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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 30 gennaio 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 30 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite a New York.

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale di Francia, in Visita "ad Limina Apostolorum":
- Il Vescovo Francis Deniau, di Nevers.

- Il Vescovo Georges Edmond Robert Gilson, di Sens, Prelato della "Mission de France" o Pontigny.

- Il Reverendo Luc Lalire, Vicario Generale della Diocesi di Dijon.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/…/… VIS 20040130 (90)

MESSAGGIO DEL PAPA CULTURA PROCREAZIONE RESPONSABILE


CITTA' DEL VATICANO, 30 GEN. 2004 (VIS). In un Messaggio reso pubblico oggi, il Santo Padre Giovanni Paolo II, rivolgendosi ai partecipanti al Convegno internazionale, in corso a Roma, su: "Regolazione naturale della fertilità e cultura della vita", ha affermato che il Convegno "affronta tematiche attuali, molto interessanti per lo sviluppo dei rapporti tra scienza ed etica. Il Magistero della Chiesa", ha sempre promosso "la cultura della procreazione responsabile" e "la conoscenza e la diffusione delle metodiche cosiddette 'naturali' di regolazione della fertilità".

"Assistiamo oggi" - ha proseguito il Pontefice - "al consolidarsi di una mentalità che, da un lato, appare quasi intimorita di fronte alla responsabilità della procreazione e, dall'altro, vorrebbe come dominare e manipolare la vita", risultante, quest'ultima, da "una certa propaganda". "Va sviluppata una capillare opera educativa e formativa nei confronti dei coniugi, dei fidanzati, dei giovani in generale, come pure degli operatori sociali e pastorali per illustrare adeguatamente tutti gli aspetti della regolazione naturale della fertilità".

"È chiaro" - ha ribadito il Papa - "che, quando si parla di regolazione 'naturale', non ci si riferisce al solo rispetto del ritmo biologico. Si tratta, ben più compiutamente, di rispondere alla verità della persona nella sua intima unità di spirito, psiche e corpo, unità mai riducibile soltanto ad un insieme di meccanismi biologici. Solo nel contesto dell'amore reciproco, totale e senza riserve, dei coniugi, può essere vissuto in tutta la sua dignità l'evento della generazione al quale è legato il futuro stesso dell'umanità".
MESS/REGOLAZIONE NATURALE FERTILITÀ/… VIS 20040130 (260)

IL PAPA SU MISSIONE LAICI, FAMIGLIA E PRECETTO DOMENICALE


CITTA' DEL VATICANO, 30 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Presuli delle Provincie Ecclesiastiche di Dijon, Tours e della Prelatura della Mission de France, a conclusione della Visita "ad Limina Apostolorum", ed ha dedicato il suo discorso alla vocazione ed alla missione dei laici. Il Papa ha ricordato che nonostante il numero dei fedeli praticanti diminuisca parallelamente al numero delle vocazioni al sacerdozio, i Vescovi, nei loro rapporti quinquennali, hanno notano segni di speranza, fra i quali, l'esigenza dei fedeli laici ad acquisire una solida formazione filosofica, teologica e spirituale.

Altri segni di speranza sono l'aspirazione dei fedeli laici di rendere "un migliore servizio alla Chiesa; (…) la ricerca di una maggiore coerenza fra la fede ed il suo esprimersi nella vita quotidiana; (…) la riscoperta dello studio delle Scritture e della meditazione della Parola; il senso crescente della responsabilità e dell'impegno per la giustizia e le azioni di solidarietà, di fronte alle nuove situazioni di precarietà". Nonostante la diminuzione dell'estensione delle strutture pastorali e del numero delle persone che vi operano, "numerosi sono coloro che hanno generosamente accettato di occuparsi della vita parrocchiale, per dedicarsi, sotto la responsabilità del Pastore e nel rispetto del ministero ordinato, alla missione dell'evangelizzazione".

Il Santo Padre ha successivamente sottolineato l'esigenza della comunione fra Sacerdoti, Vescovi e fedeli, attraverso la quale, tutti possono più efficacemente "'evangelizzare le culture, far penetrare la forza del Vangelo nella realtà della famiglia, del lavoro, dei media, dello sport, del tempo libero, ed animare cristianamente l'ordine sociale e la vita pubblica, nazionale e internazionale'". Il Papa ha espresso apprezzamento per l'opera svolta dai Vescovi nell'aiutare i giovani a scoprire - o riscoprire - Cristo mentre si interrogano sulla fede e sul significato della vita.

Riferendosi alla Santa Messa domenicale, il Santo Padre ha ribadito che essa: "non ha il posto che dovrebbe avere. I pastori si preoccuperanno quindi di ricordare con forza e chiarezza ai fedeli (…), il significato del precetto domenicale e della partecipazione all'Eucarestia della domenica, che non può essere una semplice opzione fra le numerose attività".

Giovanni Paolo II ha ribadito, inoltre, la necessità di una formazione continua per i pastori ed i fedeli laici che li assistono nelle attività parrocchiali e nella catechesi. "In particolare," - ha detto il Pontefice - "è opportuno formare in permanenza filosofi e teologi che possono dare ai cristiani le basi intellettuali di cui necessitano".

Infine il Papa ha ricordato ai Presuli che: "La famiglia è al centro delle vostre preoccupazioni di pastori. La famiglia non è un modello di rapporto fra gli altri, ma è un tipo di rapporto indispensabile al futuro della società". Grande attenzione occorre dedicare, ha detto ancora il Papa, alla preparazione dei giovani al matrimonio, "facendo loro riscoprire il senso profondo di questo sacramento (…) così da proporre una visione positiva delle relazioni affettive e della sessualità. (..) Non possiamo assistere, impotenti, alla rovina della famiglia". La Chiesa intende "partecipare in questo ambito ad un autentico cambiamento di mentalità e di comportamento, affinché trionfino i valori positivi legati alla vita coniugale e familiare, (…) in contrapposizione ai messaggi spesso distruttivi della società attuale, che inducono a ritenere che tutti i comportamenti affettivi siano buoni, negando ogni qualificazione morale delle azioni umane".
AL/LAICI:FAMIGLIA/FRANCIA VIS 20040130 (540)

SVILUPPO UMANO NON DEVE LIMITARSI AL SUCCESSO MATERIALE


CITTA' DEL VATICANO, 30 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere il Signor Chou-seng Tou, nuovo Ambasciatore della Repubblica di Cina, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali, ha affermato nel suo discorso che: "Le tradizioni religiose e culturali della Repubblica di Cina testimoniano che lo sviluppo umano non deve limitarsi esclusivamente al successo economico e materiale".

"Molti elementi ascetici e mistici delle religioni asiatiche insegnano che non è l'acquisizione delle ricchezze materiali a definire il progresso dell'individuo e della società, ma piuttosto la capacità di una civiltà di promuovere la dimensione interiore e la vocazione trascendente di uomini e donne".

Giovanni Paolo II ha detto ancora che: "Il bene della società impone che il diritto alla libertà religiosa sia previsto dalle norme legislative e sia efficacemente garantito. La Repubblica di Cina ha dimostrato rispetto per le varie tradizioni religiose e riconosce il diritto di tutti a praticare la propria religione. Le religioni sono una componente della vita e della cultura di una nazione ed apportano un grande senso di benessere alla comunità offrendo un certo livello di ordine sociale, tranquillità, armonia e assistenza dei più deboli ed emarginati".

Sottolineando "il contributo significativo" della Chiesa cattolica allo sviluppo sociale e culturale del Paese, "in particolare attraverso l'attenzione all'educazione, alla sanità ed all'assistenza ai meno fortunati", il Santo Padre ha detto: "Attraverso queste ed altre attività, la Chiesa contribuisce a promuovere la pace e l'unità di tutti i popoli e realizza la sua missione spirituale ed umanitaria, contribuendo all'edificazione di una società di giustizia, fiducia e cooperazione".

"I governi devono costantemente adoperarsi per non perdere di vista gli emarginati del proprio paese come pure i poveri e gli esclusi del mondo intero. (…) In merito, esprimo apprezzamento per le numerose opere di carità della Repubblica di Cina a livello internazionale ed in particolare nei paesi in via di sviluppo. Auspico" - ha concluso il Pontefice - "che il popolo di Taiwan continui a promuovere attività caritative, contribuendo così all'edificazione di una duratura pace mondiale".
CD/CREDENZIALI REPUBBLICA CINA/TOU VIS 20040130 (350)

giovedì 29 gennaio 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Due Presuli della Conferenza Episcopale di Francia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo André Fort, di Orléans.

- Il Vescovo Raymond Séguy, di Autun.

- Sua Eccellenza Monsignore Raffaello Funghini, Decano del Tribunale della Rota Romana.
AL:AP/…/… VIS 20040129 (60)

TECNOLOGIA MEDIA NON AL SERVIZIO MA VOLTA GOVERNARE UOMO


CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2004 (VIS). Il Monsignor Piero Monni, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione Mondiale del Turismo, è intervenuto oggi alla Prima Conferenza Mondiale sulla Comunicazione nell'Ambito del Turismo, in corso a Madrid (Spagna), dal 29 al 30 gennaio, e promossa dall'Organizzazione Mondiale del Turismo con il sostegno del Governo spagnolo, della città di Madrid e della Fiera Internazionale del Turismo.

Nel suo discorso, Monsignor Monni ha affermato che: "La qualità e la professionalità sono elementi fondamentali dell'industria turistica e comprendono anche il comparto della comunicazione, che deve essere rispettosa della chiarezza e della correttezza promozionale turistica". Ricordando la continua crescita del "turismo on-line" e la "possibilità di 'viaggiare' virtualmente", Monsignor Monni ha aggiunto che: "La dinamicità e la specializzazione sono il futuro della comunicazione turistica".

L'Osservatore Permanente ha ribadito l'esigenza al rispetto del cliente attraverso i valori della qualità e della correttezza. Se Internet rispetta tali valori, è un eccellente mezzo di comunicazione. Tuttavia, "esiste un tipo di comunicazione turistica on-line (…) che alimenta la diffusione del turpe mercato della pedofilia e del cosiddetto turismo sessuale". La via telematica, ha sottolineato Monsignor Monni, "a volte può favorire lo sfruttamento sessuale dei minori, rendendo difficilmente identificabili gli autori di tale crimine. (…) Il ruolo della comunicazione e dei comunicatori, (...) non può esimersi dalla considerazione di una responsabilità etica".

"Attualmente, forse, la tecnica non è più al servizio della persona" - ha concluso Monsignor Monni - "e piuttosto sembra essere rivolta a governare l'uomo. Oggi, la celebre frase di Mac Luhan, 'il medium è il messaggio', alla luce di questa riflessione, diviene immediatamente comprensibile: il mezzo diventa il fine della comunicazione, mentre i concetti e le idee assumono un'importanza secondaria".
DELSS/TURISMO:COMUNICAZIONE/MONNI VIS 20040129 (290)

CHI ACCOGLIE UNO SOLO QUESTI BAMBINI NOME MIO ACCOGLIE ME


CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2004 (VIS). Oggi è stato pubblicato il testo del Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la Quaresima 2004, datato 8 dicembre 2003, e diffuso in lingua francese, inglese, italiana, polacca, portoghese, spagnola e tedesca. Di seguito ne riportiamo alcuni estratti:

"Il tema di quest'anno - 'Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me' - offre l'opportunità di riflettere sulla condizione dei bambini (…). Le parole di Gesù costituiscono un'esortazione a esaminare come sono trattati i bambini nelle nostre famiglie, nella società civile e nella Chiesa".

"Gesù amò i bambini e li predilesse 'per la loro semplicità e gioia di vivere, per la loro spontaneità, e la loro fede piena di stupore'. Egli, pertanto, vuole che la comunità apra loro le braccia e il cuore come a Lui stesso: 'Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me'. Ai bambini Gesù affianca i 'fratelli più piccoli', cioè i miseri, i bisognosi, gli affamati e assetati, i forestieri, i nudi, i malati, i carcerati. Accoglierli e amarli, o invece trattarli con indifferenza e rifiutarli, è riservare a Lui lo stesso atteggiamento, perché in loro Egli si rende particolarmente presente".

"Negli anni della sua vita pubblica, ripeté più volte che solo quanti avessero saputo farsi come i bambini sarebbero entrati nel Regno dei Cieli (…). 'Chiunque diventerà piccolo come questo bambino sarà il più grande nel regno dei cieli'. 'Diventare' piccoli e 'accogliere' i piccoli: sono questi due aspetti di un unico insegnamento che il Signore rinnova ai suoi discepoli in questo nostro tempo. Solo chi si fa 'piccolo' è in grado di accogliere con amore i fratelli più 'piccoli'".

"Sono molti i credenti che cercano di seguire fedelmente questi insegnamenti del Signore. Vorrei qui ricordare i genitori che non esitano a farsi carico di una famiglia numerosa, le madri e i padri che, invece di additare come prioritaria la ricerca del successo professionale e della carriera, si preoccupano di trasmettere ai figli quei valori umani e religiosi che danno senso vero all'esistenza".

"Penso con grata ammirazione a coloro che si prendono cura della formazione dell'infanzia in difficoltà e alleviano le sofferenze dei bambini e dei loro familiari causate dai conflitti e dalla violenza, dalla mancanza di cibo e di acqua, dall'emigrazione forzata e da tante forme di ingiustizia esistenti nel mondo".

"Accanto a tanta generosità si deve però registrare anche l'egoismo di quanti non 'accolgono' i bambini. Ci sono minori che sono feriti profondamente dalla violenza degli adulti: abusi sessuali, avviamento alla prostituzione, coinvolgimento nello spaccio e nell'uso della droga; bambini obbligati a lavorare o arruolati per combattere; innocenti segnati per sempre dalla disgregazione familiare; piccoli travolti dal turpe traffico di organi e di persone. E che dire della tragedia dell'AIDS con conseguenze devastanti in Africa? Si parla ormai di milioni di persone colpite da questo flagello, e di queste tantissime sono state contagiate sin dalla nascita. L'umanità non può chiudere gli occhi di fronte a un dramma così preoccupante!".

"Che male hanno fatto questi bambini per meritare tanta sofferenza? Da un punto di vista umano non è facile, anzi forse è impossibile rispondere a quest'interrogativo inquietante. Solo la fede ci aiuta a penetrare in un così profondo abisso di dolore".

"Cari Fratelli e Sorelle, iniziamo con fiducia l'itinerario quaresimale animati da più intensa preghiera, penitenza e attenzione verso i bisognosi. La Quaresima sia, in particolare, utile occasione per dedicare maggiore cura ai bambini, nel proprio ambiente familiare e sociale: essi sono il futuro dell'umanità".
MESS/QUARESIMA:BAMBINI/… VIS 20040129 (600)

SIGNORE SI RENDE PRESENTE NEI BAMBINI ED IN LORO CI ASPETTA

CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2004 (VIS). L'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum", ha presieduto, questa mattina, la Conferenza Stampa di presentazione del Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la Quaresima 2004, il cui tema è: "Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me". Alla Conferenza Stampa hanno partecipato anche il Monsignor Karel Kasteel, Segretario del medesimo Pontificio Consiglio, ed il Padre Angelo D'Agostino, S.I., Fondatore e Direttore medico di "Nyumbani", The Children of God Relief Institute of Nairobi (Kenya).

L'Arcivescovo Cordes ha affermato che nel Messaggio di quest'anno, il Papa intende risvegliare le coscienze di fronte alla condizione dei bambini, prediletti di Gesù. "Trattare i bambini con indifferenza e rifiutarli" - ha detto - "è respingere il Signore perché in loro Egli c'è e ci aspetta".

"Il bambino è il 'più piccolo', il bisognoso di tutto" - ha proseguito il Presidente di "Cor Unum" - è l'infante che dipende completamente dall'amore degli altri; non ha pieno possesso di sé, ma vive grazie a quanto gli viene donato da chi vorrà prendersi cura di lui".

Riferendosi alla tragedia dell'Aids, che Giovanni Paolo II elenca nel suo Messaggio fra i grandi mali di cui sono vittime i bambini, l'Arcivescovo Cordes ha sottolineato che il bambino colpito da questa malattia "è il più grande interrogativo che l'uomo si pone sulla bontà del Padre celeste: che male hanno fatto tanti piccoli per soffrire come soffrono? Una risposta a tale interrogativo, nell'orizzonte della nostra saggezza umana, non c'è. Così il Papa risponde nel Messaggio che oggi presentiamo: 'Solo la fede ci aiuta a penetrare in un così profondo abisso di dolore'".
Ricordando con le parole del Papa che, nel tempo della Quaresima, "la liturgia rinnova ai credenti l'appello a una radicale conversione", l'Arcivescovo Cordes sottolinea che: "Questa conversione sarà frutto del nostro avvicinarci a Dio, di una riflessione alla sua luce, della grazia del sacramento della penitenza. Con Gesù saliamo a Gerusalemme sul monte Calvario per essere toccati di nuovo dalla sua sofferenza fisica e psicologica; Egli l'ha assunta liberamente per salvarci dai nostri peccati. Lo sguardo della fede ci dà anche il coraggio di aprire il nostro cuore ai fratelli e alle sorelle nel bisogno, ai bambini sofferenti".

Al termine del suo intervento, il Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum" ha annunciato due iniziative: la prima riguarda le Poste Vaticane che emetteranno un francobollo speciale illustrante la tematica della Quaresima di quest'anno, la seconda è la realizzazione di un progetto speciale a favore di bambini orfani a causa dell'Aids nella Diocesi di Nairobi (Kenya). Chi desidera contribuire con un'offerta, può fare un versamento sul Conto Corrente Postale N. 603035.

Il Padre Angelo D'Agostino, S.I., Fondatore e Direttore medico del "Nyumbani", The children of God Relief Institute of Nairobi (Kenya), ha affermato che: "Ispirarsi al suggerimento di Sant'Ignazio, cercare Dio in tutte le cose, serve a trovare la vita nella morte apparente, la guarigione nella malattia, la conoscenza nell'ignoranza. Nel passato la Chiesa portava soccorso ai malati di lebbra e alle vittime delle epidemie; oggi, sono i malati di Hiv/Aids che esigono la nostra attenzione. Come sacerdote e medico ho cercato di rispondere a questo appello".

Successivamente Padre D'Agostino ha ricordato la sua lunga esperienza a Nairobi con i bambini positivi all'Hiv, la maggior parte dei quali orfani, ed ha sottolineato che: "Nei primi anni la media di decessi era di due o tre al mese, ma ora grazie alle medicine Anti-Retro Virus, essa è diminuita notevolmente, ed infatti nel 2003 non vi sono stati decessi. Queste medicine sono in parte donate dal governo brasiliano, le altre sono acquistate sul mercato". Nel programma comunitario al servizio di 1.000 orfani a causa dell'Hiv "si verificano sette o otto decessi ogni mese perché non abbiamo i fondi per pagare i prezzi esorbitanti praticati dalle grandi case farmaceutiche. Attualmente almeno 400 persone muoiono ogni giorno in Kenya a causa dell'Aids".

Padre D'Agostino ha sottolineato che se l'Aids è causa primaria di morte in Africa e che sia malattia cronica in Europa e Nord America, dipende dal "genocidio praticato dalle associazioni di multinazionali farmaceutiche che rifiutano di abbassare i prezzi dei farmaci in Africa, anche dopo aver riportato un profitto di US $ 517 miliardi nel 2002. È una questione morale che dimostra la mancanza di coscienza sociale di queste imprese capitalistiche, che potrebbero facilmente salvare la vita di 25 milioni di africani della regione del Sub Sahara, condannati dall'Hiv. Come spiegheremo noi cristiani, il nostro silenzio, da qui a cinquanta anni?".
OP/MESSAGGIO QUARESIMA:BAMBINI/CORDES VIS 20040129 (770)

ROTA ROMANA: PRESUNZIONE VALIDITÀ DEL MATRIMONIO

CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto in udienza il Decano, il Collegio dei Prelati Uditori e gli Officiali ed Avvocati del Tribunale della Rota Romana ed i Membri dello Studio Rotale, in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Giudiziario.

Nel discorso di quest'anno il Santo Padre ha affrontato il tema del "favor iuris" del matrimonio e la presunzione di validità in caso di dubbio, dichiarata dal canone 1060 del Codice latino e dal canone 779 del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali.

Giovani Paolo II ha affermato che il "'favor iuris' di cui gode il matrimonio implica la presunzione della sua validità, fino a che non sia provato il contrario". Detta presunzione, ha detto ancora il Papa, "non può essere interpretata come mera protezione delle apparenze o dello 'status quo' in quanto tale, poiché è prevista anche, entro limiti ragionevoli, la possibilità di impugnare l'atto".

"Che dire allora della tesi secondo cui il fallimento stesso della vita coniugale dovrebbe far presumere l'invalidità del matrimonio?" - ha proseguito il Pontefice - "La constatazione delle vere nullità dovrebbe portare piuttosto ad accertare con maggior serietà, al momento delle nozze, i requisiti necessari per sposarsi, specialmente quelli concernenti il consenso e le reali disposizioni dei nubendi. I parroci e coloro che collaborano con loro in questo ambito, hanno il grave dovere di non cedere ad una visione meramente burocratica delle investigazioni prematrimoniali di cui al canone 1067".

Il Papa ha ribadito inoltre che: "Spesso il vero problema non è tanto la presunzione in parola, quanto la visione complessiva del matrimonio stesso e, quindi, il processo per accertare la validità della sua celebrazione. Tale processo è essenzialmente inconcepibile al di fuori dell'orizzonte dell'accertamento della verità".

"La tendenza ad ampliare strumentalmente le nullità, dimenticando l'orizzonte della verità oggettiva, comporta una distorsione strutturale dell'intero processo. (…) L'essenziale dimensione di giustizia del matrimonio, che fonda il suo essere in una realtà intrinsecamente giuridica, viene sostituita da ottiche empiriche, di stampo sociologico, psicologico, ecc., così come da varie modalità di positivismo giuridico. (…) Non si può dimenticare che una considerazione autenticamente giuridica del matrimonio richiede una visione metafisica della persona umana e della relazionalità coniugale. Senza questo fondamento ontologico, l'istituzione matrimoniale diventa mera sovrastruttura estrinseca, frutto della legge e del condizionamento sociale, limitante la persona nella sua libera realizzazione".

Il Santo Padre ha concluso ribadendo che: "Occorre invece riscoprire la verità, la bontà e la bellezza dell'istituto matrimoniale, che essendo opera dello stesso Dio attraverso la natura umana e la libertà del consenso dei coniugi, rimane come realtà personale indissolubile, come vincolo di giustizia e di amore, legato da sempre al disegno della salvezza ed elevato nella pienezza dei tempi alla dignità di sacramento cristiano. Questa è la realtà che la Chiesa e il mondo debbono favorire! Questo è il vero 'favor matrimonii'!".
AC/MATRIMONIO/ROTA ROMANA VIS 20040129 (480)

mercoledì 28 gennaio 2004

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 28 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il Cardinale Camillo Ruini, Suo Vicario Generale per la Diocesi di Roma e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
AP/…/… VIS 20040128 (40)

PRESENTAZIONE DOMANI MESSAGGIO DEL PAPA QUARESIMA 2004


CITTA' DEL VATICANO, 28 GEN. 2004 (VIS). Domani, giovedì 29 gennaio, alle 11:30, presso la Sala Stampa della Santa Sede, avrà luogo la Conferenza Stampa di presentazione del Messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2004, sul tema: "Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me". Alla Conferenza Stampa interverranno l'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum", il Monsignore Karel Kasteel, Segretario del medesimo Pontificio Consiglio ed il Padre Angelo D'Agostino, S.J., Fondatore e Direttore medico del "Nyumbani", The Children of God Relief Institute of Nairobi, (Kenya).
OP/MESSAGGIO QUARESIMA/CORDES VIS 20040128 (110)

INTERVENTO DELEGAZIONE SANTA SEDE PREVENZIONE GENOCIDIO


CITTA' DEL VATICANO, 28 GEN. 2004 (VIS). L'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, ha preso ieri la parola a Stoccolma (Svezia), in qualità di Capo della Delegazione della Santa Sede al IV Forum Internazionale di Stoccolma, sul tema: "Prevenzione del genocidio: minacce e responsabilità" (26-28 gennaio). Un precedente ciclo di Conferenze Internazionali è stato dedicato ai temi dell'Olocausto, della Lotta all'Intolleranza, ed a Verità, Giustizia e Riconciliazione.

L'Arcivescovo Migliore ha iniziato il suo discorso affermando che: "L'umanità è stata testimone di guerre mondiali, genocidi, assassini di massa e pulizie etniche. Tuttavia, fra tutte le forme di violenza su vasta scala, il genocidio si distingue in particolare per la perversità della motivazione, lo specifico intento di distruggere, totalmente o parzialmente, una nazione, una razza, un gruppo etnico o religioso, un gruppo vulnerabile ed indifeso di esseri umani, proprio in quanto tali. La parola genocidio, letteralmente significa sterminare una razza o una tribù".

"La mia Delegazione" - ha detto ancora l'Arcivescovo Migliore - "intende sottolineare tre punti specifici: primo: la necessità di rendere operativi gli strumenti giuridici esistenti contro il genocidio; secondo: il ruolo indispensabile delle Organizzazioni internazionali, regionali e subregionali; terzo: l'impegno all'educazione ed alla vigilanza contro il genocidio".

Il Nunzio ha ribadito che gli strumenti e le strutture contro il genocidio "non hanno impedito il verificarsi di nuovi genocidi. (…) La comunità internazionale ha il dovere di analizzare il perché tali strumenti abbiano fallito; se essi si siano dimostrati carenti di fronte all'evoluzione delle strategie criminali, o vi sia stata la mancata volontà politica di renderli operativi per salvaguardare interessi particolari calpestando la sopravvivenza di una nazione o di un gruppo, o a causa della combinazione di tutti questi fattori".

Le Organizzazioni Internazionali, ha sottolineato il Capo della Delegazione della Santa Sede "hanno il dovere di adoperarsi per l'attuazione della risoluzione internazionale a rendere operativi (…) gli strumenti e le strutture giuridiche", poiché, "sono strumenti privilegiati. (…) A tale riguardo, l'Organizzazione delle Nazioni Unite rimane l'arena principale per l'elaborazione delle norme internazionali. (…) Tuttavia non tutti gli Stati membri, in particolare i paesi in via di sviluppo, hanno sempre la capacità tecnica di far fronte agli obblighi internazionali".

L'Arcivescovo Migliore ha concluso il suo intervento affermando che: "L'educazione degli individui e delle comunità (…) in merito agli orrori del genocidio (…) è un dovere perenne e sempre obbligatorio per tutti noi. Il genocidio rimane, purtroppo, una costante minaccia in alcune regioni del mondo" ed "è latente in luoghi dove eliminare l'altro viene considerata una 'soluzione rapida' per eliminare rivalità e conflitti irrisolti".
DELSS/GENOCIDIO/SVEZIA:MIGLIORE VIS 20040128 (430)

DIO NON È INDIFFERENTE AL BENE E AL MALE


CITTA' DEL VATICANO, 28 GEN. 2004 (VIS). Continuando la catechesi del Mercoledì sui testi dei Salmi, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha dedicato l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, al Salmo 10: "Nel Signore è la fiducia del giusto".

"La tonalità spirituale dell'intero canto" - ha affermato il Papa - "è ben espressa dal versetto conclusivo: 'Giusto è il Signore, ama le cose giuste'. È questa la radice di ogni fiducia e la sorgente di ogni speranza nel giorno dell'oscurità e della prova. Dio non è indifferente nei confronti del bene e del male, è un Dio buono e non un fato oscuro, indecifrabile e misterioso".

Nella prima scena del Salmo, ha precisato Giovanni Paolo II, "si descrive l'empio nel suo apparente trionfo (…) che tende il suo arco da guerra o da caccia per colpire violentemente la sua vittima, ossia il fedele". Quest'ultimo "si sente solo e impotente di fronte all'irruzione del male". Nella seconda scena, ha proseguito il Pontefice, "Il Signore, assiso sul trono celeste, abbraccia col suo sguardo penetrante tutto l'orizzonte umano. Da quella postazione trascendente, segno dell'onniscienza ed onnipotenza divina, Dio può scrutare e vagliare ogni persona, distinguendo il bene dal male e condannando con vigore l'ingiustizia".

"Il Signore" - ha detto ancora il Papa - "non è un remoto sovrano, chiuso nel suo mondo dorato, ma una vigilante Presenza schierata dalla parte del bene e della giustizia. Egli vede e provvede, intervenendo con la sua parola e la sua azione". L'empio, colpito dalla pioggia di fuoco e zolfo, "simboli del giudizio di Dio", sperimenta finalmente "che 'c'è Dio che fa giustizia sulla terra!'".

Il Papa ha inoltre sottolineato che l'ultimo versetto del Salmo "apre l'orizzonte alla luce e alla pace destinate al giusto che contemplerà il suo Signore, giudice giusto, ma soprattutto liberatore misericordioso: 'Gli uomini retti vedranno il suo volto'. Un'esperienza, questa, di comunione gioiosa e di serena fiducia nel Dio che libera dal male".

"Una simile esperienza" - ha concluso il Pontefice - "hanno fatto innumerevoli giusti nel corso della storia. Molte narrazioni descrivono la fiducia dei martiri cristiani di fronte ai tormenti e la loro fermezza che non rifuggiva dalla prova".
AC/SALMO 10/… VIS 20040128 (380)

martedì 27 gennaio 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 27 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- L'Arcivescovo Renzo Fratini, finora Nunzio Apostolico in Indonesia e in Timor Orientale, Nunzio Apostolico in Nigeria.

- Il Monsignore Vito Rallo, finora Consigliere di Nunziatura, Inviato Speciale, Osservatore Permanente della Santa Sede presso il Consiglio d'Europa a Strasburgo (Francia).
NN/…/FRATINI:RALLO VIS 20040127 (60)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 27 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il Signor Vicente Espeche Gil, Ambasciatore di Argentina, con la Consorte, in visita di congedo.
AP/…/…. VIS 20040127 (40)

RICERCA SCIENTIFICA DEVE SERVIRE PIENO SVILUPPO DELL'UOMO


CITTA' DEL VATICANO, 27 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto l'Arcivescovo Zygmunt Kaminski, di Szczecin-Kamien (Polonia), accompagnato dal Rettore e da una Delegazione del Senato Accademico dell'Università di Szczecin.

"Siete venuti" - ha detto il Papa - "a motivo di un evento particolare. Ecco, il Senato dell'Università ha deciso che l'ateneo accoglierà tra le sue mura la Facoltà di Teologia, che finora indipendentemente ha svolto l'attività scientifica ed educativa".

Giovanni Paolo II ha rilevato che una Facoltà Teologica "risulta dalla necessità del dialogo tra la ragione e la fede. (…) Un dialogo così è necessario, se i frutti delle ricerche scientifiche in diverse discipline devono servire per il pieno sviluppo dell'uomo. Poiché non si può dividere la ragione dall'anima, così non si può pienamente trasmettere la scienza, non tenendo conto delle necessità dell'animo umano che è aperto all'infinito. Inoltre lo sviluppo delle scienze comporta tante questioni etiche che dovrebbero essere risolte con il rispetto dell'autonomia delle scienze, ma anche nello spirito della verità".

"La collegiale tendenza alla conoscenza della verità sull'uomo" - ha concluso il Pontefice - "sulla dignità della persona umana, sul valore della vita, e contemporaneamente sulla grandiosità dei risultati scientifici in tutte le discipline, servirà di sicuro all'approfondimento dello scibile trasmesso".
AC/…/UNIVERSITÀ SZCZECIN VIS 20040127 (220)

CELBRAZIONE PRESENTAZIONE SIGNORE PRESIEDUTA SANTO PADRE


CITTA' DEL VATICANO, 27 GEN. 2004 (VIS). Un Comunicato dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice annuncia che lunedì 2 febbraio, alle 17:30, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Giovanni Paolo II presiederà la Celebrazione per la Festa della Presentazione del Signore, VIII Giornata Mondiale della Vita Consacrata.

Il Santo Padre presiederà la liturgia della Parola, procederà alla benedizione delle candele e prenderà parte alla processione iniziale. Dopo l'omelia guiderà il ringraziamento a Dio per il dono della vita consacrata ed alla fine della Santa Messa impartirà la Benedizione Apostolica.

La Liturgia Eucaristica sarà presieduta dal Cardinale Eduardo Martínez Somalo, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Concelebreranno il Segretario, il Sotto-Segretario e i Capi Ufficio del Dicastero per i Religiosi e gli Istituti Secolari ed i Presbiteri Membri del Consiglio Direttivo dell'Unione Superiori Generali.
OCL/PRESENTAZIONE SIGNORE/MARTÍNEZ VIS 20040127 (160)

IMPORTANTE CONTRIBUTO PROGRAMMA ALIMENTARE MONDIALE


CITTA' DEL VATICANO, 27 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto in udienza l'Onorevole James T. Morris, Direttore Esecutivo del Programma Alimentare Mondiale (P.A.M.), ed ha detto: "Sono lieto di salutarla e di esprimerle ancora una volta il mio grande apprezzamento per l'opera svolta dal Programma Alimentare Mondiale nell'assistenza di coloro che soffrono la fame e la malnutrizione nel mondo".

"Le complessità della nostra epoca moderna" - ha detto ancora il Pontefice esprimendosi in inglese - "sono tali che sono necessari l'impegno e gli sforzi congiunti di numerose e diverse organizzazioni per soddisfare in maniera adeguata le necessità alimentari di milioni di uomini, donne e bambini. Non è un compito facile, ma confido che con l'aiuto e il sostegno di tante persone di buona volontà, il Programma Alimentare Mondiale continui ad essere un importante strumento di solidarietà ed assistenza nell'attuale lotta alla malnutrizione e alla fame. Assicuro le mie preghiere a lei e a tutti coloro che contribuiscono a questa essenziale azione. Che il Signore Onnipotente benedica il vostro lavoro e che esso sia coronato da successo".

Il Programma Alimentare Mondiale, Agenzia dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, con sede centrale a Roma, istituita nel 1963, è il più importante ufficio dell'O.N.U. impegnato nella lotta contro la fame nel mondo. Il Programma distribuisce alimenti nelle situazioni di emergenza nel mondo e fornisce il supporto logistico all'assegnazione del cibo alle persone in situazioni di emergenza. Inoltre si occupa di sostenere lo sviluppo economico e sociale. Il Programma Alimentare Mondiale è governato da un Consiglio Direttivo del quale fanno parte 36 Stati Membri. Il Direttore Esecutivo è nominato direttamente dal Segretario Generale dell'O.N.U. e dal Direttore Generale della F.A.O., per un periodo di cinque anni.
AC/PROGRAMMA ALIMENTARE MONDIALE/MORRIS VIS 20040127 (300)

APPELLO DEL PAPA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PER LA PACE


CITTA' DEL VATICANO, 27 GEN. 2004 (VIS). Alle 11:00 di questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto in Vaticano l'Onorevole Richard B. Cheney, Vice Presidente degli Stati Uniti d'America, con la Consorte e Seguito. Successivamente si è svolto un incontro con il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato.

"Sono lieto di accoglierla insieme alla sua famiglia, in Vaticano, e di ricevere i cordiali saluti che mi trasmette da parte del Presidente Bush" - ha detto il Santo Padre - "Il popolo americano ha sempre custodito i valori fondamentali della libertà, giustizia e uguaglianza. In un mondo segnato da conflitti, ingiustizie e divisioni, la famiglia umana ha bisogno di promuovere questi valori nella sua ricerca di unità, pace e rispetto della dignità di tutti. Incoraggio voi e i vostri concittadini ad operare, in patria e all'estero, per la crescita della cooperazione internazionale e della solidarietà al servizio di quella pace che è la più profonda aspirazione di ogni uomo e di ogni donna. Invoco su tutti voi e su tutto il popolo americano, l'abbondanza delle benedizioni di Dio Onnipotente".

A fine mattina, il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato, in merito alla visita del Vice Presidente Cheney, la seguente dichiarazione:

"Stamane, il Vice Presidente degli Stati Uniti d'America, Sua Eccellenza il Signor Richard B. Cheney, ha fatto visita a Sua Santità Giovanni Paolo II e, successivamente, si è incontrato con l'Eminentissimo Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, assistito da Sua Eccellenza Monsignor Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati".

"Nel corso dei colloqui vi è stato uno scambio di opinioni sulla situazione internazionale, con particolare riguardo al processo di pace in Terra Santa ed agli sviluppi della situazione in Iraq. In tale occasione vi è stato anche un esame dei problemi morali e religiosi che oggi toccano la vita degli Stati, specialmente quelli relativi alla difesa e promozione della vita, della famiglia, della solidarietà e della libertà religiosa".
AC/VICE-PRESIDENTE CHENEY/… VIS 20040127 (340)

lunedì 26 gennaio 2004

AVVISO


CITTA' DEL VATICANO, 26 GEN. 2004 (VIS). A partire da oggi, lunedì 26 gennaio 2004, sarà possibile consultare il Servizio del V.I.S. sul sito Internet del Vaticano: http://www.vatican.va, il giorno stesso della sua diffusione, dalle ore 15:00 in poi, ora di Roma, selezionando la sezione "Servizi d'Informazione".
…/…/… VIS 20040126 (50)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 26 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Edgar Hernando Tirado Mazo, M.X.Y., già Superiore Generale dell'Istituto per le Missioni Estere di Yarumal, e attualmente Parroco della Parrocchia San Bautista di Vitichi (Bolivia), Vicario Apostolico di Tierradentro (superficie: 2.087; popolazione: 57.000; cattolici: 53.000; sacerdoti: 22; religiosi: 29), Colombia. Il vescovo eletto è nato a Medellín (Colombia), nel 1939 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1970

Sabato 24 gennaio è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Joseph Cheng Tsai-fa, finora Vescovo di Tainan (Taiwan), Arcivescovo Metropolita di Taipei (superficie: 4.590; popolazione: 7.100.819; cattolici: 82.903; sacerdoti: 302; religiosi: 708), Taiwan, ed Amministratore Apostolico delle Isole Kinmen o Quemoy e Matzu. L'Arcivescovo Cheng Tsai-fa succede all'Arcivescovo Joseph Ti-kang, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi e dall'Amministrazione Apostolica delle Isole Kinmen o Quemoy e Matzu, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Monsignore Bosco Lin Chi-Nan, finora Ausiliare della Diocesi di Kaohsiung (Taiwan), Vescovo di Tainan (superficie: 2.780; popolazione: 1.927.836; cattolici: 16.473; sacerdoti: 66; religiosi: 129), Taiwan.

- Ha nominato il Monsignor Luigi Cantafora, finora Parroco della Parrocchia di San Domenico in Crotone, Vescovo di Lamezia Terme (superficie: 915; popolazione: 139.750; cattolici: 139.300; sacerdoti: 70; religiosi: 110; diaconi permanenti: 21), Catanzaro, Italia. Il Vescovo eletto è nato nel 1943 a Scandale (Crotone), ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1969. Succede al Vescovo Vincenzo Rimedio del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato Membri del Pontificio Consiglio della Cultura: il Cardinale Frédéric Etsou-Nzabi-Bamungwabi, Arcivescovo di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo); il Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano (Italia); il Cardinale Polycarp Pengo, Arcivescovo di Dar-es-Salaam (Tanzania); il Cardinale Francis Eugene George, Arcivescovo di Chicago (Stati Uniti d'America); il Cardinale Francisco Javier Errázuriz Ossa, Arcivescovo di Santiago de Chile (Cile); il Cardinale Lubomyr Husar, Arcivescovo Maggiore di Lviv degli Ucraini (Ucraina); l'Arcivescovo Michael Louis Fitzgerald, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso; il Vescovo Mark Benedict Coleridge, Ausiliare di Melbourne (Australia); il Vescovo Fabio Duque Jaramillo, di Armenia (Colombia).

- Ha nominato Consultori del Pontificio Consiglio della Cultura: il Monsignor Peter D. Fleetwood, Segretario Generale Aggiunto del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (C.C.E.E.); il Professor Pedro Morandé, della Pontificia Università Cattolica di Santiago de Chile (Cile); il Professor Nurukyor Claude Somda, Ouagadougou (Burkina Faso); il Dottor Alfredo Augusto García Quesada (Perù); il Signor Léon Zeches, Direttore del quotidiano cattolico "Luxemburger Wort" (Lussemburgo); la Signora Manuelita Nuñez, Incaricata della Cultura della Conferenza Episcopale di Panama (Panama); la Signora María Eugenia Díaz De Pfennich, Presidente internazionale della "Union Mondiale des Organisations Féminines Catholiques (UMOFC), (Messico); la Signora Agnès Adjaho Avognon, Cotonou (Benin); la Signora Annie Lam Shun-Wai, Presidente dell'Associazione della Stampa Cattolica dell'Asia Orientale (Hong Kong).

- L'Arcivescovo Angelo Amato, che è Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, Consultore del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.

- Il Cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, Suo Inviato Speciale alla celebrazione della XII Giornata Mondiale del Malato, che avrà luogo a Lourdes (Francia), l'11 febbraio 2004.

- Ha nominato il Monsignor Lászlo Kiss-Rigó, finora Direttore del Consiglio Superiore delle Scuole Cattoliche, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Esztergom-Budapest (superficie: 1.543; popolazione: 2.930.000; cattolici: 1.258.000; sacerdoti: 358; religiosi: 872; diaconi permanenti: 17), Ungheria. Il Vescovo eletto è nato a Budapest (Ungheria), nel 1955 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1981.

- Ha nominato il Monsignor György Udvardy, finora Vicario Generale e Parroco della Parrocchia di Szent Ersébt, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Esztergom-Budapest (superficie: 1.543; popolazione: 2.930.000; cattolici: 1.258.000; sacerdoti: 358; religiosi: 872; diaconi permanenti: 17), Ungheria. Il Vescovo eletto è nato nel 1960 a Balassagyarmat (Ungheria) ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1985.
NER:RE:NA:NEA/…/… VIS 20040126 (650)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 26 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale di Francia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo André Vingt-Trois, di Tours.

- Il Vescovo Maurice Le Bégue de Germiny, di Blois.

- Il Vescovo Hubert Barbier, di Bourges.

- Il Vescovo Bernard Nicolas Aubertin, O. Cist., di Chartres.

- Il Vescovo Renato Boccardo, Segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali con i Familiari.

- L'Arcivescovo Antonio Mennini, Nunzio Apostolico, Rappresentante della Santa Sede nella Federazione Russa.
Sabato 24 gennaio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Arcivescovo Alfio Rapisarda, Nunzio Apostolico in Portogallo.

Due Presuli della Conferenza Episcopale di Francia in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Jacques Perrier, di Tarbes et Lourdes

- Il Reverendo Jean-Paul Soulet, Amministratore Diocesano di Perpignan-Elne.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/…/… VIS 20040126 (160)

MESSAGGIO PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA LEBBRA


CITTA' DEL VATICANO, 25 GEN. 2004 (VIS). Oggi, in occasione della celebrazione della LI Giornata Mondiale della Lebbra, il Cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, ha inviato un Messaggio ai Vescovi Incaricati delle Conferenze Episcopali per la Pastorale della Salute e a quanti sono impegnati nella lotta contro la lebbra.

Il Cardinale Lozano Barragán precisa che, secondo i dati pubblicati all'inizio del 2003, dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2002 i casi di lebbra sono stati 620.000, ripartiti come segue: 48.248 casi in Africa; 39.939 casi nelle Americhe; 4.665 nel Mediterraneo Orientale; 520.632 nel Sud-Est Asiatico (dei quali il 78% in India); 7.154 nel Pacifico Occidentale e 34 casi in Europa.

"Soddisfacenti successi ottenuti in questi ultimi tempi nella cura del morbo di Hansen" - scrive il Cardinale Lozano Barragán - "hanno generato la speranza di una soluzione finale nel prossimo quinquennio, e allo stesso tempo hanno determinato le istituzioni della Sanità, Mondiali e Nazionali, a varare un nuovo approccio alla manifestazione della pandemia".

Il Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute afferma inoltre che: "Ricerca scientifica, cure farmacologiche, miglioramento delle condizioni igieniche e medicina di comunità, congiunte, potranno finalmente favorire lo sradicamento di questa malattia che accompagna da molti anni la storia dell'umanità".

Relativamente alle esigenze pratiche, scrive ancora il Cardinale, "incoraggiamo e accompagniamo la ricerca scientifica indicando agli specialisti i contenuti dei valori da rispettare in ogni singolo aspetto della ricerca epidemiologica, biologica e farmacologica affinché non si perda di vista l'unità e la dignità della persona soprattutto nella sperimentazione. I criteri etici che guidano la buona pratica clinica rappresentano principi morali da far rispettare sempre e dovunque affinché nessuna persona, soprattutto se gravemente ammalata, possa essere utilizzata come semplice strumento di ricerca".
…/GIORNATA MONDIALE LEBBRA/LOZANO VIS 20040126 (310)

NELL'UOMO ARTEFICE SI RISPECCHIA L'IMMAGINE DEL CREATORE


CITTA' DEL VATICANO, 25 GEN. 2004 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto nella Sala Clementina un Gruppo del Centro di Formazione Culturale ed Artistica proveniente dalla Polonia, finalizzato alla "promozione dello stile creativo nella vita, soprattutto tra la gioventù" ed a sostenere i giovani emarginati e poveri.

Il Papa ha assistito ad un breve spettacolo di "break dance" e successivamente ha rivolto ai presenti un breve discorso nel quale, citando le parole della Lettera agli Artisti, ha ricordato che: "Nell'uomo artefice si rispecchia l'immagine del Creatore", ed ha ribadito che: "lo dico anche per far presente a tutti gli artisti qui presenti che questo rispecchiare Dio implica una grande responsabilità".

"Innanzi tutto" - ha proseguito il Pontefice - "responsabilità per se stesso e per il proprio talento", dono di Dio, "e chi lo scopre in se stesso avverte al tempo stesso un certo obbligo: sa che non può sprecare questo talento, ma deve svilupparlo (…) per servire (…) il prossimo e la società. (…) Questa è la seconda dimensione della responsabilità di un artista - l'impegno nel plasmare lo spirito delle società e dei popoli. In questa prospettiva" - ha sottolineato il Papa - "si svela la terza dimensione della responsabilità. (…) L'artista è dunque responsabile non solo per la dimensione estetica del mondo e della vita, ma anche per la sua dimensione morale. Se nella creatività non si lascia guidare dal bene, o peggio si dirige verso il male, non è degno del titolo di artista".
AC/RESPONSABILITÀ ARTISTA/… VIS 20040126 (270)

ANGELUS: UNITÀ DEI CRISTIANI E VOLO COLOMBE SIMBOLO PACEci

CITTA' DEL VATICANO, 25 GEN. 2004 (VIS). Rivolgendosi alle migliaia di fedeli che affollavano Piazza San Pietra per la recita dell'Angelus, il Santo Padre ha presentato alcune riflessioni sulla Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani e sulla Giornata Mondiale della Lebbra. Infine ha rivolto uno speciale saluto ai bambini e ragazzi dell'Azione Cattolica di Roma, giunti in corteo da Piazza Navona per la "Carovana della Pace", a conclusione del "Mese della Pace".

Prima della recita dell'Angelus il Papa ha ricordato che: "Quest'oggi, festa della conversione dell'Apostolo Paolo, si conclude la 'Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani', durante la quale, in ogni angolo della terra, i cristiani hanno pregato insieme perché si realizzi la loro piena comunione secondo la volontà del Signore. 'Ut unum sint - che siano una sola cosa'. L'ardente invocazione di Gesù nel Cenacolo, continua a ricordare alle comunità cristiane che l'unità è un dono da accogliere e sviluppare in modo sempre più profondo". Il Papa ha quindi sottolineato che: "L'unità dei cristiani è stata ansia costante del mio Pontificato e continua ad essere un'esigente priorità del mio ministero. (…) L'anelito di Cristo è 'imperativo che ci obbliga, forza che ci sostiene, salutare rimprovero per le nostre pigrizie e ristrettezze'".

Al termine della recita dell'Angelus, il Santo Padre ha ricordato che: "Oggi pomeriggio, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, avrà luogo la tradizionale Celebrazione ecumenica di chiusura della Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani. Invito tutti ad unirsi spiritualmente a tale importante momento di comunione".

Ricordando che si celebra oggi anche la "Giornata Mondiale della Lebbra", il Papa ha invitato tutti i fedeli a pregare per quanti soffrono a causa del morbo di Hansen e per quanti se ne prendono cura.

Infine, due ragazzi dell'Azione Cattolica di Roma, in rappresentanza delle migliaia di membri riuniti in Piazza San Pietro, sono apparsi accanto al Santo Padre alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico, ed hanno letto un messaggio di affetto dedicato al Papa e di ringraziamento per il suo impegno a favore della pace. Insieme al Papa hanno poi lanciato due colombe dalla finestra, delle quali una non ha voluto spiccare il volo ed è rimasta sul davanzale. In alcune osservazioni a braccio, il Papa ha detto: "Grazie ad ACR per le vostre parole e per il vostro discorso, anche io vi voglio bene, vi voglio molto bene".
ANG/UNITÀ CRISTIANI:PACE/AZIONE CATTOLICA VIS 20040126 (410)

COMITATO ISLAMICO-CATTOLICO CHIEDE PREGHIERE PER LA PACE

yp
CITTA' DEL VATICANO, 24 GEN. 2004 (VIS). In un Comunicato Stampa reso pubblico oggi, il Comitato di Collegamento Islamico-Cattolico, che ha tenuto in Vaticano, il 19 e 20 gennaio scorso, il IX Incontro sul tema: "La Dignità Umana e i Diritti Umanitari nei conflitti armati", ha lanciato un appello "per continuare a pregare per la pace", ribadendo "che la giustizia e la pace sono il fondamento dei rapporti fra gli esseri umani".

Il Comunicato porta la firma dell'Arcivescovo Michael Fitzgerald, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso e Capo della Delegazione della Santa Sede, e del Professor Hamid bin Ahmad AL-Rifaie, Presidente del Vertice Internazionale Islamico per il Dialogo in Jeddah, Arabia Saudita, Capo della Delegazione Islamica.

Il Documento annuncia che il tema dell'incontro "è stato esaminato da un punto di vista religioso secondo l'insegnamento delle nostre due tradizioni religiose". Oltre ad un appello a favore della preghiera per la pace, il Comunicato lancia un appello "per la cessazione immediata di tutti i conflitti, incluse tutte le forme di conflitto armato, e le forme di aggressione contro la sicurezza e la stabilità dei popoli. Noi ribadiamo il diritto dei popoli alla auto-determinazione, affinché la vita umana sia risparmiata, specialmente quella di persone innocenti, bambini, donne, anziani e disabili".

"Lanciamo un appello per il pieno rispetto della legge umanitaria e per i diritti dei civili (…) e dei prigionieri durante i conflitti armati, (…) per la conservazione delle infrastrutture, (…) per il rispetto del carattere sacro dei luoghi di culto e per la protezione in tempo di guerra e di pace. Riaffermiamo il diritto alla libertà religiosa e la pratica della nostra religione secondo le sue caratteristiche".

"Siamo convinti" - conclude il documento - "che la violenza genera la violenza, e che questo circolo vizioso deve cessare. Dichiariamo che il dialogo è il modo migliore di affrontare i conflitti e le guerre, e di realizzare la giustizia e la pace fra gli esseri umani e le società".
CON-DIR/COMITATO ISLAMICO-CATTOLICO/… VIS 20040126 (350)

"I MEDIA IN FAMIGLIA: UN RISCHIO E UNA RICCHEZZA"

CITTA' DEL VATICANO, 24 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina, memoria di San Francesco di Sales, Patrono della stampa cattolica, è stato reso pubblico il testo del Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la XXXVIII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, in programma il 23 maggio prossimo, sul tema: "I media in famiglia: un rischio e una ricchezza".

Di seguito riportiamo alcuni estratti del Messaggio, pubblicato in lingua inglese, francese, italiana, portoghese, spagnola e tedesca.

"La straordinaria crescita dei mezzi di comunicazione sociale e la loro maggiore disponibilità, ha offerto opportunità eccezionali per arricchire la vita degli individui e delle famiglie. Oggi le famiglie si trovano di fronte a nuove sfide che nascono da vari e spesso contraddittori messaggi proposti dai mezzi di comunicazione sociale. Il tema scelto per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali del 2004, ovvero "I media in famiglia: un rischio e una ricchezza", è assai opportuno, poiché invita a una sobria riflessione sull'uso che le famiglie fanno dei mezzi di comunicazione e, a sua volta, del modo in cui la famiglia e le preoccupazioni della famiglia vengono trattati dai mezzi di comunicazione".

"Il tema di quest'anno serve anche a ricordare a tutti, agli operatori dei mezzi di comunicazione sociale come pure alle persone a cui essi si rivolgono, che ogni comunicazione ha una dimensione morale. (…) La statura morale delle persone cresce o si riduce a seconda delle parole che esse pronunciano e dei messaggi che scelgono di ascoltare".

"Grazie all'espansione senza precedenti del mercato delle comunicazioni sociali negli ultimi decenni, molte famiglie in tutto il mondo, anche quelle che dispongono di mezzi piuttosto modesti, ora possono accedere dalla loro casa alle immense e varie risorse dei mezzi di comunicazione sociale".

"Tuttavia, questi stessi mezzi di comunicazione hanno la capacità di arrecare grande danno alle famiglie, presentando loro una visione inadeguata o perfino distorta della vita, della famiglia, della religione e della moralità. Questo potere di rafforzare o di calpestare i valori tradizionali come la religione, la cultura e la famiglia è stato chiaramente percepito dal Concilio Vaticano II, il quale riteneva che 'per usare rettamente questi strumenti è assolutamente necessario che tutti coloro che se ne servono conoscano le norme dell'ordine morale e le applichino fedelmente'. La comunicazione, in ogni sua forma, deve sempre ispirarsi al criterio etico del rispetto della verità e della dignità della persona umana".

"Queste considerazioni valgono, in modo particolare, per il modo in cui viene trattata la famiglia nei mezzi di comunicazione sociale. Da una parte, il matrimonio e la vita familiare sono spesso ritratti in modo sensibile, realistico ma anche tollerante, che celebra le virtù quali l'amore, la fedeltà, il perdono e il dono generoso di sé agli altri. Questo vale anche per le presentazioni dei mezzi di comunicazione sociale, che riconoscono il fallimento e la delusione inevitabilmente sperimentati dalle coppie sposate e dalle famiglie (…) che però si sforzano di separare ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, di distinguere l'amore autentico dalle sue imitazioni, e di mostrare l'importanza insostituibile della famiglia come unità fondamentale della società".

"Dall'altra parte, la famiglia e la vita familiare troppo spesso vengono rappresentate in modo inadeguato dai mezzi di comunicazione. L'infedeltà, l'attività sessuale al di fuori del matrimonio e l'assenza di una visione morale e spirituale del contratto matrimoniale vengono ritratti in modo acritico, sostenendo, talvolta, al tempo stesso il divorzio, la contraccezione, l'aborto e l'omosessualità".

"Una riflessione coscienziosa sulla dimensione etica delle comunicazioni sociali deve (…) assicurare che questi potenti strumenti di comunicazione rimangano fonti autentiche di arricchimento".
"Non è tanto facile resistere alle pressioni commerciali o alle esigenze di conformarsi alle ideologie secolari, ma è proprio ciò che gli operatori responsabili devono fare".

"Le stesse autorità pubbliche hanno l'importante dovere di sostenere il matrimonio e la famiglia per il bene della società stessa. Tuttavia, molti ora accettano e agiscono in base alle argomentazioni libertarie, basate su deboli fondamenta, di alcuni gruppi che appoggiano pratiche che contribuiscono al grave fenomeno della crisi della famiglia e all'indebolimento del concetto stesso di famiglia. Senza ricorrere alla censura, è fondamentale che le autorità pubbliche attuino delle politiche e delle procedure di regolamentazione per assicurare che i mezzi di comunicazione sociale non agiscano contro il bene della famiglia. I rappresentanti delle famiglie devono poter partecipare alla realizzazione di queste politiche".

"I mezzi di comunicazione non devono dare l'impressione di avere un programma ostile ai solidi valori familiari delle culture tradizionali, o di avere come fine quello di sostituire tali valori, come parte di un processo di globalizzazione, con i valori secolarizzati della società consumistica".

"I genitori, come primi e più importanti educatori dei loro figli, sono anche i primi a spiegare loro i mezzi di comunicazione. Sono chiamati a formare i loro figli 'nell'uso moderato, critico, vigile e prudente di essi'. Quando i genitori lo fanno bene e con continuità, la vita familiare si arricchisce notevolmente".

"In considerazione della loro grande capacità di modellare le idee e di influenzare il comportamento, gli operatori delle comunicazioni sociali devono riconoscere di avere la responsabilità non solo di dare alle famiglie ogni incoraggiamento, aiuto e sostegno possibile a tal fine, ma anche di dare prova di saggezza, buon giudizio e correttezza nel presentare le questioni concernenti la sessualità, il matrimonio e la vita familiare".

"I mezzi di comunicazione sociale ogni giorno vengono accolti come ospiti abituali in molte case e famiglie. In questa Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, incoraggio sia i responsabili della comunicazione sia le famiglie a riconoscere questo privilegio unico, come pure la responsabilità che esso comporta".
MESS/GIORNATA COMUNICAZIONI SOCIALI VIS 20040126 (960)

"PREOCCUPANTE" PENURIA NUMERO SACERDOTI IN FRANCIA


CITTA' DEL VATICANO, 24 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Vescovi delle Provincie Ecclesiastiche di Toulouse e Montpellier, a conclusione della Visita "ad Limina Apostolorum", ed ha dedicato il suo discorso alla preoccupazione per il futuro del clero in Francia ed alla "situazione particolarmente allarmante che il vostro Paese attraversa, a causa dello scarso numero di sacerdoti e di vocazioni al sacerdozio".

Il Papa ha detto ai Presuli che è facile "comprendere il vostro sconforto di fronte a questa situazione, (…) ma vi invito a sperare e vi esorto ad un ancor più risoluto impegno a favore del sacerdozio". Il Santo Padre ha rilevato che "la crisi attraversata dalla Chiesa è in gran parte dovuta alle ripercussioni (…) dei mutamenti sociali, alle nuove forme di comportamento, alla mancanza di valori religiosi e morali e ad un diffuso atteggiamento consumistico".

Giovanni Paolo II ha esortato i Vescovi a riaffermare l'identità sacerdotale, adoperandosi nel trasmettere l'immagine del sacerdote quale uomo che considera il sacerdozio "grande e bello" e dimostra "entusiasmo per la missione della Chiesa". La vocazione del sacerdote è quella di servire il suo prossimo ed è in ciò che egli trova "gioia ed equilibrio".

Un rischio per i sacerdoti della società moderna, ha detto ancora il Santo Padre, risiede "nel trascurare la loro vita spirituale o nel permettere che essa si indebolisca. (…) Più pesante è il fardello, più è importante essere vicini al Signore per trovare in Lui le grazie necessarie al servizio pastorale e all'accoglienza dei fedeli".

Il Santo Padre ha esortato i Vescovi ad essere vicini ai loro sacerdoti ed i sacerdoti ad essere vicini l'uno all'altro "allo scopo di sviluppare la loro fraternità sacerdotale e le collaborazioni pastorali". I sacerdoti devono condurre una sana ed attiva vita comunitaria allo scopo di sostenersi reciprocamente nel loro ministero e nella soluzione dei problemi. In merito il Papa ha ricordato che: "La partecipazione ad un'associazione sacerdotale costituisce un aiuto prezioso".

Successivamente il Papa si è riferito alla "dimensione essenziale" della vita sacerdotale, "il celibato e la castità", affermando che questi sono concetti molto fraintesi e troppo spesso considerati come un "impedimento" al servizio. "Invito i sacerdoti ad essere vigili di fronte alle seduzioni ed a fare regolarmente un esame di coscienza per vivere sempre più profondamente nella fedeltà al loro impegno che li conforma a Cristo, nella castità e nel totale dono di sé al Padre". I giovani sacerdoti devono essere accompagnati, ha suggerito ancora il Pontefice, da sacerdoti più anziani e più saggi, ed anche talvolta devono poter usufruire di "appropriati ausili psicologici e spirituali".

"La crescente scristianizzazione è la più grande sfida del momento attuale" - ha concluso il Papa - "e vi chiedo di porvi riparo, mobilitando tutti i sacerdoti della vostra Diocesi". Urgente "è l'evangelizzazione di un mondo che non solo non conosce gli aspetti fondamentali del dogma cristiano, (…) ma ha in gran parte perso la stessa memoria degli elementi culturali del Cristianesimo".
AL/SACERDOZIO/FRANCIA VIS 20040126 (510)

CONFERITO PREMIO INTERNAZIONALE CARLO MAGNO SANTO PADRE


CITTA' DEL VATICANO, 24 GEN. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato la dichiarazione che segue: "La Città di Aquisgrana ha conferito a Sua Santità Giovanni Paolo II, in modo straordinario ed unico, il Premio Internazionale 'Carlo Magno', come riconoscimento dell'impegno personale Suo e della Santa Sede in favore dell'unità tra i Popoli dell'Europa sulla base dei valori radicati nella comune natura umana ed efficacemente promossi dal Cristianesimo. Il Santo Padre si sente onorato di accettare tale premio che Gli sarà consegnato il 25 marzo 2004 in Vaticano".
OP/PREMIO PAPA/NAVARRO-VALLS VIS 20040126 (110)

venerdì 23 gennaio 2004

UDIENZE

Giustifica
CITTA' DEL VATICANO, 23 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Signor José María Aznar, Presidente del Governo di Spagna, con la Consorte e Seguito.

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale di Francia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Maurice Gaidon, di Cahors.

- Il Vescovo Bernard Housset, di Montauban.

- Il Vescovo Marcel Perrier, di Pamiers.

- Il Vescovo Bellino Ghirard, di Rodez.

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

- L'Arcivescovo Józef Kowalczyk, Nunzio Apostolico in Polonia.

In serata è in programma che il Santo Padre riceva il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP:AL/…/… VIS 20040123 (120)

ELOGIO DEL PAPA PROFONDE RADICI CRISTIANE POPOLO SPAGNOLO


CITTA' DEL VATICANO, 23 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto il Signor José María Aznar, Presidente del Governo di Spagna, accompagnato dalla Consorte e seguito.

Nelle parole di saluto al Presidente Aznar, il Papa ha espresso la gioia di averlo potuto ricevere insieme alla famiglia, poiché l'attuale è l'ultima visita come Presidente del Governo, dopo otto anni di mandato. "In questi anni" - ha affermato il Papa - "abbiamo avuto l'opportunità di incontrarci in diverse occasioni, l'ultima delle quali nel corso del mio quinto Viaggio Apostolico in Spagna, nel maggio 2003. In questa memorabile occasione ho potuto apprezzare, ancora una volta, le profonde radici cristiane del popolo spagnolo ed il dinamismo della Chiesa nel suo nobile Paese. Queste due ultime caratteristiche hanno contraddistinto i momenti più brillanti della storia del Paese e, grazie ad esse, le nuove generazioni potranno sperare in un futuro sempre più promettente".

"Mentre mi compiaccio per la sincera e leale collaborazione fra la Chiesa e le Autorità al servizio del popolo spagnolo, servizio improntato al rispetto e all'indipendenza, la ringrazio della sua visita" - ha concluso il Pontefice - "e rinnovo l'auspicio per il progresso spirituale e materiale del popolo spagnolo, per la sua convivenza pacifica in concordia e libertà, ed invoco dall'Altissimo ogni benedizione sugli amatissimi figli e figlie di Spagna".

Nella dichiarazione rilasciata a fine mattinata, il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha precisato che dopo l'Udienza con Giovanni Paolo II, il Presidente Aznar è stato ricevuto dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato.

"In una conversazione molto cordiale il Papa e il Presidente Aznar hanno parlato dell'Europa. Il Santo Padre ha apprezzato la posizione del Presidente del Governo Spagnolo particolarmente sulla questione del riconoscimento delle radici storiche cristiane dell'Europa".

"Il colloquio si è esteso poi ai temi della situazione attuale del mondo, soprattutto dell'area mediterranea e del Medio Oriente".

"Il Santo Padre ha poi ricevuto la Consorte ed i Figli del Presidente del Governo Spagnolo ed il Seguito".

"Durante l'incontro con il Segretario di Stato, Sua Eminenza il Cardinale Angelo Sodano ha imposto le insegne di Dama dell'Ordine Piano di Pio IX, alla consorte del Presidente Aznar, Signora Ana Botella, in riconoscimento delle sue iniziative assistenziali e sociali".
AC/PRESIDENTE SPAGNA/NAVARRO-VALLS VIS 20040123 (390)

giovedì 22 gennaio 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 22 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignore Paul Richard Gallagher, Nunzio Apostolico in Burundi, elevandolo in parti tempo alla dignità di Arcivescovo. L'Arcivescovo eletto, nato a Liverpool (Gran Bretagna), nel 1954 ed ordinato sacerdote nel 1977, è stato finora Inviato Speciale, Osservatore Permanente presso il Consiglio d'Europa a Strasburgo (Francia).
NN/…/GALLAGHER VIS 20040122 (70)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 22 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Signor Guido De Marco, Presidente di Malta, con la Consorte e Seguito.

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale di Francia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Emile Marcus, P.S.S., di Toulouse.

- L'Arcivescovo Pierre-Marie Carré, di Albi.

- L'Arcivescovo Maurice Fréchard, C.S.Sp., di Auch.

- Il Cardinale Alfonso López Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, con il Vescovo Karl Josef Romer, Segretario ed il Monsignore Francesco Di Felice, Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio.
AP:AL/…/… VIS 20040122 (70)

A FEBBRAIO CARDINALE KASPER SI RECHERÀ IN VISITA A MOSCA


CITTA' DEL VATICANO, 22 GEN. 2004 (VIS). Nella tarda mattina di oggi, il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, accogliendo l'invito della Conferenza dei Vescovi Cattolici della Federazione Russa, si recherà in visita a Mosca il prossimo 16 febbraio".

"Durante il suo soggiorno, che si protrarrà al 20 febbraio, il Cardinale Kasper incontrerà i Vescovi cattolici presenti nella Federazione Russa e la comunità cattolica a Mosca. Durante questa visita, animata anche da sentimenti di stima verso la Chiesa Ortodossa Russa, il Cardinale Walter Kasper sarà ricevuto in udienza da Sua Santità Alessio II, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, e avrà un colloquio con il Metropolita di Smolensk e Kaliningrad, Kirill, Presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche estere del Patriarcato di Mosca, in vista del dialogo ecumenico tra le due Chiese".

"Il Cardinale Walter Kasper sarà accompagnato da Sua Eccellenza Monsignor Brian Farrell, Segretario dello stesso Pontificio Consiglio, e dal Rev. Padre Jozef M. Maj, Officiale della sezione orientale del medesimo Dicastero".
OP/VISITA MOSCA KASPER/NAVARRO-VALLS VIS 20040122 (210)

IL PAPA VEDE FILM "THE PASSION OF THE CHRIST" DI MEL GIBSON


CITTA' DEL VATICANO, 22 GEN. 2004 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato questa mattina la seguente dichiarazione:

"Dopo essermi consultato con il Segretario personale del Santo Padre Sua Eccellenza Monsignor Stanislaw Dziwisz, confermo che il Santo Padre ha avuto l'opportunità di visionare il film 'The Passion of the Christ'. Il film è una trasposizione cinematografica del fatto storico della Passione di Gesù Cristo secondo il racconto evangelico".

"È abitudine del Santo Padre non esprimere giudizi pubblici su opere artistiche, giudizi che sono sempre aperti a diverse valutazioni di carattere estetico".
OP/FILM PASSIONE CRISTO/NAVARRO-VALLS VIS 20040122 (120)

IL PRESIDENTE DI MALTA IN VISITA DAL SANTO PADRE

CITTA' DEL VATICANO, 22 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto in Vaticano il Signor Guido De Marco, Presidente di Malta, e nel suo discorso ha affermato: "Sono lieto di ricevere lei e la sua famiglia in Vaticano. La sua visita riporta alla memoria vividi ricordi del mio viaggio a Malta tre anni fa e della calorosa accoglienza riservatami".

Il Papa ha proseguito dicendo che il "Pellegrinaggio Giubilare sulle orme di San Paolo è stato per me occasione di apprezzare ancora una volta l'antico patrimonio cristiano del Paese ed incoraggiare i suoi compatrioti nell'impegno di edificare una società degna delle sue nobili tradizioni culturali. La forza di Malta è sempre riposta nelle famiglie che non solo hanno arricchito il tessuto sociale ma hanno contribuito in modo significativo alla missione universale della Chiesa, soprattutto con l'abbondante messe di vocazioni sacerdotali e religiose. Che le famiglie trovino sempre incoraggiamento e sostegno nella loro opera di educazione dei giovani che rappresentano il futuro di Malta".
AC/PRESIDENTE MALTA/DE MARCO VIS 20040122 (190)

mercoledì 21 gennaio 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 28 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Raymundo Damasceno Assis, finora Ausiliare di Brasilia (Brasile), Arcivescovo Metropolita di Aparecida (superficie: 1.300; popolazione: 220.000; cattolici: 198.000; sacerdoti: 94; religiosi: 301; diaconi permanenti: 2), Brasile. L'Arcivescovo eletto è nato a Capela Nova (Brasile), nel 1937, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1968 ed l'ordinazione episcopale nel 1986. Succede al Cardinale Aloisio Lorscheider, O.F.M., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Walmor Oliveira de Azevedo, finora Ausiliare di São Salvador da Bahia (Brasile), Arcivescovo Metropolita di Belo Horizonte (superficie: 7.240; popolazione: 4.325.642; cattolici: 3.244.231; sacerdoti: 548; religiosi: 2.303), Brasile. L'Arcivescovo eletto è nato a Cocos (Brasile), nel 1954, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1977 e la consacrazione episcopale nel 1998. Succede al Cardinale Serafim Fernades de Araújo, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato l'Arcivescovo João Braz De Aviz, finora Arcivescovo di Maringá (Brasile), Arcivescovo Metropolita di Brasilia (superficie: 5.814; popolazione: 2.043.169; cattolici: 1.573.240; sacerdoti: 239; religiosi: 668; diaconi permanenti: 22), Brasile. Succede al Cardinale José Freire Falcão, del quale il Santo padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/…/… VIS 20040128 (230)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 21 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Sacerdote Armando Bucciol, finora Sacerdote "fidei donum" in Brasile a servizio della Diocesi di Caetité, Vescovo di Livramento de Nossa Senhora (superficie: 24.890; popolazione: 304.102; cattolici: 243.281; sacerdoti: 14; religiosi: 18), Brasile. Il Vescovo eletto è nato a Motta di Livenza (Treviso, Italia), nel 1946 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1971. Succede al Vescovo Hélio Paschoal, C.S.S., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/…/BUCCIOL:PASCHOAL VIS 20040121 (100)

UDIENZA GENERALE: IL MONDO ANELA PACE, HA BISOGNO DI PACE


CITTA' DEL VATICANO, 21 GEN. 2004 (VIS). Nella catechesi per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato che la Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani di quest'anno, sul tema: "Io vi lascio la mia pace", "è incentrata sulle parole pronunciate da Gesù nell'Ultima Cena. Si tratta, in un certo senso, del suo testamento spirituale".

Giovanni Paolo II ha proseguito sottolineando che: "Il mondo anela alla pace, ha bisogno di pace - oggi come ieri -, ma spesso la cerca con mezzi impropri, talora persino con il ricorso alla forza o con l'equilibrio di potenze contrapposte. In tali situazioni l'uomo vive con il cuore turbato nella paura e nell'incertezza. La pace di Cristo, invece, riconcilia gli animi, purifica i cuori, converte le menti".

Precisando che il tema della "Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani" è stato proposto quest'anno da un gruppo ecumenico della città di Aleppo, in Siria, il Santo Padre ha detto: "Ciò mi spinge a ritornare col pensiero al pellegrinaggio che ho avuto la gioia di compiere a Damasco. (…) Quell'incontro rappresenta tuttora un segno di speranza per il cammino ecumenico".

"Si avverte sempre più l'esigenza di una profonda spiritualità di pace e di pacificazione" - ha proseguito il Pontefice - "non soltanto in quanti sono direttamente impegnati nel lavoro ecumenico, ma in tutti i cristiani. La causa dell'unità, infatti, riguarda ogni credente, chiamato a far parte dell'unico popolo dei redenti dal sangue di Cristo sulla Croce".

"È incoraggiante costatare come la ricerca dell'unità tra i cristiani" - ha detto ancora il Papa - "si stia sempre più estendendo grazie ad opportune iniziative, che interessano i diversi ambiti dell'impegno ecumenico. Fra questi segni di speranza, mi piace annoverare l'accrescersi della carità fraterna e il progresso registrato nei dialoghi teologici con le varie Chiese e Comunità ecclesiali" grazie ai quali è stato possibile raggiungere "importanti convergenze su tematiche fortemente controverse nel passato. Tenendo conto di questi segni positivi, occorre non scoraggiarsi dinanzi alle difficoltà vecchie e nuove che si incontrano, ma affrontarle con pazienza e comprensione contando sempre sull'aiuto divino".

Il Papa ha concluso la catechesi ribadendo che: "Dalla carità e dall'amore vicendevole sgorgano la pace e l'unità di tutti i cristiani, che possono offrire un contributo decisivo perché l'umanità superi le ragioni delle divisioni e dei conflitti. Accanto alla preghiera, carissimi Fratelli e Sorelle, sentiamoci inoltre fortemente stimolati a fare nostro lo sforzo di essere autentici 'operatori di pace' negli ambienti nei quali viviamo".

Al termine dell'Udienza Generale si è svolta una breve celebrazione liturgica nella quale si è pregato per la Chiesa di Cristo in Oriente ed Occidente, per il Santo Padre e per i pastori di tutte le comunità cristiane, per la pace e perché i responsabili delle Nazioni e degli Organismi Internazionali orientino le loro attività nella solidarietà, nella promozione della giustizia e nel rispetto della creazione, in favore di tutti coloro che soffrono a causa della guerra, dell'ingiustizia e dell'oppressione.

In occasione della Memoria liturgica di Santa Agnese, il Papa ha benedetto gli agnelli, la cui lana servirà a confezione il Sacro Pallio imposto ai nuovi Arcivescovi Metropoliti, nella Solennità dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli Patroni dell'Alma Città di Roma, il 29 giugno di ogni anno.
AG/UNITÀ CRISTIANI/… VIS 20040121 (570)

UDIENZA GENERALE: IL MONDO ANELA PACE, HA BISOGNO DI PACE


CITTA' DEL VATICANO, 21 GEN. 2004 (VIS). Nella catechesi per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato che la Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani di quest'anno, sul tema: "Io vi lascio la mia pace", "è incentrata sulle parole pronunciate da Gesù nell'Ultima Cena. Si tratta, in un certo senso, del suo testamento spirituale".

Giovanni Paolo II ha proseguito sottolineando che: "Il mondo anela alla pace, ha bisogno di pace - oggi come ieri -, ma spesso la cerca con mezzi impropri, talora persino con il ricorso alla forza o con l'equilibrio di potenze contrapposte. In tali situazioni l'uomo vive con il cuore turbato nella paura e nell'incertezza. La pace di Cristo, invece, riconcilia gli animi, purifica i cuori, converte le menti".

Precisando che il tema della "Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani" è stato proposto quest'anno da un gruppo ecumenico della città di Aleppo, in Siria, il Santo Padre ha detto: "Ciò mi spinge a ritornare col pensiero al pellegrinaggio che ho avuto la gioia di compiere a Damasco. (…) Quell'incontro rappresenta tuttora un segno di speranza per il cammino ecumenico".

"Si avverte sempre più l'esigenza di una profonda spiritualità di pace e di pacificazione" - ha proseguito il Pontefice - "non soltanto in quanti sono direttamente impegnati nel lavoro ecumenico, ma in tutti i cristiani. La causa dell'unità, infatti, riguarda ogni credente, chiamato a far parte dell'unico popolo dei redenti dal sangue di Cristo sulla Croce".

"È incoraggiante costatare come la ricerca dell'unità tra i cristiani" - ha detto ancora il Papa - "si stia sempre più estendendo grazie ad opportune iniziative, che interessano i diversi ambiti dell'impegno ecumenico. Fra questi segni di speranza, mi piace annoverare l'accrescersi della carità fraterna e il progresso registrato nei dialoghi teologici con le varie Chiese e Comunità ecclesiali" grazie ai quali è stato possibile raggiungere "importanti convergenze su tematiche fortemente controverse nel passato. Tenendo conto di questi segni positivi, occorre non scoraggiarsi dinanzi alle difficoltà vecchie e nuove che si incontrano, ma affrontarle con pazienza e comprensione contando sempre sull'aiuto divino".

Il Papa ha concluso la catechesi ribadendo che: "Dalla carità e dall'amore vicendevole sgorgano la pace e l'unità di tutti i cristiani, che possono offrire un contributo decisivo perché l'umanità superi le ragioni delle divisioni e dei conflitti. Accanto alla preghiera, carissimi Fratelli e Sorelle, sentiamoci inoltre fortemente stimolati a fare nostro lo sforzo di essere autentici 'operatori di pace' negli ambienti nei quali viviamo".

Al termine dell'Udienza Generale si è svolta una breve celebrazione liturgica nella quale si è pregato per la Chiesa di Cristo in Oriente ed Occidente, per il Santo Padre e per i pastori di tutte le comunità cristiane, per la pace e perché i responsabili delle Nazioni e degli Organismi Internazionali orientino le loro attività nella solidarietà, nella promozione della giustizia e nel rispetto della creazione, in favore di tutti coloro che soffrono a causa della guerra, dell'ingiustizia e dell'oppressione.

In occasione della Memoria liturgica di Santa Agnese, il Papa ha benedetto gli agnelli, la cui lana servirà a confezione il Sacro Pallio imposto ai nuovi Arcivescovi Metropoliti, nella Solennità dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli Patroni dell'Alma Città di Roma, il 29 giugno di ogni anno.
AG/UNITÀ CRISTIANI/… VIS 20040121 (570)

martedì 20 gennaio 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 20 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare dell'Arcidiocesi di Shkodrë (Albania), presentata dal Vescovo Zef Simoni, per raggiunti limiti d'età.
RE/…/SIMONI VIS 20040120 (40)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 20 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- L'Arcivescovo Giovanni Battista Morandini, Nunzio Apostolico in Corea e in Mongolia.

- Il Maestro Gilbert Levine, con la Consorte e i Figli.
AP/…/… VIS 20040120 (40)

LEADERS RELIGIOSI: PROMUOVERE CULTURA DIALOGO E RISPETTO


CITTA' DEL VATICANO, 20 GEN. 2004 (VIS). "La pace sia con voi!", sono state le prime parole pronunciate dal Santo Padre Giovanni Paolo II, questa mattina, nel ricevere, nella Sala del Concistoro, l'Arcivescovo Michael Fitzgerald, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso ed i partecipanti al IX Congresso del Comitato di Coordinazione Islamico-Cattolico.

"Il vostro Comitato" - ha detto il Papa esprimendosi in inglese - "che promuove la comunicazione fra Cristiani e Musulmani, è stato istituito in un'epoca di grandi speranze per la pace mondiale. Purtroppo, tali speranze non si sono realizzate. Di fronte alle tragedie che continuano ad affliggere l'umanità, è sempre più indispensabile convincere le persone che la pace è possibile. Anzi la pace è un dovere", ha ribadito il Pontefice, citando il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2004 ed ha proseguito dicendo: "Vi incoraggio, insieme a tutti i leader religiosi, a promuovere una cultura del dialogo, della comprensione reciproca e del rispetto. Invoco su tutti voi l'abbondanza delle benedizioni di Dio Onnipotente!".

Il Comitato, creato nel 1998, riunisce i Rappresentanti del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso e del Comitato Permanente Al-Azhar per il Dialogo con le Religioni Monoteiste.
AC/DIALOGO MUSULMANI CATTOLICI/… VIS 20040120 (210)

OGNI GIORNO PIÙ URGENTE IMPEGNO DI EDUCARE ALLA PACE


CITTA' DEL VATICANO, 20 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Funzionari e gli Agenti dell'Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano, per il tradizionale incontro di inizio d'anno, ed ha espresso il suo apprezzamento per il servizio svolto quotidianamente che "da oltre venticinque anni seguo con attenzione".

"Il vostro compito è diventato più complesso negli ultimi anni" - ha affermato il Papa - "perché episodi di efferata violenza terroristica hanno fortemente scosso la sicurezza delle nostre città. Mentre viene intensificata con ogni mezzo l'azione di vigilanza, appare ogni giorno più urgente l'impegno di educare alla pace".

Il Santo Padre ha detto ancora: "Dinanzi alle non poche situazioni drammatiche del nostro tempo, il rischio è quello di cedere al fatalismo come se la pace fosse un traguardo quasi impossibile da raggiungere. Non bisogna soccombere a tale tentazione! L'educazione alla pace, con tutte le sue concrete esigenze, deve continuare ad essere oggetto dell'impegno incessante di tutti".
AC/…/SICUREZZA VATICANO VIS 20040120 (180)

lunedì 19 gennaio 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 19 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate cinque Presuli della Conferenza Episcopale di Francia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Guy Thomazeau, di Montpellier, con l'Ausiliare Vescovo Claude-Joseph Azéma.

- Il Vescovo Jacques Despierre, di Carcassonne.

- Il Vescovo Robert Le Gall, O.S.B., di Mende.

- Il Vescovo Robert Wattebled, di Nîmes.

Sabato 17 gennaio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- La Signora Filiz Dinçmen, Ambasciatore di Turchia, con il Consorte, in visita di congedo.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/…/… VIS 20040119 (100)

PRESA DI POSSESSO DIACONIE DEI CARDINALI NAGY E MARTINO


CITTA' DEL VATICANO, 19 GEN. 2004 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha comunicato oggi che domenica prossima 25 gennaio, il Cardinale Stanislas Nagy, S.C.I. prenderà possesso della Diaconia di Santa Maria della Scala, Piazza della Scala, 23, alle ore 11:30. Lo stesso giorno, il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, prenderà possesso della Diaconia di San Francesco di Paola ai Monti, in Piazza San Francesco di Paola, 10, alle ore 17:00.
OCL/DIACONIE/NAGY:MARTINO VIS 20040119 (90)

ELOGIO PROGRESSO DIALOGO ECUMENICO CATTOLICI E LUTERANI


CITTA' DEL VATICANO, 19 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto in Vaticano i membri della Delegazione Ecumenica della Finlandia, ai quali ha detto: "Ancora una volta mi rallegro di ricevere la vostra Delegazione Ecumenica in visita a Roma in occasione della festa di San Enrico, Patrono della Finlandia".

"Durante la Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani," - ha detto il Santo Padre - "desidero esprimere la mia gioia per il progresso ecumenico dei Cattolici e Luterani negli ultimi cinque anni dopo la firma della Dichiarazione Congiunta sulla Dottrina della Giustificazione. Segno promettente di tale progresso sulla via della piena e visibile unità, è stato l'instaurarsi di un nuovo gruppo di dialogo fra Luterani e Cattolici in Finlandia e Svezia. Auspico che i luterani e i cattolici pratichino sempre più una spiritualità di comunione, ispirata a quegli elementi della vita ecclesiale che essi già condividono, e rafforzi la loro unità nella preghiera e nella testimonianza del Vangelo di Gesù Cristo. Invoco su tutti voi le abbondanti benedizioni di Dio".
AC/DELEGAZIONE ECUMENICA/… VIS 20040119 (180)

ANGELUS: APPELLO DEL PAPA UNITÀ CRISTIANI E PACE NEL MONDO


CITTA' DEL VATICANO, 18 GEN. 2004 (VIS). Prima della recita dell'Angelus alle 12:00 di questa mattina, con i fedeli riuniti in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha dedicato le sue riflessioni alla celebrazione della Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani, che ha inizio oggi e si conclude il 25 gennaio, ed alla esigenza della pace nel mondo.

Il Santo Padre ha ricordato che le parole di Gesù: "'Io vi lascio la mia pace' (…) costituiscono il tema della annuale Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani" ed ha affermato: "È significativo che il tema sia stato proposto dalle Chiese del Medio Oriente, dove l'unità e la pace sono le priorità più sentite. Durante i prossimi otto giorni, in ogni parte del mondo, i cristiani delle diverse confessioni e tradizioni si riuniranno per pregare intensamente il Signore, affinché rafforzi il comune impegno per la loro piena unità".

"Nel promettere la sua pace" - ha detto ancora il Pontefice - "Cristo ha assicurato ai discepoli il sostegno nelle prove. E non è forse una prova dolorosa la perdurante divisione tra i cristiani? Ecco perché essi sentono vivo il bisogno di rivolgersi al loro unico Signore, perché li aiuti a vincere la tentazione dello scoraggiamento lungo il difficile cammino che conduce alla piena comunione. In un mondo assetato di pace, è infatti urgente che le comunità cristiane annuncino il Vangelo in modo concorde. È indispensabile che testimonino l'Amore divino che le unisce, e si facciano portatici di gioia, di speranza e di pace, divenendo lievito di nuova umanità. Auspico di cuore che questa Settimana di Preghiera rechi copiosi frutti per la causa dell'unità dei cristiani".

Al termine della recita dell'Angelus, il Santo Padre ha augurato: "Ai grandi popoli dell'Oriente (…) che nei prossimi giorni celebreranno con gioia il capodanno lunare (…) serenità e prosperità" ed ha ricordato che: "Si celebra oggi a Roma la Giornata della Scuola Cattolica, che ben si inserisce nella linea pastorale diocesana di questi anni", sul tema: "Insieme alla famiglia costruiamo una società migliore". Infine, Giovanni Paolo II ha rivolto parole di saluto alle Suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, in occasione del 75° anniversario di fondazione del loro Istituto.
ANG/UNITÀ CRISTIANI:PACE/… VIS 20040119 (380)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Padre Thomas Msusa, S.M.M., Superiore Regionale della Delegazione Monfortana in Kenya, Malawi, Congo e Uganda, Vescovo di Zomba (superficie: 3.232; popolazione: 672.114; cattolici: 220.000; sacerdoti: 40; religiosi: 69), Malawi. Il Vescovo eletto è nato nel 1962 a Iba (Malawi), ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1996. Succede al Vescovo Allan Chamgwera, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato l'Arcivescovo Ramiro Moliner Inglés, finora Nunzio Apostolico in Guatemala, Nunzio Apostolico in Etiopia e in Gibuti e Delegato Apostolico in Somalia.
NER:RE:NN/MSUSA:CHAMGWERA:MOLINER/…/ VIS 20040119 (120)

EBREI, CRISTIANI, MUSULMANI: TROVARE IN NOI CORAGGIO PACE

CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha assistito ad un Concerto dedicato alla Riconciliazione tra Ebrei, Cristiani e Musulmani, promosso dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, dalla Commissione per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo e dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso. Erano presenti i Rappresentanti di varie Organizzazioni Ebraiche Internazionali e delle Chiese e Comunità ecclesiali e dell'Islam.

Prima del concerto, il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ha rivolto al Santo Padre, a nome di tutti presenti, parole di saluto ringraziandolo "per il suo esempio coraggioso di fronte al disprezzo, all'odio e alla violenza; grazie" - ha detto il Cardinale - "per questo suo messaggio che esorta al rispetto reciproco fra tutti gli uomini e tutte le religioni; grazie per il suo contributo alla pace nel mondo".
Al termine dell'esecuzione, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha rivolto il suo saluto al Maestro Gilbert Levine, Direttore della "Pittsburgh Symphony Orchestra" ed ai componenti dell'Orchestra e dei Cori di Ankara, Cracovia, Londra e Pittsburgh.

Riferendosi ai due temi musicali, "la venerazione per il Patriarca Abramo e la resurrezione dei morti", il Santo Padre ha detto: "La storia dei rapporti tra Ebrei, Cristiani e Musulmani è segnata da luci e da ombre e, purtroppo, ha conosciuto momenti dolorosi. Oggi, si sente il bisogno pressante di una sincera riconciliazione tra i credenti nell'unico Dio. Questa sera, siamo qui riuniti per dare concreta espressione a questo impegno di riconciliazione, affidandoci all'universale messaggio della musica".

"L'auspicio che insieme esprimiamo è che gli uomini siano purificati dall'odio e dal male che minacciano continuamente la pace, e sappiano tendersi reciprocamente mani ignare della violenza, ma pronte ad offrire aiuto e conforto a chi è nel bisogno".

Il Papa ha sottolineato che "Ebrei, Cristiani e Musulmani non possono accettare che la terra sia afflitta dall'odio, che l'umanità risulti sconvolta da guerre senza fine. Sì! Dobbiamo trovare in noi il coraggio della pace. Dobbiamo implorare dall'Alto il dono della pace. E questa pace si spanderà come olio che lenisce, se percorreremo senza sosta la strada della riconciliazione. Allora il deserto diventerà un giardino dove regnerà la giustizia, ed effetto della giustizia sarà la pace. Omnia vincit amor!".
AC/CONCERTO RICONCILIAZIONE/KASPER VIS 20040119 (380)

DEDICAZIONE CAPPELLA DOMUS GALILAEAE MONTE BEATITUDINI


CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II, datato 6 gennaio 2004, a Sua Beatitudine Michel Sabbah, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, in occasione, l'11 gennaio scorso, della Dedicazione della Cappella della "Domus Galilaeae", sul Monte delle Beatitudini a Korazim, 135 chilometri a nord di Gerusalemme.

Il Papa ricorda il pellegrinaggio apostolico compiuto al Monte delle Beatitudini, il 24 marzo 2000, quando si recò in visita e benedisse il Santuario della Parola e la Domus Galilaeae, centro di formazione, studi e ritiro per seminaristi e sacerdoti provenienti da tutto il mondo, edificato per iniziativa del Cammino Neocatecumenale su un terreno donato dalla Custodia di Terra Santa. In quell'occasione, il Santo Padre celebrò l'Eucaristia con la partecipazione di quasi 100.000 fedeli, 45.000 dei quali provenienti dal Medio Oriente e da altri paesi, e numerosi giovani del Cammino Neocatecumenale. Il Centro, la cui realizzazione, ancora in via di completamento, ebbe inizio nel 1999, è situato sopra il Santuario delle Beatitudini, quasi in cima al Monte delle Beatitudini e si affaccia sul Lago di Tiberiade.

Nel Messaggio al Patriarca, il Santo Padre scrive: "La Cappella, che ora viene solennemente dedicata, offre la possibilità di contemplare il sommo mistero di Cristo nel Sacramento dell'Eucaristia, e l'affresco del Giudizio universale, che ne arricchisce l'abside, invita a volgere lo sguardo a quelle realtà ultime della fede che illuminano il nostro quotidiano pellegrinaggio sulla terra".

"Mi unisco volentieri" - scrive ancora il Pontefice rivolgendosi ai presuli, al clero, ai religiosi ed ai membri del Cammino Neocatecumenale, "all'intenso momento spirituale, che codesta comunità cristiana si appresta a vivere e ad essa invio il mio affettuoso saluto. (…) Auspico che l'importante evento sia di incoraggiamento per tutti a rinnovare la propria adesione a Cristo, Redentore del mondo".
MESS/DEDICAZIONE CAPPELLA/SABBAH VIS 20040119 (310)

AI FUTURI SACERDOTI: SANTITÀ VOSTRO PRINCIPALE DOVERE


CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina, in occasione della prossima Festa di Santa Agnese, Patrona del Collegio, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Superiori e gli alunni dello "Almo Collegio Capranica", dove studiano i candidati al sacerdozio della Diocesi di Roma, di altre diocesi italiane e del mondo.

"Il vostro Collegio" - ha detto il Papa - "si caratterizza per una spiccata attenzione alla 'vita di famiglia' (…), fondata su saldi riferimenti umani, teologici e spirituali. So quanto voi insistiate su tale spirito di fraterna comunione, che vi prepari al futuro ministero pastorale che vi verrà affidato".

Rivolgendosi agli alunni del Collegio, Giovanni Paolo II ha affermato: "Questo spirito - voi ben lo sapete - deve nutrirsi anzitutto d'intensa e incessante preghiera, essendo Dio la sorgente della nostra unità. Esige inoltre che si condividano gli stessi obbiettivi e ideali tendendo all'unione delle menti e dei cuori. Mai può mancare il cemento dell'unità, e cioè la carità vera 'vis unitiva', insieme all'esercizio delle virtù, specialmente dell'obbedienza e dell'umiltà, ricercando senza sosta la perfezione evangelica".

"Il Signore" - ha concluso il Pontefice - "che vi ha scelto come suoi ministri, vi desidera santi, consacrati cioè totalmente a Lui e alla sua Chiesa. Sia questa la vostra occupazione principale, a cui è doveroso unire l'impegno quotidiano per una solida formazione umana e dottrinale".
AC/…/ALMO COLLEGIO CAPRANICA VIS 20040119 (250)

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