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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 31 gennaio 2005

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 31 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia presentata dal Monsignore Piero Monni dall'incarico di Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione Mondiale del Turismo ed ha chiamato a succedergli nel medesimo incarico il Monsignore Giovanni Francesco Brugnaro, finora Capo Ufficio nella Congregazione per le Chiese Orientali.

Sabato 29 gennaio il Santo Padre ha nominato Consultori della Congregazione per l'Educazione Cattolica: il Vescovo Allen Henry Vigneron, di Oakland (Stati Uniti d'America); il Vescovo Stanislaw Wojciech Wielgus, di Plock (Polonia); il Vescovo Jean?Louis Brugués, di Angers (Francia); il Vescovo Diego Coletti, di Livorno (Italia); il Vescovo Rainer Woelki, Ausiliare di Köln (Germania); il Vescovo Fabio Duque Jaramillo, di Armenia (Colombia); il Sacerdote Carlo Bresciani, Professore presso il Seminario Vescovile di Brescia (Italia); il Padre Lawrence B. Terrein, P.S.S., Superiore Generale dei Sulpiziani (Francia); il Monsignore Krzysztof Pawlina, Rettore del Seminario Maggiore di Warszawa (Polonia); il Padre. Francisco Mateos Gil, L.C., Professore presso il Pontificio Ateneo "Regina Apostolorum", Roma; Suor Lydia M. Allen, R.S.M., Mainz (Germania), esperta in psicologia; il Sacerdote Hubertus Blaumeiser, Professore incaricato presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana, Roma; il Sacerdote Bernhard Körner, Professore presso la Facoltà Teologica di Graz (Austria); il Sacerdote Javier Canosa Rodríguez, Professore presso la Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università della Santa Croce, Roma; il Monsignore Guy Réal Thivierge, Segretario Generale della F.I.U.C. (Francia); il Padre James Conn, S.I., Professore Ordinario presso la Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università Gregoriana, Roma; il Monsignore Alfredo Horacio Zecca, Rettore della Pontificia Università Cattolica di Buenos Aires (Argentina); il Padre David M. O'Connell, C.M., Rettore dell'Università Cattolica d'America, Washington (Stati Uniti d'America); il Padre Franco Imoda, S.I., Rettore emerito della Pontificia Università Gregoriana, Roma; il Padre Antonio Maria Perrone, Sch.P., Presidente della F.I.D.A.E., Roma; Suor Ausilia Chang Hiang?Chu, F.M.A., Preside della Pontificia Facoltà di Scienze dell'Educazione "Auxilium", Roma; il Sacerdote Kevin Doran, Coordinatore Nazionale per le Vocazioni Diocesane, Conferenza Episcopale Irlandese, Dublin (Irlanda); il Padre Antonio Fiorenza, R.C.I., Vicario Generale dei Rogazionisti, Roma; il Sacerdote Jesús Arriero Pulido, dei Sacerdoti Operai Diocesani, Roma; il Monsignore Paolo Selvadagi, Rettore del Pontificio Seminario Romano Minore, Roma; il Sacerdote Ludovico Caputo, S.D.V., Superiore Generale dei Padri Vocazionisti; Suor Maria De Luca, Direttrice della Rivista di Orientamento per giovani "Se vuoi" (Italia); e il Professor Manuel António Garcia Braga Da Cruz, Rettore dell'Università Cattolica Portoghese, Lisboa (Portogallo); Professor Étienne Verhack, Segretario Generale del C.E.E.C., Bruxelles (Belgio).
NA:RE/.../... VIS 20050131 (410)

PRESENTAZIONE AL SANTO PADRE ANNUARIO PONTIFICIO 2005


CITTA' DEL VATICANO, 31 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina è stato consegnato al Santo Padre l'Annuario Pontificio 2005.

Un Comunicato, reso pubblico oggi, illustra alcune novità della nuova edizione. Nel 2004 il Santo Padre ha eretto 10 nuove Sedi Vescovili ed 1 Vicariato Apostolico; ha costituito 6 Sedi Metropolitane ed ha nominato un totale di 171 nuovi Vescovi.

Il numero di fedeli battezzati si è accresciuto a livello planetario, passando da 1.071 milioni nel 2002 a 1.086 milioni nel 2003. Riguardo alla distribuzione dei cattolici nelle varie aree geografiche, risulta che l'America raccoglie il 49,8% dei cattolici del mondo intero, mentre l'Europa ne raccoglie il 25,8%, l'Africa il 13,2%, l'Asia il 10,4 e l'Oceania lo 0,8%.

Il Comunicato precisa che i sacerdoti sono 405.450, di cui 268.041 membri del clero diocesano e 137.409 del clero religioso. Il numero complessivo di sacerdoti nel 2003 rispetto a quello del 2002 si è incrementato. Sono anche aumentate le ordinazioni sacerdotali, che nel 2003 sono state 9.317 e, nel 2002, 9.247. Il numero di seminaristi iscritti ai seminari di filosofia e teologia è passato da 112.643 nel 2002 a 112.373 nel 2003. Infine, relativamente al numero di seminaristi in ogni continente, l'America conta 37.191 unità, l'Asia 27.931, l'Europa 24.387, l'Africa 21.909 e l'Oceania 955.
AP/ANNUARIO PONTIFICIO 2005/... VIS 20050131 (220)

SOSPESE OGGI UDIENZE PRIVATE SINDROME INFLUENZALE DEL PAPA


CITTA' DEL VATICANO, 31 GEN. 2005 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Navarro-Valls ha rilasciato questa mattina la seguente dichiarazione: "A causa di una sindrome influenzale, iniziata nella giornata di ieri, è stato consigliato al Santo Padre di sospendere le udienze private previste oggi. Tuttavia, è stato consegnato al Santo Padre l'Annuario Pontificio 2005".
OP/PAPA:INFLUENZA/NAVARRO-VALLS VIS 20050131 (70)

VINCERE INGIUSTIZIA CON GIUSTIZIA, VENDETTA COL PERDONO


CITTA' DEL VATICANO, 30 GEN. 2005 (VIS). Prima della recita dell'Angelus, il Santo Padre ha salutato i numerosi ragazzi e giovani dell'Azione Cattolica Italiana presenti in Piazza San Pietro, a conclusione del "mese della pace".

Giovanni Paolo II ha ricordato che: "Nel Vangelo odierno Gesù proclama: 'Beati gli operatori di pace'. Anche i piccoli possono esserlo! Anch'essi debbono allenarsi al dialogo e imparare a 'vincere il male col bene', come ho ricordato a tutti nel recente Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace. Occorre vincere l'ingiustizia con la giustizia, la menzogna con la verità, la vendetta col perdono, l'odio con l'amore".

"Questo stile di vita non si improvvisa" - ha proseguito il Pontefice - "ma richiede educazione, fin dall'infanzia. Un'educazione fatta di saggi insegnamenti e soprattutto di validi modelli in famiglia, nella scuola e in ogni ambito della società. Le parrocchie, gli oratori, le associazioni, i movimenti e i gruppi ecclesiali devono diventare sempre più luoghi privilegiati di questa pedagogia della pace e dell'amore, dove imparare a crescere insieme".

Il Santo Padre ha pregato Maria "Regina della Pace, perché aiuti i giovani, che tanto desiderano la pace, a diventarne coraggiosi e tenaci costruttori".

Dopo la recita dell'Angelus, il Papa ha ricordato che si celebra oggi la Giornata mondiale dei malati di lebbra ed ha detto: "Nelle aree più povere del mondo questa malattia, pur curabile, continua a colpire milioni di persone, tra cui molti bambini. A tutti questi fratelli e sorelle rivolgo uno speciale saluto assicurando la mia preghiera, che estendo a quanti, in vari modi, li assistono. Auspico che l'impegno della comunità internazionale riesca ad eliminare completamente questa piaga sociale".

Al termine il Santo Padre ha ascoltato un messaggio di pace letto dal suo studio privato da un ragazzo e da una ragazza di Azione Cattolica. Successivamente i due ragazzi hanno liberato due colombe bianche, simboleggianti la pace. Une delle colombe è entrata nello studio del Papa che l'ha spinta fuori, mentre quella cercava ripetutamente di entrare, alla fine un assistente di camera si è assicurato che la colomba volasse via.
ANG/PACE:LEBBRA/... VIS 20050131 (360)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Monsignore Antoni Stankiewicz, Decano del Tribunale della Rota Romana.

- I Membri del Collegio dei Prelati Uditori della Rota Romana.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/.../... VIS 20050131 (60)

COMMISSIONE MISTA ESAME NORME CASI ACCUSA ABUSO SESSUALE


CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2005 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, ha rilasciato questa mattina la dichiarazione che segue:

"Il 31 gennaio ed il 1° febbraio, come previsto, si incontrerà in Vaticano la Commissione Mista per l'esame nelle norme dei casi di accusa di abuso sessuale su minorenni".

"La Commissione è composta da Delegati della Conferenza Episcopale Statunitense (USCCB) e Rappresentanti di Dicasteri della Curia Romana".

"La Commissione ha lo scopo di studiare l'applicazione delle norme approvate l'8 dicembre 2002, 'ad experimentum' per due anni, e di valutare le linee guida per il futuro, nel contesto del diritto universale della Chiesa".
OP/COMMISSIONE ABUSI SESSUALI/NAVARRO-VALLS VIS 20050131 (120)

ARCIVESCOVO CORDES INVIATO DEL PAPA NEL SUD-EST ASIATICO

CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2005 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Messaggio, datato 22 gennaio, del Santo Padre Giovanni Paolo II all'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum", che si recherà, quale Inviato del Papa, nel Sud-Est Asiatico, per assicurare tutta la partecipazione e vicinanza nella preghiera di Giovanni Paolo II "a tutti coloro che sono stati colpiti dalla tragedia e ne soffrono le conseguenze". L'Arcivescovo Cordes sarà in Indonesia dal 29 gennaio al 1° febbraio e nello Sri Lanka dal 2 al 4 febbraio prossimo.

Il Papa scrive nel Messaggio che: "L'enorme devastazione e perdita di vita umane provocate recentemente dal terremoto e dal maremoto nel Sud-Est Asiatico hanno suscitato in tutto il mondo una vasta reazione di solidarietà, accompagnata da una massiccia mobilitazione di aiuti umanitari. Sono profondamente grato al Pontificio Consiglio 'Cor Unum' e alle numerose agenzie cattoliche di aiuto e di assistenza per gli sforzi dispiegati nel contribuire a soccorrere le popolazioni colpite da questa immane catastrofe naturale".

"Auspico" - scrive il Pontefice - "che la solidarietà dimostrata dai nostri fratelli e sorelle in tutto il mondo sia fonte di incoraggiamento, perseveranza e speranza per tutti coloro che sono impegnati nella grande opera di ricostruzione che si prospetta. Chiedo inoltre ai fedeli delle differenti religioni di lavorare insieme nell'offrire conforto ed assistenza a coloro che sono nel bisogno. Possa tale catastrofe, con la grazia di Dio, condurre ad un futuro di maggiore generosità, cooperazione ed unità al servizio del bene comune da parte degli individui, dei popoli e delle nazioni".

"Nell'indicare a tutti la luce del Vangelo" - conclude Giovanni Paolo II - "esprimo fervidi voti affinché la Comunità cristiana giunga a rafforzare la propria fede nella misteriosa provvidenza di Dio e ad un'unione sempre maggiore con il Signore Gesù nel mistero della sua sofferenza e risurrezione. Per le autorità civili e per tutti coloro che sono impegnati nell'opera di soccorso invoco il dono divino della saggezza e della forza".

Un Comunicato del Pontificio Consiglio "Cor Unum" rende noto che obietivo del viaggio in Asia dell'Arcivescovo Cordes, latore del Messaggio del Santo Padre a tutte le popolazioni colpite, "è testimoniare di persona la vicinanza e la solidarietà del Papa e della Chiesa verso quanti soffrono le conseguenze del maremoto e, allo stesso tempo, contribuire al coordinamento delle molteplici iniziative della Agenzie cattoliche operanti sul territorio da quel drammatico 26 dicembre".

L'Arcivescovo Cordes che sarà accompagnato dal Monsignore Giovanni Pietro Dal Toso, Sotto-Segretario del Dicastero, incontrerà le autorità civili e religiose e gli esponenti delle Caritas e delle Organizzazioni non governative cattoliche presenti nei due Paesi. L'Arcivescovo infine celebrerà alcune Sante Messe in suffragio delle vittime.
MESS/INVIATO:AIUTI:VITTIME MAREMOTO/CORDES VIS 20050131 (460)

MESSAGGIO 52° GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA


CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2005 (VIS). Il Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute ha pubblicato il Messaggio del Cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente del Dicastero, per la celebrazione, domani, della "52° Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra".

Il Messaggio ha inizio con l'esortazione dell'Apostolo Paolo alla Chiesa di Roma, "piangete con quelli che sono nel pianto", perché "se un membro soffre tutte le membra soffrono insieme". Il Cardinale precisa che mentre siamo in grado di "celebrare il dominio dell'Uomo" sulla malattia di Hansen, "essa è ancora presente e letale fortemente in almeno nove Paesi" e "ancora più deleterio è il persistere dei preconcetti nei confronti dei malati di lebbra, motivo di vergogna e soggetti ad assurda discriminazione. (...) Ma finché non verrà eliminata la concezione di indelebile 'marchio di infamia', la lotta finalizzata ad una vittoria sulla lebbra durerà ancora a lungo".

Il Cardinale Lozano ricorda le parole del Santo Padre ai membri del Pontificio Consiglio, il 21 gennaio scorso, in occasione dell'Assemblea Plenaria, ed afferma: "non sono dispensati 'i responsabili della Chiesa da un'attenzione stimolante ed operosa alle strutture dove il malato soffre talora forme di emarginazione e di carenza di sostegno sociale", in particolare in quelle "aree del mondo dove i malati più bisognosi, nonostante i progressi della medicina, mancano di farmaci e di adeguata assistenza".

"Grazie a Dio i farmaci non mancano più" - ha affermato il Cardinale Lozano Barragán, e sebbene esistano organismi specifici preposti alla lotta contro la lebbra, tuttavia è la presenza capillare sul territorio di infrastrutture sanitarie più adeguate e di personale professionalmente competente che si trova in difficoltà. Citando le statistiche delle conferenze episcopali nazionali, per l'anno 2003, il Cardinale ha precisato che, nel mondo, la Chiesa gestisce 656 lebbrosari (Africa 254; America: 69; Asia; 327; Europa 4; Oceania: 2).

"Ci sia di monito" - scrive ancora il Cardinale Lozano Barragán - "quanto il Papa scrive per questo 'Anno dell'Eucaristia'", nella 'Mane nobiscum Domine': "'L'Eucaristia non è solo espressione di comunione nella vita della Chiesa; essa è anche progetto di solidarietà per l'intera umanità".

Il Presidente del Dicastero esprime un "particolare grazie ai Missionari che si prendono cura di questi fratelli, realizzando la specifica Pastorale del 'Vangelo della Speranza'. Essi stanno vivendo e insegnando al mondo intero che il prendersi cura di corpi così martoriati, è fraterna condivisione e allo stesso momento comunicazione di Fede nel Cristo morto e risorto. 'Segno' presente di speranza di vittoria totale della vita'".

"Nel mistero del 'Corpo Mistico della Chiesa', in unione con il Cristo Sofferente" leggiamo a conclusione del Messaggio - "il malato di lebbra si sentirà al centro del progetto di cooperazione di salvezza dell'umanità, e con l'aiuto efficace e fraterno del Missionario verserà la personale sofferenza nel mistero della 'sofferenza redentiva di Cristo'".
CON-AVA/GIORNATA MONDIALE LEBBRA/LOZANO VIS 20050131 (460)

INVIATO SPECIALE XIII GIORNATA MONDIALE MALATO IN CAMERUN


CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2005 (VIS). Oggi è stata pubblicata la Lettera con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, ad Inviato Speciale alle celebrazioni della XIII Giornata Mondiale del Malato, che avranno luogo a Yaoundé (Camerun), nei giorni 9-11 febbraio prossimo.

La Missione Pontificia che accompagnerà il Cardinale Lozano è composta dal Sacerdote Théodore Toko, Segretario Generale Aggiunto della Conferenza Episcopale Nazionale del Camerun (CENC) e dal Sacerdote Paul-Marie Philémon Mbida, Responsabile della Pastorale della Salute per l'Arcidiocesi di Yaoundé.
GPII-LETTERA/INVIATO SPECIALE/CAMERUN:LOZANO VIS 20050131 (110)

ROTA ROMANA: DIMENSIONE MORALE ATTIVITÀ DEI GIUDICI


CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2005 (VIS). Come di consueto nella solenne inaugurazione dell'Anno Giudiziario, il Papa ha ricevuto oggi il Decano, i Prelati Uditori, gli Officiali e gli Avvocati del Tribunale della Rota Romana.

Il Santo Padre ha presentato quest'anno alcune considerazioni relative alla dimensione morale dell'attività degli operatori giuridici presso i tribunali ecclesiastici, "soprattutto per quel che riguarda il dovere di adeguarsi alla verità sul matrimonio, così come essa è insegnata dalla Chiesa".

"Gli interessi individuali e collettivi" - ha detto ancora il Papa - "possono, infatti, indurre le parti a ricorrere a vari tipi di falsità e perfino di corruzione allo scopo di raggiungere una sentenza favorevole. Da questo rischio non sono immuni nemmeno i processi canonici, in cui si cerca di conoscere la verità sull'esistenza o meno di un matrimonio".

Giovanni Paolo II ha proseguito affermando: "In nome di pretese esigenze pastorali, qualche voce s'è levata per proporre di dichiarare nulle le unioni totalmente fallite. Per ottenere tale risultato si suggerisce di ricorrere all'espediente di mantenere le apparenze procedurali e sostanziali, dissimulando l'inesistenza di un vero giudizio processuale. Si è così tentati di provvedere ad un'impostazione dei capi di nullità e ad una loro prova in contrasto con i più elementari principi della normativa e del magistero della Chiesa".

"È evidente" - ha ribadito il Pontefice - "l'oggettiva gravità giuridica e morale di tali comportamenti, che non costituiscono sicuramente la soluzione pastoralmente valida ai problemi posti dalle crisi matrimoniali".

Il Papa ha ricordato di aver fatto riferimento, in diversi discorsi alla Curia Romana, all'"essenziale rapporto che il processo ha con la ricerca della verità oggettiva. Di ciò devono farsi carico innanzitutto i Vescovi, che sono i giudici per diritto divino delle loro comunità" e devono "impegnarsi in prima persona per curare l'idoneità dei membri dei tribunali (...), per accertare la conformità delle sentenze con la retta dottrina".

Il giudice, ha sottolineato ancora il Santo Padre "deve essere innanzitutto convinto che la verità esiste. (...) Bisogna resistere alla paura della verità" e non lasciarsi "condizionare né da sentimenti di falsa compassione per le persone, né da falsi modelli di pensiero, anche se diffusi nell'ambiente. Egli sa che le sentenze ingiuste non costituiscono mai una vera soluzione pastorale, e che il giudizio di Dio sul proprio agire è ciò che conta per l'eternità".

Giovanni Paolo II ha affermato ancora che il giudice "deve attenersi alle leggi canoniche, rettamente interpretate" senza "separare le leggi della Chiesa dagli insegnamenti magisteriali, come se appartenessero a due sfere distinte, di cui la prima sarebbe l'unica ad avere forza giuridicamente vincolante, mentre la seconda avrebbe un valore meramente orientativo od esortativo. Una simile impostazione rivela in fondo una mentalità positivistica".

"Infine, un momento importante della ricerca della verità è quello dell'istruttoria della causa". Il Papa ha concluso il suo discorso sottolineando che "il dovere di una giustizia tempestiva fa parte del servizio concreto della verità, e costituisce un diritto delle persone. Tuttavia, una falsa celerità, che sia a scapito della verità, è ancor più gravemente ingiusta".
AC/.../TRIBUNALE ROTA ROMANA VIS 20050131 (510)

venerdì 28 gennaio 2005

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 28 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignore Michael Owen Jackels, finora Officiale della Congregazione per la Dottrina della Fede, Vescovo di Wichita (superficie: 51.835; popolazione: 949.385; cattolici: 115.482; sacerdoti: 131; religiosi: 333; diaconi permanenti: 3), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato a Rapid City (Stati Uniti d'America), nel 1954 ed è stato ordinato sacerdote nel 1981.

- Il Monsignore Jean Laffitte, della Diocesi di Autun (Francia), che è Professore presso il Pontificio Istituto "Giovanni Paolo II" per Studi su Matrimonio e Famiglia (Roma), Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio per la Famiglia.
NER:NA/.../JACKELS:LAFFITTE VIS 20050128 (110)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 28 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Vescovo José Sánchez González, di Sigüenza-Guadalahara (Spagna), in Visita "ad Limina Apostolorum".

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AL/.../... VIS 20050128 (50)

UNITÀ DEI CRISTIANI COME DONO DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 28 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina, nella Sala del Concistoro, il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere ventisette Membri della Commissione Internazionale per il dialogo teologico tra Rappresentanti della Chiesa Cattolica e delle Chiese Ortodosse Orientali, ha ringraziato Sua Grazia Anba Bishoy per le "sue gentili parole" ed ha esteso "i suoi auguri fraterni ai miei venerabili fratelli, Rappresentanti delle vostre Chiese".

"Mi unisco a voi" - ha detto Giovanni Paolo II - "nella preghiera affinché gli autentici legami di comunione che ci uniscono si rafforzino ulteriormente attraverso una spiritualità di comunione che contempla 'il mistero della Trinità che dimora in noi', e vede 'ciò che è positivo negli altri, per accoglierlo e valorizzarlo come dono di Dio'. Con questi sentimenti, incoraggio il vostro impegno nel promuovere la comprensione e la comunione reciproca fra cristiani dell'Est e dell'Ovest, ed invoco le benedizioni di Dio Onnipotente sulle vostre deliberazioni".
AC/CHIESE ORTODOSSE ORIENTALI/... VIS 20050128 (160)

ARMENIA: EDIFICARE UNA PACE SOLIDA E DURATURA

CITTA' DEL VATICANO, 28 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere il Signor Robert Kocharian, Presidente della Repubblica di Armenia, ha rievocato il loro primo incontro del 1999 in Vaticano e successivamente a Yerevan nel 2001, all'epoca del suo Viaggio Apostolico nel Paese.

Il Papa ha espresso al Presidente "sincero apprezzamento per le buone relazioni che legano la Santa Sede al governo del suo Paese. So che la comunità cattolica è ben accolta e rispettata e le sue varie attività contribuiscono al benessere dell'intera nazione".

"Il vivo auspicio di tutti" - ha affermato il Pontefice - "è che cresca sempre più la collaborazione fra la Santa Sede e il governo armeno e, là dove siano richiesti dalle situazioni, vengano posti eventuali perfezionamenti allo status della Chiesa cattolica".

Il Santo Padre ha assicurato che: "Rapporti di stima e di amicizia intercorrono inoltre tra la Chiesa cattolica e la Chiesa Apostolica armena. Tale intesa, resa ancor più attiva grazie all'iniziative del Catholicos Karekin II, avrà sicuramente ripercussioni positive per la pacifica convivenza dell'intero Popolo armeno, chiamato ad affrontare non poche sfide sociali ed economiche".

"Auspico poi" - ha proseguito il Papa - "che sorga una pace vera e stabile nella regione del Nagorno-Karabagh da cui Ella, Signor Presidente, proviene. Ciò potrà scaturire dal rifiuto deciso della violenza e da un paziente dialogo tra le parti, grazie pure ad un'attiva mediazione internazionale".

Il Papa ha concluso il suo discorso ricordando che la Santa Sede, che, "nel corso dei secoli non ha mancato di denunciare la violenza e difendere i diritti dei deboli, continuerà a sostenere ogni sforzo teso a costruire una pace solida e duratura".
AC/.../PRESIDENTE ARMENIA VIS 20050128 (290)

giovedì 27 gennaio 2005

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 27 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Membri del Pontificio Consiglio Cor Unum il Monsignor Peter Neher, Presidente del "Deutscher Caritasverband" (Germania) ed il Signor Jean-Pierre Richer, Presidente del "Secours Catholique" (Francia).
NA/.../NEHER:RICHER VIS 20050127 (40)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 27 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate sei Presuli della Conferenza Episcopale della Spagna in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Julián López Martín, di León.

- Il Vescovo José Vilaplana Blasco, di Santander.

- L'Arcivescovo Antonio Cañizares Llovera, di Toledo.

- Il Vescovo Francisco Cases Andreu, di Albacete.

- Il Vescovo Antonio Angel Algora Hernando, di Ciudad Real.

- Il Vescovo Ramón del Hoyo López, di Cuenca.
AL/.../... VIS 20050127 (80)

DISCORSO DEL PAPA VESCOVI SPAGNOLI ILLUSTRA POSIZIONE CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 27 GEN. 2005 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, ha rilasciato questa mattina ai giornalisti una dichiarazione, in merito ad un comunicato, emesso ieri dal Ministero degli Esteri di Madrid, circa il Discorso del Santo Padre ai Presuli spagnoli in Visita "ad Limina Apostolorum", il 24 gennaio scorso:

"Si è presa conoscenza del comunicato emesso ieri dalla Direzione Generale per le Comunicazioni esterne del Ministero degli Esteri di Madrid. Da parte nostra, rimandiamo ad un'attenta lettura di tutto il discorso pontificio, che ben può illustrare la posizione della Chiesa. Si prende atto con soddisfazione della volontà del Governo Spagnolo di mantenere un'intesa fruttuosa con la Chiesa mediante un dialogo permanente animato da reciproco rispetto come espresso dal medesimo comunicato. Questa è stata e sarà sempre la linea della Santa Sede".
OP/CHIESA:GOVERNO SPAGNA/NAVARRO-VALLS VIS 20050127 (150)

AUSCHWITZ: NELL'ABISSO DELLA SOFFERENZA PUÒ VINCERE L'AMORE


CITTA' DEL VATICANO, 27 GEN. 2005 (VIS). Il Cardinale Jean-Marie Lustiger, Arcivescovo di Parigi (Francia), Inviato Speciale del Santo Padre alla cerimonia commemorativa del LX anniversario della liberazione dei prigionieri dei campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau (Polonia), alla quale hanno partecipato i Capi di Stato di più di trenta nazioni, ha dato lettura di un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II, datato 15 gennaio 2005.

Il Santo Padre scrive che il dramma che ebbe luogo ad Auschwitz è "tragico frutto di un odio programmato. In questi giorni occorre ricordare i vari milioni di persone che senza alcuna colpa sopportarono sofferenze disumane e vennero annientati nella camera a gas e nei crematori".

Giovanni Paolo II, ricordando il Viaggio compiuto ad Auschwitz nel 1979, scrive: "Quando, (..) visitai da pellegrino il campo di Auschwitz-Birkenau (...) mi soffermai davanti alle lapidi dedicate alle vittime. Vi erano iscrizioni in varie lingue (...) Mi soffermai allora un po' più a lungo accanto alla lapide con la scritta in ebraico. Dissi: (...) Questo Popolo ha la sua origine da Abramo, che è anche nostro padre nella fede, come si è espresso Paolo di Tarso. Proprio questo popolo, che ha ricevuto da Dio il comandamento 'non uccidere', ha sperimentato su se stesso in modo particolare che cosa significa l'uccidere. Davanti a questa lapide non è lecito a nessuno passare oltre con indifferenza".

"Oggi ripeto quelle parole. A nessuno è lecito, davanti alla tragedia della Shoà, passare oltre. Quel tentativo di distruggere in modo programmato tutto un popolo si stende come un'ombra sull'Europa e sul mondo intero; è un crimine che macchia per sempre la storia dell'umanità. Valga questo, almeno oggi e per il futuro, come un monito: non si deve cedere di fronte alle ideologie che giustificano la possibilità di calpestare la dignità umana sulla base della diversità di razza, di colore della pelle, di lingua o di religione. Rivolgo il presente appello a tutti, e particolarmente a coloro che nel nome della religione ricorrono alla sopraffazione e al terrorismo".

"Queste riflessioni mi hanno accompagnato specialmente quando" - ricorda il Papa -"durante il Grande Giubileo dell'Anno 2000, la Chiesa ha celebrato la solenne liturgia penitenziale in San Pietro, ed anche quando mi sono recato come pellegrinoai Luoghi Santi e sono salito a Gerusalemme. Nello 'Yad Vashem' - il memoriale della Shoà - e ai piedi del Muro occidentale del Tempio, ho pregato in silenzio, chiedendo perdono e conversione dei cuori".

Rievocando nuovamente il viaggio ad Auschwitz, Giovanni Paolo II ricorda che le lapidi scritte in russo ed in rom testimoniano che "i russi ebbero il più alto numero di persone che persero tragicamente la vita" e che: "Anche i Rom nelle intenzioni di Hitler erano destinati allo sterminio totale".

Infine, ricordando le lapidi scritte in lingua polacca, il Papa cita le parole pronunciate nel 1979, "l'esperienza di Auschwitz costituiva un'ulteriore 'tappa nelle lotte secolari di questa nazione, della mia nazione, in difesa dei suoi diritti fondamentali fra i popoli dell'Europa. Era ancora un altro grido per il diritto ad un suo proprio posto sulla carta dell'Europa; ancora un doloroso conto con la coscienza dell'umanità. L'affermazione di questa verità non era che un'invocazione alla giustizia storica per questa nazione che aveva affrontato tanti sacrifici nella liberazione del continente europeo dalla nefasta ideologia nazista, ed era stata venduta in schiavitù ad un'altra ideologia distruttiva: il comunismo sovietico".

Giovanni Paolo II scrive ancora: "Durante la visita ad Auschwitz-Birkenau dissi anche che bisognerebbe fermarsi davanti ad ogni lapide. Io stesso lo feci, passando in orante meditazione da una lapida all'altra e raccomandando alla Misericordia Divina tutte le vittime appartenenti alle nazioni colpite dalle atrocità della guerra. Pregai anche per ottenere, attraverso la loro intercessione il dono della pace nel mondo. Continuo a pregare" per "il rispetto per la dignità della persona umana", "per i diritti di ogni uomo ad una libera ricerca della verità, per l'osservanza delle norme della morale, per il compimento della giustizia e del diritto di ciascuno a condizioni di vita degne dell'uomo".

"In mezzo a quell'indescrivibile accumulo di male" - non si può mancare di ricordare, ribadisce il Pontefice, che - "vi furono anche manifestazioni eroiche di adesione al bene. Certamente ci furono tante persone che (...) dimostrarono amore non soltanto verso i compagni prigionieri, ma anche verso i carnefici. Tanti lo fecero per amore di Dio e dell'uomo, altri nel nome dei più alti valori spirituali. Grazie al loro atteggiamento si è resa palese una verità, che spesso appare nella Bibbia: anche se l'uomo è capace di compiere il male, a volte un male enorme, il male non avrà l'ultima parola. Nell'abisso stesso della sofferenza può vincere l'amore. La testimonianza di tale amore, emersa in Auschwitz, non può cadere nell'oblio. Deve incessantemente destare le coscienze, estinguere i conflitti, esortare alla pace".

Il senso profondo di questo anniversario, conclude il Pontefice, è che, oggi ricordiamo il dramma delle vittime "per rendere omaggio a quelle persone, per mettere in luce la verità storica e soprattutto perché tutti si rendano conto che quelle vicende tenebrose devono essere per gli uomini di oggi una chiamata alla responsabilità nel costruire la nostra storia. Mai più in nessun angolo della terra si ripeta ciò che hanno provato uomini e donne che da sessant'anni piangiamo!".
GPII-MESSAGGIO/ANNIVERSARIO AUSCHWITZ/LUSTIGER VIS 20050127 (890)

LONGEVITÀ SPECIALE DONO DIVINO


CITTA' DEL VATICANO, 27 GEN. 2005 (VIS). Oggi è stato pubblicato, in lingua inglese, francese, italiana, tedesca, spagnola, portoghese e polacca, il Messaggio di Giovanni Paolo II per la Quaresima 2005, datato 8 settembre 2004, sul tema: "È Lui la tua vita e la tua longevità" (Dt 30,20). "Sono parole che Mosè" - scrive il Santo Padre - "rivolge al popolo per invitarlo a stringere alleanza con Jahvè nel paese di Moab, 'perchè viva tu e la tua discendenza, amando il Signore tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a Lui'".

Di seguito riportiamo alcuni estratti del Messaggio:

"Giungere all'età matura, nella visione biblica, è segno di benedicente benevolenza dell'Altissimo. La longevità appare così uno speciale dono divino. Su questo tema vorrei invitare a riflettere durante la Quaresima per approfondire la consapevolezza del ruolo che gli anziani sono chiamati a svolgere nella società e nella Chiesa, e disporre così l'animo all'amorevole accoglienza che ad essi va sempre riservata. Nell'odierna società, anche grazie al contributo della scienza e della medicina, si assiste a un allungamento della vita umana e a un conseguente incremento del numero degli anziani. Ciò postula un'attenzione più specifica al mondo della cosiddetta 'terza' età, per aiutarne i componenti a vivere appieno le loro potenzialità, ponendola al servizio dell'intera comunità. La cura degli anziani, soprattutto quando attraversano momenti difficili, deve stare a cuore ai fedeli, specialmente nelle Comunità ecclesiali delle società occidentali, ove il problema è particolarmente presente".

"La vita dell'uomo è un dono prezioso da amare e difendere in ogni sua fase. Il comandamento 'Non uccidere!' domanda di rispettarla e promuoverla sempre, dal suo inizio sino al suo naturale tramonto. É un comando che vale pure in presenza di malattie, e quando l'indebolimento delle forze riduce l'essere umano nelle sue capacità di autonomia".

"L'anziano ha bisogno di essere compreso ed aiutato in questa prospettiva. Desidero qui esprimere il mio apprezzamento a quanti si adoperano per venire incontro a queste esigenze ed esorto anche altri volenterosi a voler profittare della Quaresima per recare anche il loro personale contributo".

"Occorre far crescere nell'opinione pubblica la consapevolezza che gli anziani costituiscono in ogni caso una risorsa da valorizzare. Vanno, pertanto, potenziati i sostegni economici e le iniziative legislative che permettano loro di non essere esclusi dalla vita sociale. Per la verità, negli ultimi decenni la società si è fatta più attenta alle loro esigenze, e la medicina ha sviluppato cure palliative che, con un approccio integrale al malato, risultano particolarmente benefiche per i lungodegenti".

"La consapevolezza della vicinanza del traguardo finale induce l'anziano a concentrarsi su quanto è essenziale, dando importanza a quello che l'usura degli anni non distrugge".

"Proprio per questa sua condizione l'anziano può svolgere un suo ruolo nella società. Se è vero che l'uomo vive del retaggio di chi 1o ha preceduto e il suo futuro dipende in maniera determinante da come gli sono trasmessi i valori della cultura del popolo a cui appartiene, la saggezza e l' esperienza degli anziani possono illuminare il suo cammino sulla strada del progresso verso una forma di civiltà sempre più completa".

"Quanto è importante riscoprire questo reciproco arricchimento tra diverse generazioni! La Quaresima, con il suo forte invito alla conversione e alla solidarietà, ci conduce quest'anno a focalizzare queste importanti tematiche che interessano tutti. Cosa succederebbe se il Popolo di Dio si arrendesse a una certa mentalità corrente che considera quasi inutili questi nostri fratelli e sorelle, quando sono ridotti nelle loro capacità dai disagi dell'età o dalla malattia? Come, invece, sarà diversa la comunità, a partire dalla famiglia, se cercherà di mantenersi sempre aperta e accogliente nei loro confronti!".
MESS/QUARESIMA 2005/... VIS 20050127 (600)

VITA DONO PREZIOSO DA AMARE E DIFENDERE IN OGNI SUA FASE


CITTA' DEL VATICANO, 27 GEN. 2005 (VIS). L'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum" ed il Vescovo André-Mutien Léonard, di Namur (Belgio), esperto di problemi legati all'eutanasia, hanno presentato questa mattina, nella Sala Stampa della Santa Sede, il Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la Quaresima 2005, sul tema: "È Lui la tua vita e la tua longevità". (Dt 30,20).

L'Arcivescovo Cordes ha affermato che: "L'attualità del Messaggio si annuncia con le seguenti espressioni: 'Nell'odierna società, anche grazie al contributo della scienza e della medicina, si assiste a un allungamento della vita umana e a un conseguente incremento del numero degli anziani". Il numero delle persone anziane "si è moltiplicato rapidamente" - ha sottolineato l'Arcivescovo Cordes - "mentre nel contempo è diminuita la popolazione giovane" per cui "una piccola percentuale di popolazione giovane dovrà sopportare il peso della più ampia fetta di persone anziane".

"È evidente che, con questi nuovi squilibri, le spese sociali di previdenza a favore degli anziani costituiscono un pericolo per la fascia lavoratrice più giovane. Ciò a sua volta potrà ingenerare delle tensioni tra i due gruppi oppure - come già si è scritto una 'guerra delle generazioni'. (...) È fin troppo evidente il timore che si risveglia nei giovani quando si vedranno dipendere, in quanto minoranza, dagli anziani, pur dovendo nel contempo garantire loro sicurezza, salute e assistenza".

Il Presidente di "Cor Unum" ha affermato inoltre che: "I giovani si rendono sempre più conto che gli anziani sono un peso che ha diversi risvolti. Costano troppo; occupano spazio vitale ed abitativo; limitano il tempo libero e quello dedicato alla distensione; ricordano il proprio futuro; intaccano il nostro sentimento, quando soffrono e quando ci indicano così la nostra futura sofferenza. Perchè allora non eliminarli dal nostro sguardo? O non esiliarli dietro a muri? O offrire loro una morte dolce, per sbarazzarcene definitivamente?".

"Ci sono associazioni per promuovere il 'diritto' - come dicono - di 'morire degnamente'. Nel mondo della scienza si offrono dei metodi concreti a questo scopo. Il cinema tenta di provocare emotivamente aggressioni contro la legislazione vigente. Ed i politici puntano verso una cultura nuova - la cultura della morte".

L'Arcivescovo Cordes ha affermato infine che: "Non si deve permettere ai politici di sacrificare la dignità dell'uomo a interessi populisti o economici. La dignità dell'uomo è intoccabile, perché è un dono di Dio. Ma non si tratta solo di esercitare la nostra influenza sullo stato e la società. Anche nella nostra vita privata - nella famiglia e nel vicinato - questa parola del Papa ci deve guidare. (...) Ci si deve prendere cura degli anziani (...) cura come nostro compito".

Ricordando che nel Messaggio per la Quaresima il Papa scrive: "La vita dell'uomo è un dono prezioso da amare e difendere in ogni sua fase", il Vescovo Léonard, introducendo il tema dell'eutanasia, ha affermato: "Per 'eutanasia' s'intende un'azione positiva o un'omissione che di per sé o nell'intenzione dà la morte allo scopo di porre fine alle sofferenze di un malato inguaribile".

"L'eutanasia propriamente detta" - ha sottolineato il Vescovo Léonard - "non è da confondere con l'uso perfettamente lecito di prodotti analgesici proporzionati, destinati a sopprimere o ad alleviare il dolore, anche se ne risulterà un abbreviamento della vita".

Il Vescovo di Namur, ricordando la Raccomandazione 1418, approvata nel giugno 1999 dal Consiglio Europeo, ha ribadito che all'articolo 9, essa "esclude categoricamente il ricorso all'eutanasia nel caso di malati incurabili o morenti, precisando che il desiderio di morire espresso da un malato incurabile o morente non può in sé servire da giustificazione legale per l'esecuzione di atti destinati a provocare la morte". Infine il Vescovo Léonard ha sottolineato che: "Questa strumentalizzazione della professione medica è tanto più inaccettabile perchè, per alleviare le sofferenze, il medico dispone oggi di un efficace strumento quale la medicina palliativa".

Il Santo Padre promuove nel suo Messaggio per la Quaresima, ha concluso il Vescovo Léonard, "un atteggiamento umanistico del tutto diverso. Speriamo che questo atteggiamento positivo, conforme non solo alla fede cattolica, ma anche a un umanesimo di natura filosofica, prevarrà sulla gravissima tentazione dell'eutanasia".
OP/MESSAGGIO QUARESIMA/CORDES:LÉONARD VIS 20050127 (690)

mercoledì 26 gennaio 2005

LA PREGHIERA CI AIUTA A SCOPRIRE IL VOLTO AMOROSO DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 26 GEN. 2005 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre per l'Udienza Generale odierna, tenutasi nell'Aula Paolo VI, è stato il Salmo 114: "Rendimento di Grazie".

Giovanni Paolo II ha detto che il Salmista "esprime amore riconoscente verso il Signore, dopo l'esaudimento di una intensa supplica: 'Amo il Signore perché ascolta il grido della mia preghiera. Verso di me ha teso l'orecchio nel giorno in cui lo invocavo'. Subito dopo questa dichiarazione di amore si ha una viva descrizione dell'incubo mortale che ha attanagliato la vita dell'orante".

"Ma da quell'abisso tragico" - ha proseguito il Pontefice - "un grido è stato lanciato verso l'unico che può stendere la mano e strappare l'orante angosciato da quel groviglio inestricabile: 'Ti prego, Signore, salvami!'".

"L'invocazione di aiuto rivolta al Signore, che abbiamo letto nel Salmo" - ha detto ancora il Papa - "ci mostra il grande valore della preghiera. È una preghiera breve ma intensa dell'uomo che, trovandosi in situazione disperata, si aggrappa all'unica tavola di salvezza, ed esprime il rendimento di grazie per la liberazione ottenuta".

Il Santo Padre ha sottolineato successivamente che: "La fiducia autentica sente sempre Dio come amore, anche se in qualche momento è difficile intuire il percorso del suo agire. Rimane comunque certo che 'il Signore protegge gli umili'. Dunque, nella miseria e nell'abbandono si può sempre contare su di lui".

"La preghiera ci aiuta a scoprire il volto amoroso di Dio" - ha terminato il Santo Padre - "Dio non abbandona mai i suoi fedeli, anzi assicura loro che, nonostante prove e sofferenze, alla fine trionferà il bene".
AG/SALMO 114/... VIS 20050126 (280)

GESÙ CRISTO FONDAMENTO E SCOPO NOSTRO IMPEGNO ECUMENICO


CITTA' DEL VATICANO, 26 GEN. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, festa della Conversione di San Paolo, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ha presieduto, a nome del Santo Padre, la Celebrazione dei Vespri a conclusione della "Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani 2005".

Nell'omelia, incentrata sul tema: "Gesù Cristo: il nostro fondamento comune", il Cardinale Kasper, citando la Lettera di San Paolo ai Corinzi: "Nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo", ha affermato che l'Apostolo Paolo "ci ricorda l'unico fondamento sul quale la Chiesa è costruita" e con tale principio "ci spiega la ragione del nostro impegno ecumenico".

"Oggi, all'inizio di questo nuovo anno" - ha affermato il Presidente del Pontificio Consiglio - "non vogliamo volgere uno sguardo al passato, ma desideriamo guardare al futuro, al futuro dell'ecumenismo. Dai suoi albori, all'inizio del XX secolo, il movimento ecumenico ha conosciuto grandi cambiamenti nel mondo e nelle nostre Chiese. La situazione ecumenica stessa è molto diversa. A volte, lo slancio iniziale sembra correre il rischio di scivolare in uno stato letargico e di perdere la sua credibilità. Emergono, da un lato, segni di reticenza e di resistenza e, dall'altro, segni di rassegnazione e di frustrazione. Allora, non possiamo continuare a ripetere: 'business as usual', tutto come al solito. Cosa dovremmo fare, piuttosto? Cosa possiamo fare?".

Dobbiamo riflettere, ha ribadito il Cardinale Kasper, su Gesù Cristo, il nostro fondamento. "La fede in Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, è il fondamento del battesimo, che fa di noi dei cristiani, incorporandoci nella Chiesa. (...) Così, Gesù Cristo non è soltanto il fondamento, ma è lo scopo del nostro impegno ecumenico; in Lui tutti noi saremo una sola cosa. (...) Proprio oggi, quando nella società post-moderna tutto diventa relativo e arbitrario, ed ognuno si crea la propria religione 'à la carte', abbiamo bisogno di un solido fondamento e di un punto di riferimento comune affidabile per la nostra vita personale e per il nostro lavoro ecumenico".

"Tutto ciò, cosa significa concretamente?" - si è chiesto il Porporato ed ha aggiunto: "Menzionerò qui soltanto tre conseguenze. In primo luogo, è a proposito della Bibbia che ci siamo divisi ed è solo attraverso la lettura, lo studio e la meditazione della Bibbia che possiamo ritrovare l'unità. (...) In secondo luogo, attraverso il battesimo siamo incorporati a Gesù Cristo. Nel nostro impegno ecumenico non iniziamo da zero. Attraverso il battesimo siamo già in una comunione fondamentale che ci unisce a Gesù Cristo, e che ci unisce gli uni agli altri. (...) In terzo luogo, Gesù Cristo è presente nella Chiesa per mezzo della sua parola e dei suoi sacramenti. Egli è il capo della Chiesa e la Chiesa è il suo Corpo".

Il Cardinale Kasper ha concluso l'omelia affermando: "Possiamo e dobbiamo distinguere Cristo dalla Chiesa, ma non possiamo separare l'uno dall'altra. Sant'Agostino ci ha insegnato la formula 'Christus totus', la pienezza di Cristo come Capo e Corpo. E questo è il punto di divergenza più profondo tra le Chiese e le Comunità ecclesiali dell'Occidente, che ci impedisce di essere pienamente segno e strumento di Cristo".
CON-UC/SETTIMANA PREGHIERA UNITÀ/KASPER VIS 20050126 (550)

martedì 25 gennaio 2005

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 25 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accolto la rinunzia, presentata per raggiunti limiti d'età, dall'Arcivescovo Paul Fouad Tabet, dall'incarico di Nunzio Apostolico in Grecia ed ha chiamato a succedergli nel medesimo incarico l'Arcivescovo Patrick Coveney, finora Nunzio Apostolico in Nuova Zelanda, Isole Fiji, Isole Marshall, Stati Federati di Micronesia, Samoa, Vanuatu, Tonga, Nauru, Kiribati, Palau, Isole Cook e Delegato Apostolico nell'Oceano Pacifico.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare della Diocesi di Worcester (Stati Uniti d'America), presentata dal Vescovo George E. Rueger, per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Monsignore Oscar Cantoni, finora Vicario Episcopale per il Clero nella Diocesi di Como (Italia), Vescovo di Crema (superficie: 276; popolazione: 92.000; cattolici: 89.100; sacerdoti: 116; religiosi:119), Italia. Il Vescovo eletto è nato a Lenno (Como) nel 1950 ed è stato ordinato sacerdote nel 1975.

- Ha elevato a Sede Metropolitana l'Arcidiocesi di Tiranë-Durrës (Albania), invertendo l'attuale denominazione di Durrës-Tiranë e assegnando ad essa come suffraganee la Diocesi di Rrëshen e l'Amministrazione Apostolica dell'Albania Meridionale.

- Ha unito la Diocesi di Pult (Albania) all'Arcidiocesi Metropolitana di Shkodrë, che assume la denominazione di Shkodrë-Pult, lasciando come suffraganee della medesima Arcidiocesi le Diocesi di Lezhë e di Sapë.
RE:NN:NER:ECE/.../... VIS 20050125 (210)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 25 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate cinque Presuli della Conferenza Episcopale della Spagna in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Santiago García Aracil, di Mérida-Badajoz.

- Il Vescovo Ciriaco Benavente Mateos, di Coria-Cáceres.

- Il Vescovo Amadeo Rodríguez Magro, di Plasencia.

- L'Arcivescovo Carlos Osoro Sierra, di Oviedo.

- Il Vescovo Camilo Lorenzo Iglesias, di Astorga.
AL/.../... VIS 20050125 (70)

IN BREVE


MERCOLEDÌ 2 FEBBRAIO, FESTA DELLA PRESENTAZIONE DEL SIGNORE, IX Giornata Mondiale della Vita Consacrata, alle 17:30, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre presiederà la Liturgia della Parola, procederà alla benedizione delle candele e prenderà parte alla processione iniziale; dopo l'omelia guiderà il ringraziamento a Dio per il dono della vita consacrata. Alla fine della Santa Messa impartirà la Benedizione Apostolica. La Liturgia Eucaristica sarà celebrata dall'Arcivescovo Franc Rodé, C.M., Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.

GIOVEDÌ 27 GENNAIO, ALLE 11:30, AVRÀ LUOGO LA PRESENTAZIONE presso la Sala Stampa della Santa Sede, del Messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2005, sul tema: "Lui è la tua vita e la tua longevità". (Dt 30,20). Alla Conferenza Stampa interverranno l'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum" ed il Vescovo André-Mutien Léonard, di Namur (Belgio), esperto di questioni legate all'eutanasia.
.../IN BREVE/... VIS 20050125 (160)

L'UMANITÀ NON DIMENTICHI L'ORRORE DI AUSCHWITZ


CITTA' DEL VATICANO, 25 GEN. 2005 (VIS). Ieri a New York, l'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto all'Assemblea Generale dell'O.N.U. dedicata alla commemorazione del 60° anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti da parte delle Forze Alleate.

"La mia Delegazione" - ha detto il Presule - "accoglie volentieri questa occasione di ricordare la liberazione dei campi di concentramento nazisti, così che l'umanità non dimentichi l'orrore di cui l'uomo è capace; gli abomini prodotti dall'arrogante estremismo politico e dall'ingegneria sociale".

"Oggi noi contempliamo le conseguenze dell'intolleranza, mentre ricordiamo tutti coloro (...) considerati inutili dalla società - gli ebrei, i popoli slavi, gli zingari, i disabili, gli omosessuali, - destinati allo sterminio".

"I campi di concentramento" - ha proseguito l'Arcivescovo Migliore - "testimoniano il progetto senza precedenti di uno sterminio deliberato e sistematico di un intero popolo, il popolo ebraico. (...) Durante la sua visita ad Auschwitz nel 1979, il Papa Giovanni Paolo II affermò che noi dobbiamo fare in modo che il sacrificio di tutti coloro che sono stati martirizzati in questo luogo serva ad edificare un mondo migliore".

"In un secolo contraddistinto da catastrofi causate dall'uomo, i campi di sterminio nazisti rappresentano una memoria particolarmente eloquente della 'disumanità dell'uomo verso l'uomo' e della sua capacità di compiere il male. Tuttavia, dobbiamo ricordare che l'umanità è anche capace di compiere il bene, di abnegazione ed altruismo. (...) Nel contesto della commemorazione odierna, non dobbiamo dimenticare quelle persone coraggiose (...) definite 'I Giusti fra le Nazioni'", che hanno salvato degli ebrei, mettendo in pericolo la propria vita, durante la Seconda Guerra Mondiale.

"Che tutti gli uomini e le donne di buona volontà colgano questa solenne occasione per ribadire 'mai più', mai più siano commessi tali crimini, non importa la concezione politica dalla quale traggono origine, così che tutte le nazioni, come pure questa Organizzazione, rispettino davvero la vita, la libertà e la dignità di ogni essere umano".
DELSS/CAMPI CONCENTRAMENTO/O.N.U.:MIGLIORE VIS 20050125 (320)

CARDINALE SODANO: MESSA IN SUFFRAGIO VITTIME MAREMOTO


CITTA' DEL VATICANO, 25 GEN. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha celebrato, a nome del Santo Padre, nella Basilica Vaticana, una Messa di suffragio per le vittime del maremoto che ha devastato il Sud-Est Asiatico il 26 dicembre scorso.

Riferendosi alla catastrofe dello "tsunami" e alle sue conseguenze, il Cardinale Sodano ha detto nell'omelia che: "Ancora una volta, l'uomo si è sentito ben piccola cosa di fronte alla complessità del pianeta su cui viviamo. Spontanea è sorta così in noi la spinta interiore a guardare al cielo, cercando qualche risposta ai tanti interrogativi che sopravvengono nei momenti di smarrimento".

"Qualcuno" - ha proseguito il Segretario di Stato - "si è anche chiesto come mai l'uomo, che è stato capace di andare sulla luna, che ha potuto inviare una sonda su Titano, a più di un miliardo di chilometri dalla terra, sia poi così impotente di fronte a tali disastri. Molti, poi, si sono chiesti se la fede cristiana abbia una risposta chiarificatrice di fronte all'enigma del dolore. E la risposta del credente è stata immediata: sì, Dio ama sempre gli uomini ed è sempre loro vicino con amore di Padre!".

Il Cardinale Sodano ha ricordato ancora che: "Dio si è fatto uomo per condividere la nostra esistenza, nei momenti lieti e tristi della vita".

Al termine dell'omelia, il Porporato ha assicurato che: "In quest'ora di preghiera, il Papa è accanto a noi e con noi affida nelle mani di Dio misericordioso le anime di tutti i defunti nel terribile maremoto del Sud-Est Asiatico. (...) A tutti noi, inoltre, il Vicario di Cristo continua a rivolgere l'invito alla solidarietà verso quei nostri fratelli e sorelle" di tutte le popolazioni colpite.
SS/VITTIME TSUNAMI/SODANO VIS 20050125 (300)

lunedì 24 gennaio 2005

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignore Ryszard Kasyna, finora Vicario Giudiziale dell'Arcidiocesi di Gdansk (Polonia), Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Gdansk (superficie: 2.500; popolazione: 977.552; cattolici: 917.695; sacerdoti: 728; religiosi: 844), Polonia. Il Vescovo eletto è nato nel 1957 a Nowy Staw (Polonia) ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1982. Succede al Vescovo Zygmunt Pawlowicz, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia l'ufficio di Ausiliare della medesima Arcidiocesi, presenta per raggiunti limiti d'età.

Sabato 22 gennaio è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Lucca (Italia), presentata dall'Arcivescovo Bruno Tommasi, per raggiunti limiti d'età. Gli succede l'Arcivescovo Benvenuto Italo Castellani, finora Coadiutore della medesima Sede.

- Ha nominato il Reverendo Henryk Hoser, S.A.C., Segretario Aggiunto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli e Presidente delle Pontificie Opere Missionarie, elevandolo in pari tempo alla dignità di Arcivescovo.

- Ha nominato il Monsignor Vicente Juan Segura, finora Capo della Sezione Spagnola della Segreteria di Stato, Vescovo di Ibiza (superficie: 872; popolazione: 108.000; cattolici: 93.000; sacerdoti: 37; religiosi: 64), Spagna. Il Vescovo eletto è nato a Tabernes de Valldigna (Spagna), nel 1955 ed è stato ordinato sacerdote nel 1981.
NER:RE:NA:NER/.../... VIS 20050124 (210)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 24 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate sette Presuli della Conferenza Episcopale della Spagna, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Cardinale Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid, con gli Ausiliari Vescovo Fidel Herráez Vegas; Vescovo César Augusto Franco Martínez ed il Vescovo Eugenio Romero Pose.

- L'Arcivescovo Francisco Pérez González, Ordinario Militare.

- Il Vescovo Jesús Esteban Catalá Ibáñez, di Alcalá de Henares.

- Il Vescovo Joaquín María López de Andújar y Cánovas del Castillo, di Getafe.

Sabato 22 gennaio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Vescovo José Manuel Lorca Planes, di Teruel y Albarracín (Spagna), in Visita "ad Limina Apostolorum".

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- L'Arcivescovo Józef Kowalczyk, Nunzio Apostolico in Polonia.
AL:AP/.../... VIS 20050124 (140)

MEZZI DI COMUNICAZIONE AL SERVIZIO COMPRENSIONE TRA I POPOLI


CITTA' DEL VATICANO, 24 GEN. 2005 (VIS). Oggi, festa di San Francesco di Sales, Patrono della stampa cattolica, è stato pubblicato il Messaggio di Giovanni Paolo II per la 39° Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, in programma l'8 maggio 2005, sul tema: "I mezzi della comunicazione sociale: al servizio della comprensione tra i popoli".

Riportiamo alcuni estratti del Messaggio, pubblicato in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese.

"Il tema scelto per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2005 - 'I mezzi della comunicazione sociale: al servizio della comprensione tra i popoli' - fa riferimento a un bisogno urgente: promuovere l'unità della famiglia umana attraverso l'utilizzo di queste grandi risorse".

"Un modo pregevole per raggiungere questo scopo è l'educazione. I media possono educare milioni di persone circa altre parti del mondo e altre culture. (...) Un'attenta conoscenza promuove la comprensione, dissipa il pregiudizio e incoraggia ad imparare di più. (...) Quando gli altri vengono rappresentati in modo ostile, si spargono semi per un conflitto che può facilmente sfociare nella violenza, nella guerra, addirittura nel genocidio. Invece di costruire l'unità e la comprensione, i media possono demonizzare altri gruppi sociali, etnici e religiosi, fomentando la paura e l'odio. I responsabili dello stile e dei contenuti di quanto viene comunicato hanno il serio dovere di assicurare che questo non avvenga. Anzi, i media hanno un potenziale enorme per promuovere la pace e costruire ponti di dialogo tra i popoli".

"Se un tale contributo alla realizzazione della pace è uno dei modi in cui i media possono avvicinare i popoli, un altro è la loro influenza per realizzare una veloce mobilitazione di aiuti in risposta ai disastri naturali. E' stato consolante vedere quanto velocemente la comunità internazionale ha risposto al recente 'tsunami'".

"Il Concilio Vaticano II ha ricordato: 'Per usare rettamente questi strumenti è assolutamente necessario che coloro i quali se ne servono conoscano le norme della legge morale e le osservino fedelmente'".

"Il principio etico fondamentale è il seguente: 'La persona umana e la comunità umana sono il fine e la misura dell'uso dei mezzi di comunicazione sociale. La comunicazione dovrebbe essere fatta da persone a beneficio dello sviluppo integrale di altre persone'. Prima di tutto, dunque, i comunicatori stessi devono mettere in pratica nella propria vita i valori ed i comportamenti che sono chiamati ad insegnare agli altri. In particolare, questo richiede un impegno autentico per il bene comune (...) che non è confinato nei limitati interessi di un determinato gruppo o di una nazione, ma che abbraccia i bisogni e gli interessi di tutti, il bene dell'intera famiglia umana".

"In occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali di quest'anno, la mia preghiera chiede che gli uomini e le donne dei media facciano la loro parte per abbattere il muro di ostilità che divide il nostro mondo, muro che separa popoli e nazioni alimentando l'incomprensione e la sfiducia".
MESS/GIORNATA MONDIALE COMUNICAZIONI/... VIS 20050124 (490)

SPAGNA: LE VIVE RADICI CRISTIANE NON SI POSSONO ESTIRPARE


CITTA' DEL VATICANO, 24 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto il primo gruppo di Presuli della Conferenza Episcopale della Spagna, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

Nel suo discorso, il Papa ha sottolineato che la Spagna "è una paese dalla profonda vocazione cristiana. (...) La Chiesa nella vostra Nazione ha una gloriosa tradizione di generosità e di sacrificio, di forte spiritualità e altruismo ed ha offerto alla Chiesa universale numerosi figli e figlie che si sono distinti per la pratica della virtù in grado eroico e per la testimonianza del martirio. Io stesso ho avuto la gioia di canonizzare e beatificare numerosi figli e figlie di Spagna. (...) Le vive radici cristiane della Spagna, come non ho mancato di rilevare all'epoca della mia ultima visita pastorale nel maggio 2003, non possono essere estirpate, ma devono continuare a nutrire la crescita armonica della società".

Giovanni Paolo II ha ricordato le preoccupazione espresse dai Vescovi nei loro rapporti quinquennali riguardo alla vitalità della Chiesa ed alle sfide e difficoltà da affrontare. Negli ultimi anni, ha detto il Papa, "molte cose sono cambiate in ambito sociale, economico ed anche religioso, facendo emergere l'indifferenza religiosa ed un certo relativismo morale, che influiscono sulla pratica cristiana e influenzano di conseguenza le stesse strutture sociali".

Riferendosi all'ambito sociale, il Santo Padre ha constatato che: "si va diffondendo anche una mentalità ispirata al laicismo, ideologia che porta gradualmente, in forma più o meno consapevole, alla restrizione della libertà religiosa fino a promuovere il disprezzo o l'ignoranza della religione, relegando la fede alla sfera privata e opponendosi alla sua espressione pubblica. Ciò non fa parte della tradizione spagnola più nobile, essendo l'impronta della fede cattolica nella vita e nella cultura spagnola molto profonda, perché si ceda alla tentazione di annullarla".

D'altra parte, ha proseguito il Pontefice, "la gioventù ha il diritto, dall'inizio del proprio processo formativo, di essere educata alla fede. L'educazione integrale dei più giovani non può prescindere dall'insegnamento religioso anche nella scuola, quando i genitori lo richiedono, con una valore accademico proporzionato alla sua importanza. I poteri pubblici, da parte loro, hanno il dovere di garantire tale diritto dei genitori ad assicurare le condizioni reali del loro effettivo esercizio, come sancito negli Accordi Parziali fra la Spagna e la Santa Sede del 1979, attualmente in vigore".

Successivamente il Papa, parlando della situazione religiosa, nella quale, secondo i rapporti dei Presuli, esiste, "una grave preoccupazione per la vitalità della Chiesa in Spagna, soggetta a diverse sfide e difficoltà", ha affermato: "Attenti ai problemi e alle aspettative dei fedeli di fronte a questa nuova situazione, voi, quali pastori, vi sentite chiamati a rimanere uniti per rendere più percepibile la presenza del Signore fra gli uomini attraverso iniziative pastorali più appropriate alle nuove realtà".

Ribadendo la necessità dei sacramenti "per la crescita della vita cristiana" e l'importanza che i pastori celebrino "con dignità e decoro", Giovanni Paolo II ha auspicato "un'azione pastorale che promuova una partecipazione più assidua dei fedeli all'Eucaristia domenicale, la quale deve essere vissuta non solo come precetto, ma come un'esigenza iscritta profondamente nella vita di ogni cristiano".

Riferendosi alla sollecitudine dei Vescovi per i sacerdoti e i seminaristi, il Papa ha affermato che i sacerdoti "sono in prima linea nell'evangelizzazione", ed hanno bisogno "particolarmente della vostra guida e vicinanza pastorale" e "devono ricordare, prima di tutto, che sono uomini di Dio e, per questo, non possono trascurare la propria vita spirituale e la formazione permanente. (...) Fra le molteplici attività che riempiono la giornata di ogni sacerdote, la più importante è la celebrazione dell'Eucaristia".

Il Papa ha affermato che "la speranza più viva è nell'aumento delle vocazioni sacerdotali" e che non bisogna "aver paura di proporre la vocazione sacerdotale ai giovani e poi accompagnarli assiduamente, umanamente e spiritualmente, perché vivano discernendo la propria scelta vocazionale".

"I fedeli cattolici, che devono cercare il Regno di Dio occupandosi delle realtà temporali e vivendole secondo la volontà divina" - ha concluso Giovanni Paolo II - sono chiamati ad essere testimoni coraggiosi della fede nei diversi ambienti della vita pubblica. (...) I giovani, futuro della Chiesa e della società, devono essere oggetto speciale delle vostre preoccupazioni pastorali".
AL/.../SPAGNA VIS 20050124 (710)

ANGELUS: ESSERE STRUMENTI E TESTIMONI PIENA COMUNIONE C

CITTA' DEL VATICANO, 23 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina, prima della recita dell'Angelus, il Papa ha ricordato alle migliaia di fedeli convenuti in Piazza San Pietro, che: "Si sta svolgendo in questi giorni la 'Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani', che a Roma si concluderà, come di consueto, con la celebrazione dei Vespri, il 25 gennaio, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura. Io mi unirò spiritualmente a tale liturgia, a cui prenderanno parte rappresentanti di altre Chiese e Confessioni cristiane, e che sarà presieduta dal Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani".

Giovanni Paolo II ha invitato le comunità cristiane "a vivere intensamente questo annuale appuntamento spirituale, che ci fa pregustare, in un certo modo, la gioia della piena comunione almeno nel desiderio e nella corale invocazione. In effetti, si fa sempre più chiara la consapevolezza che l'unità è in primo luogo un dono di Dio da implorare senza stancarsi nell'unità e nella verità".

"Maria Santissima, Madre della Chiesa, ci aiuti a superare ogni ostacolo e ad ottenere quanto prima questo dono. Esorto di cuore ogni credente, specialmente i giovani, a prolungare durante tutto l'anno l'impegno ecumenico e a diventare in ogni luogo strumenti e testimoni della piena comunione invocata da Cristo nel Cenacolo".

Al termine della recita della preghiera mariana, il Santo Padre ha ricordato che si celebra oggi a Roma "la Giornata della Scuola Cattolica, sul tema 'Chiesa, famiglia e scuola; insieme per educare'. Per rinnovare questo impegno sono presenti in Piazza San Pietro dirigenti, docenti, genitori e alunni delle scuole cattoliche di Roma, insieme ai responsabili pastorali della Diocesi. Ad essi va il mio saluto affettuoso e riconoscente, con l'augurio che il servizio prezioso offerto dalle scuole cattoliche sia sempre più apprezzato e sostenuto dalla comunità ecclesiale e da quella civile".
ANG/UNITÀ CRISTIANI/... VIS 20050124 (310)

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO MORTE SOLDATO ITALIANO NASSIRIYA


CITTA' DEL VATICANO, 23 GEN. 2005 (VIS). Riportiamo di seguito il testo del telegramma di cordoglio, inviato, a nome del Santo Padre, dal Cardinale Angelo Sodano, al Vescovo Salvatore Boccaccio, di Frosinone-Veroli-Ferentino (Italia), nell'apprendere la notizia dell'uccisione a Nassiriya (Iraq), del Maresciallo italiano Simone Cola.

"Appresa la notizia della tragica morte del Maresciallo Simone Cola, ucciso a Nassiriya, il Sommo Pontefice desidera far pervenire ai genitori ed ai familiari tutti, l'espressione del suo sentito cordoglio per un così grave lutto che colpisce codesta comunità e l'intero Paese".

"Nell'assicurare fervide preghiere di suffragio per la giovane vittima, stroncata nell'adempimento di una missione di pace, Sua Santità invoca la celeste consolazione per quanti ne piangono la così drammatica dipartita, specialmente la moglie Alessandra e la figlia Giorgia, ed invia la confortatrice Benedizione Apostolica".
TGR/MORTE SOLDATO IRAQ/SODANO:BOCCACCIO VIS 20050124 (150)

SIA L'EUCARISTIA IL PUNTO DI RIFERIMENTO DELLA VOSTRA VITA


CITTA' DEL VATICANO, 22 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto il Rettore, gli alunni, gli ex alunni e i Superiori dell'Almo Collegio Capranica, in occasione della festa di Sant'Agnese, Patrona del Seminario, dove studiano i candidati al sacerdozio della Diocesi di Roma, delle diocesi italiane e del mondo.

"Per compiere un giusto discernimento, è indispensabile il dialogo intenso e fiducioso, pur a diversi livelli, con i superiori e i condiscepoli. È necessaria inoltre una costante attenzione alle attese della Chiesa e del mondo, e specialmente dei poveri".

Il Santo Padre ha invitato i seminaristi ad unire "allo studio delle scienze teologiche (...) la meditazione della Parola di Dio e un intenso colloquio personale con Gesù, nostro divino Maestro. Sia sopratutto l'Eucaristia il punto di riferimento della vostra vita: (...) diventi nella realtà di tutti i giorni la sorgente di grazia da cui scaturisce il vostro agire e il vertice di perfezione a cui costantemente tendete".

Ricordando la visita compiuta all'Almo Collegio venticinque anni orsono, Giovanni Paolo II ha precisato che per celebrare l'evento è stato organizzato un convegno dedicato alla teologia del sacerdozio e alle forme storiche che "sin dall'inizio, hanno caratterizzato l'itinerario formativo" ed ha affermato: "Anche questo significativo anniversario costituisca per voi un ulteriore stimolo per crescere nella comunione col Successore di Pietro e nell'amore alla Chiesa".
AC/FORMAZIONE/ALMO COLLEGIO CAPRANICA VIS 20050124 (240)

IL MONDO HA BISOGNO DI PACE, STABILITÀ E CONDIVISIONE RISORSE


CITTA' DEL VATICANO, 22 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto le Lettere Credenziali della nuova Ambasciatrice della Santa Sede presso i Paesi Bassi, Signora Monique Patricia Antoinette Frank.

Esprimendosi in lingua francese, il Santo Padre ha sottolineato che "gli accadimenti del mondo ricordano a tutti il bisogno imperioso di edificare un futuro di pace fra gli uomini" e di "consolidare un ordine internazionale stabile, garantito in particolare da una migliore condivisione delle risorse a livello internazionale, mediante una politica attiva d'aiuto allo sviluppo. (...) È anche necessario ed urgente un dialogo approfondito fra i diversi gruppi che compongono la nazione, affinché tutti apprendano a conoscersi e rispettarsi".

Giovanni Paolo II ha ricordato che: "Per assicurare un forte contributo della Chiesa cattolica a tale processo che prepara 'una nuova cultura politica', ho nuovamente preso l'iniziativa, quasi tra anni fa, di riunire ad Assisi i rappresentanti delle grandi religioni del mondo, al fine di manifestare insieme la nostra volontà comune di pace; li ho invitati a suscitare un dialogo approfondito fra tutte le religioni, e ho domandato in particolare di rinunciare recisamente alla legittimazione del ricorso alla violenza per motivi religiosi ed ancor più a condannare esplicitamente ogni forma di violenza. Da allora la Santa Sede si è impegnata a promuovere, a tutti i livelli, un autentico dialogo interreligioso, invitando i cristiani, in tutte le società in cui vivono, ad agire in tale medesimo spirito, quali artigiani di pace e di dialogo, in particolare con i fedeli delle altre religioni".

Facendo riferimento al discorso pronunciato dalla Signora Frank, il Santo Padre ha ricordato "il ruolo importante del Paese nella lotta contro la fame e la povertà nel mondo, e l'impegno dei Paesi Bassi a favore dello sviluppo e dell'assistenza sanitaria presso le popolazioni particolarmente esposte al dramma delle pandemie, come l'Aids". Successivamente il Papa ha ricordato la posizione della Santa Sede che "considera necessario (...) combattere questa malattia in maniera responsabile, accrescendo la prevenzione, in particolare mediante l'educazione al rispetto del valore sacro della vita e la formazione alla pratica corretta della sessualità, che presuppone la castità e la fedeltà".

Ricordando che: "I Paesi Bassi hanno assunto la presidenza dell'Unione Europea, nel momento in cui essa conta l'adesione di nuovi paesi", il Papa ha detto che: "la Santa Sede ha sempre seguito ed incoraggiato il progetto europeo come un apporto costruttivo alla pace sul continente ma anche al di là di esso".

"Da molti anni" - ha detto ancora il Pontefice - "la società olandese, segnata dal fenomeno della secolarizzazione, si è impegnata in una nuova politica in materia di legislazione concernente l'inizio e la fine della vita umana. La Santa Sede non ha mancato di far conoscere la sua chiara posizione e di invitare i cattolici dei Paesi Bassi a testimoniare sempre il rispetto assoluto della persona umana, dal suo concepimento alla morte naturale".

Il Santo Padre ha dedicato le battute conclusive del suo discorso ai giovani, affermando che essi hanno bisogno "di ricevere un'educazione solida, che sviluppi ed unifichi la loro personalità (...) e che li renda disponibili in particolare all'incontro con gli altri, in una società sempre più cosmopolita e multiculturale". La Chiesa ha ribadito il Papa "continuerà a essere sollecita riguardo all'educazione integrale dei giovani".
CD/LETTERE CREDENZIALI/PAESI BASSI:FRANK VIS 20050124 (520)

venerdì 21 gennaio 2005

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 21 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Vescovo Demetrio Fernández González, di Tarazona (Spagna), in Visita "ad Limina Apostolorum".
AL/.../... VIS 20050121 (30)

XX FONDAZIONE PONTIFICIO CONSIGLIO PASTORALE SALUTE


CITTA' DEL VATICANO, 21 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina Giovanni Paolo II, nel ricevere sessanta membri del Pontificio Consiglio per la Pastorale degli Operatori Sanitari, riuniti in assemblea plenaria, ha ricordato che quest'anno ricorre il ventesimo anniversario di fondazione del Dicastero, il cui operato è al "a servizio della diffusione del Vangelo della speranza cristiana nel vasto mondo di coloro che soffrono e di coloro che sono chiamati a prendersi cura dei sofferenti".

"Questo momento" - ha proseguito il Pontefice - "diventa, inoltre, per voi efficace stimolo ad un rinnovato impegno nel tradurre in atto i vostri programmi per 'diffondere, spiegare e difendere gli insegnamenti della Chiesa in materia di sanità e favorirne la penetrazione nella pratica sanitaria', come è detto nel Motu Proprio 'Dolentium hominum'", che istituì il Pontificio Consiglio nel 1985.

"La Chiesa" - ha detto ancora il Pontefice - "nella sua azione pastorale, è chiamata ad affrontare le più delicate e non eludibili questioni che sorgono nell'animo umano di fronte alla sofferenza, alla malattia e alla morte. È dalla fede nel Cristo morto e risorto che quegli interrogativi possono trarre il conforto della speranza che non delude. Il mondo odierno, che spesso non possiede la luce di questa speranza, suggerisce soluzioni di morte. Di qui l'urgenza di promuovere una nuova evangelizzazione e una forte testimonianza di fede operosa in queste ampie aree secolarizzate".

"Il Pontificio Consiglio fa bene, pertanto, a incentrare le sue riflessioni e i suoi programmi sulla santificazione del momento della malattia e sul ruolo speciale che ha il malato nella Chiesa e nella famiglia in virtù della presenza viva di Cristo in ogni persona sofferente".

I responsabili della Chiesa, ha concluso il Pontefice, devono riservare "un'attenzione stimolante ed operosa alle strutture ove il malato soffre talora forme di emarginazione e di carenza di sostegno sociale. Tale attenzione deve estendersi anche alle aree del mondo dove i malati più bisognosi, nonostante i progressi della medicina, mancano di farmaci e di adeguata assistenza. Una sollecitudine particolare la Chiesa deve poi riservare a quelle zone del mondo ove i malati di Aids sono privi di assistenza. Per essi è stata in special modo creata la Fondazione 'Il Buon Samaritano', il cui scopo è di contribuire ad aiutare le popolazioni più esposte con il necessario sostegno di supporti terapeutici".
AC/PLENARIA:PASTORALE SALUTE/... VIS 20050121 (390)

IN BREVE


PAPA GIOVANNI PAOLO II ha benedetto questa mattina, nella memoria liturgica di Sant'Agnese, vergine e martire, gli agnelli, la cui lana, appena tosata, servirà a confezionare i Palli destinati ai nuovi Arcivescovi Metropoliti. La benedizione degli agnelli, che ancora non hanno un anno di età, si celebra tradizionalmente il 21 gennaio, festa di Sant'Agnese, il cui simbolo è l'agnello, martirizzata nel 350 circa ed il cui corpo riposa nella Basilica che porta il suo nome in Via Nomentana. I Padri Trappisti nell'Abbazia delle Tre Fontane allevano gli agnelli e le Suore di Santa Cecilia in Trastevere tessono la lana per i Sacri Palli.

L'ARCIVESCOVO JOHN P. FOLEY, PRESIDENTE del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali ha inaugurato ieri, nel Palazzo San Calisto in Vaticano, la nuova Sala Proiezioni della Filmoteca Vaticana, che porta il nome del Presidente emerito del Pontificio Consiglio, Cardinale Deskur. L'Arcivescovo Foley ha ricordato che la Sala, appena ristrutturata, "ha ospitato molte anteprime cinematografiche per un pubblico selezionato ed il Santo Padre stesso è stato varie volte ospite delle nostre proiezioni, dimostrando il suo interesse per l'opera cinematografica". Nella giornata di ieri sono stati proiettati tre brevi filmati: "Leone XIII" nei Giardini Vaticani, risalente al 1896, "L'Inferno", film che si credeva perduto e "Lo sguardo di Michelangelo" del regista Michelangelo Antonioni.
.../IN BREVE/... VIS 20050121 (240)

RISCOPRIRE E VIVERE PIENAMENTE DOMENICA GIORNO DEL SIGNORE

RISCOPRIRE E VIVERE PIENAMENTE DOMENICA GIORNO DEL SIGNORE
CITTA' DEL VATICANO, 21 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i Consiglieri ed i Membri della Pontificia Commissione per l'America Latina, riuniti in Assemblea Plenaria, sul tema: "La Messa domenicale, centro della vita cristiana in America Latina".

Il Papa ha espresso il suo compiacimento perchè nell'Anno dell'Eucaristia si è voluto riflettere sulle "diverse iniziative per 'riscoprire e vivere pienamente la domenica come giorno del Signore e giorno della Chiesa'", come proposto nella Lettera Apostolica "Mane nobiscum Domine".

"Partecipare alla Messa domenicale" - ha detto Giovanni Paolo II - "non è solo un precetto importante, espresso chiaramente nel Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 1389), ma, soprattutto, un'esigenza profonda di ogni fedele. Non si può vivere la fede senza partecipare abitualmente alla Messa domenicale, sacrificio di redenzione, banchetto comune della Parola di Dio e del Pane eucaristico, cuore della vita cristiana".

Giovanni Paolo II ha sottolineato il "rinnovato sforzo" dei pastori della Chiesa di "riscoprire la centralità della domenica nella vita ecclesiale e sociale degli uomini e delle donne di oggi. (...) Per cui è necessario concentrare gli sforzi per una più accurata e migliore istruzione e catechesi dei fedeli sull'Eucaristia, come pure curare che la celebrazione sia degna e decorosa, in modo da ispirare vero rispetto ed autentica pietà davanti alla grandezza del Mistero Eucaristico".

"La Messa domenicale" - ha proseguito il Papa - "deve essere convenientemente preparata dal celebrante, con una attenta disposizione spirituale, che si rifletta nei gesti e nelle parole, e nella qualità dell'omelia". In proposito il Papa ha fatto riferimento all'importanza di selezionare e preparare "i canti, segni ed altri elementi che arricchiscono la liturgia, sempre nel rispetto dovuto alle norme stabilite, valorizzando tutta la ricchezza spirituale e pastorale del Messale Romano e le disposizioni proposte dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti".

Il Santo Padre ha concluso il suo discorso auspicando che in collaborazione con i sacerdoti, religiosi e fedeli, venga posto "il più grande impegno nel riflettere ed approfondire questa dimensione essenziale della vita sacramentale della Chiesa" e che ci si adoperi "per suscitare un amore sempre più grande per il Mistero Eucaristico nelle Diocesi".
AC/MESSA DOMENICALE/COM-AL VIS 20050121 (370)

giovedì 20 gennaio 2005

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 20 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale per la Diocesi di Roma e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Suo Inviato Speciale al XXIV Congresso Eucaristico Italiano, che avrà luogo a Bari dal 21 al 29 maggio 2005.

- Il Monsignore Ercole Boggio-Bozzo Difensore del Vincolo presso il Tribunale della Rota Romana, finora Difensore del Vincolo Aggiunto del medesimo Tribunale.
NA/.../RUINI:BOGGIO-BOZZO VIS 20050120 (80)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 20 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate cinque Presuli della Conferenza Episcopale della Spagna in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Braulio Rodríguez Plaza, di Valladolid.

- Il Vescovo Jesús García Burillo, Vescovo di Avila.

- Il Vescovo Atilano Rodríguez Martínez, Vescovo di Ciudad Rodrigo.

- Il Vescovo Carlos López Hernández, Vescovo di Salamanca

- Il Vescovo Luis Gutiérrez Martín, C.M.F., Vescovo di Segovia

Nel pomeriggio di ieri il Santo Padre ha ricevuto tre Presuli della Conferenza Episcopale della Spagna, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Elías Yanes Alvarez, di Zaragoza.

- Il Vescovo Casimiro López Llorente, di Zamora.

- Il Vescovo Alfonso Milián Sorribas, Vescovo di Barbastro-Monzón.
AL/.../... VIS 20050120 (120)

AGENZIE CATTOLICHE: 500 US$ MILIONI VITTIME MAREMOTO ASIA

CITTA' DEL VATICANO, 20 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il discorso pronunciato il 18 gennaio a New York, alla Plenaria dell'Assemblea Generale dell'O.N.U., dall'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, sull'articolo 39: "Potenziare il coordinamento degli aiuti umanitari e del soccorso alle vittime delle catastrofi naturali, inclusi aiuti finanziari per le emergenze: bozza della risoluzione".

Facendo riferimento al maremoto del 26 dicembre scorso, l'Arcivescovo Migliore ha espresso: "le più sentite condoglianze ai Paesi colpiti" ed ha osservato che "sin dall'inizio dell'emergenza, Sua Santità Giovanni Paolo II ha manifestato grande attenzione per le conseguenze della catastrofe ed ha sollecitato le agenzie della Chiesa Cattolica a promuovere autentiche azioni di solidarietà a favore di tutti i popoli, senza eccezione, in ogni nazione colpita da questa immane tragedia".

"Le istituzioni della Chiesa Cattolica" - ha proseguito l'Osservatore Permanente - "e i Rappresentanti Pontifici presenti nei paesi colpiti, hanno preso provvedimenti immediati. Prima di tutto hanno distribuito cibo, vestiti e riparo a tutte le popolazioni colpite. Tragicamente, è apparso chiaro che il gruppo più colpito sono stati i bambini, dei quali mancano all'appello almeno cinquantamila, e gli orfani sono decine di migliaia. Per cui ci stiamo adoperando per individuare i modi più efficaci di portare aiuto ai bambini sopravvissuti nelle zone più colpite".

"In collaborazione con il Pontificio Consiglio 'Cor Unum'" - ha precisato l'Arcivescovo Migliore - "un lunga lista di organismi cattolici sta usando, attraverso le nostre reti locali, i fondi provenienti da tutto il mondo, quasi cinquecento milioni di dollari, una parte dei quali destinata agli aiuti di emergenza ed il resto per progetti a lungo termine". L'Arcivescovo ha parimenti sottolineato che "lo straordinario impatto del potere della natura (...) ha suscitato una risposta altrettanto straordinaria da parte dei popoli e dei governi del mondo intero. (...) Una tale rapida e concreta espressione di solidarietà globale è sicuramente un segno della fondamentale bontà dei popoli del mondo".

Il Nunzio ha sottolineato che "tutte le nazioni devono cogliere questa opportunità e la buona volontà dei popoli del mondo, per far progredire importanti obiettivi umanitari di vasta portata. (...) La mia delegazione vivamente auspica che la solidarietà sia la componente essenziale dei programmi politici di questo anno".
DELSS/AIUTI ASIA/O.N.U.:MIGLIORE VIS 20050120 (400)

TRASMETTETE VOSTRO ENTUSIASMO PER MATRIMONIO E FAMIGLIA


CITTA' DEL VATICANO, 20 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i partecipanti al Capitolo Generale dell'Unione Internazionale delle Famiglie di Schönstatt.

Citando l'Esortazione Apostolica "Familiaris consortio": "L'avvenire dell'umanità passa attraverso la famiglia!", il Papa ha esortato i presenti ad approfondire "la comprensione del matrimonio e della famiglia alla luce della fede. È casa molto buona che la famiglia sia il carisma del vostro movimento. La famiglia è una 'scuola di amore'. Trasmettete agli altri il vostro entusiasmo per il matrimonio e la famiglia".

"Attualmente" - ha proseguito il Pontefice - "la società ha più che mai bisogno di famiglie sane che siano in grado di difendere i valori comuni. Se rafforziamo la sacra istituzione del matrimonio e della famiglia in armonia con il disegno divino, cresceranno l'amore e la solidarietà fra le persone!".

Il Santo Padre ha affermato che l'Anno dell'Eucaristia "è un pressante invito a trovare 'nel Sacramento supremo dell'amore la fonte di ogni comunione'. Cercate di riscoprire l'immenso e meraviglioso dono dell'Eucaristia, che vi permetterà" - ha concluso il Pontefice - "'di vivere pienamente la bellezza e la missione della famiglia".
AC/MATRIMONIO:FAMIGLIA/SCHÖNSTATT VIS 20050120 (200)

mercoledì 19 gennaio 2005

SALUTO DEL PAPA AL PATRIARCA DI CILICIA DEGLI ARMENI


CITTA' DEL VATICANO, 19 GEN. 2005 (VIS). Al termine dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre ha rivolto parole di saluto ai pellegrini nelle diverse lingue. "Rivolgo un particolare pensiero" - ha detto Giovanni Paolo II - "al Patriarca di Cilicia degli Armeni, Sua Beatitudine Nerses Bedros XIX, e agli altri Vescovi che lo accompagnano".

Il Patriarca Nerses Bedros è giunto a Roma per assistere alla cerimonia durante la quale Giovanni Paolo II ha benedetto una statua di San Gregorio l'Illuminatore, Apostolo dell'Armenia, anche soprannominato "l'Illuminatore", poiché portò la luce del Vangelo in Armenia, dove morì nel 332. La statua è stata collocata in una nicchia esterna della Basilica di San Pietro.

"Saluto inoltre i sacerdoti, seminaristi e laici del Cammino neocatecumenale" - ha detto ancora il Papa - "Carissimi, vi ringrazio per il vostro generoso impegno per la nuova evangelizzazione. Auspico che le riflessioni di questi giorni vi aiutino ad approfondire, con animo docile, la comunione sia con i Pastori delle Chiese locali, sia con i competenti Organismi della Santa Sede. Potrete così offrire un sempre più efficace apporto alla causa del Vangelo".
AG/SALUTI/BEDROS VIS 20050119 (190)

UNITÀ DEI CRISTIANI DONO DA IMPLORARE SENZA STANCARSI


CITTA' DEL VATICANO, 19 GEN. 2005 (VIS). Nell'Udienza Generale odierna, tenutasi nell'Aula Paolo VI, il Papa ha ricordato che ha avuto inizio ieri la "Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani". "Si tratta di giorni di riflessione e di preghiera" - ha detto Giovanni Paolo II - "quanto mai opportuni per ricordare ai cristiani che il ristabilimento della piena unità tra di loro, secondo la volontà di Gesù, impegna ogni battezzato, pastori e fedeli tutti".

Giovanni Paolo II ha precisato che la Settimana di Preghiera "si svolge a qualche mese dal quarantesimo anniversario della promulgazione del Decreto del Concilio Vaticano II 'Unitatis redintegratio', testo chiave che ha posto la Chiesa cattolica fermamente ed irrevocabilmente nel solco del movimento ecumenico".

"Quest'anno" - ha proseguito il Pontefice - "il tema ci pone di fronte ad una verità basilare per ogni impegno ecumenico, e cioè che Cristo è il fondamento della Chiesa. Il Concilio ha fortemente raccomandato la preghiera per l'unità quale anima di tutto il movimento ecumenico. (...) Ma la preghiera deve essere accompagnata dalla purificazione della mente, dei sentimenti, della memoria. Diviene così espressione di quella 'interiore conversione', senza la quale non c'è vero ecumenismo. In definitiva, l'unità è un dono di Dio, dono da implorare senza stancarsi con umiltà e verità".

Sottolineando che il desiderio dell'unità va estendendosi toccando ambienti e contesti nuovi, il Santo Padre ha segnalato che: "recentemente il Signore ha concesso ai suoi discepoli di realizzare importanti contatti di dialogo e di collaborazione. Il dolore della separazione si fa sentire con sempre più viva intensità, davanti alle sfide di un mondo che attende una testimonianza evangelica chiara e unanime da parte di tutti i credenti in Cristo".

Il Papa ha concluso la catechesi ricordando che il giorno 25 gennaio si unirà spiritualmente alla celebrazione dei Vespri a conclusione della Settimana di Preghiera, presieduta, in suo nome, dal Cardinale Walter Kasper. Alla cerimonia, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, prenderanno parte rappresentanti di altre Chiese e Confessioni cristiane. "Io mi unirò spiritualmente" - ha infine ricordato il Papa - "e chiedo anche a voi di pregare perché l'intera famiglia dei credenti possa raggiungere quanto prima la piena comunione voluta da Cristo".

Prima dell'Udienza, Giovanni Paolo II ha benedetto una statua di San Gregorio l'Illuminatore, evangelizzatore degli Armeni, collocata in una nicchia nella parte esterna della Basilica Vaticana. Alla breve cerimonia ha assistito il Patriarca di Cilicia degli Armeni, Sua Beatitudine Nerses Bedros XIX, insieme ad altri Vescovi armeni cattolici.
AG/UNITÀ CRISTIANI/... VIS 20050119 (420)

martedì 18 gennaio 2005

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 18 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate quattro Presuli della Conferenza Episcopale della Spagna, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Miguel José Asurmendi Aramendía, S.D.B., di Vitoria.

- Il Vescovo Juan José Omella Omella, di Calahorra y La Calzada-Logroño.

- Il Vescovo Jesús Sanz Montes, O.F.M., di Jaca e di Huesca.

- Il Vescovo Juan María Uriarte Goiricelaya, di San Sebastián.
AL/.../... VIS 20050118 (80)

VISITA MINISTRO ESTERI REPUBBLICA ITALIANA IN VATICANO


CITTA' DEL VATICANO, 18 GEN. 2005 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, ha rilasciato nella tarda mattinata di oggi la dichiarazione che segue:

"Oggi, martedì 18 c.m., l'Onorevole Gianfranco Fini, nella sua qualità di Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana, si è recato in Vaticano ed ha reso visita all'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati e, successivamente, al Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato".

Tale visita si inserisce nel quadro dei contatti che il Ministro Fini sta intensificando con i vari Governi, per rafforzare la collaborazione internazionale".
"Nel corso dei colloqui in Vaticano, vi è stato uno scambio di opinioni sui problemi dell'ora presente, in particolare sulla situazione in Europa come in Medio Oriente. Si è pure convenuto sulla necessità di una riforma dell'O.N.U. per rispondere meglio alle nuove sfide del Terzo Millennio".
OP/INCONTRO FINI:SODANO/NAVARRO-VALLS VIS 20050118 (160)

INCONTRO GIOVANNI PAOLO II CON 160 RABBINI DA TUTTO IL MONDO


CITTA' DEL VATICANO, 18 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina Papa Giovanni Paolo II ha incontrato in Vaticano 160 Capi, Rabbini e Cantori ebrei, provenienti da Israele, Stati Uniti ed Europa, nella più grande udienza privata mai concessa da un Papa a Capi Ebraici.

Il Santo Padre ha ricordato che: "Quest'anno celebreremo il quarantesimo anniversario della Dichiarazione del Concilio Vaticano II 'Nostra Aetate', che ha significativamente contribuito al rafforzamento del dialogo fra ebrei e cattolici".

"Che tale occasione rappresenti un rinnovato impegno ad accrescere la comprensione e la collaborazione al servizio dell'edificazione di un mondo sempre più fermamente basato sul rispetto per l'immagine divina che si riflette in ogni essere umano".

I Rabbini, riuniti nella Fondazione "Pave the Way", si legge in un Comunicato della Fondazione reso pubblico nel pomeriggio di ieri, "ringrazieranno il Papa per tutti gli sforzi sostenuti nei 26 anni di pontificato per riconciliare le due fedi e abbattere il muro dell'odio". Nel corso dell'Udienza i Rabbini reciteranno una preghiera in onore di Giovanni Paolo II.

Il Presidente e Fondatore della Fondazione "Pave the Way", Gary Krupp, ha affermato: "La missione della nostra Fondazione è riunire gli uomini di buona volontà al di là di qualsiasi fede religiosa e senza pregiudizi e abbattere con determinazione qualsiasi barriera ostacoli questo obiettivo".

"Il Papa lo ha fatto per decenni" - ha detto ancora il Presidente Krupp - "Il minimo che possiamo fare è ringraziarlo umilmente per quello che ha fatto per il popolo ebraico nel mondo e a nostra volta ci adoperiamo seriamente per la pace sulla Terra".

Il Rabbino Jack Bemporad, Direttore del "Center for Interreligious Understanding", ha
a sua volta affermato che: "A partire dal Concilio Vaticano II e sotto la guida di Papa Giovanni Paolo II, la Chiesa ha compiuto dei passi estremamente significativi per costruire nuovi legami con gli Ebrei sulla base di affetto e reciprocità sinceri".

"Nessun Papa prima di Giovanni Paolo II" - ha proseguito il Rabbino Bemporad - "ha mai fatto tanto o si è preoccupato tanto di creare una relazione fraterna tra Cattolici ed Ebrei. (...) Sono convinto che Papa Giovanni Paolo II sarà considerato un grande taumaturgo nelle relazioni tra Cattolici ed Ebrei", ed ha concluso affermando: "Arrivando in Vaticano da tutto il mondo, noi rabbini diciamo 'grazie'".
AC/EBREI:CATTOLICI/RABBINI VIS 20050118 (390)

RAPIMENTO E RILASCIO IN IRAQ DI ARCIVESCOVO SIRO-CATTOLICO


CITTA' DEL VATICANO, 18 GEN. 2005 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, nell'apprendere la notizia del rilascio dell'Arcivescovo siro-cattolico in Iraq, ha rilasciato nella tarda mattinata di oggi la seguente dichiarazione: "Con grande soddisfazione è stata appresa la notizia del rilascio dell'Arcivescovo di Mossul (Iraq), Sua Eccellenza Basile Georges Casmoussa, che era stato sequestrato ieri pomeriggio".

"Il Santo Padre è stato immediatamente informato ed ha ringraziato Dio per il felice esito di questa vicenda".

"Non è stato pagato alcun riscatto".

"Il sequestro aveva destato grande sorpresa perché l'Arcivescovo era molto ben voluto sia dai cristiani che dai musulmani"

Ieri sera, il Dr. Joaquín Navarro-Valls, aveva rilasciato ai giornalisti la seguente dichiarazione: "È giunta notizia del rapimento dell'Arcivescovo siro-cattolico di Mossul (Iraq), Sua Eccellenza Monsignor Basile Georges Casmoussa. La Santa Sede deplora nel modo più fermo tale ignobile atto terroristico e chiede che quel degno Pastore sia prontamente restituito incolume al suo ministero".

L'Arcivescovo Casmoussa è nato a Karakoche nel nord dell'Iraq nel 1938, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1962 e la consacrazione episcopale nel dicembre 1999.

In Iraq, su di una popolazione di 25 milioni, i cristiani sono circa 750.000, di cui il 70% appartiene alla chiesa cattolica caldea, mentre la chiesa siro-cattolica irachena conta 60.000 fedeli.
OP/RAPIMENTO VESCOVO/IRAQ:NAVARRO-VALLS VIS 20050118 (220)

lunedì 17 gennaio 2005

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Reverendo Hubert Herbreteau, finora Vicario Episcopale per la zona "Côte et Marais Breton" (Francia), Vescovo di Agen (superficie: 5.384; popolazione: 317.945; cattolici: 246.000; sacerdoti: 135; religiosi: 154; diaconi permanenti: 14), Francia. Il Vescovo eletto è nato nel 1948 a Vendrenness (Francia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1975.

- Il Reverendo Warnakulasurya Wadumestrige Devasritha Valence Mendis, finora Rettore del Seminario Nazionale di Kandy (Sri Lanka), Vescovo Coadiutore di Chilaw (superficie: 2.976; popolazione: 679.575; cattolici: 233.187; sacerdoti: 76; religiosi: 250), Sri Lanka. Il Vescovo eletto è nato nel 1958 a Koralawella (Sri Lanka) ed è stato ordinato sacerdote nel 1985.

Sabato 15 gennaio è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Kansas City in Kansas (Stati Uniti d'America), presentata dall'Arcivescovo James Patrick Keleher, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede l'Arcivescovo Joseph F. Naumann, finora Coadiutore della medesima sede.

- Ha nominato il Vescovo Juda Thaddeus Ruwa'ichi, O.F.M.Cap., finora Vescovo di Mbulu (Tanzania), Vescovo di Dodoma (superficie: 41.311; popolazione: 1.698.996; cattolici: 318.507; sacerdoti: 104; religiosi: 543), Tanzania. Il Vescovo Ruwa'ichi succede al Vescovo Mathias Joseph Isuja, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Leopoldo S. Tumulak, finora Vescovo di Tagbilaran (Filippine), Ordinario Militare per le Filippine (sacerdoti: 84; religiosi: 1), Filippine.
NER:NEC:RE/.../... VIS 20050117 (250)

UDIENZE

UDIENZE
CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Sergio Sebastiani, Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede.

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale della Spagna, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Francisco Gil Hellín, di Burgos.

- Il Vescovo Ricardo Blázquez Pérez, di Bilbao, con l'Ausiliare Carmelo Echenagusía Uribe.

- Il Vescovo Vicente Jiménez Zamora, di Osma-Soria.

- Il Vescovo Rafael Palmero Ramos, di Palencia.

Domenica 16 gennaio il Santo Padre ha accolto in Vaticano il Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, con la consorte Signora Franca, che si sono trattenuti anche a colazione.

Sabato 15 gennaio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

- L'Arcivescovo Pedro Lopez Quintana, Nunzio Apostolico in India e in Nepal.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP:AL/.../... VIS 20050117 (170)

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