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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 19 maggio 2004

IN MEMORIAM


CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG. 2004 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli deceduti nelle scorse settimane:

- Il Vescovo Frank James Harrison, emerito di Syracuse (New York, Stati Uniti d'America), il 1° maggio, all'età di 91 anni.

- L'Arcivescovo Salvatore Isgrò, di Sassari (Italia), il 2 maggio, all'età di 73 anni.

- Il Vescovo Antônio Pedro Misiara, emerito di Bragança Paulista (Brasile), l'11 maggio, all'età di 86 anni.

- Il Vescovo Agustin Otero Largacha, O.A.R., Ausiliare di Bogotá (Colombia), il 9 maggio, all'età di 63 anni.

- Il Vescovo James Anthony Toppo, di Jalpaiguri (India), il 4 maggio, all'età di 74 anni.
…/DECEDUTI/… VIS 20040519 (110)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Moacyr José Vitti, C.S.S., finora Vescovo di Piracicaba (Brasile), Arcivescovo Metropolita di Curitiba (superficie: 12.923; popolazione: 2.771.731; cattolici: 2.000.000; sacerdoti: 439; religiosi: 1.871; diaconi permanenti: 61), Brasile. L'Arcivescovo eletto è nato a Piracicaba (Brasile), nel 1940, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1967 e l'ordinazione episcopale nel 1988. Succede all'Arcivescovo Pedro Antônio Marchetti Fedalto, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/…/VITTI:MARCHETTI FEDALTO VIS 20040519 (90)

SACRAMENTO DELLA CONFESSIONE: GIOIA DEL PERDONO


CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG. 2004 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, è stato il Salmo 31: "Ringraziamento per il perdono dei peccati".

Giovanni Paolo II ha detto ai 15.000 pellegrini presenti che nel Salmo 31 oggi proclamato troviamo "la testimonianza personale di un convertito", che "avendo commesso gravi colpe, (…) non aveva il coraggio di confessare a Dio i suoi peccati. Era un tormento interiore terribile, descritto con immagini impressionanti. (…) Il peccatore sentiva pesare su di sé la mano di Dio, consapevole come era che Dio non è indifferente al male perpetrato dalla sua creatura, perché Egli è il custode della giustizia e della verità".

"Non potendo più resistere" - ha proseguito il Pontefice - "il peccatore ha deciso di confessare la sua colpa con una dichiarazione coraggiosa, che sembra anticipare quella del figlio prodigo della parabola di Gesù" e "Dio vi risponde subito con un generoso perdono. (…) Si schiude così davanti ad 'ogni fedele' pentito e perdonato un orizzonte di sicurezza, di fiducia, di pace, nonostante le prove della vita".

Il Signore, ha detto ancora il Papa, promette "di guidare ormai il peccatore convertito. Non basta, infatti, essere stati purificati; bisogna poi camminare sulla giusta via. (…) La vera sapienza, infatti, induce alla conversione, lasciando alle spalle il vizio e il suo oscuro potere di attrazione. Ma soprattutto conduce al godimento di quella pace che scaturisce dall'essere liberati e perdonati".

"Noi potremmo applicarlo al sacramento della Riconciliazione. In esso, alla luce del Salmo, si sperimenta la coscienza del peccato, spesso offuscata ai nostri giorni, e insieme la gioia del perdono. Al binomio 'delitto-castigo' si sostituisce il binomio 'delitto-perdono', perché il Signore è un Dio 'che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato'".
AG/SALMO 31/… VIS 20040519 (310)

IL PAPA RICORDA 60° ANNIVERSARIO BATTAGLIA DI MONTE CASSINO


CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG. 2004 (VIS). Nel salutare, nelle diverse lingue, i 15.000 pellegrini convenuti in Piazza San Pietro per l'Udienza Generale del Mercoledì, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato i connazionali polacchi e il 60° anniversario della battaglia di Montecassino dove, l'Esercito Polacco preparò agli Alleati la strada per la liberazione di Roma.

"Fu un evento, al quale si riferiscono con orgoglio susseguenti generazioni di Polacchi" - ha detto il Papa - "Esso è diventato un simbolo dei più nobili valori dello spirito polacco, e soprattutto del coraggio e della prontezza di dare la vita 'per la nostra e la vostra libertà'. Come grande doveva essere nei giovani cuori l'amore per la Patria, affinché sulla terra straniera versassero il sangue nella speranza della sua liberazione".

Giovanni Paolo II ha detto ancora: "Dopo la fine della guerra bisognava aspettare tanto, affinché questa speranza avesse il suo compimento. Oggi però possiamo ringraziare Dio di questa grande grazia che è la libertà del popolo polacco. È questo un dono e un compito per la generazione di oggi".
AG/SALUTI POLACCHI/… VIS 20040519 (190)

POLONIA RICORDI EUROPA CONTRIBUTO CRISTIANESIMO


CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG. 2004 (VIS). Nella serata di ieri, giorno del suo 84° compleanno, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto il Signor Aleksander Kwasniewski, Presidente della Repubblica di Polonia, con la Consorte e Seguito.

Il Papa ha ricordato che l'incontro ha coinciso con "il sessantesimo anniversario della battaglia di Monte Cassino. Ogni polacco ricorda con orgoglio quel combattimento, che, grazie all'eroismo dell'esercito comandato dal generale Anders, aprì agli alleati la strada per la liberazione dell'Italia e per la sconfitta degli invasori nazisti. Al cimitero militare di Monte Cassino si trovano tombe sulle quali furono poste croci latine e greche, e anche lapidi con la stella di Davide. Lì riposano gli eroi caduti, uniti dall'ideale di lottare per 'la nostra e la vostra libertà', che comprende in sé soltanto l'amore per la propria Patria, ma anche la sollecitudine per l'indipendenza politica e spirituale di altre nazioni. Tutti sentirono il dovere di opporsi ad ogni costo non soltanto alla sopraffazione fisica dei singoli e delle nazioni, ma anche al tentativo di annientare le loro tradizioni, le loro culture e la loro identità spirituale".

"Parlo di questo" - ha proseguito il Pontefice - "per ricordare che, nell'arco dei secoli, il patrimonio culturale e spirituale dell'Europa fu formato e difeso perfino a costo della vita da coloro che confessarono Cristo e da coloro che nel loro credo religioso si richiamano ad Abramo. Sembra che il ricordo di ciò sia necessario nel contesto della formazione delle fondamenta costituzionali dell'Unione Europea, nella quale recentemente è stata inserita anche la Polonia. Il sangue dei nostri connazionali versato a Monte Cassino è oggi un forte argomento nella discussione su quale forma spirituale dare all'Europa". Il Santo Padre ha ribadito: "La Polonia non può dimenticarlo e non può far a meno di ricordare ciò a coloro che, nel nome della laicità delle società democratiche, sembrano dimenticare il contributo del cristianesimo nell'edificazione della loro propria identità".

Nelle battute conclusive del suo discorso, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha detto al Presidente: "Sono informato circa le difficoltà politiche vissute attualmente in Polonia. Spero che vengano superate con tempestività. Confido che ciò avverrà in modo che tutti, e specialmente i più poveri, le famiglie numerose, i disoccupati, i malati e gli anziani possano sentirsi al sicuro nella nostra Patria. È un compito difficile".
AC/PRESIDENTE POLONIA/KWASNIEWSKI VIS 20040519 (400)
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