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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 31 ottobre 2005

BEATIFICAZIONE OTTO MARTIRI GUERRA CIVILE SPAGNOLA


CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di oggi alle 17:00, il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha presieduto la Celebrazione dell'Eucaristia nella Basilica Vaticana e per incarico del Santo Padre Benedetto XVI, ha dato lettura della Lettera Apostolica con la quale il Papa ha iscritto nell'albo dei Beati i Servi di Dio: Josep Tàpies Sirvant e sei compagni, Presbiteri e Martiri (1936) e María de los Ángeles Ginard Martí (1894-1936), Vergine e Martire della Congregazione delle Suore Zelatrici del Culto Eucaristico.

Al termine della Celebrazione il Santo Padre è giunto in Basilica per venerare le Reliquie dei nuovi Beati, ed ha rivolto un breve saluto in castigliano e catalano ai pellegrini spagnoli che hanno assistito alla cerimonia.

"Gli esemplari sacerdoti della Diocesi di Urgell" - ha detto il Santo Padre - "hanno sacrificato la vita nella persecuzione religiosa in Spagna per la fedeltà al ministero sacerdotale che hanno esercitato con grande dedizione nelle comunità parrocchiali a loro affidate. Dando testimonianza del loro stato sacerdotale e perdonando i loro persecutori, diedero la vita invocando il Re dell'Universo".

Il Papa ha chiesto ai Beati di intercedere "per la Diocesi di Urgell e per le altre Diocesi spagnole, per le vocazioni sacerdotali e religiose e per la crescita nelle virtù cristiane di tutti i fedeli".

Della nuova Beata María de los Ángeles Ginard Martí, nata nella Diocesi di Mallorca, il Santo Padre ha ricordato che "subì il martirio a Madrid durante la stessa persecuzione. Totalmente dedita al Signore nella vita religiosa, trascorreva lunghe ore in adorazione del Santissimo Sacramento, senza trascurare il servizio alla comunità. Così si preparò ad offrire la vita come espressione suprema di amore a Cristo".

"Questi nuovi Beati" - ha concluso il Pontefice - "siano per tutti noi un esempio vivo di identità sacerdotale e di consacrazione religiosa. Rendiamo grazie a Dio per il grande dono di questi testimoni eroici della fede. Beati Josep Tàpies e compagni e Beata María de los Ángeles, pregate per le comunità ecclesiali di Urgell, di Madrid, di Mallorca e di tutta la Spagna! Amen".
AC/BEATIFICAZIONE MARTIRI/SARAIVA VIS 20051031 (360)

CARDINALE TOMKO AL CONGRESSO EUCARISTICO UNIVERSITARIO


CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2005 (VIS). Oggi è stata resa pubblica una Lettera Pontificia, redatta in latino e datata 12 ottobre, con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Jozef Tomko, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del Primo Congresso Eucaristico Internazionale Universitario che si svolgerà a Murcia (Spagna), dal 9 al 13 novembre prossimo.

La Missione che accompagnerà il Cardinale è composta dai sacerdoti: Don José Alberto Canovas Sánchez, Vicario Episcopale della Diocesi di Cartagena e Parroco della Parrocchia di Santiago de Jumilla, e Don Luis Emilio Pascual Molina, Delegato per la Pastorale universitaria della Diocesi di Cartagena.
BXVI-LETTERA/INVIATO SPECIALE/MURCIA:TOMKO VIS 20051029 (120)

CONDANNA DICHIARAZIONI NEGANO DIRITTO ESISTENZA ISRAELE


CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2005 (VIS). Nel tardo pomeriggio di ieri, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"I gravi fatti di questi ultimi giorni in Terra Santa preoccupano grandemente la Santa Sede che, unendosi all'intera comunità internazionale, esprime la propria ferma condanna per gli atti di violenza - l'attacco terroristico di Hadera e la successiva rappresaglia - da qualunque parte essi provengano, come pure per alcune dichiarazioni, particolarmente gravi e inaccettabili, con cui si è negato il diritto all'esistenza dello Stato di Israele".

"La Santa Sede riafferma in questa occasione il diritto sia degli israeliani che dei Palestinesi a vivere in pace e sicurezza, ciascuno in un proprio Stato Sovrano".

"Al tempo stesso, la Santa Sede sente il dovere di rinnovare l'appello ai responsabili di tutti i popoli del Medio Oriente perché ascoltino l'anelito alla pace e alla giustizia che sale dalle popolazioni, evitino di compiere gesti o scelte di divisione e di morte e si impegnino con coraggio e determinazione a creare le condizioni minime necessarie per riprendere il dialogo, l'unica via che assicurerà un futuro di pace e di prosperità ai figli di quella terra".
OP/ISRAELE/NAVARRO-VALLS VIS 20051031 (210)

ANGELUS: ATTUALITÀ CONCILIO VATICANO II


CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato le riflessioni dell'Angelus di oggi all'anniversario del Concilio Vaticano II che, il 28 ottobre del 1965, celebrava la settima Sessione, alla quale seguirono l'ottava, la nona e la decima, e, l'8 dicembre dello stesso anno, la sessione conclusiva.

Il Papa ha ricordato che: "Nella fase finale di quello storico evento ecclesiale, che era iniziato tre anni prima, venne approvata la maggior parte dei Documenti conciliari" e ha affermato che tutti i testi "conservano il loro valore e rivelano un'attualità che, per certi aspetti, è addirittura aumentata". Il Papa ha di seguito citato i cinque Documenti firmati a chiusura del Concilio: "il Decreto 'Christus Dominus' sull'ufficio pastorale dei Vescovi; il Decreto 'Perfectae caritatis', sul rinnovamento della vita religiosa; il Decreto 'Optatam totius', sulla formazione sacerdotale; la Dichiarazione 'Gravissimum educationis', sull'educazione cristiana; e infine la Dichiarazione 'Nostra Aetate', sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane".

"I temi della formazione dei sacerdoti, della vita consacrata e del ministero episcopale" - ha proseguito il Pontefice - "sono stati oggetto di tre Assemblee Ordinarie del Sinodo dei Vescovi, svoltesi rispettivamente nel 1990, nel 1995 e nel 2001. (...) Meno conosciuto è invece il documento sull'educazione. Da sempre la Chiesa è impegnata nell'educazione della gioventù. (...) Anche oggi, nell'epoca della comunicazione globale, la Comunità ecclesiale avverte tutta l'importanza di un sistema educativo che riconosca il primato dell'uomo come persona, aperta alla verità e al bene. Primi e principali educatori sono i genitori, aiutati, secondo il principio di sussidiarietà, dalla società civile. Una speciale responsabilità educativa sente di avere la Chiesa, alla quale Cristo ha affidato il compito di annunciare 'la via della vita'".

Successivamente il Papa, facendo riferimento alla Dichiarazione "Nostra Aetate" ha affermato che essa "è di grandissima attualità, perchè riguarda l'atteggiamento della Comunità ecclesiale nei confronti delle religioni non cristiane. Partendo dal principio che 'tutti gli uomini costituiscono una sola comunità' e che la Chiesa 'ha il dovere di promuovere l'unità e l'amore' tra i popoli, il Concilio 'nulla rigetta di quanto è vero e santo' nelle altre religioni e a tutti annuncia Cristo, 'via, verità e vita', in cui gli uomini trovano la 'pienezza della vita religiosa'".

"Con la Dichiarazione 'Nostra Aetate'" - ha ricordato Papa Benedetto - "i Padri del Vaticano II hanno proposto alcune verità fondamentali; (...) lo speciale vincolo che lega i cristiani e gli ebrei, (...) la stima verso i musulmani ed i seguaci delle altre religioni; (...) lo spirito di fraternità universale che bandisce qualsiasi discriminazione o persecuzione religiosa".
ANG/CONCILIO VATICANO II/... VIS 20051031 (440)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Membri del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, il Vescovo Precioso D. Cantillas, S.D.B., di Maasin (Filippine); il Vescovo Lino Bortolo Belotti, Ausiliare di Bergamo (Italia) ed il Vescovo Jean-Luc Brunin, di Ajaccio (Francia).
NA/.../... VIS 20051031 (60)

PELLEGRINAGGIO BENEDETTO XVI SANTUARIO MENTORELLA


CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2005 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, ha rilasciato nel primo pomeriggio di oggi ai giornalisti la seguente dichiarazione:

"In mattinata il Santo Padre Benedetto XVI si è recato in pellegrinaggio privato al santuario mariano 'Madre delle Grazie' della Mentorella (diocesi di Tivoli, provincia di Roma). Ha celebrato la Santa Messa in onore della Madonna e nel primo pomeriggio è rientrato nel Palazzo Apostolico Vaticano".

Anche Papa Giovanni Paolo II visitò lo stesso Santuario Mariano il 29 ottobre del 1978, sua prima visita fuori Roma dopo l'elezione al Pontificato.
OP/PELLEGRINAGGIO SANTUARIO/NAVARRO-VALLS VIS 20051031 (110)

50 ANNI SACERDOZIO CARDINALE LOZANO BARRAGÁN


CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2005 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico un Messaggio del Papa, redatto in latino e datato 26 ottobre, indirizzato al Cardinale Javier Lozano Barragán, in occasione del suo cinquantesimo anniversario di sacerdozio, che ha festeggiato ieri con una Concelebrazione Eucaristica nella Basilica romana di Santa Maria in Trastevere.

Il Porporato messicano fu ordinato sacerdote il 30 ottobre 1955, Vescovo il 15 agosto 1979 e fu creato Cardinale da Giovanni Paolo II nel Concistoro del 21 ottobre 2003. Dall'agosto 1996 il Cardinale Lozano Barragán è Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute.
MESS/GIUBILEO SACERDOTALE/LOZANO VIS 20051031 (110)

CORDOGLIO PAPA UCCISIONE TRE RAGAZZE CRISTIANE INDONESIA


CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2005 (VIS). Il Dottor Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato questa mattina ai giornalisti la seguente dichiarazione:

"Appena appresa la dolorosa notizia della barbara uccisione di tre ragazze cristiane in Indonesia, il Santo Padre ha incaricato il Vescovo di Manado, Monsignor Joseph Theodorus Suwatan, di porgere alle famiglie delle vittime ed a quella comunità diocesana le più sentite condoglianze, assicurando di elevare al Signore fervide preghiere per il ritorno della pace fra quelle popolazioni".
OP/ASSASSINIO GIOVANI/INDONESIA:NAVARRO-VALLS VIS 20051031 (100)

PIÙ GENEROSITÀ POPOLAZIONI TERREMOTO PAKISTAN


CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2005 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus, il Papa ha lanciato un appello alla comunità internazionale per le popolazioni colpite dal terremoto in Pakistan ed ha rivolto parole di saluto ai pellegrini che hanno assistito alla cerimonia di Beatificazione dei Sacerdoti Josep Tàpies Sirvant e sei compagni, e di Suor María de los Ángeles Ginard Martí.

"Come tutti sappiamo, lo scorso 8 ottobre un forte terremoto ha colpito la regione del Kashmir, specialmente nel versante pakistano, provocando la morte di oltre cinquantamila persone e ingenti danni. Anche in questo caso, molteplici sono state le forme di solidarietà, ma il bisogno appare più grande degli aiuti finora offerti. Rinnovo, pertanto, il mio appello alla comunità internazionale, affinché si moltiplichino gli sforzi a sostegno di quelle popolazioni tanto provate".

Benedetto XVI ha salutato successivamente i Vescovi, i Sacerdoti, le Religiose Zelatrici del Culto Eucaristico ed i pellegrini venuti da Urgell, Andorra, Madrid e Mallorca, che ieri hanno partecipato alla Beatificazione dei sacerdoti Josep Tàpies e sei compagni e di Suor María de los Ángeles Ginard Martí "che hanno affrontato il martirio a causa della fede in Cristo. Essi sono per tutti un autentico esempio di riconciliazione e di amore fino all'estremo, come pure uno stimolo a dare testimonianza coerente della propria fede nella società attuale, con uno spirito di pace e di convivenza fraterna".
ANG/TERREMOTO PAKISTAN:BEATIFICAZIONE/... VIS 20051031 (240)

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL PAPA PER IL MESE DI NOVEMBRE

CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2005 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre per il mese di novembre è la seguente: "Per gli sposi, affinché seguano l'esempio di santità coniugale vissuta da tante coppie che si sono santificate nelle condizioni ordinarie della vita"

L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perché i Pastori dei territori di missione avvertano con costante sollecitudine l'impegno della formazione permanente per i propri sacerdoti".
BXVI-INTENZIONI PREGHIERA/NOVEMBRE/… VIS 20051031 (90)

40° ANNIVERSARIO ORDINAZIONE EPISCOPALE CARDINALE ARINZE


CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2005 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina, il Papa Benedetto XVI ha ricevuto il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, accompagnato da un gruppo di pellegrini dal suo Paese natale, la Nigeria, che celebrano con il Porporato l'anniversario della sua Ordinazione Episcopale, il 29 agosto 1965 a Onitsha (Nigeria), nella cerimonia presieduta dall'Arcivescovo Charles Heerey.

"Sono lieto di riceverla con i suoi amici della comunità nigeriana di Roma e con altri compatrioti venuti a Roma" - ha detto il Papa - "per celebrare con lei il 40° anniversario della Ordinazione Episcopale. Le esprimo le mie più sincere congratulazioni ed i miei migliori auguri".

"Ieri, nella Chiesa di Santa Maria in Traspontina" - ha proseguito il Santo Padre - "lei ha celebrato una Messa Solenne di ringraziamento a Dio Onnipotente per il dono di quaranta anni di Ministero Episcopale. Oggi sono felice di unire le mie preghiere alla sue intenzioni e chiedo al Signore che sia sua guida e forza nel suo servizio alla Chiesa in amore e zelo. Invoco su Vostra Eminenza, attraverso l'intercessione di Maria Madre di Dio, i doni divini della gioia e della pace e di cuore imparto a lei e a tutti coloro che partecipano a questa gioiosa ricorrenza, la mia Benedizione Apostolica".
AC/ANNIVERSARIO ORDINAZIONE/ARINZE VIS 20051031 (230)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma.

- Il Cardinale Jean-Louis Tauran, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa con il Reverendo Don Raffaele Farina, S.D.B., Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana e con il Dottor Cav. Ambrogio M. Piazzoni, Vice Prefetto.

- L'Arcivescovo Franc Rodé, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.
AP/.../... VIS 20051031 (110)

venerdì 28 ottobre 2005

AMPLIARE RETE DI AIUTO E DI ACCOGLIENZA MIGRANTI


CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2005 (VIS). Il Cardinale Stephen Fumio Hamao, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e l'Arcivescovo Agostino Marchetto, Segretario del medesimo Dicastero, hanno presentato oggi nella Sala Stampa della Santa Sede il Messaggio del Santo Padre per la 92ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (15 gennaio 2006), sul tema: "Migrazioni: segno dei tempi".

Il Cardinale Fumio Hamao ha ricordato che, nel Messaggio, il Papa impiega l'espressione "segno dei tempi" per riferirsi al fenomeno della migrazione, termine usato dal Concilio Vaticano II.

Benedetto XVI "in continuità conciliare" - ha detto il Cardinale - "invita anzitutto, in chiave positiva, a leggere le migrazioni come un'opportunità, quasi una sfida".

"Si ricava dal Messaggio del Santo Padre, la convinzione che donne e uomini in emigrazione rappresentino una preziosa risorsa per lo sviluppo dell'intera umanità, grazie alle potenzialità, umano-spirituali e culturali, di cui ciascuno è depositario, senza con questo misconoscere il costo umano dell'esperienza migratoria e le sue molteplici incidenze sociali, economiche e politiche".

Il Porporato ricorda che il Papa accenna alla "'femminizzazione' del fenomeno migratorio, così come le tragedie che coinvolgono i richiedenti asilo e i rifugiati e le ben note difficoltà degli studenti esteri, specialmente se provenienti dal Terzo Mondo". In merito il Cardinale Fumio Hamao ha annunciato che si svolgerà a Roma, dal 14 al 16 dicembre prossimo, il Secondo Congresso Internazionale di pastorale specifica dedicato agli studenti stranieri.

Il Presidente del Pontificio Consiglio ha concluso sottolineando che il Messaggio "invita alla carità, che spinge a mantenere ed estendere una fitta rete di attività di autentica accoglienza e di genuina disponibilità operativa, per venire incontro, anche a titolo di supplenza, alle tante emergenze degli immigrati" ed ha invitato a promuovere "l'integrazione, lo scambio interculturale, lo sviluppo di una mentalità aperta all'universale, non meno che il dialogo interreligioso" e a sviluppare l'evangelizzazione.

L'Arcivescovo Marchetto ha dedicato il suo intervento ai rifugiati e ai profughi. Tale realtà, ha affermato, pone "questioni che molto ci turbano e ci domanderemo perché la crudeltà e l'intolleranza umana si spingano fino al punto di perseguitare il prossimo", con "la violenza, l'intimidazione, la tortura, l'omicidio e la detenzione, che degradano, pur diversamente , sia coloro che le perpetrano, sia chi ne è vittima".

"Se poi prendiamo in considerazione una definizione più ampia di rifugiato (...) dovremmo includere in questa categoria anche coloro che fuggono la guerra, la violenza generalizzata o la violazione di massa dei diritti umani. (...) Come rispondere dunque, in quanto comunità di credenti, alla sfida dolorosissima?".

Il Segretario del Pontificio Consiglio ha ricordato inoltre che "Ci sono migliaia e migliaia di Organizzazioni ecclesiali, di Servizi che portano speranza e amore in situazioni, altrimenti disperate, in cui rifugiati e sfollati si trovano. Pure ciò è segno di questi tempi, buono, anche se la risposta generosa può sempre essere migliorata e ampliata".

In merito al traffico di esseri umani, che il Santo Padre menziona nel Messaggio, l'Arcivescovo Marchetto ha ricordato che ancora mancano "appropriati programmi di migrazione", per evitare che coloro che fuggono la povertà o vogliono emigrare ricorrano a contrabbandieri e trafficanti per entrare in un Paese straniero. "Nel caso del traffico" - ha aggiunto l'Arcivescovo - "si giunge ad un'enorme sfruttamento, poiché i diritti umani degli individui non vengono rispettati".

"Guardando tutto questo 'con gli occhi di Gesù'" - ha concluso il Segretario del Pontificio Consiglio - "la Chiesa leva la sua voce in soccorso di milioni di persone emarginate, e presenta sempre di nuovo tali disperate necessità, a molti ignote".
OP/MIGRANTE:RIFUGIATO/HAMAO:MARCHETTO VIS 20051028 (600)

EBREI E CRISTIANI: COLLABORARE EDIFICAZIONE PACE


CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, nel corso di un atto commemorativo del 40° anniversario della promulgazione della Dichiarazione del Concilio Vaticano II "Nostra Aetate", il Cardinale Walter Kasper, Presidente della Commissione della Santa Sede per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo, ha dato lettura di un Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI.

"Tale anniversario" - scrive il Santo Padre - è motivo per "esprimere gratitudine a Dio Onnipotente per la testimonianza di tutti coloro che, nonostante una storia complessa e sovente dolorosa, specialmente dopo la tragica esperienza della Shoah, che fu ispirata da un'ideologia razzista neo-pagana, si sono adoperati coraggiosamente per promuovere la riconciliazione e per migliorare la comprensione fra cristiani ed ebrei".

"Nel gettare le basi di rapporti rinnovati fra il Popolo Ebraico e la Chiesa, 'Nostra Aetate' ha ribadito la necessità di superare i pregiudizi passati, le incomprensioni, l'indifferenza e il linguaggio del disprezzo e dell'ostilità. La Dichiarazione è stata occasione di maggiore comprensione e rispetto, cooperazione e, spesso, amicizia fra cattolici ed ebrei".

Papa Benedetto XVI ribadisce che: "Mentre guardiamo ai quaranta anni trascorsi di proficui contatti fra la Chiesa ed il Popolo Ebraico, dobbiamo rinnovare il nostro impegno per il lavoro che ancora rimane da fare. A tale riguardo, sin dai primi giorni del mio Pontificato (...) ho espresso la mia ferma determinazione di seguire le orme tracciate dall'amato Predecessore Papa Giovanni Paolo II".

"Il dialogo ebraico-cristiano" - scrive ancora il Santo Padre - "deve continuare ad arricchire ed approfondire i legami di amicizia che si sono sviluppati, mentre la predicazione e la catechesi devono assicurare che i rapporti reciproci siano presentati alla luce dei principi enunciati dal Concilio".

Al termine del Messaggio, Papa Benedetto auspica che "sia nel dialogo teologico che nei contatti quotidiani e nella collaborazione, i cristiani e gli ebrei offrano una convinta testimonianza condivisa dell'Unico Dio e dei Suoi comandamenti, della santità della vita, della promozione della dignità umana, dei diritti della famiglia e la necessità di edificare un mondo di giustizia, riconciliazione e pace per le future generazioni".
MESS/NOSTRA AETATE/KASPER VIS 20051028 (350)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Nikolay Sadchikov, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario, Rappresentante della Federazione Russa presso la Santa Sede.

- Il Cardinale Attilio Nicora, Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

Nel pomeriggio di oggi è in programma che il Santo Padre riceva l'Arcivescovo William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, con l'Arcivescovo Angelo Amato, Segretario del medesimo Dicastero.
AP/.../... VIS 20051028 (80)

MAI CESSATA COMUNICAZIONE SANTA SEDE PATRIARCATO MOSCA


CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2005 (VIS). L'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati si è recato nella Federazione Russia, rispondendo all'invito rivoltogli dal Ministro degli Affari Esteri Signor Sergej Lavrov, che il 7 giugno scorso era in Vaticano per incontrare il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato.

L'Arcivescovo Lajolo, in questa sua prima visita in Russia, ha concesso un'intervista al periodico cattolico "Svet Evangelja", della quale riportiamo alcuni estratti:

"Lo scopo precipuo della mia visita" - ha detto il Segretario per i Rapporti con gli Stati - "è di meglio approfondire la conoscenza circa la posizione ed il giudizio del Governo russo su diversi problemi di ordine internazionale, come anche di far conoscere il punto di vista della Santa Sede. A questo primo scopo (...) si aggiunge però anche il desiderio di far visita all'Arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz, ed alla vivace comunità cattolica moscovita, e portare ad essa l'affettuoso saluto ed una particolare benedizione del Santo Padre Benedetto XVI".

Rispondendo ad una domanda sul ruolo della comunità cattolica locale russa e sul fatto che i cattolici non sono rappresentati nel Consiglio interreligioso della Russia e nella Camera pubblica in formazione, il Presule ha affermato:

"La comunità cattolica dei fedeli russi è sì un 'piccolo gregge' a pieno titolo russo, che ha dietro di sé una storia secolare, segnata da prove dolorose, sostenute con un esemplare coraggio di fede. Senza voler in alcun modo modificare il peso dei numeri, e nel chiaro riconoscimento del ruolo della Chiesa Ortodossa, nella storia della nazione russa, non si può transigere sul principio della 'pari dignità', e della 'pari libertà'. Ciò non significa in alcun modo una diminuzione della posizione preminente della Chiesa Ortodossa in Russia, ma comporta che la comunità cattolica russa deve poter vivere e testimoniare la propria fede religiosa, caratterizzata specificamente dall'unione con il Vescovo di Roma e con la Chiesa Universale, nell'ambito di quei diritti fondamentali riconosciuti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948 e dalla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici del 1966".

"Proprio per questo, mi auguro che essi possano essere presto rappresentanti nella Camera del Pubblico, affinché siano in grado di svolgere pienamente la loro missione e collaborare alla crescita della società russa, di cui sono parte integrante, e nel Consiglio interreligioso della Russia per sviluppare sia il dialogo ecumenico tra cristiani che quello interreligioso tra i fedeli delle altre religioni".

Successivamente in un'altra intervista alla Agenzia "Blagovest-Info", l'Arcivescovo Lajolo fa riferimento alla questione dei rapporti fra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa in Russia, la più numerosa del mondo ortodosso, e, rilevando le reciproche difficoltà, ha affermato: "Mi sembra che si tratti soprattutto di una dolorosa incapacità di elaborare un linguaggio comune per affrontare l'esame e ricercare la soluzione delle divergenze".

"La Chiesa Cattolica in Russia, unitamente alla Rappresentanza Pontificia a Mosca, è comunque pronta, da sempre, ad esaminare, insieme alla Chiesa Ortodossa, i motivi e le occasioni delle differenze, e talvolta dei malintesi, per cercare di risolverli in spirito soprannaturale. Mi piace anche ricordare che, pur nei momenti più difficili, il canale di comunicazione tra la Santa Sede ed il Patriarcato di Mosca non si è mai chiuso".

Infine, in merito ad una possibile visita del Santo Padre nella Federazione Russa, il Segretario per i Rapporti con gli Stati, riconosce che essa "costituirebbe un evento ecumenico molto significativo ed importante. Essa dovrebbe però essere preparata con grandissima cura".

"Come rilevò qualche mese fa il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, una tale visita, rivestendo un carattere principalmente spirituale, dovrebbe rappresentare un motivo di gioia e di speranza non solo per i cattolici, ma per tutta la Russia, compresi gli altri credenti cristiani ed i seguaci di altre religioni. Non penso che il Santo Padre Benedetto XVI compirebbe una visita che, invece di contribuire ad una maggiore comprensione e concordia anzitutto in campo cristiano, potesse essere motivo di tensione o di scontento".
.../RUSSIA/LAJOLO VIS 20051028 (660)

MESSAGGIO GIORNATA MONDIALE MIGRANTE E RIFUGIATO


CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2005 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il Messaggio del Santo Padre per la 92ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, in programma il 15 gennaio 2006, sul tema: "Migrazioni segno dei tempi". Il Messaggio è stato pubblicato in inglese, francese, italiano e spagnolo.

Di seguito riportiamo estratti del documento:

"Tra i segni dei tempi oggi riconoscibili sono sicuramente da annoverare le migrazioni, un fenomeno che ha assunto nel corso del secolo da poco concluso una configurazione, per così dire, strutturale, diventando una caratteristica importante del mercato del lavoro a livello mondiale, come conseguenza, tra l'altro, della spinta poderosa esercitata dalla globalizzazione. Naturalmente, in questo segno dei tempi confluiscono componenti diverse. Esso comprende infatti le migrazioni sia interne che internazionali, quelle forzate e quelle volontarie, quelle legali e quelle irregolari, soggette anche alla piaga del traffico di esseri umani. Né può essere dimenticata la categoria degli studenti esteri, il cui numero cresce ogni anno nel mondo".

"Riguardo a coloro che emigrano per motivi economici, merita di essere rilevato il recente fatto della femminizzazione del fenomeno, ossia della crescente presenza in esso della componente femminile. (...) Oggi, (...) l'emigrazione femminile tende a farsi sempre più autonoma: la donna varca da sola i confini della patria, alla ricerca di un'occupazione nel Paese di destinazione. Non di rado, anzi, la donna migrante è diventata la fonte principale di reddito per la propria famiglia. La presenza femminile si registra, di fatto, prevalentemente nei settori che offrono bassi salari. (...) Gli ambiti di impiego più frequenti, per le donne, sono costituiti, oltre che dal lavoro domestico, dall'assistenza agli anziani, dalla cura delle persone malate, dai servizi connessi con l'ospitalità alberghiera. Sono, questi, altrettanti campi in cui i cristiani sono chiamati a dar prova del loro impegno per il giusto trattamento della donna migrante, per il rispetto della sua femminilità, per il riconoscimento dei suoi uguali diritti".

"È doveroso menzionare, in questo contesto, il traffico di esseri umani - e soprattutto di donne - che prospera dove le opportunità di migliorare la propria condizione di vita, o semplicemente di sopravvivere, sono scarse. (...) In taluni casi, vi sono donne e ragazze che sono destinate ad essere poi sfruttate sul lavoro, quasi come schiave, e non di rado anche nell'industria del sesso. Pur non potendo approfondire qui l'analisi delle conseguenze di una tale migrazione, faccio mia la condanna già espressa da Giovanni Paolo II contro la diffusa cultura edonistica e mercantile che promuove il sistematico sfruttamento della sessualità ('Lettera alle Donne', 29 giugno 1995, n. 5). Vi è qui tutto un programma di redenzione e di liberazione, a cui i cristiani non possono sottrarsi".

"Per quanto riguarda l'altra categoria di migranti, quella dei richiedenti asilo e dei rifugiati, vorrei rilevare come in genere ci si soffermi sul problema costituito dal loro ingresso e non ci si interroghi anche sulle ragioni del loro fuggire dal Paese d'origine. (...) Speranza, coraggio, amore e altresì fantasia della carità (Lettera apostolica 'Novo millennio ineunte', 50) devono ispirare il necessario impegno, umano e cristiano, a soccorso di questi fratelli e sorelle nelle loro sofferenze. Le loro Chiese d'origine non mancheranno di mostrare la loro sollecitudine con l'invio di assistenti della stessa lingua e cultura, in dialogo di carità con le Chiese particolari d'accoglienza".

Alla luce degli odierni segni dei tempi, particolare attenzione merita, infine, il fenomeno degli studenti esteri. Il loro numero, grazie anche agli scambi fra le varie Università, specialmente in Europa, registra una crescita costante, con conseguenti problemi anche pastorali che la Chiesa non può disattendere. Ciò vale in special modo per gli studenti provenienti dai Paesi in via di sviluppo, per i quali l'esperienza universitaria può costituire un'occasione straordinaria di arricchimento spirituale".
MESS/MIGRANTE:RIFUGIATO/... VIS 20051028 (630)

giovedì 27 ottobre 2005

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 27 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare della Diocesi di Brooklyn (Stati Uniti d'America), presentata dal Vescovo René A. Valero, per raggiunti limiti d'età.
RE/.../VALERO VIS 20051027 (50)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 27 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L'Onorevole Kurt Beck, Presidente del Land Renania-Palatinato (Repubblica Federale di Germania), con la Consorte e Seguito.

- Il Cardinale William Henry Keeler, Arcivescovo di Baltimore (Stati Uniti d'America).

- L'Arcivescovo Sean Patrick O'Malley, di Boston (Stati Uniti d'America).

- Il Vescovo Alberto Ricardo da Silva, di Díli (Timor Est).

- Il Vescovo Javier Echevarría Rodríguez, Prelato della Prelatura personale dell'Opus Dei.

Nel pomeriggio di oggi è in programma che il Santo Padre riceva il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP/.../... VIS 20051027 (110)

COMMEMORAZIONE 40° ANNIVERSARIO "NOSTRA AETATE"


CITTA' DEL VATICANO, 27 OTT. 2005 (VIS). Si celebra oggi a Roma una "Giornata" di commemorazione del 40° anniversario della promulgazione della Dichiarazione "Nostra aetate", del Concilio Vaticano II, relativa alle relazioni della Chiesa cattolica e le religioni non cristiane.

Organizzata dalla Commissione della Santa Sede per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo, la "Giornata" ha avuto inizio con un incontro di riflessione sulle iniziative e gli eventi che hanno caratterizzato il periodo postconciliare e lo sviluppo delle relazioni cattoliche - ebraiche a livello religioso. Si è riflettuto inoltre sui modi più idonei per sviluppare ulteriormente la reciproca conoscenza e cooperazione tra cristiani ed ebrei.

Nel pomeriggio avrà luogo un Atto Commemorativo dedicato alle prospettive future del Documento conciliare, al quale interverranno il Cardinale Walter Kasper, Presidente della Commissione della Santa Sede per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo, il Rabbino David Rosen, Direttore Internazionale per le questioni interreligiose dell'"American Jewish Committee" ed il Cardinale Jean-Marie Lustiger, Arcivescovo emerito di Parigi (Francia). All'Atto Commemorativo assisteranno anche numerosi rappresentanti delle istituzioni ebraiche a livello internazionale, con le quali la Commissione della Santa Sede ha stabilito contatti e collaborazione in questi anni. Saranno anche presenti numerosi esponenti della Curia Romana e del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede.

La Commissione della Santa Sede per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo è stata istituita da Papa Paolo VI nel 1974, come un organismo distinto, ma collegato al Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. Il suo scopo è quello di promuovere e stimolare i rapporti religiosi tra Ebrei e Cattolici, con l'eventuale collaborazione di altri cristiani. Presidente della Commissione è il Cardinale Kasper, il Vice Presidente è il Vescovo Brian Farrell, L.C. ed il Segretario è il Padre Norbert Hofmann, S.D.B.
.../NOSTRA AETATE/KASPER VIS 20051027 (300)

mercoledì 26 ottobre 2005

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 26 OTT. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto, al termine dell'Udienza Generale, l'Arcivescovo Giuseppe Bertello, Nunzio Apostolico in Messico.
AP/.../... VIS 20051026 (30)

PRESENTAZIONE MESSAGGIO GIORNATA MIGRANTE E RIFUGIATO

CITTA' DEL VATICANO, 26 OTT. 2005 (VIS). Venerdì 28 ottobre, alle 11:30, presso la Sala Stampa della Santa Sede, avrà luogo la Conferenza Stampa di presentazione del Messaggio del Santo Padre per la 92a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (15 gennaio 2006), sul tema: "Migrazioni: segno dei tempi".

Interverranno il Cardinale Stephen Fumio Hamao, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e l'Arcivescovo Agostino Marchetto, Segretario del medesimo Dicastero.
OP/MESSAGGIO MIGRANTE:RIFUGIATO/HAMAO VIS 20051026 (100)

I CREDENTI INVITATI A VIVERE FRUTTI REDENZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 26 OTT. 2005 (VIS). Il Cantico ai Filippesi (2,6-11), "Cristo, Servo di Dio", è stato il tema della catechesi del Santo Padre Benedetto XVI per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, con la partecipazione di 50.000 fedeli.

Il Santo Padre ha spiegato che "il testo comprende un duplice movimento: discensionale e ascensionale. Nel primo, Cristo Gesù, dallo splendore della divinità (...) sceglie di scendere fino all'umiliazione della 'morte di croce'. (...) Il secondo movimento, (...) svela la gloria pasquale di Cristo che, dopo la morte, si manifesta nuovamente nello splendore della sua maestà divina".

Il Padre "esalta" il Figlio. "Questa esaltazione" - ha proseguito il Papa - "è espressa non solo attraverso l'intronizzazione alla destra di Dio, ma anche con il conferimento a Cristo di un 'nome' che è al di sopra di ogni altro nome (...) il 'Nome' più eccelso, quello di 'Signore', proprio di Dio stesso".

"Da un lato, allora, c'è il riconoscimento della signoria universale di Gesù Cristo, che riceve l'omaggio di tutto il creato, visto come un suddito prostrato ai suoi piedi. Dall'altro lato, però, l'acclamazione di fede dichiara Cristo sussistente nella forma o condizione divina, presentandolo quindi come degno di adorazione".

"In questo inno" - ha proseguito il Pontefice - "il riferimento allo scandalo della croce (...) culmina con l'evento della risurrezione. All'obbedienza sacrificale del Figlio segue la risposta glorificatrice del Padre, cui si unisce l'adorazione da parte dell'umanità e del creato. (...) Il progetto di salvezza ha nel Figlio il suo pieno compimento e i fedeli sono invitati - sopratutto nella liturgia - a proclamarlo e a viverne i frutti".

"Cerchiamo" - ha esortato il Papa parlando a braccio - "di conformare il nostro modo di pensare e di agire ai sentimenti di Gesù; se prendiamo questa strada, se conformiamo il nostro modo di pensare e di agire al Signore, viviamo bene e prendiamo la strada giusta. La tenerezza di Dio è per noi una grande consolazione ma anche una grande responsabilità giorno per giorno".

Al termine dell'Udienza, il Santo Padre ha salutato in particolare un folto gruppo di bambini della "Città della speranza" di Padova, fondata nel 1994 con il duplice obiettivo di costruire un nuovo reparto di Onco-ematologia Pediatrica - inaugurato nel 1996 - e di sostenere la ricerca sulla neoplasia infantile.

"Cari amici" - ha detto il Pontefice - "come abbiamo sentito nella catechesi, la croce di Cristo ci fa comprendere il significato vero della sofferenza e del dolore. Unitevi spiritualmente a Gesù Crocifisso e abbandonatevi fiduciosi nelle mani di Maria, invocandola incessantemente con il Rosario".

Benedetto XVI ha concluso ricordando che: "Sta per concludersi il mese di ottobre, mese dedicato al Santo Rosario. Vi invito a recitare con devozione questa preghiera cara alla tradizione del popolo cristiano. Preghiamo per le tante necessità della Chiesa e del mondo, in modo speciale per le popolazioni colpite dal terremoto e da calamità fisiche e ambientali. Mai venga meno per quanti si trovano in difficoltà il nostro sostegno spirituale e materiale".
AG/CANTICO FILIPPESI/... VIS 20051026 (520)

martedì 25 ottobre 2005

PROPOSIZIONI DEI PADRI SINODALI


CITTA' DEL VATICANO, 25 OTT. 2005 (VIS). Come annunciato nel servizio di ieri, riportiamo di seguito parte delle cinquanta Proposizioni che i Padri Sinodali hanno presentato al Santo Padre affinché ne tenga conto nell'elaborazione della Esortazione Apostolica Post-Sinodale relativa alla XI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema: "L'Eucaristia, fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa", (Città del Vaticano, 2 - 23 ottobre).

LA RIFORMA LITURGICA DEL VATICANO II (Proposizione 2)

"L'Assemblea Sinodale ha ricordato con gratitudine il benefico influsso che la riforma liturgica attuata a partire dal Concilio Vaticano II ha avuto nella vita della Chiesa. Essa ha messo in evidenza la bellezza dell'azione eucaristica che splende nel rito liturgico. Nel passato si sono verificati abusi, che non mancano neppure oggi, anche se sono alquanto diminuiti. Tuttavia simili episodi non possono oscurare la bontà e la validità della riforma, che contiene ancora ricchezze non pienamente esplorate; piuttosto essi rendono necessaria una maggior attenzione nei confronti della 'ars celebrandi' da cui viene pienamente favorita la 'actuosa participatio'".

EUCARISTIA E SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE (Proposizione 7)

"È compito di grande importanza pastorale che il Vescovo promuova nella diocesi un deciso recupero della pedagogia della conversione che nasce dalla Eucaristia e favorisca per questo la confessione individuale frequente. I sacerdoti, da parte loro, si dedichino generosamente all'amministrazione del sacramento della Penitenza".

"Il Sinodo raccomanda vivamente ai Vescovi di non permettere nelle loro diocesi il ricorso alle assoluzioni collettive, se non nelle situazioni oggettivamente eccezionali stabilite dal Motu Proprio Misericordia Dei, del 7 aprile 2002, del Papa Giovanni Paolo II".

"In questa prospettiva bisognerebbe anche approfondire le dimensioni della riconciliazione già presenti nella celebrazione eucaristica (cf. CCC 1436), in particolare il rito penitenziale, affinché si possano vivere veri momenti di riconciliazione in essa".

SCARSITÀ DI SACERDOTI (Proposizione 11)

"La centralità dell'Eucaristia per la vita della Chiesa fa sentire con acuto dolore il problema della grave mancanza di clero in alcune parti del mondo. Molti fedeli sono così privati del Pane di vita. Per venire incontro alla fame eucaristica del popolo di Dio, che spesso per non brevi periodi deve fare a meno della celebrazione eucaristica, è necessario fare ricorso ad iniziative pastorali efficaci".

"In questo contesto i Padri Sinodali hanno affermato l'importanza del dono inestimabile del celibato ecclesiastico nella prassi della Chiesa latina. Con riferimento al Magistero, in particolare al Concilio Vaticano II e degli ultimi Pontefici, i Padri hanno chiesto di illustrare adeguatamente ai fedeli le ragioni del rapporto tra il celibato e l'ordinazione sacerdotale, nel pieno rispetto della tradizione delle Chiese orientali. Certuni hanno fatto riferimento ai viri probati, ma questa ipotesi è stata valutata come una strada da non percorrere".

"Inoltre si deve tenere conto che, per offrire il dono eucaristico a tutti i fedeli, hanno un peso decisivo la qualità cristiana della comunità e la sua forza di attrazione. Si tratta in particolare di: sollecitare i pastori a promuovere le vocazioni sacerdotali; (...) sensibilizzare le famiglie (...); curare, da parte dei Vescovi, coinvolgendo anche le famiglie religiose e rispettando il carisma loro proprio, una più equa distribuzione del clero e sollecitare il clero stesso ad una grande disponibilità nel servire la Chiesa là dove ve ne è bisogno".

DIES DOMINI (Proposizione 30)

"Come frutto dell'Anno dell'Eucaristia, il Sinodo raccomanda vivamente di fare sforzi significativi per valorizzare e vivere il Dies Domini per tutta la Chiesa. (...) La Domenica è veramente giorno nel quale si celebra con gli altri il Cristo risuscitato, giorno santificato e consacrato al Creatore, giorno di riposo e di disponibilità".

"Ai cristiani sia data l'opportunità, attraverso la catechesi e la predicazione, di meditare sul 'dies Christi' come giorno della resurrezione del Signore e, proprio per questo, come festa di liberazione, giorno donato per gustare i beni del Regno di Dio".

"Noi ci auguriamo dunque che il Giorno del Signore divenga anche il giorno dei cristiani, rispettato dalla società intera con il riposo dal lavoro".

"Anche se il sabato sera appartiene già alla Domenica (Primi Vespri) ed è permesso di compiere il precetto domenicale con la Messa prefestiva, è necessario rammentare che è il giorno della Domenica in se stesso che merita di essere santificato perché non sia vuoto di Dio".

L'USO DEL LATINO NELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE (Proposizione 36)

"Nella celebrazione dell'Eucaristia durante gli incontri internazionali, oggi sempre più frequenti, per meglio esprimere l'unità e l'universalità della Chiesa, si propone: di suggerire che la (con)celebrazione della Santa Messa sia in latino (eccetto le letture, l'omelia e la preghiera dei fedeli). Così pure siano recitate in latino le preghiere della tradizione della Chiesa ed eventualmente eseguiti brani del canto gregoriano; di raccomandare che i sacerdoti, fin dal Seminario, siano preparati a comprendere e celebrare la Santa Messa in latino, nonché a utilizzare preghiere latine e a saper valorizzare il canto gregoriano; di non trascurare la possibilità che gli stessi fedeli siano educati in questo senso".

I DIVORZIATI RISPOSATI E L'EUCARISTIA (Proposizione 40)

"In continuità con i numerosi pronunciamenti del Magistero della Chiesa e condividendo la sofferta preoccupazione espressa da molti Padri, il Sinodo dei Vescovi ribadisce l'importanza di un atteggiamento e di un'azione pastorale di attenzione e di accoglienza verso i fedeli divorziati e risposati".

"Secondo la Tradizione della Chiesa cattolica, essi non possono esser ammessi alla Santa Comunione, trovandosi in condizione di oggettivo contrasto con la Parola del Signore che ha riportato il matrimonio al valore originario dell'indissolubilità. (...) I divorziati risposati tuttavia appartengono alla Chiesa, che li accoglie e li segue con speciale attenzione perché coltivino uno stile cristiano di vita attraverso la partecipazione alla Santa Messa, pur senza ricevere la Santa Comunione, l'ascolto della Parola di Dio, l'Adorazione Eucaristica, la preghiera, la partecipazione alla vita comunitaria, il dialogo confidente con un sacerdote o un maestro di vita spirituale, la dedizione alla carità vissuta, le opere di penitenza, l'impegno educativo verso i figli. Se poi non viene riconosciuta la nullità del vincolo matrimoniale e si danno condizioni oggettive che di fatto rendono la convivenza irreversibile, la Chiesa li incoraggia a impegnarsi a vivere la loro relazione secondo le esigenze della legge di Dio, trasformandola in un'amicizia leale e solidale; così potranno riaccostarsi alla mensa eucaristica, con le attenzioni previste dalla provata prassi ecclesiale, ma si eviti di benedire queste relazioni perché tra i fedeli non sorgano confusioni circa il valore del matrimonio".

"Nello stesso tempo il Sinodo auspica che sia fatto ogni possibile sforzo sia per assicurare il carattere pastorale, la presenza e la corretta e sollecita attività dei tribunali ecclesiastici per le cause di nullità matrimoniale (cf. Dignitas connubii), sia per approfondire ulteriormente gli elementi essenziali per la validità del matrimonio, anche tenendo conto dei problemi emergenti dal contesto di profonda trasformazione antropologica del nostro tempo, dal quale gli stessi fedeli rischiano di esser condizionati specialmente in mancanza di una solida formazione cristiana".

AMMISSIONE DEI FEDELI NON CATTOLICI ALLA COMUNIONE (Proposizione 41)

"Sulla base della comunione di tutti i cristiani, che l'unico Battesimo già rende operante, anche se non ancora in maniera completa, la separazione alla mensa del Signore è sperimentata giustamente come dolorosa. Sia dentro la Chiesa cattolica come da parte dei nostri fratelli e sorelle non cattolici, viene avanzata di conseguenza molto spesso la richiesta urgente della possibilità di Comunione eucaristica tra i cristiani cattolici e gli altri. Si deve chiarire che l'Eucaristia non designa e opera solo la nostra personale comunione con Gesù Cristo, ma soprattutto la piena 'communio' della Chiesa. Perciò chiediamo che i cristiani non cattolici comprendano e rispettino il fatto che per noi, secondo l'intera tradizione biblicamente fondata, la Comunione eucaristica e la comunione ecclesiale si appartengono intimamente e quindi la Comunione eucaristica con i cristiani non cattolici non è generalmente possibile. Ancor più è esclusa una concelebrazione ecumenica. Parimenti dovrebbe essere chiarito che in vista della salvezza personale l'ammissione di cristiani non cattolici all'Eucaristia, al sacramento della Penitenza e all'Unzione dei malati, in determinate situazioni individuali sotto precise condizioni è possibile e perfino raccomandata".

EUCARISTIA E MIGRANTI (Proposizione 45)

"Il Sinodo, ringraziando quanti sono impegnati in questo campo, invita tutti i Vescovi a esercitare la loro cura pastorale verso i migranti. Questi fedeli devono essere accolti come membri dello stesso Corpo di Cristo, a prescindere dalla loro razza, status o condizione, specialmente nelle celebrazione eucaristica. La carità di Cristo urge a che le altre Chiese locali e gli istituti di vita consacrata aiutino generosamente le diocesi che accolgono un grande numero di migranti".

COERENZA EUCARISTICA DI POLITICI E LEGISLATORI CATTOLICI (Proposizione 46)

"I politici e legislatori cattolici devono sentirsi particolarmente interpellati nella loro coscienza, rettamente formata, sulla grave responsabilità sociale di presentare e sostenere leggi inique. Non c'è coerenza eucaristica quando si promuovono leggi che vanno contro il bene integrale dell'uomo, contro la giustizia e il diritto naturale. Non si può separare l'opzione privata e quella pubblica, mettendosi in contrasto con la legge di Dio e l'insegnamento della Chiesa, e questo deve essere considerato anche di fronte alla realtà eucaristica (cf. 1Cor 11, 27-29). Nell'applicare questo orientamento i Vescovi esercitino le virtù della fortezza e della prudenza tenendo conto delle situazioni locali concrete".

DIMENSIONE SOCIALE DELL'EUCARISTIA (Proposizione 48)

"Il sacrificio di Cristo è mistero di liberazione che ci interpella. È nell'impegno a trasformare le strutture ingiuste per ristabilire la dignità dell'uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, che l'Eucaristia diventa nella vita ciò che essa significa nella celebrazione. Questo movimento dinamico si apre alle dimensioni del mondo: mette in questione il processo di globalizzazione che non di rado fa crescere lo scarto tra paesi ricchi e paesi poveri; denuncia quelle potenze politiche ed economiche che dilapidano le ricchezze della terra; richiama le gravi esigenze della giustizia distributiva davanti alle disuguaglianze che gridano verso il cielo; incoraggia i cristiani a impegnarsi e a operare nella vita politica e nell'azione sociale. (...) Chi partecipa all'Eucaristia deve impegnarsi a costruire la pace nel nostro mondo segnato da molte violenze e guerre, e oggi in modo particolare, dal terrorismo, dalla corruzione economica e dallo sfruttamento sessuale. Condizioni per costruire una vera pace sono la restaurazione della giustizia, la riconciliazione e il perdono".
SE/PROPOSIZIONI/... VIS 20051025 (1770)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 25 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Canonico David Christopher McCough, finora Vicario Episcopale per Walsall, Wolverhamton, Black Country e Worcs (Gran Bretagna), Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Birmingham (superficie: 8.735; popolazione: 5.245.000; cattolici: 286.500; sacerdoti: 425; religiosi: 761; diaconi permanenti: 72), Gran Bretagna. Il Vescovo eletto è nato Tunstall (Gran Bretagna), nel 1944 ed è stato ordinato sacerdote nel 1970.

- Ha nominato Don Juan Carlos Romanin, S.D.B., finora Direttore della Comunità Salesiana di Mar del Plata (Argentina), Vescovo di Río Gallegos (superficie: 265.614; popolazione: 300.000; cattolici: 200.000; sacerdoti: 44; religiosi: 88; diaconi permanenti: 5), Argentina. Il Vescovo eletto è nato Sarandi (Argentina) nel 1954, ha emesso la professione perpetua nella Congregazione di Don Bosco nel 1978 ed è stato ordinato sacerdote nel 1981. Succede al Vescovo Alejandro Antonio Buccolini, S.D.B., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi presentata per raggiunti limiti d'età.
NEA:NER:RE/.../... VIS 20051025 (170)

IN BREVE


GIOVEDÌ 27 OTTOBRE, ALLE 17:30, all'Altare della Confessione della Basilica Vaticana, avrà luogo la concelebrazione eucaristica per l'inizio dell'anno accademico delle Università Ecclesiastiche. Presiederà la Santa Messa il Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica.

IL CARDINALE JOSÉ SARAIVA MARTINS, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, presiederà la celebrazione dell'Eucaristia, all'Altare della Confessione della Basilica Vaticana, sabato 29 ottobre, alle ore 17:00, e per incarico del Santo Padre Benedetto XVI, darà lettura della Lettera Apostolica con la quale il Papa iscrive nell'Albo dei Beati i Servi di Dio Josep Tápies e Sei Compagni, (1936) Presbiteri e Martiri, e María de Los Angeles Ginard Martí, vergine e martire, della Congregazione delle Suore Zelatrici del Culto Eucaristico (1894-1936).

INDÙ E CRISTIANI SOLIDALI è il tema del Messaggio annuale agli Indù in occasione della Festa di Diwali che simboleggia la vittoria della luce sull'oscurità, del bene sul male. L'Arcivescovo Michael L. Fitzgerald, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, ricorda la solidarietà di tante persone, "al di là delle frontiere religiose", nei luoghi colpiti dallo "tsunami", lo scorso anno, nel Sud Est asiatico. "In un epoca" scrive l'Arcivescovo - "in cui il secolarismo aggressivo sembra essere in crescita e il rispetto per i valori umani fondamentali appare spesso in declino, una tale cooperazione fra persone di diverse religioni può portare, nel mondo d'oggi, ad un nuovo rispetto per la religione".
.../IN BREVE/... VIS 20051025 (240)

lunedì 24 ottobre 2005

VENTUNESIMA CONGREGAZIONE GENERALE


CITTA' DEL VATICANO, 21 OTT. 2005 (VIS). Alle 16:30 di oggi, si è tenuta, in presenza del Santo Padre e di 243 Padri Sinodali, la Ventunesima Congregazione Generale, nel corso della quale è stata letta la Lista finale delle Proposizioni. Presidente Delegato di turno è stato il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

L'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, ha comunicato i nomi dei Membri eletti dal Santo Padre ed i nomi dei Membri eletti dal Consiglio Post-Sinodale:

AFRICA

1. Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti (Città del Vaticano).
2. Arcivescovo Laurent Monsengwo Pasinya, di Kisangani (Repubblica Democratica del Congo) e Presidente della Conferenza Episcopale del Congo.
3. Arcivescovo John Olorunfemi Onaiyekan, di Abuja (Nigeria), Presidente della Conferenza Episcopale della Nigeria, Presidente del "Simposyum of Episcopal Conferences of Africa and Madagascar" (S.E.C.A.M.).

AMERICA

1. Cardinale Juan Luis Cipriani Thorne, Arcivescovo di Lima (Perù).
2. Cardinale Jorge Mario Bergoglio, S.I., Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina), Vice Presidente della Conferenza Episcopale Argentina.
3. Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Arcivescovo di Québec (Canada).
4. Vescovo Donald William Wuerl, di Pittsburgh (Stati Uniti).

ASIA/OCEANIA

1. Cardinale Telesphore Placidus Toppo, Arcivescovo di Ranchi (India).
2. Cardinale George Pell, Arcivescovo di Sydney (Australia).
3. Vescovo Joseph Zen Ze-Kiun, S.D.B., di Hong Kong (Cina).
4. Vescovo Luis Antonio G. Tagle, di Imus (Filippine).

EUROPA

1. Cardinale Cormac Murphy-O'Connor, Arcivescovo di Westminster (Gran Bretagna), Presidente della Conferenza Episcopale.
2. Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia (Italia).
3. Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani (Città del Vaticano).
4. Vescovo Djura Dzudzar, Esarca Apostolico di Serbia e Montenegro per i cattolici di rito bizantino.
SE/VENTUNESIMA CONGREGAZIONE GENERALE/... VIS 20051024 (310)

VENTIDUESIMA CONGREGAZIONE GENERALE


CITTA' DEL VATICANO, 22 OTT. 2005 (VIS). Nel corso della Ventiduesima ed ultima Congregazione Generale, tenutasi questa mattina nell'Aula del Sinodo, ha avuto luogo la votazione della lista delle Proposizioni finali che saranno presentate al Santo Padre perché ne tenga conto nella redazione dell'Esortazione Apostolica Post-Sinodale. Alle 13:00, i partecipanti all'Assemblea Sinodale hanno pranzato con il Santo Padre nella Domus Sanctae Marthae, in Vaticano.

Alle 18:00, nella Cappella Sistina, si è tenuto un concerto in onore del Santo Padre offerto dal Coro della Cattedrale di Ratisbona, diretto del Maestro Roland Büchner.
SE/VENTIDUESIMA CONGREGAZIONE GENERALE/... VIS 20051024 (100)

CONFERENZA STAMPA: CLIMA DI FRATERNITÀ E UNITÀ NELLA FEDE


CITTA' DEL VATICANO, 22 OTT. 2005 (VIS). Questa mattina, alle 12:15, nella Sala Stampa della Santa Sede, si è tenuta la Conferenza di chiusura dei lavori della XI Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi, dedicata al tema: "L'Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa".

Sono intervenuti il Cardinale George Pell, Arcivescovo di Sydney (Australia), il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Arcivescovo di Québec (Canada), l'Arcivescovo Roland Minnerath, di Dijon (Francia) ed il Vescovo Salvatore Fisichella, Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense.

Il Cardinale Ouellet ha sottolineato il clima di fraternità e unità nella fede del Sinodo, nonostante le diversità di culture e, parlando del Messaggio finale, ha specificato come non si fonda sulle Proposizioni, né sui commenti, ma sull'Eucaristia, centro della vita e dell'attività della Chiesa. Successivamente, il Porporato ha ricordato che il Messaggio insiste sull'Eucaristia come missione del Popolo di Dio, riaffermando la responsabilità dei cristiani, che, come i Padri Sinodali hanno più volte ribadito, "devono farsi voce della sofferenza nel mondo e devono partecipare attivamente in settori importanti e decisivi quali l'economia, l'educazione ed i mezzi di comunicazione".

Inoltre, il Vescovo Fisichella ha affermato che l'Assemblea Sinodale si è aperta e si è conclusa con un Messaggio di pace e di speranza. "Questo messaggio" - ha detto il Vescovo - "si scontra con alcune ombre che non abbiamo nascosto, ma possiede anche un'enorme carica profetica. Infatti, accanto ai problemi, mette in evidenza una grande luce: l'aumento delle vocazioni sacerdotali e la consapevolezza, da parte delle famiglie, del loro ruolo sociale".

L'Arcivescovo Minnerath ha menzionato una delle novità del Sinodo: il Santo Padre ha disposto la pubblicazione delle Proposizioni dei Padri Sinodali, nella versione italiana. L'Arcivescovo ha evidenziato il clima di apertura e di comunicazione della presente Assemblea Sinodale "senza che, però, nulla sia stato perso del procedimento classico".

Una volta conclusi gli interventi dei Presuli, i giornalisti hanno fatto alcune domande su diversi temi, fra i quali la votazione del Messaggio.

"Il Messaggio non è stato votato" - ha spiegato l'Arcivescovo Minnerath - "perché il regolamento del Sinodo non stabilisce la votazione obbligatoria, ma la sua approvazione, che tanto nella Congregazione di ieri, che in quella di oggi, si è espressa con ampio consenso ".

Il Cardinale Ouellet, rispondendo ad una domanda sulla libertà data ai Vescovi locali, dall'Assemblea Sinodale, di amministrare la comunione ai politici ed ai legislatori che a volte promulgano leggi non conformi agli insegnamenti della Chiesa, ha affermato: "Il Sinodo non vuole isolare nessuna categoria di individui. È certo che tutti i cristiani sono responsabili della loro condotta, ma i legislatori hanno una responsabilità collettiva ed un maggiore obbligo di coerenza. Di conseguenza, il Vescovo locale analizzerà con competenza e fermezza ogni caso singolo".

Si è toccato anche il tema dei cattolici divorziati e risposati che, quindi, non possono ricevere la comunione. "Per loro esiste una pastorale molto sensibile e precisa" - hanno risposto i Presuli - "che se, da un lato, insiste sul fatto che non possono ricevere la comunione, dall'altro riafferma la loro non esclusione dalla Chiesa".
SE/CONFERENZA FINALE/... VIS 20051024 (510)

MESSAGGIO FINALE DEL SINODO DEI VESCOVI


CITTA' DEL VATICANO, 22 OTT. 2005 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il Messaggio finale della XI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi nelle diverse lingue. Pubblichiamo di seguito estratti del documento intitolato: "L'Eucaristia, Pane vivo per la pace del mondo".

"L'EUCARISTIA, PANE VIVO PER LA PACE DEL MONDO"

"Convocati a Roma da Sua Santità Giovanni Paolo II di venerata memoria e confermati dal Santo Padre Benedetto XVI, siamo venuti dai cinque continenti della terra per pregare e riflettere insieme sulla 'Eucaristia fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa'. Scopo del Sinodo era quello di offrire al Santo Padre delle Proposizioni che servissero a riqualificare la pastorale eucaristica della Chiesa. Abbiamo potuto sperimentare ciò che la Santa Eucaristia significa fin dalle sue origini: una sola fede e una sola Chiesa, nutrita da un unico Pane di Vita e in comunione visibile con il Successore di Pietro".

"La condivisione fraterna tra i Vescovi, gli Uditori e le Uditrici, unitamente con i Rappresentanti ecumenici, ha rinnovato la nostra convinzione che la Santa Eucaristia anima e trasforma sia la vita delle nostre Chiese particolari d'Oriente ed Occidente, sia le molteplici attività umane nei contesti più differenti in cui viviamo. Proviamo una gioia profonda nel constatare l'unità della nostra fede eucaristica pur all'interno di una grande diversità di riti, di culture e di situazioni pastorali. La presenza di tanti Fratelli Vescovi ci ha permesso di sperimentare in maniera ancora più diretta la ricchezza delle nostre diverse tradizioni liturgiche che fa risplendere la profondità dell'unico mistero eucaristico".

"Vi invitiamo a pregare con maggior intensità, Fratelli e Sorelle cristiani di ogni Confessione, perché venga il giorno della riconciliazione e della piena unità visibile della Chiesa nella celebrazione della Santa Eucaristia, conformemente alla preghiera del Signore alla vigilia della sua morte: Perché tutti siano una cosa sola".

"La nostra gratitudine è rivolta anche a tutto il popolo di Dio di cui abbiamo sentito la vicinanza e la solidarietà durante queste tre settimane di preghiera e di riflessione. Le Chiese particolari in Cina e i loro Vescovi che non hanno potuto partecipare ai nostri lavori, hanno avuto un posto speciale nei nostri pensieri e preghiere".

IN ASCOLTO DELLA SOFFERENZA DEL MONDO

"Nel corso dell'Assemblea Sinodale c'è stato un intenso scambio di testimonianze sulla vita della Chiesa nei cinque continenti. Abbiamo preso coscienza di situazioni drammatiche e di sofferenze causate dalle guerre, dalla fame, dalle diverse forme di terrorismo e di ingiustizia, che colpiscono la vita quotidiana di centinaia di milioni di persone. I diversi focolai di violenza nel Medio Oriente e in Africa ci hanno particolarmente colpito, ma resi anche più sensibili dinanzi all'oblio di questo continente nell'opinione pubblica mondiale. Le calamità naturali, che sembrano moltiplicarsi con sempre maggior frequenza, obbligano a guardare con maggior rispetto alla natura e a rinsaldare i vincoli di solidarietà con le popolazioni colpite".

"Non ci siamo nascosti le conseguenze della secolarizzazione presenti soprattutto in Occidente, che portano all'indifferenza religiosa e alle diverse espressioni del relativismo. Abbiamo ricordato e denunciato le situazioni di ingiustizia e di povertà estrema che proliferano ovunque, ma soprattutto in America Latina, in Africa e in Asia. Tutte queste sofferenze gridano al cospetto di Dio e provocano la coscienza dell'umanità. (...) Il nostro pensiero va a quanti governano le Nazioni perché guardino con la dovuta attenzione al bene di tutti e siano promotori della piena dignità di ogni persona, dal concepimento fino alla sua naturale conclusione. Chiediamo loro di promuovere leggi che rispettino il diritto naturale del matrimonio e della famiglia. Da parte nostra, continueremo a partecipare attivamente all'impegno comune nel creare le condizioni durature per un reale progresso dell'intera famiglia umana, dove a nessuno possa mancare il pane quotidiano".

FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME

"La Chiesa, fin dalle sue origini, fa memoria della Morte e Risurrezione di Gesù, con le sue stesse parole e gesti dell'Ultima Cena, domandando allo Spirito Santo di trasformare il pane e il vino nel Corpo e Sangue di Cristo. Noi crediamo fermamente e insegniamo nella costante tradizione della Chiesa che le parole di Gesù, pronunciate dal sacerdote durante la Santa Messa, per la potenza dello Spirito Santo, operano ciò che significano. Queste parole realizzano la presenza reale di Cristo Risorto".

"A quarant'anni di distanza dal Concilio Vaticano II siamo invitati a compiere un esame di coscienza pastorale, per verificare in quale misura la fede è espressa e celebrata con coerenza nelle nostre Assemblee liturgiche. Il Sinodo riafferma che il Concilio Vaticano II ha posto le basi necessarie per un autentico rinnovamento liturgico. È necessario, quindi, coltivare i frutti positivi e correggere gli abusi presenti nella pratica. Siamo convinti che il rispetto del carattere sacrale della liturgia passa per una autentica fedeltà alle norme liturgiche della legittima autorità. Nessuno si consideri padrone della liturgia della Chiesa".

LUCI NELLA VITA EUCARISTICA DELLA CHIESA

"Molte testimonianze hanno riferito fatti positivi che consolano; ad esempio: la rinnovata presa di coscienza circa l'importanza della Santa. Messa domenicale, l'aumento delle vocazioni sacerdotali e di vita consacrata in diverse parti del mondo, la forte esperienza delle Giornate Mondiali della Gioventù, culminate in Germania a Colonia, lo sviluppo di numerose iniziative per l'adorazione del Santissimo Sacramento in tutto il mondo, il rinnovamento della catechesi del Battesimo e dell'Eucaristia alla luce del Catechismo della Chiesa Cattolica, la crescita di movimenti e comunità che formano i missionari per la nuova evangelizzazione".

"Ringraziamo il Signore perché in molti Paesi dove i sacerdoti erano assenti o confinati nella clandestinità, la Chiesa oggi può celebrare liberamente i Santi Misteri. La libertà di evangelizzazione e le testimonianze di ritrovato fervore risvegliano poco a poco la fede in zone profondamente scristianizzate. Salutiamo con affetto e incoraggiamo quanti soffrono ancora la persecuzione. Domandiamo, inoltre, che laddove i cristiani sono una minoranza, possano celebrare il giorno del Signore in piena libertà".

SFIDE PER UN RINNOVAMENTO EUCARISTICO

"La vita delle nostre Chiese è segnata anche da alcune ombre e problemi che non abbiamo eluso. Pensiamo, in primo luogo, alla perdita del senso del peccato ed alla crisi persistente nella pratica del Sacramento della Penitenza. È importante riscoprire il suo significato profondo: è una conversione e una medicina preziosa donata da Cristo Risorto per la remissione dei peccati (cf. Gv 20, 23) e per la crescita nell'amore verso di Lui e i fratelli".

"Ci preoccupa fortemente la mancanza di presbiteri per la celebrazione dell'Eucaristia domenicale e questo ci invita a pregare e a promuovere più attivamente la pastorale per le vocazioni sacerdotali. Diversi sacerdoti, con grande fatica, sono obbligati a moltiplicare le celebrazioni ed a trasferirsi da una parte all'altra per corrispondere nel miglior modo possibile alle necessità dei fedeli, a prezzo di grandi fatiche. Un pensiero riconoscente va anche ai numerosi missionari il cui entusiasmo per l'annuncio del Vangelo consente fino ad oggi di essere fedeli al comando del Signore di andare in tutto il mondo e battezzare nel suo Nome (cf. Mt 28, 19)".

"Diverse forme di celebrazione esistono già nei continenti dove mancano i sacerdoti. La pratica della comunione spirituale, comunque, così cara alla tradizione cattolica, potrebbe e dovrebbe essere maggiormente promossa e spiegata, così da aiutare i fedeli a meglio comunicarsi sacramentalmente e ad essere di vera consolazione a quanti non possono ricevere la comunione al Corpo e al Sangue di Cristo, per diverse ragioni. Crediamo che questa pratica aiuterebbe le persone sole in particolare i disabili, gli anziani, i prigionieri e i rifugiati".

"Conosciamo la tristezza di quanti non possono accedere alla comunione sacramentale per una situazione familiare non conforme al comandamento del Signore (cf. Mt 19, 3-9). Alcuni divorziati e risposati accettano con dolore di non poter ricevere la comunione sacramentale e lo offrono a Dio. Altri non comprendono questa restrizione e vivono una frustrazione interiore. Ribadiamo che, pur non potendo condividere la loro scelta (cf. CCC 2384), riaffermiamo che non sono esclusi dalla vita della Chiesa. Chiediamo loro di partecipare alla Santa Messa domenicale e di dedicarsi assiduamente all'ascolto della Parola di Dio perché possa nutrire la loro vita di fede, di carità e di conversione. Desideriamo affermare che siamo loro vicini con la preghiera e la sollecitudine pastorale; tutti insieme chiediamo al Signore di obbedire fedelmente alla sua volontà".

"Abbiamo constatato anche in alcuni ambienti uno scarso senso del sacro che tocca non solo la partecipazione attiva e generosa dei fedeli alla Santa Messa, ma anche il modo di celebrare e la qualità della testimonianza pubblica di vita che i cristiani sono chiamati a dare. (...) Il fatto della scristianizzazione richiede una formazione migliore della vita cristiana nelle famiglie, in modo che la pratica dei Sacramenti si rinnovi ed esprima realmente il contenuto di fede. Invitiamo pertanto i genitori, i pastori, i catechisti a mobilitarsi per aprire un grande cantiere di evangelizzazione e di educazione alla fede all'inizio di questo nuovo millennio".

"Dinanzi al Signore della storia e del futuro del mondo ci interpellano i poveri di sempre, i nuovi poveri e i dimenticati della terra, vittime sempre più numerose dell'ingiustizia; essi riportano alla nostra mente l'agonia di Cristo che dura fino alla fine del mondo. Tali sofferenze non possono restare estranee alla celebrazione del Mistero Eucaristico che impegna tutti noi a operare per la giustizia e la trasformazione del mondo in maniera attiva e consapevole, forti dell'insegnamento sociale della Chiesa che promuove la centralità della persona e della sua dignità".

SARETE MIEI TESTIMONI

(...) La Santa Eucaristia è il dono dell'amore, un incontro con Dio che ci ama e una sorgente zampillante di vita eterna. Noi Vescovi, Sacerdoti e Diaconi siamo i primi testimoni e i servitori di questo amore".

"Cari sacerdoti (...) vi chiediamo di essere, insieme con noi e sull'esempio del Santo Padre Benedetto XVI, gli umili operai nella vigna del Signore, con una vita sacerdotale coerente".

"Ricordiamo con gratitudine l'impegno dei diaconi permanenti, dei catechisti, degli operatori pastorali e dei numerosi fedeli laici a favore della comunità".

"Salutiamo e ringraziamo tutte le persone consacrate, questa porzione scelta della vigna del Signore, che in piena gratuità testimonia la bella notizia dello Sposo che viene (cf. Ap 22, 17-20). La vostra testimonianza eucaristica nella sequela di Cristo è un grido d'amore nella notte del mondo, una eco dello Stabat Mater e del Magnificat".
"Cari giovani (...) confidiamo nelle vostre capacità e nel vostro desiderio di sviluppare i valori positivi del mondo e di cambiare quanto vi è di ingiusto e violento. Contate sul nostro appoggio e la nostra preghiera per accogliere insieme la sfida di costruire il futuro con Cristo".

"Ai giovani seminaristi (...) desideriamo far giungere un particolare pensiero perché la loro vita di formazione sia colma di una autentica spiritualità eucaristica".

"Cari sposi cristiani con le vostre famiglie, la vostra vocazione alla santità, come chiesa domestica, si nutre alla sacra Mensa dell'Eucaristia. La vostra fede nel Sacramento del matrimonio trasforma l'unione coniugale in un tempio dello Spirito Santo, in una sorgente feconda di vita nuova nel generare i figli frutto del vostro amore. Abbiamo spesso parlato di voi al Sinodo, perché siamo coscienti delle fragilità e incertezze del mondo presente".

"Desideriamo rivolgere una parola a quanti soffrono, in particolare agli ammalati e ai disabili, che con la loro sofferenza sono uniti al sacrificio di Cristo (cf. Rm 12, 2). Per il dolore che portate nel corpo e nel vostro cuore partecipate in modo speciale al sacrificio eucaristico e siete testimoni privilegiati dell'amore che esso esprime. Siamo sicuri che nel momento in cui facciamo esperienza della debolezza e dei nostri limiti, la forza dell'Eucaristia può essere di grande aiuto. Uniti al mistero pasquale di Cristo, troviamo la risposta alle angoscianti domande della sofferenza e della morte, soprattutto quando la malattia colpisce i bambini innocenti. Siamo vicini a tutti voi, ma soprattutto ai morenti che ricevono il Corpo di Cristo come viatico per il loro ultimo passaggio verso il Regno di Dio".

CHE TUTTI SIANO UNO

"Il Santo Padre Benedetto XVI ha riaffermato il solenne impegno della Chiesa per la causa ecumenica. (...) Sentiamo tutti il dolore della separazione che impedisce la celebrazione comune dell'Eucaristia. Vogliamo intensificare nelle nostre comunità la preghiera per l'unità, lo scambio di doni tra le Chiese e le Comunità ecclesiali, i rapporti rispettosi e fraterni tra noi in modo da conoscerci meglio e amarci, rispettando e apprezzando le nostre differenze e i valori comuni. Precise norme della Chiesa stabiliscono le condizioni per accedere alla Comunione Eucaristica con fratelli e sorelle che non sono ancora in piena comunione con noi. Una sana disciplina impedisce la confusione e i gesti improvvisati che possono invece nuocere alla vera comunione".

"Come cristiani, siamo vicini agli altri discendenti di Abramo: agli ebrei, eredi della prima Alleanza ed ai musulmani. Celebrando la Santa Eucaristia pensiamo di essere, come dice Sant'Agostino, 'sacramento dell'umanità' (cf. De civ. Dei 10,6), la voce di tutte le preghiere e suppliche che dalla terra salgono verso Dio".

CONCLUSIONE: PACE PIENA DI SPERANZA

"Ringraziamo il Signore per questa XI Assemblea Sinodale che ci ha permesso di ritornare alla sorgente del mistero della Chiesa, a quarant'anni dal Concilio Vaticano II. Terminiamo in bellezza l'anno dell'Eucaristia, confermandoci nell'unità e rinnovandoci nell'entusiasmo apostolico e missionario".
"Al termine di questo Sinodo sperimentiamo questa pace piena di speranza che i discepoli di Emmaus ricevettero con il cuore ardente dal Signore risorto. Essi si alzarono e ritornarono in fretta a Gerusalemme per condividere la gioia con i fratelli e le sorelle nella fede. Noi auguriamo che possiate andare colmi di gioia all'incontro con la Santa Eucaristia e toccare con mano la verità della sua Parola: 'Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo' (Mt 28, 20)".
SE/MESSAGGIO FINALE/... VIS 20051024 (2280)

LETTERA AI VESCOVI CINESI ASSENTI ASSEMBLEA SINODALE


CITTA' DEL VATICANO, 23 OTT. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di oggi è stato reso pubblico il testo di una Lettera, firmata dai Presidenti Delegati del Sinodo dei Vescovi, i Cardinali Francis Arinze, Juan Sandoval Iñiguez e Telesphore Placidus Toppo, e dal Segretario Generale, Arcivescovo Nicola Eterovic, indirizzata ai quattro Vescovi cinesi assenti dall'Assemblea Sinodale: Vescovo Antonio Li Duan, Xi'an; Vescovo Luca Li Jingfeng, Fengsiang; Vescovo Aloysius Jin Luxian, S.I., Shanghai; e Vescovo Giuseppe Wei Jingyi, Qiqihar.

Di seguito riportiamo il testo integrale:

"Città del Vaticano, 22 ottobre 2005

Desideratissimi Fratelli nell'Episcopato,

Noi, Padri Sinodali, partecipanti all'Undicesima Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, in unione al Papa Benedetto XVI desideriamo farvi pervenire il nostro fraterno e cordiale saluto.
La vostra assenza dai lavori sinodali ha causato profondo dispiacere nel nostro animo. Avremmo gradito incontrarvi ed ascoltare dalla vostra viva voce la storia della vostra sofferta e fruttuosa esperienza ecclesiale. Tutto ciò non è stato possibile, ma vi assicuriamo che voi e tutta la Chiesa che è in Cina siete particolarmente presenti nel nostro cuore e nella nostra preghiera.
Come sapete, il Mistero eucaristico è al centro delle nostre riflessioni. A questo proposito, ci piace sottolineare che proprio nell'Eucaristia, fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa, tutti noi siamo in comunione con Cristo e con la Chiesa universale. Di tutto questo, unitamente a voi, diamo lode all'eterno Padre, datore di ogni bene: dal Suo cuore sgorga quell'amore che si riversa in noi attraverso lo Spirito del Signore Risorto, che fa di noi '"un cuor solo e un'anima sola'" (Atti 4, 32).
Nel Signore Gesù vi auguriamo che tutte le comunità ecclesiali in Cina fioriscano nell'ascolto della Parola, nella celebrazione del Mistero pasquale e nel generoso servizio ai fratelli. Questi voti includono l'ardente auspicio che si possano trovare presto vie rendere ancora più visibile la piena comunione. Affidiamo a Maria Santissima, Madre della Chiesa, tali aneliti, che sono accompagnati da una fervida preghiera di tutta la Chiesa".
SE/LETTERA VESCOVI CINESI/... VIS 20051024 (340)

NEL SERVIZIO AL PROSSIMO LA VERA GIOIA


CITTA' DEL VATICANO, 24 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina alle 12:00, nell'Aula Paolo VI, i pellegrini che ieri hanno assistito alla Canonizzazione dei Beati Jósef Bilczewski, Zygmunt Gorazdowski, Alberto Hurtado Cruchaga, Gaetano Catanoso e Felice da Nicosia.

Papa Benedetto XVI ha detto che San Bilczewski, Arcivescovo di Leópolis dei Latini (Ucraina) e San Gorazdowski, Presbitero, "hanno realizzato il loro sacerdozio uniti a Cristo e totalmente dediti agli uomini".

"Una figura insigne del Cile" - ha continuato il Papa - "è Padre Alberto Hurtado Cruchaga, Sacerdote della Compagnia di Gesù. (...) L'obiettivo della sua vita è stato quello di essere un altro Cristo. Questo Santo" - ha detto il Santo Padre - "invita tutti alla responsabilità, ma specialmente alla santità. Che sia per tutti un intercessore, affinché portiate nelle vostre case, comunità ecclesiali ed ambiti sociali, la luce che dà splendore alla vostra vita e gioia al vostro cuore".

Il Santo Padre ha sottolineato come San Gaetano Catanoso "abbia annunciato il Regno di Dio con ardore apostolico e con la convinzione del testimone; ha amministrato i Sacramenti, e soprattutto, la divina Eucaristia" e "si è posto al servizio degli ultimi, dei più lontani, dei più poveri ed abbandonati".

Nel salutare i pellegrini provenienti dal paese di San Felice da Nicosia, in particolare i Frati Minori Cappuccini, il Santo Padre ha detto che "in un mondo fortemente tentato dalla ricerca dell'apparenza e del benessere egoistico, San Felice ricorda a tutti che la vera gioia è spesso nascosta dietro le piccole cose e si raggiunge eseguendo il proprio dovere quotidiano con spirito di servizio".
AC/CANONIZZAZIONE/... VIS 20051024 (270)

LEGAME PARTICOLARE TRA EUCARISTIA E MISSIONE DELLA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 23 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre, prima della recita dell'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro, ha ricordato che, con la Celebrazione Eucaristica, nella quale sono stati proclamati cinque nuovi Santi, si è concluso il Sinodo dei Vescovi e l'Anno dell'Eucaristia, che il Santo Padre Giovanni Paolo II aveva aperto nell'ottobre 2004.

"Questi nuovi Santi, che contempliamo nella gloria celeste" - ha detto Papa Benedetto - "ci invitano a ricorrere in ogni circostanza alla materna protezione della Madonna, per avanzare sempre più nel cammino della perfezione evangelica, sostenuti dalla costante unione con il Signore realmente presente nel Sacramento dell'Eucaristia".

"In tal modo" - ha proseguito il Santo Padre - "potremo vivere la vocazione a cui ogni cristiano è chiamato, quella, cioè, di essere 'pane spezzato per la vita del mondo', come opportunamente ci ricorda l'odierna Giornata Missionaria Mondiale. Quanto mai significativo è il legame tra la missione della Chiesa e l'Eucaristia. (...) Chi accoglie Cristo nella realtà del suo Corpo e del suo Sangue non può tenere per sé questo dono, ma è spinto a condividerlo nella testimonianza coraggiosa del Vangelo, nel servizio ai fratelli in difficoltà, nel perdono delle offese. Per alcuni, poi, l'Eucaristia è germe di una specifica chiamata a lasciare tutto per andare ad annunciare Cristo a chi ancora non lo conosce".

Il Santo Padre ha affidato a Maria Santissima, "Donna Eucaristica, i frutti spirituali del Sinodo e dell'Anno dell'Eucaristia. Che sia Lei a vegliare sul cammino della Chiesa e ad insegnarci a crescere nella comunione con il Signore Gesù per essere testimoni del suo amore, in cui sta il segreto della gioia".

Al termine dell'Angelus, il Santo Padre ha salutato i pellegrini e la Autorità civili e religiose dei Paesi di provenienza dei nuovi Santi.
ANG/SANTI:EUCARISTIA:MISSIONE/... VIS 20051024 (290)

CONCLUSIONE SINODO DEI VESCOVI ED ANNO EUCARISTIA


CITTA' DEL VATICANO, 23 OTT. 2005 (VIS). Questa mattina, in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto con i Padri Sinodali, la Concelebrazione Eucaristica che ha concluso il Sinodo dei Vescovi sull'Eucaristia e l'Anno dell'Eucaristia ed ha proceduto alla Canonizzazione di cinque nuovi Santi, i primi del Suo Pontificato.

Nell'omelia, parlando del Vescovo polacco Jozef Bilczewski (1860-1923), il Papa ha ricordato che fu "un uomo di preghiera" e che "la profonda conoscenza della teologia, la fede e la devozione eucaristica (...) hanno fatto di lui un esempio per i sacerdoti e un testimone per tutti i fedeli".

Anche il Santo Polacco Zygmunt Gorazdowski (1845-1920), Presbitero, Fondatore della Congregazione delle Sorelle di San Giuseppe "è diventato famoso per la devozione fondata sulla celebrazione e sull'adorazione dell'Eucaristia. Il vivere l'offerta di Cristo l'ha spinto verso i malati, i poveri e i bisognosi".

Del Sacerdote gesuita cileno Sant'Alberto Hurtado Cruchaga (1901-1952), il Santo Padre ha detto che: "volle identificarsi con il Signore e amare con lo stesso amore i poveri. (...) Nell'amore e sottomissione totale alla volontà di Dio trovava la forza per il suo apostolato. Fondò 'El Hogar de Cristo' per i più bisognosi e i senzatetto, offrendo un ambiente familiare pieno di calore umano. Nel suo ministero sacerdotale si distinse per la semplicità e la disponibilità".

Del sacerdote italiano San Gaetano Catanoso (1879-1963), Fondatore della Congregazione delle Suore Veroniche del Volto Santo, il Papa ha sottolineato che: "La messa quotidiana e la frequente adorazione del Sacramento dell'altare furono l'anima del suo sacerdozio: con ardente ed instancabile carità pastorale egli si dedicò alla predicazione, alla catechesi, al ministero delle Confessioni, ai poveri, ai malati, alla cura delle vocazioni sacerdotali".

Papa Benedetto ha ricordato infine San Felice da Nicosia (1715-1787), religioso, dell'Ordine Francescano dei Frati Minori Cappuccini, che fu "austero e penitente, fedele alle più genuine espressioni della tradizione francescana" e che "ci aiuta a scoprire il valore delle piccole cose che impreziosiscono la vita, e ci insegna a cogliere il senso della famiglia e del servizio ai fratelli, mostrandoci che la gioia vera e duratura, alla quale anela il cuore di ogni esser umano, è frutto dell'amore".

Il Santo Padre ha voluto infine, con i Padri Sinodali ed a nome di tutto l'Episcopato, "inviare un fraterno saluto ai Vescovi della Chiesa in Cina". "Con viva pena" - ha detto Papa Benedetto - "abbiamo sentito la mancanza dei loro quattro Rappresentanti. Voglio tuttavia assicurare a tutti i Presuli cinesi che siamo vicini con la preghiera a loro e ai loro sacerdoti e fedeli. Il sofferto cammino delle comunità (...) non rimarrà senza frutto".

"La contemplazione dell'Eucaristia" - ha proseguito il Pontefice - "deve spingere tutti i membri della Chiesa, in primo luogo i sacerdoti, ministri dell'Eucaristia, a ravvivare il loro impegno di fedeltà. Sul mistero eucaristico, celebrato e adorato, si fonda il celibato che i presbiteri hanno ricevuto quale dono prezioso e segno dell'amore indiviso verso Dio e il prossimo. Anche per i laici la spiritualità eucaristica deve essere l'interiore motore di ogni attività e nessuna dicotomia è ammissibile tra le fede e la vita nella loro missione di animazione cristiana del mondo".

Il Santo Padre ha concluso l'omelia sottolineando che: "In questa prospettiva eucaristica ben si colloca l'odierna Giornata Missionaria Mondiale, alla quale il venerato Servo di Dio Giovanni Paolo II aveva dato come tema di riflessione: 'Missione: Pane spezzato per la vita del mondo'".

"Ancor oggi, di fronte alle folle, Cristo continua ed esortare i suoi discepoli: 'Date loro voi stessi da mangiare' (Mt 14,16) e, in suo nome, i missionari annunciano e testimoniano il Vangelo, talvolta anche con il sacrificio della vita".
HML/CHIUSURA SINODO:ANNO EUCARISTIA/... VIS 20051024 (620)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 24 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Cartagena (Colombia), presentata dall'Arcivescovo Carlos José Ruiseco Vieira, in conformità al canone 401, paragrado 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede l'Arcivescovo Enrique Jiménez Carvajal, C.I.M., finora Arcivescovo Coadiutore della medesima Arcidiocesi Metropolitana.

- Ha nominato Membri della Congregazione delle Cause dei Santi l'Arcivescovo William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede; l'Arcivescovo Angelo Comastri, Presidente della Fabbrica di San Pietro; e l'Arcivescovo Pier Giacomo De Nicolò.

Sabato 22 ottobre è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato:

- Il Sacerdote Christian Nourrichard, finora Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Rouen (Francia), Vescovo Coadiutore di Évreux (superficie: 5.978; popolazione: 541.000; cattolici: 390.000; sacerdoti: 118; religiosi: 341; diaconi permanenti: 22), Francia. Il Vescovo eletto è nato a Notre-Dame-de-Bondeville (Francia), nel 1948 ed è stato ordinato sacerdote nel 1974.

- Il Cardinale Anthony Olubunmi Okogie, Arcivescovo di Lagos (Nigeria), Suo Inviato Speciale al Congresso Eucaristico Nazionale del Ghana, che si terrà a Kumasi il 19 ed il 20 novembre prossimo.
RE:NA:NEC/.../... VIS 20051024 (190)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 24 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Vescovo William Stephen Skylstad, di Spokane (Stati Uniti d'America), Presidente della Conferenza Episcopale, con il Vice Presidente Cardinale Francis Eugene George, Arcivescovo di Chicago, e con il Segretario Generale, Monsignor William P. Fay.

- Il Cardinale Cláudio Hummes, Arcivescovo di São Paulo (Brasile).
AP/.../... VIS 20051024 (70)

venerdì 21 ottobre 2005

VENTESIMA CONGREGAZIONE GENERALE

CITTA' DEL VATICANO, 21 OTT. 2005 (VIS). Nel corso della Ventesima Congregazione Generale, tenutasi questa mattina, con la partecipazione di 245 Padri Sinodali, è stato presentato e votato il Messaggio finale del Sinodo dei Vescovi sull'Eucaristia. Presidente Delegato di turno è stato il Cardinale Francis Arinze. Successivamente, il Relatore Generale, il Segretario Speciale ed i Relatori dei Circoli Minori o Gruppi Linguistici, hanno esaminato gli emendamenti collettivi alle Proposizioni.

Nel pomeriggio di oggi, nel corso della Ventunesima Congregazione Generale, è prevista la presentazione delle Proposizioni emendate.
SE/VENTESIMA CONGREGAZIONE/... VIS 20051021 (80)

CREATIVITÀ MUSICALE SI NUTRE RADICI CRISTIANE D'EUROPA


CITTA' DEL VATICANO, 21 OTT. 2005 (VIS). Al termine del concerto in onore del Santo Padre, tenutosi ieri pomeriggio in Vaticano, Papa Benedetto XVI ha ringraziato il Direttore Christian Thielemann e tutti i componenti dell'Orchestra Filarmonica di Monaco di Baviera, i Cantori del Coro della Cattedrale di Ratisbona, i "Regensbuger Domspatzen", ed i Cantori dell'Athestis Chorus.

Dei "Regensburger Domspatzen" il Papa ha detto: "Sono fiero e grato che questo magnifico Coro, che può vantare una ininterrotta tradizione millenaria, per trent'anni sia stato guidato con passione da mio fratello Georg e ora, sotto Roland Büchner, si trovi nuovamente in ottime mani".

Riferendosi ai brani in repertorio ed ai loro Autori, Giovanni Pierluigi da Palestrina, Richard Wagner, Wolfgang Amadeus Mozart, Giuseppe Verdi e Hans Pfitzner, il Santo Padre ha detto: "Voi ci avete fatto sperimentare qualcosa della vastità della creatività musicale che, in definitiva, è stata sempre nutrita dalle radici cristiane dell'Europa. Anche se Wagner, Pfitzner, Verdi ci conducono in nuove zone dell'esperienza della realtà, rimane, tuttavia, sempre presente ed efficace il fondamento comune dello spirito europeo formato dal cristianesimo. Anche in questo concerto, ancora una volta, abbiamo potuto sperimentare, come una musica di alto livello ci purifichi e ci sollevi, come, in definitiva, ci faccia sentire la grandezza e la bellezza di Dio".

Il Santo Padre ha concluso il suo breve indirizzo in lingua italiana con queste parole: "Formulo voti che l'armonia del canto e della musica, che non conosce barriere sociali e religiose, rappresenti un costante invito per i credenti e per tutte le persone di buona volontà a ricercare insieme l'universale linguaggio dell'amore, che rende gli uomini capaci di costruire un mondo di giustizia e di solidarietà, di speranza e di pace".
BXVI-CONCERTO/CRISTIANESIMO/... VIS 20051021 (260)

giovedì 20 ottobre 2005

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 20 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Nasrallah-Pierre Sfeir, Patriarca di Antiochia dei Maroniti (Libano).

- Il Cardinale Varkey Vithayathil, Arcivescovo Maggiore di Ernakulam-Angamaly dei Siro-Malabaresi (India).

- Il Cardinale Miguel Obando Bravo, Arcivescovo emerito di Managua (Nicaragua).

- Il Cardinale Janis Pujats, Arcivescovo di Riga (Lettonia).

- Il Cardinale Paul Shan Kuo-hsi, Vescovo di Kaohsiung (Taiwan).

- Il Cardinale Marc Ouellet, Arcivescovo di Québec (Canada).

- L'Arcivescovo Joseph Powathil, di Changanacherry dei Siro-Malabaresi (India).
AP/.../... VIS 20051020 (90)

EMENDAMENTI PROPOSIZIONI, CONCERTO IN ONORE DEL PAPA


CITTA' DEL VATICANO, 20 OTT. 2005 (VIS). Oggi non si terrà la Congregazione Generale, il Relatore Generale del Sinodo, con il Segretario Speciale e i Relatori dei Circoli Minori o gruppi linguistici, esamineranno gli Emendamenti collettivi alle Proposizioni.

Alle ore 18:00, nell'Aula Paolo VI in Vaticano, si terrà un Concerto in onore di Sua Santità Benedetto XVI, con l'Orchestra Filarmonica di Monaco di Baviera, il Coro Regensburger Domspatzen e l'Athestis Chorus. Il programma prevede diversi brani, fra i quali il "Sanctus" da Missa L'Anno Santo, di Monsignor Georg Ratzinger, fratello del Santo Padre, l'"Ave Verum" di Wolfgang Amadeus Mozart; il "Te Deum" di Giuseppe Verdi. Al termine del concerto il Papa pronuncerà un discorso.
SE/EMENDAMENTI PROPOSIZIONI:CONCERTO/... VIS 20051020 (120)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 20 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha concesso il Suo assenso all'elezione canonicamente fatta dal Sinodo della Chiesa Greco-Melkita, riunitosi a Ain Traz (Libano), dal 20 al 27 giugno 2005, del Padre Georges Bakouny, ad Arcivescovo di Tiro dei Greco-Melkiti cattolici (cattolici: 7.000; sacerdoti: 11; religiosi: 11), Libano. L'Arcivescovo eletto è nato a Ain el-Roummaneh (Libano) ed è stato ordinato sacerdote nel 1995. Finora è stato parroco a Safra-Jbeil e Coordinatore della pastorale giovanile per la medesima Arcieparchia e Direttore della pastorale giovanile universitaria per le facoltà di Architettura e Medicina all'Università Libanese.
NER/.../BAKOUNY VIS 20051020 (100)

mercoledì 19 ottobre 2005

IL SIGNORE NON È SOVRANO INESORABILE MA PADRE AMOROSO


CITTÀ DEL VATICANO, 19 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI - di cui oggi ricorre il primo semestre di Pontificato - ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale del mercoledì al Salmo 129, "Dal profondo a Te grido, Signore", che è, ha ricordato il Papa, "uno dei Salmi più celebri ed amati dalla tradizione cristiana". L'Udienza si è tenuta in Piazza San Pietro con la partecipazione di 40.000 persone.

"Il Salmo che abbiamo ascoltato, conosciuto come il 'De profundis'" - ha spiegato il Santo Padre - "è, prima di tutto, un canto alla misericordia divina ed alla riconciliazione tra il peccatore e il Signore. (...) Si apre con una voce che sale dalle profondità del male e della colpa (...) e poi si sviluppa in tre momenti dedicati al tema del peccato e del perdono".

Commentando i versetti:"Se consideri le colpe Signore, chi potrà sussistere? Ma presso di te è il perdono; perciò avremo il tuo timore", il Santo Padre ha osservato che: "è significativo il fatto che a generare il timore, atteggiamento di rispetto misto ad amore, non sia il castigo, ma il perdono. Più che la collera di Dio, deve provocare in noi un santo timore la sua magnanimità generosa e disarmante. Dio, infatti, non è un sovrano inesorabile che condanna il colpevole, ma un padre amoroso, che dobbiamo amare non per paura di una punizione, ma per la sua bontà pronta a perdonare".

Nella seconda parte del Salmo, "fioriscono nel cuore del salmista pentito l'attesa, la speranza, la certezza che Dio pronuncerà una parola liberatrice e cancellerà il peccato", mentre nella terza parte, "la salvezza personale, prima implorata dall'orante, è ora estesa a tutta la comunità" e "si innesta nella fede storica del popolo dell'alleanza, 'redento' dal Signore, non solo dalle angustie dell'oppressione egiziana, ma anche 'da tutte le colpe'".

"Partendo dal gorgo tenebroso del peccato, la supplica del salmista giunge all'orizzonte luminoso di Dio, ove domina 'la misericordia e la redenzione', due grandi caratteristiche del Dio d'amore".

In ultimo, il Santo Padre ha inquadrato il Salmo nel solco della tradizione cristiana, citando la meditazione di Sant'Ambrogio che, nel suo trattato su "La penitenza", scrive: "Se vuoi essere giustificato, confessa il tuo misfatto: un'umile confessione dei peccati scioglie l'intrico delle colpe. Tu vedi con quale speranza di perdono ti spinga a confessare".

Alla fine dell'udienza e dopo avere salutato i pellegrini nelle diverse lingue, il Santo Padre ha benedetto la statua di Santa Mariana de Jesús Paredes y Flores, "il Giglio di Quito" (1618-1645), la prima Santa dell'Ecuador, canonizzata da Pio XII nel 1950. La statua sarà collocata in una nicchia laterale all'esterno della Basilica Vaticana.
AG/SALMO 129/... VIS 20051019 (430)

RIUNIONE PER GRUPPI LINGUISTICI


CITTA' DEL VATICANO, 19 OTT. 2005 (VIS). I Padri Sinodali si sono riuniti questa mattina per gruppi linguistici o Circoli Minori per preparare gli Emendamenti collettivi alle proposte. Al termine delle riunione di oggi pomeriggio, sempre per gruppi linguistici, le proposte saranno consegnate alla Segreteria Generale del Sinodo. Successivamente, sarà proiettato nell'Aula del Sinodo il film "San Pietro", del regista Giulio Base. Si tratta di un omaggio del Dottor Ettore Bernabei, Presidente della "Lux Vide", che in onore dei Padri Sinodali ha voluto offrire la visione di questo film in anteprima. La Rai lo metterà in onda tra qualche settimana.

Nel corso della diciannovesima Congregazione Generale, tenutasi ieri mattina, l'Arcivescovo Nicola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, ha offerto al Santo Padre Benedetto XVI la prima copia del primo volume dell'Enchiridion del Sinodo dei Vescovi, opera creata in occasione del 40° anniversario dell'istituzione del Sinodo dei Vescovi.

In una nota informativa si legge: "Si tratta di una raccolta di documenti attinenti al Sinodo dei Vescovi, dalle sue origini fino al 1988, di grande interesse non solo per i Membri del Collegio Episcopale, bensì per ricercatori, storici e teologi, ai quali fornisce una documentazione di prima importanza per la vita e la missione della Chiesa successivamente al Concilio Vaticano II".

Il Santo Padre ha deciso di offrire il medesimo volume ai partecipanti al Sinodo, "come segno di gratitudine e di incoraggiamento nella fedeltà, nella comunione e nell'amore alla Chiesa incentrata nel mistero dell'Eucaristia".
SE/GRUPPI LINGUISTICI/... VIS 20051019 (200)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 19 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Guillermo Rodrigo Teodoro Ortiz Mondragón, finora Ausiliare di México (Messico), Vescovo di Cuautitlán (superficie: 2.145; popolazione: 4.000.000; cattolici: 3.500.000; sacerdoti: 223; religiosi: 445), Messico.
NER/.../ORTIZ MONDRAGÓN VIS 20051019 (50)

martedì 18 ottobre 2005

DICIANNOVESIMA CONGREGAZIONE GENERALE


CITTÀ DEL VATICANO, 18 OTT. 2005 (VIS). Questa mattina, durante la Diciannovesima Congregazione Generale tenutasi nell'Aula del Sinodo, ha avuto luogo la presentazione della lista unificata delle proposte. Quest'ultima sarà, successivamente, consegnata al Santo Padre perché ne tenga conto nel redigere l'Esortazione Apostolica Post-Sinodale.

Nel pomeriggio, i Padri Sinodali si riuniranno per gruppi linguistici o Circoli Minori per preparare gli emendamenti collettivi alle proposte.
SE/DICIANNOVESIMA CONGREGAZIONE/... VIS 20051018 (70)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 18 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignor Renato Pine Mayugba, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Lingayen-Dagupan (superficie: 1.565; popolazione: 1.215.000; cattolici: 1.002.000; sacerdoti: 74; religiosi: 61), Filippine. Il Vescovo eletto, finora Rettore del Seminario "Mary Help of Christians College" a Bonuan (Filippine), è nato a Sampaloc (Filippine), nel 1955 ed è stato ordinato sacerdote nel 1981.
NEA/.../MAYUGBA VIS 20051018 (70)

CHIUSURA SINODO VESCOVI, CANONIZZAZIONE DI CINQUE BEATI


CITTÀ DEL VATICANO, 18 OTT. 2005 (VIS). Alle 9:30 di domenica 23 ottobre, Giornata Missionaria Mondiale, il Santo Padre presiederà, in Piazza San Pietro, la Concelebrazione Eucaristica con i Padri Sinodali, di chiusura della XI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi e procederà alla canonizzazione di cinque Beati.

I nomi dei futuri santi sono: Józef Bilczewski (1860-1923), Vescovo; Gaetano Catanoso (1879-1963), Presbitero, Fondatore della Congregazione delle Suore Veroniche del Volto Santo; Zygmunt Gorazdowski (1845-1920), Presbitero, Fondatore della Congregazione delle Suore di San Giuseppe; Alberto Hurtado Cruchaga (1901-1952), Presbitero, della Compagnia di Gesù, e Felice da Nicosia (1715-1787), Religioso, dell'Ordine Francescano dei Frati Minori Cappuccini.

"In questa domenica, in cui si conclude l'Anno dell'Eucaristia e vengono proclamati cinque nuovi santi" - si legge in una nota dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice - "siamo invitati a fare dell'Eucaristia sempre più il culmine e la fonte della vita e della missione della Chiesa e ad essere testimoni del Vangelo fino agli estremi confini della terra".
OCL/CHIUSURA SINODO:CANONIZZAZIONE/... VIS 20051018 (160)
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