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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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martedì 30 novembre 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Luis Guillermo Eichhorn, Vescovo di Morón (superficie: 130; popolazione: 670.000; cattolici: 548.500; sacerdoti: 78; religiosi: 147; diaconi permanenti: 34), Argentina. Finora Vescovo di Gualeguaychú (Argentina), il Vescovo Eichhorn succede al Vescovo Justo Oscar Laguna, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/.../EICHHORN:LAGUNA VIS 20041130 (80)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Sette Presuli della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America (Regione V), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Alfred Clifton Hughes, di New Orleans, con gli Ausiliari Vescovo Dominic Carmon, S.V.D. e Vescovo Roger Paul Morin e con l'Arcivescovo emerito Francis Bible Schulte.

- Il Vescovo Edward K. Braxton, di Lake Charles.

- Il Vescovo William Benedict Friend, di Shreveport.

- L'Arcivescovo Thomas Cajetan Kelly, O.P., di Louisville.

- Il Professor Hans-Gert Poettering, Presidente del Gruppo del Partito Popolare Europeo e dei Democratici Europei.

Nella giornata di ieri il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Kazimierz Swiatek, Arcivescovo di Minsk-Mohilev; Amministratore Apostolico "ad nutum Sanctae Sedis" di Pinsk (Bielorussia).
AL:AP/.../... VIS 20041130 (130)

RAFFORZARE COMPLEMENTARITÀ MATERNITÀ E PATERNITÀ


DOHA, 30 NOV. 2004 (VIS). Il Cardinale Alfonso López Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, è intervenuto questa mattina, davanti ad un numerosissimo uditorio, alla Conferenza Internazionale di Doha, che si è aperta ieri nella capitale del Qatar, e che si conclude questa sera con una Dichiarazione finale.

L'intervento del Cardinale verteva su: "La complementarità di uomini e donne - edificare sul talento delle madri e dei padri".

"Una verità profondamente presente in tutte le culture e religioni" - ha detto il Cardinale López Trujillo - "è quella della famiglia fondata sul matrimonio, l'unico luogo degno e appropriato per l'amore coniugale, ove è la donazione completa e reciproca dei coniugi. (...) Un bambino, il dono più prezioso di Dio, è il frutto di questa dedizione reciproca e gli sposi sono associati a Dio, fonte della vita umana, nella loro completa mascolinità e femminilità. Il rapporto d'amore fra 'te' e 'me', attraverso la procreazione, diventa 'noi', una famiglia".

"Oggi" - ha sottolineato il Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia - "una ideologia ostile alla famiglia si diffonde nei Parlamenti non solo d'Europa, ma anche d'America. (...) Infatti, negli ultimi dieci anni, la complementarità fra uomo e donna e il superamento di qualsivoglia opposizione fra i sessi sono stati fortemente negati. Gli abusi derivanti da un certo tipo di dominio 'maschilista' (...) non sono argomenti validi di fronte ad un femminismo esacerbato che considera il matrimonio e la famiglia una schiavitù, e la paternità e la maternità un peso insopportabile che fa paura".

Il Cardinale ha infine ribadito che è "necessario opporsi alla 'sessualità polimorfa' ed ha sottolineato che il riconoscimento delle unioni 'di fatto', che sono una finzione legale, la proposta di unioni fra membri dello stesso sesso come alternativa al matrimonio, e l'invenzione di nuove e inaccettabili nozioni di matrimonio fino al punto di accettare l'adozione di bambini, sono gravi segni di disumanizzazione". Non si tratta di discriminazione, ma di proteggere i coniugi e i figli.

Affermando che gli sposi "collaborano con l'amore di Dio Creatore", il Cardinale ha detto: "la maternità e paternità responsabile esprimono un impegno concreto nel compimento di questo dovere, che ha assunto caratteristiche nuove nel mondo contemporaneo. (...) I ruoli del padre e della madre sono complementari e inseparabili; essi presuppongono che specifici rapporti interpersonali si stabiliscano fra figli e genitori".

"La maternità" - ha affermato il Cardinale Trujillo - "è strettamente legata alla struttura personale dell'essere umano e alla dimensione personale del dono della vita. Il contributo di una madre è decisivo nel gettare le fondamenta di una nuova personalità umana. (...) Il ruolo del padre, che troppo spesso viene trascurato, è di grande importanza nella formazione della personalità del bambino nelle scelte decisive che riguardano il suo futuro. (...) L'influenza reciproca del padre e della madre si manifesta nella complementarità del ruolo paterno e materno nell'educazione dei figli".

"La famiglia, una società naturale, esiste prima dello Stato, prima di ogni altra organizzazione politica ed istituzione giuridica. Perciò, l'originalità e l'identità della famiglia fondata sul matrimonio devono essere riconosciute dalle autorità politiche".

"Siamo turbati dalla drammatica svalutazione della maternità nella nostra società" - ha
sottolineato il Cardinale López Trujillo. "La maternità è (...) la vita al servizio di una vocazione di grandissima importanza per gli individui, per la famiglia, e per tutta la società. (...) Le politiche familiari più autentiche devono tener conto di questo aspetto". Il Cardinale ha ugualmente ribadito "la necessità di una maggiore consapevolezza del ruolo del padre nella missione educativa della famiglia".

Nelle affermazioni conclusive del suo discorso, il Presidente del Dicastero ha affermato che: "Nella protezione statale della famiglia, i reali interessi dello Stato coincidono con quelli della famiglia e dei bambini. È soprattutto nella famiglia dove si forma il capitale umano a tutti i livelli: cioè la meravigliosa risorsa che consiste in una persona umana educata e responsabile, con la consapevolezza di come si compia un lavoro ben fatto. È quanto Papa Giovanni Paolo II afferma nell'Enciclica 'Centesimus Annus': "La prima e fondamentale struttura a favore della 'ecologia umana' è la famiglia, in seno alla quale l'uomo riceve la prime e determinanti nozioni intorno alla verità ed al bene, apprende che cosa vuol dire amare ed essere amati e, quindi che cosa vuol dire in concreto essere una persona".
.../FAMIGLIA:PATERNITÀ:MATERNITÀ/DOHA:TRUJILLO VIS 20041130 (730)

LX ORDINAZIONE SACERDOTALE FONDATORE LEGIONARI DI CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre ha ricevuto 4.000 sacerdoti e seminaristi della Congregazione dei Legionari di Cristo ed i Membri del Movimento laico "Regnum Christi", in occasione del LX anniversario di Ordinazione sacerdotale di Padre Marcial Maciel Degollado, Fondatore e Superiore Generale di questa Famiglia religiosa.

Il Santo Padre ha detto che questa "felice ricorrenza (...) mentre invita a far memoria dei doni che il Fondatore ha ricevuto dal Signore in questi sessant'anni di ministero sacerdotale, costituisce al tempo stesso l'occasione per ribadire gli impegni che come Legionari di Cristo voi avete assunto al servizio del Vangelo".

"In particolare quest'oggi" - ha continuato il Papa - "incontrando il Successore di Pietro, voi volete rinnovare l'impegno della vostra totale fedeltà alla Chiesa ed a colui che la Provvidenza ha voluto come suo Pastore".

Giovanni Paolo II ha ribadito che: "Per portare a compimento questa impegnativa missione, è indispensabile coltivare una costante intimità con Cristo, cercando di seguirlo ed imitarlo docilmente. Ciò vi renderà sempre pronti a rispondere alle attese più autentiche e profonde degli uomini e delle donne del nostro tempo".

"L'anno dell'Eucaristia, che è iniziato ad ottobre" - ha concluso il Pontefice - "sia per voi occasione propizia per crescere nell'amore eucaristico, fonte e culmine di tutta la vita cristiana. (...) Restate uniti attorno all'Eucaristia! Fedeli al carisma che vi contraddistingue, proseguite la vostra missione evangelizzatrice nutrendovi di Cristo e facendovi suoi intrepidi testimoni".
AC/.../LEGIONARI CRISTO VIS 20041130 (260)

lunedì 29 novembre 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo James Kazuo Koda, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Tokyo (superficie: 7.316; popolazione: 18.290.000; cattolici: 89.300; sacerdoti: 397; religiosi: 1.494; diaconi permanenti: 1), Giappone. Il Vescovo eletto, finora Direttore della Pastorale della medesima Arcidiocesi, è nato nella Prefettura di Chiba (Giappone), nel 1955 ed è stato ordinato sacerdote nel 1985.

Sabato 27 novembre il Santo Padre ha accettato la rinuncia all'Ufficio di Ausiliare della Diocesi di Erfurt (Germania), presentata dal Vescovo Hans-Reinhard Koch, per raggiunti limiti d'età.
NEA:RE/.../KODA:KOCH VIS 20041129 (100)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America (Regione V), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Robert William Muench, di Baton Rouge.

- Il Vescovo Sam Gallip Jacobs, di Houma-Thibodaux.

- Il Vescovo Michael Jarre, di Lafayette.

- L'Arcivescovo Ambrose B. De Paoli, Nunzio Apostolico in Giappone.

Sabato 27 novembre il Santo Padre ha ricevuto in udienza Sua Santità Bartolomeo I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli e Seguito.
AP/.../... VIS 20041129 (90)

IN BREVE

IL PAPA HA INDIRIZZATO UN MESSAGGIO AI PARTECIPANTI al Congresso Internazionale sulla Vita Consacrata, tenutosi a Roma dal 23 al 27 novembre, sul tema: "Passione per Cristo, passione per l'umanità". Il Santo Padre scrive: "Davanti a una società in cui l'amore spesso non trova spazio per esprimersi in gratuità, i consacrati e le consacrate sono chiamati a testimoniare la logica del dono disinteressato. (...) Questa passione, questo ardore per Cristo e per le anime, questa sete inestinguibile dell'amore divino e questo desidero di portare ad esso tutti gli uomini, devono alimentare costantemente il vostro impegno di conversione personale, di santità e di evangelizzazione".

OGGI È STATO RESO PUBBLICO IL TESTO DI UNA LETTERA DEL PAPA al Cardinale Eugênio de Araújo Sales, Arcivescovo emerito di São Sebastião do Rio de Janeiro (Brasile), con la quale viene nominato Suo Inviato Speciale alle celebrazioni per il centenario dell'Incoronazione dell'immagine di "Nossa Senhora do Sameiro" e per il 150° anniversario della definizione del Dogma dell'Immacolata Concezione, che avranno luogo a Braga (Portogallo), l'8 dicembre 2004. La Missione che accompagnerà il Cardinale de Araújo Sales è composta dal Monsignore Eduardo de Melo Peixoto e dal Monsignore Domingos Soutinho Da Silva, dell'Arcidiocesi di Braga; dal Monsignore Manuel Moreira Vieira e dal Monsignore José Roberto Rodrigues Devellard, dell'Arcidiocesi di São Sebastião do Rio de Janeiro e dal Monsignore Jean-François Lantheaume, Segretario di Nunziatura a Lisbona.

UNA LETTERA DEL PAPA AL CARDINALE JAN PIETER SCHOTTE, C.I.C.M., Presidente dell'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica, nomina il Cardinale Suo Inviato Speciale alle celebrazioni conclusive dell'anno dedicato al 150° anniversario della definizione del Dogma dell'Immacolata Concezione, che avranno luogo a Washington D.C. (Stati Uniti d'America), l'8 dicembre 2004. La Missione che accompagnerà il Cardinale Schotte è composta dal Monsignore Michael J. Bransfield, Rettore del Santuario Nazionale dell'Immacolata Concezione a Washignton, D.C. e dal Padre David M. O'Connell, C.M., Rettore della "Catholic University of America".
.../IN BREVE/... VIS 20041129 (320)

CONFERENZA DOHA: RIAFFERMARE VALORI FAMIGLIA TRADIZIONALE

DOHA, 29 NOV. 2004 (VIS). Oggi nella capitale del Qatar, ha avuto inizio la Conferenza Internazionale di Doha sulla Famiglia con la partecipazione di 1.500 ospiti fra i quali la Signora Skeikha Moza Bint Nasser Al-Missned, moglie dell'Emiro del Qatar e Fondatrice e Presidentessa del Consiglio Supremo del Qatar per gli Affari della Famiglia, che ha promosso la Conferenza.

In rappresentanza della Santa Sede interverrà, con alcuni Officiali del Dicastero, il Cardinale Alfonso Lopez Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che domani prenderà la parola sul tema: "La complementarità di uomini e donne: edificare sulla forza delle madri e dei padri".

Alla Conferenza partecipano il Signor Richard Wilkins, Direttore del Centro Mondiale per le Politiche Familiari presso la Brigham Young University (Utah, Stati Uniti d'America); il Premio Nobel Dr. Gary Becker, Professore di economia dell'Università di Chicago (Stati Uniti d'America); membri di organizzazioni governative (ONG) e non governative (NGO), studiosi, accademici e responsabili civili e religiosi, fra i quali Papa Shenouda III della Chiesa Copta d'Egitto.

La Conferenza di Doha, che celebra il decimo anniversario del Primo Anno Internazionale della Famiglia, intende esaminare l'Articolo 16, numero 3, della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo: "La famiglia è la cellula fondamentale e naturale della società e deve essere salvaguardata dalla società e dallo stato", e rivedere le politiche sulla famiglia nel mondo. La Conferenza intende dimostrare che concentrarsi sulla famiglia genera un benessere sociale durevole ed il bene della società.

Hanno preceduto l'incontro di Doha, alcune Conferenze Regionali quali: il Congresso Mondiale delle Famiglie a Città del Messico nel marzo scorso; la Giornata Internazionale della Famiglia in Svezia nel maggio scorso; il Dialogo Europeo sulla Famiglia a Ginevra, l'agosto scorso; e il Dialogo sulla Famiglia nel Pacifico ed in Asia a Kuala Lumpur, in ottobre. Si è tenuta inoltre una Conferenza preparatoria nelle Filippine.

Fra gli argomenti all'ordine del giorno della Conferenza di Doha: La famiglia nel terzo millennio in rapporto allo sviluppo, alla globalizzazione e alle politiche internazionali di salvaguardia della famiglia; Casi religiosi e giuridici della famiglia nel terzo millennio; La famiglia e l'istruzione; La famiglia e la cultura del dialogo, con uno sguardo al ruolo dei media e alla loro influenza sulla famiglia. Gli oratori discuteranno sulla dignità e il valore della vita umana, sui vantaggi del matrimonio, sulla maternità e paternità, sulla fede e la famiglia moderna, sul ruolo dei valori nella società, sulla terza età e la famiglia e sulla politica dei governi e la famiglia.

Un Comunicato annuncia che: "La Conferenza si concluderà con l'adozione della Dichiarazione di Doha latrice di un messaggio agli stati del mondo che sottolinea l'importanza di riaffermare la famiglia e invita i governi ad impegnarsi nella promozione del ruolo della famiglia e della sua salvaguardia in quanto cellula fondamentale della società".
.../CONFERENZA FAMIGLIA/DOHA TRUJILLO VIS 20041129 (480)

XXX ANNIVERSARIO "COMUNITÀ GIOVANNI XXIII"


CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto 3.000 membri dell'Associazione "Comunità Papa Giovanni XXIII", con il Fondatore e Responsabile Generale, Don Oreste Benzi, nel XXX anniversario di fondazione.

Ricordando che qualche mese fa la Comunità è stata riconosciuta come Associazione internazionale privata di fedeli di diritto pontificio, presente in Italia e in altri venti Paesi del mondo, il Papa ha detto che da quando Don Oreste "aprì la prima casa-famiglia, la vostra Comunità si è distinta per un peculiare servizio agli ultimi e per uno stile di autentica condivisione, tesa a rigenerare nell'amore coloro che, per vari motivi, sono senza famiglia".

Giovanni Paolo II ha affermato che l'azione caritativa verso i fratelli "assume il suo pieno valore quando si fonda sul primato dell'amore di Dio. Per dare autentico amore ai fratelli è necessario attingerlo in Dio. Per questo opportunamente voi dedicate soste prolungate alla preghiera, all'ascolto della Parola di Dio, e fondate tutta la vostra esistenza su Cristo".

"Carissimi Fratelli e Sorelle! Continuate a curare la vostra formazione spirituale e l'assidua frequenza ai Sacramenti" - ha esortato il Pontefice - "Fate, in particolare, dell'Eucaristia il cuore delle case-famiglia e di ogni altra attività sociale ed educativa. In questo anno dedicato al Sacramento dell'altare, ravvivate l'ardore contemplativo e l'amore per il divin Redentore, che nell'Eucaristia si fa per noi cibo di vita immortale. Attingete da Lui l'energia spirituale per essere infaticabili operai del suo Vangelo, testimoniandone la tenerezza a quanti vivono in condizioni di disagio e di abbandono".
AC/.../COMUNITÀ GIOVANNI XXIII VIS 20041129 (270)

ANGELUS: RISCOPRIRE IL SENSO DELLA DOMENICA


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2004 (VIS). L'inizio dell'Avvento e la preparazione del XXIV Congresso Eucaristico Nazionale italiano sono stati i temi principali delle riflessioni del Santo Padre Giovanni Paolo II alla recita dell'Angelus di oggi con i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.

"Inizia oggi" - ha detto il Papa - "prima Domenica di Avvento, un nuovo anno liturgico, durante il quale contempleremo con particolare fervore il volto di Cristo presente nell'Eucaristia. Gesù, Verbo incarnato, morto e risorto, è il centro della storia. La Chiesa lo adora e coglie in Lui il senso ultimo ed unificante di tutti i misteri della fede: l'amore di Dio che dona la vita".

"In Italia, proprio in questi giorni" - ha proseguito il Pontefice - "prende avvio il cammino di preparazione al XXIV Congresso Eucaristico Nazionale, che si svolgerà a Bari dal 21 al 29 maggio 2005. 'Senza la Domenica non possiamo vivere': è il tema di quest'importante incontro ecclesiale che, per provvidenziale coincidenza, viene a dare ancor più rilievo all'Anno dell'Eucaristia. Invito la Comunità ecclesiale d'Italia a prepararsi con grande cura a tale appuntamento spirituale, riscoprendo 'con nuovo vigore il senso della Domenica: il suo 'mistero', il valore della sua celebrazione, il suo significato per l'esistenza cristiana ed umana'".

Al termine dell'Angelus, il Santo Padre ha salutato un gruppo di soci della Croce Rossa Italiana ai quali ha espresso il suo apprezzamento: "per le benemerite iniziative di cui si fanno promotori in tante situazioni di bisogno" ed ha auspicato "pieno successo all'azione umanitaria che svolgete in Italia e all'estero".

Infine il Papa si è rivolto ai pellegrini ucraini presenti in Piazza San Pietro assicurando le sue preghiere per la pace nella loro Patria.
ANG/DOMENICA:CROCE ROSSA:UCRAINA/... VIS 20041129 (290)

DICHIARAZIONE RELATIVA CONSEGNA RELIQUE A COSTANTINOPOLI


CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2004 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato questa mattina la seguente dichiarazione:

"Nell'imminenza della visita del Patriarca Ecumenico, Sua Santità Bartolomeo I, a Sua Santità Papa Giovanni Paolo II (26 e 27 novembre 2004), per la solenne consegna al Patriarca di una parte delle reliquie dei Santi Giovanni Crisostomo e Gregorio di Nazianzo, detto il Teologo, Vescovi e Dottori della Chiesa, conservate e venerate in questi secoli nella Patriarcale Basilica Vaticana, alcuni media hanno diffuso la notizia che il gesto di Papa Giovanni Paolo II, di grande importanza ecclesiale ed espressione della 'comunicatio in sacris' esistente tra l'Oriente e l'Occidente cristiani, sia una 'riparazione', ed un modo per il Papa di 'chiedere perdono' da parte della Chiesa cattolica per la sottrazione delle reliquie al Patriarcato ecumenico durante la crociata del XIII secolo".

"Una tale interpretazione è storicamente inesatta, poiché tra l'altro le spoglie mortali di San Gregorio di Nazianzo giunsero a Roma nell'VIII secolo, all'epoca della persecuzione iconoclasta, per metterle in salvo".

"Senza negare i tragici eventi del XIII secolo, il ritorno - non la restituzione - a Costantinopoli delle reliquie dei Santi, ugualmente venerati in Oriente ed in Occidente, esempi fulgidi della ricerca dell'unità e della pace della Chiesa di Cristo, intende, nel terzo millennio, al di là delle polemiche e delle difficoltà del passato, riprodurre tale esempio edificante, e suscitare una corale preghiera dei cattolici e degli ortodossi per la loro piena comunione".
OP/RELIQUIE SANTI/NAVARRO-VALLS VIS 20041129 (260)

CHE IL SIGNORE AFFRETTI L'ORA DELLA PIENA COMUNIONE

CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto insieme con il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, una Celebrazione Ecumenica per la consegna di parte delle reliquie dei Santi Gregorio di Nazianzio e Giovanni Crisostomo, Vescovi e Dottori della Chiesa.

Il Santo Padre Giovanni Paolo II e il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I sono entrati insieme nella Basilica Vaticana, mentre l'assemblea cantava "Ubi caritas est vera". Dopo il saluto liturgico all'assemblea, il Santo Padre ha detto una monizione nella quale ha sottolineato il significato ecumenico della celebrazione.

Successivamente, mentre venivano cantate le Litanie dei Santi, i diaconi cattolici e i diaconi ortodossi, dalla Cappella del Coro, hanno portato in processione le reliquie dei due Santi e le hanno collocate davanti all'Altare della Confessione.

Durante la proclamazione della Parola di Dio, è stata data lettura di testi biblici e patristici e di testi dei due Santi Dottori della Chiesa. La Preghiera universale è stata introdotta dal Santo Padre e conclusa dal Patriarca Ecumenico.

Prima della consegna delle reliquie, l'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto della Segreteria di Stato per gli Affari Generali, ha dato lettura di una Lettera del Santo Padre al Patriarca Bartolomeo, che ha inizio ricordando l'incontro, nella Basilica Vaticana, del 29 giugno scorso, Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.

Il Papa scrive nella lettera che oggi, in occasione della consegna di una parte delle reliquie di San Gregorio di Nazianzo e San Giovanni Crisostomo, "il Signore (...) ci ridona la possibilità di realizzare qui, presso la tomba dell'Apostolo Pietro, un altro incontro fraterno nell'amore, nella preghiera e nella volontà di camminare insieme verso quella piena e visibile unità che Cristo vuole per i suoi discepoli".

"Nella traslazione di così sante reliquie" - si legge nella Lettera - "noi vediamo un'occasione benedetta per purificare le nostre memorie ferite, per rinsaldare il nostro cammino di riconciliazione, per confermare che la fede di questi nostri Santi Dottori è la fede delle Chiese d'Oriente e d'Occidente. Vediamo, altresì, l'ora propizia per 'mostrare con parole e gesti di oggi le immense ricchezze che le nostre Chiese conservano nei forzieri delle loro tradizioni'".

"È questo il 'momento favorevole'" - ribadisce il Pontefice - "per unire alla loro intercessione la nostra preghiera, affinché il Signore affretti l'ora in cui potremo insieme, nella celebrazione della Santa Eucaristia, vivere la piena comunione, e contribuire così in modo più efficace a far sì che il mondo creda che Gesù Cristo è il Signore".

"Amato Fratello" - conclude il Santo Padre - "non mi stancherò mai di cercare fermamente e risolutamente questa comunione tra i discepoli di Cristo, perché il mio desiderio, in risposta alla volontà del Signore, è di essere servo della comunione 'nella verità e nell'amore, affinché la barca - il bel simbolo che il Consiglio ecumenico delle Chiese ha scelto come emblema - non sia squassata dalle tempeste e possa un giorno approdare alla sua riva".

Al termine della lettura della Lettera, i diaconi sono saliti all'Altare della Confessione ed hanno consegnato le reliquie al Santo Padre, il quale, dopo averle baciate, le ha consegnate al Patriarca che ha rivolto al Papa alcune parole di ringraziamento.

"Questa benedetta traslazione" - ha detto il Patriarca Bartolomeo - "si realizza grazie alla decisione di buona volontà, gradita a loro e a noi, decisione degna di ogni onore e ringraziamento, della Vostra amata Santità, di restituirci le loro sacre reliquie. A questo riguardo, Santità, Voi seguite l'esempio di San Basilio il Grande che restituì le venerate reliquie di San Dionigi, Vescovo di Milano, addormentatosi nel Signore in esilio".

"Si celebra oggi un atto sacro, che ripara un'anomalia e ingiustizia ecclesiastica. Questo fraterno gesto della Chiesa dell'Antica Roma conferma che non esistono nella Chiesa di Cristo problemi insormontabili, quando l'amore, la giustizia e la pace si incontrano nella sacra diaconia della riconciliazione e dell'unità. (...) Ogni atto che rimargina vecchie ferite e ne previene di nuove, contribuisce alla creazione dei presupposti necessari per continuare il dialogo della verità nell'amore tra le nostre Chiese".

Nel secolo VIII; all'epoca delle persecuzioni iconoclaste degli imperatori Leone III Isaurico e Costantino, che negavano il culto delle immagini sacre e perseguitavano coloro che le veneravano, le reliquie di San Gregorio di Nazianzo furono trasportate da Costantinopoli a Roma da alcune monache religiose bizantine. Le reliquie furono custodite nella Chiesa di Santa Maria in Campo Marzio fino al 1580, quando Papa Gregorio XIII le fece trasferire in San Pietro, dove furono collocate nell'Altare della Cappella Gregoriana. Il Pontefice stabili che le monache custodissero una reliquia del braccio del Santo.

Le reliquie di San Giovanni Crisostomo, morto in esilio, furono trasferite a Costantinopoli per ordine dell'imperatore Teodosio e lì sono rimaste fino all'epoca dell'Impero Latino d'Occidente (1204-1258), quando furono trasportate a Roma e trasferite a San Pietro. Nel 1990, dopo il restauro della Cappella, furono collocate nell'Altare della Cappella del Coro in San Pietro.

Al termine della cerimonia, il Santo Padre e il Patriarca hanno benedetto l'assemblea e sono ritornati in processione alla Cappella della Pietà, preceduti dai Diaconi che hanno portato le reliquie dei due Santi Dottori della Chiesa.
AC/RELIQUIE NAZIANZO:CRISOSTOMO/BARTOLOMEO VIS 20041129 (850)

venerdì 26 novembre 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Antofagasta (Cile), presentata dall'Arcivescovo José Patricio Infante Alfonso, per raggiunti limiti d'età. Gli succede l'Arcivescovo Pablo Lizama Riquelme, finora Coadiutore della medesima Arcidiocesi.
RE:NER/.../INFANTE:LIZAMA VIS 20041126 (50)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Ali Abdullah Saleh, Presidente della Repubblica dello Yemen, e Seguito.

- Il Professor Carl A. Anderson, Cavaliere Supremo dei Cavalieri di Colombo.

- Il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/.../... VIS 20041126 (60)

GARANTIRE I DIRITTI FONDAMENTALI DEI DETENUTI


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i partecipanti alla Conferenza dei Responsabili delle Amministrazioni Penitenziarie dei 45 Stati aderenti al Consiglio d'Europa.

Il Papa ha ricordato che la Conferenza si propone di "rendere sempre più rispondenti alle esigenze dei carcerati le norme penitenziarie d'Europa. (...) In ogni Nazione civile" - ha ribadito il Pontefice - "deve essere preoccupazione condivisa la tutela dei diritti inalienabili di ogni essere umano. Con l'impegno di tutti si dovranno, pertanto, correggere eventuali leggi e norme che li ostacolassero, specialmente quando si trattasse del diritto alla vita e alla salute, del diritto alla cultura, al lavoro, all'esercizio della libertà di pensiero e alla professione della propria fede".

"Il rispetto della dignità umana" - ha proseguito il Papa - "è un valore della cultura europea, che affonda le sue radici nel cristianesimo; un valore umano universale e, come tale, suscettibile del più largo consenso. Ogni Stato deve preoccuparsi che in tutte le carceri sia garantita la piena attenzione ai diritti fondamentali dell'uomo".

Il Santo Padre ha detto ancora che: "Misure semplicemente repressive o punitive, alle quali normalmente oggi si fa ricorso, risultano inadeguate al raggiungimento di obiettivi di autentico recupero dei detenuti. (...) Occorre abolire quei trattamenti fisici e morali che risultano lesivi della dignità umana ed impegnarsi a meglio qualificare professionalmente il ruolo di chi opera all'interno degli istituti di pena".

Incoraggiando la ricerca di pene alternative al carcere "con programmi di formazione umana, professionale, spirituale", il Papa ha fatto riferimento all'utilità dei ministri di culto che sono chiamati "a svolgere un compito delicato e per alcuni versi insostituibile". Inoltre, ha ricordato ancora il Santo Padre, sono numerose "le istituzioni e le associazioni di volontariato dedite all'assistenza dei detenuti e al loro reinserimento nella società".

Infine Giovanni Paolo II ha ribadito che "Legittima preoccupazione, (...) è che il rispetto della dignità umana dei detenuti non vada a scapito della tutela della società. Per questo si insiste sulla necessità di difendere i cittadini, anche con quelle forme di deterrenza che sono rappresentate dell'esemplarità delle pene. Ma la doverosa applicazione della giustizia per difendere i cittadini e l'ordine pubblico non contrasta con la debita attenzione ai diritti dei carcerati e al recupero delle loro persone; al contrario, si tratta di due aspetti che si integrano. Prevenzione e repressione, detenzione e risocializzazione sono interventi tra loro complementari".
AG/AMMINISTRAZIONI PENITENZIARIE/... VIS 20041126 (410)

PROPOSTA GIORNATA NAZIONALE PREGHIERA VOCAZIONI IN U.S.A.


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II nel ricevere, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum", i Vescovi delle Province Ecclesiastiche di Dubuque, Kansas City in Kansas, Omaha e St. Louis, ha proseguito le sue riflessioni sull'esercizio del governo episcopale, in particolare "il rapporto che vi unisce ai vostri più stretti collaboratori nell'apostolato, i vostri fratelli sacerdoti".

Il Santo Padre ha sottolineato che il rapporto che unisce i Vescovi ai loro sacerdoti deriva "dalla grazia degli Ordini Sacri e dalla missione affidata da Cristo Risorto agli Apostoli ed ai loro successori nella Chiesa".

"Insieme alla promozione della fiducia reciproca, del dialogo, di uno spirito di unità e di un comune spirito missionario nel vostro rapporto con i sacerdoti" - ha aggiunto il Santo Padre - "il Vescovo deve anche coltivare nel presbiterato un senso di corresponsabilità per il governo della Chiesa locale" che "esige una solida visione ecclesiologica. (...) Obiettivo fondamentale del vostro governo deve essere l'incoraggiamento e il coordinamento del ministero pastorale compiuto nel vasto insieme delle parrocchie ed istituzioni correlate che costituiscono la Chiesa locale. La parrocchia, infatti, è 'preminente fra tutte le altre comunità della Diocesi".

Giovanni Paolo II ha affermato che il rinnovamento della vita ecclesiale "deve giustamente iniziare con la rivitalizzazione della comunità parrocchiale, centrata (...) sulla predicazione del Vangelo e la celebrazione dell'Eucaristia. Il Vescovo ha in essa un ruolo indispensabile, promuovendo con autorità l'insegnamento della Chiesa e proponendo un piano pastorale unificato capace di ispirare e dirigere l'apostolato del clero e del laicato. (...) L'intera comunità cristiana ha bisogno di essere incoraggiata a volgersi dalla 'Messa alla missione', nel perseguimento della santità e al servizio della nuova evangelizzazione".

"Un essenziale preoccupazione del governo responsabile deve essere quella di provvedere al futuro" - ha sottolineato il Santo Padre - "Nessuno può negare che il declino delle vocazioni al sacerdozio rappresenta una grande sfida per la Chiesa negli Stati Uniti d'America, che non può essere ignorata o rinviata. La risposta a tale sfida deve essere l'assidua preghiera secondo il comandamento del Signore. (...) Proporrei alla vostra attenzione che la comunità cattolica nel vostro Paese promuova ogni anno una giornata nazionale di preghiera per le vocazioni al sacerdozio".

La preoccupazione per il futuro, ha concluso il Papa, implica anche "attenzione alla formazione in seminario, (...) l'impegno alla santità e alla saggezza spirituale, la formazione per una direzione prudente, una generosa dedizione al gregge" ed "una solida e continua formazione per il clero".
AL/GOVERNO:SACERDOTI/U.S.A. VIS 20041126 (430)

YEMEN: NECESSARIE COMPRENSIONE E TOLLERANZA


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto il Signor Abdullah Saleh, Presidente della Repubblica dello Yemen, che, in un breve discorso in inglese, ha ringraziato "per i gentili sentimenti espressi a nome del popolo yemenita".

"In questo momento di fermento nella vostra regione" - ha detto il Papa - "esorto lei e tutti gli uomini e le donne di buona volontà a combattere il terrorismo, impegnandosi a favore della pace e della giustizia. Ciò sarà possibile solo quando verrà riconosciuta l'attuale necessità di tolleranza e reciproca comprensione. In questa prospettiva, incoraggio i vostri sforzi di promuovere uno spirito di franco ed aperto dialogo tra religioni e popoli diversi nella Penisola Arabica. È mia fervente preghiera che Dio Onnipotente ricolmi lei e tutto il popolo yemenita, dei doni della pace, dell'armonia e della riconciliazione".
AC/PRESIDENTE YEMAN/SALEH VIS 20041126 (150)

giovedì 25 novembre 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Sacerdote Ángel Polibio Sánchez Loayza, finora Vicario Generale della Diocesi di Machala (Ecuador), Vescovo di Guaranda (superficie: 3.336; popolazione: 169.370; cattolici: 161.118; sacerdoti: 36; religiosi: 88; diaconi permanenti: 1), Ecuador. Il Vescovo eletto è nato a Ayapamba (Ecuador), nel 1946 ed è stato ordinato sacerdote nel 1975.
NER/.../SÁNCHEZ LOAYZA VIS 20041125 (70)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate cinque Presuli della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America (Regione IX), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Elden Francis Curtiss, di Omaha.

- Il Vescovo Fabian Wendelin Bruskewitz, di Lincoln.

- Il Vescovo eletto William J. Dendinger, di Grand Island.

- Il Vescovo eletto Paul S. Coakley, di Salina con il Vescovo emerito George Kinzie Fitzsimons.
AL/.../... VIS 20041125 (80)

VISITA IN VATICANO DEL PATRIARCA ECUMENICO BARTOLOMEO I

CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2004 (VIS). Il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I giungerà domani a Roma per una visita di due giorni durante la quale, nel corso di una celebrazione ecumenica nella Basilica di San Pietro, sabato 27 novembre, riceverà dal Papa Giovanni Paolo II alcune reliquie di San Giovanni Crisostomo e San Gregorio di Nazianzo, Vescovi e Dottori della Chiesa.

Il Patriarca Bartolomeo e la sua Delegazione risiederanno nella Domus Sanctae Marthae in Vaticano. Il programma della visita avrà inizio con una cena di benvenuto, domani sera, offerta dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.

Un Comunicato del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani rende noto che in occasione del precedente incontro del Santo Padre Giovanni Paolo II con il Patriarca Bartolomeo, il 29 giugno 2004, il Patriarca aveva invitato il Santo Padre ad Istanbul ed aveva ufficiosamente chiesto di ottenere per la Sede di Costantinopoli il dono delle reliquie dei Santi Patriarchi Giovanni Crisostomo e Gregorio di Nazianzo. All'invito è seguito uno scambio di corrispondenza tra il Pontefice e il Patriarca il cui risultato è la visita di questa settimana.

"La consegna delle reliquie" - si legge nel Comunicato - "costituisce un profondo incoraggiamento a percorrere la via dell'unità: le spoglie mortali dei due Santi Patriarchi di Costantinopoli, che si adoperarono a salvaguardare l'unità tra Oriente ed Occidente, venerate nella loro terra d'origine, accolte con grande onore nella Chiesa di Roma, che per lunghi secoli le ha conservate con cura e venerate, si incamminano di nuovo verso Oriente, grazie ad un gesto di condivisione spirituale, che nutre e fortifica la comunione tra le Sede di Roma e di Costantinopoli".

"Il Santo Padre" - precisa il Comunicato - "ha disposto che le reliquie dei Santi siano composte in due teche di cristallo, racchiuse in due preziosi reliquiari di alabastro". All'arrivo ad Istanbul le reliquie saranno deposte in una cappella del Patriarcato e nel giorno della Festa di Sant'Andrea, saranno definitivamente deposte nella Chiesa Patriarcale di San Giorgio.

Nell'aereo che ricondurrà il Patriarca ad Istanbul, viaggerà anche la Delegazione della Santa Sede presente ogni anno a Costantinopoli per la Festa del Patrono del Patriarcato Ecumenico, Sant'Andrea, il 30 novembre. La Delegazione sarà composta dal Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, dal Vescovo Brian Farrell, Segretario del medesimo Dicastero, dall'Arcivescovo Edmond Farhat, Nunzio Apostolico in Turchia, e dal Monsignor Johan J. Bonny.
CON-UC/RELIQUIE:VISITA BARTOLOMEO I/... VIS 20041125 (540)

EUCARISTIA CUORE PULSANTE DELLA PARROCCHIA


CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto questa mattina i partecipanti all'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, in corso sul tema: "Riscoprire il vero volto della parrocchia".

Giovanni Paolo II ha ricordato alcune iniziative promosse dal Dicastero, fra le quali l'Incontro dei cattolici dell'Europa dell'Est, organizzato l'anno scorso a Kiev (Ucraina), che "ha evidenziato" - ha detto il Papa - "il ruolo svolto dai fedeli laici nella ricostruzione spirituale e materiale di quelle Nazioni dopo lunghi anni di totalitarismo ateo". Il Papa ha inoltre fatto riferimento alla pubblicazione del "Repertorio delle associazioni internazionali di fedeli", "che si caratterizza per una più stretta collaborazione tra le diverse associazioni, comunità e movimenti".

"Non posso, inoltre" - ha proseguito il Pontefice - "sorvolare sull'intensa preparazione della Giornata Mondiale della Gioventù, che si celebrerà a Colonia, in Germania, nell'agosto del 2005. Questo appuntamento, che ha per tema: 'Siamo venuti per adorarlo', sollecita tutta la Chiesa, e specialmente i giovani, a mettersi in cammino come i Magi per incontrare il Dio fatto Uomo per la nostra salvezza".

Il Papa ha precisato che con la presente Assemblea Plenaria inizia la riflessione sulla parrocchia, tema che impegnerà i membri nei prossimi anni. "La prima tappa" - ha affermato - "consiste nell'aiutare i fedeli laici a riscoprire il vero volto della parrocchia, (...) luogo per eccellenza dell'annuncio di Cristo e dell'educazione alla fede. Proprio per questo ha bisogno di rinnovarsi costantemente per divenire vera 'comunità di comunità', capace di un'azione missionaria veramente incisiva".

"In quest'anno dedicato all'Eucaristia" - si è chiesto il Pontefice - "come non ricordare, infine, che l'Eucaristia è il cuore pulsante della parrocchia, fonte della sua missione e presenza che continuamente la rinnova?". Al termine del suo discorso Giovanni Paolo II ha auspicato che la riflessione sulla parrocchia "aiuti tutti a comprendere ancor più che la comunità parrocchiale è luogo dell'incontro con Cristo e con i fratelli".
AC/PARROCCHIA/CON-L VIS 20041125 (330)

mercoledì 24 novembre 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:
- Il Monsignore Gianpaolo Montini, finora Difensore del Vincolo Sostituto del Tribunale della Segnatura Apostolica, Promotore di Giustizia Sostituto presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.

- Il Padre Nikolaus Schöch, O.F.M., Difensore del Vincolo Sostituto presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.

- Il Monsignore Abdou Yaacioub, finora Promotore di Giustizia Aggiunto presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, Prelato Uditore del Tribunale della Rota Romana.
NA/.../MONTINI:SCHÖCH:YAACIOUB VIS 20041124 (90)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il Cardinale Jean-Marie Lustiger, Arcivescovo di Parigi.
AP/.../... VIS 20041124 (30)
NECESSARIO MAGGIORE IMPEGNO OBIETTIVI DI SVILUPPO MILLENNIO
CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2004 (VIS). L'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto ieri a New York, all'Assemblea Generale sull'Articolo 55°: "Aggiornamento sui risultati del Vertice del Millennio". Svoltosi nel settembre 2000, il Vertice del Millennio si concluse con la firma da parte di 171 governi del Nord e del Sud del mondo, della Dichiarazione del Millennio nell'Assemblea Generale dell'O.N.U.

"È incoraggiante" - ha affermato l'Arcivescovo Migliore - "che le Delegazioni espongano il loro impegno per uno sviluppo dal volto umano. Il forgiare collegamenti tra i diritti umani e lo sviluppo, il riconoscere le libertà fondamentali e l'uguaglianza davanti alla legge, eliminano molti violenti conflitti che minacciano le speranze di realizzazione dei diritti economici e sociali".

L'Osservatore Permanente ha rilevato i progressi compiuti nella realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio, ed ha ricordato che alcuni paesi "hanno potuto avviare un significativo processo di crescita economica, che ha consentito di pagare senza aiuti esterni il costo economico degli obiettivi di sviluppo del millennio". Tuttavia "la scarsa assistenza economica e la situazione economica internazionale non hanno permesso ai paesi più poveri di realizzare i più importanti obiettivi relativi all'istruzione, alla salute, all'accesso all'acqua ed al miglioramento delle condizioni igieniche".

L'Arcivescovo Migliore ha affermato che gli aiuti ufficiali sono stati di gran lunga inferiori rispetto allo "obiettivo di aiuto da lungo tempo concordato del 0.7% del reddito nazionale. (...) La possibilità dei paesi più poveri, principalmente africani, di ottenere entrate fiscali e profitti derivanti dalle esportazioni, è ostacolata dalle sovvenzioni sulle esportazioni dei paesi ricchi e dalle tariffe imposte sulle esportazioni dei paesi africani. Queste sono alle volte dieci volte maggiori di quelle imposte sui beni scambiati nell'ambito dei paesi appartenenti all'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE)".

Il Nunzio Apostolico ha sottolineato che "ci attendiamo dall'Organizzazione delle Nazioni Unite una direzione illuminata" capace di "contribuire ad assicurare la realizzazione delle idee nuove e rilevanti, invece di lasciare che siano accantonate" e che "siano presi provvedimenti per rendere più coerente l'azione dei governi nazionali ed internazionali".
DELSS/OBIETTIVI MILLENNIO/O.N.U.:MIGLIORE VIS 20041124 (350)

UDIENZA GENERALE: CRISTO RIPORTA PACE MEDIANTE REDENZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2004 (VIS). Il Cantico della Lettera ai Colossesi: "Cristo fu generato prima di ogni creatura, è il primogenito di coloro che risuscitano i morti", è stato il tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'udienza generale di oggi, tenutasi questa mattina nell'Aula Paolo VI.

Giovanni Paolo II ha sottolineato che in questo inno cristologico campeggia "la figura gloriosa di Cristo, cuore della liturgia e centro di tutta la vita ecclesiale. (...) In questo canto è rintracciabile il respiro di fede e di preghiera dell'antica comunità cristiana e l'Apostolo ne raccoglie la voce e la testimonianza, pur imprimendo all'inno il suo sigillo".

La prima strofa del Cantico, ha continuato il Pontefice, "celebra Cristo come 'primogenito di ogni creatura', ossia generato prima di ogni essere, affermando così la sua eternità che trascende spazio e tempo. Egli è l'immagine', l'icona' visibile di quel Dio che rimane invisibile nel suo mistero. (...) Il volto del Padre Creatore dell'universo diventa accessibile in Cristo. (...) Cristo dunque, da un lato, è superiore alle realtà create, ma dall'altro, è coinvolto nella loro creazione. Per questo può essere da noi visto come 'immagine di Dio invisibile', reso a noi vicino attraverso l'atto creativo".

"Con la sua 'pienezza' divina, ma anche col suo sangue sparso sulla croce" - ha detto ancora il Papa - "Cristo 'riconcilia' e 'rappacifica' tutte le realtà, celesti e terrestri. Egli le riporta così alla loro situazione originaria, ricreando l'armonia primigenia, voluta da Dio secondo il suo progetto d'amore e di vita. Creazione e redenzione sono, quindi, connesse tra loro come tappe di una stessa vicenda di salvezza".

Prima dell'Udienza nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre ha incontrato nella Basilica Vaticana 3.500 giovani e studenti italiani ed ha affermato: "Domenica scorsa abbiamo celebrato la solennità di Cristo, Re dell'Universo. Carissimi, Gesù sia sempre al centro della vostra vita! Sia Lui la luce e la guida di ogni vostra scelta; partecipate generosamente con la vostra testimonianza alla costruzione del suo Regno di giustizia e di pace".
AG/CANTICO LETTERA COLOSSESI/... VIS 20041124 (350)

martedì 23 novembre 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate quattro Presuli della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America (Regione IX), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Joseph Leo Charron, C.PP.S., di Des Moines.

- L'Arcivescovo James Patrick Keleher, di Kansas City in Kansas, con il Coadiutore Vescovo Joseph F. Naumann.

- Il Vescovo Ronald Michael Gilmore, di Dodge City.
AL/.../... VIS 20041123 (60)

GIORNATA DI STUDIO MARTYROLOGIUM ROMANUM


CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2004 (VIS). La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha assunto l'impegno di promuovere, il 4 dicembre di ogni anno, anniversario della Costituzione "Sacrosanctum Concilium", una Giornata di studio su temi di interesse liturgico. La celebrazione di quest'anno avrà inizio alle ore 9.00, presso la Sala dei Cento Giorni nel Palazzo della Cancelleria. Il tema della Giornata di Studio 2004, in coincidenza con la pubblicazione della seconda edizione del "Martyrologium Romanum", verterà su: "Teologia, Liturgia, Santità".

In un Comunicato si legge che il Martyrologium è "un libro liturgico carico di storia e di grande interesse ecclesiale, in cui viene a esprimersi nella maniera più compiuta il senso di quella particolare e rinnovata attenzione che la Chiesa, in modo speciale nel Pontificato di Giovanni Paolo II, riserva oggi al culto dei santi".

La Giornata di studio, inaugurata da una saluto del Cardinale Francis Arinze, offrirà spunti di riflessione teologici e liturgico-celebrativi e contributi specialistici nell'ambito dell'agiografia. In occasione di tale evento saranno esposti alcuni pregiati codici manoscritti e celebri edizioni a stampa del libro liturgico, su gentile concessione della Biblioteca Apostolica Vaticana.
CCD/GIORNATA STUDIO:MARTYROLOGIUM/ARINZE VIS 20041123 (200)

REPERTORIO ASSOCIAZIONI INTERNAZIONALI DI FEDELI


CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2004 (VIS). Dal 24 al 28 novembre avrà luogo a Roma la XXI Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, sul tema: "Riscoprire il vero volto della parrocchia", con la partecipazione del Comitato di Presidenza, dei Membri e Consultori del Dicastero.

L'Arcivescovo Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, aprirà i lavori dell'Assemblea ed il Professor Guzmán Carriquiry, Sottosegretario del Pontificio Consiglio, presenterà una introduzione sul tema: "La situazione odierna del laicato: questioni cruciali".

Fra gli interventi in programma figurano: "La parrocchia in un mondo che cambia: le grandi sfide socio-culturali e religiose"; "L'istituzione parrocchiale: un approccio storico-giuridico-pastorale"; "Costruire la comunità parrocchiale insieme: consigli, ministeri, uffici, servizi e altre forme di collaborazione e di corresponsabilità laicale". Nel corso della terza giornata di lavori il Vescovo Josef Clemens, Segretario del Pontifico Consiglio per i Laici, curerà la "Presentazione dei programmi del Dicastero" e nel pomeriggio saranno presentati i "Contributi per l'XI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi: 'Eucaristia, fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa'".

Un Comunicato che accompagna l'annuncio della celebrazione dell'Assemblea Plenaria, segnala la pubblicazione del "Repertorio delle Associazioni internazionali di fedeli", che risponde all'invito che il Santo Padre Giovanni Paolo II rivolge al Pontificio Consiglio per i Laici nell'Esortazione Apostolica "Christifideles laici", di preparare un elenco delle associazioni che ricevono l'approvazione ufficiale della Santa Sede.

Pubblicato in italiano, il volume, di più di 300 pagine, sarà tradotto in inglese, spagnolo e francese. Vi sono elencate 123 associazioni di fedeli, che vanno dalle forme più tradizionali a quelle più nuove di movimenti ecclesiali e nuove comunità. Nel volume non figurano le aggregazioni che operano esclusivamente in ambito diocesano o nazionale, e le associazioni che, sebbene in contatto con il Pontificio Consiglio per i Laici, dipendono giuridicamente dalla Congregazione per il Clero, dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica e dalla Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

A ciascuna associazione presentata nel volume corrisponde una scheda nella quale viene riportata la denominazione ufficiale nella lingua originale, l'anno di fondazione, la storia, l'identità, la struttura, la diffusione, le opere, le pubblicazioni, i siti Internet, i recapiti delle sedi centrali ed i loghi.
CON-L/PLENARIA:REPERTORIO/RYLKO VIS 20041123 (380)

INIZIO SECONDO CONGRESSO MONDIALE DELLA VITA CONSACRATA


CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2004 (VIS). Dal 23 al 27 novembre si svolge a Roma il Secondo Congresso Mondiale della Vita Consacrata, organizzato per la prima volta in maniera congiunta dall'Unione dei Superiori Generali (U.S.G.) e dall'Unione Internazionale delle Superiore Generali (U.I.S.G.). All'assise sul tema: "Passione per Cristo, Passione per l'umanità. Duc in altum", partecipano 900 religiosi di 130 Paesi, in rappresentanza di oltre un milione di consacrati nel mondo, e teologi, Vescovi e Rappresentanti di altre confessioni cristiane e di altre religioni.

L'incontro intende riflettere sul cammino compiuto dalla vita consacrata dopo il Primo
Congresso Mondiale (1993) ed il Sinodo ad essa dedicato (1994), alla luce di importanti documenti quali l'Esortazione postsinodale "Vita Consecrata" e le Lettere Apostoliche di Giovanni Paolo II "Tertio Millennio Adveniente" (1994) e "Novo Millennio Ineunte" (2001).

Durante la settimana di lavori sono in programma relazioni e gruppi di lavoro suddivisi per continenti, con l'obiettivo di analizzare le sfide della vita consacrata all'inizio del terzo millennio. Il Congresso si ispira a due icone evangeliche che illustrano il significato e la funzione della Vita Consacrata: la Samaritana che chiede a Gesù "l'acqua di vita" e il Buon Samaritano che si prende cura delle necessità di chi soffre.

I religiosi e le religiose, secondo quanto riportato da un documento di lavoro del Congresso, prenderanno in esame fenomeni quali la globalizzazione, la mobilità umana e i fenomeni migratori, la cultura di morte e l'azione in difesa della vita, il pluralismo e la via del dialogo, la visione secolarizzata della vita, la mentalità postmoderna e i suoi influssi sulla società, il dialogo interreligioso e l'ecumenismo ed infine la mancanza di vocazioni.
.../CONGRESSO VITA CONSACRATA/... VIS 20041123 (290)

CONSEGNA RELIQUIE PATRIARCA ECUMENICO DI COSTANTINOPOLI


CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2004 (VIS). Sabato 27 novembre, alle ore 11:00, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Giovanni Paolo II presiederà insieme con il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, una Celebrazione Ecumenica durante la quale il Papa consegnerà al Patriarca delle Reliquie dei Santi Gregorio Nazianzeno e Giovanni Crisostomo, Vescovi e Dottori della Chiesa.

Un Comunicato dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice precisa che: "La celebrazione Ecumenica si svolge secondo la struttura di una Liturgia della Parola e prevede i seguenti momenti rituali: i riti di introduzione e la venerazione delle reliquie; la lettura biblica e patristica con alcuni brani dei due Dottori della Chiesa e canti di tropari della Liturgia Bizantina; un momento di preghiera costituito dalla Preghiera universale e dalla Preghiera del Signore; il rito di consegna delle reliquie con la lettura di un testo del Santo Padre e il ringraziamento del Patriarca Ecumenico; i riti di conclusione".

"La Celebrazione" - si legge ancora nel Comunicato - "costituisce un segno del desiderio della Chiesa d'Occidente e d'Oriente di camminare insieme verso il dono dell'unità visibile, affinché il mondo creda in Cristo unico Salvatore".

Alla Celebrazione, cui prenderà parte la Comunità Ortodossa di Roma, sono invitati anche i religiosi e i fedeli della Diocesi di Roma.
OCL/CELEBRAZIONE ECUMENICA:RELIQUIE/... VIS 20041123 (220)

"HONORIS CAUSA" AL PAPA SEGNO DI DIALOGO TRA SCIENZA E FEDE


CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto il Rettore Magnifico e i Membri del Senato Accademico dell'Università Nicolò Copernico di Torun (Polonia), in occasione del conferimento del dottorato "Honoris Causa". Nel ricevere il riconoscimento il Papa ha detto: "L'accetto con gratitudine, come segno di dialogo tra la scienza e la fede, in continuo sviluppo".

Ricordando la sua visita all'Università nel giugno 1999, il Papa ha detto che tale dialogo, di cui aveva parlato in quell'occasione, "è chiamato a superare la contrapposizione illuministica della verità raggiunta dalla ragione e di quella conosciuta mediante la fede. Oggi comprendiamo sempre meglio che si tratta della stessa verità e che bisogna che gli uomini, giungendo ad essa sulle vie a loro proprie, non camminino da soli, ma cerchino la conferma delle proprie intuizioni anche nell'incontro con altri".

"Soltanto allora" - ha continuato il Pontefice - "gli studiosi e gli uomini di cultura saranno realmente in grado di assumersi quella speciale responsabilità di cui parlai a Torun: 'la responsabilità per la verità - il tendere ad essa, il difenderla e il vivere secondo essa'".

Il Papa ha detto infine: "Mi rallegro perchè l'Università Nicolò Copernico si sta sviluppando in modo dinamico, offrendo la possibilità di conseguire la scienza a un numero sempre maggiore di giovani. (...) So che codesto sviluppo si sta realizzando con il sostegno delle Autorità locali di una città che con certezza può essere chiamata la 'città universitaria'. Che questa opera comune serva la città di Torun, la regione e tutta la Polonia".
AC/PAPA:HONORIS CAUSA/UNIVERSITÀ TORUN VIS 20041123 (280)

lunedì 22 novembre 2004

IN MEMORIAM


CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2004 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli scomparsi nelle ultime settimane:

- Il Vescovo Augusto Aristizábal Ospina, emerito di Jericó (Colombia), il 6 novembre, all'età di 76 anni.

- Il Vescovo Agostino Ferrari Toniolo, già Osservatore Permanente presso le Organizzazioni e Organismi delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura, il 13 novembre, all'età di 87 anni.

- Il Vescovo John Christopher Mahon, S.P.S., emerito di Lodwar (Kenya), il 10 novembre, all'età di 81 anni.

- Il Vescovo Michael Minj, S.J., di Gumla (India), il 14 novembre, all'età di 72 anni.

- Il Vescovo João Hipólito de Morais, emerito di Lorena (Brasile), il 7 novembre, all'età di 80 anni.

- L'Arcivescovo Alphonse U Than Aung, dell'Arcidiocesi di Mandalay (Myanmar), il 2 novembre, all'età di 71 anni.
.../DEFUNTI/... VIS 20041122 (140)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Padre Fridolin Ambongo Besungu, O.F.M.Cap., Vescovo di Bokungu-Ikela (superficie: 42.000; popolazione: 520.450; cattolici: 44.300; sacerdoti: 24; religiosi: 26), Repubblica Democratica del Congo. Il Vescovo eletto, finora Vice-Provinciale del suo ordine religioso nella Repubblica Democratica del Congo, è nato a Boto (Repubblica Democratica del Congo), nel 1960 ed è stato ordinato sacerdote nel 1988.

- Il Monsignore François Xavier Maroy, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Bukavu (superficie: 8.815; popolazione: 1.346.216; cattolici: 860.599; sacerdoti: 187; religiosi: 686), Repubblica Democratica del Congo. Il Vescovo eletto, finora Vicario Generale della medesima Arcidiocesi, è nato a Bukavu (Repubblica Democratica del Congo), nel 1956 ed è stato ordinato sacerdote nel 1984.

- Il Reverendo José Miguel Gómez Rodríguez, Vescovo di Líbano-Honda (superficie: 3,477; popolazione: 310.000; cattolici: 290.000; sacerdoti: 42; religiosi: 80), Colombia. Il Vescovo eletto è nato a Bogotá nel 1961 ed è stato ordinato sacerdote nel 1987. Finora è stato Direttore del Dipartimento per la Catechesi e la Pastorale Biblica del Segretariato Permanente dell'Episcopato colombiano.

Sabato 20 novembre è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha nominato il Padre Luciano Nervi, S.M.M., Vescovo di Mangochi (superficie: 11.385; popolazione: 1.180.000; cattolici: 205.000; sacerdoti: 117; religiosi: 56), Malawi. Il Vescovo eletto, finora Vicario Generale, è nato a Sforzatica di Dalmine (Bergamo) nel 1938. Succede al Vescovo Alessandro Assolari, S.M.M., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha eretto la Diocesi di Dori (Burkina Faso), con territorio dismembrato dalle Diocesi di Fada N'Gourma e Ouahigouya, rendendola suffraganea della Sede Metropolitana di Kupela.

- Ha nominato il Reverendo Joachim Ouédraogo, primo Vescovo di Dori (superficie: 36.896; popolazione: 710.000; cattolici: 2.726; religiosi: 16; religiosi: 32), Burkina Faso. Il Vescovo eletto, nato nel 1962 a Rouko (Burkina Faso), ordinato sacerdote nel 1991, è stato finora Rettore del Seminario Minore N.D. de Nazareth di Ouahigouya e Vicario Generale.

- Ha nominato Membri del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi i Cardinali: Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli; Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani; Attilio Nicora, Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica e l'Arcivescovo-Vescovo Agostino Vallini, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.
NER:NEA:RE:ECE:NA/.../... VIS 20041122 (390)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate nove Presuli della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America (Regione IX), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Raymond Leo Burke, di Saint Louis, con l'Ausiliare Vescovo Robert J. Hermann.

- Il Vescovo John Raymond Gaydos, di Jefferson City.

- Il Vescovo Raymond James Boland, di Kansas City-Saint Joseph, con il Coadiutore, Vescovo Robert W. Finn.

- Il Vescovo John Joseph Leibrecht, di Springfield-Cape Girardeau.

- L'Arcivescovo Jerome George Hanus, O.S.B., di Dubuque.

- Il Monsignor Roger J. Augustine, Amministratore Diocesano di Sioux City con il Vescovo emerito Lawrence Donald Soens.

Sabato 20 novembre il Santo Padre ha ricevuto il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/.../... VIS 20041122 (130)

XL ANNIVERSARIO "LUMEN GENTIUM"


CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II rivolgendosi ai pellegrini convenuti in Piazza San Pietro per la recita dell'Angelus, ha ricordato che oggi, ultima domenica dell'anno liturgico, si celebra la solennità di Cristo, Re dell'Universo, la "Giornata pro Orantibus" per le comunità di vita contemplativa e la Giornata delle Migrazioni, sul tema: "Il mondo come casa: dalla diffidenza all'accoglienza".

"Oggi, ultima Domenica dell'anno liturgico, si celebra la solennità di Cristo Re dell'universo" - ha detto il Papa - "A Lui guardavano i Padri del Concilio Vaticano II quando, il 21 novembre di quarant'anni or sono, promulgarono la Costituzione Dogmatica che inizia con le parole 'Lumen gentium cum sit Christus, 'Essendo Cristo la luce delle genti'. La 'Lumen gentius' ha segnato una tappa miliare nel cammino della Chiesa sulle strade del mondo contemporaneo ed ha stimolato il Popolo di Dio ad assumere con maggior decisione le sue responsabilità nell'edificazione di quel Regno di Cristo che avrà il suo pieno compimento solo ad di là della storia".

"L'animazione evangelica dell'ordine temporale" - ha proseguito il Pontefice - "è infatti un dovere di ogni battezzato in particolare dei fedeli laici. Utile sussidio per questa loro missione è anche il 'Compendio della Dottrina sociale della Chiesa', pubblicato proprio quest'anno dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, al quale rinnovo l'espressione della mia gratitudine".

"Ogni impegno umano, tuttavia, per raggiungere lo scopo, deve trovare appoggio nella preghiera. Oggi si celebra la 'Giornata pro Orantibus'. Affido a Maria Santissima le comunità di vita contemplativa, che saluto con affetto. Non manchi mai a questi nostri fratelli e sorelle il sostegno spirituale e materiale di tutti i fedeli".
ANG/LUMEN GENTIUM/... VIS 20041122 (290)

PROTEGGERE FAMIGLIA TESSUTO FONDAMENTALE SOCIETÀ UMANA


CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i 150 partecipanti all'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, tenutasi nell'Aula Nuova del Sinodo in Vaticano sul tema: "La missione delle coppie mature e sperimentate verso i fidanzati e le coppie giovani".

Il Papa ha affermato che il lavoro del Dicastero "per diffondere il 'vangelo della famiglia' (...) è una nobile e decisiva missione. La famiglia, fondata sul matrimonio, è un'istituzione naturale insostituibile ed elemento fondamentale del bene comune di ogni società. Chi distrugge questo tessuto fondamentale dell'umana convivenza, non rispettandone l'identità e stravolgendone i compiti, causa una ferita profonda alla società e provoca danni spesso irreparabili. Giustamente, pertanto, voi intendete riflettere sui vari aspetti che toccano la famiglia, a livello sia nazionale che internazionale".

Citando l'Esortazione Apostolica "Familiaris consortio", Giovanni Paolo II ha sottolineato "il posto singolare" che "spetta alla missione dei coniugi e delle famiglie cristiane (...) 'a servizio dell'edificazione della Chiesa' e 'della costruzione del Regno di Dio nella storia. Questa missione non ha perso nulla della sua attualità, ha anzi assunto caratteristiche di eccezionale urgenza".

Il Papa ha incoraggiato i presenti ad "un impegno rinnovato in favore delle giovani famiglie" e degli sposi novelli. Ricordando che sono le famiglie giovani le più esposte ad eventuali difficoltà "come quelle create dall'adattamento alla vita in comune o dalla nascita di figli", il Papa ha esortato i giovani coniugi ad accogliere "l'aiuto discreto, delicato e generoso" di altre coppie più anziane ed ha sottolineato che il ministero pastorale della Chiesa dovrà riservare una specifica attenzione alle giovani coppie "per educarle a vivere responsabilmente l'amore coniugale".

"A questo riguardo" - ha aggiunto Giovanni Paolo II - "rilevo con piacere la crescente presenza in tutto il mondo di movimenti a favore della famiglia e della vita. (...) Dieci anni fa, nella Lettera alle Famiglie, sottolineavo quanto la ricca esperienza di altre famiglie si riveli importante, specialmente quando il 'noi' dei genitori, del marito e della moglie, si sviluppa (...) nel 'noi' della famiglia, con il dono preziosissimo dei figli".

Il Papa ha concluso il suo discorso ricordando il V Incontro Mondiale delle Famiglie organizzato dal Pontificio Consiglio per la Famiglia e dall'Arcidiocesi di Valencia (Spagna), in programma nella città spagnola nel 2006.
AC/PLENARIA:FAMIGLIA/CON:TRUJILLO VIS 20041120 (380)

RISPETTO UMANA DIGNITÀ NEL SERVIZIO AGLI INFERMI


CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Membri del Consiglio di Amministrazione Internazionale dell'Ospedale San Giuseppe di Gerusalemme.

"Colgo l'occasione per incoraggiare voi e tutti coloro che prestano la loro collaborazione nell'Ospedale" - ha detto il Papa in inglese - "a dare sempre il meglio di voi stessi nel generoso servizio ai malati, rispettando la loro umana dignità ed il loro valore, unico agli occhi di Dio. Apprezzo il lodevole senso di solidarietà e sollecitudine per le necessità della comunità palestinese che ha condotto alla fondazione dell'Ospedale San Giuseppe, unico ospedale cattolico a Gerusalemme. Che l'Ospedale continui a trovare sostegno morale e materiale sia in Terra Santa che all'estero".
AC/AMMINISTRAZIONE OSPEDALE GERUSALEMME/... VIS 20041122 (140)

venerdì 19 novembre 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Cardinale Edward Idris Cassidy, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.

- Il Vescovo Eduardo Maria Taussig, di San Rafael (Argentina).

- Il Dottor Flavio Cattaneo, Direttore Generale della RAI-Radiotelevisione Italiana con la Consorte.

- Il Professor Giuseppe Dalla Torre, Rettore della Libera Università Maria Santissima Assunta e Seguito.
AP/.../... VIS 20041119 (80)

CARDINALE RATZINGER: DIO EMARGINATO SOCIETÀ CONTEMPORANEA


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2004 (VIS). Il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, in una intervista concessa al quotidiano "La Repubblica", pubblicata questa mattina, afferma, fra l'altro, che una società come la nostra dove Dio viene emarginato ed è assolutamente assente, si autodistrugge.

Secondo il Cardinale Ratzinger "esiste un'aggressività ideologica secolare, che può essere preoccupante. In Svezia un pastore protestante che aveva predicato sull'omosessualità in base ad un brano della Scrittura, è andato in carcere per un mese. Il laicismo non è più quell'elemento di neutralità, che apre spazi di libertà per tutti. Comincia a trasformarsi in un'ideologia che si impone tramite la politica e non concede spazio pubblico alla visione cattolica e cristiana, la quale rischia così di diventare cosa puramente privata e in fondo mutilata. In questo senso una lotta esiste e noi dobbiamo difendere la libertà religiosa contro l'imposizione di un'ideologia che si presenta come fosse l'unica voce della razionalità, mentre invece è solo l'espressione di un 'certo' razionalismo".

Ma per lei cos'è la laicità?

"La laicità giusta è la liberta di religione. Lo Stato non impone una religione, ma dà libero spazio alle religioni con una responsabilità verso la società civile e quindi permette a queste religioni di essere fattori nella costruzione della vita sociale".

Alla domanda sulla autentica essenza del Cristianesimo, il Porporato la descrive come: "una storia di amore fra Dio e gli uomini. Se si capisce questo nel linguaggio del nostro tempo, il resto seguirà".

Dove sta Dio nella società contemporanea?

"È molto emarginato. Nella vita politica sembra quasi indecente parlare di Dio, quasi fosse un attacco alla libertà di chi non crede. Il mondo politico segue le sue norme e le sue strade, escludendo Dio come cosa che non appartiene a questa terra. Lo stesso nel mondo del commercio, dell'economia e della vita privata. Dio rimane ai margini. A me sembra invece necessario riscoprire, e le forze ci sono, che anche la sfera politica ed economica ha bisogno di una responsabilità che nasce dal cuore dell'uomo e, in ultima istanza, ha a che fare con la presenza o l'assenza di Dio. Una società in cui Dio è assolutamente assente, si autodistrugge. Lo abbiamo visto nei grandi regimi totalitari del secolo scorso".

Un grosso nodo è l'etica sessuale. L'Enciclica "Humanae vitae" ha prodotto un fossato tra magistero e comportamento pratico dei fedeli. È ora di rimeditarla?

"Per me è evidente che dobbiamo continuare a riflettere. Già nei suoi primi anni di Pontificato Giovanni Paolo II ha offerto al problema un nuovo tipo di approccio antropologico, personalistico, sviluppando una visione molto diversa della relazione fra l'io e il tu dell'uomo e della donna. Vero è che la pillola ha dato il via ad una rivoluzione antropologica di grandissime dimensioni. Non si è rivelata essere, come forse si poteva pensare all'inizio, solo un aiuto per le situazioni difficili, ma ha cambiato la visione della sessualità dell'uomo e del corpo stesso. È stata sganciata la sessualità dalla fecondità e così è cambiato profondamente il concetto della stessa vita umana. L'atto sessuale ha perso la sua intenzionalità e finalità, che prima era sempre stata visibile e determinante, sicché tutti i tipi di sessualità sono diventati equivalenti. Soprattutto da questa rivoluzione consegue l'equiparazione tra omosessualità ed eterosessualità. Ecco perché dico che Paolo VI ha indicato un problema di grandissima importanza".

Ecco, l'omosessualità. È un tema che riguarda l'amore tra due persone e non la mera sessualità. Cosa può fare la Chiesa per capire questo fenomeno?

"Diciamo due cose. Anzitutto dobbiamo avere un grande rispetto per queste persone, che soffrono anche e che vogliono trovare un loro modo di vivere giusto. D'altra parte, creare ora la forma giuridica di una specie di matrimonio omosessuale, in realtà, non aiuta queste persone".

Quindi lei giudica negativamente la scelta fatta in Spagna?

"Sì, perché è distruttiva per la famiglia e la società. Il diritto crea la morale o una forma di morale, poiché la gente normale comunemente ritiene che quanto afferma il diritto sia anche moralmente lecito. E se giudichiamo questa unione più o meno equivalente al matrimonio, abbiamo una società che non riconosce più la specificità né il carattere fondamentale della famiglia, cioè l'essere proprio dell'uomo e della donna che ha lo scopo di dare continuità - non solo in senso biologico - all'umanità. Ecco perché la scelta fatta in Spagna non reca un vero beneficio a queste persone; poiché in tal modo distruggiamo elementi fondamentali di un ordine di diritto".

Eminenza, a volte la Chiesa dicendo no su tutto, è andata incontro a sconfitte. Non dovrebbe essere almeno possibile un patto di solidarietà tra due persone, anche omosessuali, riconosciuto e tutelato dalla legge?

"Ma l'istituzionalizzazione di una simile intesa - lo voglia o no il legislatore - apparirebbe necessariamente all'opinione pubblica come un altro tipo di matrimonio e la relativizzazione sarebbe inevitabile. Non dimentichiamo poi che con queste scelte, verso cui oggi inclina un'Europa - diciamo così - in decadenza, ci separiamo da tutte le grandi culture dell'umanità, le quali hanno sempre riconosciuto il significato proprio della sessualità: cioè che un uomo e una donna sono creati per essere congiuntamente la garanzia del futuro dell'umanità. Garanzia non solo fisica ma morale".
.../INTERVISTA/CARDINALE RATZINGER VIS 20041119 (880)

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO SCOMPARSA CARDINALE ARAMBURU


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha fatto pervenire un telegramma di cordoglio al Cardinale Jorge Mario Bergolgio, S.I., Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina), nell'apprendere la notizia della scomparsa, ieri sera all'età di 92 anni, del Cardinale Juan Carlos Aramburu, Arcivescovo emerito dell'Arcidiocesi argentina.

"Profondamente addolorato nell'apprendere la triste notizia della scomparsa del caro Cardinale Jaun Carlos Aramburu, Arcivescovo emerito di Buenos Aires, dopo una vita di totale dedizione a Dio e di servizio alla Chiesa, condotta in totale sobrietà e distinguendosi per la prudenza e la probità, esprimo le mie sentite condoglianze a Lei, ai Vescovi Ausiliari, al clero, alle comunità religiose e laiche di questa Arcidiocesi. Mi unisco a Lei nel raccomandare alla misericordia del Padre celeste questo zelante Pastore che con tanta carità pastorale ha servito il suo popolo e la Chiesa".

"Il suo generoso ed intenso operato prima come Presbitero e poi come Vescovo di Tucuman e successivamente per ventitre anni come Arcivescovo di questa Chiesa particolare, ed infine il suo ministero pastorale nel Santuario di San Cayetano, testimoniano la sua grande dedizione alla causa del Vangelo, e danno prova del suo profondo amore per la Chiesa ed del suo zelo per la salvezza delle anime".

"In questo momento di dolore nel quale la comunità ecclesiale di Buenos Aires e tanti fedeli argentini piangono il loro amato pastore, e mentre ricordo la sua partecipazione al Concilio Vaticano II, il suo servizio alla Chiesa universale e l'accoglienza che mi riservò in occasione del mio Viaggio Apostolico in Argentina nel 1987, mi è grato impartire con affetto la confortatrice Benedizione Apostolica in segno di speranza nella vittoria del Signore Risorto".
TGR/SCOMPARSA CARDINALE ARAMBURU/BERGOGLIO VIS 20041119 (290)

EVANGELIZZAZIONE NELL'ASIA MULTIETNICA E MULTIRELIGIOSA


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Membri del Consiglio Post-Sinodale della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi per l'Assemblea Speciale per l'Asia, tenutasi dal 19 aprile al 14 maggio 1998, sul tema: "Perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza".

Il Papa ha ringraziato i Membri per la loro collaborazione e il prezioso contributo nella redazione dell'Esortazione Apostolica Post -Sinodale "Ecclesia in Asia" e nella valutazione sulla sua applicazione nel Continente Asiatico ed ha sottolineato la necessità di un "dialogo fruttuoso", particolarmente urgente alla luce della "situazione multietnica, multireligiosa e multiculturale dell'Asia, dove il cristianesimo è troppo spesso visto come straniero".

Ricordando l'alta percentuale di giovani in Asia, il Papa ha detto che essa rappresenta: "motivo di ottimismo perché le nuove generazioni, cariche di promesse, sono disponibili a dedicarsi totalmente a una causa; una sfida, perché i sogni non realizzati possono generare delusione".

"Inoltre" - ha aggiunto Giovanni Paolo II - "la Chiesa intende contribuire alla causa della pace in Asia, dove vari conflitti e il terrorismo provocano la perdita di molte vite umane. Durante l'Assemblea Speciale, i Padri Sinodali hanno guardato con apprensione alla Terra Santa 'cuore del cristianesimo" dove "i focolai di guerra sono andati allargandosi ed è pertanto urgente costruire la pace".

"Per annunciare in profondità il Vangelo in Asia è necessario che tutti i credenti in Cristo compenetrino ogni aspetto della vita con la loro fede. (...) Specialmente dove essi soffrono e non sono liberi di professare la loro fede, occorre proclamare il Regno di Dio con una 'silenziosa testimonianza di vita', portando la croce e seguendo le orme di Cristo sofferente e crocifisso, nell'attesa paziente che venga il giorno in cui ci sarà piena libertà religiosa".

Il Santo Padre ha ricordato come la celebrazione del Sinodo per l'Asia abbia messo in luce che "il dialogo è un 'modo caratteristico della vita della Chiesa in Asia'", che si estende al dialogo nella Chiesa, con le altre comunità cristiane e con "i valori culturali e religiosi di differenti popoli".

"Il fatto che la Chiesa in Asia sia un 'piccolo gregge'" - ha concluso il Pontefice - "non deve portare allo scoraggiamento, perché l'efficacia dell'evangelizzazione non dipende dai numeri. (...) Gesù insegna che ciò che è piccolo e nascosto agli occhi degli uomini, grazie all'intervento onnipotente di Dio, può ottenere risultati insperati".
AC/RIUNIONE POST-SINODALE/ASIA VIS 20041119 (410)

giovedì 18 novembre 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Cardinale Bernard Agré, Arcivescovo di Abidjan (Costa d'Avorio).

- L'Arcivescovo Alfio Rapisarda, Nunzio Apostolico in Portogallo.

- Il Reverendo Canonico John Peterson, Segretario Generale della Comunione Anglicana a Londra e Direttore dell'"Anglican Communion Office".

- Il Singor Kazys Lozoraitis, Ambasciatore di Lituana, in visita di congedo.
AP/.../... VIS 20041118 (70)

XVI ASSEMBLEA PLENARIA PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA


CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2004 (VIS). La XVI Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia ha avuto inizio questa mattina nell'Aula Nuova del Sinodo in Vaticano, sul tema: "La missione delle coppie mature e sperimentate verso i fidanzati e le coppie giovani". Il Cardinale Alfonso López Trujillo, Presidente del Dicastero, ha tenuto la prolusione, seguita dagli interventi del Segretario e del Sotto-Segretario.

Un Comunicato del Pontificio Consiglio precisa che il tema è stato scelto con l'obiettivo "di avviare una riflessione approfondita sulla situazione attuale in cui versa la famiglia, con speciale riferimento al contributo che tanti focolari domestici, che vivono in pienezza la realtà del matrimonio secondo la Parola di Dio e gli insegnamenti della Chiesa, possono offrire ai fidanzati e ai giovani sposi, per accompagnarli nel cammino di preparazione al matrimonio e poi nei primi anni della vita coniugale e familiare".

Quanti sono impegnati nella pastorale familiare e le famiglie stesse che "hanno a cuore la buona riuscita del matrimonio", si legge ancora nel Comunicato, possono essere vicini ai giovani sposi ed "offrire un aiuto discreto, sapiente e valido non solo ai figli sposati, ma anche ai nipoti. I nonni, con la loro saggezza ed affetto, possono costituire una risorsa nelle inevitabili difficoltà della vita delle giovani famiglie. Queste coppie mature e ricche di esperienza umana e cristiana sono quanto mai preziose perché capaci di testimoniare con la vita e l'apostolato la bellezza e la felicità della vita familiare vissuta in pienezza e secondo il disegno di Dio".

Il programma dell'Assemblea Plenaria prevede l'esame dei seguenti temi: "La tenerezza nel matrimonio (coppia giovane)"; "La stabilità della coppia, problemi di incomprensione"; "Famiglia e procreazione"; "Educazione sessuale e sfide alle giovani famiglie"; "Presentazione del V Incontro mondiale delle famiglie a Valencia (Spagna) nel 2006"; "Problemi giuridici sulla vita e la famiglia"; "Panoramica dei problemi della famiglia e della vita nelle Nazioni Unite e nelle politiche internazionali".

Sabato 20 novembre i partecipanti all'Assemblea Plenaria saranno ricevuti in udienza dal Santo Padre Giovanni Paolo II.
CON-F/PLENARIA:MATRIMONIO/TRUJILLO VIS 20041118 (350)

APPELLO ALL'UMANITÀ PERCHÈ CESSI VIOLENZA OMICIDA


CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Capi religiosi dell'Azerbaigian ed ha detto che la loro visita: "mi richiama alla mente quella che Iddio mi ha dato di compiere in Azerbaigian nel 2002".

"Benvenuto a Lei, Sheikh-ul-Islam, Capo della Presidenza dei Musulmani del Caucaso, che con costante abnegazione si adopera per costruire la pace in una regione dove, purtroppo, continuano conflitti violenti. Benvenuto a Lei, Vescovo Aleksandr di Baku e della Regione del Caspio, appartenente alla Chiesa Ortodossa Russa, alla quale mi legano vincoli di stima e di affetto. Benvenuto a Lei, Capo della Comunità degli Ebrei della Montagna, antica comunità che offre, in un contesto a stragrande maggioranza islamica, un esempio di coesistenza e collaborazione fraterna".

Ricordando il defunto Presidente della Repubblica Heydar Aliev ed il nuovo Presidente, il figlio Ilham Aliev, Giovanni Paolo II ha detto: "Auspico di cuore che in Azerbaigian ritorni in pienezza la pace, con la risoluzione della questione del Nagorno-Karabagh. Questa, come altre contese, vanno affrontate con buona volontà, nella mutua ricerca di aperture reciproche e di comprensione, e con spirito di vera riconciliazione".

Il Santo Padre ha detto ai Capi religiosi: "Iddio vi aiuti a costruire una coesistenza sempre più proficua tra voi e la Comunità cattolica dell'Azerbaigian. Ad essa e al suo Ordinario, il caro Padre Jan Capla, invio il mio affettuoso pensiero, pregando il Signore che l'aiuti a proseguire la missione evangelica nel Caucaso".

"Questa vostra visita al Papa di Roma" - ha auspicato il Papa - "sia come un simbolo per il mondo: mostri cioè che la tolleranza è possibile, e costituisce un valore di civiltà, che pone le premesse per un più ampio e solidale sviluppo umano, civile e sociale. Nessuno ha il diritto di presentare o usare le religioni come strumento di intolleranza, come mezzo di aggressione, di violenza e di morte. Al contrario, la loro amicizia e stima reciproca, se è anche sostenuta dall'impegno di tolleranza dei Governanti, costituisce una ricca risorsa di autentico progresso e di pace".

Infine il Papa ha affermato: "Insieme - musulmani, ebrei e cristiani - vogliamo rivolgere in nome di Dio e della civiltà, un appello all'umanità perché cessi la violenza omicida e si percorra la via dell'amore e della giustizia per tutti. Questa è la via delle religioni. Questa via Dio ci aiuti a percorrere con perseveranza e pazienza!".
AC/.../CAPI RELIGIOSI AZERBAIGIAN VIS 20041118 (410)

mercoledì 17 novembre 2004

UDIENZA GENERALE: ABBATTERE MURI ODIO PER VIVERE NELLA PACE


CITTA' DEL VATICANO, 17 NOV. 2004 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, è stato il Salmo 66: "Tutti i popoli glorifichino il Signore".

La frase del Salmo: "'La terra ha dato il suo frutto'" - ha precisato il Santo Padre - "ci fa pensare ad un inno di ringraziamento rivolto al Creatore per i doni della terra, segno della benedizione divina".

"La benedizione divina richiesta per Israele" - ha proseguito il Pontefice - "si manifesta concretamente nella fertilità dei campi e nella fecondità, ossia nel dono della vita. (...) Grazie alla benedizione implorata da Israele , tutta l'umanità potrà conoscere 'la via' e 'la salvezza' del Signore, cioè il suo progetto salvifico. A tutte le culture e a tutte le società viene rivelato che Dio giudica e governa i popoli e le nazioni di ogni parte della terra, conducendo ciascuno verso orizzonti di giustizia e di pace".

Giovanni Paolo II ha segnalato che il Salmo "allude forse al muro di separazione che nel tempio di Gerusalemme teneva distinti gli ebrei dai pagani: 'In Cristo Gesù voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al Sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l'inimicizia... Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio".

"Ne consegue" - ha aggiunto il Papa - "un messaggio per noi: dobbiamo abbattere i muri delle divisioni, dell'ostilità e dell'odio, perché la famiglia dei figli di Dio si ritrovi in armonia all'unica mensa, a benedire e a lodare il Creatore per i doni che egli elargisce a tutti, senza distinzioni".

Il Santo Padre ha concluso la catechesi ribadendo che la tradizione cristiana "ha riletto il Salmo 66 in chiave cristologica e mariologica. Per i Padri della Chiesa 'la terra che ha dato il suo frutto' è la Vergine Maria che dà alla luce Cristo Signore".

Al termine dell'Udienza, il Papa ha rivolto parole di saluto ai familiari dei militari italiani che un anno fa hanno perso la vita a Nassiriya (Iraq) "nell'adempimento della loro missione di pace".
AG/SALMO 66/... VIS 20041117 (390)

martedì 16 novembre 2004

FEDE NELL'EUCARISTIA, COMUNIONE COLLEGIALE, CARITA'


CITTA' DEL VATICANO, 16 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Papa ha ricevuto i Membri del Decimo Consiglio Ordinario della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, che stanno preparando il Sinodo in programma nell'ottobre 2005, sul tema: "L'Eucaristia, fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa".

"Il prossimo Sinodo" - ha detto il Papa - "sarà un'occasione propizia perchè nella Chiesa si confermi la fede nell'adorabile mistero dell'Eucaristia, si rinnovi la comunione collegiale e gerarchica, si promuova la carità fraterna".

Riferendosi all'Enciclica "Ecclesia de Eucharistia" (2003) ed alla Lettera Apostolica "Mane nobiscum Domine", pubblicata l'ottobre scorso, il Santo Padre ha sottolineato che entrambi i documenti sono affidati alla Chiesa "perchè la dottrina e la prassi eucaristica trovino universalmente gli animi pronti alla comunione con il Signore e con i fratelli nel mandato della carità".

Giovanni Paolo II ha segnalato che i pastori della Chiesa devono "essere maestri autentici della comunione, perchè tutto il gregge del Signore cresca nell'unità di un solo corpo, si dilatino gli spazi della carità pastorale, la collegialità e la comunione gerarchica fioriscano per i frutti santi dello Spirito".

"Possa la Chiesa, rinnovata nella riscoperta del dono e del mistero dell'Eucaristia, estendere tale inesauribile ricchezza di vita ai vicini ed ai lontani in un'urgente opera di nuova evangelizzazione".
AC/SINODO EUCARISTIA/... VIS 20041116 (220)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 16 NOV 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Carlos José Tissera del clero della diocesi di Villa de la Concepciòn del Rio Cuarto, finora Parroco della Cattedrale, Vescovo di San Francisco (superficie: 19.611; popolazione: 209.600; cattolici: 205.400; sacerdoti: 38; religiosi: 48), Argentina. Il Vescovo eletto è nato nel 1951 a Rio Cuarto (Argentina) ed è stato ordinato sacerdote nel 1978.
NER/.../TISSERA VIS 20041116 (60)

ETICA E INFORMAZIONE: CONFINI, LIMITI, REMORE


CITTA' DEL VATICANO, 16 NOV. 2004 (VIS). L'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, è intervenuto nel pomeriggio di ieri ad una tavola rotonda sul tema: "Etica e Informazione: confini, limiti e remore nella moderna comunicazione" che si è svolta all'Istituto Patristico Augustinianum a Roma.

L'Arcivescovo Foley ha iniziato il suo intervento congratulandosi con l'Ordine degli Agostiniani in occasione del 1650° anniversario della nascita di Sant'Agostino di Ippona, ricordando che nella Chiesa di Sant'Agostino in Roma sono custodite le reliquie del Santo e Dottore della Chiesa e di sua madre, Santa Monica. Ha anche parlato della "Basilica di San Pietro in Cieldoro, a Pavia, dove le reliquie di Sant'Agostino sono conservate sotto l'altare principale da quasi 1.300 anni". Le stesse reliquie - i resti mortali di Sant'Agostino - sono state portate a Roma per una settimana, restando nell'appartamento privato di Giovanni Paolo II dal pomeriggio dell'11 alla mattina del 12 novembre.

Sottolineando come Sant'Agostino "abbia continuato a comunicare dopo 1.600 anni", l'Arcivescovo Foley ha parlato della comunicazione oggi e ha detto: "Per noi i capisaldi della comunicazione dovrebbero essere la verità, la dignità dell'individuo ed il bene comune. Perciò, il primo principio - valido per ogni persona e per ogni motivo - è 'Mai raccontare menzogne'. Il secondo principio è che la dignità della persona non deve mai essere violata - ad esempio tramite falsa propaganda, pornografia, discorsi che fomentano l'odio. Il terzo principio è che ogni comunicazione deve contribuire al bene comune, non sminuirlo. (...) Pertanto, un'autentica comunicazione deve essere conforme ad una giusta legge e deve essere di incoraggiamento al fine di contribuire al bene comune".
CON-CS/ETICA:INFORMAZIONE/FOLEY VIS 20041116 (280)

lunedì 15 novembre 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Lubomyr Husar, Arcivescovo Maggiore di Lviv degli Ucraini (Ucraina).

- L'Arcivescovo Brendan Michael O' Brien, di Saint John Newfoundland (Canada), Presidente della Conferenza Episcopale Canadese.

- L'Arcivescovo Andrè Gaumond, di Sherbrooke, Vice-presidente della Conferenza Episcopale Canadese.

- Il Monsignore Mario Paquette, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Canadese.

- Il Vescovo Cyryl Klimowicz, di San Giuseppe a Irkutsk (Russia).

- Il Professore Stanislaw Wilk, nuovo Rettore dell'Università Cattolica di Lublino (Polonia).

Sabato 13 novembre, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Signor Dermot Ahern, Ministro degli Esteri di Irlanda con la Consorte e Seguito.

- L'Arcivescovo Vsevolod, di Scopelos della Chiesa Ortodossa di Ucraina negli Stati Uniti d'America.

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP/.../... VIS 20041115 (130)

SUORE SANTA ELISABETTA: TESTIMONIARE MISERICORDIA DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto udienza le partecipanti al Capitolo Generale della Congregazione di Santa Elisabetta, con la nuova Superiora Generale, Madre Samuela Werbinska.

Giovanni Paolo II ha detto alle religiose che le loro fondatrici, Clara Wolff, Matilde e Maria Merket e Francesca Werner, ispirandosi all'esempio di Santa Elisabetta d'Ungheria, Patrona della Congregazione, "si dedicarono totalmente ai poveri ed ai bisognosi, contemplando nel loro volto quello del Redentore. Da allora il vostro Istituto è notevolmente cresciuto ed oggi guarda con fiducia all'avvenire, estendendo le sue tende in diverse regioni del mondo".

Dopo avere ricordato il tema del capitolo generale 'Duc in altum!', il Papa ha affermato: "Il vostro apostolato sarà tanto più efficace quanto più resterete ancorate alle vostre radici carismatiche. (...) Coltivando un'intensa vita di preghiera e di ascolto di Dio, vi sarà più facile assicurare ai fratelli ed alle sorelle in difficoltà non solo il sostegno materiale, ma anche la consolazione spirituale".

Per "rispondere con 'fedeltà creativa' alle sfide dell'odierna società" - ha concluso il Papa - "occorre ripartire da Cristo e testimoniare, in maniera semplice e concreta, il suo amore misericordioso per tutti, in modo speciale per quanti, ai margini delle nostre società, sono considerati gli 'sconfitti' della vita".
AC/.../SUORE SANTA ELISABETTA VIS 20041115 (210)

IL PAPA: "SONO VICINO AL POPOLO IRACHENO"

CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto il Signor Albert Edward Ismail Yelda, nuovo Ambasciatore della Repubblica dell'Iraq presso la Santa Sede in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali . Il Santo Padre ha detto di aver seguito gli eventi iracheni attraverso la presenza del Nunzio Apostolico ed ha chiesto di rassicurare il popolo iracheno "sul mio interesse per le molte vittime del terrorismo e della violenza".

"La vostra antica cultura è stata definita la 'culla della civiltà' e si è gloriata della presenza dei cristiani sin dall'inizio della cristianità" ha detto il Santo Padre in inglese. "Infatti essa è stata un bell'esempio dei tanti modi in cui gli aderenti a diverse religioni possono vivere in pace ed armonia".

Il Papa ha detto all'Ambasciatore - che parla l'arabo, l'inglese, l'assiro, l'aramaico e l'ebraico - che è essenziale proteggere la dignità di ogni essere umano - di cui ha parlato anche il diplomatico nel suo discorso - e che tale dignità "è sia norma di legge che valore fondamentale di governo. Preservare questo fondamentale principio è essenziale per ogni moderna società che veramente cerca di salvaguardare e promuovere il bene comune. (...) E' mia speranza che il popolo iracheno continui a promuovere la sua lunga tradizione di tolleranza, sempre riconoscendo i diritti di libertà di culto e di insegnamento religioso. Una volta protetti questi fondamentali diritti dall'ordinamento legislativo e diventati, quindi, valori fondamentali del modo di vivere della società, essi renderanno capaci tutti i cittadini, indifferenti al credo religioso, di dare il loro contributo alla ricostruzione dell'Iraq".

Giovanni Paolo II ha assicurato l'Ambasciatore che "l'intera Chiesa cattolica, ed in particolare i Cristiani Caldei presenti nel vostro Paese sin dal tempo degli Apostoli, sono stati incaricati di assistere il vostro popolo nella costruzione di un paese più pacifico e più stabile".

"L'Iraq è attualmente alle prese con il difficile processo di transizione da un regime totalitario ad una forma di democrazia statale nella quale la dignità di ogni persona è rispettata e tutti i cittadini possiedono uguali diritti" ha sottolineato il Papa. "Mentre preparate il vostro popolo ad intraprendere il lavoro di eleggere liberamente gli uomini e le donne che guideranno l'Iraq di domani, incoraggio l'attuale governo nel suo sforzo di far sì che queste elezioni siano giuste e trasparenti, dando a tutti i cittadini eleggibili un eguale opportunità per l'esercizio di questo diritto democratico".

Il Santo Padre, sottolineando "la lotta per vincere le sfide causate dalla povertà, dalla disoccupazione e dalla violenza attualmente presenti in Iraq" ha detto: "Possa il vostro governo lavorare per far cessare le dispute e i conflitti attraverso il dialogo e la negoziazione, ricorrendo alla forza militare solo come ultima risorsa".

"Pertanto" - ha concluso il Pontefice - "è essenziale che lo Stato, con l'assistenza della comunità internazionale, promuova la mutua comprensione e la tolleranza tra i vari gruppi etnici e religiosi per la creazione di un ambiente (...) impegnato nella costruzione della giustizia e della pace, e capace di sostenere la necessaria crescita economica e lo sviluppo integrale del bene comune dei vostri cittadini e dello stesso Paese".

Le relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e l'Iraq sono state instaurate il 27 agosto 1966 ed il 14 ottobre dello stesso anno è stata aperta la Nunziatura Apostolica.
CD/LETTERE CREDENZIALI/IRAQ:YELDA VIS 20041115 (520)

GIORNATA RINGRAZIAMENTO ESPRESSA NELL'EUCARISTIA


CITTA' DEL VATICANO, 14 NOV. 2004 (VIS). La Giornata del Ringraziamento è stato il tema della riflessione fatta oggi dal Santo Padre prima della recita dell'Angelus con i fedeli riuniti in piazza San Pietro sotto la finestra del suo studio.

Il Papa ha ricordato che l'Italia "celebra oggi il Giorno del Ringraziamento a Dio per i frutti della terra raccolti durante l'anno. La celebrazione principale si svolge a Genova, scelta quest'anno quale 'Capitale europea della cultura'. Mi unisco volentieri con la preghiera che si eleva dalla comunità ecclesiale genovese e da tutti coloro che operano a vario titolo nel settore agricolo".

"Per noi cristiani" - ha detto il Santo Padre - "il ringraziamento si esprime pienamente nell'Eucaristia. In ogni Santa Messa, benediciamo il Signore, Dio dell'universo, presentandogli il pane ed il vino, frutti 'della terra e del lavoro dell'uomo'. A questi semplici alimenti Cristo ha legato la sua oblazione sacrificale. Uniti a Lui, anche i credenti sono chiamati ad offrire a Dio la loro esistenza e il quotidiano lavoro".

Il Papa ha concluso chiedendo a "Maria, Madre della Divina Provvidenza, che ci insegni ad essere grati al Signore di quanto la natura e la fatica umana producono per il nostro sostentamento, e che ci renda pronti a condividere le nostre risorse con quanti sono nel bisogno".
ANG/RINGRAZIAMENTO/... VIS 20041115 (210)
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