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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 15 settembre 2003

SIATE DISCEPOLI IN ASCOLTO E APOSTOLI TESTIMONI VANGELO


CITTA' DEL VATICANO, 13 SET. 2003 (VIS). Alle 9:00 di questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha lasciato Bratislava per recarsi, in aereo, a Kosice, a 400 chilometri dalla capitale, nella Slovacchia orientale. Successivamente, in automobile, ha percorso 65 chilometri per raggiungere Roznava dove, alle 11:00 circa, è giunto al Campo di Podrákos, vasta distesa collinare alla periferia della città che può contenere oltre 500.000 persone. Qui il Papa ha celebrato la Santa Messa in onore di San Giovanni Crisostomo, Dottore della Chiesa molto venerato e considerato ponte fra Oriente e Occidente.

Alla celebrazione della Santa Messa hanno assistito autorità civili e religiose, il Presidente della Slovacchia, e numerosi fedeli dei Paesi confinanti. In particolare il Papa ha rivolto, nella loro lingua, parole di saluto ai pellegrini provenienti dall'Ungheria.

Esprimendosi in slovacco, il Santo Padre ha affermato che: "Ad ogni fedele, (…) è affidato il compito di essere discepolo ed apostolo: discepolo, in ascolto umile e docile della parola che salva; apostolo, con la testimonianza appassionata di una vita informata dal Vangelo. Dice un proverbio slovacco: 'Le parole ammoniscono, gli esempi trascinano'. Sì, cari Fratelli e Sorelle, grande è il contributo che anche voi potete portare, con lo 'stile' della vostra vita cristiana, all'evangelizzazione del mondo contemporaneo e alla costruzione di una società più giusta e fraterna".

"Cari Fratelli e Sorelle, venendo da Bratislava e da Kosice" - ha detto ancora il Papa - "ho potuto ammirare le vaste distese coltivate, testimoni del vostro lavoro e della vostra fatica. Ho pensato con grata simpatia a quanti sono impegnati nell'agricoltura. (…) Nella parabola evangelica che abbiamo appena sentito proclamare, Gesù stesso si è paragonato al seminatore, che sparge con fiducia il seme della sua parola nel terreno dei cuori umani".

"Ascoltiamo la spiegazione che Gesù stesso ha dato della parabola. Il seme divorato dagli uccelli richiama l'intervento del maligno" - ha proseguito il Pontefice - "che porta nel cuore l'incomprensione della via di Dio, che è sempre la via della Croce. Il seme senza radici descrive la situazione nella quale la Parola viene accettata solo esteriormente, senza quella profondità di adesione a Cristo e quell'amore personale per Lui che soltanto permettono di conservarla. Il seme soffocato rimanda alle preoccupazioni della vita presente, all'attrazione esercitata dal potere, al benessere, all'orgoglio".

Giovanni Paolo II ha ribadito ancora che: "La Parola non porta frutto automaticamente: pur essendo divina - dunque onnipotente - si adatta alle condizioni del terreno, o meglio, accetta le risposte che il terreno dà, e che possono essere anche negative. (…) Noi siamo, cari Fratelli e Sorelle, il terreno nel quale il Signore depone instancabilmente il seme della sua Parola e del suo amore. Con quali disposizioni lo accogliamo? Quanto sappiamo farlo fruttificare?".

Il Santo Padre ha concluso l'omelia affidando a tutti i presenti "il tesoro di questa Parola, facendosi a sua volta seminatore fiducioso che depone nel segreto del cuore di ciascuno la 'buona notizia' del Regno. Siate il terreno fertile e buono che, con l'abbondanza dei suoi frutti, consola le attese della Chiesa e del mondo".
PV-SLOVACCHIA/MESSA/KOSICE:ROZNAVA VIS 20030915 (520)

PAROLE DEL PAPA INCONTRO ECUMENICO IN BANSKA BYSTRICA


CITTA' DEL VATICANO, 12 SET. 2003 (VIS). Nel tardo pomeriggio di oggi, prima di lasciare il Seminario di Banska Bystrica per riprendere l'aereo per Bratislava, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha incontrato i Rappresentanti delle altre Chiese e denominazioni cristiane della Slovacchia.

"La vostra presenza" - ha detto il Papa - "manifesta in modo eloquente la cordiale collaborazione ed intesa che caratterizzano la vita dei discepoli di Cristo in terra di Slovacchia. Questo incontro familiare riveste particolare importanza e significato. È l'occasione infatti per lasciar risuonare nel profondo del cuore l'accorata preghiera del Divin Maestro: 'Siano … una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato".

Il Papa ha concluso il suo breve discorso in lingua slovacca, con queste parole: "Insieme con voi, chiedo al Signore Onnipotente che ci corrobori nel compito comune di annunciare e testimoniare il Vangelo agli uomini e alle donne del nostro tempo. Voglia Egli affrettare il giorno in cui potremo insieme lodare il Suo Nome nella piena comunione della fede e della carità".
PV-SLOVACCHIA/INCONTRO ECUMENICO/… VIS 20030915 (190)

AZIONE CATTOLICA: NECESSITÀ LAICI VIVANO RADICALITÀ VANGELO


CITTA' DEL VATICANO, 12 SET. 2003 (VIS). Questo pomeriggio è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II ai partecipanti all'Assemblea Straordinaria dell'Azione Cattolica Italiana sul tema: "La storia si fa profezia".

Come ricorda il Santo Padre nel suo Messaggio datato 8 settembre, obiettivo specifico dei lavori dell'Assemblea Straordinaria, in corso a Roma, è di rivedere lo Statuto dell'Associazione "per aggiornarlo in base alle mutate esigenze dei tempi e alle prospettive apostoliche del nuovo Millennio".

"La Chiesa" - scrive ancora il Papa - "ha bisogno di voi, ha bisogno di laici che nell'Azione Cattolica hanno incontrato una 'scuola di santità', in cui hanno imparato a vivere la radicalità del Vangelo nella normalità quotidiana".

Giovanni Paolo II, rivolgendosi ai giovani e agli adulti dell'Azione Cattolica, si dice certo che la loro Associazione "si rinnova se ogni suo membro riscopre le promesse del Battesimo, scegliendo con piena consapevolezza e disponibilità la santità cristiana come 'la misura alta della vita cristiana ordinaria', nelle condizioni quotidiane della vita. Occorre per questo lasciarsi plasmare dalla liturgia della Chiesa, coltivate l'arte della meditazione e della vita interiore, praticare ogni anno gli esercizi spirituali. Fate in modo, carissimi, che ogni vostro gruppo sia una vera scuola di preghiera e che ad ogni socio sia assicurato l'aiuto per il discernimento e la fedeltà alla propria vocazione".

"Vi esorto" - scrive ancora il Papa - "a mettere tutte le vostre energie a servizio della comunione, in stretta unità con il Vescovo, collaborando con lui e con il Presbiterio. (…) Aiutate la vostra parrocchia a riscoprire la passione per l'annuncio del Vangelo e a coltivare la sollecitudine pastorale che va in cerca di tutti per aiutare ciascuno a sperimentare la gioia dell'incontro con il Signore".

Il Santo Padre conclude il suo Messaggio raccomandando "di dare valore a una formazione solida, adeguata all'urgenza della nuova evangelizzazione. Abbiate sempre cura di ogni persona e aiutate tutti a difendere il tesoro della fede diffondendolo in ogni ambiente di vita. Che l'Azione Cattolica ridiventi per un numero crescente di persone e di comunità, la grande scuola della spiritualità laicale e dell'apostolato associato!".
MESS/…/AZIONE CATTOLICA VIS 20030915 (360)

IL PAPA RECITA L'ANGELUS E PRENDE CONGEDO DALLA SLOVACCHIA


CITTA' DEL VATICANO, 14 SET. 2003 (VIS). Oggi, al termine della Celebrazione Liturgica nel corso della quale ha proclamato Beati il Vescovo Vasil' Hopko e Suor Zdenka Cecilia Schelingová, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha recitato l'Angelus con i circa 250.000 fedeli riuniti sulla spianata di Petrzalka a Bratislava.

Nelle riflessioni precedenti la recita dell'Angelus, il Papa, ricordando la Festa di oggi dell'Esaltazione della Croce, ha affermato: "Al termine della celebrazione ci vogliamo tutti ancora una volta ritrovare idealmente ai piedi della Croce di Cristo e ricevere da Lui il dono sublime della sua Madre, che da quel momento è diventata anche Madre della Chiesa. Come l'Apostolo Giovanni, anche noi la accogliamo nella nostra casa, per imparare da Lei la disposizione interiore all'ascolto e quell'atteggiamento di umile generosità nel servizio che la contraddistingue come prima discepola del Signore".

Successivamente il Papa ha rivolto parole di saluto ai pellegrini presenti alla Cerimonia di Beatificazione, in lingua ungherese, tedesca, ucraina, ceca, polacca, italiana e slovacca.

Dopo la preghiera dell'Angelus, Giovanni Paolo II ha detto: "Prima di separarmi da voi, desidero rinnovare a tutti il mio cordiale ringraziamento: alla comunità cristiana della Slovacchia e ai suoi Pastori, al Signor Presidente della Repubblica e alle altre Autorità civili e militari, al personale della sicurezza e dell'informazione. A tutti coloro che, in modi diversi, hanno collaborato alla buona riuscita di questo mio viaggio apostolico, dico di gran cuore: 'grazie!'. Porto in me le belle immagini delle Celebrazioni eucaristiche e degli incontri avuti in questi giorni. Sono ricordi che evocano nel mio animo profonde e consolanti emozioni".

"Un saluto particolare, carico di affetto" - ha concluso il Pontefice - desidero rivolgere da questa spianata alla gioventù slovacca. Cari giovani amici, voi siete la speranza della Chiesa e della società; voi siete la speranza del Papa! Non abbiate timore di diventare veri amici di Gesù: imparerete da Lui ad amare nel modo giusto questo mondo e costruirete con il suo aiuto la civiltà dell'amore".
PV-SLOVACCHIA/ANGELUS/BRATISLAVA VIS 20030915 (340)

I NUOVI BEATI ESEMPI DI FEDELTÀ IN TEMPI DI PERSECUZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 14 SET. 2003 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha celebrato la Santa Messa nella spianata di Petrzalka a Bratislava, durante la quale ha proclamato Beati il Vescovo Vasil' Hopko (1904-1976) e Suor Zdenka Cecilia Schelingová (1916-1955), testimoni della fede nel secolo XX. Alla Celebrazione Eucaristica hanno assistito il Presidente della Repubblica e numerose autorità civili e militari, e migliaia di fedeli slovacchi e dei paesi confinanti.

Nella celebrazione della liturgia di questa domenica che coincide con la Festa dell'Esaltazione della Santa Croce, il Papa ha invitato, nell'omelia, "a guardare alla Croce. Essa è il 'luogo privilegiato' in cui si rivela e manifesta a noi l'amore di Dio. Alla Croce hanno guardato con fede incrollabile il Vescovo Vasil' Hopko e Suor Zdenka Schelingová, che oggi ho avuto la gioia di iscrivere nell'Albo dei Beati".

"Sulla Croce" - ha proseguito il Pontefice - "si incontrano la miseria dell'uomo e la misericordia di Dio. Adorare questa misericordia sconfinata è per l'uomo l'unica via per aprirsi al mistero che la Croce rivela. (…) Per mezzo della Croce di Cristo è vinto il maligno, è sconfitta la morte, ci è trasmessa la vita, restituita la speranza, comunicata la luce. 'O Crux, ave spes unica!'".

Il Papa ha quindi sottolineato: "È certamente la meditazione di questo grande e mirabile mistero che ha sostenuto" i nuovi Beati "nella scelta di vita consacrata e, particolarmente, nelle sofferenze affrontate durante la terribile prigionia".

"Entrambi" - ha detto ancora il Santo Padre - "rifulgono davanti a noi come esempi luminosi di fedeltà in tempi di dura e spietata persecuzione religiosa: il Vescovo Vasil' non ha mai rinnegato il suo attaccamento alla Chiesa Cattolica e al Papa; Suor Zdenka non ha esitato a mettere a repentaglio la sua stessa vita per aiutare i ministri di Dio. Entrambi hanno affrontato un ingiusto processo ed una iniqua condanna, le torture, l'umiliazione, la solitudine, la morte. Così, la Croce è divenuta per loro il cammino che li ha condotti alla vita, sorgente di fortezza e di speranza, prova di amore per Dio e per l'uomo".

Infine il Papa ha affermato: "Nel giardino dell'Eden, ai piedi dell'albero c'era una donna, Eva (…). Sul Calvario, ai piedi dell'albero della croce, c'era un'altra donna, Maria. (…) È la Vergine Addolorata, che domani ricorderemo nella liturgia e che voi, con tenera devozione, venerate quale vostra Patrona. A Lei affido il presente e il futuro della Chiesa e della Nazione slovacca, perché crescano sotto la Croce di Cristo e ne sappiano sempre scoprire ed accogliere il messaggio di amore e di salvezza".
PV-SLOVACCHIA/MESSA/BRATISLAVA VIS 20030915 (450)

TELEGRAMMA CORDOGLIO VITTIME TIFONE COREA DEL SUD


CITTA' DEL VATICANO, 14 SET. 2003 (VIS). Il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha fatto pervenire, a nome del Santo Padre Giovanni Paolo II, un telegramma di cordoglio, di cui di seguito riportiamo il testo, all'Arcivescovo Andreas Choi Chang-mou, di Kwangju, Presidente della Conferenza Episcopale della Corea, per il tifone che si è abbattuto sulla Corea del Sud, causando la morte di 87 persone e numerosi feriti:

"Profondamente rattristato nell'apprendere la notizia dell'ingente perdita di vite umane causate dal tifone che si è abbattuto sulla Corea del Sud, il Santo Padre prega per le vittime e per le loro famiglie. Sua Santità Le chiede di trasmettere la sua solidarietà alle autorità civili, a quanti sono impegnati nei soccorsi e ai responsabili della ricostruzione, ed invoca la benedizione di Dio Onnipotente affinché dia fortezza e conforto a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia".
TGR/TIFONE COREA/SODANO:CHOI CHANG-MOU VIS 20030915 (160)

INTERVENTO SANTA SEDE CONFERENZA W.T.O. MESSICO


CITTA' DEL VATICANO, 13 SET. 2003 (VIS). Monsignor Frank Dewane, Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, è intervenuto in qualità di Capo della Delegazione della Santa Sede - con status di Osservatore - alla Quinta Conferenza Ministeriale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, riunita a Cancun (Messico), dal 10 al 14 settembre.

Nel suo intervento pronunciato il 14 settembre, Monsignor Dewane ha affermato che questa Conferenza "rappresenta un tempo di speranza" ma perché tale speranza si realizzi "tutti i partecipanti devono rimanere fedeli alle promesse ed agli impegni presi nei confronti dei poveri a Doha (2001). I progressi dei paesi più poveri in ambito commerciale sono stati insoddisfacenti. Sono necessarie azioni coraggiose e decisive per la creazione di circostanze positive ai fini dello sviluppo".

Il Capo della Delegazione ha detto che la partecipazione della Santa Sede ad incontri come quello di Cancun "deriva dalla sua caratteristica e costante preoccupazione nei confronti del genere umano" ed il suo interesse per "tutti i problemi che riguardano la dignità della persona umana. (…) Il commercio deve essere a beneficio degli individui e non solamente dei mercati e delle economie. Le norme del commercio … hanno una natura politica e sociale, con profonde e durature conseguenze sulla vita dell'umanità. … Tali norme devono essere conformi alle esigenze della giustizia sociale e devono poter realizzare e promuovere lo sviluppo dell'uomo".

Monsignor Dewane ha fatto riferimento ai diversi Accordi firmati a Doha, e soggetti a revisione a Cancun, e citando l'Accordo sull'Agricoltura, ha detto: "Nel contesto della riduzione delle tariffe, occorre dedicare particolare considerazione ai prodotti agricoli che sono i principali generi di consumo e dai quali dipendono gli agricoltori poveri e quelli a basso reddito. Tali riduzioni, nei paesi poveri, insieme agli effetti derivanti dai sussidi all'esportazione, da altri aiuti pubblici ai prodotti nazionali, ed alla vendita sottocosto nei paesi sviluppati, danneggiano seriamente i piccoli agricoltori. Tuttavia deve essere messa da parte qualsiasi tentazione, da parte dei paesi in via di sviluppo, di seguire la strada del protezionismo ad oltranza".

Monsignor Dewane ha concluso il suo intervento dichiarando che: "La Santa Sede desidera associarsi a coloro che intendono tenere in considerazione i bisogni particolari del continente africano affinché esso sperimenti lo sviluppo promosso dal commercio. Oggi l'Africa rimane un continente a rischio, fragile in termini di rapporti commerciali e di benefici corrispondenti".
DELSS/WTO/MESSICO:DEWANE VIS 20030915 (360)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 15 SET. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato l'Arcivescovo Gaudencio B. Rosales, finora Arcivescovo di Lipa (Filippine), Arcivescovo Metropolita di Manila (superficie: 549; popolazione: 9.379.474; cattolici: 8.699.253; sacerdoti: 1.188; religiosi: 3.831; diaconi permanenti: 7), Filippine. L'Arcivescovo Rosales succede al Cardinale Jaime L. Sin, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Calahorra y La Calzada-Logroño (Spagna), presentata dal Vescovo Ramón Búa Otero, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

Sabato 13 settembre è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Lucena (Filippine), presentata dal Vescovo Ruben T. Profugo, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede il Vescovo Emilio Z. Marquez, finora Coadiutore della medesima Diocesi.

- Ha nominato il Vescovo Camilo D. Gregorio, finora Vescovo emerito di Bacolod (Filippine), Vescovo della Prelatura di Batanes (superficie: 784; popolazione: 31.474; cattolici: 14.384; sacerdoti: 8; religiosi: 10), Filippine.
RE:NER/…/ VIS 20030915 (180)
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