogni scuola cattolica, è oggi un apostolato pieno di sfide e che mette alla prova" per il quale "abbiamo bisogno di insegnanti con una chiara e precisa comprensione della natura specifica e del ruolo dell'educazione cattolica. (…) Qui vorrei lanciare uno speciale appello ai vostri religiosi di non abbandonare l'apostolato nelle scuole, ma di rinnovare il loro impegno a servire anche le scuole delle aree più povere".

Al termine del suo discorso, il Santo Padre ha detto ai Presuli che: "Il messaggio di speranza che voi proclamate non mancherà di evocare nuovo fervore e rinnovato impegno nella vita cristiana. Uniti nel nostro amore per il Signore e ispirati dall'esempio della nuova Beata Madre Teresa di Calcutta, andiamo avanti con speranza!".
AL/…/INGHILTERRA:GALLES VIS 20031023 (690)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 23 OTT. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Jesús Sanz Montes, O.F.M., finora Direttore del Segretariato della Commissione Episcopale per la Vita Consacrata della Conferenza Episcopale Spagnola, Vescovo di Huesca e di Jaca (superficie: 10.624; popolazione: 125.780; cattolici: 124.442; sacerdoti: 170; religiosi: 303; diaconi permanenti: 2), Spagna, unendo "in persona Episcopi" le due Diocesi. Il Vescovo eletto è nato a Madrid (Spagna), nel 1955, ha emesso la professione perpetua nell'Ordine Francescano nel 1985 ed è stato ordinato sacerdote nel 1986.
NER/…/SANZ MONTES VIS 20031023 (100)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 23 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate undici Presuli della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo John Patrick Crowley, di Middlesbrough.

- Il Vescovo Terence John Brain, di Salford.

- L'Arcivescovo Michael Goerge Bowen, di Southwark, con gli Ausiliari: Vescovo Howard George Tripp, Vescovo John Hine e con il già Ausiliare Vescovo Charles Joseph Henderson.

- Il Vescovo Kieran Thomas Conry, di Arundel and Brighton.

- Il Vescovo Hugh Christopher Budd, di Plymouth.

- Il Vescovo Roger Francis Crispian Hollis, di Portsmouth.

- Il Vescovo Thomas Matthew Burns, S.M., Ordinario Militare.

- Il Vescovo Paul Patrick Chomnycky, O.S.B.M., Esarca Apostolica per i fedeli di rito bizantino residenti in Gran Bretagna.
AL/…/… VIS 20031023 (130)

mercoledì 22 ottobre 2003

LA CHIESA E L'AZIONE UMANITARIA


CITTA' DEL VATICANO, 22 OTT. 2003 (VIS). Ieri a New York, l'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, ha preso la parola all'Assemblea Generale dell'O.N.U., sull'Articolo 40: "Potenziare la cooperazione dei soccorsi umanitari in caso di catastrofi naturali, compresi gli aiuti economici".

L'Arcivescovo Migliore ha dichiarato che: "Il mondo è progredito a tal punto che spesso è possibile prevedere il verificarsi di catastrofi naturali, contribuendo così a ridurre i danni alle persone e alle cose". Tuttavia, ha aggiunto l'Osservatore Permanente, "le emergenze sono così numerose, gravi e molteplici che il Segretario Generale ha giustamente osservato che a causa della gravità e subitaneità di queste 'vistose emergenze", altre rimangono 'dimenticate' o 'silenziose'. La situazione peggiora quando l'assistenza dipende da politiche parziali o incoerenti, per non parlare delle crisi ignorate o messe da parte da politiche di malgoverno".

L'Arcivescovo Migliore ha affermato che la vastità del problema, tuttavia, "non deve paralizzarci nell'inazione. (…) Semplici gesti di carità, spesso affiancati da rapidità e coordinazione, fanno la differenza e producono risultati positivi. (…) La Santa Sede ha assunto un ruolo attivo a questo riguardo. Più di trenta anni fa ha fondato il Pontificio Consiglio "Cor Unum" per coordinare ed incoraggiare le attività delle organizzazioni cattoliche, delle associazioni non governative, e di altri gruppi che si occupano dell'assistenza sociale e di opere caritative in paesi colpiti da catastrofi naturali e da guerre. In particolare, il Pontificio Consiglio si è impegnato nel potenziamento dell'azione umanitaria a favore delle vittime di quasi tutti i tipi di catastrofi naturali, in particolare nei paesi in via di sviluppo". La Chiesa, ha ricordato l'Arcivescovo Migliore, opera tramite agenzie quali "Caritas Internationalis" e "I Servizi Cattolici di Assistenza".
DELSS/SOCCORSO UMANITARIO/ONU:MIGLIORE VIS 20031022 (300)

ANELLO CARDINALIZIO VINCOLO UNIONE ALLA CHIESA E AL PAPA


CITTA' DEL VATICANO, 22 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II, che oggi commemora il XXV anniversario dell'inizio del suo ministero petrino, ha presieduto nella Basilica di San Pietro la Concelebrazione Eucaristica con 30 dei 31 nuovi Cardinali, creati nel Concistoro Ordinario Pubblico di ieri. Il nome del 31° Cardinale, essendo "in pectore", non sarà reso pubblico fin quando il Papa non deciderà altrimenti.

Nel corso della Santa Messa, il Papa ha consegnato ad ogni Cardinale l'anello cardinalizio, segno di dignità, sollecitudine pastorale e salda comunione con la Sede di Pietro.

Nell'omelia, letta dall'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, il Papa scrive: "Unità e apertura, comunione e missione: questo è il respiro della Chiesa. Questa, in particolare, è la duplice dimensione del ministero petrino: servizio di unità e di missionarietà. Il Vescovo di Roma ha la gioia di condividere questo servizio con gli altri successori degli Apostoli, stretti a lui nell'unico Collegio episcopale".

"Per antica tradizione" - continua l'omelia - "in questo servizio il Successore di Pietro si avvale in modo particolare della collaborazione dei Cardinali. Nel loro Collegio si rispecchia l'universalità della Chiesa, unico Popolo di Dio radicato nella molteplicità delle nazioni".

Ringraziando "per il valido aiuto" che i Cardinali gli assicureranno, il Papa ha detto: "L'anello che tra poco vi consegnerò, venerati Fratelli, è simbolo del rinnovato vincolo che strettamente vi congiunge alla Chiesa e al Papa, suo Capo visibile".

Giovanni Paolo II sottolinea che, nel caso sopraggiungesse timore o scoraggiamento, "sia di conforto la consolante promessa del divino Maestro: 'Voi avrete tribolazioni nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!".

"Che grande coraggio infonde il sostegno della preghiera unanime del popolo cristiano! Ne ho potuto io stesso sperimentare il conforto. È questa, carissimi, la nostra forza. Ed è anche uno dei motivi per cui ho voluto che il venticinquesimo anno del mio pontificato fosse dedicato al Santo Rosario: per sottolineare il primato della preghiera, in modo speciale della preghiera contemplativa, fatta in spirituale unione con Maria, Madre della Chiesa".

L'omelia del Santo Padre si conclude con l'invito ad unirsi con forza "a Cristo, pietra viva! (…) Ripartiamo da Lui, da Cristo, per annunciare a tutti i prodigi del suo amore. Senza temere e senza esitare, perché Egli ci assicura: 'Abbiate fiducia, io ho vinto il mondo!'".

Da ieri, 21 ottobre 2003, il Collegio Cardinalizio si compone di 194 Cardinali, oltre uno "in pectore". L'Europa conta 66 Cardinali elettori, il Nord America 14, l'America Latina 24, l'Africa 13, l'Asia 13 e l'Oceania 5. Papa Giovanni Paolo II ha creato 175 degli attuali 195 Porporati, e 130 dei 135 Cardinali elettori.

A conclusione della Celebrazione Eucaristica, il Papa si è recato nell'Aula Paolo VI, dove, davanti a numerosi gruppi di pellegrini, ha impartito la Benedizione Apostolica, a cui ha fatto seguito il canto del Salve Regina.
HML/ANELLO CARDINALI/… VIS 20031022 (450)

martedì 21 ottobre 2003

CARDINALI SERVI DI TUTTI PER PORTARE A COMPIMENTO MISSIONE


CITTA' DEL VATICANO, 21 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel Nono Concistoro del suo Pontificato, ha creato 30 nuovi Cardinali provenienti da 23 Paesi, nel corso di una solenne cerimonia celebrata in Piazza San Pietro.

All'inizio della cerimonia il Papa ha dato lettura della formula di creazione di nuovi Cardinali di Santa Romana Chiesa. Successivamente il nuovo Cardinale Jean Louis Tauran, a nome di tutti, ha rivolto al Santo Padre un indirizzo di omaggio e gratitudine, seguito dalla Liturgia della Parola e dall'omelia. L'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, ha letto il testo dell'omelia, nella quale il Santo Padre ricorda la gioia di imporre la Berretta Cardinalizia a "30 benemeriti ecclesiastici, riservando 'in pectore' il nome di un altro".

"Arricchito di nuovi membri il Collegio Cardinalizio, mentre riflette ancor più la molteplicità di razze e culture che caratterizza il popolo cristiano, pone con una nuova evidenza in risalto l'unità di ogni porzione del gregge di Cristo con la Cattedra del Vescovo di Roma".

"Nello svolgimento del suo ministero," - prosegue l'omelia - "il Successore del Pescatore di Galilea conta sulla vostra fedele collaborazione; vi chiede di accompagnarlo con la preghiera, mentre invoca lo Spirito Santo perché mai si affievolisca la comunione tra tutti coloro che il Signore 'ha eletto vicari del suo Figlio e ha costituito pastori'".

"Il rosso porpora dell'abito cardinalizio evoca il colore del sangue e richiama l'eroismo dei martiri. È il simbolo di un amore per Gesù e per la sua Chiesa che non conosce limiti: amore sino al sacrificio della vita, 'usque ad sanguinis effusionem'".

"Grande è, pertanto, il dono che vi è fatto, e altrettanto grande la responsabilità che esso comporta". Ribadendo che: "Occorre predicare con la parola e con l'esempio", il Papa aggiunge che: "Se questo vale per ogni Pastore, vale ancor più per voi, cari e venerati membri del Collegio Cardinalizio".

Citando l'esempio di Gesù Cristo, che si fece Servitore di tutti, il Santo Padre sottolinea che questa "logica" del servizio "è in netto contrasto con quella del mondo: morire a se stessi per farsi servi umili e disinteressati dei fratelli, rifuggendo da ogni tentazione di carriera e di tornaconto personale".

"Cari e venerati fratelli, solo se vi farete servi di tutti porterete a compimento la vostra missione e aiuterete il Successore di Pietro ad essere, a sua volta, il 'servo dei servi di Dio', come amava qualificarsi il mio santo predecessore Gregorio Magno".

Al termine dell'omelia, Giovanni Paolo II ha invitato i nuovi Porporati a fare la professione di fede davanti al popolo di Dio ed a giurare fedeltà e obbedienza al Santo Padre e ai suoi successori. Successivamente ogni Cardinale, secondo l'ordine di creazione, si è avvicinato al Santo Padre, che gli ha imposto la berretta cardinalizia e gli ha consegnato la Bolla di creazione cardinalizia e di assegnazione del Titolo o della Diaconia di Roma, in segno di partecipazione alla cura pastorale del Vescovo di Roma. Dopo lo scambio dell'abbraccio di pace con il Papa, i nuovi Cardinali hanno scambiato con gli altri membri del Collegio Cardinalizio, l'abbraccio di pace.

Durante la preghiera universale si è pregato per il Papa, per la Chiesa, per i nuovi Porporati e per la pace, a cui è seguito il canto del Pater Noster. Infine Giovanni Paolo II ha impartito la Benedizione Apostolica. La cerimonia si è conclusa con il canto dell'antifona mariana "Sub Tuum Praesidium".
GPII-CONCISTORO/…/… VIS 20031021 (590)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 21 OTT. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Manfred Scheuer, finora Professore di Teologia Dogmatica presso la Facoltà Teologica di Trier (Germania), Vescovo di Innsbruck (superficie: 10.097; popolazione: 462.323; cattolici: 412.871; sacerdoti: 396; religiosi: 470; diaconi permanenti: 54), Austria. Il Vescovo eletto è nato a Hailbach ob der Donau (Austria), nel 1955 ed è stato ordinato sacerdote nel 1980.
NER/…/SCHEUER VIS 20031021 (70)

IN BREVE


IL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II PRENDERÀ PARTE il 24 ottobre, alle ore 17:30, nella Patriarcale Basilica Vaticana, alla Concelebrazione Eucaristica per l'inizio dell'anno accademico delle Università Ecclesiastiche, secondo quanto annunciato in un Comunicato dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice. Il Papa terrà l'omelia ed impartirà la Benedizione Apostolica. Il Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica (dei Seminari e degli Istituti di Studi), presiederà la Santa Messa, alla quale sono invitati i Rettori delle Università ed Atenei Pontifici, i Professori e gli studenti.

L'ARCIVESCOVO CELESTINO MIGLIORE, OSSERVATORE PERMANENTE DELLA SANTA SEDE presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, ha preso la parola, ieri a New York, al Terzo Comitato della 58° Sessione dell'Assemblea Generale dell'O.N.U., sull'Articolo 113: "Promozione e protezione dei diritti dell'Infanzia". "Come ben sappiano" - ha detto l'Arcivescovo - "la situazione dei bambini nel mondo non è sempre come dovrebbe essere. Ogni giorno, innumerevoli bambini nel mondo sono esposti a pericoli ed abusi che ne pregiudicano la crescita e lo sviluppo. Essi soffrono terribilmente a causa della guerra e della violenza; sono vittime della trascuratezza, della crudeltà, della discriminazione razziale, dello sfruttamento sessuale e di altre forme di sfruttamento; sono rifugiati e profughi. Sono spesso emarginati perché indigeni, disabili, orfani o bambini di strada". L'Osservatore Permanente ha inoltre affermato che: "Queste sono le sfide che la comunità internazionale deve affrontare", e sottolineando che la violazione dei diritti dei minori rimane causa di disperazione", ha concluso: "Non dobbiamo dimenticare i bambini".

L'OSSERVATORE PERMANENTE DELLA SANTA SEDE PRESSO LE NAZIONI UNITE, Arcivescovo Celestino Migliore, è intervenuto ieri, al Secondo Comitato dell'Assemblea Generale, sull'Articolo 96: "La decade delle Nazioni Unite per l'Educazione e lo Sviluppo Sostenibile". "La Santa Sede" - ha affermato l'Osservatore Permanente - "è da lungo tempo convinta dell'importanza dell'educazione per lo sviluppo sociale ed economico. Scuole e centri di formazione, alfabetizzazione ed istruzione professionale, continuano ad essere una delle grandi realizzazioni della Chiesa nei suoi programmi educativi nel mondo, non solo nelle attività sociali dei paesi in via di sviluppo, ma in ogni luogo dove la conoscenza è strumento per realizzare una vita migliore. Migliaia di scuole primarie e secondarie, e di centri di alfabetizzazione, e strutture di supporto, gestite dalle agenzie ecclesiastiche, offrono un luogo dove i bambini, i giovani e gli adulti possono porre le basi di una vita migliore. Il primo educatore, tuttavia, è la famiglia, dove il bambino apprende il rispetto del prossimo e l'amore per la natura".
…/IN BREVE/… VIS 20031021 (420)

CHIESE TITOLARI E DIACONIE DEI NUOVI CARDINALI

CITTA' DEL VATICANO, 21 OTT. 2003 (VIS). Le seguenti Chiese Titolari e Diaconie sono state assegnate ai Cardinali creati dal Santo Padre Giovanni Paolo II nel corso del Concistoro Ordinario Pubblico di questa mattina:

- Cardinale Jean-Louis Tauran, della Diaconia di Sant'Apollinare alle Terme Neroniane-Alessandrine.

- Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, della Diaconia di San Francesco di Paola ai Monti.

- Cardinale Francesco Marchisano, Arciprete della Patriarcale Basilica Vaticana e Presidente della Fabbrica di San Pietro, della Diaconia di Santa Lucia del Gonfalone.

- Cardinale Julián Herranz, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi e della Commissione Disciplinare della Curia Romana, della Diaconia di Sant'Eugenio.

- Cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, della Diaconia di San Michele Arcangelo.
- Cardinale Stephen Fumio Hamao, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, della Diaconia di San Giovanni Bosco in Via Tuscolana.

- Cardinale Attilio Nicora, Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, della Diaconia di San Filippo Neri in Eurosia.

- Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia (Italia), del Titolo dei Santi XII Apostoli.

- Cardinale Anthony Olubunmi Okogie, di Lagos (Nigeria), del Titolo della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo a Mostacciano.

- Cardinale Bernard Panafieu, di Marsiglia (Francia), del Titolo di San Gregorio Barbarigo alle Tre Fontane.

- Cardinale Gabriel Zubeir Wako, di Khartoum (Sudan), del Titolo di Sant'Atanasio a Via Tiburtina.

- Cardinale Carlos Amigo Vallejo, O.F.M., di Siviglia (Spagna), del Titolo di Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli.

- Cardinale Justin Francis Rigali, di Filadelfia (Stati Uniti d'America), del Titolo di Santa Prisca.

- Cardinale Keith Michael Patrick O'Brien, di Saint Andrews and Edinburgh (Scozia), del Titolo dei Santi Gioacchino e Anna al Tuscolano.

- Cardinale Eusébio Oscar Scheid, S.C.I., di São Sebastião do Rio de Janeiro (Brasile), del Titolo dei Santi Bonifacio e Alessio.

- Cardinale Ennio Antonelli, di Firenze (Italia), del Titolo di Sant'Andrea della Fratte.

- Cardinale Tarcisio Bertone, S.D.B., di Genova (Italia), del Titolo di Santa Maria Ausiliatrice in Via Tuscolana.

- Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, di Cape Coast (Ghana), del Titolo di San Liborio.

- Cardinale Telesphore Placidus Toppo, di Ranchi (India), del Titolo del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante a Vitinia.

- Cardinale George Pell, di Sydney (Australia), del Titolo di Santa Maria Domenica Mazzarello.

- Cardinale Josip Bozanic, di Zagabria (Croazia), del Titolo di San Girolamo dei Croati.

- Cardinale Jean-Baptiste Pham Minh Mân, di Hôchiminh Ville (Viêt Nam), del Titolo di San Giustino.

- Cardinale Rodolfo Quezada Toruño, di Guatemala (Guatemala), del Titolo di San Saturnino.

- Cardinale Philippe Barbarin, di Lione (Francia), del Titolo della Santissima Trinità al Monte Pincio.

- Cardinale Péter Erdö, di Esztergom-Budapest (Ungheria), del Titolo di Santa Balbina.

- Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., di Québec (Canada), del Titolo di Santa Maria in Traspontina.

- Cardinale George Marie Martin Cottier, O.P., Teologo della Casa Pontificia (Svizzera), della Diaconia dei Santi Domenico e Sisto.

- Cardinale Gustaaf Joos, della Diocesi di Gand (Belgio), della Diaconia di San Pier Damiani ai Monti di San Paolo.

- Cardinale Tomas Spidlik, S.I. (Repubblica Ceca), della Diaconia di Sant'Agata de' Goti.

- Cardinale Stanislas Nagy, S.C.I., dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù (Dehoniani), (Polonia), della Diaconia di Santa Maria della Scala.
…/CHIESE TITOLARI:DIACONIE/… VIS 20031021 (580)

lunedì 20 ottobre 2003

SANTA SEDE CONTRARIA LEGALIZZAZIONE DROGA


CITTA' DEL VATICANO, 18 OTT. 2003 (VIS). Una Delegazione della Santa Sede, guidata dall'Arcivescovo Giuseppe Lazzarotto, Nunzio Apostolico in Irlanda, è intervenuta alla Conferenza Ministeriale del Gruppo Pompidou, nell'ambito delle attività del Consiglio d'Europa, svoltasi il 16 ed il 17 ottobre scorso, a Dublino, sul tema: "Nuove sfide per la lotta alla droga in Europa".

Nel suo discorso all'Assemblea, l'Arcivescovo Lazzarotto ha affermato che: "Non vi è dubbio che il fenomeno dell'abuso di droga è legato ad una crisi della civiltà ed a una grande depressione. Uno dei principali fattori che portano all'abuso di droga è la mancanza di una chiara motivazione, l'assenza di valori, la convinzione che la vita non è degna di essere vissuta".

"Di fronte alle numerose proposte presentate per la soluzione del problema" - ha detto ancora il Nunzio Apostolico - "la Santa Sede è contraria alla proposta di legalizzare la circolazione e distribuzione della droga, anche le cosiddette droghe leggere. (…) Lo Stato non deve contribuire all'alienazione dei suoi cittadini più vulnerabili dalla società e rovinarne la vita. Piuttosto, la Santa Sede incoraggia la promozione di informazione preventiva, di educazione, la possibilità di cure adeguate e la reintegrazione nella società dei tossicodipendenti".
DELSS/ABUSO DROGHE/DUBLINO:LAZZAROTTO VIS 20031020 (210)

EUROPA: EDIFICARE UN FUTURO DI SPERANZA E DI PACE


CITTA' DEL VATICANO, 17 OTT. 2003 (VIS). In occasione del XXV anniversario di elezione al Pontificato, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha assistito nel pomeriggio di oggi, nell'Aula Paolo VI, a un concerto offerto dal Coro del "Mitteldeutscher Rundfunk" e Orchestra di Lipsia che ha eseguito la Nona Sinfonia di Beethoven e l'Inno alla Gioia. Erano presenti Cardinali, Vescovi, Prelati della Curia Romana e i Membri del Corpo Diplomatico.

Al termine del concerto, nel ringraziare i componenti dell'Orchestra Sinfonica e del Coro, il Santo Padre ha detto: "La Nona Sinfonia, l'ultima di Ludwig van Beethoven, ci ha invitato a meditare sulla ricchezza e talora la drammaticità dell'esistenza umana. Nel gran finale, l'Inno alla gioia ha condotto il nostro pensiero, oltre che all'umanità nel suo insieme, alla nuova Europa, che sta allargando i suoi confini ad altri Paesi. Attingendo al patrimonio di valori umani e cristiani del suo passato, possa il Continente europeo contribuire a costruire un futuro ricco di speranza e di pace per l'intera umanità".
AC/CONCERTO/… VIS 20031020 (180)

300.000 FEDELI PARTECIPANO BEATIFICAZIONE DI MADRE TERESA


CITTA' DEL VATICANO, 19 OTT. 2003 (VIS). Alle 10:00 di questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha celebrato l'Eucaristica in Piazza San Pietro ed ha proceduto alla Beatificazione di Madre Teresa di Calcutta, con la partecipazione di 300.000 fedeli. Alla cerimonia hanno assistito 27 Delegazioni Ufficiali, la Superiora Generale della Congregazione delle Missionarie della Carità, Suor Nirmala Joshi, con migliaia di sorelle. Tremila poveri occupavano le prime file di posti davanti all'altare.

Nell'omelia, letta dall'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, e dal Cardinale Ivan Dias, Arcivescovo di Bombay, il Papa sottolinea che la Fondatrice della Congregazione dei Missionari e delle Missionarie della Carità, si fece serva di tutti, ed afferma: "Sono personalmente grato a questa donna coraggiosa, che ho sempre sentito accanto a me. Icona del Buon Samaritano, essa si recava ovunque per servire Cristo nei più poveri fra i poveri. Nemmeno i conflitti e le guerre riuscivano a fermarla".

Ricordando i suoi incontri con Madre Teresa, il Papa ha citato le sue parole nel ricevere il Premio Nobel per la Pace, nel 1979: "Se sentite che qualche donna non vuole tenere il suo bambino e desidera abortire, cercate di convincerla a portarmi quel bimbo. Io lo amerò, vedendo in lui il segno dell'amore di Dio".

"Non è forse significativo che la sua beatificazione avvenga proprio nel giorno in cui la Chiesa celebra la Giornata Missionaria Mondiale?" - ha sottolineato il Pontefice -"Con la testimonianza della sua vita Madre Teresa ricorda a tutti che la missione evangelizzatrice della Chiesa passa attraverso la carità, alimentata nella preghiera e nell'ascolto della parola di Dio. (…) Madre Teresa proclama il Vangelo con la sua vita tutta donata ai poveri, ma, al tempo stesso, avvolta dalla preghiera".

Riferendosi al grido di Gesù sulla Croce: "Ho sete", il Santo Padre ha affermato che: "Saziare la sete di Gesù per amore e per le anime in unione con Maria, Madre di Gesù, fu l'unico obiettivo dell'esistenza di Madre Teresa".

"Madre Teresa" - continua l'omelia - "ha condiviso la passione del Crocifisso, in modo speciale durante lunghi anni di 'buio interiore'. È stata, quella, una prova a tratti lancinante, accolta come un singolare 'dono e privilegio'. Nelle ore più buie ella s'aggrappava con più tenacia alla preghiera davanti al Santissimo Sacramento. Questo duro travaglio spirituale l'ha portata ad identificarsi sempre più con coloro che ogni giorno serviva, sperimentandone la pena e talora persino il rigetto. Amava ripetere che la più grande povertà è quella di essere indesiderati, di non avere nessuno che si prenda cura di te".

L'omelia si conclude con l'invito del Papa a rendere lode "a questa piccola donna innamorata di Dio, umile messaggera del Vangelo e infaticabile benefattrice dell'umanità. Onoriamo in lei una delle personalità più rilevanti della nostra epoca. Accogliamone il messaggio e seguiamone l'esempio".

Al termine della Messa e prima della recita dell'Angelus, il Papa ha rivolto parole di saluto ai presenti in lingua inglese, macedone, albanese e italiana.
HML/BEATIFICAZIONE/… VIS 20031020 (510)

21 OTTOBRE: CONCISTORO E VISITE CORTESIA AI NUOVI CARDINALI


CITTA' DEL VATICANO, 18 OTT. 2003 (VIS). Alle 10:30 di martedì 21 ottobre, sul sagrato della Patriarcale Basilica Vaticana, il Santo Padre Giovanni Paolo II terrà il IX Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione di 30 nuovi Cardinali. Nel pomeriggio, dalle ore 16:30 alle ore 18.30, nell'Aula Paolo VI, nella Fabbrica di San Pietro e nel Palazzo Apostolico, è possibile rendere visite di cortesia ai nuovi Cardinali.

L'ingresso del Sant'Uffizio sarà utilizzato da quanti desiderano rendere una visita di cortesia ai Cardinali che riceveranno gli ospiti nell'Aula Paolo VI e nella Fabbrica di San Pietro. L'ingresso alla Prima Loggia del Palazzo Apostolico è attraverso il Portone di Bronzo.

Di seguito riportiamo i nomi dei luoghi dove i nuovi Cardinali riceveranno gli ospiti:

AULA PAOLO VI - ATRIO

- Cardinale Carlos Amigo Vallejo, O.F.M.

- Cardinale Keith Michael Patrick O'Brien.

- Cardinale George Pell

- Cardinale Josip Bozanic

- Cardinale Péter Erdö

- Cardinale Bernard Panafieu.

- Cardinale Philippe Barbarin.
- Cardinale Gustaaf Joos.

AULA PAOLO VI

- Cardinale Angelo Scola

- Cardinale Ennio Antonelli

- Cardinale Tarcisio Bertone, S.D.B.

- Cardinal Justin Francis Rigali

- Cardinale Marc Ouellet, P.S.S.
FABBRICA DI SAN PIETRO

- Cardinale Francesco Marchisano

PALAZZO APOSTOLICO

SALA DUCALE

- Cardinale Julián Herranz

- Cardinale Javier Lozano Barragan

SALA DEI PARAMENTI 1

- Cardinale Jean-Louis Tauran

SALA DEI PARAMENTI 2

- Cardinale Renato Raffaele Martino

SALA DEI PONTEFICI

- Cardinale Attilio Nicora.

SALA DEI SANTI

- Cardinale Stephen Fumio Hamao

SALA DELLE ARTI LIBERALI

- Cardinale Jean-Baptiste Pham Minh Mân

SALA DELLE SIBILLE

- Cardinale Stanislas Nagy, S.C.I.

SALONE SISTINO

- Cardinale Anthony Olubunmi Okogie

- Cardinale Gabriel Zubeir Wako

- Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson

- Cardinale Telesphore Placidus Toppo

BRACCIO NUOVO

- Cardinale Eusébio Oscar Scheid, S.C.I.

- Cardinale Rodolfo Quezada Toruño

GALLERIA LAPIDARIA

- Cardinale Goerges Marie Martin Cottier, O.P.

- Cardinale Tomás Spidlik, S.I.
OCL/CONCISTORO CARDINALI/… VIS 20031020 (320)

AL COLLEGIO CARDINALIZIO: TESTIMONIARE CRISTO UNICI E INDIVISI


CITTA' DEL VATICANO, 18 OTT. 2003 (VIS). Al termine del Convegno di quattro giorni, promosso dal Collegio Cardinalizio, in occasione del XXV anniversario di Pontificato, il Santo Padre ha rivolto parole di saluto ai partecipanti, ai Membri del Collegio Cardinalizio, ai Patriarchi ed ai Presidenti delle Conferenze Episcopali.

Il Santo Padre ha ascoltato il Messaggio letto dal Cardinale Joseph Ratzinger, Decano del Collegio Cardinalizio, a nome di tutti i partecipanti al Simposio.

Nel ricordare i trascorsi cinque lustri del suo Pontificato, Giovanni Paolo II ha voluto ringraziare i Cardinali per le molte volte che lo hanno aiutato, con i loro consigli, a "meglio comprendere rilevanti questioni riguardanti la Chiesa e l'umanità".

"Le trasformazioni profonde sopravvenute negli ultimi venticinque anni interpellano il nostro ministero di Pastori, posti da Dio quali testimoni intrepidi di verità e di speranza. Il coraggio nel proclamare il Vangelo mai deve venir meno, anzi, sino all'ultimo respiro deve essere il nostro principale impegno, affrontato con dedizione sempre rinnovata".

Il Papa ha ribadito che: "L'unico Vangelo annunciato con un cuore solo e un'anima sola: questo è il comando di Cristo. (…) È perciò indispensabile coltivare tra noi una unità profonda, che non si limiti ad una collegialità affettiva, ma che si fondi in una piena condivisione dottrinale e si traduca in una armoniosa intesa a livello operativo".

"Come potremmo essere autentici maestri per l'umanità e credibili apostoli della nuova evangelizzazione, se lasciassimo entrare nei nostri cuori la zizzania della divisione? (…) Egli ci ha inviati nel mondo come Collegio unico e indiviso, che deve dare testimonianza con voce concorde della sua persona, della sua parola, del suo mistero. Ne va della nostra credibilità! Tanto più incisiva sarà la nostra opera quanto più sapremo far risplendere il volto della Chiesa che ama i poveri, che è semplice e che si schiera dalla parte dei più deboli. Un esempio emblematico di questo atteggiamento evangelico ci è offerto da Madre Teresa di Calcutta, che domani avrò la gioia di iscrivere nell'albo dei Beati".

Giovanni Paolo II ha assicurato il suo ricordo nella preghiera "per ciascuno di voi, chiedo a voi di continuare a pregare per me, affinché possa espletare fedelmente il mio servizio alla Chiesa sino a quando il Signore vorrà".

Nel Messaggio indirizzato al Santo Padre i Cardinali scrivono: "Come pellegrino del Vangelo Lei, al pari degli apostoli, si è messo in cammino e ha attraversato i continenti per portare l'annuncio di Cristo, l'annuncio del Regno di Dio, l'annuncio del perdono, dell'amore e della pace. Ha instancabilmente, 'opportune et importune', annunciato il Vangelo e, alla sua luce, ha richiamato tutti ai valori fondamentali umani: al rispetto della dignità dell'uomo, alla difesa della vita, alla promozione della giustizia e della pace. Soprattutto è andato incontro ai giovani",

"Lei è andato incontro" - si legge ancora nel Messaggio del Collegio Cardinalizio - "agli uomini di altre religioni per risvegliare in tutti il desiderio della pace e la disponibilità a farsi strumento di pace. Così, Lei è diventato per tutta l'umanità, al di là di tutte le barriere e di tutte le divisioni, un grande messaggero di pace".

Al termine dell'incontro il Papa ha invitato a pranzo i Cardinali presso la Casa Santa Marta in Vaticano ed ha ringraziato tutti i Membri del Collegio Cardinalizio "per il generoso regalo" offertogli, 700.000 Euro "che saranno destinati alle comunità cristiane di Terra Santa, che tanto soffrono".
AC/SIMPOSIO PONTIFICATO/… VIS 20031020 (580)

IN BREVE


MONSIGNOR PIERO MONNI, OSSERVATORE PERMANENTE DELLA SANTA SEDE presso l'Organizzazione Mondiale del Turismo (WTO), è oggi intervenuto alla XV Assemblea Generale dell'Organizzazione Mondiale del Turismo, a Pechino (Cina). L'Assemblea Generale del WTO si tiene ogni due anni, con la partecipazione dei Rappresentanti degli Stati membri e di numerosi membri affiliati, per esaminare il lavoro svolto. Nel suo intervento Monsignor Monni ha sottolineato che: "Il fenomeno turistico da sempre è veicolo di valori, quali il rispetto della dignità della persona e dei diritti fondamentali dell'uomo: costruisce una cultura dell'accoglienza e della reciproca comprensione; contribuisce alla conoscenza e all'apprezzamento delle diverse culture dei popoli. La Chiesa opera nel mondo del turismo perché i valori etici siano sempre più presenti nel settore".

L'AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA DI CINA PRESSO LA SANTA SEDE ha annunciato in un Comunicato del 19 ottobre che, "Nella fausta ricorrenza del Giubileo d'Argento del Pontificato di Sua Santità Papa Giovanni Paolo II, l'Ambasciata della Repubblica di Cina (ROC) presso la Santa Sede, a nome del proprio governo a Taipei, ha fatto dono al Santo Padre della somma di mezzo milione di dollari per sostenere la Sua nobile missione di pace e carità nel mondo". Il Comunicato, inoltre, precisa che nel 1997 l'Ambasciata della Repubblica di Cina donò al Papa un milione di dollari US$ da destinare a progetti volti alla ricostruzione in Bosnia ed Erzegovina e nelle regioni dei Grandi Laghi in Africa. Infine nel luglio 2003, la ROC ha consegnato al Papa la somma di 100.000 US$ da devolvere al popolo iracheno vittima della recente guerra.
…/IN BREVE/… VIS 20031020 (270)

MADRE TERESA: UNA DELLE PIÙ GRANDI MISSIONARIE SECOLO XX


CITTA' DEL VATICANO, 20 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i pellegrini che hanno partecipato alla Cerimonia di Beatificazione di Madre Teresa di Culcutta, alla quale era legato "da grande stima e sincero affetto".

Parlando della Fondatrice dei Missionari e delle Missionarie della Carità, Giovanni Paolo II ha affermato: "Non c'è dubbio che la nuova Beata sia stata una delle più grandi missionarie del secolo XX. Di questa donna semplice, proveniente da una delle zone più povere d'Europa, il Signore ha fatto uno strumento eletto per annunciare il Vangelo a tutto il mondo non con la predicazione, ma con quotidiani gesti d'amore verso i più poveri. Missionaria col linguaggio più universale: quello della carità senza limiti ed esclusioni, senza preferenze se non verso i più abbandonati".

Il Santo Padre ha detto ancora che Madre Teresa fu anche: "Una missionaria di carità, una missionaria di pace, una missionaria di vita. Madre Teresa fu tutto questo. Sempre parlò in difesa della vita umana, anche quando il suo messaggio veniva rifiutato. Tutta l'esistenza di Madre Teresa fu un inno alla vita. (…) Il suo sorriso era un 'sì' alla vita, un gioioso 'sì', nato da fede ed amore profondo, un 'sì' purificato nel crogiolo della sofferenza. Ella rinnovava quel 'sì' ogni mattina, in unione con Maria, ai piedi della Croce di Cristo".

"Teresa di Calcutta" - ha proseguito il Pontefice - "è stata realmente Madre. Madre dei poveri, madre dei bambini. Madre di tante ragazze e tanti giovani che l'hanno avuta come guida spirituale e ne hanno condiviso la missione. Da un piccolo seme, il Signore ha fatto crescere un albero grande e ricco di frutti".

Rivolgendosi ai figli spirituali di Madre Teresa, il Papa ha detto: "Siete i segni più eloquenti di questa profetica fecondità. Conservate inalterato il suo carisma e seguite i suoi esempi, e lei dal Cielo non mancherà di sostenervi nel cammino quotidiano".

"Il messaggio di Madre Teresa" - ha concluso il Pontefice - "ora più che mai, appare però come un invito rivolto a tutti. L'intera sua esistenza ci ricorda che essere cristiani significa essere testimoni della carità. Ecco la consegna della nuova Beata. Facendo eco alle sue parole, esorto ciascuno a seguire con generosità e coraggio i passi di questa autentica discepola di Cristo. Sulla strada della carità Madre Teresa cammina al vostro fianco".
AC/BEATIFICAZIONE/… VIS 20031020 (400)

SPETTACOLO FUOCHI D'ARTIFICIO IN ONORE DI GIOVANNI PAOLO II


CITTA' DEL VATICANO, 19 OTT. 2003 (VIS). Poco dopo le 20:00, il Santo Padre Giovanni Paolo II sorprendendo le migliaia di pellegrini riuniti in Piazza San Pietro, è apparso alla finestra del suo studio dove è rimasto circa mezz'ora per ammirare lo spettacolo di fuochi d'artificio offerto dalla città di Roma, nell'ambito delle celebrazioni in onore del XXV anniversario di Pontificato.

Al termine dello spettacolo, rivolgendosi alla folla, il Papa ha detto: "Mi è piaciuto molto lo spettacolo dei fuochi d'artificio, ringrazio il Sindaco di Roma" e "l'amata città di Roma, per l'affetto che anche in questo modo ha voluto inviarmi" e sommerso dagli applausi il Papa ha concluso: "Per questo benedico tutti gli abitanti, che Cristo vi benedica a tutti". Alla gente che continuava ad applaudirlo e a sventolare fazzoletti, il Papa ha detto, prima di ritirarsi: "Un augurio di una bella serata. Buona notte".

Lo spettacolo pirotecnico è stato accompagnato dalle note, in perfetta sintonia con i fuochi d'artificio, della "Missa pro pace!", composta per il Papa dal musicista polacco Kilar Wojciech, ed eseguita in Vaticano, il 7 dicembre 2001, dal coro e dall'orchestra filarmonica nazionale di Varsavia, alla presenza del Pontefice.
GPII-ANNIVERSARIO/FUOCHI D'ARTIFICIO/… VIS 20031020 (200)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 20 OTT. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Henry Joseph Mansell, finora Vescovo di Buffalo (Stati Uniti d'America), Arcivescovo Metropolita di Hartford (superficie: 5.926; popolazione: 1.863.384; cattolici: 719.953; sacerdoti: 499; religiosi: 1.191; diaconi permanenti: 308), Stati Uniti d'America. Succede all'Arcivescovo Daniel Anthony Cronin, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

Sabato 18 ottobre è stato reso pubblico che il Santo Padre:

- Ha nominato il Monsignore Luis Alberto Parra Mora, finora Vicario Generale della Diocesi di Yopal (Colombia), Vescovo di Mocoa-Sibundoy (superficie: 25.282; popolazione: 264.400; cattolici: 175.000; sacerdoti: 38; religiosi: 104), Colombia. Il Vescovo eletto è nato a Tenza (Colombia), nel 1944 ed è stato ordinato sacerdote nel 1971. Succede al Vescovo Fabio De Jesús Morales Grisales, C.SS.R., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Vescovo Tonyé Backot, finora Vescovo di Edéa (Camerun), Arcivescovo Metropolita di Yaoundé (superficie: 4.964; popolazione: 1.545.300; cattolici: 680.235; sacerdoti: 302; religiosi: 741), Camerun.

- Ha nominato il Sacerdote Jonas Ivanauskas, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Kaunas (superficie: 8.750; popolazione: 750.000; cattolici: 506.000; sacerdoti: 133; religiosi: 327), Lituania. Finora Vicario Generale della medesima Arcidiocesi, il Vescovo eletto è nato ad Alytus (Lituania), nel 1960 ed è stato ordinato sacerdote nel 1985.
NER:RE:NEA/…/… VIS 20031020 (250)

venerdì 17 ottobre 2003

STO LAT, SANTO PADRE! IL PAPA RIEVOCA IL GIORNO DELLA SUA ELEZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 16 OTT. 2003 (VIS). Nel corso di una Messa solenne, Giovanni Paolo II ha rievocato questa sera, davanti a 50.000 fedeli provenienti da tutto il mondo, il giorno della sua elezione al soglio di Pietro, venticinque anni fa. Hanno concelebrato con il Santo Padre i Membri del Collegio Cardinalizio, Vescovi e Parroci delle Parrocchie di Roma. Fra le personalità presenti, il Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, il Presidente della Repubblica di Polonia, Aleksander Kwasniewski, e i Rappresentanti di Delegazioni ufficiali di 17 Paesi.

In una Piazza San Pietro ornata di fiori e piante provenienti dai Paesi Bassi, il Papa ha detto ai fedeli di aver, in questi venticinque anni, "sperimentato in modo particolare la divina misericordia". Ricordando il momento in cui il Collegio Cardinalizio lo elesse all'ufficio di Successore di Pietro, il Papa ha detto: "Come potevo, umanamente parlando, non trepidare? Come poteva non pesarmi una responsabilità così grande? È stato necessario ricorrere alla divina misericordia perché alla domanda 'Accetti?' potessi rispondere con fiducia: (…) accetto'".

"Oggi, cari Fratelli e Sorelle," - ha proseguito il Santo Padre - "mi è gradito condividere con voi un'esperienza che si prolunga ormai da un quarto di secolo. Ogni giorno si svolge all'interno del mio cuore lo stesso dialogo tra Gesù e Pietro. (…) 'Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo'. E poi mi invita ad assumere le responsabilità che Lui stesso mi ha affidato".

Il Santo Padre ha sottolineato che sin dall'inizio del suo Pontificato "i miei pensieri, le mie preghiere e le mie azioni sono state animate da un unico desiderio: testimoniare che Cristo, il Buon Pastore, è presente e opera nella sua Chiesa". Il Papa ha quindi ripetuto l'esortazione di venticinque anni fa. "'Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la sua potestà!'. Ripeto oggi con forza: 'Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!'. Lasciatevi guidare da Lui! Fidatevi del suo amore!".

Rendendo grazie a Dio per questi venticinque anni, Giovanni Paolo II, nell'esprimere ai fedeli di Roma e del mondo la sua gratitudine per la loro riposta alla richiesta di aiuto e di sostegno sin dall'inizio del suo ministero pastorale, ha detto: "Non interrompete questa grande opera d'amore per il Successore di Pietro. Ve lo chiedo ancora una volta: aiutate il Papa, e quanti vogliono servire Cristo, a servire l'uomo e l'umanità intera!".

Infine, rivolgendo una preghiera al Signore, il Papa ha detto: "Perdona il male compiuto e moltiplica il bene: tutto è opera tua e a Te solo è dovuta la gloria. (…) Ti rinnovo, per le mani di Maria, Madre amata, il dono di me stesso, del presente e del futuro: tutto si compia secondo la tua volontà. Pastore Supremo, resta in mezzo a noi, perché possiamo con Te procedere sicuri, verso la casa del Padre. Amen!".

All'inizio della Celebrazione Eucaristica, il Cardinale Joseph Ratzinger, Decano del Collegio Cardinalizio, ha voluto porgere, a nome di tutti, gli auguri al Santo Padre, ed ha detto: "Come l'Apostolo Paolo, Lei può dire di non aver mai cercato di adulare con le parole, di non aver mai cercato alcun onore dagli uomini, ma di aver badato ai Suoi figli come una madre. (…) Lei ha preso su di Sé critiche e ingiurie, suscitando però gratitudine e amore e facendo crollare le mura dell'odio e dell'estraneità. Possiamo constatare oggi come Lei si sia messo con tutto se stesso a servizio del Vangelo e si sia lasciato consumare. (…) Sempre come Paolo, anche Lei sopporta la sofferenza per completare nella Sua vita terrena, per il corpo di Cristo che è la Chiesa, ciò che ancora manca ai patimenti di Cristo".
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MADRE TERESA: "APPARTENGO INTERAMENTE AL CUORE DI GESÙ"


CITTA' DEL VATICANO, 17 OTT. 2003 (VIS). Domenica 19 ottobre, Giornata Missionaria Mondiale, il Santo Padre Giovanni Paolo II celebrerà l'Eucaristia in Piazza San Pietro, alle 10:00, nel corso della quale procederà alla Beatificazione di Madre Teresa di Calcutta, scomparsa a Calcutta il 5 settembre 1997. L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha preparato una biografia sulla futura Beata, che di seguito riportiamo:

"'Sono albanese di sangue, indiana di cittadinanza. Per quel che attiene alla mia fede, sono una suora cattolica. Secondo la mia vocazione, appartengo al mondo. Ma per quanto riguarda il mio cuore, appartengo interamente al Cuore di Gesù'. Di conformazione minuta, ma di fede salda quanto la roccia, a Madre Teresa di Calcutta fu affidata la missione di proclamare l'amore assetato di Gesù per l'umanità, specialmente per i più poveri tra i poveri. 'Dio ama ancora il mondo e manda me e te affinché siamo il suo amore e la sua compassione verso i poveri'. Era un'anima piena della luce di Cristo, infiammata di amore per Lui e con un solo, ardente desiderio: 'saziare la Sua sete di amore e per le anime'".

"Questa luminosa messaggera dell'amore di Dio nacque il 26 agosto 1910 a Skopje, città situata al punto d'incrocio della storia dei Balcani. La più piccola dei cinque figli di Nikola e Drane Bojaxhiu, fu battezzata Gonxha Agnes, ricevette la Prima Comunione all'età di cinque anni e mezzo e fu cresimata nel novembre 1916. Dal giorno della Prima Comunione l'amore per le anime entrò nel suo cuore. L'improvvisa morte del padre, avvenuta quando Agnes aveva circa otto anni, lasciò la famiglia in difficoltà finanziarie. Drane allevò i figli con fermezza e amore, influenzando notevolmente il carattere e la vocazione della figlia. La formazione religiosa di Gonxha fu rafforzata ulteriormente dalla vivace parrocchia gesuita del Sacro Cuore, in cui era attivamente impegnata".

"All'età di diciotto anni, mossa dal desiderio di diventare missionaria, Gonxha lasciò la sua casa nel settembre 1928, per entrare nell'Istituto della Beata Vergine Maria, conosciuto come 'le Suore di Loreto', in Irlanda. Lì ricevette il nome di suor Mary Teresa, come Santa Teresa di Lisieux. In dicembre partì per l'India, arrivando a Calcutta il 6 gennaio 1929. Dopo la Professione dei voti temporanei nel maggio 1931, Suor Teresa venne mandata presso la comunità di Loreto a Entally e insegnò nella scuola per ragazze, St. Mary. Il 24 maggio 1937 suor Teresa fece la Professione dei voti perpetui, divenendo, come lei stessa disse: 'la sposa di Gesù' per 'tutta l'eternità'. Da quel giorno fu sempre chiamata Madre Teresa. Continuò a insegnare a St. Mary e nel 1944 divenne la direttrice della scuola. Persona di profonda preghiera e amore intenso per le consorelle e per le sue allieve, Madre Teresa trascorse i venti anni della sua vita a 'Loreto' con grande felicità. Conosciuta per la sua carità, per la generosità e il coraggio, per la propensione al duro lavoro e per l'attitudine naturale all'organizzazione, visse la sua consacrazione a Gesù, tra le consorelle, con fedeltà e gioia".

"Il 10 settembre 1946, durante il viaggio in treno da Calcutta a Darjeeling per il ritiro annuale, Madre Teresa ricevette la 'ispirazione', la sua 'chiamata nella chiamata'. Quel giorno, in che modo non lo raccontò mai, la sete di Gesù per amore e per le anime si impossessò del suo cuore, e il desiderio ardente di saziare la Sua sete divenne il cardine della sua esistenza. Nel corso delle settimane e dei mesi successivi, per mezzo di locuzioni e visioni interiori, Gesù le rivelò il desiderio del suo Cuore per 'vittime d'amore' che avrebbero 'irradiato il suo amore sulle anime'. 'Vieni, sii la mia luce', la pregò. 'Non posso andare da solo'. Le rivelò la sua sofferenza nel vedere l'incuria verso i poveri, il suo dolore per non essere conosciuto da loro e il suo ardente desiderio per il loro amore. Gesù chiese a Madre Teresa di fondare una comunità religiosa, le Missionarie della Carità, dedite al servizio dei più poveri tra i poveri. Circa due anni di discernimento e verifiche trascorsero prima che Madre Teresa ottenesse il permesso di cominciare la sua nuova missione. Il 17 agosto 1948, indossò per la prima volta il sari bianco bordato d'azzurro e oltrepassò il cancello del suo amato convento di 'Loreto' per entrare nel mondo dei poveri".

"Dopo un breve corso con le Suore Mediche Missionarie a Patna, Madre Teresa rientrò a Calcutta e trovò un alloggio temporaneo presso le Piccole Sorelle dei Poveri. Il 21 dicembre andò per la prima volta nei sobborghi: visitò famiglie, lavò le ferite di alcuni bambini, si prese cura di un uomo anziano che giaceva ammalato sulla strada e di una donna che stava morendo di fame e di tubercolosi. Iniziava ogni giornata con Gesù nell'Eucaristia e usciva con la corona del Rosario tra le mani, per cercare e servire Lui in coloro che sono 'non voluti, non amati, non curati'. Alcuni mesi più tardi si unirono a lei, l'una dopo l'altra, alcune sue ex allieve".

"Il 7 ottobre 1950 la nuova Congregazione delle Missionarie della Carità veniva riconosciuta ufficialmente nell'Arcidiocesi di Calcutta. Agli inizi del 1960 Madre Teresa iniziò a inviare le sue sorelle in altre parti dell'India. Il Diritto Pontificio concesso alla Congregazione dal Papa Paolo VI nel febbraio 1965 la incoraggiò ad aprire una casa di missione in Venezuela. Ad essa seguirono subito altre fondazioni a Roma e in Tanzania e, successivamente, in tutti i continenti. A cominciare dal 1980 fino al 1990, Madre Teresa aprì case di missione in quasi tutti i paesi comunisti, inclusa l'ex Unione Sovietica, l'Albania e Cuba".

"Per rispondere meglio alle necessità dei poveri, sia fisiche, sia spirituali, Madre Teresa fondò nel 1963 i Fratelli Missionari della Carità; nel 1976 il ramo contemplativo delle sorelle, nel 1979 i Fratelli contemplativi, e nel 1984 i Padri Missionari della Carità. Tuttavia la sua ispirazione non si limitò soltanto alle vocazioni religiose. Formò i Collaboratori di Madre Teresa e i Collaboratori Ammalati e Sofferenti, persone di diverse confessioni di fede e nazionalità con cui condivise il suo spirito di preghiera, semplicità, sacrificio e il suo apostolato di umili opere d'amore. Questo spirito successivamente portò alla fondazione dei Missionari della Carità Laici. In risposta alla richiesta di molti sacerdoti, nel 1991 Madre Teresa dette vita anche al Movimento Corpus Christi per Sacerdoti come una 'piccola via per la santità' per coloro che desideravano condividere il suo carisma e spirito".

"In questi anni di rapida espansione della sua missione, il mondo cominciò a rivolgere l'attenzione verso Madre Teresa e l'opera che aveva avviato. Numerose onorificenze, a cominciare dal Premio indiano Padmashri nel 1962 e dal rilevante Premio Nobel per la Pace nel 1979, dettero onore alla sua opera, mentre i media cominciarono a seguire le sue attività con interesse sempre più crescente. Tutto ricevette, sia i riconoscimenti sia le attenzioni, 'per la gloria di Dio e in nome dei poveri'".

"L'intera vita e l'opera di Madre Teresa offrirono testimonianza della gioia di amare, della grandezza e della dignità di ogni essere umano, del valore delle piccole cose fatte fedelmente e con amore, e dell'incomparabile valore dell'amicizia con Dio. Ma vi fu un altro aspetto eroico di questa grande donna di cui si venne a conoscenza solo dopo la sua morte. Nascosta agli occhi di tutti, nascosta persino a coloro che le stettero più vicino, la sua vita interiore fu contrassegnata dall'esperienza di una profonda, dolorosa e permanente sensazione di essere separata da Dio, addirittura rifiutata da Lui, assieme a un crescente desiderio di Lui. Chiamò la sua prova interiore: 'l'oscurità'. La 'dolorosa notte' della sua anima, che ebbe inizio intorno al periodo in cui aveva cominciato il suo apostolato con i poveri e perdurò tutta la vita, condusse Madre Teresa a un'unione ancora più profonda con Dio. Attraverso l'oscurità partecipò misticamente alla sete di Gesù, al suo desiderio, doloroso e ardente, di amore, e condivise la desolazione interiore dei poveri".

"Durante gli ultimi anni della sua vita, nonostante i crescenti seri problemi di salute, Madre Teresa continuò a guidare la sua Congregazione e a rispondere alle necessità dei poveri e della Chiesa. Nel 1997 le suore di Madre Teresa erano circa 4.000, presenti nelle 610 case di missione sparse in 123 paesi del mondo. Nel marzo 1997 benedisse la neo-eletta nuova Superiora Generale delle Missionarie della Carità e fece ancora un viaggio all'estero. Dopo avere incontrato il Papa Giovanni Paolo II per l'ultima volta, rientrò a Calcutta e trascorse le ultime settimane di vita ricevendo visitatori e istruendo le consorelle. Il 5 settembre 1997 la vita terrena di Madre Teresa giunse al termine. Le fu dato l'onore dei funerali di Stato da parte del Governo indiano e il suo corpo fu seppellito nella Casa Madre delle Missionarie della Carità. La sua tomba divenne ben presto luogo di pellegrinaggi e di preghiera per gente di ogni credo, poveri e ricchi, senza distinzione alcuna. Madre Teresa ci lascia un testamento di fede incrollabile, speranza invincibile e straordinaria carità. La sua risposta alla richiesta di Gesù: 'Vieni, sii la mia luce', la rese Missionaria della Carità, 'Madre per i poveri', simbolo di compassione per il mondo e testimone vivente dell'amore assetato di Dio".

"Meno di due anni dopo la sua morte, a causa della diffusa fama di santità e delle grazie ottenute per sua intercessione, il Papa Giovanni Paolo II permise l'apertura della Causa di Canonizzazione. Il 20 dicembre 2002 approvò i decreti sulle sue virtù eroiche e sui miracoli".
…/BIOGRAFIA MADRE TERESA/… VIS 20031017 (1590)
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