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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 28 aprile 2003

SALUTI AGLI SCOUT, BANCARI E GRUPPI AZIONE CATTOLICA


CITTA' DEL VATICANO, 26 APR. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto, nell'Aula Paolo VI, i 300 Membri del Consiglio Generale dell'Associazione Guide e Scout Cattolici Italiana (AGESCI), gli 800 Membri di un Gruppo Esecutivo della "Fundación Banco Bilbao Vizcaya Argentaria" (Spagna) e 1.250 Membri dell'Azione Cattolica della Polonia.

Ai rappresentanti dell'Agesci il Papa ha detto: "Ho sempre ammirato l'entusiasmo giovanile che contraddistingue" la vostra Associazione - "nonché il suo ardente desiderio di seguire fedelmente il Vangelo. Lo scoutismo è nato come cammino educativo con un proprio metodo che affascina bambini, adolescenti, giovani e fornisce agli adulti opportunità concrete per diventare educatori. La Chiesa guarda alla vostra Associazione con tanta speranza, perché è consapevole che è necessario offrire alle nuove generazioni l'opportunità di fare esperienza personale di Cristo".

Il Papa ha esortato i responsabili dell'Agesci a creare "un rapporto dinamico e costruttivo con le molteplici aggregazioni laicali, che arricchiscono la comunità ecclesiale. Potrete cooperare attivamente con esse per costruire una società rinnovata, dove regni la pace, fondata sulla giustizia, la libertà, la verità e l'amore. (…) Vorrei concludere esortandovi a non far mancare all'affascinante attività scoutistica il quotidiano nutrimento dell'ascolto della Parola di Dio, della preghiera e di un'intensa vita sacramentale".

Rivolgendosi ai Membri del Gruppo Esecutivo della "Fundación Banco Bilbao Vizcaya", in pellegrinaggio a Roma, provenienti dalla Spagna e dall'America Latina, il Santo Padre ha detto che il loro lavoro nel settore dello sviluppo economico, "quando ben orientato, favorisce la coesistenza pacifica con i cittadini e consente una vita in accordo con la dignità umana". Occorrerebbe sempre, ha aggiunto il Pontefice, essere "autori, centro e fine di tutta la vita economica e sociale".

"Desidero ricordarvi" - ha proseguito il Papa - "che l'interesse per il denaro, anche se legittimo, non può essere il motivo principale o il motivo esclusivo dell'attività imprenditoriale o commerciale, perché tale attività deve prendere in considerazione i fattori umani ed è subordinata alle esigenze morali proprie a tutta l'azione umana".

Il Papa ha concluso il suo discorso esortando i Membri della Fondazione allo "impegno cristiano nella sfera delle vostre attività, testimoniando con le parole e le azioni gli insegnamenti del Magistero ecclesiale riguardo alle questioni sociali".

Rivolgendo parole di saluto ai suoi concittadini in polacco, il Papa ha parlato della lunga azione dell'Azione Cattolica nel mondo, ricordando la sua rinascita in Polonia risalente a dieci anni fa, quando chiese "ai Vescovi polacchi di adoperarsi per il ripristino nella Chiesa di questa forma di apostolato dei laici". Il Santo Padre ha ugualmente ricordato che l'Azione Cattolica, nel corso del XX secolo "divenne una scuola di formazione dei laici che preparava a fronteggiare coraggiosamente la secolarizzazione, che stava dilagando sempre più fortemente nel XX secolo", ciò che è vero anche oggi, ha soggiunto il Pontefice.

Il Papa ha quindi incoraggiato l'Azione Cattolica ad affrontare la "sfida che comporta la secolarizzazione dei vari settori della vita sociale. Come testimoni del Vangelo, accogliere tale sfida in tutti gli ambienti: nella famiglia, nel luogo di lavoro, nella scuola o nell'università. Accoglietela, consapevoli che 'i laici derivano il dovere e il diritto all'apostolato dalla loro stessa unione con Cristo Capo'. (…) Dovere e diritto. Proprio così: avete il dovere e il diritto di portare il Vangelo, di testimoniare la sua attualità per l'uomo contemporaneo e di accendere la fede in coloro che si allontanano da Dio. Se la Chiesa riconosce il vostro diritto, se vi sostiene nell'attuarlo, vi ricorda al tempo stesso che questo è il vostro dovere".
AC/SCOUTS:BANCARI:AZIONE CATTOLICA/… VIS 20030428 (590)

MESSAGGIO ALLA STUDIOSA ITALIANA DI SANTA CATERINA DA SIENA


CITTA' DEL VATICANO, 26 APR. 2003 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha indirizzato un Messaggio alla Professoressa Giuliana Cavallini, alla quale, in occasione del Simposio europeo su Santa Caterina da Siena, il Senato Accademico della Pontificia Università San Tommaso ha assegnato una Targa d'Onore "per i meriti da Lei acquisiti nel corso della Sua lunga esistenza, spesa in gran parte a studiare e diffondere il pensiero della Santa Senese, Patrona d'Europa".

La Targa, ha ricordato il Pontefice, è stata conferita su richiesta del Consiglio della Facoltà di Teologia dell'Università Angelicum.

"Devota figlia spirituale di Santa Caterina" - scrive il Papa nel Messaggio - "Ella ne ha illustrato la ricchezza dottrinale, grazie anche al sostegno della Congregazione delle Missionarie della Scuola. (…) Come attivo membro di questa Famiglia religiosa, Ella ha investito le sue energie intellettuali e spirituali a gloria del Signore. (…) L'instancabile attività culturale e scientifica, da Lei profusa, ha varcato i confini dell'Italia, suscitando vasta eco e crescente apprezzamento in vari Paesi, dove Ella è riconosciuta quale esperta cateriniana di fama internazionale".
MESS/TARGA:SANTA CATERINA/CAVALLINI VIS 20030428 (190)

PACE E MISERICORDIA SONO I DONI PASQUALI DI CRISTO PER NOI


CITTA' DEL VATICANO, 27 APR. 2003 (VIS). Oggi, Domenica della Divina Misericordia, al termine della Santa Messa celebrata in Piazza San Pietro per la proclamazione di sei nuovi Beati, prima di recitare il Regina Coeli, preghiera che sostituisce l'Angelus nel periodo pasquale, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha rivolto alcune parole di saluto ai pellegrini venuti per le Beatificazioni.

Il Santo Padre ha detto: "Saluto (…) i Sacerdoti, le Religiose e i fedeli che animano il Centro di Spiritualità della Divina Misericordia, attivo ormai da dieci anni qui a Roma nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia".

"Gesù risorto incontra nel Cenacolo i discepoli" - ha affermato il Santo Padre - "e ad essi offre il dono pasquale della pace e della misericordia. Ben si comprende, meditando l'odierna pagina evangelica, come la vera pace scaturisca da un cuore riconciliato, che abbia sperimentato la gioia del perdono e sia perciò pronto a perdonare. La Chiesa, raccolta anche oggi spiritualmente in preghiera nel Cenacolo, presenta al suo Signore le gioie e le speranze, i dolori e le angosce del mondo intero. Ed egli offre come rimedio efficace la 'Divina Misericordia', chiedendo ai suoi ministri di farsi di essa strumenti generosi e fedeli".

Il Papa ha concluso i suoi saluti affidando: "a Maria in modo speciale le Chiese d'Oriente che celebrano in questa domenica la Pasqua di risurrezione".
ANG/DIVINA MISERICORDIA/… VIS 20030428 (240)

LA MISERICORDIA DIVINA SI MANIFESTA NEI SEI NUOVI BEATI


CITTA' DEL VATICANO, 27 APR. 2003 (VIS). Oggi, Seconda Domenica di Pasqua "de divina Misericordia", il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto la Celebrazione Eucaristica nel corso della quale ha proclamato Beati sei Servi di Dio italiani, affermando che: "In ciascuno di essi, in maniera diversa, si è manifestata la tenera e sorprendente misericordia del Signore".

Nell'omelia il Santo Padre ha detto che il Beato Giacomo Alberione, (1884-1971), Sacerdote, Fondatore della Famiglia Paolina, "intuì la necessità di far conoscere Gesù Cristo, Via Verità e Vita, 'agli uomini del nostro tempo con i mezzi del nostro tempo' - come amava dire - (…) Possano i suoi figli e le sue figlie spirituali mantenere inalterato lo spirito delle origini, per corrispondere in modo adeguato alle esigenze dell'evangelizzazione nel mondo di oggi".

Parlando del Sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, il Beato Marco d'Aviano, (1631-1699), il Santo Padre ha sottolineato che "Questo contemplativo itinerante per le strade dell'Europa fu al centro di un vasto rinnovamento spirituale grazie ad una coraggiosa predicazione accompagnata da numerosi prodigi". Il nuovo Beato, ricorda al continente europeo, ha detto ancora il Papa, che "la sua unità sarà più salda se basata sulle comuni radici cristiane".

"Sorprendente" - ha proseguito il Pontefice - "è quanto Iddio ha compiuto attraverso Maria Cristina Brando", (1856-1906), Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato. "La sua è una spiritualità eucaristica ed espiatrice, che si articola in due linee come 'due rami che partono dallo stesso tronco': l'amore di Dio e quello del prossimo".

Della Beata Eugenia Ravasco, (1845-1900), Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, il Santo Padre ha detto che essa fu: "Protesa interamente a diffondere l'amore ai Cuori di Cristo e di Maria (…). Contemplando questi due Cuori, Ella si appassionò al servizio del prossimo e consumò la vita con letizia per i giovani e i poveri. Seppe aprirsi con lungimiranza alle urgenze missionarie, con una speciale sollecitudine per i 'lontani' dalla Chiesa".

"Straordinario fu il suo modo di essere fedele in ogni circostanza sino all'ultimo respiro alla volontà di Dio" - ha detto il Papa riferendosi alla Beata Maria Domenica Mantovani (1862-1934), Vergine, Cofondatrice dell'Istituto Piccole Suore della Sacra Famiglia, "dal quale si sentiva amata e chiamata. Che bell'esempio di santità per ogni credente!".

Il Santo Padre ha concluso l'omelia ricordando che la Beata Giulia Salzano (1846-1929), Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Suore Catechiste del Sacro Cuore, "fu un'apostola della nuova evangelizzazione, nella quale unì l'azione apostolica alla preghiera, offerta senza sosta specialmente per la conversione delle persone 'indifferenti'. Questa nuova Beata ci incoraggia a perseverare nella fede e a non perdere mai la fiducia in Dio".
HML/BEATIFICAZIONI/… VIS 20030428 (460)

APPELLO DEL PAPA AL PRESIDENTE CUBANO CLEMENZA DISSIDENTI


CITTA' DEL VATICANO, 26 APR. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha lanciato oggi un appello al Presidente del Consiglio di Stato e del Governo della Repubblica di Cuba, Fidel Castro, mediante una lettera redatta dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, in cui chiede un gesto di clemenza per le condanne inflitte ad un gruppo di dissidenti cubani.

La Lettera ed un testo introduttivo, che di seguito riportiamo per intero, sono stati resi pubblici oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede:

"Appresa la notizia delle pesanti condanne inflitte ad un significativo gruppo di dissidenti cubani, fra cui tre condanne a morte, il Santo Padre ha incaricato il Segretario di Stato, il Cardinale Angelo Sodano, di esprimere al Presidente della Repubblica di Cuba, Fidel Castro, il Suo profondo dolore per tale dura sentenza".
"Nella lettera, che siamo stati autorizzati a rendere pubblica, il Segretario di Stato, esprime la profonda pena del Papa Giovanni Paolo II per le tre condanne a morte e il 'profondo dolore' del Sommo Pontefice per le 'pene comminate a numerosi cittadini cubani', chiedendo, infine, al Presidente della Repubblica di Cuba un 'significativo gesto di clemenza per i condannati'".

Ecco il testo della Lettera del Cardinale Sodano:

"Egregio Presidente,

"con l'approssimarsi della Santa Pasqua, sono lieto, in primo luogo, di esprimere i miei migliori auguri a Lei e a tutta la Nazione Cubana".

"Inoltre, compio l'importante incarico di comunicarLe che il Santo Padre è rimasto profondamente afflitto dall'apprendere delle dure condanne comminate recentemente a numerosi cittadini cubani ed anche di alcune condanne alla pena capitale".

"Di fronte a questi fatti, Sua Santità mi ha incaricato di chiedere a Sua Eccellenza di considerare un significativo gesto di clemenza in favore dei condannati a morte, con la certezza che tale atto contribuirà a creare un clima di maggiore distensione a beneficio del diletto popolo cubano".

"Sono sicuro che lei condivida con me la convinzione che solo un incontro sincero e costruttivo fra i cittadini e l'autorità civile possa garantire la promozione di uno stato moderno e democratico in una Cuba più unita e fraterna".

"Profitto di questa circostanza per rinnovarLe, Signor Presidente, i sentimenti della mia più alta e distinta considerazione".
GPII-APPELLO/CUBA:CASTRO/SODANO VIS 20030428 (370)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 28 APR. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- L'Arcivescovo Angelo Comastri, Prelato di Loreto (Italia) e Delegato Pontificio per il Santuario Lauretano e Seguito.

- Il Vescovo Wilton Daniel Gregory, di Belleville (Stati Uniti d'America), Presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America con il Vescovo William Stephen Skylstad, di Spokane, Vice-Presidente, il Monsignore William P. Fay, Segretario Generale e Suor Lourdes Sheehan, R.S.M., Segretario Generale Associato della medesima Conferenza Episcopale.

Sabato 26 aprile il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Arcivescovo Giuseppe Leanza, Nunzio Apostolico in Bulgaria.

- La Signora Nina Kovalska, Ambasciatrice di Ucraina in Visita di congedo.

- La Signora Blanca Elida Zuccolillo de Rodriguez Alcalá, Ambasciatrice del Paraguay in Visita di congedo.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/…/… VIS 20030428 (140)

IL SANTO PADRE AI PELLEGRINI VENUTI PER LE BEATIFICAZIONI


CITTA' DEL VATICANO, 28 APR. 2003 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto in udienza i pellegrini che hanno partecipato ieri mattina alla Celebrazione Eucaristica per la Beatificazione dei Servi di Dio Giacomo Alberione, Marco d'Aviano, Maria Cristiana Brando, Eugenia Ravasco, Maria Domenica Mantovani e Giulia Salzano.

Ricordando alcuni aspetti della vita dei nuovi Beati, il Papa ha affermato che Don Alberione, Fondatore della Famiglia Paolina, "non soltanto aprì all'evangelizzazione i moderni 'pulpiti' della comunicazione sociale, ma concepì la sua opera come un'azione organica all'interno della Chiesa e al suo servizio".

Il Santo Padre ha auspicato che il Beato D'Aviano, Presbitero, dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, "protegga l'Europa, perché possa costruire la sua unità non trascurando le comuni radici cristiane".

Rivolgendosi alle Figlie spirituali della Beata Maria Cristina Brando, il Papa ha auspicato che seguendo l'esempio della Fondatrice della Congregazione delle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato, esse seguano il suo programma di vita e di servizio ecclesiale, unendosi "a Cristo che si immola per l'umanità nell'Eucaristia, e" trasfondendo "poi il loro amore verso Dio nell'umile e quotidiano servizio ai fratelli bisognosi".

Della Beata Eugenia Ravasco, Fondatrice della Congregazione delle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, il Santo Padre ha detto che "la nuova Beata si trasformò in apostola ardente e infaticabile, in educatrice zelante dei giovani in particolare delle ragazze, alle quali non ebbe timore di proporre mete alte di vita cristiana".

Riferendosi alla Beata Maria Domenica Mantovani, CoFondatrice dell'Istituto Piccole Suore della Sacra Famiglia, il Santo Padre ha esortato a "rispondere con prontezza alla voce di Dio, che chiama ogni battezzato a tendere alla santità nelle ordinarie circostanze della vita d'ogni giorno".

Il Papa ha concluso l'udienza auspicando che i Figli e le Figlie spirituali della Beata Giulia Salzano, Fondatrice della Congregazione delle Suore Catechiste del Sacro Cuore, continuino a "percorrere con gioia le orme da lei tracciate, pronte ad affrontare ogni sacrificio pur di portare a compimento la missione che Iddio vi affida".
AC/BEATIFICAZIONI/… VIS 20030428 (350)

LETTERE CREDENZIALI NUOVO AMBASCIATORE REPUBBLICA CECA


CITTA' DEL VATICANO, 28 APR. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto in Vaticano il nuovo Ambasciatore delle Repubblica Ceca presso la Santa Sede, Signor Pavel Jajtner, in occasione delle Presentazione delle Lettere Credenziali.

Il Papa, esprimendosi in inglese, ha ricordato che "i rapporti diplomatici della Chiesa sono parte della sua missione di servizio alla famiglia umana. Mentre la missione è eminentemente spirituale e perciò distinta dall'ordine politico, il suo sentito desiderio di promuovere proficui rapporti con la società civile deriva dalla sua lunga esperienza nel cercare di applicare i valori universali pertinenti la verità e l'amore alla ampia varietà di culture e nazioni che costituiscono il nostro mondo. Infatti è precisamente il compito di promuovere la comprensione della dignità della persona umana e la promozione della pace fra i popoli - condizioni essenziali per un autentico sviluppo degli individui e delle nazioni - che motiva l'attività diplomatica della Santa Sede".

Indicando "la libertà politica che il popolo ceco attualmente gode" - il Santo Padre ha aggiunto che: "La storia ci insegna che il cammino dall'oppressione alla libertà è arduo, spesso segnato dalle lusinghe di false forme di libertà e di superficiali promesse di speranza. Mentre lo sviluppo economico e la derivante trasformazione sociale hanno avuto effetti positivi su numerosi abitanti nel vostro paese, i membri più deboli della società, particolarmente i poveri, gli emarginati, i malati e gli anziani, devono essere salvaguardati".

"L'autentico sviluppo non può mai essere raggiunto solo attraverso mezzi economici" - ha continuato il Pontefice. - "Infatti il fenomeno noto con il nome di 'idolatria del mercato' - conseguenza della cosiddetta 'civiltà dei consumi' - tende a ridurre gli individui a cose e a subordinare l'essere all'avere. Questo fenomeno avvilisce seriamente la dignità della persona umana e rende, nella migliore delle ipotesi, la promozione della solidarietà umana difficile. Invece il riconoscimento della natura spirituale della persona umana e un rinnovato apprezzamento del carattere morale dello sviluppo sociale ed economico, devono essere considerati requisiti imprescindibili della trasformazione della società in una autentica civiltà dell'amore".

Il Santo Padre ha osservato che mentre il mondo entra nel terzo millennio, le nazioni, gli individui e i gruppi in Europa riflettono sul "ruolo fondamentale e determinante del cristianesimo nelle loro culture particolari. Infatti Lei ha ricordato che le verità e i valori del cristianesimo sono stati a lungo il fondamento della vera struttura della società europea, ed hanno dato forma alle sue istituzioni civiche e politiche". Il Papa ha quindi sottolineato l'importanza dell'insegnamento cristiano che "vigorosamente afferma e difende la fonte della dignità della persona umana e il suo posto nel disegno di Dio".

"In questo contesto" - ha affermato il Santo Padre - "non possiamo non preoccuparci che l'eclissi del senso di Dio risulti in un'eclissi del senso dell'uomo e della sublime meraviglia della vita alla quale è chiamato. Mentre le tragiche calamità della guerra e della dittatura continuano a sfigurare violentemente il piano di amore di Dio per l'umanità, anche le più sottili usurpazioni del crescente materialismo, utilitarismo ed emarginazione della fede gradualmente minano la vera natura della vita come dono di Dio. Mentre le nazioni d'Europa vanno verso una nuova configurazione, il desiderio di rispondere alle sfide dell'ordine mondiale che cambia, devono essere informati della perenne proclamazione della Chiesa della verità che rende i popoli liberi e rende le istituzioni culturali e civili capaci di compiere autentici progressi".
CD/CREDENZIALI/REPUBBLICA CECA:JAJTNER VIS 20030428 (580)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 28 APR. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Membri del Pontificio Consiglio della Cultura il Cardinale Julius Riyadi Darmaatmadja, Arcivescovo di Giacarta (Indonesia) ed il Cardinale Juan Sandoval Íñiguez, Arcivescovo di Guadalajara (Messico).

Sabato 26 aprile è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato:

- Il Cardinale Jozef Tomko, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, Suo Inviato Speciale alla cerimonia di traslazione delle reliquie del Beato Vescovo Teodor Romzha, che avrà luogo a Uzhorod (Ucraina), il 28 giugno 2003.

- L'Arcivescovo Adriano Bernardini, finora Nunzio Apostolico in Thailandia, in Singapore ed in Cambogia e Delegato Apostolico in Myanmar, in Laos, in Malaysia e in Brunei, Nunzio Apostolico in Argentina.

- Il Vescovo Ngô Quang Kiêt, di Lang Són et Cao Bang, Amministratore Apostolico "Sede plena" dell'Arcidiocesi di Hà Nôi (superficie: 7.000; popolazione: 6.000.000; cattolici: 305.000; sacerdoti: 49; religiosi: 325), Vietnam.
NA:NN/…/… VIS 20030428 (160)
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