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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 17 ottobre 2003

STO LAT, SANTO PADRE! IL PAPA RIEVOCA IL GIORNO DELLA SUA ELEZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 16 OTT. 2003 (VIS). Nel corso di una Messa solenne, Giovanni Paolo II ha rievocato questa sera, davanti a 50.000 fedeli provenienti da tutto il mondo, il giorno della sua elezione al soglio di Pietro, venticinque anni fa. Hanno concelebrato con il Santo Padre i Membri del Collegio Cardinalizio, Vescovi e Parroci delle Parrocchie di Roma. Fra le personalità presenti, il Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, il Presidente della Repubblica di Polonia, Aleksander Kwasniewski, e i Rappresentanti di Delegazioni ufficiali di 17 Paesi.

In una Piazza San Pietro ornata di fiori e piante provenienti dai Paesi Bassi, il Papa ha detto ai fedeli di aver, in questi venticinque anni, "sperimentato in modo particolare la divina misericordia". Ricordando il momento in cui il Collegio Cardinalizio lo elesse all'ufficio di Successore di Pietro, il Papa ha detto: "Come potevo, umanamente parlando, non trepidare? Come poteva non pesarmi una responsabilità così grande? È stato necessario ricorrere alla divina misericordia perché alla domanda 'Accetti?' potessi rispondere con fiducia: (…) accetto'".

"Oggi, cari Fratelli e Sorelle," - ha proseguito il Santo Padre - "mi è gradito condividere con voi un'esperienza che si prolunga ormai da un quarto di secolo. Ogni giorno si svolge all'interno del mio cuore lo stesso dialogo tra Gesù e Pietro. (…) 'Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo'. E poi mi invita ad assumere le responsabilità che Lui stesso mi ha affidato".

Il Santo Padre ha sottolineato che sin dall'inizio del suo Pontificato "i miei pensieri, le mie preghiere e le mie azioni sono state animate da un unico desiderio: testimoniare che Cristo, il Buon Pastore, è presente e opera nella sua Chiesa". Il Papa ha quindi ripetuto l'esortazione di venticinque anni fa. "'Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la sua potestà!'. Ripeto oggi con forza: 'Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!'. Lasciatevi guidare da Lui! Fidatevi del suo amore!".

Rendendo grazie a Dio per questi venticinque anni, Giovanni Paolo II, nell'esprimere ai fedeli di Roma e del mondo la sua gratitudine per la loro riposta alla richiesta di aiuto e di sostegno sin dall'inizio del suo ministero pastorale, ha detto: "Non interrompete questa grande opera d'amore per il Successore di Pietro. Ve lo chiedo ancora una volta: aiutate il Papa, e quanti vogliono servire Cristo, a servire l'uomo e l'umanità intera!".

Infine, rivolgendo una preghiera al Signore, il Papa ha detto: "Perdona il male compiuto e moltiplica il bene: tutto è opera tua e a Te solo è dovuta la gloria. (…) Ti rinnovo, per le mani di Maria, Madre amata, il dono di me stesso, del presente e del futuro: tutto si compia secondo la tua volontà. Pastore Supremo, resta in mezzo a noi, perché possiamo con Te procedere sicuri, verso la casa del Padre. Amen!".

All'inizio della Celebrazione Eucaristica, il Cardinale Joseph Ratzinger, Decano del Collegio Cardinalizio, ha voluto porgere, a nome di tutti, gli auguri al Santo Padre, ed ha detto: "Come l'Apostolo Paolo, Lei può dire di non aver mai cercato di adulare con le parole, di non aver mai cercato alcun onore dagli uomini, ma di aver badato ai Suoi figli come una madre. (…) Lei ha preso su di Sé critiche e ingiurie, suscitando però gratitudine e amore e facendo crollare le mura dell'odio e dell'estraneità. Possiamo constatare oggi come Lei si sia messo con tutto se stesso a servizio del Vangelo e si sia lasciato consumare. (…) Sempre come Paolo, anche Lei sopporta la sofferenza per completare nella Sua vita terrena, per il corpo di Cristo che è la Chiesa, ciò che ancora manca ai patimenti di Cristo".
HML/XXV ANNIVERSARIO PONTIFICATO/… VIS 20031017 (620)

MADRE TERESA: "APPARTENGO INTERAMENTE AL CUORE DI GESÙ"


CITTA' DEL VATICANO, 17 OTT. 2003 (VIS). Domenica 19 ottobre, Giornata Missionaria Mondiale, il Santo Padre Giovanni Paolo II celebrerà l'Eucaristia in Piazza San Pietro, alle 10:00, nel corso della quale procederà alla Beatificazione di Madre Teresa di Calcutta, scomparsa a Calcutta il 5 settembre 1997. L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha preparato una biografia sulla futura Beata, che di seguito riportiamo:

"'Sono albanese di sangue, indiana di cittadinanza. Per quel che attiene alla mia fede, sono una suora cattolica. Secondo la mia vocazione, appartengo al mondo. Ma per quanto riguarda il mio cuore, appartengo interamente al Cuore di Gesù'. Di conformazione minuta, ma di fede salda quanto la roccia, a Madre Teresa di Calcutta fu affidata la missione di proclamare l'amore assetato di Gesù per l'umanità, specialmente per i più poveri tra i poveri. 'Dio ama ancora il mondo e manda me e te affinché siamo il suo amore e la sua compassione verso i poveri'. Era un'anima piena della luce di Cristo, infiammata di amore per Lui e con un solo, ardente desiderio: 'saziare la Sua sete di amore e per le anime'".

"Questa luminosa messaggera dell'amore di Dio nacque il 26 agosto 1910 a Skopje, città situata al punto d'incrocio della storia dei Balcani. La più piccola dei cinque figli di Nikola e Drane Bojaxhiu, fu battezzata Gonxha Agnes, ricevette la Prima Comunione all'età di cinque anni e mezzo e fu cresimata nel novembre 1916. Dal giorno della Prima Comunione l'amore per le anime entrò nel suo cuore. L'improvvisa morte del padre, avvenuta quando Agnes aveva circa otto anni, lasciò la famiglia in difficoltà finanziarie. Drane allevò i figli con fermezza e amore, influenzando notevolmente il carattere e la vocazione della figlia. La formazione religiosa di Gonxha fu rafforzata ulteriormente dalla vivace parrocchia gesuita del Sacro Cuore, in cui era attivamente impegnata".

"All'età di diciotto anni, mossa dal desiderio di diventare missionaria, Gonxha lasciò la sua casa nel settembre 1928, per entrare nell'Istituto della Beata Vergine Maria, conosciuto come 'le Suore di Loreto', in Irlanda. Lì ricevette il nome di suor Mary Teresa, come Santa Teresa di Lisieux. In dicembre partì per l'India, arrivando a Calcutta il 6 gennaio 1929. Dopo la Professione dei voti temporanei nel maggio 1931, Suor Teresa venne mandata presso la comunità di Loreto a Entally e insegnò nella scuola per ragazze, St. Mary. Il 24 maggio 1937 suor Teresa fece la Professione dei voti perpetui, divenendo, come lei stessa disse: 'la sposa di Gesù' per 'tutta l'eternità'. Da quel giorno fu sempre chiamata Madre Teresa. Continuò a insegnare a St. Mary e nel 1944 divenne la direttrice della scuola. Persona di profonda preghiera e amore intenso per le consorelle e per le sue allieve, Madre Teresa trascorse i venti anni della sua vita a 'Loreto' con grande felicità. Conosciuta per la sua carità, per la generosità e il coraggio, per la propensione al duro lavoro e per l'attitudine naturale all'organizzazione, visse la sua consacrazione a Gesù, tra le consorelle, con fedeltà e gioia".

"Il 10 settembre 1946, durante il viaggio in treno da Calcutta a Darjeeling per il ritiro annuale, Madre Teresa ricevette la 'ispirazione', la sua 'chiamata nella chiamata'. Quel giorno, in che modo non lo raccontò mai, la sete di Gesù per amore e per le anime si impossessò del suo cuore, e il desiderio ardente di saziare la Sua sete divenne il cardine della sua esistenza. Nel corso delle settimane e dei mesi successivi, per mezzo di locuzioni e visioni interiori, Gesù le rivelò il desiderio del suo Cuore per 'vittime d'amore' che avrebbero 'irradiato il suo amore sulle anime'. 'Vieni, sii la mia luce', la pregò. 'Non posso andare da solo'. Le rivelò la sua sofferenza nel vedere l'incuria verso i poveri, il suo dolore per non essere conosciuto da loro e il suo ardente desiderio per il loro amore. Gesù chiese a Madre Teresa di fondare una comunità religiosa, le Missionarie della Carità, dedite al servizio dei più poveri tra i poveri. Circa due anni di discernimento e verifiche trascorsero prima che Madre Teresa ottenesse il permesso di cominciare la sua nuova missione. Il 17 agosto 1948, indossò per la prima volta il sari bianco bordato d'azzurro e oltrepassò il cancello del suo amato convento di 'Loreto' per entrare nel mondo dei poveri".

"Dopo un breve corso con le Suore Mediche Missionarie a Patna, Madre Teresa rientrò a Calcutta e trovò un alloggio temporaneo presso le Piccole Sorelle dei Poveri. Il 21 dicembre andò per la prima volta nei sobborghi: visitò famiglie, lavò le ferite di alcuni bambini, si prese cura di un uomo anziano che giaceva ammalato sulla strada e di una donna che stava morendo di fame e di tubercolosi. Iniziava ogni giornata con Gesù nell'Eucaristia e usciva con la corona del Rosario tra le mani, per cercare e servire Lui in coloro che sono 'non voluti, non amati, non curati'. Alcuni mesi più tardi si unirono a lei, l'una dopo l'altra, alcune sue ex allieve".

"Il 7 ottobre 1950 la nuova Congregazione delle Missionarie della Carità veniva riconosciuta ufficialmente nell'Arcidiocesi di Calcutta. Agli inizi del 1960 Madre Teresa iniziò a inviare le sue sorelle in altre parti dell'India. Il Diritto Pontificio concesso alla Congregazione dal Papa Paolo VI nel febbraio 1965 la incoraggiò ad aprire una casa di missione in Venezuela. Ad essa seguirono subito altre fondazioni a Roma e in Tanzania e, successivamente, in tutti i continenti. A cominciare dal 1980 fino al 1990, Madre Teresa aprì case di missione in quasi tutti i paesi comunisti, inclusa l'ex Unione Sovietica, l'Albania e Cuba".

"Per rispondere meglio alle necessità dei poveri, sia fisiche, sia spirituali, Madre Teresa fondò nel 1963 i Fratelli Missionari della Carità; nel 1976 il ramo contemplativo delle sorelle, nel 1979 i Fratelli contemplativi, e nel 1984 i Padri Missionari della Carità. Tuttavia la sua ispirazione non si limitò soltanto alle vocazioni religiose. Formò i Collaboratori di Madre Teresa e i Collaboratori Ammalati e Sofferenti, persone di diverse confessioni di fede e nazionalità con cui condivise il suo spirito di preghiera, semplicità, sacrificio e il suo apostolato di umili opere d'amore. Questo spirito successivamente portò alla fondazione dei Missionari della Carità Laici. In risposta alla richiesta di molti sacerdoti, nel 1991 Madre Teresa dette vita anche al Movimento Corpus Christi per Sacerdoti come una 'piccola via per la santità' per coloro che desideravano condividere il suo carisma e spirito".

"In questi anni di rapida espansione della sua missione, il mondo cominciò a rivolgere l'attenzione verso Madre Teresa e l'opera che aveva avviato. Numerose onorificenze, a cominciare dal Premio indiano Padmashri nel 1962 e dal rilevante Premio Nobel per la Pace nel 1979, dettero onore alla sua opera, mentre i media cominciarono a seguire le sue attività con interesse sempre più crescente. Tutto ricevette, sia i riconoscimenti sia le attenzioni, 'per la gloria di Dio e in nome dei poveri'".

"L'intera vita e l'opera di Madre Teresa offrirono testimonianza della gioia di amare, della grandezza e della dignità di ogni essere umano, del valore delle piccole cose fatte fedelmente e con amore, e dell'incomparabile valore dell'amicizia con Dio. Ma vi fu un altro aspetto eroico di questa grande donna di cui si venne a conoscenza solo dopo la sua morte. Nascosta agli occhi di tutti, nascosta persino a coloro che le stettero più vicino, la sua vita interiore fu contrassegnata dall'esperienza di una profonda, dolorosa e permanente sensazione di essere separata da Dio, addirittura rifiutata da Lui, assieme a un crescente desiderio di Lui. Chiamò la sua prova interiore: 'l'oscurità'. La 'dolorosa notte' della sua anima, che ebbe inizio intorno al periodo in cui aveva cominciato il suo apostolato con i poveri e perdurò tutta la vita, condusse Madre Teresa a un'unione ancora più profonda con Dio. Attraverso l'oscurità partecipò misticamente alla sete di Gesù, al suo desiderio, doloroso e ardente, di amore, e condivise la desolazione interiore dei poveri".

"Durante gli ultimi anni della sua vita, nonostante i crescenti seri problemi di salute, Madre Teresa continuò a guidare la sua Congregazione e a rispondere alle necessità dei poveri e della Chiesa. Nel 1997 le suore di Madre Teresa erano circa 4.000, presenti nelle 610 case di missione sparse in 123 paesi del mondo. Nel marzo 1997 benedisse la neo-eletta nuova Superiora Generale delle Missionarie della Carità e fece ancora un viaggio all'estero. Dopo avere incontrato il Papa Giovanni Paolo II per l'ultima volta, rientrò a Calcutta e trascorse le ultime settimane di vita ricevendo visitatori e istruendo le consorelle. Il 5 settembre 1997 la vita terrena di Madre Teresa giunse al termine. Le fu dato l'onore dei funerali di Stato da parte del Governo indiano e il suo corpo fu seppellito nella Casa Madre delle Missionarie della Carità. La sua tomba divenne ben presto luogo di pellegrinaggi e di preghiera per gente di ogni credo, poveri e ricchi, senza distinzione alcuna. Madre Teresa ci lascia un testamento di fede incrollabile, speranza invincibile e straordinaria carità. La sua risposta alla richiesta di Gesù: 'Vieni, sii la mia luce', la rese Missionaria della Carità, 'Madre per i poveri', simbolo di compassione per il mondo e testimone vivente dell'amore assetato di Dio".

"Meno di due anni dopo la sua morte, a causa della diffusa fama di santità e delle grazie ottenute per sua intercessione, il Papa Giovanni Paolo II permise l'apertura della Causa di Canonizzazione. Il 20 dicembre 2002 approvò i decreti sulle sue virtù eroiche e sui miracoli".
…/BIOGRAFIA MADRE TERESA/… VIS 20031017 (1590)

SANTA SEDE ALL'O.N.U: NUOVO ACCORDO PER SVILUPPO AFRICA


CITTA' DEL VATICANO, 17 OTT. 2003 (VIS). Ieri a New York, l'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto alla Sessione Plenaria della 58° Assemblea Generale dell'O.N.U., sull'Articolo 40a: "Nuovo Accordo per lo Sviluppo dell'Africa (NEPAD): Progresso, applicazione e sostegno internazionale".

"Nell'attuale ordine mondiale" - ha affermato l'Arcivescovo Migliore - "le Nazioni africane sono le più svantaggiate. Di fronte all'attuale emarginazione dell'Africa, abbiamo il dovere della solidarietà per mantenere gli impegni, che collettivamente abbiamo preso, di progredire con un nuovo modello di solidarietà e cooperazione fra le nazioni più ricche ed i popoli africani. Tutto ciò richiede una soluzione rapida e definitiva al debito estero che pesa sui Paesi africani".

"L'importo totale del debito estero dell'Africa non è elevato rispetto ai parametri mondiali." - ha sottolineato l'Osservatore Permanente - "Per cui, non solo in termini di giustizia, ma anche di effettive possibilità economiche, il peso del debito estero ha bisogno di una soluzione globale e rapida. (…) Il processo di eliminazione del debito estero non deve trascinarsi a lungo sotto il giogo delle necessità tecniche e burocratiche".

L'Arcivescovo Migliore ha inoltre rilevato che: "Perché il commercio internazionale diventi un fattore essenziale di sviluppo dei paesi africani, la comunità internazionale deve sostenere e applicare efficacemente gli autentici valori del commercio, eliminando tutti i generi di iniqua competizione contro i Paesi africani". Il Nunzio ha successivamente ribadito che: "L'Africa ha bisogno di sviluppare un'economia agraria diversificata fondata sulla gestione familiare, in grado di rispondere alle molteplici sfide, come l'eccessiva migrazione urbana, la mancanza della sicurezza alimentare, il benessere della famiglia e delle comunità rurali, la protezione dell'ambiente, e una maggiore crescita economica".

Al termine del suo intervento, il Nunzio Apostolico ha affermato che: "Senza la pace in Africa, è impossibile pensare a giuste strutture di sviluppo economico e sociale".
DELSS/AFRICA/O.N.U:MIGLIORE VIS 20031017 (320)

MESSAGGIO DEL PAPA PER GIORNATA MONDIALE ALIMENTAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 17 OTT. 2003 (VIS). Nel pomeriggio di ieri è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II, indirizzato al Signor Jacques Diouf, Direttore Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (F.A.O.), in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2003, che quest'anno ha per tema: "Alleanza Mondiale contro la Fame".

Il Messaggio del Papa inizia con queste parole: "La celebrazione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione, ci ricorda che la fame e la malnutrizione mettono quotidianamente a rischio la sopravvivenza di tanti nostri fratelli e sorelle. Questa amara realtà è causa di divisione tra persone, gruppi sociali, comunità e Paesi, giungendo a segnare il divario tra i livelli di sviluppo e di speranza di vita delle diverse regioni del mondo".

"Del bisogno di unire intenti ed azioni l'umanità è sempre più cosciente" - scrive ancora il Santo Padre - "e con essa lo è la Chiesa, che dell'umanità condivide speranze e sofferenze. Esse si preoccupano di portare il proprio contributo per una soluzione corrispondente alle attese di ogni persona. Ciò mi spinge, in occasione di questa Giornata, a rivolgere un nuovo appello in nome della 'Alleanza contro la fame', una 'Alleanza' che deve trarre forza da una rinnovata comprensione del multilateralismo (…) fondato sull'idea di una comunità internazionale quale 'famiglia di nazioni', impegnata a perseguire il bene comune universale".

Il Santo Padre rileva che alcuni degli elementi alla base del "doloroso fenomeno della povertà" sono "l'assenza di governo, l'avanzare di sistemi ideologici e politici distanti dall'idea di solidarietà. (…) Il mio pensiero va in particolare all'Africa, dove la situazione continua ad essere assai preoccupante" a causa dell'insufficienza alimentare, di conflitti, epidemie ed incessanti esodi.

Giovanni Paolo II scrive infine che: "La Chiesa, con le sue diverse istituzioni ed organizzazioni, desidera svolgere un suo ruolo in questa 'Alleanza mondiale contro la fame' (…) impegnandosi nel promuovere la solidarietà in modo che questa informi e connoti rapporti personali e sociali" e chiede "alle comunità cristiane, ai credenti e a tutti gli uomini e donne di buona volontà di vivere ed operare sempre più al servizio dei poveri e degli affamati, in modo che si realizzi una vera riconciliazione tra le persone e tra i popoli".
MESS/GIORNATA MONDIALE ALIMENTAZIONE/DIOUF VIS 20031017 (380)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 17 OTT. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Signor Aleksander Kwasniewski, Presidente della Repubblica di Polonia, con la Consorte e Seguito.

- Sette Presuli della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Vincent Gerard Nichols, di Birmingham, con l'Ausiliare Vescovo Philip Pargeter.

- Il Vescovo Declan Ronan Lang, di Clifton.

- Il Vescovo Brian Michael Noble, di Shrewsbury.

- L'Arcivescovo Peter Smith, di Cardiff.

- Il Vescovo Mark Jabalé, O.S.B., di Menevia.

- Il Vescovo Edwin Regan, di Wrexham.
AP:AL/…/… VIS 20031017 (100)

DICHIARAZIONE CONFERENZA EPISCOPALE INGHILTERRA E GALLES


CITTA' DEL VATICANO, 17 OTT. 2003 (VIS). Di seguito riportiamo alcuni estratti della dichiarazione rilasciata oggi dai Vescovi della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles, riuniti in questi giorni a Roma:

"Questa settimana la BBC, principalmente attraverso il Dipartimento degli Affari Religiosi, sta offrendo ampia copertura delle celebrazioni per il XXV anniversario di Pontificato di Giovanni Paolo II e della vita di Madre Teresa di Calcutta. Il loro lavoro è stato molto apprezzato".

"Nella medesima settimana, tuttavia, la "BBC News e Current Affairs", ha trasmesso due programmi negativi ed ostili nei confronti della Chiesa Cattolica. Nel fare ciò. la BBC ha arrecato grave offesa a molti cattolici".

"La prima trasmissione era un programma della BBC Panorama, trasmesso domenica 12 ottobre, dal titolo: 'Il Sesso e la Santa Sede'" che sosteneva che "mentre il Papa predica la pace e la vita, i suoi insegnamenti e le azioni della Chiesa Cattolica (in opposizione all'aborto e alla contraccezione) hanno causato diffusa povertà e morte".

Relativamente al secondo programma "Kenyon Confronts" del 15 ottobre, "dedicato ai casi di abuso nei confronti di minori che hanno coinvolto due sacerdoti più di venti anni fa", i Vescovi affermano che "significative rivelazioni, … erano presentate insieme a servizi contenziosi, negativi e pregiudizievoli sulle azioni della Chiesa, passate e presenti".

"Per decenni la BBC ha meritato e goduto di una reputazione mondiale di imparzialità ed oggettività, specialmente grazie al programma "News and Current Affairs". Questa reputazione si va sempre più offuscando. In Inghilterra e Galles vi è considerevole preoccupazione poiché elementi nella BBC sono ostili al credo religioso e ad ogni tradizionale senso del sacro".

"Inoltre, la decisione di trasmettere entrambi questi programmi nella settimana in cui i cattolici di tutto il mondo celebrano l'anniversario del Papa e la vita di Madre Teresa di Calcutta, è un doloroso segno di insensibilità".
…/…/VESCOVI INGHILTERRA E GALLES VIS 20031017 (310)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 17 OTT. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Joseph Mitsuaki Takami, P.S.S., Arcivescovo Metropolita dell'Arcidiocesi di Nagasaki, finora Vescovo Ausiliare della medesima Arcidiocesi. (superficie: 4.192; popolazione: 1.511.890; cattolici: 68.551; sacerdoti: 152; religiosi: 948; diaconi permanenti: 1), Giappone.

- Il Monsignor Luigi Moretti, finora Prelato Segretario del Vicariato di Roma, Vicegerente della Diocesi di Roma, promuovendolo alla dignità arcivescovile.

- Il Monsignor Mauro Parmeggiani, che è Direttore del Servizio per la Pastorale Giovanile della Diocesi di Roma, Prelato Segretario del Vicariato di Roma.
NER:NA/…/TAKAMI:MORETTI:PARMEGGIANI VIS 20031017 (100)
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