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venerdì 28 novembre 2003

MOLDOVA: CONTINUARE DIALOGO STATO E CHIESA CATTOLICA


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere, questa mattina, il Signor Vladimir Voronin, Presidente della Repubblica di Moldova, ha ricordato nel suo discorso che: "Si tratta del primo incontro fra la suprema Autorità della Repubblica di Moldova e il Successore di Pietro, da quando il Suo Paese è apparso sulla scena internazionale come Nazione sovrana e indipendente".

"Il Paese che Ella rappresenta," - ha proseguito il Papa - "ha raggiunto da poco la libertà e chiede perciò di essere sostenuto (…) nei propri sforzi per superare le inevitabili difficoltà che sono proprie soprattutto degli inizi. La Moldova, posta com'è ai confini fra mondo latino e mondo slavo, non può non fare del dialogo uno strumento operativo essenziale della propria azione, al fine di far emergere le possibilità concrete di pace, di giustizia e di benessere".

"La Comunità cattolica, per quanto piccola a livello numerico, è attivamente impegnata (…), in questo processo (…). Mi piace sottolineare che la Chiesa in Moldova può compiere liberamente la propria missione evangelizzatrice e caritativa, e che lo Stato le riconosce personalità giuridica. È auspicabile che, senza pregiudizio per nessuno il dialogo fra le Autorità dello Stato e la Chiesa cattolica possa continuare in maniera fruttuosa, a tutto beneficio dell'intera società moldava, nel rispetto delle norme della democrazia e dell'uguaglianza di tutte le confessioni religiose".
AC/…/VORONIN VIS 20031128 (240)

RISCOPRIRE SIGNIFICATO E GRANDEZZA MISTERO CHIESA DI CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Vescovi francesi delle Provincie Ecclesiastiche di Cambrai e Reims, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum":

Nel suo incontro con il primo gruppo di Presuli francesi, il Papa ha parlato della Chiesa e della missione episcopale alla luce dell'Esortazione Apostolica Postsinodale "Pastores gregis".

Facendo riferimento al Documento sopra citato, il Santo Padre ha sottolineato l'importanza, per i Vescovi, di essere attenti alla propria vita spirituale personale "radicando il vostro ministero" - ha detto - "in profonda relazione con Cristo, nella meditazione prolungata delle Scritture e nell'intensa vita sacramentale. Così potrete comunicare ai fedeli il desiderio di vivere in intima unione con Dio, allo scopo di consolidare la propria fede e voi insieme possiate proporre la fede ai vostri concittadini, nello spirito dei documenti da voi elaborati sull'annuncio del Vangelo".

"Nella vita e nella missione dei Vescovi, la collaborazione fraterna e l'attenzione alla comunione sono essenziali per manifestare l'unità di tutto il Corpo ecclesiale. (…) Oggi è più importante che mai far riscoprire ai fedeli il senso e la grandezza del mistero della Chiesa di Cristo. (…) Senza una conoscenza seria ed approfondita del mistero della Chiesa, che riconduce sempre a Cristo, è evidente che non si può comprendere il significato dei ministeri ordinati e più generalmente della struttura della Chiesa".

Il Papa ha ribadito che: "Allo scopo di meglio e più chiaramente manifestare la collegialità episcopale, realizzare una più efficace azione pastorale ed aumentare le collaborazioni necessarie, avete accettato coraggiosamente, dopo riflessione, di operare un certo numero di cambiamenti, fra i quali la riorganizzazione delle provincie ecclesiastiche. (…) Auspico vivamente che tale provvedimento rafforzi i vostri legami di comunione fraterna, e sia apportatore di aiuto e sostegno alla vostra vita personale e alla vostra missione".

"I Vescovi" - ha continuato il Pontefice - "sono continuamente chiamati a dare una forte testimonianza della comunione apostolica, fra di loro e con la totalità del collegio episcopale che circonda il Successore di Pietro. (…) Nelle sue azioni, dichiarazioni, decisioni, ogni Vescovo impegna in certo qual modo tutto il corpo episcopale e tutta la Chiesa".

Il Santo Padre ha sottolineato che: "La comunione non è in contraddizione con la legittima diversità, che permette a ciascuna Chiesa diocesana di avere una fisionomia propria, in funzione dei pastori e delle comunità che la compongono".

"La missione apostolica del Vescovo comporta in primo luogo l'annuncio del Vangelo. (…) Più il popolo è piccolo e fragile" - ha concluso il Pontefice - "e meno i sacerdoti sono numerosi, più è indispensabile che il Vescovo si preoccupi di governare il gregge affidato alla sua guida, attento a non allontanarsi troppo a lungo, a visitare le diverse comunità, e ad ascoltarle ed incoraggiarle. Per dedicarsi a questa missione e porre in essa tutte le forze vive, la vostra Conferenza Episcopale è impegnata attualmente a realizzare un potenziamento di tutti gli organismi che la compongono. Mi rallegro di questa decisione unanime".
AL/…FRANCIA VIS 20031128 (500)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Signor Vladimir Voronin, Presidente della Repubblica di Moldova, con la Consorte e Seguito.

- L'Arcivescovo Angelo Bagnasco, Ordinario Militare per l'Italia.

- Il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

- Il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
AP/…/… VIS 20031128 (70)
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