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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 12 novembre 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Wilhelmus de Bekker, Vescovo di Paramaribo (superficie: 163.820; popolazione: 459.281; cattolici: 105.635; sacerdoti: 23; religiosi: 15), Suriname. Il Vescovo eletto, finora Amministratore Diocesano e Parroco della medesima Circoscrizione Ecclesiastica, è nato a Helmond (Paesi Bassi) nel 1939, è stato ordinato sacerdote nel 1985.
NER/../DE BEKKER VIS 20041112 (70)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- L'Onorevole Francesco Storace, Presidente della Regione Lazio.

- Il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/.../... VIS 20041112 (40)

IX RIUNIONE ASSEMBLEA SPECIALE PER L'AMERICA SINODO VESCOVI

CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2004 (VIS). Un Comunicato, reso pubblico oggi, annuncia che il Consiglio della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi per l'Assemblea Speciale per l'America ha tenuto la Nona Riunione in Vaticano il giorno 5 novembre, sotto la presidenza dell'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi. Alla Riunione hanno partecipato otto Membri del Consiglio e sei Officiali del Sinodo dei Vescovi.

Dopo una riesamina dell'attività della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi a partire dall'Ottava Riunione del Consiglio, si è svolta la discussione sull'applicazione dell'Esortazione nelle varie Chiese particolari d'America, con speciale riferimento alla situazione attuale della società e della Chiesa nei singoli Paesi e nel Continente e con l'esame dei principali problemi pastorali attuali per trovare una soluzione in spirito di comunione tra le Chiese particolari in America e nella Chiesa Cattolica.
SE/CONSIGLIO:AMERICA:RIUNIONE/ETEROVIC VIS 20041112 (150)

RICERCA SCIENTIFICA NON IGNORI INTANGIBILITÀ ESSERE UMANO


CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II al Presidente dell'Associazione dei Medici Cattolici Italiani, Prof. Domenico Di Virgilio, in occasione del XXIII Congresso Nazionale dell'Associazione.

Nel Messaggio, datato 9 novembre, il Santo Padre riafferma i principi etici fondati sul Giuramento di Ippocrate: "non vi sono vite indegne di essere vissute; non vi sono sofferenze, per quanto penose, che possano giustificare la soppressione di un'esistenza; non vi sono ragioni, per quanto alte, che rendano plausibile la 'creazione' di esseri umani destinati ad essere utilizzati e distrutti".

"Vi ispiri sempre nelle vostre scelte la convinzione che la vita va promossa e difesa" - scrive il Pontefice - "dal suo concepimento fino al suo tramonto naturale: ciò che vi farà riconoscere come medici cattolici sarà proprio la difesa della dignità inviolabile di ogni persona umana. Nella vostra opera di salvaguardia e di promozione della salute, non trascurate mai la dimensione spirituale dell'uomo".

Ribadendo che il progresso scientifico è "uno strumento formidabile per migliorare le condizioni di vita e di benessere, dall'altra può anche essere asservito alla volontà di sopraffazione e di dominio. La ricerca scientifica, per sua propria natura orientata al bene dell'uomo, rischia allora di smarrire la sua vocazione originaria. Nessun tipo di ricerca può ignorare l'intangibilità di ogni singolo essere umano: violare questa barriera significa aprire le porte a una nuova forma di barbarie".
MESS/VITA/MEDICI CATTOLICI ITALIANI VIS 20041112 (250)

COSCIENZA CRITICA PER DISCERNERE SIGNIFICATO VITA E STORIA

CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre, nel ricevere il Presidente della Repubblica del Portogallo, Signor Jorge Sampaio, ha ricordato la sua visita del 2000 a Fatima per la Beatificazione "di due piccoli grandi portoghesi: Francisco e Jacinta Marto".

"La luce benefica che brilla nella loro vita" - ha detto il Papa - "illumina il mondo intero che continua a guardare con speranza al Portogallo, soprattutto mentre prende coscienza della grave crisi di valori della nostra società, sempre più disorientata davanti alle decisioni etiche indispensabili per il cammino futuro dell'umanità".

Giovanni Paolo II ha detto che: "la formazione di una coscienza critica per discernere il senso della vita e della storia costituisce la maggiore sfida culturale del momento presente, che la Chiesa in Portogallo intende affrontare come dimostra il nuovo Concordato che entrerà presto in vigore".
AC/.../SAMPAIO VIS 20041112 (160)

LA MEDICINA SI PONE SEMPRE AL SERVIZIO DELLA VITA


CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere i 600 partecipanti alla Conferenza Internazionale sulle Cure Palliative, promossa dal Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, tuttora in corso in Vaticano, ha voluto ringraziarli per il loro "impegno scientifico e umano a favore di quanti si trovano in uno stato di sofferenza".

"La medicina" - ha detto il Papa - "si pone sempre al servizio della vita. Anche quando sa di non poter debellare una grave patologia, dedica le proprie capacità a lenirne le sofferenze. Lavorare con passione per aiutare il paziente in ogni situazione significa aver coscienza dell'inalienabile dignità di ogni essere umano, anche nelle estreme condizioni dello stato terminale".

Il Pontefice ha ribadito che la fede può aiutare la persona che soffre e renderla capace di lenire la sofferenza altrui. "Di fatto esiste una relazione direttamente proporzionale tra la capacità di soffrire e la capacità di aiutare chi soffre". Le persone più sensibili al dolore altrui e disponibili ad assistere chi soffre "sono anche più disposte ad accettare, con l'aiuto di Dio, le proprie sofferenze".

Il Santo Padre ha fatto riferimento al problema dell'eutanasia, definendolo uno "tra i drammi causati da un'etica che pretende di stabilire chi può vivere e chi deve morire. (...) Anche se motivata da sentimenti di una mal intesa compassione, (...) l'eutanasia invece che riscattare la persona dalla sofferenza ne realizza la soppressione. La compassione, quando è priva della volontà di affrontare la sofferenza (...) porta alla cancellazione della vita per annientare il dolore, stravolgendo così lo statuto etico della scienza medica. La vera compassione, al contrario, promuove ogni ragionevole sforzo per favorire la guarigione del paziente".

Sulla questione relativa alla terapia intensiva, il Papa ha affermato che: "L'eventuale decisione di non intraprendere o di interrompere una terapia sarà ritenuta eticamente corretta quando questa risulti inefficace o chiaramente sproporzionata ai fini del sostegno alla vita o del recupero della salute. Il rifiuto dell'accanimento terapeutico, pertanto, è espressione del rispetto che in ogni istante si deve al paziente".

Il Papa ha inoltre ribadito l'importanza di "accompagnare il paziente fino alla fine, ponendo in atto tutte le azioni e attenzioni possibili per diminuirne le sofferenze e favorirne nell'ultima parte dell'esistenza terrena un vissuto per quanto possibile sereno, che ne disponga l'animo all'incontro con il Padre celeste".

Precisando che le cure palliative mirano a lenire "una vasta gamma di sintomi di sofferenza di ordine fisico, psichico e mentale", il Santo Padre ha sottolineato che perciò richiedono l'intervento di personale specializzato. La somministrazione degli analgesici, ha specificato il Papa, "dovrà essere effettivamente proporzionata all'intensità e alla cura del dolore, evitando ogni forma di eutanasia quale si avrebbe somministrando ingenti dosi di analgesici proprio con lo scopo di provocare la morte".

Il Papa ha concluso il suo discorso ribadendo che: "La scienza e la tecnica, tuttavia, non potranno mai dare risposta soddisfacente agli interrogativi essenziali del cuore umano. A queste domande può rispondere solo la fede. La Chiesa intende continuare ad offrire il proprio contributo specifico attraverso l'accompagnamento umano e spirituale degli infermi".
AC/CURE PALLIATIVE/... VIS 20041112 (530)
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