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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 13 settembre 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 13 SET. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Otto Presuli della Conferenza Episcopale della Nuova Zelanda, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Cardinale Thomas Stafford Williams, Arcivescovo di Wellington, con il Coadiutore, Vescovo John Atcherley Dew.

- Il Vescovo Patrick James Dunn, di Auckland, con l'Ausiliare Robin Walsh Leamy, S.M., emerito di Rarotonga.

- Il Vescovo John Jerome Cunneen, di Christchurch.

- Il Vescovo Colin David Campbell, di Dunedin.

- Il Vescovo Denis George Browne, di Hamilton in New Zealand.

- Il Vescovo Peter James Cullinane, di Palmerston North.

- Il Professor Aurelian Bondrea, Rettore dell'Università "Spiru Haret" di Bucarest (Romania).

- L'Arcivescovo Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, Josef Clemens, Segretario del medesimo Pontificio Consiglio.

Sabato 11 settembre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America (Regione III), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Stefan Soroka, di Philadelphia degli Ucraini, con il Vescovo Wolodymyr Walter Paska, già Ausiliare.

- Il Vescovo John M. Kudrik, di Parma dei Ruteni.

- Il Vescovo Andrew Pataki, di Passaic dei Ruteni.

- L'Arcivescovo Basil Myron Schott, O.F.M., di Pittsburgh dei Bizantini.

- Il Cardinale Camillo Ruini, Suo Vicario Generale per la Diocesi di Roma e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
AL:AP/.../... VIS 20040913 (230)

SIATE UOMINI DI SPERANZA DI FRONTE "ECLISSI SENSO DI DIO"


CITTA' DEL VATICANO, 13 SET. 2004 (VIS). Questa mattina nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, nel ricevere i Vescovi della Nuova Zelanda al termine della Visita "ad Limina Apostolorum", il Santo Padre Giovanni Paolo II ha affermato che la loro Visita "da una Nazione insulare così distante (...) 'salvaguarda le legittime differenze e tuttavia è attenta ad assicurare che la particolarità non danneggi l'unità ma sia al suo servizio".

"La Nuova Zelanda" - ha proseguito il Pontefice - "va orgogliosa del suo patrimonio culturale, pervaso da una ricca diversità culturale, tuttavia come molti altri paesi soffre oggi gli effetti di un irrefrenabile secolarismo. Le vostre relazioni inequivocabilmente indicano l'urgente necessità del messaggio liberatore di Cristo in una società che sperimenta le tragiche conseguenze dell'eclissi del senso di Dio: l'allontanamento dalla Chiesa; le minacce alla vita della famiglia; la facilità dell'aborto e della prostituzione; una visione della vita distorta che ricerca il piacere e il 'successo' invece della bontà e della saggezza".

"Di fronte a tali inquietanti sviluppi" - ha ribadito il Pontefice - "il popolo neozelandese deve guardare a voi come uomini di speranza, che predicano ed insegnano con passione lo splendore della Verità di Cristo che dissipa l'oscurità ed illumina l'autentico cammino della vita".

Giovanni Paolo II ha ancora affermato che tutti i fedeli "sono chiamati a condividere la vostra testimonianza", in particolare "attraverso la gioiosa partecipazione al culto". Tuttavia, ha rilevato il Papa, "la crescente mancanza del rispetto del precetto della Messa domenicale, del quale ognuno di voi ha parlato con profonda preoccupazione, affievolisce la luce di testimonianza della presenza di Cristo nel vostro Paese. Quando il precetto domenicale è subordinato al popolare concetto di 'fine settimana', indebitamente dominato dal divertimento e dallo sport, invece di essere autenticamente santificato e ravvivato, le persone rimangono intrappolate in un inesorabile e spesso vana ricerca della novità e mancano di sperimentare la freschezza della 'acqua viva' di Gesù".

"Dalla sua sacra liturgia" - ha detto ancora il Santo Padre - "la Chiesa trae forza ed ispirazione per la sua missione evangelizzatrice. (...) È un dovere che nessun credente può ignorare. Inviati dal Signore nella vigna - la casa, la scuola, il posto di lavoro, le organizzazioni civili - i discepoli di Cristo non hanno tempo per 'stare sulla piazza disoccupati', né possono lasciarsi così assorbire dagli affari interni della vita parrocchiale da farsi distrarre dal precetto della evangelizzazione attiva del prossimo".

Rilevando che "le lettere pastorali dei Vescovi rappresentano un bell'esempio del modo nel quale voi cercate con ardore di presentare la verità di Cristo nella pubblica arena", Giovanni Paolo II ha incoraggiato i Presuli "a continuare ad assicurarvi che le vostre affermazioni trasmettano in modo chiaro l'insegnamento magistrale della Chiesa nella sua interezza", specialmente "nella difesa della santità ed unicità del matrimonio. (...) L'istituzione del matrimonio necessariamente comporta la complementarità di marito e moglie che partecipano all'attività creativa di Dio dando la vita ed educando i figli. (...) Ogni tentativo di equiparare il matrimonio ad altre forme di coabitazione viola il suo ruolo unico nel piano di Dio per l'umanità".

Giovanni Paolo II ha espresso apprezzamento "per il notevole contributo delle vostre scuole cattoliche", ed ha ribadito che: "esse devono essere agenti di evangelizzazione al centro della vita parrocchiale!". Infine il Papa ha concluso il suo discorso ribadendo che: "la catechesi e la educazione religiosa attualmente rappresentano un difficile apostolato", ed ha invitato i Presuli "ad assicurarvi che le vostre istituzioni di educazione terziaria siano fonti vibranti di solida catechesi".
AL/.../NUOVA ZELANDA VIS 20040913 (580)

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO SCOMPARSA PATRIARCA PETROS VII


CITTA' DEL VATICANO, 13 SET. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha fatto pervenire al Santo Sinodo del Patriarcato Greco Ortodosso di Alessandria e di tutta l'Africa, un telegramma di cordoglio per la scomparsa del Patriarca Petros VII di Alessandria in un incidente aereo, l'11 settembre scorso:

"Sono rimasto profondamente rattristato nell'apprendere la notizia della tragica morte di Sua Beatitudine Petros VII, Patriarca dell'illustre sede di Alessandria, che il Signore ha chiamato a sé insieme agli Arcivescovi Metropoliti Irinaios di Pelusium e Crisostomo di Cartagine, al Vescovo Nektarios di Madagascar, ai Vicari Patriarcali di Atene e Cipro, e ad alcuni amici e familiari. La tragica morte del Patriarca Petros VII durante un viaggio alla Montagna Sacra è fonte di grande dolore per le Chiese Sorelle Ortodosse del Patriarcato di Alessandria, per il Vescovo di Roma e nella Chiesa Cattolica, e per tutti coloro che apprezzavano il ministero del defunto Patriarca nella Chiesa in Africa ed il suo impegno per l'unità dei cristiani. Ricordo con gratitudine il nostro fraterno scambio di corrispondenza, la nostra vicinanza spirituale, la partecipazione del Patriarcato Greco Ortodosso di Alessandria a significativi avvenimenti come 'La Giornata Mondiale di Preghiera per la Pace nel Mondo' ad Assisi nel 2002 ed i costruttivi contributi del Patriarca Petros al dialogo teologico nelle Chiese Ortodosse nel loro complesso e presso la Commissione Mista Internazionale. Prego il Signore affinché conceda 'grazia su grazia' al suo fedele servitore e accolga lui e i suoi compagni di viaggio terreni nella luce eterna e nella pace riservata ai giusti. Parimenti invoco lo spirito di saggezza di guidare e sostenere il Patriarcato di Alessandria in questo momento di dolore".
TGR/SCOMPARSA PATRIACA PETROS/ALESSANDRIA VIS 20040913 (280)

VEGLI MARIA SULL'UMANITÀ SEGNATA SCONVOLGENTE VIOLENZA

CITTA' DEL VATICANO, 12 SET. 2004 (VIS). Ai pellegrini riuniti nel Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per recitare l'Angelus, il Santo Padre Giovanni Paolo II, nelle riflessioni precedenti la recita della preghiera mariana, ha ricordato: "Secondo un'antica tradizione, si celebra oggi la festa del Nome di Maria. Legato indissolubilmente a quello di Gesù, questo nome è per i cristiani il più dolce, perché a tutti ricorda la Madre comune. A Lei Gesù morente ci ha tutti affidati come figli".

"Vegli Maria" - ha detto il Santo Padre - "sull'umanità in quest'ora segnata da sconvolgenti esplosioni di violenza. Vegli specialmente sulle nuove generazioni, desiderose di costruire un futuro di speranza per tutti. Ho colto questa viva aspirazione ad un mondo di giustizia e di pace anche nei ragazzi, nei giovani e negli adulti dell'Azione Cattolica Italiana, che ho incontrato domenica scorsa a Loreto in occasione del loro pellegrinaggio nazionale".

"Ricordando la loro testimonianza" - ha detto infine il Pontefice - "vorrei qui richiamare le tre consegne che a Loreto ho affidato all'Azione Cattolica: la 'contemplazione' per camminare sulla strada della santità: la 'comunione' per promuovere la spiritualità dell'unità; la 'missione' per essere fermento evangelico in ogni luogo. La Madonna aiuti l'Azione Cattolica a proseguire con entusiasmo nel proprio impegno di testimonianza apostolica, operando sempre in stretto legame con la Gerarchia, e partecipando in modo responsabile alla pastorale parrocchiale e diocesana".
ANG/MARIA:AZIONE CATTOLICA/... VIS 20040913 (240)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 11 SET. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Rogelio Cabrera López, finora Vescovo di Tapachula (Messico), Vescovo di Tuxtla Gutiérrez (superficie: 22.629; popolazione: 1.197.500; cattolici: 924.000; sacerdoti: 110; religiosi: 255), Messico.

- Ha nominato il Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni conclusive del Decimo Centenario del martirio di San Benedetto da Benevento e compagni, evangelizzatoridella Polonia, che avranno luogo a Benevento il 13 e 14 novembre.
NER:NA/.../LÓPEZ:GROCHOLEWSKI VIS 20040913 (90)

POUPARD: URGENTE COOPERAZIONE POPOLI, RELIGIONI, CULTURE


CITTA' DEL VATICANO, 11 SET. 2004 (VIS). Il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha partecipato nel pomeriggio di oggi, alla Seconda Giornata dell'Interdipendenza, organizzata dal Comune di Roma in Piazza del Campidoglio, sul tema: "In memoria dell'11 settembre - Dialogo per la pace".

Il Cardinale Poupard si è detto "intimamente commosso" di partecipare ad un incontro "che ci vede riuniti in nome del dialogo per la pace, (...) in memoria dell'11 settembre, una data che ha segnato in modo tragico e continua a segnare la nostra memoria e la nostra storia comune".

"L'11 settembre rappresenta l'inizio di una nuova fase di crudeltà e disumanità, segnate dalla sanguinosa strage degli innocenti. Siamo rimasti tutti inorriditi davanti alle immagini dei bambini di Beslan.(...) Ci sembra che la nostra umanità sia regredita di secoli o millenni in questi ultimi mesi, in questi ultimi giorni".

Ricordando le due giovani volontarie italiane, sequestrate a Baghdad, il cui sequestro, "come quello di tanti altri civili, non ha alcuna giustificazione possibile", il Cardinale Poupard ha affermato: "Non possiamo accettare questa regressione di umanità da parte di questa gente spietata e senza cuore, per la quale non esistono più uomini e fratelli ma solo oggetti da usare e da abbattere senza il minimo rispetto della sacralità della vita umana. Non possiamo abituarci a questo vivere, a questa perdita del senso dell'esistenza umana, della sua sacralità e intangibilità".

"Questa sera vogliamo riaffermare che la cooperazione tra i popoli, le religioni e le culture non è una scelta tra tante, magari secondaria e accessoria, è ora una urgenza pressante, una vera necessità: tutti siamo chiamati a lavorare insieme come famiglia umana per realizzare il tanto auspicato mondo di pace".
.../PACE:UNDICI SETTEMBRE/POUPARD VIS 20040913 (290)

MARIA CI INCORAGGIA A RAVVIVARE LA FEDE IN CRISTO SALVATORE


CITTA' DEL VATICANO, 11 SET. 2004 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II al Vescovo Lucio Soravito De Franceschi, di Andria-Rovigo (Italia), in occasione del XVII Colloquio Internazionale di Mariologia, che si tiene a Rovigo dal 10 al 12 settembre.

Il Convegno, promosso dalla Congregazione delle Serve di Maria Riparatrici, in occasione del cinquantesimo anniversario dell'incoronazione dell'immagine dell'Addolorata venerata a Rovigo, ha per tema: "Lo sguardo di Maria sul mondo contemporaneo". "Il tema prescelto" - scrive Giovanni Paolo II nel Messaggio datato 8 settembre, Natività della Beata Vergine Maria - "invita a considerare, (...) con gli occhi della Vergine Santa le vicende lieti e tristi del nostro tempo".

"Maria, con il cuore trafitto dalla spada del dolore, ci incoraggia a ravvivare la fede in Colui che ci ha salvato versando il suo sangue prezioso per tutti gli uomini. (...) Il suo amore materno ci è di sprone ad aprire l'animo alle sofferenze degli altri e particolarmente a quanti sono in cerca di risposte valide ai profondi interrogativi dell'esistenza".
MESS/VERGINE/SORAVITO VIS 20040913 (190)

AI VESCOVI USA: PREGARE PER L'ELIMINAZIONE DEL TERRORISMO


CITTA' DEL VATICANO, 11 SET. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, trentatre Vescovi della Regione Ecclesiastica della Pennsylvania e del New Jersey (Stati Uniti d'America), fra i quali otto Vescovi delle Chiese Orientali, in occasione della quinquennale Visita "ad Limina Apostolorum":

"Il Cardinale Justin Rigali" - ha detto il Santo Padre riferendosi al discorso pronunciato dall'Arcivescovo di Philadelphia - "ci ha ricordato che oggi ricorre il terzo anniversario degli attacchi terroristici sferrati contro gli Stati Uniti d'America. Vi assicuro della mia vicinanza al popolo americano e mi unisco a voi nella preghiera per l'eliminazione del terrorismo e per la crescita della civiltà dell'amore".

"Le nostre considerazioni di oggi" - ha proseguito il Pontefice - "sono dedicate all'esercizio della sacra autorità del Vescovo, che deve essere radicata nell'autorità morale di una vita conforme alla condivisione della consacrazione a Cristo ed alla missione. Ciò esige uno stile pastorale ispirato all'esempio di Cristo, il Buon Pastore, volto a promuovere la santità, la comunione e la missione della comunità ecclesiale".

"Come attesta la secolare Tradizione della Chiesa, l'autorità apostolica è una forma di servizio reso al Corpo di Cristo" - ha affermato il Santo Padre. "La storia ha ampiamente dimostrato che il fermo e saggio esercizio dell'autorità apostolica, particolarmente in momenti di crisi, ha permesso alla Chiesa di preservare la sua integrità, indipendenza e fedeltà al Vangelo di fronte alle minacce provenienti dall'esterno e dall'interno".

Il Santo Padre ha detto ancora che: "Il Vescovo è innanzitutto testimone, maestro e modello di santità, ma anche saggio amministratore dei beni della Chiesa. Il potere sacro che egli legittimamente esercita deve essere radicato nell'autorità morale di una vita completamente conforme alla condivisione della consacrazione a Cristo e alla sua missione. (...) I Vescovi devono essere considerati successori degli Apostoli non solo nell'autorità e nel sacro potere, ma soprattutto per la loro vita e testimonianza apostolica".

"Nei nostri incontri" - ha precisato Giovanni Paolo II - "molti di voi hanno espresso la preoccupazione sulla crisi di fiducia nella alte gerarchie della Chiesa provocata dai recenti scandali degli abusi sessuali, sulla generale responsabilità del governo della Chiesa ad ogni livello e i rapporti fra Vescovi, clero e fedeli laici. Sono convinto che oggi, come in ogni altro momento difficile della sua storia, la Chiesa troverà le risorse per un autentico rinnovamento nella saggezza, nella visione e zelo dei Vescovi che si distinguono per la loro santità".

Il Papa ha quindi fatto riferimento "all'odierna necessità che ogni Vescovo sviluppi uno stile pastorale sempre più aperto alla collaborazione con tutti" ed ha ribadito che: "una solida ecclesiologia di comunione (...) non deve essere fraintesa come una concessione al modello democratico di governo secolare, ma come una esigenza intrinseca dell'esercizio dell'autorità episcopale e un mezzo necessario di rafforzamento di quella autorità".

"Ogni atto di governo ecclesiastico, conseguentemente, deve essere volto alla promozione della comunione e della missione. (...) I tre 'munera' dell'insegnamento, santificazione e governo sono chiaramente inseparabili ed interconnessi. (...) L'esperienza dimostra che quando si dà priorità meramente alla stabilità esterna, che comporta un falso senso di sicurezza, si può perdere lo slancio alla conversione personale, al rinnovamento ecclesiale e allo zelo missionario, derivandone un falso senso. Il periodo doloroso dell'auto-esame provocato dagli avvenimenti degli ultimi due anni porterà frutti spirituali solo se porterà l'intera comunità cattolica americana ad una più profonda comprensione dell'autentica natura e missione della Chiesa, ed ad un più intenso impegno affinché la Chiesa nel vostro paese rifletta, in ogni aspetto della sua vita, la luce della grazia e della verità di Cristo".
AL/.../STATI UNITI D'AMERICA VIS 20040913 (610)
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