Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 23 giugno 2003

COSTRUIRE RAPPORTI NUOVI DI FRATERNITÀ E COMPRENSIONE


CITTA' DEL VATICANO, 22 GIU. 2003 (VIS). Al termine dell'incontro privato con la Presidenza Collegiale della Bosnia-Erzegovina, nell'aeroporto internazionale di Banja Luka, il Santo Padre Giovanni Paolo II si è recato in autovettura panoramica al Convento della Santissima Trinità sulla collina di Petricevac, alla periferia di Banja Luka, per celebrare la Santa Messa e proclamare Beato il Servo di Dio Ivan Merz, con la partecipazione di 50.000 fedeli.

Alla celebrazione erano presenti i tre Membri della Presidenza Collegiale della Bosnia-Erzegovina, il Presidente della Repubblica Serba di Bosnia, autorità politiche e civili, il Cardinale Vinko Puljic, Arcivescovo di Vrhbosna e tutti i Vescovi della Bosnia.

Il Vangelo è stato cantato in lingua ucraina poiché nella regione di Banja Luka vive un numeroso gruppo di cattolici di rito bizantino, nati in Ucraina.

Nell'omelia il Papa ha inviato "un fraterno saluto" a Sua Beatitudine il Patriarca Pavle e ai Membri del Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa serba, ha salutato anche i fedeli delle altre Comunità ecclesiali della Bosnia-Erzegovina, i fedeli della Comunità ebraica e della Comunità islamica e tutti i pellegrini giunti dalle diverse parti del Paese e dalle Nazioni vicine.

"Da questa città, segnata nel corso della storia da tanta sofferenza e tanto sangue" - ha detto il Papa - "imploro il Signore Onnipotente affinché abbia misericordia per le colpe commesse contro l'uomo, la sua dignità e la sua libertà anche da figli della Chiesa cattolica e infonda in tutti il desiderio del reciproco perdono. Soltanto in un clima di vera riconciliazione, la memoria di tante vittime innocenti e il loro sacrificio non saranno vani, ci incoraggeranno a costruire rapporti nuovi di fraternità e di comprensione".

Del nuovo Beato, il laico Ivan Merz, nato a Banja Luka nel 1896 e morto nel 1928, Giovanni Paolo II ha detto: "Giovane brillante, seppe moltiplicare i ricchi talenti naturali di cui era dotato ed ottenne numerosi successi umani: si può parlare della sua come di una vita ben riuscita. Ma la ragione per cui egli viene oggi ascritto all'albo dei Beati non è quella. Ciò che lo introduce nel coro dei Beati è il suo successo davanti a Dio. La grande aspirazione di tutta la sua vita, infatti, è stata quella di 'mai dimenticare Dio, desiderare sempre di unirsi a Lui'".

Ricordando che il Beato Merz fu "uno dei promotori del rinnovamento liturgico nella sua Patria", il Papa ha sottolineato che con la partecipazione alla Santa Messa "egli trasse la spinta a farsi apostolo dei giovani. Non a caso scelse come motto 'Sacrificio - Eucaristia - Apostolato'".

"Il nome di Ivan Merz" - ha proseguito il Pontefice - "ha significato un programma di vita e di azione per tutta una generazione di giovani cattolici. Deve continuare ad esserlo anche oggi! La vostra Patria e la vostra Chiesa, carissimi giovani, hanno vissuto momenti difficili ed ora occorre lavorare perché la vita riprenda pienamente ad ogni livello". A questo proposito il Papa ha invitato tutti "a non cedere alla tentazione dello scoraggiamento, ma a moltiplicare le iniziative perché la Bosnia-Erzegovina torni ad essere terra di riconciliazione, di incontro e di pace".

"Il futuro di queste contrade dipende anche da voi!" - ha esclamato Giovanni Paolo II - "Non cercate altrove una vita più comoda, non fuggite le vostre responsabilità aspettando che altri risolvano i problemi, ma ponete risolutamente rimedio al male con la forza del bene. Come il Beato Ivan, ricercate l'incontro personale con Cristo che illumina di luce nuova la vita. Il Vangelo sia il grande criterio che guida i vostri orientamenti e le vostre scelte!".

Il Santo Padre ha concluso l'omelia auspicando che: "La pace di Dio Padre, che sorpassa ogni sentimento, custodisca il vostro cuore e il vostro spirito nella conoscenza e nell'amore di Dio e del suo Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo! È la preghiera e l'augurio che, per intercessione del Beato Ivan Merz, il Papa eleva oggi per voi e per tutti i Popoli della Bosnia-Erzegovina".

Al termine della Santa Messa e prima della recita dell'Angelus, il Santo Padre ha rivolto parole di saluto in lingua tedesca, ungherese, italiana, serba e croata ai fedeli presenti ed ha auspicato che la Vergine ottenga dal Suo Figlio per tutti "la grazia di mantenere integra la fede, solida la speranza, e il fervore della carità in ogni momento".

Dopo la cerimonia di Beatificazione il Papa si è recato al Vescovado di Banja Luka per consumare la seconda colazione con i Vescovi della Bosnia-Erzegovina e con i Cardinali e i Vescovi del Seguito Papale.
PV-BOSNIA/BEATIFICAZIONE:ANGELUS/BANJA LUKA VIS 20030623 (760)

ARRIVO DEL PAPA A BANJA LUKA E INIZIO 101° VIAGGIO APOSTOLICO


CITTA' DEL VATICANO, 22 GIU. 2003 (VIS). Questa mattina alle 9:40, dopo un volo di quasi 90 minuti, l'aereo papale è atterrato all'aeroporto internazionale di Banja Luka, dove ad accogliere il Santo Padre, in occasione della sua seconda Visita Apostolica in Bosnia-Erzegovina, erano autorità civili e religiose. Il Santo Padre ha salutato le autorità presenti, i fedeli cattolici laici e i "Fratelli e le Sorelle della Chiesa Ortodossa Serba e delle altre Comunità ecclesiali, come anche i fedeli del Giudaismo e dell'Islam".

"Sapendo che, mediante la radio e la televisione, mi è dato di entrare nelle vostre case, saluto ed abbraccio tutti voi, cari abitanti delle diverse parti della Bosnia ed Erzegovina. Conosco la lunga prova che avete vissuto, il peso di sofferenza che accompagna quotidianamente la vostra vita, la tentazione dello scoraggiamento e della rassegnazione che vi insidia. Mi pongo al vostro fianco per chiedere alla Comunità internazionale, che tanto ha già fatto, di continuare ad esservi accanto per consentirvi di giungere presto ad una situazione di piena sicurezza nella giustizia e nella concordia".

"Siate voi stessi i primi costruttori del vostro futuro!" - ha esclamato il Papa ed ha soggiunto: "Certo, la ripresa non è facile. (…) Ma voi sapete che la ripresa è comunque possibile".

Il Santo Padre ha affermato inoltre che: "Perché la società assuma un volto autenticamente umano e tutti possano affrontare il futuro con fiducia, è necessario rifare l'uomo dal di dentro, curando le ferite e operando un'autentica purificazione della memoria mediante il reciproco perdono. È nel profondo del cuore la radice di ogni bene e, purtroppo, di ogni male. È là che deve avvenire il cambiamento, grazie al quale sarà possibile rinnovare il tessuto sociale e instaurare rapporti umani aperti alla collaborazione tra le forze vive del Paese".

Rivolgendosi a quanti "esercitano democraticamente il governo", il Papa ha avuto parole di esortazione dicendo: "non desistano per le difficoltà del momento da un'opera così indispensabile, né si lascino sopraffare da interessi di parte. All'impresa comune" - ha ribadito il Pontefice - "la Chiesa Cattolica intende apportare il proprio contributo mediante l'impegno fattivo dei suoi figli in particolare mediante le diverse iniziative di educazione, assistenza e promozione umana che le sono proprie, nel libero esercizio della sua specifica missione".
PV-BOSNIA/ARRIVO/BANJA LUKA VIS 20030623 (390)

PROFILO E STATISTICHE RELATIVE ALLA BOSNIA-ERZEGOVINA


CITTA' DEL VATICANO, 22 GIU. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II, giungendo all'Aeroporto Internazionale di Banja Luka (Bosnia-Erzegovina), ha dato inizio al suo 101° Viaggio Apostolico fuori d'Italia e alla seconda visita nel Paese balcanico, dopo la prima alla capitale Sarajevo, del 12 e 13 aprile 1997.

Già parte della Repubblica federativa socialista jugoslava (1945-1991), la Bosnia ha dichiarato l'indipendenza il 9 gennaio 1992. Presto è scoppiata una guerra che ha coinvolto i tre gruppi etnici croato, bosniaco-musulmano e serbo, terminata dopo l'intervento delle forze dell'O.N.U. e della N.A.T.O.

Il 21 novembre 1995 gli Accordi di Dayton hanno sancito l'integrità e la sovranità della Repubblica di Bosnia-Erzegovina (BiH), seppure divisa in due entità, ciascuna dotata di un proprio parlamento e governo: la Federazione della Bosnia-Erzegovina (croato-musulmana: 51% del territorio e la Repubblica Serba o Srpska (49%).

La Federazione è guidata da un Presidente e da un Vice-Presidente alternativamente croato e musulmano; il potere legislativo spetta al Parlamento composto da una Camera dei rappresentanti (140 membri) e da una Camera popolare (74 membri). Dal punto di vista amministrativo, la Federazione è suddivisa in 10 cantoni assolutamente autonomi. Anche la Repubblica Srpska è guidata da un Presidente e da un Vice-Presidente; l'Assemblea Nazionale è composta da 140 membri.

Brcko è un'unità amministrativa speciale e non fa parte di nessuna delle due entità, ma è sotto la giurisdizione del governo centrale della Bosnia-Erzegovina.

La Presidenza Collegiale della Repubblica della Bosnia-Erzegovina è composta da 3 membri eletti per 4 anni in rappresentanza delle tre etnie (un croato, un musulmano, un serbo); ognuno dei tre membri presiede a rotazione per un periodo di 8 mesi, "primus inter pares". Il Parlamento centrale è formato da due camere: la Camera dei rappresentanti (42 deputati eletti a suffragio diretto, per 2/3 croato-musulmani e per 1/3 serbi), con sede a Sarajevo, e la Camera dei popoli (5 delegati per ogni etnia), che si riunisce a Lukavica. L'esecutivo centrale è formato da un Consiglio dei Ministri, nominato dalla Presidenza, composto da 6 membri, ciascuno dei quali occupa la carica di primo ministro a rotazione per 8 mesi.

La capitale della Bosnia-Erzegovina, Sarajevo, conta circa 360.000 abitanti. Banja Luka è la seconda città del Paese con una popolazione di 143.079 abitanti. La lingua nazionale è il serbo-croato. I Bosniaci sono il 43,7% della popolazione; i Serbi il 31,4%; i Croati il 17,3% e il rimanente 7,6% conta altri gruppi etnici. I Musulmani Sunniti comprendono il 43% della popolazione; gli Ortodossi il 30%; i Cattolici l'11,3% e il restante 15% è rappresentato da altre confessioni.
PV-BOSNIA/PROFILO:STATISTICHE/… VIS 20030623 (430)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale dell'India in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Telesphore Placidus Toppo, di Ranchi.

- L'Arcivescovo Benedict John Osta, S.I., di Patna.

- Il Vescovo John Baptist Thakur, S.I., di Muzaffarpur.

- Il Vescovo Thomas Kozhimala, di Bhagalpur.

- Il Vescovo Victor Henry Thakur, di Bettiah.

- Il Vescovo Vincent Barwa, di Purnea.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

Nel tardo pomeriggio di venerdì 20 giugno, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.
AL:AP/…/… VIS 20030623 (120)

PRESA DI POSSESSO DEL TITOLO DEL CARDINALE EDWARD I. CASSIDY

CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2003 (VIS). Il Cardinale Edward Idris Cassidy, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, prenderà possesso del Titolo della Chiesa di Santa Maria in Via Lata, Via del Corso, 36, mercoledì 25 giugno 2003, alle ore 19:30.
…/CHIESA TITOLARE/CASSIDY VIS 20030623 (60)

INCONTRO DEL PAPA CON I RESPONSABILI CIVILI E RELIGIOSI


CITTA' DEL VATICANO, 22 GIU. 2003 (VIS). Alle 17:30 di oggi pomeriggio, nel Vescovado di Banja Luka, ha avuto luogo la visita di cortesia al Santo Padre del Presidente della Repubblica Serba, Signor Dragan Cavic e del Presidente della Federazione della Bosnia ed Erzegovina, Signor Niko Lozancic.

Successivamente ha reso una visita di cortesia al Santo Padre il Consiglio Inter-Religioso della Bosnia-Erzegovina, composto dal Metropolita Ortodosso di Sarajevo, dall'Arcivescovo Cattolico di Sarajevo, dal Gran Rais della Comunità Musulmana della Bosnia-Erzegovina e dal Presidente della Comunità Ebraica della Bosnia-Erzegovina. La carica di Presidente del Consiglio Inter-Religioso viene ricoperta con turno annuale da uno dei quattro membri. Nell'anno 2003, tale funzione è svolta dal Presidente della Comunità Ebraica.

Alle 18:30, Giovanni Paolo II si è recato in visita privata alla Cattedrale di Banja Luka, nel giardino del Vescovado, dedicata a San Bonaventura, Patrono della città. L'antica Cattedrale fu completamente distrutta dal terremoto del 1969 e l'attuale venne costruita nel 1973. All'interno della Cattedrale un gruppo di circa 60 persone, comprendente il Collegio dei Consultori, il Consiglio Presbiterale, i rappresentanti delle Comunità Religiose, seminaristi e alcuni giovani, hanno salutato il Santo Padre.

Infine il Papa si è recato all'aeroporto dove, svoltasi la cerimonia di congedo dalle autorità civili e religiose della Bosnia-Erzegovina, è salito a bordo dell'aereo che lo ha riportato a Roma, all'aeroporto di Ciampino, poco dopo le 21:00.
PV-BOSNIA/CONGEDO/BANJA LUKA VIS 20030623 (240)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo John Ha Tiong Hock, Arcivescovo Metropolita di Kuching (19.173; popolazione: 1.000.000; cattolici: 133.129; sacerdoti: 18; religiosi: 69), Malesia. L'Arcivescovo eletto, finora Ausiliare della medesima Arcidiocesi, succede all'Arcivescovo Peter Chaung Hoan Ting, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Reverendo Eduardo Horacio García, finora Parroco a Buenos Aires e Direttore Spirituale nel Seminario Maggiore, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Buenos Aires (superficie: 203; popolazione: 2.729.610; cattolici: 2.500.000; sacerdoti: 837; religiosi: 2.363; diaconi permanenti: 6), Argentina. Il Vescovo eletto è nato a Buenos Aires (Argentina), nel 1956 ed è stato ordinato sacerdote nel 1983.
NER:RE:NEA/…/HOCK:TING:GARCÍA VIS 20030623 (140)
Copyright © VIS - Vatican Information Service