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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 16 ottobre 2003

CONVENZIONE SICUREZZA SOCIALE SANTA SEDE E ITALIA


CITTA' DEL VATICANO, 16 OTT. 2003 (VIS). Ieri, alle 11:00, nella sede del Ministero degli Affari Esteri italiano a Roma, l'Arcivescovo Jean-Louis Tauran e l'Onorevole Franco Frattini, Ministro degli Affari Esteri, hanno proceduto allo scambio degli strumenti di ratifica della Convenzione di Sicurezza Sociale fra la Santa Sede e la Repubblica Italiana, firmata in Vaticano il 16 giugno 2000.

Secondo quanto riportato in un Comunicato reso pubblico nel tardo pomeriggio di ieri, "Nel corso della conversazione che ha preceduto l'atto, Sua Eccellenza Monsignor Tauran e l'Onorevole Frattini hanno rilevato la proficua collaborazione esistente fra la Santa Sede e l'Italia sia per quanto riguarda i rapporti bilaterali sia in riferimento alle problematiche internazionali".
…/SICUREZZA SOCIALE/TAURAN:FRATTINI VIS 20031016 (120)

ESORTAZIONE APOSTOLICA POST-SINODALE "PASTORES GREGIS"


CITTA' DEL VATICANO, 16 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina è stata resa pubblica l'Esortazione Apostolica Post-Sinodale di Giovanni Paolo II "Pastores Gregis", a conclusione della Decima Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, tenutosi in Vaticano dal 30 settembre al 27 ottobre 2001, sul tema: "Il Vescovo: Servitore del Vangelo di Gesù Cristo per la speranza del mondo".

Questa mattina, alle 11:00, in presenza del Collegio Cardinalizio e dei Membri della Curia Romana, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha firmato il Documento nell'Aula Paolo VI.

Il Documento, di 194 pagine, consta di una Introduzione, sette Capitoli ed una Conclusione.

L'Introduzione si compone di quattro sezioni: "La Decima Assemblea del Sinodo dei Vescovi"; "Una speranza fondata su Cristo"; "La Speranza nel fallimento delle speranze"; "Servi del Vangelo per la speranza del mondo".

Il Capitolo Primo s'intitola: "Mistero e Ministero del Vescovo" e si compone di cinque parti: "… e ne scelse Dodici" (Lc 6, 13); "Il fondamento trinitario del ministero episcopale"; "Carattere collegiale del ministero episcopale"; "Indole missionaria e unitarietà del ministero episcopale"; "… chiamò a sé quelli che egli volle" (Mc 3, 13).

Il Capitolo Secondo, intitolato "La vita spirituale del Vescovo" è suddiviso in quindici sezioni: "Ne costituì Dodici che stessero con lui" (Mc 3, 14); "Vocazione alla santità nella Chiesa del nostro tempo"; "Il cammino spirituale del Vescovo"; "Maria, Madre della speranza e maestra di vita spirituale"; "Affidarsi alla Parola"; "Nutrirsi dell'Eucaristia"; "La preghiera e la Liturgia delle Ore"; "La via dei consigli evangelici e delle beatitudini"; "La virtù dell'obbedienza"; "Lo spirito e la prassi della povertà nel Vescovo"; "Con la castità al servizio di una Chiesa che riflette la purezza di Cristo"; "Animatore di una spiritualità di comunione e di missione"; "Un cammino che procede nel quotidiano"; "La formazione permanente del Vescovo"; "L'esempio dei santi Vescovi".

Il Capitolo Terzo, intitolato "Maestro della Fede e Araldo della Parola", si compone di sei parti: "Andate in tutto il mondo, predicate il Vangelo", (Mc 16, 15); "Cristo nel cuore del Vangelo e dell'uomo"; "Il Vescovo, uditore e custode della Parola"; "Il servizio autentico e autorevole della Parola"; "Il ministero episcopale per l'inculturazione del Vangelo"; "Predicare con la parola e con l'esempio".

"Ministro della Grazia del Supremo Sacerdozio" è il titolo del Capitolo Quarto, suddiviso in dieci sezioni: "Santificati in Gesù Cristo, chiamati ad essere santi", (1 Cor 1, 2); "Fonte e culmine della vita della Chiesa particolare"; "L'importanza della chiesa cattedrale"; "Il Vescovo, moderatore della Liturgia come pedagogia della fede"; "La centralità del Giorno del Signore e dell'anno liturgico"; "Il Vescovo, ministro della Celebrazione eucaristica"; "Il Vescovo, responsabile dell'iniziazione cristiana"; "La responsabilità del Vescovo nella disciplina penitenziale"; "L'attenzione alla pietà popolare"; "La promozione della santità per tutti i fedeli".

Il Capitolo Quinto s'intitola: "Il Governo Pastorale del Vescovo" e si compone di tredici sezioni: "Vi ho dato l'esempio" (Gv 13, 15); "L'autorità di servizio pastorale del Vescovo; "Stile pastorale di governo e comunione diocesana"; "Le articolazioni della Chiesa particolare"; "La visita pastorale"; "Il Vescovo con il suo presbiterio"; "La formazione dei candidati al presbiterio"; "Il Vescovo e i diaconi permanenti; "La premura del Vescovo verso le persone di vita consacrata"; "I fedeli laici nella cura pastorale del Vescovo"; "La sollecitudine del Vescovo verso la famiglia"; "I giovani, una priorità pastorale in vista del futuro"; "La pastorale vocazionale".

Il Capitolo Sesto, intitolato: "Nella Comunione delle Chiese", si compone di undici sezioni: "La preoccupazione per tutte le Chiese" (2 Cor 11,28); "Il Vescovo diocesano in relazione alla suprema autorità"; "Le visite 'ad limina Apostolorum'"; "Il Sinodo dei Vescovi"; "La comunione tra i Vescovi e tra le Chiese a livello locale"; "Le Chiese cattoliche orientali"; "Le Chiese patriarcali e il loro Sinodo"; "L'organizzazione metropolitana e delle Provincie ecclesiastiche"; "Le Conferenze episcopali"; "L'unità della Chiesa e il dialogo ecumenico"; "La missionarietà del ministero episcopale".

Giovanni Paolo II ha dedicato il Capitolo Settimo, al tema: "Il Vescovo di fronte alle sfide attuali", suddiviso in sette sezioni: "Abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!" (Gv 16,33); "Il Vescovo operatore di giustizia e pace"; "Il dialogo interreligioso, soprattutto a favore della pace nel mondo"; "La vita civile, sociale ed economica"; "Il rispetto dell'ambiente e la salvaguardia del creato"; "Il ministero del Vescovo riguardo alla salute"; "La cura pastorale del Vescovo verso i migranti".
EXOR/PASTORES GREGIS/… VIS 20031016 (710)

FIRMA DELL'ESORTAZIONE APOSTOLICA "PASTORES GREGIS"


CITTA' DEL VATICANO, 16 OTT. 2003 (VIS). Alle 11:00 di questa mattina, nell'Aula Paolo VI, in presenza del Collegio Cardinalizio e dei Membri della Curia Romana, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha proceduto alla firma dell'Esortazione Apostolica Post-Sinodale "Pastores Gregis". Inoltre, ieri ha avuto inizio un Convegno per il XXV di Pontificato promosso dal Collegio Cardinalizio, che si concluderà sabato 18 ottobre.

All'ingresso del Papa nell'Aula Paolo VI, il Coro della Cappella Sistina ha intonato: "Tu es Petrus", di Pier Luigi da Palestrina. Erano presenti il Cardinale Jan Pieter Schotte, C.I.C.M., Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi; i Presidenti Delegati: Cardinale Giovanni Battiste Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi; Cardinale Bernard Agré, Arcivescovo di Abidjan (Costa d'Avorio); Cardinale Ivan Dias, Arcivescovo di Bombay (India); i Relatori Generali: Cardinale Edward Egan, Arcivescovo di New York (Stati Uniti d'America); Cardinale Jorge Mario Bergoglio, Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina); e il Segretario Speciale Vescovo Marcello Semeraro, di Oria (Italia).

Dopo l'introduzione del Cardinale Jan Pieter Schotte, il Santo Padre ha firmato l'Esortazione Apostolica, mentre il Coro della Cappella Sistina ha eseguito "Alma Redemptoris Mater" di Monsignor Giuseppe Liberto, a cui ha fatto seguito il discorso pronunciato dal Santo Padre.

Il Papa, rivolgendosi ai Cardinali e ai Fratelli nell'Episcopato, ha affermato che nel Documento: "I Padri Sinodali hanno richiamato la grande importanza del servizio episcopale per la vita del Popolo di Dio. Si sono soffermati a lungo sulla natura collegiale dell'Episcopato; hanno sottolineato come le funzioni di insegnare, santificare e governare debbano essere esercitate nella comunione gerarchica e nella fraterna unità con il Capo e con gli altri membri del Collegio episcopale".

Riferendosi alle caratteristiche del ministero episcopale, il Santo Padre ha sottolineato lo spirito con cui "il Vescovo è chiamato a svolgere nella Chiesa il suo servizio: conoscenza del gregge, amore per tutti e attenzione ad ogni persona, misericordia e ricerca della pecorella smarrita. (…) Egli è chiamato ad essere padre, maestro, amico e fratello di ogni uomo sull'esempio di Cristo. Percorrendo fedelmente questa via, potrà giungere alla santità, una santità che dovrà crescere non accanto al ministero, ma attraverso il ministero stesso".

"In quanto araldo della divina Parola, maestro e dottore della fede" - ha proseguito il Pontefice - "il Vescovo ha il compito di insegnare con franchezza apostolica la fede cristiana, riproponendola in modo autentico. Quale guida del popolo cristiano (…) il Vescovo dovrà preoccuparsi di promuovere la partecipazione di tutti i fedeli all'edificazione della Chiesa. (…) Sarà profeta di giustizia e di pace, difensore dei diritti dei piccoli e degli esclusi. Proclamerà a tutti il Vangelo della vita, della verità e dell'amore. Avrà uno sguardo di predilezione verso la moltitudine di poveri che popola la terra. (…) Memore dell'anelito di Cristo "ut omnes unum sini', egli sosterrà innanzitutto il cammino ecumenico" e "si farà inoltre promotore del dialogo interreligioso".

Il Santo Padre ha detto ancora: "L'ufficio a cui siamo chiamati è difficile e grave. Dove troveremo la forza per adempierlo secondo i voleri di Cristo? Indubbiamente soltanto in Lui. Essere Pastori del suo gregge è oggi particolarmente faticoso ed esigente. Dobbiamo però avere fiducia 'contra spem in spem'. Cristo cammina con noi e ci sostiene con la sua grazia".

Al termine del discorso, mentre il Coro intonava il "Cantate Domino", il Papa ha consegnato una copia dell'Esortazione Apostolica ai Cardinali presenti, ai Relatori Generali ed a cinque Presuli in rappresentanza dei cinque continenti. La cerimonia si è conclusa con il canto del Pater Noster e con la Benedizione Apostolica.
AC/ESORTAZIONE APOSTOLICA/… VIS 20031016 (580)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 16 OTT. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Rouen (Francia), presentata dall'Arcivescovo Joseph Duval, per raggiunti limiti d'età.
RE/…/DUVAL VIS 20031016 (40)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 16 OTT. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto nel pomeriggio di ieri in udienze separate sette Presuli della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles, in Visita "ad limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Patrick Altham Kelly, di Liverpool, con gli Ausiliari, Vescovo Vincent Malone and Vescovo Thomas Anthony Williams.

- Il Vescovo Ambrose Griffiths, O.S.B., di Hexham e Newcastle.

- Il Vescovo Patrick O'Donoghue, di Lancaster.

- Il Vescovo David Every Konstant, di Leeds, con il Coadiutore Vescovo Arthur Roche.
AP/…/… VIS 20031016 (90)

25 ANNI PONTIFICATO DI GIOVANNI PAOLO II: 4° PIÙ LUNGO STORIA


CITTA' DEL VATICANO, 16 OTT. 2003 (VIS). Alle ore 16:45 del 14 ottobre 1978, dieci giorni dopo il funerale di Papa Giovanni Paolo I, 110 Cardinali elettori, assistiti da 88 conclavisti, entrarono in conclave, in isolamento dal mondo, per eleggere il suo Successore.

Alle ore 18:18 del 16 ottobre, apparve la fumata bianca al piccolo camino della Cappella Sistina, che indicava l'avvenuta elezione da parte dei Cardinali elettori del nuovo Pontefice Romano. Ventisette minuti più tardi, il Cardinale Pericle Felici apparve al loggione centrale della Basilica vaticana per annunciare l'elezione di Papa Giovanni Paolo II alla Sede di Pietro con le parole: "Annuntio vobis gaudium magnum Habemus Papam Carolum Wojtyla, qui sibi nomen imposuit Ioannem Paulum II".

Alle ore 19:15 il nuovo Pontefice, indossando la tradizionale tonaca papale bianca, apparve al medesimo balcone e pronunciò in italiano le parole ora familiari a milioni di persone in tutto il mondo: "Sia lodato Gesù Cristo!"

"Carissimi fratelli e sorelle", continuò il Pontefice, "siamo ancora tutti addolorati per la morte del carissimo Papa Giovanni Paolo I. Ed ecco che gli Eminentissimi Cardinali hanno chiamato un nuovo Vescovo di Roma. Lo hanno chiamato da una Paese lontano… Lontano, ma sempre così vicino per la comunione nella fede e nella tradizione cristiana. Ho avuto paura nel ricevere questa nomina, ma l'ho fatto nello spirito dell'ubbidienza verso Nostro Signore e nella fiducia totale verso la sua Madre, la Madonna Santissima".

"Non so se posso bene spiegarmi nella vostra, nella nostra lingua italiana. Se mi sbaglio mi correggerete. E così mi presento a voi tutti, per confessare la nostra fede comune, la nostra speranza, la nostra fiducia nella Madre di Cristo e della Chiesa, ed anche per incominciare di nuovo su questa strada della storia e della Chiesa con l'aiuto di Dio e con l'aiuto degli uomini".

Giovanni Paolo II, Cardinale Karol Wojtyla, Arcivescovo di Cracovia, fu eletto 264° Papa al secondo scrutinio del secondo giorno del secondo conclave del 1978, cinque mesi dopo il suo 58° compleanno. Sei giorni più tardi, il 22 ottobre 1978, inaugurava solennemente il suo ministero pastorale.

Oggi, 16 ottobre 2003 è il 9.125 giorno del suo Pontificato, dall'inizio del suo ministero petrino, il 22 ottobre 1978.

Il Suo Pontificato è il quarto più lungo nella storia del papato. Il Pontificato più lungo fu quello di San Pietro (date sconosciute), seguito da quello di Papa Pio IX (1846-78): 31 anni, 7 mesi, 17 giorni) e quello del suo successore, Leone XIII (1878-1903: 25 anni, 4 mesi e 17 giorni).

Nei suoi 25 anni di Pontificato, Giovanni Paolo II ha convocato otto Concistori nel corso dei quali ha creato 201 Cardinali. Il 28 settembre ha annunciato la convocazione del Nono, per la creazione di 31 nuovi Cardinali, dei quali uno "in pectore". Il Nono Concistoro si terrà il 21 ottobre 2003, e porterà a 194 il numero dei Membri del Collegio Cardinalizio (non compreso il cardinale "in pectore"). Dei 194 Cardinali, 135 sono Cardinali elettori, non avendo ancora compiuto 80 anni. Il 21 ottobre prossimo, il numero di Cardinali creati dal Santo Padre Giovanni Paolo II nei suoi 25 anni di Pontificato sarà di 232.

Dall'inizio del Suo Pontificato, il Santo Padre ha nominato 3.300 degli olte 4.200 Vescovi della Chiesa nel mondo ed ha incontrato ciascuno di essi alcune volte nel corso degli anni, in particolare in occasione della quinquennale Visita "ad limina Apostolorum".

Giovanni Paolo II ha redatto 14 Lettere Encicliche, 14 Esortazioni Apostoliche, 11 Costituzioni Apostoliche, 42 Lettere e 28 Motu proprio, oltre le centinaia di Messaggi e Lettere. In preparazione al Giubileo dell'Anno 2000 Giovanni Paolo II ha scritto la Lettera Apostolica "Tertio Millennio Adveniente", datata 10 novembre 1994 e pubblicata quattro giorni dopo. Il Papa ha anche creato il Comitato per il Grande Giubileo dell'Anno 2000.

L'ottantatreenne Karol Wojtyla ha presieduto più di 15 Sinodi dei Vescovi: sei Sinodi Ordinari (1980, 1983, 1987, 1990, 1994, 2001), un Sinodo Straordinario (1985) ed otto Sinodi Speciali (1980, 1991, 1994, 1995, 1997, due nel 1998, 1999).

Nei 25 anni di Pontificato, il Santo Padre ha intrapreso 102 Viaggi Apostolici fuori d'Italia, l'ultimo nel settembre 2003 in Slovacchia. 143 sono state le Visite Pastorali in Italia e quasi 700 nella città e nella Diocesi di Roma. Il Papa ha visitato 301 delle 325 Parrocchie della Diocesi di cui è Vescovo, senza contare istituti religiosi, università, seminari, ospedali, case di riposo, prigioni e scuole.

Con le sue 245 Visite Pastorali in Italia e all'estero Giovanni Paolo II ha percorso 1.163.865 chilometri, più di 28 volte la circonferenza della terra o 3 volte la distanza fra la terra e la luna.

A Roma il Papa riceve una media di un milione di persone l'anno, inclusi i 400-500.000 pellegrini che si recano in Vaticano per l'Udienza Generale del Mercoledì, oltre ai partecipanti a funzioni liturgiche particolari come la Messa di Natale e di Pasqua, le Beatificazioni e le Canonizzazioni. Il Papa riceve approssimativamente 150-180.000 persone l'anno in udienze concesse a gruppi particolari, Capi di Stato e di Governo.

Con l'Udienza Generale di ieri (15 ottobre 2003), Papa Giovanni Paolo ha tenuto 1.106 Udienze Generali del Mercoledì, alle quali hanno partecipato 17 milioni di fedeli provenienti da ogni parte del mondo. Oltre 1.500 sono state le udienze a Capi di Stato e di Governo.

All'inizio del Pontificato di Giovanni Paolo II, la Santa Sede intratteneva relazioni diplomatiche con 85 Paesi, attualmente intrattiene relazioni diplomatiche con 174 Paesi, con l'Unione Europea, il Sovrano Militare Ordine di Malta, la Federazione Russa e l'Organizzazione per la Liberazione per la Palestina (OLP).

Secondo l'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, nei venticinque anni trascorsi, il Papa ha proclamato 1.324 Beati in 140 cerimonie e 477 Santi, in 51 cerimonie, inclusa l'ultima del 5 ottobre 2003.

Nel febbraio 1984, il Santo Padre ha fondato l'Istituto Giovanni Paolo II per il Sahel e nel febbraio 1992 la Fondazione "Popolorum Progressio" per i popoli indigeni dell'America Latina. Ha fondato inoltre la Pontificia Accademia per la Vita e la Pontificia Accademia per le Scienze Sociali. Ha istituito la Giornata Mondiale del Malato (che si celebra ogni anno l'11 febbraio) e la Giornata Mondiale della Gioventù. La XVII Giornata Mondiale della Gioventù si è tenuta a Toronto, Canada, nel luglio 2002. Il Papa sceglie il tema della giornata e sviluppa il suo contenuto nel Messaggio rivolto ai Giovani di tutto il mondo.

Karol Józef Wojtyla, che assunse il nome di Giovanni Paolo II 25 anni fa, è nato a Wadowice, cittadina a 50 km da Cracovia, il 18 maggio 1920, secondo di due figli maschi di Karol Wojtyla ed Emilia Kaczorowka. Sua madre morì dando alla luce un terzo figlio - nato morto - nel 1929. Il fratello maggiore Edmund, medico, morì nel 1932 e suo padre, sottufficiale dell'esercito, morì nel 1941.

Karol fece la Prima Comunione all'età di nove anni e la Cresima a diciassette anni. Dopo aver conseguito il diploma di maturità nel Liceo "Martin Wadowita" a Wadowice, si iscrisse alla Università Jagellonica nel 1938 e frequentò anche una scuola di teatro.

Le forze di occupazione nazista chiusero l'Università nel 1939 e il giovane Karol dovette mettersi a lavorare in una cava e in seguito in nella fabbrica chimica Solvay per guadagnarsi da vivere e sfuggire alla deportazione in Germania.

Nel 1942, già consapevole della sua vocazione al sacerdozio, cominciò a frequentare dei corsi presso il seminario clandestino di Cracovia, diretto dal Cardinale Adam Stefan Sapieha, Arcivescovo di Cracovia. Contemporaneamente Karol Wojtyla fu anche uno dei pionieri del "Teatro Rapsodico", anch'esso clandestino.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, continuò i suoi studi nel Grande Seminario di Cracovia, una volta riaperto, ed alla Facoltà di Teologia dell'Università Jagellonica, fino all'Ordinazione Sacerdotale avvenuta a Cracovia il 1° novembre 1946.

Subito dopo, il Cardinale Sapieha lo inviò a Roma dove proseguì gli studi sotto la guida del Domenicano francese Garrigou-Lagrange. Terminò il dottorato in teologia nel 1948 con una tesi sulla fede nelle opere di San Giovanni della Croce. Allo stesso tempo, durante le vacanze, esercitava il suo ministero pastorale fra gli immigranti polacchi in Francia, Belgio e Olanda.

Ritornò in Polonia nel 1948 e divenne Vicario di diverse parrocchie a Cracovia e Cappellano degli studenti universitari fino al 1951 quando riprese gli studi di filosofia e teologia. Nel 1953 difese la tesi: "Valutazione sulla possibilità di fondare una etica cattolica nel sistema etico di Max Scheler" all'Università Cattolica di Lublino. Più tardi divenne Professore di teologia morale e di etica sociale nel Grande Seminario di Cracovia e nella Facoltà di Teologia di Lublino.

Il 4 luglio 1958 Papa Pio XII lo nominò Vescovo Ausiliare di Cracovia e il 28 settembre 1958 ricevette la Consacrazione Episcopale nella Cattedrale di Wawel, (Cracovia), dall'Arcivescovo Baziak.

Il 13 gennaio 1964 fu nominato Arcivescovo di Cracovia da Papa Paolo VI che lo elevò alla porpora cardinalizia il 26 giugno 1967.

Il Cardinale Wojtyla partecipò al Concilio Vaticano II (1962-1965) con un importante contributo all'elaborazione della Costituzione Apostolica "Gaudium et Spes", e successivamente prese parte a tutte le Assemblee del Sinodo dei Vescovi sin dalla sua creazione ad opera di Paolo VI nel 1967.
GPII-ANNIVERSARIO PONTIFICATO/…/… VIS 20031016 (1540)
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