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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 30 aprile 2004

UDIENZE



CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2004 (VIS). Oggi, il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Dottor Antonio Maria Costa, Direttore Esecutivo dell'Ufficio dell'Organizzazione delle Nazioni Unite a Vienna contro la droga e il crimine, con la Consorte e Seguito.

- L'Arcivescovo Roland Minnerath, di Dijon (Francia).

- L'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.
AP:AL/…/… VIS 20040430 (60)

IN BREVE


AI PARTECIPANTI ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE sul tema "Confronting globalization: Global governance and the politics of development", organizzata a Roma dalla Fondazione "Centesimus Annus-Pro Pontifice", il Santo Padre Giovanni Paolo II ha inviato un Messaggio in cui sottolinea la necessità che il processo di globalizzazione "sia animato da valori etici di fondo e finalizzato allo sviluppo integrale di ogni uomo e di tutto l'uomo". Il Papa ha ricordato che la sfida "resta sempre quella di dar vita ad una globalizzazione solidale, individuando le cause degli squilibri economici e sociali, e prospettando scelte operative atte ad assicurare per tutti un avvenire all'insegna della solidarietà e della speranza".

OGGI È STATA RESA PUBBLICA LA LETTERA CON LA QUALE IL SANTO PADRE nomina il Cardinale Achille Silvestrini, Prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del IV centenario dell'arrivo in Lituania del Breve "Quae ad sanctorum", di Papa Clemente VIII, che autorizzava la celebrazione della Festa di San Casimiro in Polonia ed in Lituania. Accompagneranno il Cardinale, il 9 maggio prossimo, il Monsignore Gintaras Grusas, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Lituana, il Monsignore Charles Daniel Balvo, Consigliere di Nunziatura, ed il Reverendo Robertas Salasevicius, Rettore del Seminario Maggiore San Giuseppe di Vilnius.

PER IL XVII CENTENARIO della morte di Sant'Ambrogio martire, Protettore della Città di Ferentino e Patrono, insieme a Santa Maria Salome, della Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, Giovanni Paolo II ha inviato una Lettera al Vescovo Salvatore Boccaccio, di Frosinone-Veroli-Ferentino (Italia), che stabilisce che l'anno giubilare si concluderà il 1° agosto prossimo. Nel Messaggio, datato 27 aprile, il Santo Padre auspica che il ricordo e l'esempio di questo Santo Martire "costituiscano per tutti incoraggiamento e stimolo a seguire Cristo in piena e docile fedeltà."

AL VESCOVO MARIANO DE NICOLÒ, di Rimini (Italia), il Santo Padre Giovanni Paolo II ha inviato un Messaggio per la Convocazione nazionale dei gruppi e delle comunità del Rinnovamento nello Spirito, in corso a Rimini dal 29 aprile al 2 maggio, sul tema: "Ecco io creo nuovi cieli e nuova terra; si gioirà per sempre di quello che sto per creare" (Is 65,17-18). "Auspico di cuore," - scrive il Papa - "che il Rinnovamento nello Spirito Santo susciti sempre più nella Chiesa quella conversione interiore senza la quale difficilmente l'uomo può resistere alle lusinghe della carne e alle concupiscenze del mondo. Il nostro tempo ha grandemente bisogno di uomini e donne che, come raggi di luce, sappiano comunicare il fascino del Vangelo e la bellezza della vita nuova nello Spirito."
…/IN BREVE/… VIS 20040430 (410)

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL PAPA PER IL MESE DI MAGGIO

CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2003 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Giovanni Paolo II per il mese di maggio è la seguente: "Perché la famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, sia riconosciuta quale cellula fondamentale della società umana."

L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perché, attraverso la materna intercessione di Maria Santissima, i cattolici considerino l'Eucaristia come cuore e anima dell'attività missionaria".
GPII-INTENZIONI PREGHIERA/MAGGIO/… VIS 20040430 (80)
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RUOLO DELLA FAMIGLIA NEI RAPPORTI INTER-GENERAZIONALI


CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2004 (VIS). Questa mattina, Giovanni Paolo II ha dato il benvenuto ai Membri della Pontificia Accademia per le Scienze Sociali, riuniti in Sessione Plenaria annuale, in occasione del decimo anniversario di fondazione nel 1994. Il Santo Padre ha ringraziato il Presidente uscente Edmond Malinvaud ed ha presentato "i suoi più cordiali auguri" al nuovo Presidente, Professoressa Mary Ann Glendon.

Nel Messaggio il Papa ricorda che: "Il tema attualmente in esame - i rapporti tra generazioni - è strettamente legato alla vostra ricerca sulla globalizzazione. In passato, la cura dei genitori da parte dei figli adulti era usuale. La famiglia era il luogo primario della solidarietà inter-generazionale". Esisteva, ha continuato il Pontefice, la solidarietà del matrimonio e della coppia unita che si estendeva ai figli e che "portava ad una solidarietà tra figli grandi e genitori che invecchiano."

Giovanni Paolo II ha sottolineato i notevoli cambiamenti nei rapporti inter-generazionali dovuti all'indebolimento del legame matrimoniale, (…) e alle pressioni da parte della società dei consumi che sposta l'attenzione della famiglia dalla casa al luogo di lavoro o alle molteplici attività sociali. I bambini sono considerati, spesso anche prima della nascita, come un ostacolo alla piena realizzazione dei genitori, o, come oggetti da scegliere fra una molteplicità di altri".

Il Santo Padre ha auspicato che lo studio intrapreso dall'Accademia a tale riguardo "porti ad una maggiore consapevolezza della necessità della solidarietà, che valica le generazioni e unisce gli individui e i gruppi, per l'assistenza e l'arricchimento reciproco".

Il Papa ha inoltre sottolineato la necessità di prestare attenzione "alla situazione precaria di molte persone anziane, (…) molte delle quali hanno insufficienti risorse o pensioni, alcune con malattie fisiche, altre che non si sentono più utili o si vergognano del fatto che hanno bisogno di cure speciali, e per quei tanti che si sentono abbandonati."

"Nell'affrontare questi problemi" - ha detto infine Giovanni Paolo II - "ogni generazione e gruppo sociale ha un ruolo (…) La famiglia, come origine e fondamento della società umana ha un ruolo molto specifico nella creazione di una solidarietà inter-generazionale. Non si cessa mai, a nessuna età, di esser padre o madre, figlio o figlia."
AC/ACAD-SS/GLENDON VIS 20040430 (390)

SUPPLICA DEL PAPA LIBERAZIONE OSTAGGI IN IRAQ


CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II, "in nome dell'unico Dio", ha rinnovato "la sua pressante supplica" per la pronta liberazione degli ostaggi in Iraq. L'appello è stato letto, a nome del Santo Padre, dall'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati, al termine del corteo organizzato a Roma per i familiari dei tre sequestrati in Iraq.

La manifestazione è iniziata alle ore 17:00 a Castel Sant'Angelo. I partecipanti hanno percorso Via della Conciliazione diretti in Piazza San Pietro, dove, davanti all'obelisco, l'Arcivescovo Lajolo, insieme con i Vescovi delle Diocesi alle quali appartengono i sequestrati, ha dato lettura di un messaggio del Santo Padre.

"Vi posso comunicare" - ha detto il Segretario per i Rapporti con gli Stati - "che il Santo Padre ha celebrato stamani, festa di Santa Caterina da Siena, Patrona d'Italia, la Santa Messa per la liberazione degli ostaggi detenuti in Iraq, come per tutti quelli che soffrono in quel Paese. Egli li ha affidati alla protezione di Maria, Madre di Cristo e nostra."

"In nome dell'unico Dio" - ha continuato l'Arcivescovo - "che tutti ci giudicherà, Giovanni Paolo II rinnova ai rapitori la sua pressante supplica affinché le persone rapite siano prontamente restituite alle loro famiglie".

"Alle persone prese in ostaggio egli desidera che giunga l'espressione dei suoi sentimenti paterni ed il suo incoraggiamento a continuare a sostenere con coraggio e speranza la loro presente dura prova. Ai familiari ed a quanti sono uniti ai rapiti da vincoli di affetto, assicura la sua particolare vicinanza in questi momenti di apprensione e di angoscia".

"Il Santo Padre" - ha proseguito l'Arcivescovo - "non dubita che si faccia tutto il possibile e nulla si lasci di intentato per garantire l'incolumità degli ostaggi e giungere al più presto alla loro liberazione."

"Allo stesso tempo, Sua Santità Giovanni Paolo II ringrazia quanti operano per ristabilire in Iraq un clima di riconciliazione e di dialogo in vista del recupero della piena sovranità ed indipendenza del Paese, in condizioni di sicurezza per tutta la popolazione."

"Giovanni Paolo II esorta la diletta comunità cattolica in Iraq e tutti i cristiani del Paese a continuare ad operare perché sia ristabilita un'atmosfera di concordia e di collaborazione fra tutte le componenti religiose e sociali del Paese per il bene comune."

"Il Papa invita tutti alla preghiera a Dio, che ama la vita di ogni uomo e non vuole la morte di nessuno, per una positiva conclusione di questa dolorosa vicenda."

"In questo stesso momento" - ha assicurato l'Arcivescovo Lajolo - "egli è raccolto in preghiera nella sua cappella, unito a noi nella comune supplica a Dio."

Al termine della lettura del messaggio, il Presule ha invitato i manifestanti ad un minuto di silenzio, e al termine della recita del Padre Nostro, tutti hanno intonato il Salve Regina.
…/CONCENTRAZIONE/LAJOLO VIS 20040430 (465)
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