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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 15 marzo 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 15 MAR. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Giovanni Lonfernini I e la Signora Valeria Ciavatta I, Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino e Seguito.

- Il Cardinale Bernard Agré, Arcivescovo di Abidjan (Costa d'Avorio).

- Due Presuli della Conferenza Episcopale Australiana, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Francis Patrick Carroll, di Canberra.

- L'Arcivescovo Adrian Leo Doyle, di Hobart.

- L'Arcivescovo Paul Richard Gallagher, Nunzio Apostolico in Burundi, con i Familiari.

Sabato 13 marzo il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Arcivescovo Ivo Scapolo, Nunzio Apostolico in Bolivia.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- L'Arcivescovo Józef Miroslaw Zycinski, di Lublin (Polonia).
AP/…/… VIS 20040315 (130)

CELEBRAZIONE SANTA MESSA PER VITTIME ATTENTATO MADRID


CITTA' DEL VATICANO, 15 MAR. 2004 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dott. Joaquín Navarro-Valls, ha rilasciato, a fine mattinata, la seguente dichiarazione:

"Il Santo Padre ha voluto, nuovamente, celebrare la Santa Messa in suffragio delle vittime degli attentati in Spagna. Inoltre, a mezzogiorno si è fermato per un momento di raccoglimento, unendosi spiritualmente a tutti coloro che soffrono a causa di questo attentato, pregando secondo le loro intenzioni".
OP/MESSA VITTIME ATTENTATO/NAVARRO-VALLS VIS 20040315 (90)

IL PAPA RIBADISCE "ASSOLUTA CONDANNA" DEL TERRORISMO


CITTA' DEL VATICANO, 14 MAR. 2004 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina, una grandissima folla di fedeli era in Piazza San Pietro per la recita dell'Angelus con il Santo Padre Giovanni Paolo II e per salutarlo nel giorno in cui il suo Pontificato diventa il terzo più lungo della storia della Chiesa. Giovanni Paolo II ancora una volta ha espresso la "sua assoluta condanna" per il barbaro attacco terroristico di giovedì scorso a Madrid ed ha detto: "Alle mani materne di Maria, Vergine della misericordia, affidiamo, in modo particolare, le vittime del terribile attentato terroristico di Madrid. A Lei domandiamo di proteggere e vegliare sulla cara Nazione spagnola, sull'Europa e sul mondo intero".

"La pagina evangelica" - ha detto il Papa - "che la Liturgia ci propone in questa Domenica, fa riferimento a due tragici fatti di cronaca del tempo di Gesù: la cruenta repressione di una rivolta e il crollo della torre di Siloe sulla folla circostante. Questo ci riporta all'attualità dei nostri giorni, segnati purtroppo da ripetute notizie di violenza e di morte".

"Già domenica scorsa accennavo ai focolai di guerra e agli attacchi terroristici che insanguinano varie parti del mondo. Giovedì scorso si è avuto, poi, il drammatico attentato a Madrid, che ha mietuto duecento vittime e ha provocato oltre mille feriti. L'orrendo crimine ha scosso l'opinione pubblica mondiale. Dinanzi a tanta barbarie si resta profondamente sconvolti, e ci si chiede come l'animo umano possa giungere a concepire misfatti così esecrandi".

"Nel ribadire l'assoluta condanna di simili atti ingiustificabili, esprimo ancora una volta la mia partecipazione al dolore dei familiari delle vittime e la mia vicinanza nella preghiera ai feriti ed ai loro congiunti".

"Ha avuto una commossa eco in tutto il mondo la corale testimonianza di solidarietà che si è levata da ogni parte della Spagna venerdì scorso, con la partecipazione delle autorità politiche di tutta l'Europa".

"È proprio poggiando sul concorde contributo di tutte le forze sane del Continente, che si può guardare avanti con fiducia e sperare in un futuro migliore. Soprattutto coloro che credono in Dio, Creatore e Padre di tutti gli uomini, devono sentirsi impegnati ad operare per l'edificazione di un mondo più fraterno e solidale, nonostante le difficoltà e gli ostacoli che possono incontrarsi in questo doveroso e indilazionabile cammino".
ANG/CONDANNA TERRORISMO/… VIS 20040315 (390)

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO SCOMPARSA CARDINALE KÖNIG


CITTA' DEL VATICANO, 13 MAR. 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo del telegramma di cordoglio fatto pervenire dal Santo Padre Giovanni Paolo II al Cardinale Christoph Schönborn, O.P., Arcivescovo di Vienna (Austria), per la scomparsa, all'età di 98 anni, del Cardinale Franz König, Arcivescovo emerito della medesima Arcidiocesi, ultimo Cardinale creato da Papa Beato Giovanni XXIII:

"Con profonda tristezza ho appreso la notizia della scomparsa dell'Eminentissimo Signor Cardinale Franz König, Suo illustre predecessore alla sede arcivescovile di Vienna negli anni 1956-1985. Fedele al suo motto 'Veritatem facientes in caritate', il defunto Porporato, con il suo lungo ed intenso lavoro pastorale, ha plasmato la Chiesa e la vita dell'Austria. La sua testimonianza del Messaggio di Cristo e il suo impegno per la pace e la riconciliazione hanno oltrepassato i confini della sua patria. Egli rappresentò una particolare risorsa nel sostenere i credenti nell'Europa dell'Est all'epoca dell'infelice divisione del Continente europeo. Allo stesso tempo, come costruttore di ponti, ha trovato riconoscimento nelle chiese dell'Est. Mi unisco con la preghiera all'Arcidiocesi di Vienna nella memoria del defunto Pastore, che affido alla benevolenza del Signore della vita e della morte. Che Dio Onnipotente lo accolga nella pace eterna e ne ottenga la beatitudine, riservatagli per il suo fedele servizio. Per intercessione della Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, impartisco a tutti, in segno di consolazione divina, alle persone in lutto e, per l'eterna salvezza del defunto, la Benedizione Apostolica".
TGR/SCOMPARSA KÖNIG/SCHÖNBORN VIS 20040315 (250)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 13 MAR. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Cardinale Achille Silvestrini, Prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali, Suo Inviato Speciale alla ricorrenza del IV centenario dell'arrivo in Lituania del Breve "Quae ad sanctorum", di Papa Clemente VIII, che autorizzava la celebrazione della Festa di San Casimiro in Polonia ed in Lituania. Le festività avranno luogo a Vilnius (Lituania), il 9 maggio 2004.
NA/…/SILVESTRINI VIS 20040315 (80)

NON VADA PERDUTO RICCO PATRIMONIO IDEALI CRISTIANI EUROPA


CITTA' DEL VATICANO, 13 MAR. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto la Veglia di preghiera mariana a conclusione della Seconda Giornata Europea degli Universitari, alla quale hanno partecipato migliaia di studenti degli atenei romani e dei dieci Paesi futuri membri dell'Unione Europea.

L'Incontro sul tema: "Cristo speranza per l'Europa", è stato promosso dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE), in collaborazione con il Comitato europeo dei cappellini universitari e l'Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma.

Prima dell'arrivo del Santo Padre, ci sono stati collegamenti via satellite con gli universitari delle città dei dieci Paesi che entreranno nell'Unione Europea: Praga (Repubblica Ceca), Nicosia (Cipro), Gniezno (Polonia), Vilnius (Lituania), Riga (Lettonia), Tallinn (Estonia), Ljubljana (Slovenia), Budapest (Ungheria), La Valletta (Malta), Bratislava (Slovacchia).

Alle 18:30 il Santo Padre è giunto nell'Aula Paolo VI ed ha guidato la recita del Rosario davanti all'Icona "Maria Sedes Sapientiae" ed infine ha rivolto agli universitari parole di saluto, dicendo: "Questa veglia mariana riveste un forte valore simbolico. È infatti anche a voi, cari universitari, che è affidato un ruolo importante nella costruzione dell'Europa unita, saldamente radicata nelle tradizioni e nei valori spirituali che l'hanno modellata. L'università costituisce, a questo riguardo, uno degli ambiti tipici dove si è formata, nel corso dei secoli, quella cultura che ha conosciuto un caratterizzante influsso cristiano. Occorre che questo ricco patrimonio di ideali non vada perduto".

Giovanni Paolo II ha detto infine: "Voi, cari giovani di Roma, portando la Croce vi recherete tra poco alla chiesa di Sant'Agnese in Agone, dove rinnoverete insieme la professione di fede. A questo pellegrinaggio si uniscono idealmente gli universitari degli altri Paesi, ai quali invio il mio cordiale saluto".
GPII-ROSARIO/…/UNIVERSITARI EUROPA VIS 20040315 (290)

CENTENARIO INAUGURAZIONE CRISTO DELLE ANDE


CITTA' DEL VATICANO, 13 MAR. 2004 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo di un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II indirizzato al Cardinale Francisco Javier Errázuriz Ossa, Arcivescovo di Santiago del Cile e Presidente della Conferenza Episcopale del Cile e all'Arcivescovo Eduardo Vicente Mirás, di Rosario, Presidente della Conferenza Episcopale Argentina, in occasione della solenne commemorazione del centenario dell'inaugurazione del monumento al Cristo delle Ande (13-III-1904).

"In effetti" - scrive il Papa nel Messaggio, datato 11 febbraio - "se la collocazione del maestoso monumento richiese allora un notevole dispiego di mezzi ed una stretta collaborazione fra numerose persone ed istituzioni, non furono minori gli sforzi compiuti in precedenza per dare significato a quel gesto. Negli anni precedenti si erano conclusi diversi accordi per risolvere pacificamente i contenziosi fra i due popoli, fino ad arrivare ai definitivi quattro trattati di pace del 1902".

Giovanni Paolo II ricorda che: "Dalla minaccia del conflitto si passò alla convivenza amichevole fra i due paesi vicini e fratelli. Grandemente giustificati erano il giubilo e la soddisfazione per aver raggiunto il bene prezioso della pace. Il profondo spirito di fede degli argentini e dei cileni ravvisò in quegli avvenimenti un inestimabile dono di Dio, e (…) intese raffigurare la sua gratitudine sulle cime andine, perché la benedizione divina arrivasse dall'alto a tutte le terre sorelle e rendesse il confine luogo d'incontro e non di antagonismi".

"All'inizio del terzo millennio" - scrive ancora il Papa - "nel quale non mancano nuove minacce alla pace, desidero invitare, in occasione della commemorazione di questo centenario, i cari figli e figlie dell'Argentina e del Cile, a rivolgere il loro sguardo al Redentore per invocare la luce e la forza necessarie per affrontare con speranza e determinazione le sfide odierne".

Il Papa chiede infine che "si promuova la convivenza fraterna, le sfere di reciproca collaborazione e l'irrinunciabile impegno a costruire una società fondata soprattutto sul riconoscimento della dignità inalienabile della persona umana. Così la pace sarà garantita e alle nuove generazioni si lascerà un'eredità, che permetterà di costruire un futuro migliore su basi solide e durature".
MESS/CENTENARIO CRISTO ANDE/ERRAZURIZ:MIRAS VIS 20040315 (360)

NON CREDENZA ED INDIFFERENTISMO RELIGIOSO


CITTA' DEL VATICANO, 13 MAR. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Membri e gli Officiali del Pontificio Consiglio della Cultura al termine dell'Assemblea Plenaria, sul tema: "La fede cristiana all'alba del III Millennio e la sfida della non credenza e dell'indifferenza religiosa", ed ha ribadito che l'argomento oggetto della Plenaria rappresenta "una grande preoccupazione per la Chiesa in tutti i continenti".

"Voi ridisegnate una nuova geografia della non credenza e dell'indifferentismo religioso nel mondo" - ha detto il Papa - "constatando la rottura del processo di trasmissione della fede e dei valori cristiani. Nel contempo, si nota la ricerca di significato dei nostri contemporanei, in particolare nei nuovi movimenti religiosi molto presenti in America del Sud, in Africa ed in Asia: desiderio di ogni uomo di percepire il senso profondo della propria esistenza".

Il Santo Padre ha continuato il suo discorso affermando: "Al di là della crisi delle civiltà, dei relativismi filosofici e morali, è compito dei pastori e dei fedeli esaminare ed individuare gli interrogativi e le aspirazioni essenziali degli uomini del nostro tempo, per dialogare con le persone ed i popoli, e per proporre (…) il messaggio evangelico e la persona del Cristo Redentore. Le espressioni culturali ed artistiche non mancano di ricchezza né di risorse per trasmettere il messaggio cristiano. Esse tuttavia richiedono di essere conosciute per essere trasmesse, lette e comprese".

Il Santo Padre ha proposto "un nuovo slancio nel campo intellettuale" di fronte alla diffusione delle ideologie nei diversi ambiti della società. "È attraverso la formazione filosofica e catechetica che i giovani sapranno discernere la verità. Un approccio razionale serio costituisce una salvaguardia contro tutto ciò che si riferisca alle ideologie, e stimola ad andare sempre più in profondità, perché la filosofia e la ragione si aprano a Cristo".
CON-C/NON CREDENZA/… VIS 20040315 (310)
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