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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 26 luglio 2004

LE AUTORITA' SUDANESI DEVONO GARANTIRE SICUREZZA AL POPOLO

CITTA' DEL VATICANO, 26 LUG 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un comunicato riguardante il viaggio - dal 22 al 25 luglio - dell'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum", inviato a Jartum (Sudan), al fine di esprimere la sua vicinanza di padre alla Chiesa in Sudan, specialmente agli sfollati e rifugiati della regione del Darfur.

Oltre alle baraccopoli nei dintorni di Khartoum, dove si trovano da più di dieci anni gli sfollati provenienti dal Sud a causa della guerra, l'Arcivescovo Cordes ha visitato il campo di Kalma, nei pressi della città di Nyala, regione del Darfur. Qui ha potuto anche incontrare alcuni rappresentanti di agenzie cattoliche di assistenza, che stanno preparando, con altre agenzie cristiane, un programma di aiuto per 17 milioni di dollari. Indescrivibili sono le condizioni di migliaia e migliaia di persone, solo a Kalma si trovano circa 10.000 sfollati, accampati nel deserto sotto tende di paglia e teloni di plastica.

Il viaggio ha attratto l'attenzione dei mass-media arabi locali, i quali hanno dato molta importanza alla notizia. La Chiesa in Sudan e i Rappresentanti del Governo hanno espresso ripetutamente la loro sincera gratitudine al Santo Padre, preoccupato per il Paese africano e per tutti coloro che soffrono.

Nella mattinata di domenica, 25 luglio, l'Arcivescovo Cordes insieme al Cardinale Arcivescovo di Khartoum e al Nunzio Apostolico in Sudan, ha concelebrato la Liturgia Eucaristica nella Cattedrale di Khartoum.

Al termine della visita, l'Inviato del Santo Padre ha voluto riaffermare, sulla linea di quanto già indicato dalla Santa Sede, la necessità che "le Autorità Sudanesi, in collaborazione con la Comunità internazionale, garantiscano l'assistenza e il ritorno in sicurezza ai loro villaggi a quanti sono stati privati di tutto, sono stati costretti a fuggire e vivono in condizioni umane indegne. La Chiesa cattolica, attraverso la Conferenza Episcopale locale, la rete Caritas e altre agenzie cristiane, dà il suo specifico ed ampio contributo per sostenere tutti coloro che in più di venti anni di conflitto hanno abbandonato le proprie case. Si esprime altresì la certezza che, con l'apporto di tutte le popolazioni del Paese, si potrà costruire un futuro migliore per il Sudan".

"Purtroppo la guerra nel Sudan è stata trascurata e ignorata dall'opinione pubblica per troppo tempo. Finalmente il mondo segue oggi questo Paese con attenzione; i responsabili che promuovono la politica internazionale hanno scoperto il dovere di guardare al di là dei propri interessi. Un futuro degno dell'uomo potrà realizzarsi nel Sudan - tenendo conto di quanto ha chiesto il Santo Padre nell'Angelus del 25 luglio 2004 - Pregate per i nostri fratelli e sorelle dell'Africa, sulla quale invoco la materna protezione di Maria".
CON-CU/VISITA SUDAN/CORDES VIS 20040726 (440)

APPELLO DEL PAPA AFFINCHÈ CESSINO I CONFLITTI IN UGANDA


CITTA' DEL VATICANO, 25 LUG 2004 (VIS). Oggi il Santo Padre Giovanni Paolo II ha recitato l'Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini presenti nel Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. "Durante questi giorni di distensione e riposo" il Papa ha voluto attirare l'attenzione dei fedeli "sui tragici eventi che segnano ormai da lungo tempo alcuni Paesi dell'amato continente africano."

"Da più di diciotto anni" - ha detto il Papa - "il Nord dell'Uganda è sconvolto da un disumano conflitto, che coinvolge milioni di persone, soprattutto bambini. Molti di essi, presi nella morsa della paura e privati di ogni futuro, si sentono costretti a 'fare i soldati'. Mi rivolgo alla Comunità internazionale e ai responsabili politici nazionali perché si ponga fine a questo ormai tragico conflitto e si offra una reale prospettiva di pace all'intera nazione dell'Uganda."

Il Santo Padre ha rivolto la Sua attenzione all'"altrettanto preoccupante situazione in cui si trovano le care popolazioni del Darfur, la regione occidentale del Sudan confinante con il Ciad. La guerra, intensificatasi nel corso di questi mesi, porta con sé sempre più povertà, disperazione e morte. Un ventennio di duri scontri ha prodotto in Sudan un numero ingente di morti, di sfollati e di rifugiati. Come restare indifferenti? Rivolgo un accorato appello ai responsabili politici e alle organizzazioni internazionali, perché non dimentichino questi altri nostri fratelli duramente provati."

In conclusione, il Papa ha fatto sapere che "la comunità cristiana si sta impegnando per far fronte a queste emergenze. In Uganda i Vescovi, aiutati da altre diocesi del mondo e da organizzazioni di volontariato, operano con generosità per la riconciliazione nazionale e per i soccorsi alle persone in difficoltà. Nel Darfur ho voluto inviare proprio in questi giorni il Presidente del Pontificio Consiglio 'Cor Unum', Mons. Paul Josef Cordes, perché rechi a quelle tribolate popolazioni la solidarietà spirituale e materiale della Santa Sede e della Chiesa universale."
ANG/AFRICA:SOLIDARIETA'/CASTELGANDOLFO VIS 20040726 (310)

GLI STATI DEVONO INTENSIFICARE LA LOTTA AL TURISMO SESSUALE


CITTA' DEL VATICANO, 24 LUG 2004 (VIS). E' stato pubblicato il Documento finale del VI Congresso Mondiale sulla Pastorale del Turismo, svoltosi presso il "Pastoral Training Centre" di Bangkok, Tailandia, dal 5 all'8 luglio 2004. Il Congresso, organizzato dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, in collaborazione con la Commissione Cattolica per il Turismo della Conferenza Episcopale di Tailandia, ha avuto per tema: "Il turismo al servizio dell'incontro fra i popoli", nel contesto della Pastorale del Turismo.

Il Documento sottolinea che l'Organizzazione Mondiale del Turismo ha approvato un Codice Etico Mondiale per il Turismo, dal quale alcuni Paesi hanno tratto ispirazione per la propria legislazione, e dovrà essere ancora applicato in altri. Particolare importanza è stata riservata alle: "Dimensioni del Turismo Sessuale" e alle iniziative per combatterlo. Inoltre, è stato ribadito che: "la Pastorale del Turismo non deve dimenticare l'importanza della solidarietà nei riguardi di quanti sono svantaggiati e poveri, considerando con particolare attenzione le conseguenze della povertà sulla vita delle loro famiglie. Questa solidarietà deve comprendere il dialogo e la difesa dei diritti dei poveri con le autorità responsabili, allo scopo di porre rimedio all'impatto negativo del turismo sulla loro vita."

Nel medesimo Documento vengono elencate sedici raccomandazioni fra le quali la necessità di: "stanziare maggiori fondi, da parte dei Governi, per la formazione morale e umana di quanti sono impegnati nel turismo, riconoscendovi anche la necessità di una cura pastorale. Promuovere la consapevolezza che il turismo è un potente strumento per realizzare la giustizia e per fare la pace, in un autentico incontro di popoli. Inoltre, per combattere efficacemente il problema del turismo sessuale in rapporto ai bambini, le agenzie di viaggio, le compagnie aeree e gli alberghi devono informare i loro clienti sulla sorte dei bambini, vittime della prostituzione e delle implicazioni legali e criminali dei viaggiatori che trasgrediscono le relative leggi."

Un altro argomento esaminato durante il Congresso, e riportato nel Documento è che il turismo: "diventato ora un fenomeno sociale ed economico di dimensioni mondiali, dovrebbe contribuire all'incontro fra Nazioni e culture, valorizzare l'ambiente senza danneggiare le risorse naturali, far giungere a pienezza e ad arricchire la vita culturale ed economica della popolazione locale, combattere ogni forma di discriminazione e sfruttamento o, peggio ancora, di violenza sessuale verso donne e minori."

In questo contesto, "la pastorale delle vittime dello sfruttamento del turismo sessuale" è una importante priorità per la Chiesa. Tra queste persone, le più vulnerabili e bisognose di particolare attenzione sono certamente donne, minori e bambini. Particolari appelli e raccomandazioni sono rivolti a queste persone, alle quali "viene offerta compassione e protezione giuridica, aiutandoli a ritrovare la loro dignità umana"; e che "i bambini non siano criminalizzati, nei casi in cui vi fu violazione della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia, come ad esempio per abusi sessuali"; infine, "le autorità governative diano priorità e agiscano con urgenza per combattere il traffico e lo sfruttamento economico dei bambini, specialmente nel turismo sessuale."

Inoltre, si raccomanda che le Diocesi e comunità interessate prestino la dovuta cura pastorale ai bambini sfruttati sessualmente dall'industria turistica, sensibilizzando la società sulla gravità di tale situazione e condividendo informazioni su questo flagello sociale e sulle strategie per combatterlo. Un altro elemento importante della missione evangelizzatrice delle diocesi e delle comunità è che "creino strutture per la cura pastorale dei bambini sfruttati" e "sostengano le strutture esistenti di questo apostolato, o ne creino di nuove, al fine di occuparsi delle vittime con compassione e amore e di fornire loro assistenza giuridica, terapia e reinserimento nella società e, nel caso di cristiani, anche nella comunità dei fedeli."
CON-SM/DOCUMENTO FINALE:TURISMO SESSUALE/... VIS 20040726 (600)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 LUG 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Cardinale Roger Etchegaray, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e del Pontificio Consiglio "Cor Unum", Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del Centenario delle "Settimane Sociali di Francia", che avranno luogo a Lîlle (Francia) dal 24 al 26 settembre 2004.
NA/.../ETCHEGARAY VIS 20040726 (60)

MISSIONE PONTIFICIA PELLEGRINAGGIO DEI GIOVANI IN SPAGNA


CITTA' DEL VATICANO, 24 LUG 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo della Lettera del Santo Padre Giovanni Paolo II, al Cardinale Antonio Maria Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid, nominato Inviato Speciale alle celebrazioni conclusive del "Pellegrinaggio dei giovani europei", che avranno luogo a Santiago de Compostela (Spagna), nei giorni 7 e 8 di agosto. La Lettera, scritta in Latino, porta la data del 19 luglio.

Nella Lettera sono resi pubblici anche i nominativi di coloro che prenderanno parte alla Missione che accompagnerà il Cardinale Rouco Varela: Monsignore Luigi Bianco, Consigliere della Nunziatura Apostolica in Spagna; Monsignore Salvador Domato Bua, del clero di Santiago de Compostela e Segretario Particolare del Cardinale Arcivescovo di Madrid; e Monsignore Andrés Pardo Rodrìguez, del clero di Madrid, Delegato per la Liturgia e Maestro delle Cerimonie della Cattedrale di Madrid.
JPII-LETTERA/MISSIONE PONTIFICIA/SPAGNA:RUOCO VIS 20040726 (130)
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