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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 3 novembre 2004

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 3 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza l'Arcivescovo Francesco Canalini, Nunzio Apostolico in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein.

Sabato 30 ottobre, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP/.../... VIS 20041103 (50)

TELEGRAMMA CORDOGLIO SCOMPARSA CARDINALE GUSTAAF JOOS


CITTA' DEL VATICANO, 3 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha fatto pervenire al Cardinale Godfried Danneels, Arcivescovo di Malines-Bruxelles (Belgio), un telegramma di cordoglio per la scomparsa ieri, all'età di 81 anni, del Cardinale belga Gustaaf Joos:

"Appresa con dolore la dipartita del Cardinale Gustaaf Joos, desidero esprimere la mia unione nella preghiera con la Diocesi di Gand, la Chiesa del Belgio, ed i familiari del defunto. Ricordando i nostri comuni anni a Roma, mi associo volentieri con la preghiera a quanti sono stati colpiti dalla perdita di colui che avevo elevato alla porpora cardinalizia in occasione dell'ultimo Concistoro. Prego affinché il Signore accolga nel suo regno il suo fedele servitore, che per lunghi anni si è adoperato nel suo ministero pastorale. In segno di conforto, accordo con affetto, Signor Cardinale, la Benedizione Apostolica a Lei ed ai pastori, ai fedeli del Belgio, e ai parrocchiani di Landskouter".
TGR/SCOMPARSA/JOOS VIS 20041103 (160)

L'UMANITÀ INTERA CHIAMATA A FORMARE COMUNITÀ FIGLI DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 3 NOV. 2004 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, è stato il Cantico del Libro dell'Apocalisse "Inno dei salvati".

Giovanni Paolo II ha affermato che il Cantico "segna la Liturgia dei Vespri con la semplicità e l'intensità di una lode corale. Esso appartiene alla solenne visione d'apertura dell'Apocalisse, che presenta una sorta di Liturgia celeste a cui anche noi, ancora pellegrini sulla terra, ci associamo durante le nostre celebrazioni ecclesiali".

Il primo elemento dell'Inno, ha precisato il Pontefice, "è la celebrazione dell'opera del Signore. 'Tu hai creato tutte le cose, per la tua volontà furono create, per il tuo volere sussistono'. La creazione rivela infatti l'immensa potenza di Dio". Il Papa ha ricordato che "l'imperatore Domiziano, sotto il cui regno fu forse composta l'Apocalisse, si faceva chiamare col titolo di 'Dominus et deus noster'" ed ha precisato che "I cristiani rifiutavano, (...), di tributare ad una creatura umana, (...) simili titoli e rivolgevano le loro acclamazioni adoranti soltanto al vero 'Signore e Dio nostro'".

Il Santo Padre ha successivamente specificato che al centro del Cantico, è Cristo "Agnello immolato" sulla Croce che ora regna glorioso. In Cristo si realizza "il progetto voluto da Dio" dall'eternità. Cristo ci ha liberato dal male e ha fatto di noi "un regno di sacerdoti (...), e questo regno è aperto all'umanità intera chiamata a formare la comunità dei figli di Dio".

L'Inno del Libro dell'Apocalisse si conclude con una acclamazione finale che riguarda "l'Agnello sgozzato" e che "è il momento della contemplazione pura, della lode gioiosa, del canto d'amore a Cristo nel suo mistero pasquale". Nella Liturgia della Chiesa, ha concluso il Pontefice, viene anticipata l'immagine della gloria celeste, "la Liturgia è 'azione' di Cristo tutto intero. Coloro che qui la celebrano, vivono già in qualche modo, al di là dei segni, nella Liturgia celeste, dove la celebrazione è totalmente comunione e festa".
AG/CANTICO APOCALISSE/... VIS 20041103 (340)

CONFLITTO IN MEDIO ORIENTE E SITUAZIONE PROFUGHI


CITTA' DEL VATICANO, 1 NOV. 2004 (VIS). L'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto ieri al Comitato Specifico di Politica e di Decolonizzazione, sull'Articolo 75: Agenzia di assistenza e di soccorso per i profughi della Palestina in Medio Oriente (UNRWA).

"Interveniamo ancora una volta al presente forum" - ha detto l'Arcivescovo - "per esaminare l'offerta di servizi ai profughi nel ciclo infinito di violenza e terrorismo, di azioni e reazioni militari, di una serie di rappresaglie che generano ulteriore violenza. (...) Da una analisi realistica della situazione si constata che esiste molta retorica sulla pace ma viene dimostrata scarsa volontà politica di risolvere le divergenze". L'Arcivescovo Migliore invita "la comunità internazionale a stimolare la dirigenza israeliana e palestinese a negoziare in buona fede" allo scopo di creare "opportunità per la riconciliazione, il perdono, il compromesso e la collaborazione". In particolare l'Osservatore Permanente ha sottolineato le difficoltà "della popolazione dei rifugiati così sfavorevolmente colpiti da questa 'guerra non dichiarata'".

L'Arcivescovo Migliore ha parlato dei molteplici aspetti dell'opera della Missione Pontificia per la Palestina, ha affrontato la questione della Città Santa di Gerusalemme, affermando che essa è parte della soluzione della situazione in Medio Oriente. Infine ha rinnovato l'invito della Santa Sede ad adottare "provvedimenti internazionalmente garantiti per assicurare la libertà di religione e di coscienza degli abitanti, e accesso permanente e libero ai Luoghi Santi da parte dei fedeli di tutte le religioni e nazionalità".

"È triste" - ha affermato il Nunzio al termine del suo discorso - "constatare che una terra alla quale un tempo era stato affidato un messaggio di amore, di vita, di fratellanza e di pace, definita da molti Terra Santa, nella nostra epoca sia latrice di un messaggio molto diverso al mondo, un messaggio di divisione, distruzione e morte. La famiglia delle nazioni deve incitare tutti le parti interessate a rinnovare l'impegno di portare la pace nella regione".
DELSS/RIFUGIATI:MEDIO ORIENTE/O.N.U.:MIGLIORE VIS 20041103 (320)

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL PAPA PER IL MESE DI NOVEMBRE


CITTA' DEL VATICANO, 1 NOV. 2004 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Giovanni Paolo II per il mese di novembre è la seguente: "Perché ogni uomo e ogni donna cristiani, prendendo consapevolezza della propria vocazione nella Chiesa, rispondano con generosità alla chiamata di Dio e camminino verso la santità nei loro ambienti di vita".

L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perché coloro che sono al servizio della missione non dimentichino mai che dalla santità personale e dall'intima unione con Cristo scaturisce l'efficacia dell'evangelizzazione".
GP-INTENZIONI PREGHIERA/NOVEMBRE/… VIS 20041103 (100)

L'EUROPA NON DIMENTICHI LE SUE RADICI CRISTIANE


CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2004 (VIS). Nelle riflessioni precedenti la recita dell'Angelus con le migliaia di fedeli convenuti questa mattina in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato la firma a Roma del Trattato Costituzionale dell'Unione Europea il 29 ottobre scorso ed ha esortato l'Europa a non dimenticare le sue radici cristiane ed il suo patrimonio spirituale e culturale.

Giovanni Paolo II ha definito la cerimonia della firma del Trattato in Campidoglio come: "un momento altamente significativo nella costruzione della 'nuova Europa', alla quale continuiamo a guardare con fiducia. È la tappa più recente di un cammino che sarà ancora lungo e che appare sempre più impegnativo".

"La Santa Sede è sempre stata favorevole" - ha sottolineato il Pontefice - "alla promozione di un'Europa unita sulla base di quei valori che fanno parte della sua storia. Tener conto delle radici cristiane del Continente significa avvalersi di un patrimonio spirituale che rimane fondamentale per i futuri sviluppi dell'Unione".

Infine il Santo Padre ha auspicato che: "anche negli anni a venire, i cristiani continuino a portare in tutti gli ambiti delle istituzioni europee quei fermenti evangelici che sono garanzia di pace e di collaborazione tra tutti i cittadini nell'impegno condiviso di servire il bene comune".
ANG/EUROPA:RADICI CRISTIANE/... VIS 20041103 (220)

PREGHIERA DEL SANTO PADRE PER TUTTE LE VITTIME TERRORISMO


CITTA' DEL VATICANO, 1 NOV. 2004 (VIS). Alla recita dell'Angelus di questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato che oggi si celebra la Solennità di Tutti i Santi, domani 2 novembre, è la giornata della Commemorazione di tutti i fedeli defunti, ed ha elevato una speciale preghiera per tutte le vittime del terrorismo.

"'Rallegriamoci tutti nel Signore, in questa solennità di tutti i Santi'. Con questo invito alla gioia" - ha detto Giovanni Paolo II - "inizia oggi la Celebrazione eucaristica in onore di Tutti i Santi. La Chiesa pellegrina sulla terra alza lo sguardo al Cielo e si unisce esultante al coro di quanti Dio ha associato alla sua gloria. È la comunione dei santi!".

"Proprio alla luce di questo stupendo mistero" - ha continuato il Santo Padre - "celebreremo domani l'annuale Commemorazione di tutti i fedeli defunti. La Liturgia ci invita a dilatare il cuore e a pregare per tutti, specialmente per le anime più bisognose della divina misericordia".

"Una speciale preghiera elevo a Dio" - ha detto infine il Pontefice - "per tutte le vittime del terrorismo. Mi sento spiritualmente vicino alle loro famiglie e, mentre chiedo al Signore di lenire il loro dolore, lo invoco per la pace nel mondo".
ANG/TUTTI I SANTI:DEFUNTI VIS 20041103 (220)

CENTENARIO DEL BEATO LUIGI GUANELLA: IMITARE LE SUE VIRTÙ

CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2004 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto 2.500 pellegrini appartenenti alle Famiglie religiose fondate dal Beato Luigi Guanella, i Servi della Carità, le Figlie di Santa Maria della Provvidenza ed i rappresentanti del Movimento Laicale Guanelliano.

"Cento anni fa" - ha detto il Papa - "il Beato Luigi Guanella entrava in Roma, con alcuni collaboratori, 'per fare un po' di bene a vantaggio del prossimo'. Da allora voi, cari membri della sua famiglia spirituale, non avete cessato di seguirne le orme, fedeli allo stile del Fondatore, che amava dire: 'Il bene bisogna farlo bene'. Ed anche ora, cercando di essere 'buoni samaritani' dei poveri, voi gestite opere all'avanguardia e rispondenti alle mutate esigenze dei tempi con un apostolato caritativo multiforme".

Riferendosi all'attenzione dedicata ai malati terminali, Giovanni Paolo II ha ricordato che "Fondando la 'Pia Unione del Transito di San Giuseppe' per i morenti, Don Guanella ha saputo suscitare una corrente di preghiere per aiutare quanti stanno per varcare la soglia dell'eternità".

"Dal vostro Beato Fondatore" - ha detto ancora il Pontefice - "avete appreso che, per dare amore ai fratelli, occorre attingerlo alla fornace della carità divina, grazie a un contatto costante con Cristo nella preghiera. Vi animi quel forte spirito di fede che faceva ripetere a Don Guanella: 'È Dio che fa, noi siamo solo strumenti della Provvidenza'".

Il Santo Padre ha esortato i membri della Famiglia Guanelliana dicendo: "La presenza in questi giorni a Roma delle sue spoglie mortali vi sia di incoraggiamento ad imitare le sue virtù, per tendere con tutte le forze alla 'misura alta' della vita cristiana, che è la santità".
AC/CENTENARIO DON GUANELLA/... VIS 20041103 (290)

PROMUOVERE DIALOGO E TOLLERANZA A CIPRO


CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto in udienza il Presidente Tassos Papadopoulos di Cipro e nel suo discorso in inglese, ha rivolto parole di saluto al Presidente e "al popolo del suo Paese, sempre profondamente fedele al messaggio cristiano".

"Incoraggio lei e i suoi concittadini" - ha detto il Papa - "nel suo impegno a promuovere il dialogo e la tolleranza fra i diversi gruppi etnici e religiosi del Paese. Soltanto impegnandosi nella comprensione e nel rispetto reciproco si possono risolvere le antiche tensioni e si può conseguire l'unità fondata sui principi della solidarietà e della giustizia. Prego Dio Onnipotente affinché ricolmi Lei e tutto il popolo cipriota dei doni della pace e dell'armonia".
AC/PRESIDENTE CIPRO/PAPADOPOULOS VIS 20041103 (140)
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