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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 26 novembre 2003

TESTIMONIARE COMPASSIONE SIGNORE EMARGINATI E SOFFERENTI


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2003 (VIS). In occasione del 40° anniversario di fondazione dell'Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari (ARIS), il Santo Padre Giovanni Paolo II ha fatto pervenire un Messaggio nel quale esorta i Membri dell'Associazione a "proseguire nel servire il malato con competenza e dedizione".

"Molto spesso," - scrive Giovanni Paolo II - "chi vive in situazioni di profondo dolore e pena fa fatica a comprendere il senso e il significato dell'esistenza. È importante allora che accanto a lui ci sia qualcuno che, come il buon samaritano, lo sostenga e lo accompagni. Persone come Madre Teresa, recentemente beatificata, testimoniano in modo semplice e concreto la carità e la compassione del Signore per gli emarginati, i sofferenti, i malati, i moribondi. Mentre leniscono le ferite del loro corpo, li aiutano ad incontrare Cristo che, vincendo la morte, ha svelato il valore pieno della vita in ogni sua fase e condizione".

Il Papa conclude il Messaggio esprimendo apprezzamento per l'opera che l'Associazione compie in molti Paesi, e "specialmente nei territori di missione. Voi aiutate quelle giovani Chiese a gestire strutture di accoglienza per malati e sofferenti e a preparare qualificati operatori sanitari e pastorali. È bene che tale proficua collaborazione fra Comunità ecclesiali del Nord e del Sud del mondo si intensifichi sempre più".
MESS/SOFFERENTI/ARIS VIS 20031126 (230)

MESSAGGIO DEL PAPA AL II CONGRESSO MISSIONARIO AMERICANO


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha indirizzato un Messaggio al Cardinale Rodolfo Quezada Toruño, Arcivescovo di Guatemala e Presidente del II Congresso Missionario Americano, in corso a Città del Guatemala, dal 25 al 30 novembre. Nel Messaggio il Papa rievoca il Viaggio Apostolico del 2002 nel continente americano durante il quale canonizzò Pedro de San José de Betancourt.

"La canonizzazione di questo straordinario missionario fu, in certo modo" - scrive il Pontefice - "come il preludio del presente Congresso" che ha per tema: "Chiesa in America, la tua vita è la missione". "Un rinnovato impulso della missione 'ad gentes' in America e dall'America" - continua il Papa - "richiede anche oggi missionari santi e comunità ecclesiastiche sante".

"L'appello alla missione è unito alla vocazione alla santità la quale 'deve dirsi un presupposto fondamentale e una condizione del tutto insostituibile perché si compia la missione di salvezza della Chiesa'. Di fronte a questo appello universale, dobbiamo prendere coscienza della nostra responsabilità nella diffusione del Vangelo. Milioni di uomini e donne che non conoscono Cristo (…) vivono nell'attesa - a volte inconscia - di scoprire la verità sull'uomo e su Dio, sulla via che porta alla liberazione dal peccato e dalla morte. Per questa umanità in attesa che anela a scoprire la bellezza di Cristo (…) l'annuncio della Buona Novella è una missione vitale ed inderogabile".

"Il presente Congresso ha come obiettivo questa missione" - sottolinea il Santo Padre ricordando che "ogni attività pastorale deve fondarsi sull'iniziazione cristiana e sulla formazione permanente che, contribuendo alla maturazione ed al rafforzamento della fede di coloro che si avvicinano ad essa e attraendo coloro che ancora ne sono lontani, rappresenta la maggiore garanzia che le Chiese particolari d'America sviluppino un'efficace azione di cooperazione ed animazione missionaria".

"Grande è la responsabilità delle vostre Chiese particolari nell'opera evangelizzatrice del mondo contemporaneo". - conclude il Papa - "Grande è il contributo che esse possono offrire a questa nuova primavera missionaria 'se tutti i cristiani e, in particolare, i missionari e le giovani chiese risponderanno con generosità e santità agli appelli e sfide del nostro tempo'".
MESS/CONGRESSO MISSIONARIO/QUEZADA VIS 20031126 (370)

UDIENZA GENERALE: "IL MESSIA, RE E SACERDOTE"


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2003 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, è stato il Salmo 109: "Il Messia, Re e Sacerdote", che si canta ogni domenica nella Liturgia dei Vespri.

Giovanni Paolo II ha spiegato che la prima parte del Salmo contiene "un oracolo indirizzato da Dio a colui che il Salmista chiama 'il mio signore', cioè al sovrano di Gerusalemme. L'oracolo proclama l'intronizzazione del discendente di Davide 'alla destra' di Dio".

"Sullo sfondo" - ha proseguito il Pontefice - "si intuiscono forze ostili, neutralizzate però da una conquista vittoriosa. (…) Il testo rimanda ad un contrasto di indole generale tra il progetto di Dio, che opera attraverso il suo eletto, e i disegni di coloro che vorrebbero affermare un loro potere ostile e prevaricatore. Si ha, quindi, l'eterno scontro tra bene e male, che si svolge all'interno di vicende storiche, mediante le quali Dio si manifesta e ci parla".

Il Santo Padre ha affermato, in merito alla seconda parte del Salmo, che essa "contiene, invece, un oracolo sacerdotale, che ha ancora per protagonista il re davidico. Garantita da un solenne giuramento divino, la dignità regale unisce in sé anche quella sacerdotale. Il riferimento a Melchisedek, re-sacerdote di Salem, cioè dell'antica Gerusalemme, è forse la via per giustificare il particolare sacerdozio del re accanto a quello ufficiale levitico del tempio di Sion. (…) La Lettera agli Ebrei" - ha concluso il Papa - "partirà proprio da questo oracolo: 'Tu sei sacerdote per sempre, al modo di Melchisedek', per illustrare il particolare e perfetto sacerdozio di Gesù Cristo".
AG/SALMO 109/… VIS 20031126 (280)

UDIENZA GENERALE: "IL MESSIA, RE E SACERDOTE"


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2003 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, è stato il Salmo 109: "Il Messia, Re e Sacerdote", che si canta ogni domenica nella Liturgia dei Vespri.

Giovanni Paolo II ha spiegato che la prima parte del Salmo contiene "un oracolo indirizzato da Dio a colui che il Salmista chiama 'il mio signore', cioè al sovrano di Gerusalemme. L'oracolo proclama l'intronizzazione del discendente di Davide 'alla destra' di Dio".

"Sullo sfondo" - ha proseguito il Pontefice - "si intuiscono forze ostili, neutralizzate però da una conquista vittoriosa. (…) Il testo rimanda ad un contrasto di indole generale tra il progetto di Dio, che opera attraverso il suo eletto, e i disegni di coloro che vorrebbero affermare un loro potere ostile e prevaricatore. Si ha, quindi, l'eterno scontro tra bene e male, che si svolge all'interno di vicende storiche, mediante le quali Dio si manifesta e ci parla".

Il Santo Padre ha affermato, in merito alla seconda parte del Salmo, che essa "contiene, invece, un oracolo sacerdotale, che ha ancora per protagonista il re davidico. Garantita da un solenne giuramento divino, la dignità regale unisce in sé anche quella sacerdotale. Il riferimento a Melchisedek, re-sacerdote di Salem, cioè dell'antica Gerusalemme, è forse la via per giustificare il particolare sacerdozio del re accanto a quello ufficiale levitico del tempio di Sion. (…) La Lettera agli Ebrei" - ha concluso il Papa - "partirà proprio da questo oracolo: 'Tu sei sacerdote per sempre, al modo di Melchisedek', per illustrare il particolare e perfetto sacerdozio di Gesù Cristo".
AG/SALMO 109/… VIS 20031126 (280)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Matias Patrício de Macêdo, finora Vescovo di Campina Grande (Brasile), Arcivescovo Metropolita di Natal (superficie: 25.153; popolazione: 2.520.300; cattolici: 1.965.834; sacerdoti: 100; religiosi: 247; diaconi permanenti: 19), Brasile. L'Arcivescovo eletto, nato a Santana do Matos (Brasile) nel 1936, è stato ordinato sacerdote nel 1963 ed ha ricevuto l'ordinazione episcopale nel 1990. Succede all'Arcivescovo Heitor de Araújo Sales, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Plínio José Luz da Silva, finora Ausiliare di Fortaleza (Brasile), Vescovo di Picos (superficie: 23.121; popolazione: 325.086; cattolici: 305.581; sacerdoti: 21; religiosi: 34), Brasile.
NER:RE/…/DE MACEDO:SALES:DA SILVA VIS 20031126 (130)
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