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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 2 giugno 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 2 GIU. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Bruno Gamberini Arcivescovo Metropolita di Campinas (superficie: 2.134; popolazione: 1.694.021; cattolici: 1.235.435; sacerdoti: 159; religione: 511; diaconi permanenti: 4), Brasile. L'Arcivescovo eletto è nato nel 1950 a Matão (Brasile), ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1974 e la consacrazione episcopale nel 1995. Finora Vescovo di Bragança Paulista (Brasile), l'Arcivescovo Gamberini succede all'Arcivescovo Gilberto Pereira Lopes, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Tarija (Bolivia), presentata dal Vescovo Adhemar Esquivel Kohenque, per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/…/GAMBERINI:PEREIRA:ESQUIVEL VIS 20040602 (120)

SALUTO DEL PAPA FEDELI FESTA NAZIONALE REPUBBLICA ITALIANA


CITTA' DEL VATICANO, 2 GIU. 2004 (VIS). Nelle parole di saluto nelle diverse lingue al termine della catechesi dell'udienza generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha rivolto un saluto particolare ad un gruppo di connazionali ed ai pellegrini italiani in occasione della Festa Nazionale della Repubblica.

Nel rivolgersi ai pellegrini polacchi il Santo Padre ha salutato in particolare i connazionali giunti da Slupsk e gli abitanti di quella città "per la loro benevolenza e per avermi voluto dare il titolo di 'cittadino onorario'. Contraccambio questa loro benevolenza con la preghiera. Saluto inoltre il gruppo dell'Associazione Podhale di Chicago con la presidenza, giunto a Roma in occasione del 75° della fondazione. Vi ringrazio per il vostro impegno per salvaguardare le radici cristiane della cultura e delle tradizioni polacche tra gli immigranti in America".

"Cade oggi" - ha proseguito il Pontefice - "il 25° anniversario del giorno, in cui per la prima volta da Papa, ho baciato la terra polacca. Ritorno sempre con il pensiero a quei giorni e ringrazio Dio per il soffio dello Spirito Santo che è passato attraverso quella terra e ha suscitato un profondo cambiamento. Chiedo a Dio che benedica la nostra Patria e tutti i polacchi. Dio vi benedica!".

Ricordando oggi la celebrazione della Festa Nazionale della Repubblica Italiana, Giovanni Paolo II ha detto: "Rivolgo un cordiale pensiero ai pellegrini di lingua italiana. Nell'odierna Festa Nazionale della Repubblica, esprimo fervidi auguri all'intero popolo italiano e alle sue Autorità. Auspico inoltre che l'Italia, grazie all'apporto responsabile delle varie realtà sociali e di ogni cittadino, e restando ancorata ai grandi valori che stanno alla base della sua cultura, della sua arte e della sua tradizione religiosa, possa conoscere un futuro di speranza, aperto alla concordia, alla coesione interna e alla solidarietà".
AG/SALUTI/… VIS 20040602 (310)

SOFFERENZA PUÒ DIVENTARE STRADA LIBERAZIONE INTERIORE


CITTA' DEL VATICANO, 2 GIU. 2004 (VIS). Il Salmo 40: "Preghiera di un malato", è stato il tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, con la partecipazione di 13.000 pellegrini.

Giovanni Paolo II ha ricordato che l'ultima sera della sua vita terrena, nel Cenacolo Gesù cita questo Salmo per esprimere la sua profonda tristezza al tradimento di Giuda: "Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno". Queste parole, ha detto ancora il Papa, esprimono "la supplica di un uomo infermo abbandonato dai suoi amici".

L'infermo "inizia il suo discorso chiedendo perdono a Dio, secondo la tradizionale concezione anticotestamentaria che ad ogni dolore faceva corrispondere una colpa. (…) Anche se si tratta di una visione superata da Cristo, Rivelatore definitivo" - ha sottolineato il Pontefice - "la sofferenza in se stessa può nascondere un valore segreto e diventare una strada di purificazione, di liberazione interiore, di arricchimento dell'anima. Essa invita a vincere la superficialità, la vanità, l'egoismo, il peccato e ad affidarsi più intensamente a Dio e alla sua volontà salvifica".

Entrando in scena i malvagi, ha affermato il Santo Padre, "coloro che sono venuti a visitare il malato non per confortarlo, bensì per attaccarlo", fanno sperimentare all'orante "l'indifferenza e durezza persino da parte degli amici, che si trasformano in figure ostili e odiose".

"L'amarezza è profonda, quando a colpirci è 'l'amico' in cui si confidava, chiamato letteralmente in ebraico 'l'uomo della pace'. (…) Nel nostro orante risuona la voce di una folla di persone dimenticate e umiliate nella loro infermità e debolezza, anche da parte di coloro che avrebbero dovuto sostenerle".

Il Papa ha concluso la catechesi ricordando: "La preghiera del Salmo 40 non si spegne, però, su questo sfondo cupo. L'orante è certo che Dio si affaccerà al proprio orizzonte, rivelando ancora una volta il suo amore. Sarà lui a offrire il sostegno e a prendere tra le braccia il malato. (…) Il Salmo, segnato dal dolore, finisce dunque in uno squarcio di luce e di speranza".
AG/SALMO 40/… VIS 20040602 (360)
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