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venerdì 12 settembre 2003

AI VESCOVI: PROMUOVERE FIORITURA VOCAZIONI SACERDOZIO


CITTA' DEL VATICANO, 12 SET. 2003 (VIS). Alle 13:45 di oggi il Santo Padre ha consumato la seconda colazione nel Seminario di Banská Bystrica con i Vescovi della Conferenza Episcopale Slovacca - che il 15 settembre prossimo commemora il X anniversario della sua costituzione - e con i Cardinali e Vescovi del Seguito Papale. La Slovacchia conta 19 Vescovi: 9 Ordinari, 7 Ausiliari, 1 Vescovo Coadiutore e 2 Emeriti. Due sono i Cardinali slovacchi: il Cardinale Ján Chryzostom Korec, S.I., Vescovo di Nitra e il Cardinale Jozef Tomko, Prefetto emerito della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

Nel suo Messaggio, consegnato alla fine dell'incontro, il Papa scrive: "La Chiesa di Dio che è in Slovacchia, uscita dai tempi bui della persecuzione e del silenzio, nei quali offrì una prova luminosa di fedeltà al Vangelo, ha potuto in questi ultimi anni riprendere le sue attività, dandosi anche le strutture necessarie al libero esercizio della sua missione".

Nel Messaggio il Papa scrive ancora: "Voi vi state impegnando più in generale per la ripresa della vita cristiana a diversi livelli. I risultati che si stanno registrando sono confortanti. Molte persone hanno ritrovato il coraggio evangelico di dichiarare apertamente la propria fede cattolica. (…) Il lavoro apostolico - svolto con zelo sotto la vostra guida da tanti sacerdoti, religiosi, religiose e laici impegnati - sta dando i suoi frutti".

"Vi esorto a continuare con coraggio nella strada intrapresa:" - si legge ancora nel Messaggio - "la formazione umana e spirituale, insieme ad un'adeguata preparazione culturale, sia oggetto di speciale impegno nei Seminari e nelle Case religiose, per donare alla Chiesa e al mondo sacerdoti e persone consacrate che sappiano essere umili e ardenti apostoli del Vangelo. (…) È urgente promuovere una nuova fioritura di vocazioni sacerdotali e religiose. Da questo, infatti, dipende il futuro della Chiesa in Slovacchia".

Giovanni Paolo II esorta i Vescovi a seguire con cura la famiglia "tempio dell'amore e della vita, proclamando e difendendo l'unità e l'indissolubilità del matrimonio. Guardate con amore ai giovani, che sono il presente e il futuro della Chiesa e della società. Coltivate un dialogo aperto con il mondo della cultura".

"Abbiate cura dei deboli e dei poveri. (…) Siate vicini, con pastorale sollecitudine, ai disoccupati facendovi carico della loro difficile situazione e stimolando tutte le forze sociali a fare il possibile per creare nuovi posti di lavoro".

Il Santo Padre conclude il Messaggio con queste parole, "Il Papa sa, venerati Fratelli, che il ministero episcopale porta con sé spine e croci, che spesso rimangono racchiuse nel segreto del cuore. Ma sa anche, come del resto lo sapete voi, che nel piano misterioso della Provvidenza queste sofferenze sono la garanzia della fecondità di un apostolato che produrrà con l'aiuto di Dio frutti abbondanti. Non vi scoraggiate e non lasciatevi sopraffare dalla difficoltà e dalla fatica. Contate sempre sul sostegno della grazia del Signore".

Al termine dell'incontro, è in programma che il Papa saluti un gruppo di rappresentanti di altre Chiese e Confessioni cristiane del Paese ed i seminaristi. Successivamente riprenderà l'aereo per rientrare alla Nunziatura Apostolica di Bratislava.
PV-SLOVACCHIA/MESS VESCOVI/BANSKA BYSTRICA VIS 20030912 (520)

FACCIAMO SPAZIO A DIO E SEGUIAMO ESEMPIO DI MARIA


CITTA' DEL VATICANO, 12 SET. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II è partito in aereo alla volta di Banská Bystrica, città situata a 190 chilometri a nordest della capitale, e in automobile ha raggiunto la Piazza del Risorgimento Nazionale dove alle 10:30 ha presieduto la Santa Messa. Alla celebrazione della Messa del Santissimo Nome di Maria, hanno assistito cattolici ed altri fratelli cristiani delle comunità ecclesiali protestanti.

Il Papa ha detto nell'omelia: "Il luogo in cui ci troviamo è particolarmente significativo nella storia della vostra città: esso infatti richiama il rispetto e la devozione dei vostri padri verso il Signore Onnipotente e la Vergine Santissima e, insieme, il tentativo di profanazione di questa preziosa eredità, perpetrato da un regime oscuro in anni non ancora lontani. Di tutto questo la colonna della Vergine Maria è silenziosa testimone".

Riferendosi al brano evangelico nel quale "Maria (…) si rivolge all'Angelo Gabriele, che le comunica la chiamata di Dio a diventare la madre del suo Figlio", il Santo Padre ha affermato: "L'incarnazione del Verbo costituisce il punto decisivo del 'progetto' manifestato da Dio fin dall'inizio della storia umana, dopo il primo peccato. Egli vuole comunicare agli uomini la sua stessa vita, chiamandoli a diventare suoi figli. È una chiamata che attende la risposta di ciascuno. Dio non impone la salvezza; la propone come iniziativa d'amore, a cui occorre rispondere con una libera scelta, motivata anch'essa dall'amore".

All'interrogativo di quale sia, nella immediata disponibilità di Maria ad obbedire al Signore, la lezione per noi, il Papa ha risposto affermando: "Maria ci insegna il cammino verso una libertà matura. Nel nostro tempo, non sono pochi i cristiani battezzati che ancora non hanno fatta propria, in maniera adulta e consapevole, la loro fede. Si dicono cristiani, ma non reagiscono con responsabilità piena alla grazia ricevuta; ancora non sanno che cosa vogliono e perché lo vogliono".

"Ecco la lezione da raccogliere oggi" - ha proseguito il Pontefice - "è urgente educarsi alla libertà. In particolare, è urgente che, nelle famiglie, i genitori educhino alla giusta libertà i propri figli, per prepararli a dare l'opportuna risposta alla chiamata di Dio. Le famiglie sono il vivaio in cui si formano le pianticelle delle nuove generazioni. Nelle famiglie si forgia il futuro della Nazione".

"Maria crede e per questo dice di sì. È una fede che diventa vita: diventa impegno verso Dio, che la colma di sé con la maternità divina, e impegno verso il prossimo, che attende il suo aiuto nella persona della cugina Elisabetta".

"Cari Fratelli s Sorelle" - il Papa ha concluso l'omelia - "facciamo spazio a Dio! Nella varietà e ricchezza delle diverse vocazioni, ognuno è chiamato, sull'esempio di Maria, ad accogliere Dio nella propria vita e a percorrere con Lui le strade del mondo, annunciando il suo Vangelo e testimoniando il suo amore".
PV-SLOVACCHIA/MESSA/BANSKA BYSTRICA VIS 20030912 (490)

COLTIVARE IL SENSO DELLA PRESENZA DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 11 SET. 2003 (VIS). Alle 17:00 di oggi pomeriggio il Santo Padre Giovanni Paolo II si è recato in autovettura panoramica dalla Nunziatura Apostolica di Bratislava alla Cattedrale di Trnava, dedicata a San Giovanni Battista. La Cattedrale è il primo monumento sacro di impronta barocca in Slovacchia. Dal 1977 è Cattedrale metropolitana e può contenere circa 400 persone.

Trnava è una delle più antiche città slovacche ed ha svolto un ruolo importante nella storia del Paese. Sorta come mercato al crocevia tra le rotte commerciali europee che collegano le regioni ceche all'Ungheria ed ai Balcani, e i paesi mediterranei al Mar Baltico, la città è dall'ultima riforma amministrativa del 1996, capitale regionale e conta 70.000 abitanti.

Dopo l'arrivo alla Cattedrale, il Santo Padre Giovanni Paolo II si è raccolto in preghiera per alcuni minuti e successivamente ha rivolto parole di saluto a tutti i presenti, affermando: "Da questa che è la chiesa madre di tutte le chiese della Diocesi, estendo il mio saluto affettuoso a tutti gli abitanti di questo territorio, e su tutti invoco la grazia e la benedizione del Signore".

Riferendosi a San Giovanni Battista, il Papa ha detto: "è l'uomo che vive in una solitudine colma della presenza di Dio. (…) Auguro a voi, cari Fratelli e Sorelle, di coltivare in voi stessi il senso della presenza di Dio mediante l'ascolto della sua Parola, la preghiera, la celebrazione dei Sacramenti, il servizio dei fratelli. Nella vita quotidiana diventerete così, come Giovanni Battista, gli araldi e i testimoni della presenza amorevole e salvifica di Dio nel mondo di oggi".

Conclusa la visita alla Cattedrale, il Santo Padre è rientrato alla Nunziatura Apostolica di Bratislava che lo ospita.
PV-SLOVACCHIA/VISITA CATTEDRALE/TRNAVA VIS 20030912 (310)

TELEGRAMMA UCCISIONE MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI SVEZIA


CITTA' DEL VATICANO, 12 SET. 2003 (VIS). Di seguito riportiamo il testo del telegramma di cordoglio che il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha fatto pervenire, a nome del Santo Padre Giovanni Paolo II, al Signor Goran Persson, Primo Ministro di Svezia, nell'apprendere la notizia dell'uccisione, ieri a Stoccolma, della Signora Anna Lindh, Ministro degli Affari Esteri di Svezia.

"Profondamente rattristato nell'apprendere la notizia della morte violenta della Signora Anna Lindh, Ministro degli Affari Esteri, Sua Santità Papa Giovanni Paolo II invia sentite condoglianze al Governo svedese, ai familiari della defunta e all'intera Nazione. Raccomandando l'anima della Signora Lindh alla benevolente misericordia di Dio Onnipotente, Sua Santità invoca i doni divini del conforto e della fortezza su quanti piangono la sua scomparsa".

"Aggiungo" - scrive il Cardinale Sodano - "l'espressione personale della mia simpatia in questa triste circostanza e assicuro a tutti le mie preghiere".
TGR/SCOMPARSA MINISTRO:SVEZIA/SODANO VIS 20030912 (160)
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