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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 28 novembre 2003

MOLDOVA: CONTINUARE DIALOGO STATO E CHIESA CATTOLICA


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere, questa mattina, il Signor Vladimir Voronin, Presidente della Repubblica di Moldova, ha ricordato nel suo discorso che: "Si tratta del primo incontro fra la suprema Autorità della Repubblica di Moldova e il Successore di Pietro, da quando il Suo Paese è apparso sulla scena internazionale come Nazione sovrana e indipendente".

"Il Paese che Ella rappresenta," - ha proseguito il Papa - "ha raggiunto da poco la libertà e chiede perciò di essere sostenuto (…) nei propri sforzi per superare le inevitabili difficoltà che sono proprie soprattutto degli inizi. La Moldova, posta com'è ai confini fra mondo latino e mondo slavo, non può non fare del dialogo uno strumento operativo essenziale della propria azione, al fine di far emergere le possibilità concrete di pace, di giustizia e di benessere".

"La Comunità cattolica, per quanto piccola a livello numerico, è attivamente impegnata (…), in questo processo (…). Mi piace sottolineare che la Chiesa in Moldova può compiere liberamente la propria missione evangelizzatrice e caritativa, e che lo Stato le riconosce personalità giuridica. È auspicabile che, senza pregiudizio per nessuno il dialogo fra le Autorità dello Stato e la Chiesa cattolica possa continuare in maniera fruttuosa, a tutto beneficio dell'intera società moldava, nel rispetto delle norme della democrazia e dell'uguaglianza di tutte le confessioni religiose".
AC/…/VORONIN VIS 20031128 (240)

RISCOPRIRE SIGNIFICATO E GRANDEZZA MISTERO CHIESA DI CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Vescovi francesi delle Provincie Ecclesiastiche di Cambrai e Reims, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum":

Nel suo incontro con il primo gruppo di Presuli francesi, il Papa ha parlato della Chiesa e della missione episcopale alla luce dell'Esortazione Apostolica Postsinodale "Pastores gregis".

Facendo riferimento al Documento sopra citato, il Santo Padre ha sottolineato l'importanza, per i Vescovi, di essere attenti alla propria vita spirituale personale "radicando il vostro ministero" - ha detto - "in profonda relazione con Cristo, nella meditazione prolungata delle Scritture e nell'intensa vita sacramentale. Così potrete comunicare ai fedeli il desiderio di vivere in intima unione con Dio, allo scopo di consolidare la propria fede e voi insieme possiate proporre la fede ai vostri concittadini, nello spirito dei documenti da voi elaborati sull'annuncio del Vangelo".

"Nella vita e nella missione dei Vescovi, la collaborazione fraterna e l'attenzione alla comunione sono essenziali per manifestare l'unità di tutto il Corpo ecclesiale. (…) Oggi è più importante che mai far riscoprire ai fedeli il senso e la grandezza del mistero della Chiesa di Cristo. (…) Senza una conoscenza seria ed approfondita del mistero della Chiesa, che riconduce sempre a Cristo, è evidente che non si può comprendere il significato dei ministeri ordinati e più generalmente della struttura della Chiesa".

Il Papa ha ribadito che: "Allo scopo di meglio e più chiaramente manifestare la collegialità episcopale, realizzare una più efficace azione pastorale ed aumentare le collaborazioni necessarie, avete accettato coraggiosamente, dopo riflessione, di operare un certo numero di cambiamenti, fra i quali la riorganizzazione delle provincie ecclesiastiche. (…) Auspico vivamente che tale provvedimento rafforzi i vostri legami di comunione fraterna, e sia apportatore di aiuto e sostegno alla vostra vita personale e alla vostra missione".

"I Vescovi" - ha continuato il Pontefice - "sono continuamente chiamati a dare una forte testimonianza della comunione apostolica, fra di loro e con la totalità del collegio episcopale che circonda il Successore di Pietro. (…) Nelle sue azioni, dichiarazioni, decisioni, ogni Vescovo impegna in certo qual modo tutto il corpo episcopale e tutta la Chiesa".

Il Santo Padre ha sottolineato che: "La comunione non è in contraddizione con la legittima diversità, che permette a ciascuna Chiesa diocesana di avere una fisionomia propria, in funzione dei pastori e delle comunità che la compongono".

"La missione apostolica del Vescovo comporta in primo luogo l'annuncio del Vangelo. (…) Più il popolo è piccolo e fragile" - ha concluso il Pontefice - "e meno i sacerdoti sono numerosi, più è indispensabile che il Vescovo si preoccupi di governare il gregge affidato alla sua guida, attento a non allontanarsi troppo a lungo, a visitare le diverse comunità, e ad ascoltarle ed incoraggiarle. Per dedicarsi a questa missione e porre in essa tutte le forze vive, la vostra Conferenza Episcopale è impegnata attualmente a realizzare un potenziamento di tutti gli organismi che la compongono. Mi rallegro di questa decisione unanime".
AL/…FRANCIA VIS 20031128 (500)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Signor Vladimir Voronin, Presidente della Repubblica di Moldova, con la Consorte e Seguito.

- L'Arcivescovo Angelo Bagnasco, Ordinario Militare per l'Italia.

- Il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

- Il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
AP/…/… VIS 20031128 (70)

giovedì 27 novembre 2003

"ORDEN LIBERTADOR GENERAL SAN MARTÍN" ARCIVESCOVO FOLEY


CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2003 (VIS). Ieri 26 novembre, presso l'Ambasciata della Repubblica Argentina presso la Santa Sede, l'Arcivescovo Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, è stato insignito della "Orden del Libertador General San Martín". Nel corso della cerimonia il Presule ha pronunciato un discorso di ringraziamento.

Oggi, Festa del Ringraziamento negli Stati Uniti d'America, l'Arcivescovo Foley ha tenuto l'omelia della Santa Messa celebrata nella Chiesa di Santa Susanna a Roma, Parrocchia della comunità nordamericana residente nella capitale italiana.

Il Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali interverrà domani, 28 novembre, alla Conferenza Stampa per la presentazione della VII Edizione del Convegno di Studi sul Cinema Spirituale, organizzato dal Pontificio Consiglio della Cultura, che avrà luogo in Vaticano.
CON-CS/…/FOLEY VIS 20031127 (130)

ACCELERARE CAMMINO VERSO PIENA UNITÀ DEI CRISTIANI


CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha fatto pervenire un Messaggio ai Vescovi amici del Movimento dei Focolari, partecipanti al 22° Convegno Ecumenico in corso a Rocca di Papa (Italia), invece che ad Istanbul (Turchia), "a causa" - scrive il Pontefice - "dei tragici avvenimenti degli ultimi giorni".

Ricordando che il tema del Convegno è tratto dalla frase della Lettera di San Paolo ai Galati: "Voi siete tutti uno in Cristo Gesù", Giovanni Paolo II scrive: "Si tratta di un tema attuale più che mai: esso può fornire una risposta valida alle gravi lacerazioni che affliggono il mondo di oggi".

"Possa il vostro Congresso" - scrive ancora il Papa - "rafforzarvi nell'impegno ecumenico ed accelerare il cammino verso quella piena unità per la quale Gesù ha pregato il Padre e per la quale ha offerto la sua vita! Voi ben sapete quanto l'unità dei Cristiani mi stia a cuore e come ad essa, sin dall'inizio del mio Pontificato, abbia dedicato costante attenzione".
MESS/ECUMENISMO/FOCOLARI VIS 20031127 (180)

BULGARIA: PROSEGUIRE CON CORAGGIO EDIFICAZIONE SOCIETÀ


CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere il Signor Georgi Parvanov, Presidente della Repubblica di Bulgaria, ha rievocato il Viaggio Apostolico compiuto nel Paese nel maggio 2002, durante il quale: "Ho potuto percepire il fermo proposito di edificare il Paese con ritrovata serenità e fiducia nell'avvenire, all'interno della grande casa europea".

"L'incontro cordiale con le Autorità civili di ogni ordine e grado" - ha proseguito il Pontefice - "poi, mi ha persuaso della determinazione di tutti a proseguire con coraggio nell'edificazione pacifica dell'intera società, senza timore di affrontare le sfide che di giorno in giorno si presentano".

Successivamente il Santo Padre ha ricordato il "venerato Patriarca Maxim, Capo della Chiesa Ortodossa di Bulgaria che, durante il mio viaggio, ha voluto accogliermi nella sua dimora con fraterna attenzione. Si è trattato di una ulteriore tappa di una progressiva crescita nella comunione ecclesiale. Con loro ho potuto constatare come l'Europa attenda il comune impegno di cattolici e ortodossi in difesa dei diritti dell'uomo e della cultura della vita".

"Gli stessi sentimenti di disponibilità al dialogo e alla collaborazione li ho visti nella piccola ma fervente Comunità cattolica, attivamente impegnata" - ha concluso il Papa - "nel rendere testimonianza a Cristo in terra bulgara, in costante collaborazione anche con le altre Comunità religiose del Paese. È mio fervido auspicio che tale clima di fattiva intesa possa crescere a tutto vantaggio della reciproca comprensione e del bene dell'intera società".
AC/…/PRESIDENTE BULGARIA VIS 20031127 (260)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Georgi Parvanov, Presidente della Repubblica di Bulgaria, con la Consorte e Seguito.

- Due Presuli della Conferenza Episcopale di Francia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Jean-Luc Bouilleret, di Amiens.

- Il Vescovo Jean-Paul James, di Beauvais.
AP:AL/…/… VIS 20031127 (60)

BREVE VISITA DI CORTESIA DEL DALAI LAMA AL SANTO PADRE

CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2003 (VIS). In merito all'incontro di stamane tra il Santo Padre e il Dalai Lama, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Si è trattato di una breve visita di cortesia, di contenuto esclusivamente religioso".
OP/VISITA DALAI LAMA/NAVARRO-VALLS VIS 20031127 (60)

mercoledì 26 novembre 2003

TESTIMONIARE COMPASSIONE SIGNORE EMARGINATI E SOFFERENTI


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2003 (VIS). In occasione del 40° anniversario di fondazione dell'Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari (ARIS), il Santo Padre Giovanni Paolo II ha fatto pervenire un Messaggio nel quale esorta i Membri dell'Associazione a "proseguire nel servire il malato con competenza e dedizione".

"Molto spesso," - scrive Giovanni Paolo II - "chi vive in situazioni di profondo dolore e pena fa fatica a comprendere il senso e il significato dell'esistenza. È importante allora che accanto a lui ci sia qualcuno che, come il buon samaritano, lo sostenga e lo accompagni. Persone come Madre Teresa, recentemente beatificata, testimoniano in modo semplice e concreto la carità e la compassione del Signore per gli emarginati, i sofferenti, i malati, i moribondi. Mentre leniscono le ferite del loro corpo, li aiutano ad incontrare Cristo che, vincendo la morte, ha svelato il valore pieno della vita in ogni sua fase e condizione".

Il Papa conclude il Messaggio esprimendo apprezzamento per l'opera che l'Associazione compie in molti Paesi, e "specialmente nei territori di missione. Voi aiutate quelle giovani Chiese a gestire strutture di accoglienza per malati e sofferenti e a preparare qualificati operatori sanitari e pastorali. È bene che tale proficua collaborazione fra Comunità ecclesiali del Nord e del Sud del mondo si intensifichi sempre più".
MESS/SOFFERENTI/ARIS VIS 20031126 (230)

MESSAGGIO DEL PAPA AL II CONGRESSO MISSIONARIO AMERICANO


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha indirizzato un Messaggio al Cardinale Rodolfo Quezada Toruño, Arcivescovo di Guatemala e Presidente del II Congresso Missionario Americano, in corso a Città del Guatemala, dal 25 al 30 novembre. Nel Messaggio il Papa rievoca il Viaggio Apostolico del 2002 nel continente americano durante il quale canonizzò Pedro de San José de Betancourt.

"La canonizzazione di questo straordinario missionario fu, in certo modo" - scrive il Pontefice - "come il preludio del presente Congresso" che ha per tema: "Chiesa in America, la tua vita è la missione". "Un rinnovato impulso della missione 'ad gentes' in America e dall'America" - continua il Papa - "richiede anche oggi missionari santi e comunità ecclesiastiche sante".

"L'appello alla missione è unito alla vocazione alla santità la quale 'deve dirsi un presupposto fondamentale e una condizione del tutto insostituibile perché si compia la missione di salvezza della Chiesa'. Di fronte a questo appello universale, dobbiamo prendere coscienza della nostra responsabilità nella diffusione del Vangelo. Milioni di uomini e donne che non conoscono Cristo (…) vivono nell'attesa - a volte inconscia - di scoprire la verità sull'uomo e su Dio, sulla via che porta alla liberazione dal peccato e dalla morte. Per questa umanità in attesa che anela a scoprire la bellezza di Cristo (…) l'annuncio della Buona Novella è una missione vitale ed inderogabile".

"Il presente Congresso ha come obiettivo questa missione" - sottolinea il Santo Padre ricordando che "ogni attività pastorale deve fondarsi sull'iniziazione cristiana e sulla formazione permanente che, contribuendo alla maturazione ed al rafforzamento della fede di coloro che si avvicinano ad essa e attraendo coloro che ancora ne sono lontani, rappresenta la maggiore garanzia che le Chiese particolari d'America sviluppino un'efficace azione di cooperazione ed animazione missionaria".

"Grande è la responsabilità delle vostre Chiese particolari nell'opera evangelizzatrice del mondo contemporaneo". - conclude il Papa - "Grande è il contributo che esse possono offrire a questa nuova primavera missionaria 'se tutti i cristiani e, in particolare, i missionari e le giovani chiese risponderanno con generosità e santità agli appelli e sfide del nostro tempo'".
MESS/CONGRESSO MISSIONARIO/QUEZADA VIS 20031126 (370)

UDIENZA GENERALE: "IL MESSIA, RE E SACERDOTE"


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2003 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, è stato il Salmo 109: "Il Messia, Re e Sacerdote", che si canta ogni domenica nella Liturgia dei Vespri.

Giovanni Paolo II ha spiegato che la prima parte del Salmo contiene "un oracolo indirizzato da Dio a colui che il Salmista chiama 'il mio signore', cioè al sovrano di Gerusalemme. L'oracolo proclama l'intronizzazione del discendente di Davide 'alla destra' di Dio".

"Sullo sfondo" - ha proseguito il Pontefice - "si intuiscono forze ostili, neutralizzate però da una conquista vittoriosa. (…) Il testo rimanda ad un contrasto di indole generale tra il progetto di Dio, che opera attraverso il suo eletto, e i disegni di coloro che vorrebbero affermare un loro potere ostile e prevaricatore. Si ha, quindi, l'eterno scontro tra bene e male, che si svolge all'interno di vicende storiche, mediante le quali Dio si manifesta e ci parla".

Il Santo Padre ha affermato, in merito alla seconda parte del Salmo, che essa "contiene, invece, un oracolo sacerdotale, che ha ancora per protagonista il re davidico. Garantita da un solenne giuramento divino, la dignità regale unisce in sé anche quella sacerdotale. Il riferimento a Melchisedek, re-sacerdote di Salem, cioè dell'antica Gerusalemme, è forse la via per giustificare il particolare sacerdozio del re accanto a quello ufficiale levitico del tempio di Sion. (…) La Lettera agli Ebrei" - ha concluso il Papa - "partirà proprio da questo oracolo: 'Tu sei sacerdote per sempre, al modo di Melchisedek', per illustrare il particolare e perfetto sacerdozio di Gesù Cristo".
AG/SALMO 109/… VIS 20031126 (280)

UDIENZA GENERALE: "IL MESSIA, RE E SACERDOTE"


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2003 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, è stato il Salmo 109: "Il Messia, Re e Sacerdote", che si canta ogni domenica nella Liturgia dei Vespri.

Giovanni Paolo II ha spiegato che la prima parte del Salmo contiene "un oracolo indirizzato da Dio a colui che il Salmista chiama 'il mio signore', cioè al sovrano di Gerusalemme. L'oracolo proclama l'intronizzazione del discendente di Davide 'alla destra' di Dio".

"Sullo sfondo" - ha proseguito il Pontefice - "si intuiscono forze ostili, neutralizzate però da una conquista vittoriosa. (…) Il testo rimanda ad un contrasto di indole generale tra il progetto di Dio, che opera attraverso il suo eletto, e i disegni di coloro che vorrebbero affermare un loro potere ostile e prevaricatore. Si ha, quindi, l'eterno scontro tra bene e male, che si svolge all'interno di vicende storiche, mediante le quali Dio si manifesta e ci parla".

Il Santo Padre ha affermato, in merito alla seconda parte del Salmo, che essa "contiene, invece, un oracolo sacerdotale, che ha ancora per protagonista il re davidico. Garantita da un solenne giuramento divino, la dignità regale unisce in sé anche quella sacerdotale. Il riferimento a Melchisedek, re-sacerdote di Salem, cioè dell'antica Gerusalemme, è forse la via per giustificare il particolare sacerdozio del re accanto a quello ufficiale levitico del tempio di Sion. (…) La Lettera agli Ebrei" - ha concluso il Papa - "partirà proprio da questo oracolo: 'Tu sei sacerdote per sempre, al modo di Melchisedek', per illustrare il particolare e perfetto sacerdozio di Gesù Cristo".
AG/SALMO 109/… VIS 20031126 (280)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Matias Patrício de Macêdo, finora Vescovo di Campina Grande (Brasile), Arcivescovo Metropolita di Natal (superficie: 25.153; popolazione: 2.520.300; cattolici: 1.965.834; sacerdoti: 100; religiosi: 247; diaconi permanenti: 19), Brasile. L'Arcivescovo eletto, nato a Santana do Matos (Brasile) nel 1936, è stato ordinato sacerdote nel 1963 ed ha ricevuto l'ordinazione episcopale nel 1990. Succede all'Arcivescovo Heitor de Araújo Sales, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Plínio José Luz da Silva, finora Ausiliare di Fortaleza (Brasile), Vescovo di Picos (superficie: 23.121; popolazione: 325.086; cattolici: 305.581; sacerdoti: 21; religiosi: 34), Brasile.
NER:RE/…/DE MACEDO:SALES:DA SILVA VIS 20031126 (130)

martedì 25 novembre 2003

INIZIO PROCESSO DI BEATIFICAZIONE DI GIOVANNI PAOLO I


CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2003 (VIS). Nel pomeriggio di domenica 23 novembre, con una solenne liturgia nella Cattedrale di Belluno (Italia), è iniziato il processo di Beatificazione di Albino Luciani, Sommo Pontefice per 33 giorni, nel 1978, con il nome di Giovanni Paolo I.

La cerimonia è stata presieduta dal Vescovo Vincenzo Savio, di Belluno-Feltre, in presenza del Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, del Vescovo Alfredo Magarotto, di Vittorio Veneto, di una Delegazione del Patriarcato di Venezia, del fratello del defunto Papa, Berto Luciani e di una ventina tra nipoti e pronipoti.

Nato nel 1912 a Forno di Canale, attualmente Canale d'Agordo, Albino Luciani ricevette l'ordinazione sacerdotale nel 1935 e fu nominato Vescovo di Vittorio Veneto dal Beato Papa Giovanni XXIII nel 1958. Nel 1969, Papa Paolo VI lo nominò Patriarca di Venezia e nel 1973 fu creato Cardinale. Dopo la scomparsa di Papa Paolo VI, il Cardinale Luciani partecipò al conclave che lo elesse Successore di Pietro il 26 agosto 1978, ma dopo solo 33 giorni di Pontificato, morì nella notte del 28 settembre dello stesso anno.

La Congregazione per le Cause dei Santi e il Vicariato di Roma hanno approvato l'apertura del processo canonico di Beatificazione di Giovanni Paolo I presso il tribunale diocesano di Belluno-Feltre e non a Roma, a differenza dei predecessori Papa Pio XII, Giovanni XXIII e Paolo VI, a causa della brevità del suo Pontificato. Una parte del processo però si celebrerà a Roma, poiché qui risiedono molte persone che lo hanno conosciuto ed incontrato.

A partire da ora, per la Beatificazione di Papa Giovanni Paolo I sarà necessario il riconoscimento di un miracolo attribuito alla sua intercessione, e successivamente in vista della canonizzazione, sarà necessario un altro miracolo.
…/PROCESSO BEATIFICAZIONE/GIOVANNI PAOLO I VIS 20031125 (300)

CELEBRAZIONI PRESIEDUTE DAL PAPA DICEMBRE 2003-GENNAIO 2004

CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2003 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha reso pubblico oggi il calendario delle Celebrazioni presiedute dal Santo Padre Giovanni Paolo II dall'8 dicembre 2003 al 1° gennaio 2004.

DICEMBRE

- Lunedì 8 dicembre: Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Alle 16:00, in Piazza di Spagna, Omaggio all'Immacolata.

- Giovedì 11: alle 17.30, nella Basilica Vaticana, Santa Messa per gli Universitari degli Atenei romani.

- Mercoledì 24: Solennità del Natale del Signore, Basilica Vaticana, ore 24.00, Santa Messa della Notte.

- Giovedì 25: Solennità del Natale del Signore. Alle ore 12:00 Messaggio e Benedizione "Urbi et Orbi".

- Mercoledì 31: Alle ore 18:00, nella Basilica Vaticana, Vespri e "Te Deum" di ringraziamento.

GENNAIO

- Giovedì 1: Solennità di Maria Santissima Madre di Dio e XXXVII Giornata mondiale della pace. Alle 10:00 nella Basilica Vaticana, Santa Messa.
GPII-CALENDARIO/DICEMBRE-GENNAIO/… VIS 20031125 (160)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Antonio R. Tobias, finora Vescovo di San Fernando de La Union (Filippine), Vescovo della Diocesi di Novaliches (superficie: 138; popolazione: 1.658.872; cattolici: 1.492.984; sacerdoti: 121; religiosi: 127), Filippine. Succede al Vescovo Teodoro C. Bacani, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha accettato la rinuncia presentata, per raggiunti limiti d'età, dall'Arcivescovo Giuseppe Pittau all'incarico di Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica. Ha nominato il Padre Michael Miller, C.S.B., attualmente Presidente della "St. Thomas University" in Houston (Texas, Stati Uniti d'America), Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica, elevandolo in pari tempo alla dignità di Arcivescovo. L'Arcivescovo eletto è nato ad Ottawa (Canada) nel 1946 ed è stato orinato sacerdote nel 1975.

- Ha eretto l'Eparchia di Emdeber, Etiopia, con territorio dismembrato dall'Arcieparchia metropolitana di Addis Abeba, rendendola suffraganea della medesima Circoscrizione ecclesiastica.

- Ha nominato il Padre Musie Gebreghiorghis, O.F.M.Cap., primo Vescovo di Emdeber (superficie: 9.176, cattolici: 18.476; sacerdoti: 22; religiosi: 12), Etiopia. Il Vescovo eletto è nato nel 1949 in Eritrea, ha emesso i voti perpetui nell'Ordine dei Frati Cappuccini nel 1974 ed è stato ordinato sacerdote nel 1976. Finora è stato Rettore dell'Istituto Filosofico e Teologico dei Padri Cappuccini ad Addis Abeba (Etiopia).

- Ha nominato Don Héctor Vargas Bastidas, S.D.B., Vicario Ispettoriale della provincia cilena dei Salesiani, Vescovo di Arica (superficie: 16.521; popolazione: 197.856; cattolici: 149.378; sacerdoti: 24; religiosi: 28; diaconi permanenti: 7), Cile. Il Vescovo eletto è nato a Valdivia (Cile), nel 1951, ha emesso la professione perpetua nell'Istituto Salesiano ed è stato ordinato sacerdote nel 1978.

- Ha nominato il Vescovo Thomas James Olmsted, finora Vescovo di Wichita (Kansas, Stati Uniti d'America), Vescovo di Phoenix (superficie: 113.831; popolazione: 3.651.780; cattolici: 478.163; sacerdoti: 304; religiosi: 338; diaconi permanenti: 203), (Arizona, Stati Uniti d'America).

- Ha nominato l'Arcivescovo Erwin Josef Ender, finora Nunzio Apostolico nella Repubblica Ceca, Nunzio Apostolico nella Repubblica Federale di Germania.

- Ha nominato il Monsignore Josef Clemens, Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, elevandolo alla dignità episcopale. Il Vescovo eletto è nato a Siegen (Germania) nel 1947, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1975 ed è stato finora Sotto-Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.
NER:RE:NA:ECE:NN/…/… VIS 20031125 (360)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Signor José Manuel Durão Barroso, Primo Ministro del Portogallo e Seguito.

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale di Francia in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Gilbert Louis, di Châlons.

- Il Vescovo Marc Stenger, di Troyes.

- Il Vescovo Philippe Gueneley, di Langres.
AP:AP/…/… VIS 20031125 (70)

lunedì 24 novembre 2003

INVIATI SPECIALI SANTO PADRE GUATEMALA, AUSTRALIA E ITALIA


CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2003 (VIS). Oggi sono state rese pubbliche tre Lettere Pontificie, redatte in lingua latina, con le quali il Santo Padre nomina gli Inviati Speciali alla celebrazione del II Congresso Missionario Americano (Guatemala, 25-30 novembre), alla cerimonia di riapertura della Cattedrale di St. Patrick, nella Diocesi di Parramatta (Australia), il 29 novembre, ed alla celebrazione del V centenario dell'elezione di Papa Giulio II, in programma a Savona, il 30 novembre.

Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, Inviato Speciale del Papa in Guatemala, sarà accompagnato dal Monsignore Giuseppe Cavallotto, Rettore Magnifico della Pontificia Università Urbaniana, dal Monsignore Gustavo Rodolfo Mendoza Hernández, Cancelliere dell'Arcidiocesi di Guatemala e dal Sacerdote Damián Ac Cahuec, del clero del Vicariato Apostolico di Petén.

Il Cardinale Edward I. Cassidy, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, Inviato Speciale del Papa in Australia, sarà accompagnato dal Monsignore Francisco M. Padilla, Consigliere della Nunziatura Apostolica in Australia, dal Sacerdote John Boyle, Parroco di "Our Lady of Lourdes Parish" in Seven Hills, Diocesi di Parramatta ed il Sacerdote Peter Blayney, Vicario giudiziale della Diocesi di Parramatta.

Il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, Inviato Speciale a Savona, sarà accompagnato dal Monsignore Andrea Giusto, Vicario Generale della Diocesi di Savona-Noli e dal Monsignore Piero Pioppo, Consigliere di Nunziatura in servizio presso la Segreteria di Stato.
GPII-LETTERA/INVIATI SPECIALI/… VIS 20031124 (240)

VISITA AD LIMINA APOSTOLORUM VESCOVI DEL BELGIO


CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2003 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Vescovi del Belgio al termine della Visita "ad Limina Apostolorum", e, nel suo discorso, ha sottolineato le difficoltà del loro ministero ma anche i segni di speranza per la Chiesa in Belgio.

"Le informazioni che ci giungono, relative alla situazione della vostra Chiesa, sono per me particolarmente preoccupanti. In effetti, non si può nascondere una reale e seria inquietudine davanti alla scarsa regolarità ed importanza della pratica religiosa nel vostro Paese, che interessa le celebrazioni domenicali ma anche numerosi sacramenti, in particolare il Battesimo, la Riconciliazione e soprattutto il Matrimonio. Inoltre la notevole diminuzione del numero di sacerdoti e la persistente crisi delle vocazioni sono causa di gravi preoccupazioni per voi".

"I cambiamenti rapidi da voi constatati" - ha proseguito il Pontefice - "corrispondono certamente ad una sensibile evoluzione della società, contraddistinta da una secolarizzazione di grandi proporzioni, che potrebbe far pensare talvolta che la società belga si compiaccia di voltare le spalle alle radici cristiane che la fanno vivere in profondità. Inoltre il vostro Paese si è dotato recentemente di una nuova ed inquietante legislazione relativa alle dimensioni fondamentali della vita umana e sociale, come la nascita, il matrimonio e la famiglia, la malattia e la morte. Voi non avete mancato di intervenire su questi problemi (…) che influiscono profondamente sulla dimensione etica della vita umana".

"È dunque in un ambito pastorale nuovo, mutevole e difficile, che voi vivete la vostra missione di pastori della Chiesa di Cristo. (…) In una società che perde i suoi punti di riferimento tradizionali e che favorisce volentieri un relativismo generalizzato in nome del pluralismo, il nostro primo dovere è di far conoscere il Cristo, il Suo Vangelo di pace e la luce nuova che Egli apporta al destino dell'uomo. (…) Vi invito dunque e continuare attivamente il dialogo con la società civile e con tutto il popolo belga, preoccupandovi di far conoscere esplicitamente i valori della fede cristiana e la sua ricca esperienza dell'uomo attraverso la storia e le culture, non per imporre i propri modelli, ma per il rispetto della verità della quale voi siete i ministri in nome di Cristo e per rispetto del dialogo che esige di prendere in considerazione l'identità propria e legittima di ciascuno".

Giovanni Paolo II ha elogiato "la qualità della collaborazione pastorale" dei Vescovi con i sacerdoti, "la partecipazione sempre più attiva dei fedeli laici alla missione della Chiesa" e l'attenzione riservata alla "educazione dei giovani". "In proposito, mi congratulo con voi che avete chiaramente riaffermato i principi dell'insegnamento cattolico ed il vostro attaccamento alla sua identità".

"Mentre nei vostri rapporti avete sottolineato le difficoltà della vita cristiana" - ha concluso il Santo Padre - "avete anche osservato i segni del possibile rinnovamento. Il nuovo vigore dei pellegrinaggi, l'attrazione per il silenzio dei monasteri, il sensibile aumento del numero di catecumeni adulti, (…) il gusto rinnovato (…) per una autentica vita spirituale. La speranza del credente (…) illumina la vita dei fedeli laici. Negli importanti dibattiti che animano la società belga attuale, è necessaria una duplice testimonianza: quella della parola profetica, per mezzo di chiare prese di posizione conformi alle esigenze del Vangelo (…), ma anche la testimonianza degli atti, quelli di uomini e donne impegnati nelle gioie e difficoltà della vita quotidiana, attraverso la vita di coppia e la vita familiare, il lavoro e le responsabilità sociali e politiche".
AL/…/BELGIO VIS 20031124 (590)

FIRMA ACCORDO SANTA SEDE E CITTÀ-LAND BREMA


CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2003 (VIS). Venerdì 21 novembre, nel Palazzo Comunale di Brema (Repubblica Federale di Germania), è stato firmato un Accordo fra la Santa Sede e la Libera Città Anseatica di Brema, che regola i rapporti fra la Chiesa Cattolica e detta Città-Land. Per la Santa Sede ha firmato l'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Nunzio Apostolico in Germania e per il Land Brema il Dottor Henning Scherf, Presidente del Senato.

"Il presente Accordo" - si legge in un Comunicato reso pubblico oggi - "che consiste in 25 articoli e in un Protocollo Finale, regola la situazione giuridica della Chiesa Cattolica nella Libera Città Anseatica di Brema. Fra l'altro, stabilisce norme circa il riconoscimento statale delle scuole in gestione ecclesiastica, l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole cattoliche, l'attività della Chiesa nei campi pastorale e socio-sanitario-caritativo, l'imposta ecclesiastica, e la cura degli edifici ecclesiastici soggetti a tutela monumentale".

"In sintesi" - termina il Comunicato - "viene riconosciuto il ruolo della Chiesa Cattolica nella società della Libera Città Anseatica di Brema, dove i 78.000 cattolici costituiscono il 12% della popolazione totale di 660.000 abitanti".
…/ACCORDO BREMA/LAJOLO:SCHERF VIS 20031124 (190)

CREDENTI VARIETÀ CARISMI CHIAMATI COSTRUZIONE REGNO DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2003 (VIS). Prima della recita dell'Angelus con i fedeli riuniti in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato che oggi, ultima domenica dell'Anno liturgico, si celebra la solennità di Gesù Cristo, Re dell'universo.

"Nel corso dei mesi" - ha spiegato il Papa - "lo abbiamo contemplato in tutti i suoi misteri, dalla nascita all'ascensione al cielo, con al centro la Pasqua di morte e risurrezione. Ora, con l'apostolo Paolo, riconosciamo che il disegno di Dio è 'ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra'".

"Guardando a Colui che la liturgia orientale chiama il 'Pantocrator', assume pieno rilievo la missione dei credenti, chiamati a cooperare, nella varietà dei ministeri e dei carismi, alla costruzione del suo Regno. Su questo sfondo mi piace collocare" il "Congresso di Musica Sacra dell'Associazione Santa Cecilia, organizzato nel centenario del Motu proprio 'Tra le sollecitudini', col quale il Papa San Pio X emanò un'importante Istruzione sulla musica sacra".

Il Santo Padre ha concluso le sue brevi parole precedenti la recita dell'Angelus, porgendo parole di saluto ai partecipanti al Congresso di Musica Sacra, in corso in questi giorni a Roma, e ringraziando "quanti mettono al servizio della liturgia i loro talenti e le loro competenze musicali".
ANG/…/… VIS 20031124 (220)

CONCERTO DI SANTA CECILIA IN ONORE DEL SANTO PADRE


CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2003 (VIS). Questa sera, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha assistito ad un concerto di musica sacra offerto in suo onore dall'Associazione Italiana Santa Cecilia, della quale oggi si celebra la festa, per commemorare il centenario del Motu proprio di Papa Pio X "Tra le sollecitudini", relativo alla musica sacra.

Al termine dell'esecuzione della "Passione secondo San Marco" di Monsignor Lorenzo Perosi, cantata da coristi appartenenti a diversi cori, il Santo Padre ha ringraziato i promotori della rappresentazione per il dono offertogli di una campana che portava incisa l'espressione biblica: "Cantate Domino canticum novum".

"La vostra Associazione" - ha detto il Papa - "s'intitola a Santa Cecilia, che la pietà popolare presenta come patrona della musica. Questa giovane martire romana invita i credenti a camminare vigilanti verso l'incontro con Cristo, allietando il pellegrinaggio terreno con la festosità del canto e della musica. Santa Cecilia accompagni dal Cielo ognuno di voi, carissimi Fratelli e Sorelle, e vi aiuti a realizzare appieno la vostra missione nella Chiesa".
GPII-CONCERTO/…/SANTA CECILIA VIS 20031124 (190)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L'Arcivescovo Brendan Michael O'Brien, di Saint John's Newfoundland (Canada) e Presidente della Conferenza Episcopale del Canada, con il Vice-Presidente, Arcivescovo André Gaumond, di Sherbrooke (Canada) e con i Segretari Generali Monsignore Mario Paquette e Monsignore Peter Schonenbach.

- Sette Presuli della Conferenza Episcopale di Francia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo François Garnier, di Cambrai.

- L'Arcivescovo Gérard Defois, Arcivescovo-Vescovo di Lille, con l'Ausiliare Vescovo Jean-Luc Brunin.

- Il Vescovo Jean-Paul Jaeger, di Arras.

- L'Arcivescovo Thierry Jordan, di Reims, con l'Ausiliare Vescovo Joseph Boishu.

- Il Vescovo Marcel Herriot, di Soissons.

Sabato 22 novembre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Arcivescovo Giovanni d'Aniello, Nunzio Apostolico nella Repubblica Democratica del Congo.

- Il Signor Raniero Avogadro, Ambasciatore d'Italia, con la Consorte, in visita di congedo.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/../… VIS 20031124 (160)

RIUNIONE SINODO VESCOVI ASSEMBLEA SPECIALE PER L'ASIA


CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2003 (VIS). Il Consiglio della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi per l'Assemblea Speciale per l'Asia ha tenuto la settima riunione nei giorni 18 e 19 novembre, nella sede della Segreteria Generale.

Sotto la guida del Cardinale Jan P. Schotte, C.I.C.M., Segretario Generale del Sinodo, alla riunione hanno partecipato tre Cardinali, cinque Arcivescovi e cinque Vescovi.

Nel corso delle tre sessioni plenarie, - come si legge in un Comunicato reso pubblico oggi - è stata presentata la situazione della Chiesa nelle diverse nazioni e si è parlato dell'applicazione dell'Esortazione Apostolica Postsinodale "Ecclesia in Asia". Successivamente è avvenuto uno scambio di opinioni e comunicazioni sulle diverse esperienze nelle Chiese particolari. La prossima riunione è stata fissata nei giorni 18 e 19 novembre 2004.
SE/SINODO ASIA/SCHOTTE VIS 20031124 (140)

PRESA DI POSSESSO TITOLI E DIACONIE


CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2003 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice comunica oggi che:

- Sabato 29 novembre, alle 18:30, il Cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, prenderà possesso della Diaconia di San Michele Arcangelo, Via Marica, 6 (Roma).

- Domenica 30 novembre, alle 18:00, il Cardinale Ennio Antonelli, Arcivescovo Metropolita di Firenze (Italia), prenderà possesso del Titolo di Sant'Andrea delle Fratte, Via Sant'Andrea delle Fratte, 1 (Roma).

- Martedì 2 dicembre, alle 16:30, il Cardinale Francesco Marchisano, Arciprete della Patriarcale Basilica Vaticana, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, Presidente della Fabbrica di San Pietro e Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, prenderà possesso della Diaconia di Santa Lucia del Gonfalone, Via dei Banchi Vecchi, 12 (Roma).
OCL/POSSESSO TITOLI:DIACONIE/… VIS 20031124 (140)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accolto la rinunzia del Cardinale Jorge Maria Mejía dall'ufficio di Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa presentata per limiti d'età, ed allo stesso tempo ha nominato a detto incarico il Cardinale Jean-Louis Tauran.

- Ha nominato Membri dei Dicasteri della Curia Romana i seguenti Cardinali creati e pubblicati nel Concistoro del 21 ottobre 2003:

- Il Cardinale Jean-Louis Tauran ed il Cardinale Attilio Nicora, nel Consiglio di Cardinali e Vescovi della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato.

- Il Cardinale Jean-Louis Tauran ed il Cardinale Tarcisio Bertone nella Congregazione per la Dottrina della Fede.

- Il Cardinale Jean-Louis Tauran nella Congregazione per le Chiese Orientali.

- Il Cardinale Justin Francis Rigali, il Cardinale Josip Bozanic, il Cardinale Jean-Baptiste Pham Minh Mân, il Cardinale Philippe Barbarin ed il Cardinale Marc Ouellet nella Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

- Il Cardinale Jean-Louis Tauran, il Cardinale Julián Herranz, il Cardinale Javier Lozano Barragán ed il Cardinale Attilio Nicora, nella Congregazione per i Vescovi.

- Il Cardinale Renato Raffaele Martino, il Cardinale Javier Lozano Barragán, il Cardinale Stephen Fumio Hamao, il Cardinale Attilio Nicora, il Cardinale Anthony Olubunmi Okogie, il Cardinale Zubeir Wako, il Cardinale Telesphore Placidus Toppo ed il Cardinale Jean-Baptiste Pham Minh Mân, nella Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

- Il Cardinale Angelo Scola ed il Cardinale Tarcisio Bertone, nella Congregazione per il Clero.

- Il Cardinale Philippe Barbarin, nella Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.

- Il Cardinale Francesco Marchisano ed il Cardinale Péter Erdö, nella Congregazione per l'Educazione Cattolica.

- Il Cardinale Julián Herranz, nel Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.

- Il Cardinale Ennio Antonelli ed il Cardinale Josip Bozanic, nel Pontificio Consiglio per i Laici.

- Il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, nel Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.

- Il Cardinale Angelo Scola ed il Cardinale George Pell, nel Comitato di Presidenza del Pontificio Consiglio per la Famiglia.

- Il Cardinale Stephen Fumio Hamao, il Cardinale Bernard Panafieu ed il Cardinale George Pell, nel Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.

- Il Cardinale Renato Raffaele Martino, il Cardinale Stephen Fumio Hamao ed il Cadinale Gabriel Zubeir Wako, nel Pontificio Consiglio "Cor Unum".

- Il Cardinale Keith Michael Patrick O'Brien, nel Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.

- Il Cardinale Carlos Amigo Vallejo, nel Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari.

- Il Cardinale Péter Erdö, nel Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.

- Il Cardinale Bernard Panafieu ed il Cardinale Telesphore Placidus Toppo, nel Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso.

- Il Cardinale Francesco Marchisano ed il Cardinale Rodolfo Quezada Toruño, nel Pontificio Consiglio della Cultura.

- Il Cardinale Anthony Olubunmi Okogie, il Cardinale Keith Michael Patrick O'Brien, il Cardinale Eusébio Oscar Scheid ed il Cardinale Ennio Antonelli, nel Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.

- Il Cardinale Renato Raffaele Martino ed il Cardinale Justin Francis Rigali, nell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.

- Il Cardinale Francesco Marchisano ed il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, nella Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa.

- Il Cardinale Julián Herranz, nella Pontificia Commissione "Ecclesia Dei".

- Il Cardinale Javier Lozano Barragán, il Cardinale Eusébio Oscar Scheid ed il Cardinale Marc Ouellet, Consiglieri della Pontificia Commissione per l'America Latina.

- Il Cardinale Carlos Amigo Vallejo ed il Cardinale Rodolfo Quezada Toruño, Membri della Pontificia Commissione per l'America Latina.

- L'Arcivescovo Giovanni Lajolo, che è Segretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, Consultore della Congregazione per i Vescovi.

Sabato 22 novembre è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha nominato "ad quinquennium" Consultori del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, il Reverendo Enrique Colom (Cile), Professore di morale sociale e dottrina sociale della Chiesa nella Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce a Roma; il Padre Wolfgang Ockenfels, O.P. (Germania), Docente di Scienze Sociali Cristiane alla Facoltà di Teologia dell'Università di Trier; il Padre Maciej Zieba, O.P. (Polonia), già Collaboratore del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace alla pubblicazione dell'Agenda Sociale; Suor Helen Alford, O.P. (Gran Bretagna), Decano e Professore presso la Facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università San Tommaso d'Aquino a Roma; la Signora Simona Beretta, (Italia), Professoressa di Politica Economica Internazionale presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Cattolica di Milano; il Dottor Carl A. Anderson (Stati Uniti d'America), Consultore del Pontificio Consiglio per la Famiglia; il Professor Antonio Boggiano (Argentina), Giudice della Corte Suprema di Argentina; il Dottor M. René Valéry Mongbe (Benin), Deputato dell'Assemblea Nazionale del Benin; il Dottor Oscar R. de Rojas (Venezuela), Interregional Advisor in Development Administration presso il Dipartimento Affari Economici e Sociali dell'O.N.U; il Professor Edoardo Greppi (Italia), Professore di Diritto Internazionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Torino.
NA/…/… VIS 20031124 (220)

venerdì 21 novembre 2003

LA DIMENSIONE DELLA RELIGIONE NELL'ATTIVITÀ CARITATIVA


CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto oggi i partecipanti alla XXV Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio "Cor Unum", che si incontrano per riflettere sul tema: "La dimensione della religione nella nostra attività caritativa".

La riflessione su questo tema, ha affermato il Santo Padre - "mette in luce che, nel recare sollievo a chi è affamato, malato, solo, sofferente, non va trascurata quell'intima aspirazione che pulsa in ogni umana creatura, ad incontrare e conoscere Iddio. Tutti, infatti, siamo alla ricerca di risposte esaurienti ai grandi interrogativi dell'esistenza. Noi cristiani sappiamo che solo in Gesù si trova la vera ed esauriente risposta a tante inquietudini dell'animo umano".

Giovanni Paolo II ha sottolineato inoltre che questo è il motivo per il quale: "La Chiesa non si limita a soddisfare le sole attese materiali di chi è in difficoltà. (…) Si sforza pure di andare incontro alle domande esistenziali più nascoste, anche se non chiaramente espresse".

"Le riflessioni di questi giorni vi spingono a mettere in evidenza il significato e il valore evangelico della diaconia della carità, che la Chiesa esercita attraverso le sue istituzioni benefiche e che testimonia con la dedizione di tante persone. Non mancano" - ha concluso il Pontefice - "esempi luminosi di questo servizio all'amore verso Dio e verso il prossimo. Addito a tutti Teresa di Calcutta, che ho potuto personalmente accompagnare per non pochi anni e che recentemente ho avuto la gioia di iscrivere nell'albo dei Beati. Dal Cielo interceda per voi e renda fruttuoso il vostro lavoro".
AC/ASSEMBLEA PLENARIA/COR UNUM VIS 20031121 (260)

TELEGRAMMA CORDOGLIO VITTIME ATTENTATI DI IERI ISTANBUL


CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2003 (VIS). Il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, a nome del Santo Padre Giovanni Paolo II, ha inviato ieri un telegramma di cordoglio al Primo Ministro della Turchia, Signor Recep Tayyip Erdogan, a seguito degli attentati terroristici di ieri ad Istanbul, che hanno provocato numerose vittime e feriti:

"Apprendendo con grande tristezza la notizia degli attentati che ancora una volta hanno colpito Istanbul, il Santo Padre Giovanni Paolo II mi incarica di esprimere a tutta la Nazione turca ed alle famiglie delle vittime le sue più vive condoglianze e l'assicurazione della sua vicinanza spirituale. Il Papa invoca il Signore affinché accolga nel suo regno di luce i defunti e di concedere forza e coraggio ai feriti, ai loro familiari ed a quanti sono impegnati nei soccorsi, nelle prove che attraversano. Il Papa" - si legge ancora nel telegramma - "lancia un nuovo appello, condannando fermamente gli atti terroristici, che colpiscono alla cieca le popolazioni innocenti. La violenza omicida rappresenta il disprezzo della persona umana ed offende l'umanità. Il dialogo è l'unica via degna dell'uomo nelle tensioni che oppongono le persone e i diversi gruppi umani. Il Santo Padre chiede al Signore Onnipotente di illuminare le coscienze di coloro che hanno imboccato la strada del terrorismo affinché si incamminino con coraggio sulla via della pace".
TGR/ATTENTATI TURCHIA/ERDOGAN VIS 20031121 (200)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Bernard Francis Law, Arcivescovo emerito di Boston (Stati Uniti d'America).

- Due Presuli della Conferenza Episcopale del Belgio, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Aloysius Jousten, di Liège.

- Il Vescovo Guy Harpigny, di Tournai.
AP:AL/…/… VIS 20031121 (60)

AFFRONTARE CON LA NOSTRA FEDE SFIDE POSTE MOBILITÀ UMANA


CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2003 (VIS). La quarta giornata dei lavori del V Congresso Mondiale della Pastorale per i Migranti e i Rifugiati, in corso in Vaticano dal 17 al 22 novembre, si è aperta con l'intervento dell'Arcivescovo africano Laurent Monsengwo Pasinya, ex-Presidente del Simposio delle Conferenze Episcopali dell'Africa e del Madagascar.

"Generalmente, le migrazioni (…) e il fenomeno dei rifugiati sono causati dai conflitti armati e dalle guerre (…) che si allargano e si privatizzano" - ha affermato il Presule. "Ma una delle forme più sottili di questa violenza strutturale risulta essere l'ordine politico e socio-economico mondializzato e globalizzato, che comporta il depauperamento dei Paesi in via di sviluppo e il consecutivo esodo dei loro figli e delle loro figlie. (...) Le disparità nello sviluppo economico dei popoli (…), restano una bomba ad orologeria nell'ordine internazionale e, pertanto, una causa potenziale di conflitti". È necessario "'globalizzare la carità' al fine di farsi carico e accogliere degnamente gli sfollati e i rifugiati. A monte, è essenziale scoraggiare in maniera efficace 'coloro che creano le situazioni che generano i rifugiati' e i 'capi della guerra', mobilitandosi, in un combattimento pacifico, 'per instaurare sistemi politici e socio-economici rispettosi della dignità umana e degli imperativi di giustizia sociale'".

"Gesù stesso ha subito tanti ostacoli, come i poveri di oggi che proseguono senza sapere 'dove poggiare il capo'" - ha affermato il Cardinale Geraldo Majella Agnelo nel suo intervento. "Egli ha sofferto la fatica, la fame e la sete, è stato vittima di violenza, come tanti migranti al giorno d'oggi: è fuggito al massacro nei primi attimi della sua vita e ha trovato rifugio e ospitalità al di fuori della sua matrice nazionale, religiosa e culturale. Questa interpretazione della storia di Gesù suscita attenzione e discernimento nella lettura e nell'interpretazione del mondo di oggi, (…) affinché possiamo scoprire la presenza amorosa e liberatoria del Signore là dove lui si trova (…) nella storia dell'umanità".

"L'Eucaristia che fa di molti un solo corpo" - ha spiegato il Vescovo Renato Ascencio León, Presidente della Commissione Episcopale per la Mobilità Umana per il Messico - "è un poderoso motivo evangelico propulsore per affrontare, con la nostra fede, la sfida che ci pone la mobilità umana. (…) Non invano, nei diversi documenti nei quali si parla della necessità di andare incontro ai 'migranti di Cristo' che vanno per il mondo portando sulle spalle il suo dolore e le sue speranze, si insiste nella necessità che le parrocchie si trasformino in luoghi di accoglienza come riflesso fedele del vivere eucaristico".
…/RIFUGIATI:MIGRANTI/… VIS 20031121 (420)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Jean-Jacques Koffi Oi Koffi, finora Vicario Generale e Parroco della Cattedrale, Vescovo di Abengourou (superficie: 28.000; popolazione: 1.000.000; cattolici: 210.000; sacerdoti: 48; religiosi: 31), Costa d'Avorio. Il Vescovo eletto, nato nel 1962 a Bongouanou (Costa d'Avorio) e ordinato sacerdote nel 1990, succede al Vescovo Bruno Kouamé, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Reverendo Karl Borsch, finora Direttore della "Casa San Paolo" a Bonn, Vescovo Ausiliare di Aachen (superficie: 3.937; popolazione: 2.025.000; cattolici: 1.214.451; sacerdoti: 728; religiosi: 1.345; diaconi permanenti: 58), Repubblica Federale di Germania). Il Vescovo eletto, nato nel 1958 a Hüls (Repubblica Federale di Germania), ordinato sacerdote nel 1992, succede al Vescovo Gerd Dicke, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Monsignore Felipe de Jesús Estévez, finora Direttore della formazione spirituale del Seminario Regionale "Saint Vincent de Paul" a Boynton Beach (Florida), Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Miami (superficie:12.836; popolazione: 3.955.969; cattolici: 830.366; sacerdoti: 343; religiosi: 495; diaconi permanenti: 146), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato nel 1946 a P. Betancourt (Cuba) ed è stato ordinato sacerdote nel 1970.
NER:RE:NEA/…/… VIS 20031121 (230)

giovedì 20 novembre 2003

DICHIARAZIONE SALA STAMPA SANTA SEDE ATTENTATI TURCHIA


CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2003 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato a fine mattinata, la dichiarazione che segue, relativa agli attentati terroristici di questa mattina ad Istanbul (Turchia), che hanno provocato numerose vittime:

"La logica barbara del terrorismo causa solo la morte di innocenti e distruzione. In più aggrava i problemi che intende risolvere".

"Torna in mente quanto affermato dal Santo Padre: 'Il terrorismo si fonda sul disprezzo della dignità dell'uomo' e per questo 'è un crimine conto l'umanità', soprattutto 'quando si fa strategia politica'".
OP/ATTENTATI ISTANBUL/NAVARRO-VALLS VIS 20031120 (110)

DOCUMENTO MIGRANTI E RIFUGIATI IN PREPARAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i partecipanti al V Congresso Mondiale della Pastorale per i Migranti e i Rifugiati, in corso in questi giorni a Roma, sul tema: "Ricominciare da Cristo. Per una rinnovata pastorale dei migranti e dei rifugiati".

Nel suo discorso il Santo Padre ha affermato che: "La promozione del benessere di molti uomini e donne che per vari motivi non vivono nel loro paese natale, rappresenta un vasto campo d'azione per la nuova evangelizzazione alla quale tutta la Chiesa è chiamata. Importante condizione di questa missione è il riconoscimento della mobilità - volontaria ed involontaria - di tante famiglie oggi".

Giovanni Paolo II ha precisato che il Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti sta preparando una "Istruzione che tratterà delle nuove esigenze spirituali e pastorali dei migranti e dei rifugiati, e presenterà il fenomeno delle migrazioni come un modo di promuovere il dialogo, la pace e la proclamazione del Vangelo".

"Particolare attenzione occorre dedicare all'aspetto ecumenico delle migrazioni" - ha sottolineato il Pontefice - "a proposito dei cristiani che non sono in piena comunione con la Chiesa cattolica, e parimenti in merito alla dimensione interreligiosa, con particolare riguardo ai seguaci dell'Islam. Confido che l'Istruzione risponda a queste esigenze ed alla necessità di promuovere un programma pastorale aperto ai nuovi sviluppi, ma attento al dovere degli operatori pastorali di collaborare pienamente con la gerarchia locale".

Il Papa ha ribadito che: "Proprio nella società e nella cultura noi dobbiamo dimostrare rispetto per la dignità dell'uomo, del migrante e del rifugiato. A tale riguardo, una volta ancora esorto gli Stati ad aderire alla Convenzione Internazionale per la Protezione dei Diritti dei Migranti e delle loro Famiglie, entrata in vigore il 1° luglio 2003. Parimenti lancio un appello agli Stati affinché rispettino i Trattati Internazionali relativi ai rifugiati. Tale protezione della persona umana deve essere garantita in ogni società civile e perseguita da tutti i cristiani".
AC/MIGRANTI:RIFUGIATI/… VIS 20031120 (340)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Yoon Young-Kwan, Ministro degli Esteri della Corea, e Seguito.

- Due Presuli della Conferenza Episcopale del Belgio, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Arthur Luysterman, di Gent.

- Il Vescovo André-Mutien Léonard, di Namur.

- Il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP:AL/…/… VIS 20031120 (70)

mercoledì 19 novembre 2003

UDIENZA GENERALE: CRISTO, SERVO DI TUTTI


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2003 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, è stato il Cantico biblico che fa parte del secondo capitolo della Lettera di San Paolo ai cristiani di Filippi, città greca, prima tappa dell'annunzio missionario dell'Apostolo in Europa.

Giovanni Paolo II ha affermato che la preghiera "Cristo, servo di Dio", descrive la "kenosis", del Figlio di Dio, cioè lo "'svuotamento' della sua gloria divina" nell'Incarnazione "fino alla morte sulla croce, il supplizio degli schiavi che ne ha fatto l'ultimo degli uomini, rendendolo vero fratello dell'umanità sofferente, peccatrice e reietta".

"Dall'altro lato" - ha proseguito il Santo Padre - "ecco l'ascesa trionfale che si compie nella Pasqua quando Cristo viene ristabilito dal Padre nello splendore della divinità ed è celebrato Signore da tutto il cosmo e da tutti gli uomini ormai redenti. (…) Dio ora 'esalta' suo Figlio conferendogli un 'nome' glorioso, che, nel linguaggio biblico, indica la persona stessa e la sua dignità".

Il Santo Padre ha concluso la catechesi ricordando che il Cristo glorioso "reca ancora i segni della passione, cioè della sua vera umanità, ma si rivela ora nello splendore della divinità. Vicino a noi nella sofferenza e nella morte, Cristo ora ci attrae a sé nella gloria, benedicendoci e facendoci partecipi della sua eternità".
AG/CANTICO FILIPPESI/… VIS 20031119 (230)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza l'Arcivescovo Rino Passigato, Nunzio Apostolico in Perù.
AP/…/… VIS 20031119 (30)

PROBLEMA IMMIGRAZIONE INTERPELLA CRISTIANI


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2003 (VIS). Questa mattina si è svolta la seconda giornata dei lavori del V Congresso Mondiale della Pastorale per i Migranti e i Rifugiati, in corso a Roma fino al 22 novembre, sul tema: "Ripartire da Cristo. Per una rinnovata pastorale dei migranti e dei rifugiati", con la partecipazione del Cardinale Paul Poupard, dell'Arcivescovo Agostino Marchetto e dell'Arcivescovo Pier Luigi Celata.

"L'immigrazione forzata o volontaria" - ha affermato l'Arcivescovo Marchetto, Segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e i Rifugiati - "mette in luce la necessità di operare una trasformazione profonda di Istituzioni e di persone, per creare e vivere una cultura dell'accoglienza, un amore cristiano non folcloristico o cieco, ma genuino, per le diverse culture, con esercizio, oltre all'ospitalità, della grammatica del dialogo, del rispetto reciproco e della convivenza interculturale e interreligiosa".

Il Cardinale Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha ricordato che: "Come ogni essere umano ha diritto al riconoscimento e al rispetto della propria identità, cosa che non lo esonera dai suoi doveri verso la collettività, così ogni minoranza culturale ha diritto al riconoscimento della propria identità. Si tratta di un diritto inerente alla propria natura, che la valorizza agli occhi dell'insieme della società e ne facilita l'integrazione nell'insieme dei popoli. Il suo non rispetto, invece, è per un gruppo di uomini fonte di umiliazione, suscita una forte rivendicazione e acquisisce, molto spesso, forme di un'estrema violenza. (..) La tragica attualità di questo inizio del terzo millennio mostra bene, in numerose regioni del mondo, non soltanto l'attualità di questo spinoso problema".

L'Arcivescovo Pier Luigi Celata, Segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, ha sottolineato nel suo intervento che: "Tra gli effetti del crescente fenomeno delle migrazioni e dei rifugiati vi è sicuramente quello di dar vita in breve tempo, (...) ad un pluralismo di etnie, di culture e di credenze. (…) In questa prospettiva, come afferma lo stesso Messaggio, il fenomeno migratorio può essere visto con favore, come occasione propizia per lo sviluppo del dialogo interreligioso, che è 'una delle sfide più significative del nostro tempo".
…/MIGRANTI:RIFUGIATI/… VIS 20031119 (340)

TUTTI SIAMO GRANDEMENTE DEBITORI RELIGIOSE DI CLAUSURA


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2003 (VIS). Al termine dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato che venerdì prossimo 21 novembre, memoria liturgica della Presentazione di Maria Santissima al Tempio, si celebra la "Giornata per le claustrali".

"Desidero assicurare" - ha detto il Pontefice - "la speciale vicinanza mia e dell'intera Comunità ecclesiale a queste nostre sorelle, che il Signore chiama alla vita contemplativa. Rinnovo al tempo stesso l'invito a tutti i credenti affinché non facciano mancare ai monasteri di clausura il necessario sostegno spirituale e materiale. Siamo, infatti, grandemente debitori a queste persone che si consacrano interamente all'incessante preghiera per la Chiesa e per il mondo!".
AG/GIORNATA CLAUSTRALI/… VIS 20031119 (130)

IN MEMORIAM


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2003 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli scomparsi nelle ultime settimane:

- Vescovo Georges Biard, M.Afr., emerito di Mopti (Mali), il 31 ottobre, all'età di 78 anni.

- L'Arcivescovo André Collini, emerito di Toulouse (Francia), il 10 novembre, all'età di 81 anni.

- Il Vescovo Adolfo Rodríguez Vidal, emerito di Los Angeles (Cile), il 9 novembre, all'età di 83 anni.
…/DECEDUTI/… VIS 20031119 (70)

martedì 18 novembre 2003

SENSIBILIZZARE MEDIA ELIMINARE USO STEREOTIPI XENOFOBI


CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2003 (VIS). Questa mattina il Cardinale Stephen Fumio Hamao ha inaugurato il V Congresso Mondiale della Pastorale per i Migranti e i Rifugiati, in corso a Roma, dal 17 al 22 novembre, sul tema: "Ripartire da Cristo. Per una rinnovata pastorale dei migranti e rifugiati". I partecipanti, provenienti da 99 nazioni di tutti i continenti, sono 297.

Il Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti ha posto in evidenza l'urgenza per la Chiesa "di lavorare per un nuovo mondo più fraterno, più accogliente nella solidarietà, più libero e pacifico".

La Signora Gabriella Rodríguez, Referente delle Nazioni Unite sui Diritti Umani dei Migranti, intervenendo sul tema: "L'attuale situazione delle migrazioni internazionali", ha affermato che i mezzi di comunicazione "hanno anche offerto una visione distorta degli effetti delle migrazioni, producendo reazioni certo non favorevoli nei confronti dei migranti". Enumerando i pericoli ai quali sono sottoposte tutte le persone costrette a emigrare: "traffico illecito di esseri umani", "sfruttamento sessuale di donne e bambini, senza dimenticare il lavoro che si potrebbe definire forzato", la Signora Rodríguez ha ribadito che è di fondamentale importanza "promuovere l'uso di meccanismi di informazione e di denuncia; - sensibilizzare i mezzi di comunicazione, per eliminare l'uso di stereotipi razzisti e xenofobi".

Il Cardinale Theodore McCarrick, Arcivescovo di Washington (Stati Uniti d'America), riferendosi ai profughi ha ribadito che: "La Chiesa deve essere un difensore e dare testimonianza della comune fraternità. Infatti l'attuale situazione mondiale ci ha mostrato la triste realtà di milioni di persone che hanno perduto il diritto o l'opportunità di esercitare il diritto, di restare a casa propria".

Nel pomeriggio è prevista una Tavola Rotonda durante la quale i rappresentanti dei cinque continenti presenteranno le rispettive situazioni e le conseguenti sfide.
…/MIGRANTI:RIFUGIATI/HAMAO VIS 20031118 (300)

MESSAGGIO FINE RAMADAN: SIATE AUTENTICI COSTRUTTORI PACE


CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2003 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il Messaggio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ai musulmani per la fine del Ramadan "Id al-Fitr 1424 A.H./2003 A.D.". Il Messaggio, il cui tema è: "Costruire oggi la pace", è stato pubblicato in francese, inglese e italiano e porta la firma dell'Arcivescovo Michael L. Fitzgerald, Presidente del Pontificio Consiglio.

L'Arcivescovo Fitzgerald ricorda quest'anno la Lettera Enciclica di Papa Giovanni XXIII, "Pacem in Terris", nella quale Papa Giovanni "propone di considerare la pace come un edificio che poggia su quattro pilastri: Verità, Giustizia, Amore e Libertà".

"La verità" - afferma il Presidente del Pontificio Consiglio - "è il primo pilastro, perché include il riconoscere che gli esseri umani non sono padroni di se stessi, ma sono chiamati a compiere la volontà di Dio. (…) La verità, inoltre, conduce ognuno a riconoscere i propri diritti, ma anche i propri doveri verso gli altri".

"Inoltre" - continua l'Arcivescovo Fitzgerald - "la pace non può esistere senza la giustizia, il rispetto per la dignità e i diritti di ogni persona. È la mancanza di giustizia nelle relazioni personali, sociali e internazionali, che causa tanta inquietudine nel mondo d'oggi e conduce alla violenza".

Dell'amore, l'Arcivescovo sottolinea che esso "implica la capacità di riconoscere che apparteniamo tutti ad un'unica famiglia umana", ed "Il perdono è essenziale per ricostruire la pace dopo un conflitto, perché apre la possibilità di ricominciare, su nuove basi, una relazione ricostituita. Tutto questo presuppone la libertà" che "permette alle persone di agire secondo la ragione e di assumere la responsabilità delle proprie azioni".

Il Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ai quattro pilastri aggiunge un quinto, la preghiera, e, a questo proposito, ricorda le parole di Giovanni Paolo II: "La preghiera non è una forma di fuga. Al contrario, essa ci permette di affrontare la realtà con la forza che proviene da Dio".

A conclusione del Messaggio, l'Arcivescovo Fitzgerald chiede la benedizione di Dio per tutti i musulmani e le loro famiglie ed auspica che "questa benedizione" sia "sorgente di conforto in particolare per coloro che hanno sofferto o che ancora soffrono a causa di conflitti armati. Possa il Dio della bontà dare a tutti noi la forza di essere veri costruttori di pace".
CON-DIR/MESSAGGIO FINE RAMADAN/FITZGERALD VIS 20031118 (390)

PARROCCHIE: CHIESA VISIBILE STABILITA SU TUTTA LA TERRA


CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha indirizzato ai Vescovi italiani un Messaggio in occasione della 52° Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.), in corso in questi giorni ad Assisi.

"La vostra sollecitudine di Pastori" - scrive il Papa - "si concentrerà in questa occasione su un tema di fondamentale importanza nella vita e nella missione della Chiesa, quello della parrocchia. Molto opportunamente, nel programma della vostra Assemblea, essa è presentata come 'Chiesa che vive tra le case degli uomini' (…). Condivido con voi la convinzione del ruolo centrale e insostituibile che compete alla parrocchia nel rendere possibile, e in un certo senso facile e spontanea per ogni persona e famiglia, la partecipazione alla vita della Chiesa. Come affermava infatti il Concilio Vaticano II, (…) le parrocchie 'rappresentano in certo modo la Chiesa visibile stabilita su tutta la terra'".

Il Santo Padre ha posto in evidenza: "La fitta presenza delle parrocchie su tutto il territorio italiano, la loro vitalità e capacità di svolgere un servizio pastorale e anche sociale attento ai bisogni della popolazione" ed ha ricordato che l'Assemblea cercherà di individuare "le vie più idonee a conservare e incrementare questa ricchezza, in mezzo ai grandi mutamenti sociali e culturali del nostro tempo".

"Per raggiungere questi risultati" - scrive ancora il Pontefice - "sarà particolarmente importante che le parrocchie italiane mantengano quel caratteristico stile 'familiare' che le distingue e che fa di loro, in certo senso, delle grandi 'famiglie di famiglie': così le parrocchie saranno un ambiente di vita caldo e accogliente e potranno offrire un grande contributo alla difesa e alla promozione di quella realtà preziosa e insostituibile, ma oggi purtroppo continuamente minacciata, che è la famiglia".

Al termine del Messaggio, il Papa esprime il suo "più vivo apprezzamento" per la sollecitudine pastorale con la quale i Vescovi seguono la vita sociale dell'Italia e ricorda che: "Questa diletta Nazione, che tanto ha contribuito e contribuisce alla costruzione dell'Europa e alla diffusione di autentici valori di civiltà, continua ad essere travagliata da vari problemi e contrasti, mentre non è ancora del tutto estirpata la mala pianta del terrorismo politico".

"Sono pertanto al vostro fianco" - conclude il Pontefice - "nell'opera che ognuno di voi svolge per favorire la serenità e la concordia nei rapporti tra le diverse forze e componenti politiche, sociali e istituzionali. Condivido (…) il vostro continuo impegno a tutela della vita umana, della famiglia fondata sul matrimonio, della concreta libertà scolastica e (…) la vostra sollecitudine per lo sviluppo dell'occupazione e per il sostegno delle fasce più povere della popolazione. (…) Mi unisco spiritualmente a voi per invocare il dono della pace sull'umanità tormentata da tanti sanguinosi conflitti. Insieme a voi affido al Signore gli Italiani che sono caduti in Iraq, compiendo il loro dovere al servizio di quelle popolazioni".
MESS/…/CEI VIS 20031118 (480)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Gap (Francia), presentata dal Vescovo Georges Lagrange, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede il Vescovo Jean-Michel Di Falco, finora Ausiliare della medesima Diocesi.
RE:NER/…/LAGRANGE:DI FALCO VIS 20031118 (60)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Sua Beatitudine il Cardinale Ignace Moussa I Daoud, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.

- Il Cardinale Paul Shan Kuo-hsi, Vescovo di Kaohsiung (Taiwan).
AP/…/… VIS 20031118 (50)

lunedì 17 novembre 2003

TELEGRAMMA CORDOGLIO DEL SANTO PADRE ATTENTATI ISTANBUL


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2003 (VIS). Di seguito riportiamo il testo del telegramma di cordoglio inviato dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, a nome del Santo Padre Giovanni Paolo II, per gli attentati terroristici di questa mattina nei pressi di due Sinagoghe ad Istanbul (Turchia), che hanno causato numerose vittime:

"Informato degli attentati che hanno colpito il centro di Istanbul, il Santo Padre mi incarica di rivolgere a tutta la Nazione e alle persone coinvolte, le più vive condoglianze. Il Santo Padre chiede all'Onnipotente di accogliere nel suo Regno i defunti e di sostenere i feriti, le famiglie duramente provate e tutti i fedeli toccati da questa nuova tragedia, che colpisce tutti gli uomini di buona volontà. Il Santo Padre invoca l'Altissimo affinché assista i prestatori di soccorsi e tutti coloro che assistono le persone in lutto. Il Papa lancia ancora una volta un appello agli uomini e alle donne del mondo intero affinché si mobilitino in favore della pace e contro il terrorismo, nel rispetto della libertà dei credenti e delle convinzioni personali, perché mai più l'appartenenza religiosa sia fonte di conflitti che insanguinano e sfigurano l'umanità".
TGR/ATTENTATI SINAGOGHE/TURCHIA VIS 20031117 (200)

CENTO ANNI DI VITA E DI ATTIVITÀ DELL'U.N.I.T.A.L.S.I.


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto nell'Aula Paolo VI gli 8.500 partecipanti al pellegrinaggio organizzato dall'U.N.I.T.A.L.S.I. che commemora i cento anni di vita e di attività, ed i cui soci si impegnano ad accompagnare i malati ai pellegrinaggi ai santuari mariani internazionali.

Giovanni Paolo II ha esortato tutti i soci dell'U.N.I.T.A.L.S.I., malati e disabili, volontari, medici e sacerdoti, "a mantenere vivo il carisma della vostra associazione ecclesiale. Alimentate la vostra esistenza personale e il lavoro nell'U.N.I.T.A.L.S.I. con l'ascolto della Parola e la preghiera, con un'intensa vita sacramentale e una ricerca incessante della volontà divina. È questo il modo con cui si rende 'il culto spirituale' gradito a Dio".

Ricordando che le origini dell'Associazione sono legate al Santuario mariano di Lourdes, il Papa ha affermato: "Ad imitazione di Colei che, dopo aver accolto nel suo seno la 'Parola fatta carne', si mise in viaggio per raggiungere Elisabetta, rendetevi anche voi disponibili per ogni servizio umile e semplice. La Madonna non vi farà mancare il suo aiuto e in ogni situazione sarà il vostro sostegno".
AC/…/UNITALSI VIS 20031117 (200)

AI VESCOVI INDIA: PREGIUDIZIO INCOMPATIBILE DIGNITÀ UMANA


CITTA' DEL VATICANO, 17 NOV. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Vescovi delle Provincie Ecclesiastiche di Madras-Mylapore, Madurai e Pondicherry-Cuddalore, al termine della serie di Visite "ad Limina Apostolorum" dei Vescovi dell'India. Nel suo discorso il Santo Padre ha sottolineato l'importanza di promuovere un "autentico spirito di solidarietà nella Chiesa e nella società".

"Come tanti luoghi nel mondo, l'India presenta numerosi problemi sociali. In un certo modo queste sfide sono esacerbate dall'ingiusto sistema della divisione in caste che nega la dignità umana di interi gruppi di persone. A tale riguardo, ripeto ciò che ho affermato durante la mia prima visita pastorale nel vostro Paese: 'L'ignoranza e il pregiudizio devono essere sostituiti dalla tolleranza e dalla comprensione. L'indifferenza e la lotta delle classi devono trasformarsi in fratellanza e servizio. La discriminazione fondata sulla razza, colore, credo, sesso e origine etnica deve essere rigettata perché incompatibile con la dignità umana'".

Successivamente Giovanni Paolo II ha avuto parole di encomio per le numerose iniziative della Conferenza Episcopale e delle Chiese individuali "per contrastare questa ingiustizia" ed ha esortato i Vescovi a continuare "ad assicurarvi che particolare attenzione sia dedicata a coloro che appartengono alle caste inferiori. (…) Ogni traccia di pregiudizio basato sulle caste nei rapporti fra i cristiani si contrappone all'autentica solidarietà umana (…), e rappresenta un grave ostacolo per la missione evangelizzatrice della Chiesa. Perciò si devono riformare i costumi e le tradizioni che perpetuano o rafforzano la divisione in caste".

In merito al tema della nuova evangelizzazione, il Santo Padre ha sottolineato che essa è "di fondamentale importanza nelle società moderne, nelle quali vaste parti della popolazione si trovano in situazioni disperate che spesso li costringono a cercare soluzioni rapide e facili a problemi complessi. Questo senso di irreparabilità può spiegare, in parte, perché tante persone (…) siano attratte dalle sette fondamentaliste che offrono effimero fervore emotivo e la promessa di ricchezza e di promozione sociale".

"La nostra risposta", - ha proseguito il Pontefice - "deve essere la 'ri-evangelizzazione' (…) il successo della quale dipende dalla nostra abilità nel dimostrare la vacuità di tali promesse, convincendo le persone che Cristo e il Suo Corpo condividono le loro sofferenze". Rivolgendosi al clero, il Santo Padre ha affermato che "come uomini di fede, i sacerdoti non devono permettere che la tentazione del potere o del guadagno materiale li allontani dalla loro vocazione, né possono permettere alle differenze etniche o di casta di distoglierli dalla loro missione fondamentale di diffondere il Vangelo. (…) I Vescovi devono amare e rispettare i loro sacerdoti. Allo stesso modo i sacerdoti devono amare ed onorare i loro Vescovi. (…) Le differenze personali o le circostanze della nascita non devono mai influire sul loro ruolo essenziale".

Infine Giovanni Paolo II ha ricordato che "il fermo impegno al sostegno reciproco assicura la nostra unità nella missione, fondata su Cristo e che 'ci permette di accostarci a tutte le culture, a tutte le concezioni ideologiche, a tutti gli uomini di buona volontà' (…). La Chiesa invita i fedeli ad affrontare con prudenza e carità la discussione e la collaborazione con i membri di altre religioni. (…) La Chiesa Cattolica in India ha promosso la dignità di ogni persona umana ed il diritto corrispondente di tutti i popoli alla libertà religiosa. Il suo incoraggiamento alla tolleranza ed al rispetto delle altre religioni è dimostrato dai numerosi programmi di scambio inter-religioso da voi promossi a livello nazionale e locale. Vi incoraggio a continuare queste discussioni franche ed utili con i membri di altre religioni che ci aiuteranno a coltivare la ricerca reciproca della verità, dell'armonia e della pace".
AL:INDIA/… VIS 20031117 (630)

IL PAPA RINNOVA FERMA CONDANNA ATTI TERRORISTICI


CITTA' DEL VATICANO, 16 NOV. 2003 (VIS). Prima della recita dell'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha fatto riferimento agli attentati terroristici di mercoledì e di sabato in Iraq e Turchia e ha espresso la sua ferma condanna per questo tipo di attacchi:

"Ancora una volta, in questi ultimi giorni, il terrorismo ha compiuto la sua opera nefasta, particolarmente devastante in Iraq ed in Turchia. Mentre continuo a pregare per le vittime, rinnovo l'attestazione della mia vicinanza spirituale alle tante famiglie che piangono i loro morti. Esprimo al tempo stesso viva solidarietà a tutti coloro che si adoperano per curare i feriti e rimediare ai danni provocati. Nessuno può abbandonarsi alla tentazione dello scoramento o della ritorsione: il rispetto della vita, la solidarietà internazionale, l'osservanza della legge devono prevalere sull'odio e sulla violenza".

Il Santo Padre ha ugualmente rinnovato la sua "ferma condanna anche per ogni azione terroristica compiuta, in questi ultimi tempi, in Terra Santa. Debbo al tempo stesso rilevare che, purtroppo, in quei luoghi il dinamismo della pace sembra essersi fermato. La costruzione di un muro tra il popolo israeliano e quello palestinese è vista da molti come un nuovo ostacolo sulla strada verso una pacifica convivenza. In realtà, non di muri ha bisogno la Terra Santa, ma di ponti! Senza riconciliazione degli animi, non ci può essere pace".

"Affidiamo al Dio della misericordia e della pace, per intercessione di Maria Santissima, i popoli di quella parte del mondo. I responsabili" - ha concluso il Pontefice - "abbiano il coraggio di riprendere il dialogo e il negoziato, liberando così la strada verso un Medio Oriente riconciliato nella giustizia e nella pace".
ANG/ATTENTATI IRAQ:TURCHIA/… VIS 20031117 (290)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Anthony Muheria, della Prelatura dell'Opus Dei, Vescovo di Embu (superficie: 2.822; popolazione: 489.737; cattolici: 167.983; sacerdoti: 45; religiosi: 92), Kenya. Il Vescovo eletto è nato nel 1963 a Kaburugi (Kenya) ed è stato ordinato sacerdote nel 1993.

- Ha nominato il Monsignore Jose Romeo Orquejo Lazo, finora membro del comitato per il programma "Assist" della Conferenza Episcopale, Vescovo della Diocesi di Kalibo (superficie: 1.817; popolazione: 472.782; cattolici: 414.671; sacerdoti: 52; religiosi: 65), Filippine. Il Vescovo eletto è nato a San Jose de Buenavista (Filippine) ed è stato ordinato sacerdote nel 1975.
NER/…/MUHERIA:ORQUEJO LAZO VIS 20031117 (110)

PRESA DI POSSESSO CHIESA TITOLARE CARDINALE PHAM MINH MÂN

CITTA' DEL VATICANO, 17 NOV. 2003 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha comunicato oggi che domenica 23 novembre 2003, alle ore 18:00, il Cardinale Jean-Baptiste Pham Minh Mân, Arcivescovo Metropolita di Thành-Phô Hô Chí Minh (Viêt Nam), prenderà possesso del Titolo di San Giustino, Viale Alessandrino, 144 (Roma).
OCL/CHIESA TITOLARE/PHAM MINH MÂN VIS 20031117 (70)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 17 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate otto Presuli della Conferenza Episcopale del Belgio, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Cardinale Godfried Danneels, Arcivescovo di Mechelen-Brussel, con gli Ausiliari Vescovo Rémy Victor Vancottem, Vescovo Jan De Bie e Vescovo Jozef De Kesel.

- Il Vescovo Paul Schruers, di Hasselt con il Coadiutore Vescovo Patrick Hoogmartens.

- Il Vescovo Paul Van den Berghe, di Antwerpen.

- Il Vescovo Roger Joseph Vangheluwe, di Brugge.

Sabato 15 novembre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale dell'India, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Joseph Anthony Irudayaraj, S.D.B., di Dharmapuri.

- Il Vescovo Devadass Ambrose Mariadoss, di Tanjore.

- Il Vescovo Singaboyan Sebastianappan, di Salem.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/…/… VIS 20031117 (150)

venerdì 14 novembre 2003

AIUTARE PERSONE DEPRESSE A RITROVARE VOGLIA DI VIVERE


CITTA' DEL VATICANO, 14 NOV. 2003 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i partecipanti alla XVIII Conferenza Internazionale su "La Depressione", organizzata dal Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute.

Nel suo discorso il Papa ha affermato: "Il diffondersi degli stati depressivi è diventato preoccupante. Vi si rivelano fragilità umane, psicologiche e spirituali, che almeno in parte sono indotte dalla società. È importante prendere coscienza delle ripercussioni che hanno sulle persone i messaggi veicolati dai media, i quali esaltano il consumismo, la soddisfazione immediata dei desideri, la corsa ad un benessere materiale sempre maggiore. Occorre proporre nuove vie, perché ciascuno possa costruire la propria personalità coltivando la vita spirituale, fondamento di un'esistenza matura".

Coloro che si prendono cura della persona depressa devono "aiutarla a ritrovare la stima di sé, la fiducia nelle proprie capacità, l'interesse per il futuro, la voglia di vivere. Per questo, è importante tendere la mano ai malati, far loro percepire la tenerezza di Dio, integrarli in una comunità di fede e di vita in cui possano sentirsi accolti, capiti, sostenuti, degni, in una parola, di amare e di essere amati". Nel percorso spirituale, ha proseguito il Pontefice, possono essere di grande aiuto, la lettura e la meditazione dei Salmi, la recita del Rosario, la partecipazione all'Eucaristia, "sorgente di pace interiore".

Giovanni Paolo II ha ribadito che di fronte al fenomeno della depressione, la Chiesa e la società devono "proporre alle persone, e specialmente ai giovani, figure ed esperienze che li aiutino a crescere sul piano umano, psicologico, morale e spirituale. In effetti, l'assenza di punti di riferimento non può che contribuire a rendere le personalità più fragili, inducendole a ritenere che tutti i comportamenti si equivalgano". A tale riguardo, il ruolo della famiglia, della scuola, dei movimenti giovanili, delle associazioni parrocchiali, è "molto rilevante".

"Significativo è pure il ruolo delle istituzioni pubbliche" - ha concluso il Pontefice - "per assicurare condizioni di vita dignitose, in particolare alle persone abbandonate, malate e anziane. Ugualmente necessarie sono le politiche per la gioventù, tese ad offrire alle nuove generazioni motivi di speranza, preservandole dal vuoto o da suoi pericolosi riempitivi".
AC/DEPRESSIONE/… VIS 20031114 (370)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 14 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale dell'India, in Visita "ad Limina Apostolorum".

- L'Arcivescovo Michael Augustine, di Pondicherry and Cuddalore.

- Il Vescovo Jude Gerald Paulraj, di Palayamkottai.

- Il Vescovo Antony Devotta, di Tiruchirapalli.

- Il Vescovo Peter Remigius, di Kumbakonam.

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AL:AP/…/… VIS 20031114 (80)

ARCIVESCOVO FOLEY: EDUCAZIONE MEZZI DI COMUNICAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 14 NOV. 2003 (VIS). L'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, è intervenuto oggi al Seminario Internazionale su: "L'educazione dei mezzi di comunicazione: esperienze nel mondo", organizzato dall'Unione Internazionale della Stampa Cattolica ed in corso presso la Libera Università Maria Santissima Assunta (LUMSA), di Roma.

"L'educazione dei media è assolutamente essenziale nel mondo di oggi" - ha affermato l'Arcivescovo Foley - "ma devo ammettere che ho incontrato l'opposizione della comunità accademica e degli operatori dei mezzi di comunicazione".

"Gli insegnanti" - ha spiegato il Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali - "si oppongono a tale principio perché per molti di essi il settore dei media non è un settore serio. Come possono trascurare la profonda influenza dei media sui giovani! (…) Gli insegnanti possono e devono aiutare i giovani a sviluppare il senso critico e ad essere intelligenti fruitori dei mezzi di comunicazione".

"Gli operatori sono contrari perché l'educazione dei media può e deve sviluppare il senso critico del pubblico, e qualche volta ho l'impressione che alcuni operatori dei media preferiscano (…) coloro che acriticamente guardano spettacoli di intrattenimento e notiziari ed acquistano la maggior parte degli articoli pubblicizzati".

"Considerando tutto ciò, è importante conoscere le esperienze in materia di educazione dei mezzi di comunicazione realizzate nel mondo. Abbiamo bisogno di tale educazione e di condividere le nostre esperienze", ha concluso l'Arcivescovo Foley.
…/MEZZI COMUNICAZIONE/FOLEY VIS 20031114 (230)

VADEMECUM CENTRI CULTURALI CATTOLICI


CITTA' DEL VATICANO, 14 NOV. 2003 (VIS). Questa mattina, nella Sala Stampa della Santa Sede, si è svolta la presentazione del Vademecum dei Centri Culturali Cattolici elaborato dal Pontificio Consiglio della Cultura e dal Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Italiana, con la partecipazione del Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e del Vescovo Giuseppe Betori, Segretario Generale della CEI.

Il Cardinale Poupard ha ricordato che il Vademecum è il risultato degli incontri internazionali dei Centri Culturali Cattolici "di aree geografiche e culturali omogenee", inaugurati nel 1993. "In ogni occasione, oltre ad offrire il nostro contributo per la promozione e lo sviluppo dei Centri Culturali Cattolici, abbiamo ascoltato attentamente e fatto tesoro delle domande, dei bisogni, delle aspettative di ciascuno di loro. Una prima esigenza pienamente accolta è stata quella di creare uno strumento di comunicazione per formare una vera rete di queste realtà".

"Il Pontificio Consiglio della Cultura," - ha proseguito il Cardinale Poupard - "ha pubblicato un Elenco Internazionale dei Centri Culturali Cattolici" che potrà essere consultato sul sito Internet del Dicastero. L'elenco dei Centri Culturali Italiani è stato pubblicato in un fascicolo a parte.

Il Presidente del Dicastero ha spiegato che dietro la generica denominazione di "Centro Culturale Cattolico" "si celano realtà estremamente diversificate, caratterizzate da molteplici attività ed interessi", con l'obiettivo fondamentale di "mettere in rapporto la fede cristiana con la cultura o le culture del nostro tempo, e con tutti i fenomeni connessi. Dunque è il rapporto fede-cultura il binario essenziale su cui si muovono tutte le realtà che chiamiamo Centri Culturali Cattolici".

"Per colmare il fossato tra fede e culture, tra Vangelo ed esperienza quotidiana, tra l'annuncio di Cristo e l'indifferenza o l'ateismo pratico di tanti uomini e donne del nostro tempo, la Chiesa ha compiuto passi enormi, soprattutto a partire dal Concilio Vaticano II e dall'appello di Paolo VI, che, nella 'Evangelii Nuntiandi', denunciava tale frattura come il vero dramma della nostra epoca". Oltre agli interventi del Magistero e dei Pastori, è necessaria, ha detto ancora il Cardinale Poupard, "un'azione capillare, (…) che si articoli a livello locale-territoriale, che sappia valorizzare le tradizioni culturali di ogni realtà, che risponda alle esigenze di una determinata popolazione".

Il Vescovo Betori ha fatto riferimento al "progetto orientato in senso cristiano", spiegando che "è una iniziativa di lungo periodo e di ampio respiro che la Chiesa italiana sta promuovendo ormai da quasi otto anni e che mira ad una coniugazione di Vangelo e cultura".

Attualmente sono registrati 341 Centri Culturali "che operano in Italia e collaborano con modalità diverse con il Servizio nazionale per il progetto culturale". Nel fascicolo presentato oggi, ha detto ancora il Vescovo Betori, oltre "ai recapiti anagrafici dei centri culturali, sono state aggiunte le informazioni sul loro orientamento generale, sulle principali tipologie di iniziative svolte e sui servizi culturali offerti", consultabili sul sito internet: www.progettoculturale.it.
…/CENTRI CULTURALI CATTOLICI/POUPARD:BETORI VIS 20031114 (490)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 14 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Padre Norbert Andradi, O.M.I., finora Superiore dello Scolasticato O.M.I., a Kanoy e Consigliere Provinciale, Vescovo di Anuradhapura (superficie: 10.000; popolazione: 1.400.000; cattolici: 12.500; sacerdoti: 20; religiosi: 59), Sri Lanka. Il Vescovo eletto è nato a Maggona, (Sri Lanka) nel 1949 ed è stato ordinato sacerdote nel 1980.

- Ha nominato il Reverendo Franz-Peter Tebartz-van Elst, finora Professore di teologia pastorale e liturgia presso la Facoltà Teologica dell'Università di Passau (Repubblica Federale di Germania), Vescovo Ausiliare di Münster (superficie: 15.268; popolazione: 4.243.619; cattolici: 2.072.037; sacerdoti: 1.319; religiosi: 3.455; diaconi permanenti: 196), Repubblica Federale di Germania. Il Vescovo eletto è nato a Geldern (Repubblica Federale di Germania), nel 1959 ed è stato ordinato sacerdote nel 1985.
NER:NEA/…/ANDRADI:TEBARTZ-VAN ELST VIS 20031114 (140)

giovedì 13 novembre 2003

FIRMA ACCORDO SANTA SEDE E LAND BRANDEBURGO


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2003 (VIS). La Santa Sede e il Land Brandeburgo hanno firmato ieri mercoledì 12 novembre, nella Cancelleria di Stato di Potsdam (Repubblica Federale di Germania), un Accordo che regola i rapporti fra la Chiesa cattolica ed il Land. Per la Santa Sede ha firmato l'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Nunzio Apostolico in Germania e per il Brandeburgo il Signor Matthias Platzeck, Ministro-Presidente.

"Il presente Accordo" - si legge in un Comunicato reso pubblico oggi - "partendo dai vigenti Concordati con il Reich Germanico e con l'antica Prussia, prendendo atto della reciproca indipendenza di Chiesa e Stato e della loro disponibilità a una mutua cooperazione, dà un ordinamento stabile alle relazioni fra la Chiesa cattolica e il Land".

"I 25 articoli dell'Accordo e il relativo Protocollo Finale regolano vari aspetti di dette relazioni, quali la libertà religiosa e la condizione giuridica della Chiesa cattolica nella società civile; la sua libertà di azione nei campi culturale, educativo, pastorale e caritativo; la sua presenza nei mezzi di comunicazione sociale, nelle case di cura e di assistenza, e negli istituti di prevenzione e pena; la sua responsabilità per la conservazione dei monumenti ecclesiastici; la riscossione dell'imposta ecclesiastica; la prestazione finanziaria dello Stato alla Chiesa. Vengono anche regolati l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche e la gestione ecclesiastica di scuole ed istituti di formazione di ogni grado".
…/ACCORDO BRANDEBURGO/LAJOLO:PLATZECK VIS 20031113 (250)

MESSA IN SUFFRAGIO CARDINALI E VESCOVI DEFUNTI ULTIMO ANNO


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2003 (VIS). Come di consueto, nel mese dedicato alla memoria dei defunti, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto oggi nella Basilica Vaticana la Messa in suffragio dei Cardinali e Vescovi defunti nel corso dell'ultimo anno, concelebrata dal Cardinale Joseph Ratzinger, Decano del Collegio Cardinalizio e con i Cardinali presenti a Roma.

Nell'omelia il Papa ha affermato che: "La memoria dei Cardinali che ci hanno lasciato è stata particolarmente presente e viva durante il recente Concistoro. Mi è caro, anche in questo momento, ricordare i loro nomi: Hans Hermann Groër, Gerald Emmet Carter, Aurelio Sabattani, Francesco Colasuonno, Ignacio Antonio Velasco García, Corrado Ursi e Maurice Michael Otunga. Con loro ricordo pure il Patriarca Raphaël I Bidawid".

Giovanni Paolo II ha chiesto anche di pregare per i Vescovi scomparsi negli ultimi mesi ed ha detto: "È consolante pensare che tutti questi venerati Fratelli, zelanti servitori del Vangelo durante la loro esistenza terrena, sono ora nelle provvide 'mani' di Dio, che li ha accolti nell'eterno abbraccio del suo amore".

"Nella loro sollecitudine pastorale" - ha concluso il Pontefice - "essi hanno educato i fedeli, con la predicazione e con l'esempio, a tendere verso i valori veri ed eterni, cercando di farsi modelli del gregge loro affidato. Siamo perciò fiduciosi che il Signore voglia ad essi concedere la ricompensa promessa ai suoi servi fedeli".
HML/CARDINALI:VESCOVI DEFUNTI/… VIS 20031113 (240)

mercoledì 12 novembre 2003

UDIENZA GENERALE: DIO NON È INDIFFERENTE SOFFERENZE FEDELE


CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2003 (VIS). Il Salmo 141: "Sei tu il mio rifugio" è stato il tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro.

Giovanni Paolo II ha detto ai 12.000 pellegrini presenti, che il Salmo 141, l'ultima preghiera recitata da San Francesco d'Assisi prima di morire, "è una supplica intensa, scandita da una serie di verbi di implorazione rivolti al Signore: 'grido aiuto', 'supplico il Signore', 'effondo il mio lamento', 'sfogo la mia angoscia'. La parte centrale del Salmo è dominata dalla fiducia in Dio che non è indifferente alla sofferenza del fedele".

Il Salmista, ha proseguito il Pontefice, invoca Dio con insistenza "perché ha 'toccato il fondo dell'angoscia'. Lo supplica di intervenire per spezzare le catene del suo carcere di solitudine e di ostilità ed estrarlo dall'abisso della prova".

"Come in altri Salmi di supplica" - ha precisato il Santo Padre - "la prospettiva finale è quella di un rendimento di grazie, che sarà offerto a Dio dopo l'esaudimento: 'Strappa dal carcere la mia vita, perché io renda grazie al tuo nome'. Quando sarà stato salvato, il fedele si recherà a ringraziare il Signore in mezzo all'assemblea liturgica".

Il Papa ha concluso la catechesi segnalando che: "La tradizione cristiana ha applicato il Salmo 141 a Cristo perseguitato e sofferente. In questa prospettiva, la meta luminosa della supplica salmica si trasfigura in un segno pasquale, sulla base dell'esito glorioso della vita di Cristo e del nostro destino di resurrezione con lui".
AG/SALMO 141/… VIS 20031112 (250)

L'APPARTENENZA CULTURALE NON È UNA BARRICATA


CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2003 (VIS). L'Arcivescovo Giuseppe Pittau, S.I., Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica, è intervenuto in qualità di Delegato della Santa Sede, alla XXI Sessione della Conferenza Permanente dei Ministri Europei dell'Istruzione, tenutasi ad Atene (Grecia), dal 10 al 12 novembre 2003.

Nel suo discorso, l'Arcivescovo ha sottolineato che il tema della XXI Sessione: "Educazione interculturale: gestire la diversità, rafforzare la democrazia", "non potrebbe essere più rilevante. L'inizio del nuovo millennio è caratterizzato da una eccezionale mobilità e migrazione di popolazioni, che rende le nostre società europee, sempre più multietniche e multiculturali".

Il Presule ha sottolineato il successo degli sforzi compiuti nella promozione del dialogo interreligioso e interculturale che: "ci permettono di anticipare una visione di unità nella diversità", offrendo "speranza per il futuro".

"È importante" - ha proseguito il Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica - "sapere come apprezzare i valori della propria cultura; ma è anche necessario evitare di trasformare il proprio senso di appartenenza culturale in una barricata contro gli altri. Un necessario antidoto a tale rischio è la serena conoscenza di altre culture, non condizionata da pregiudizi negativi".

Il Delegato della Santa Sede ha parimenti ribadito la responsabilità dell'educazione nell'insegnare il "rispetto per le altre culture, ed incoraggiare gli individui a riscoprire la ricchezza della storia e dei valori di altre culture. (…) Ciò significa seguire un percorso formativo ed educativo che porti dalla semplice tolleranza all'accettazione della nostra realtà multiculturale, per conseguire la reciproca comprensione. La prospettiva interculturale implica un reale cambiamento a livello pedagogico, passando da modelli più o meno riusciti di integrazione e di rispetto per la diversità, alla ricerca di una vita in armonia con le differenze".
…/EDUCAZIONE INTERCULTURALE/PITTAU VIS 20031112 (290)
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