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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 6 settembre 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 6 SET. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Jozef Tomko, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, con il Segretario Padre Ferdinand Pratzner, S.S.S.

- L'Arcivescovo Luigi Bonazzi, Nunzio Apostolico a Cuba.

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America (Regione III), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Edward Peter Cullen, di Allentown.

- Il Vescovo Joseph Victor Adamec, di Altoona-Johnstown.

- Il Vescovo Donald Walter Trautman, di Erie.

- Il Vescovo Lawrence E. Brandt, di Greensburg.

Sabato 4 settembre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Signor Oto Agripino Maia, Ambasciatore del Brasile in visita di congedo.

- Il Signor Kelebert Nkomani, Ambasciatore dello Zimbabwe, in visita di congedo.
AP:AL/.../... VIS 20040906 (140)

NECESSITÀ FORMAZIONE INTELLETTUALE E SPIRITUALE DEL CLERO

CITTA' DEL VATICANO, 6 SET. 2004 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico un Messaggio, del Santo Padre Giovanni Paolo II al Vescovo Pier Giorgio Micchiardi, di Acqui (Italia), a motivo del millenario della nascita del Vescovo San Guido, principale Patrono della Diocesi.

Nel Messaggio, datato 30 luglio e reso pubblico oggi, il Papa ricorda l'impegno di San Guido "nell'istituire e consolidare le pievi rurali, sparse nel territorio, facendone altrettanti punti di riferimento per la vita religiosa e sacramentale dei fedeli, in un tempo in cui il tessuto pastorale della Diocesi versava in difficili e precarie condizioni a motivo di invasioni, guerre e carestie".

"Oltre all'incremento delle Pievi, San Guido curò con zelo la formazione spirituale e culturale del clero". In merito il Santo Padre sottolinea che davanti alla diminuzione del numero di sacerdoti è necessaria "una rinnovata pastorale vocazionale", "un'attenta opera di preparazione degli aspiranti al sacerdozio, che ne assicuri un'adeguata formazione umana, intellettuale e spirituale, in risposta alle complesse esigenze del mondo di oggi".
MESS/SAN GUIDO/MICCHIARDI VIS 20040906 (180)

IL PAPA A LORETO: "CONTEMPLAZIONE", "COMUNIONE" E "MISSIONE"


CITTA' DEL VATICANO, 5 SET. 2004 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha recitato l'Angelus con una folla di circa 250.000 fedeli, per la maggior parte membri del Movimento di Azione Cattolica Italiana, recatisi a Montorso di Loreto per partecipare alla Santa Messa durante la quale il Papa ha proclamato Beati tre membri dell'Azione Cattolica: Pedro (Pere) Tarrés i Claret, Sacerdote di Manresa nella provincia di Barcellona (Spagna), e gli italiani Alberto Marvelli e Pina Suriano. L'Incontro dell'Azione Cattolica Italiana si è tenuto a Loreto dal 1° al 5 settembre.

Al termine dell'Angelus, Giovanni Paolo II ha detto ai membri dell'Azione Cattolica di voler affidare loro tre "consegne". "La prima è 'contemplazione': impegnatevi a camminare sulla strada della santità, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, unico Maestro e Salvatore di tutti".

"La seconda consegna è 'comunione': cercate di promuovere la spiritualità dell'unità con i Pastori della Chiesa, con tutti i fratelli di fede e con le altre aggregazioni ecclesiali. Siate fermento di dialogo con tutti gli uomini di buona volontà. La terza consegna e 'missione': portate da laici il fermento del Vangelo nelle case e nelle scuole, nei luoghi del lavoro e del tempo libero. Il Vangelo è parola di speranza e di salvezza per il mondo".

Nel pomeriggio, dopo colazione, il Papa ha rivolto parole di saluto alle delegazioni spagnole e italiane dell'Azione Cattolica, ai responsabili e ai giovani dell'Azione Cattolica Italiana, ai membri della Protezione Civile e ai cuochi che hanno preparato il pranzo. Infine alle 16:00 è il Papa è ripartito in elicottero alla volta di Castel Gandolfo.
PV-ITALIA/ANGELUS/LORETO VIS 20040906 (270)

AI GIOVANI EUROPEI: DARE VITA CONTINENTE RICCO DI VALORI


CITTA' DEL VATICANO, 4 SET. 2004 (VIS). Più di 15.000 giovani hanno partecipato questo pomeriggio e sera, a Loreto, all'incontro di preghiera e di festa, che ha visto la partecipazione di cantanti italiani e di giovani provenienti dal Sudan, dall'Iraq, dalla Spagna e da Sarajevo che hanno offerto la loro testimonianza.

La festa pellegrinaggio promossa dall'Azione Cattolica Italiana ha avuto inizio il 1° settembre e si conclude il 5 settembre con la celebrazione della Santa Messa nel corso della quale il Santo Padre proclamerà Beati tre Membri dell'Azione Cattolica: Alberto Marvelli, Pina Suriano ed il Sacerdote Pedro (Pere) Tarrés i Claret.

Il programma comprendeva anche un saluto registrato di Giovanni Paolo II ad un gruppo di giovani venuti a consegnare due giorni fa, a Castel Gandolfo, "La Carta dei giovani cristiani d'Europa", idea nata durante il pellegrinaggio giovanile europeo a Santiago de Compostela (Spagna), in occasione dell'Anno Santo di San Giacomo (5-8 agosto).

"Essere testimoni di Cristo per costruire una Europa della speranza. Questo è il Messaggio ai giovani "e all'intera comunità europea di oggi. Il sogno che portate nel cuore è di un'Europa fiera del suo ricco patrimonio culturale e religioso e attenta al tempo stesso ai valori dell'uomo e della vita, della solidarietà e dell'accoglienza, della giustizia e della pace".

"Voi non vi vergognate del Vangelo, e siete consapevoli che la civiltà dell'amore si costruisce non separando Vangelo e cultura, ma cercando tra essi sintesi sempre nuove".

Il Santo Padre afferma ancora che il cammino che i giovani intendono percorrere è finalizzato a "dare vita a un Continente ricco soprattutto di valori, capace di memoria, per non dimenticare gli errori del passato e, più ancora, per rinsaldare le proprie radici spirituali".

"Per portare a compimento questa vostra missione" - ha concluso il Santo Padre - "occorrono fedeltà a Cristo e alla sua Chiesa, coerenza e coraggio sino all'eroismo della santità. È l'itinerario che hanno percorso i santi e le sante d'Europa nei secoli scorsi. La loro testimonianza sia di stimolo per ciascuno di voi, carissimi giovani che mi seguite attraverso la radio e la televisione".

Il raduno dei giovani si è concluso con un pellegrinaggio silenzioso alla Santa Casa di Loreto.
MESS/FESTA GIOVANI/LORETO VIS 20040906 (370)

I TRE NUOVI BEATI TESTIMONI EROICI DELLA CROCE DI CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 5 SET. 2004 (VIS). Alle 8:30 di questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II, partito in elicottero da Castel Gandolfo, ha raggiunto Loreto circa un'ora più tardi. Accolto all'arrivo dalle Autorità civili e religiose al Centro Giovanile "Giovanni Paolo II" in località Montorso di Loreto, il Papa si è diretto successivamente in automobile alla Piana di Montorso di Loreto dove alle 10:00 ha celebrato la Santa Messa ed ha proclamato Beati tre Servi di Dio appartenenti al Movimento di Azione Cattolica: Pedro (Pere) Tarrés i Claret (1905-1950), sacerdote; Alberto Marvelli (1918-1946), laico e Pina Suriano (1915-1950), laica.

Commentando il Vangelo di oggi, il Papa ha detto ai 250.000 fedeli presenti: "Voi lo sapete: aderire a Cristo è una scelta esigente. Non a caso Gesù parla di 'croce'. Egli tuttavia precisa immediatamente: 'dietro di me'. È questa la grande parola: non siamo soli a portare la croce. Davanti a noi cammina Lui, aprendoci la strada con la luce del suo esempio e con la forza del suo amore".

La parte dell'omelia dedicata ai nuovi Beati è stata letta dall'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto della Segreteria di Stato per gli Affari Generali. "Della croce di Gesù" - ha detto l'Arcivescovo Sandri esprimendosi in spagnolo - "sono stati umili discepoli e testimoni eroici i tre Beati appena proclamati. Pedro Tarrés i Claret, primo medico e poi sacerdote, che si dedicò all'apostolato laico fra i giovani di Azione Cattolica di Barcellona. Nell'esercizio della professione medica riservò particolare sollecitudine alla cura dei malati più poveri. (...) Accettò con fede ed eroica pazienza una atroce infermità, che lo portò alla morte all'età di 45 anni. Nonostante le sofferenze ripeteva frequentemente: 'Quanto buono è il Signore con me! Sono davvero felice'".

"Alberto Marvelli, giovane forte e libero, generoso figlio della Chiesa di Rimini e dell'Azione Cattolica, ha concepito tutta la sua breve vita di appena 28 anni come un dono d'amore a Gesù per il bene dei fratelli.(...) Alberto aveva fatto dell'Eucaristia quotidiana il centro della sua vita. Nella preghiera cercava ispirazione anche per l'impegno politico, convinto della necessità di vivere pienamente da figli di Dio nella storia, per fare di questa una storia di salvezza".

La Beata Pina Suriano, nativa di Partinico, nella Diocesi di Monreale, "Aderì fin da ragazza alla Gioventù Femminile di Azione Cattolica, di cui fu poi dirigente parrocchiale, trovando nell'Associazione importanti stimoli di crescita umana e culturale in un clima intenso di amicizia fraterna. Maturò gradualmente una semplice e ferma volontà di consegnare a Dio come offerta d'amore la sua giovane vita, in particolare per la santificazione e perseveranza dei sacerdoti".

Rivolgendosi a tutti i membri di Azione Cattolica, il Santo Padre ha affermato che la Beatificazione di questi tre Servi di Dio "vi dice: il dono più grande che potete fare alla Chiesa e al mondo è la santità. Vi stia a cuore ciò che sta a cuore alla Chiesa: che molti uomini e donne del nostro tempo siano conquistati dal fascino di Cristo; che il suo Vangelo torni a brillare come luce di speranza per i poveri, i malati, gli affamati di giustizia; che le comunità cristiane siano sempre più vive, aperte, attraenti; che le nostre città siano ospitali e vivibili per tutti; che l'umanità possa seguire le vie della pace e della fraternità".

"A voi laici spetta di testimoniare la fede mediante le virtù che vi sono specifiche: la fedeltà e la tenerezza in famiglia, la competenza nel lavoro, la tenacia nel servire il bene comune, la solidarietà nelle relazioni sociali, la creatività nell'intraprendere opere utili all'evangelizzazione e alla promozione umana. A voi spetta pure di mostrare - in stretta comunione con i Pastori - che il Vangelo è attuale, e che la fede non sottrae il credente alla storia, ma lo immerge più profondamente in essa".

Al termine della preghiera dei fedeli si è pregato per le numerose vittime innocenti del Collegio di Beslán e per il popolo russo, colpito da questa tragedia.
HML/BEATIFICAZIONE/LORETO VIS 20040906 (670)

GIOVANI TESTIMONIANO VANGELO DI CRISTO CON MUSICA SACRA


CITTA' DEL VATICANO, 4 SET. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Membri del Consiglio Direttivo della Federazione Internazionale dei "Pueri Cantores" ed i partecipanti al Convegno Internazionale promosso dall'Associazione Italiana Santa Cecilia.

Esprimendosi in lingua francese, il Papa ha detto ai membri della Federazione "Pueri Cantores" : "Mi rallegro per il fatto che, grazie alla vostra associazione, migliaia di bambini e di giovani nel mondo prendono parte alla bellezza della liturgia", e citando l'Enciclica "Ecclesia de Eucaristia", contribuiscono "anche ad 'esprimere adeguatamente il Mistero colto nella pienezza di fede della Chiesa e secondo le indicazioni pastorali convenientemente offerta dall'Autorità competente'". Vi incoraggio, ha detto ancora il Papa, "a preoccuparvi della formazione dei giovani, perché siano, attraverso il canto, membri attivi della Chiesa e veri testimoni del Vangelo di Cristo".

Rivolgendosi ai Responsabili e Soci dell'Associazione Italiana Santa Cecilia "riuniti a Roma per un Convegno sul canto gregoriano nella liturgia, in occasione del XIV centenario della morte di San Gregorio Magno", il Santo Padre ha detto: "Vi porgo il mio cordiale saluto ed esprimo grato apprezzamento per l'impegno che ponete nel campo della musica sacra, sempre attenti agli insegnamenti del Magistero. Così facendo, voi offrite un valido contributo all'attuazione della riforma liturgica del Concilio Vaticano II".
AC/MUSICA SACRA/... VIS 20040906 (220)

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO PER VITTIME TRAGEDIA OSSEZIA


CITTA' DEL VATICANO, 4 SET. 2004 (VIS). Il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha fatto pervenire, a nome del Santo Padre Giovanni Paolo II, un telegramma di cordoglio all'Arcivescovo Antonio Mennini, Rappresentante della Santa Sede presso la Federazione Russa, a seguito della tragedia che è costata numerose vittime, in maggioranza bambini, nel Collegio di Beslán, Ossezia del Nord:

"Appresa la notizia del cruento epilogo del feroce sequestro in Ossezia del Nord, con vile e spietata aggressione a bambini e famiglie inermi, il Sommo Pontefice incarica vostra Eccellenza di rendersi interprete del suo partecipe affetto al popolo russo in quest'ora di sgomento e di angoscia. Nell'esprimere la sua spirituale vicinanza specialmente ai familiari dei morti e dei feriti, il Santo Padre affida alla misericordia dell'Altissimo, le vittime innocenti di questa tragedia, implorando per loro il riposo eterno. Ancora una volta Sua Santità deplora ogni forma di terrorismo ed auspica che non prevalga la spirale dell'odio e della violenza. Mentre implora la Vergine Santa tanto venerata dai cristiani della Russia, affinché susciti nei cuori di tutti pensieri di saggezza e propositi di pace e di riconciliazione, invoca su quanti sono provati da così efferato attacco, la confortatrice Benedizione di Dio Onnipotente".
TGR/VITTIME COLLEGIO/RUSSIA VIS 20040906 (210)

UDIENZA NUOVO AMBASCIATORE D'IRLANDA PRESSO SANTA SEDE


CITTA' DEL VATICANO, 4 SET. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Signor Philip McDonagh, nuovo Ambasciatore d'Irlanda presso la Santa Sede, che ha presentato le Lettere Credenziali.

Nel suo discorso in lingua inglese, il Santo Padre ha sottolineato "l'antica tradizione di calorosa ospitalità e di generosa assistenza ai bisognosi" del Paese. "In tale spirito di assistenza ai meno fortunati, l'Irlanda si è molto adoperata, nell'ambito della comunità internazionale, per alleviare le sofferenze, fornendo assistenza finanziaria, opportunità educative, orientamenti professionali, inviando fondi per le situazioni di emergenza e truppe per il mantenimento della pace, quando si è reso necessario".

Giovanni Paolo II ha proseguito il suo discorso sottolineando "la storia non scritta di tanti uomini e donne irlandesi che hanno dedicato la vita al servizio del prossimo" ed ha ricordato "il defunto Arcivescovo Michael Courtney" - Nunzio Apostolico in Burundi - "che ha offerto il supremo sacrificio della vita per portare la pace e il benessere al tanto provato popolo del Burundi".

"L'esperienza di generazioni di emigranti irlandesi" - ha detto ancora il Pontefice - "ha reso il popolo irlandese consapevole delle grandi difficoltà e delle condizioni precarie in cui frequentemente si trovano gli individui e le famiglie alla ricerca di una nuova vita in terra straniera. (...) La piaga rappresentata dai rifugiati e dai profughi a causa della povertà, delle guerre e delle persecuzioni, è particolarmente drammatica e richiede particolare considerazione e generosità. La Santa Sede auspica che l'azione intrapresa durante la Presidenza irlandese dell'Unione Europea in favore di politiche di apertura verso gli altri popoli, continui ad ispirare l'atteggiamento della comunità verso gli immigranti appartenenti ad altri continenti e culture".

Ricordando "la notevole crescita economica" dell'Irlanda, il Papa ha affermato che: "una società più prospera ha maggiori possibilità di divenire una società più giusta ed aperta, ma deve anche affrontare nuove sfide, compreso il pericolo di un certo impoverimento spirituale e dell'indifferenza per la più profonda dimensione morale e religiosa della vita". Infine il Papa ha affermato che: "Le aspirazioni a divenire una società profondamente moderna" devono includere "innanzitutto la riaffermazione della incomparabile dignità e il diritto alla vita di ogni persona umana".

Citando le parole del nuovo Ambasciatore relative "alla speranza dell'Irlanda per la pace", il Papa invita "a non risparmiare nessuno sforzo per profittare delle opportunità offerte dallo 'Accordo del Venerdì Santo', che ha dato nuovo impulso e nuova speranza al popolo dell'Irlanda del Nord. (...) Che le iniziative di tutti coloro che sono alla ricerca della pace e della riconciliazione siano benedette dalla grazia di Dio e portino frutto per i bambini di domani".
CD/LETTERE CREDENZIALI/IRLANDA VIS 20040906 (450)

MATRIMONIO CONTEMPLA COMPLEMENTARITÀ UOMO-DONNA


CITTA' DEL VATICANO, 4 SET. 2004 (VIS). Questa mattina nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto il Signor Donald Smith, nuovo Ambasciatore del Canada presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali, e, nel corso dell'udienza, ha ricordato le visite compiute nel Paese, "in particolare la gioiosa Giornata Mondiale della Gioventù del 2002 a Toronto".

Nel suo discorso il Papa ha affermato: "Il generoso contributo del Paese all'edificazione di un mondo di pace, di giustizia e prosperità, è ampiamente riconosciuto dalla comunità internazionale. Infatti, la solidarietà verso i paesi in via di sviluppo è una caratteristica ben nota e degna di lode del vostro popolo, che si manifesta in particolare con il notevole impegno profuso dal Paese nelle missioni di mantenimento della pace e nella produzione di medicine a basso costo per i Paesi più poveri. (...) In trentacinque anni di relazioni diplomatiche, la Santa Sede ha collaborato con il Canada ad un numero di progetti per il miglioramento delle condizioni di vita dei meno fortunati e di intere comunità, promuovendo l'applicazione della Convenzione di Ottawa relativa alle mine anti uomo e l'Accordo dell'Organizzazione Mondiale del Commercio relativo alla proprietà intellettuale ed alla salute pubblica".

"Tali gesti di solidarietà" - ha detto il Santo Padre - "sono originati dai valori e convinzioni che contraddistinguono la società canadese e la sua storia e dai quali dipende l'autentico progresso sociale".

Il Papa ha proseguito ricordando che: "L'apertura del Canada alle migrazioni ha apportato crescente varietà e grande ricchezza alla vostra cultura, promuovendo il reciproco miglioramento delle condizioni di vita e il rispetto dei diversi gruppi etnici. (...) Il buon esito dell'integrazione dei molteplici gruppi etnici (...) indica anche alle altre nazioni che il rispetto dovuto a ciascun individuo ha le sue radici nella comune origine di tutti gli uomini e donne, piuttosto che nelle differenze fra i popoli. È verità fondamentale e sublime relativa alla persona umana - creata uomo e donna ad immagine e somiglianza di Dio - che costituisce l'immutabile fondamento di tutte le altre verità antropologiche".

Successivamente Giovanni Paolo II ha ribadito che: "Per generazioni i canadesi hanno riconosciuto e celebrato il matrimonio, cuore della società. (...) L'istituzione del matrimonio necessariamente comporta la complementarità di marito e moglie che partecipano all'attività creativa di Dio attraverso l'educazione dei figli. I coniugi pertanto assicurano la sopravvivenza della società e della cultura, e giustamente meritano dallo Stato un riconoscimento giuridico specifico e categorico. Ogni tentativo di cambiare il significato della parola 'coniuge' contraddice questa ragione: le garanzie giuridiche analoghe a quelle previste per il matrimonio, non possono essere applicate ad unioni fra persone dello stesso sesso senza creare un falso intendimento della natura del matrimonio".

Il Papa ha concluso il suo discorso esprimendo l'auspicio che: "Questa splendida visione di vita familiare stabile e di sostegno reciproco, così cara al popolo del Canada, continui ad offrire alla società il fondamento sul quale si edificano le aspirazioni della vostra Nazione". Infine il Santo Padre ha ricordato il ruolo della Chiesa Cattolica "nel sostenere i fondamenti sociali essenziali della vita civile" e nel formare la gioventù "specialmente attraverso le scuole cattoliche, e l'apostolato sociale".
CD/LETTERE CREDENZIALI/CANADA VIS 20040906 (510)
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