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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 8 settembre 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 8 SET. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato l'Arcivescovo Francesco Canalini, finora Nunzio Apostolico in Australia, Nunzio Apostolico in Svizzera e in Liechtenstein.

- Ha accolto la rinuncia presentata dall'Arcivescovo Pier Giacomo De Nicolò dall'incarico di Nunzio Apostolico in Svizzera e Liechtenstein, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato l'Arcivescovo Mario Roberto Cassari, attualmente Nunzio Apostolico in Costa d'Avorio e in Burkina Faso, Nunzio Apostolico in Niger.
NN/.../CANALINI:DE NICOLÒ:CASSARI VIS 20040908 (80)

MONDO HA BISOGNO SPIRITO DI ASSISI, DI PACE E NON DI VIOLENZA


CITTA' DEL VATICANO, 8 SET. 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo del Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II indirizzato al Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ed a tutti i Rappresentanti delle Chiese e Comunità ecclesiali e delle grandi Religioni mondiali, riuniti a Milano per il XVIII Incontro dal titolo: "Religioni e culture: il coraggio di un nuovo umanesimo". Il Papa rivolge parole di saluto anche agli organizzatori, il Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano e la Comunità di Sant'Egidio.

Il Santo Padre esprime "gioia" nel constatare che il pellegrinaggio di pace iniziato ad Assisi nel 1986 "non si sia fermato, ma continui e cresca sia come numero di partecipanti che come frutti" e che lo "spirito di Assisi" riviva nell'incontro odierno di Milano.

Giovanni Paolo II ricorda che: "Nel 1993, i leader religiosi, riuniti per la prima volta a Milano (...) lanciavano un appello al mondo: "'Nessun odio, nessun conflitto, nessuna guerra trovi nelle religioni un incentivo. La guerra non può essere motivata dalle religioni. Che le parole delle religioni siano sempre parole di pace!'. (...) Negli anni trascorsi, tanti hanno recepito questo appello e si sono messi al servizio della pace (...). Purtroppo, nuovi conflitti sono sorti, anzi si è diffusa una mentalità per cui il conflitto tra mondi religiosi e civiltà è considerato quasi un inevitabile lascito della storia".

"Non è così! Sempre la pace è possibile! Sempre si deve cooperare per sradicare dalla cultura e dalla vita i semi di amarezza e incomprensione in essi presenti, come anche la volontà di prevalere sull'altro, l'arroganza del proprio interesse e il disprezzo dell'altrui identità. (...) Il conflitto non è mai inevitabile! E le religioni hanno un particolare compito nel richiamare tutti gli uomini e le donne a questa consapevolezza (...) Questo è quello che ho chiamato lo 'spirito di Assisi'. Il nostro mondo ha bisogno di questo spirito".

"Il mondo ha bisogno di pace. Ogni giorno giungono notizie di violenze, di attentati terroristici, di operazioni militari. Il mondo sta forse abbandonando la speranza di raggiungere la pace?".

Giovanni Paolo II chiede a tutti "di non cedere alla logica della violenza, della vendetta e dell'odio, ma anzi di perseverare nel dialogo. Occorre spezzare quella catena mortale che imprigiona e insanguina troppe parti del pianeta. I credenti di tutte le religioni possono molto a questo fine".

"Fra alcuni giorni ricorderemo quel terribile 11 settembre 2001 che portò la morte nel cuore degli Stati Uniti. Sono ormai passati tre anni e da quel giorno, purtroppo, il terrorismo sembra aumentare le sue minacce di distruzione. Non c'è dubbio che si richiedano fermezza e decisione nel combattere gli operatori di morte. Allo stesso tempo, tuttavia, è necessario adoperarsi in ogni modo per sradicare quanto può favorire l'affermarsi di questa deriva del terrore: in particolare la miseria, la disperazione e il vuoto dei cuori".

"La violenza genera sempre violenza" - conclude il Pontefice. "Per questo, la guerra è da considerarsi sempre una sconfitta: una sconfitta della ragione e dell'umanità. Venga presto, allora, un sussulto spirituale e culturale che porti gli uomini a bandire la guerra. Sì, mai più la guerra!".
MESS/INCONTRO:PACE/MILANO:KASPER VIS 20040908 (550)

PREGHIERA PER BAMBINI DI BESLÁN E FUTURO DI PACE PER TUTTI


CITTA' DEL VATICANO, 8 SET. 2004 (VIS). Nel corso dell'Udienza Generale di oggi, Festa liturgica della Natività della Beata Vergine Maria, il Papa ha inviato a contemplare Maria Bambina ed a "pensare ai tanti piccoli inermi di Beslán, in Ossezia, vittime di un barbaro sequestro e tragicamente trucidati". Al termine della catechesi il Santo Padre ha pregato per la giustizia, per la pace e la solidarietà nel mondo, per le tante persone rapite in Iraq, in particolare per la due giovani volontarie italiane sequestrate ieri a Baghdad.

Il Santo Padre ha ricordato ai 7.500 pellegrini presenti nell'Aula Paolo VI, che i bambini di Beslán si trovavano "all'interno di una scuola, luogo in cui si apprendono i valori che danno senso alla storia, alla cultura e alla civiltà dei popoli: il rispetto reciproco, la solidarietà, la giustizia e la pace. Tra quelle mura essi hanno invece sperimentato l'oltraggio, l'odio e la morte, nefaste conseguenze di un crudele fanatismo e di un insano disprezzo della persona umana".

"Lo sguardo" - ha proseguito il Pontefice - "in questo momento, si allarga a tutti i bimbi innocenti che, in ogni parte della terra, sono vittime della violenza degli adulti. Bambini costretti ad impugnare le armi ed educati ad odiare ed uccidere; bambini indotti a mendicare nelle strade, sfruttati per facili guadagni; bambini maltrattati e umiliati dalla prepotenza e dai soprusi dei grandi; bambini abbandonati a se stessi, privati del calore della famiglia e di una prospettiva di futuro; bambini che muoiono di fame, bambini uccisi nei tanti conflitti in varie regioni del mondo".

"È un alto grido di dolore dell'infanzia offesa nella sua dignità. Esso non può, non deve lasciare indifferente nessuno. Carissimi Fratelli e Sorelle, davanti alla culla di Maria Bambina prendiamo rinnovata coscienza del dovere che tutti abbiamo di tutelare e difendere queste fragili creature e di costruire per loro un futuro di pace. Preghiamo insieme perché siano create per loro le condizioni di un'esistenza serena e sicura".

Al termine della catechesi il Papa ha invitato i fedeli a pregare per i bambini di Beslán, per i genitori, parenti ed amici con essi trucidati, perché Dio li accolga nella sua misericordia. Si è ugualmente pregato per tutti i sequestrati e in particolare per le due giovani volontarie italiane, sequestrate ieri a Baghdad "perché siano trattate con rispetto e restituite presto incolumi all'affetto dei loro cari".

Il Papa ha infine invitato i fedeli a pregare per la giustizia e la pace nel mondo, "perché il Signore illumini le menti di quanti sono soggiogati dalla funesta suggestione della violenza ed apra i cuori di tutti al dialogo e alla riconciliazione, per costruire un futuro di speranza e di pace".
AG/VIOLENZA BAMBINI/... VIS 20040908 (460)
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