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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 26 novembre 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Antofagasta (Cile), presentata dall'Arcivescovo José Patricio Infante Alfonso, per raggiunti limiti d'età. Gli succede l'Arcivescovo Pablo Lizama Riquelme, finora Coadiutore della medesima Arcidiocesi.
RE:NER/.../INFANTE:LIZAMA VIS 20041126 (50)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Ali Abdullah Saleh, Presidente della Repubblica dello Yemen, e Seguito.

- Il Professor Carl A. Anderson, Cavaliere Supremo dei Cavalieri di Colombo.

- Il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/.../... VIS 20041126 (60)

GARANTIRE I DIRITTI FONDAMENTALI DEI DETENUTI


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i partecipanti alla Conferenza dei Responsabili delle Amministrazioni Penitenziarie dei 45 Stati aderenti al Consiglio d'Europa.

Il Papa ha ricordato che la Conferenza si propone di "rendere sempre più rispondenti alle esigenze dei carcerati le norme penitenziarie d'Europa. (...) In ogni Nazione civile" - ha ribadito il Pontefice - "deve essere preoccupazione condivisa la tutela dei diritti inalienabili di ogni essere umano. Con l'impegno di tutti si dovranno, pertanto, correggere eventuali leggi e norme che li ostacolassero, specialmente quando si trattasse del diritto alla vita e alla salute, del diritto alla cultura, al lavoro, all'esercizio della libertà di pensiero e alla professione della propria fede".

"Il rispetto della dignità umana" - ha proseguito il Papa - "è un valore della cultura europea, che affonda le sue radici nel cristianesimo; un valore umano universale e, come tale, suscettibile del più largo consenso. Ogni Stato deve preoccuparsi che in tutte le carceri sia garantita la piena attenzione ai diritti fondamentali dell'uomo".

Il Santo Padre ha detto ancora che: "Misure semplicemente repressive o punitive, alle quali normalmente oggi si fa ricorso, risultano inadeguate al raggiungimento di obiettivi di autentico recupero dei detenuti. (...) Occorre abolire quei trattamenti fisici e morali che risultano lesivi della dignità umana ed impegnarsi a meglio qualificare professionalmente il ruolo di chi opera all'interno degli istituti di pena".

Incoraggiando la ricerca di pene alternative al carcere "con programmi di formazione umana, professionale, spirituale", il Papa ha fatto riferimento all'utilità dei ministri di culto che sono chiamati "a svolgere un compito delicato e per alcuni versi insostituibile". Inoltre, ha ricordato ancora il Santo Padre, sono numerose "le istituzioni e le associazioni di volontariato dedite all'assistenza dei detenuti e al loro reinserimento nella società".

Infine Giovanni Paolo II ha ribadito che "Legittima preoccupazione, (...) è che il rispetto della dignità umana dei detenuti non vada a scapito della tutela della società. Per questo si insiste sulla necessità di difendere i cittadini, anche con quelle forme di deterrenza che sono rappresentate dell'esemplarità delle pene. Ma la doverosa applicazione della giustizia per difendere i cittadini e l'ordine pubblico non contrasta con la debita attenzione ai diritti dei carcerati e al recupero delle loro persone; al contrario, si tratta di due aspetti che si integrano. Prevenzione e repressione, detenzione e risocializzazione sono interventi tra loro complementari".
AG/AMMINISTRAZIONI PENITENZIARIE/... VIS 20041126 (410)

PROPOSTA GIORNATA NAZIONALE PREGHIERA VOCAZIONI IN U.S.A.


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II nel ricevere, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum", i Vescovi delle Province Ecclesiastiche di Dubuque, Kansas City in Kansas, Omaha e St. Louis, ha proseguito le sue riflessioni sull'esercizio del governo episcopale, in particolare "il rapporto che vi unisce ai vostri più stretti collaboratori nell'apostolato, i vostri fratelli sacerdoti".

Il Santo Padre ha sottolineato che il rapporto che unisce i Vescovi ai loro sacerdoti deriva "dalla grazia degli Ordini Sacri e dalla missione affidata da Cristo Risorto agli Apostoli ed ai loro successori nella Chiesa".

"Insieme alla promozione della fiducia reciproca, del dialogo, di uno spirito di unità e di un comune spirito missionario nel vostro rapporto con i sacerdoti" - ha aggiunto il Santo Padre - "il Vescovo deve anche coltivare nel presbiterato un senso di corresponsabilità per il governo della Chiesa locale" che "esige una solida visione ecclesiologica. (...) Obiettivo fondamentale del vostro governo deve essere l'incoraggiamento e il coordinamento del ministero pastorale compiuto nel vasto insieme delle parrocchie ed istituzioni correlate che costituiscono la Chiesa locale. La parrocchia, infatti, è 'preminente fra tutte le altre comunità della Diocesi".

Giovanni Paolo II ha affermato che il rinnovamento della vita ecclesiale "deve giustamente iniziare con la rivitalizzazione della comunità parrocchiale, centrata (...) sulla predicazione del Vangelo e la celebrazione dell'Eucaristia. Il Vescovo ha in essa un ruolo indispensabile, promuovendo con autorità l'insegnamento della Chiesa e proponendo un piano pastorale unificato capace di ispirare e dirigere l'apostolato del clero e del laicato. (...) L'intera comunità cristiana ha bisogno di essere incoraggiata a volgersi dalla 'Messa alla missione', nel perseguimento della santità e al servizio della nuova evangelizzazione".

"Un essenziale preoccupazione del governo responsabile deve essere quella di provvedere al futuro" - ha sottolineato il Santo Padre - "Nessuno può negare che il declino delle vocazioni al sacerdozio rappresenta una grande sfida per la Chiesa negli Stati Uniti d'America, che non può essere ignorata o rinviata. La risposta a tale sfida deve essere l'assidua preghiera secondo il comandamento del Signore. (...) Proporrei alla vostra attenzione che la comunità cattolica nel vostro Paese promuova ogni anno una giornata nazionale di preghiera per le vocazioni al sacerdozio".

La preoccupazione per il futuro, ha concluso il Papa, implica anche "attenzione alla formazione in seminario, (...) l'impegno alla santità e alla saggezza spirituale, la formazione per una direzione prudente, una generosa dedizione al gregge" ed "una solida e continua formazione per il clero".
AL/GOVERNO:SACERDOTI/U.S.A. VIS 20041126 (430)

YEMEN: NECESSARIE COMPRENSIONE E TOLLERANZA


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto il Signor Abdullah Saleh, Presidente della Repubblica dello Yemen, che, in un breve discorso in inglese, ha ringraziato "per i gentili sentimenti espressi a nome del popolo yemenita".

"In questo momento di fermento nella vostra regione" - ha detto il Papa - "esorto lei e tutti gli uomini e le donne di buona volontà a combattere il terrorismo, impegnandosi a favore della pace e della giustizia. Ciò sarà possibile solo quando verrà riconosciuta l'attuale necessità di tolleranza e reciproca comprensione. In questa prospettiva, incoraggio i vostri sforzi di promuovere uno spirito di franco ed aperto dialogo tra religioni e popoli diversi nella Penisola Arabica. È mia fervente preghiera che Dio Onnipotente ricolmi lei e tutto il popolo yemenita, dei doni della pace, dell'armonia e della riconciliazione".
AC/PRESIDENTE YEMAN/SALEH VIS 20041126 (150)
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