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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 24 gennaio 2005

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignore Ryszard Kasyna, finora Vicario Giudiziale dell'Arcidiocesi di Gdansk (Polonia), Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Gdansk (superficie: 2.500; popolazione: 977.552; cattolici: 917.695; sacerdoti: 728; religiosi: 844), Polonia. Il Vescovo eletto è nato nel 1957 a Nowy Staw (Polonia) ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1982. Succede al Vescovo Zygmunt Pawlowicz, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia l'ufficio di Ausiliare della medesima Arcidiocesi, presenta per raggiunti limiti d'età.

Sabato 22 gennaio è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Lucca (Italia), presentata dall'Arcivescovo Bruno Tommasi, per raggiunti limiti d'età. Gli succede l'Arcivescovo Benvenuto Italo Castellani, finora Coadiutore della medesima Sede.

- Ha nominato il Reverendo Henryk Hoser, S.A.C., Segretario Aggiunto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli e Presidente delle Pontificie Opere Missionarie, elevandolo in pari tempo alla dignità di Arcivescovo.

- Ha nominato il Monsignor Vicente Juan Segura, finora Capo della Sezione Spagnola della Segreteria di Stato, Vescovo di Ibiza (superficie: 872; popolazione: 108.000; cattolici: 93.000; sacerdoti: 37; religiosi: 64), Spagna. Il Vescovo eletto è nato a Tabernes de Valldigna (Spagna), nel 1955 ed è stato ordinato sacerdote nel 1981.
NER:RE:NA:NER/.../... VIS 20050124 (210)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 24 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate sette Presuli della Conferenza Episcopale della Spagna, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Cardinale Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid, con gli Ausiliari Vescovo Fidel Herráez Vegas; Vescovo César Augusto Franco Martínez ed il Vescovo Eugenio Romero Pose.

- L'Arcivescovo Francisco Pérez González, Ordinario Militare.

- Il Vescovo Jesús Esteban Catalá Ibáñez, di Alcalá de Henares.

- Il Vescovo Joaquín María López de Andújar y Cánovas del Castillo, di Getafe.

Sabato 22 gennaio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Vescovo José Manuel Lorca Planes, di Teruel y Albarracín (Spagna), in Visita "ad Limina Apostolorum".

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- L'Arcivescovo Józef Kowalczyk, Nunzio Apostolico in Polonia.
AL:AP/.../... VIS 20050124 (140)

MEZZI DI COMUNICAZIONE AL SERVIZIO COMPRENSIONE TRA I POPOLI


CITTA' DEL VATICANO, 24 GEN. 2005 (VIS). Oggi, festa di San Francesco di Sales, Patrono della stampa cattolica, è stato pubblicato il Messaggio di Giovanni Paolo II per la 39° Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, in programma l'8 maggio 2005, sul tema: "I mezzi della comunicazione sociale: al servizio della comprensione tra i popoli".

Riportiamo alcuni estratti del Messaggio, pubblicato in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese.

"Il tema scelto per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2005 - 'I mezzi della comunicazione sociale: al servizio della comprensione tra i popoli' - fa riferimento a un bisogno urgente: promuovere l'unità della famiglia umana attraverso l'utilizzo di queste grandi risorse".

"Un modo pregevole per raggiungere questo scopo è l'educazione. I media possono educare milioni di persone circa altre parti del mondo e altre culture. (...) Un'attenta conoscenza promuove la comprensione, dissipa il pregiudizio e incoraggia ad imparare di più. (...) Quando gli altri vengono rappresentati in modo ostile, si spargono semi per un conflitto che può facilmente sfociare nella violenza, nella guerra, addirittura nel genocidio. Invece di costruire l'unità e la comprensione, i media possono demonizzare altri gruppi sociali, etnici e religiosi, fomentando la paura e l'odio. I responsabili dello stile e dei contenuti di quanto viene comunicato hanno il serio dovere di assicurare che questo non avvenga. Anzi, i media hanno un potenziale enorme per promuovere la pace e costruire ponti di dialogo tra i popoli".

"Se un tale contributo alla realizzazione della pace è uno dei modi in cui i media possono avvicinare i popoli, un altro è la loro influenza per realizzare una veloce mobilitazione di aiuti in risposta ai disastri naturali. E' stato consolante vedere quanto velocemente la comunità internazionale ha risposto al recente 'tsunami'".

"Il Concilio Vaticano II ha ricordato: 'Per usare rettamente questi strumenti è assolutamente necessario che coloro i quali se ne servono conoscano le norme della legge morale e le osservino fedelmente'".

"Il principio etico fondamentale è il seguente: 'La persona umana e la comunità umana sono il fine e la misura dell'uso dei mezzi di comunicazione sociale. La comunicazione dovrebbe essere fatta da persone a beneficio dello sviluppo integrale di altre persone'. Prima di tutto, dunque, i comunicatori stessi devono mettere in pratica nella propria vita i valori ed i comportamenti che sono chiamati ad insegnare agli altri. In particolare, questo richiede un impegno autentico per il bene comune (...) che non è confinato nei limitati interessi di un determinato gruppo o di una nazione, ma che abbraccia i bisogni e gli interessi di tutti, il bene dell'intera famiglia umana".

"In occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali di quest'anno, la mia preghiera chiede che gli uomini e le donne dei media facciano la loro parte per abbattere il muro di ostilità che divide il nostro mondo, muro che separa popoli e nazioni alimentando l'incomprensione e la sfiducia".
MESS/GIORNATA MONDIALE COMUNICAZIONI/... VIS 20050124 (490)

SPAGNA: LE VIVE RADICI CRISTIANE NON SI POSSONO ESTIRPARE


CITTA' DEL VATICANO, 24 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto il primo gruppo di Presuli della Conferenza Episcopale della Spagna, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

Nel suo discorso, il Papa ha sottolineato che la Spagna "è una paese dalla profonda vocazione cristiana. (...) La Chiesa nella vostra Nazione ha una gloriosa tradizione di generosità e di sacrificio, di forte spiritualità e altruismo ed ha offerto alla Chiesa universale numerosi figli e figlie che si sono distinti per la pratica della virtù in grado eroico e per la testimonianza del martirio. Io stesso ho avuto la gioia di canonizzare e beatificare numerosi figli e figlie di Spagna. (...) Le vive radici cristiane della Spagna, come non ho mancato di rilevare all'epoca della mia ultima visita pastorale nel maggio 2003, non possono essere estirpate, ma devono continuare a nutrire la crescita armonica della società".

Giovanni Paolo II ha ricordato le preoccupazione espresse dai Vescovi nei loro rapporti quinquennali riguardo alla vitalità della Chiesa ed alle sfide e difficoltà da affrontare. Negli ultimi anni, ha detto il Papa, "molte cose sono cambiate in ambito sociale, economico ed anche religioso, facendo emergere l'indifferenza religiosa ed un certo relativismo morale, che influiscono sulla pratica cristiana e influenzano di conseguenza le stesse strutture sociali".

Riferendosi all'ambito sociale, il Santo Padre ha constatato che: "si va diffondendo anche una mentalità ispirata al laicismo, ideologia che porta gradualmente, in forma più o meno consapevole, alla restrizione della libertà religiosa fino a promuovere il disprezzo o l'ignoranza della religione, relegando la fede alla sfera privata e opponendosi alla sua espressione pubblica. Ciò non fa parte della tradizione spagnola più nobile, essendo l'impronta della fede cattolica nella vita e nella cultura spagnola molto profonda, perché si ceda alla tentazione di annullarla".

D'altra parte, ha proseguito il Pontefice, "la gioventù ha il diritto, dall'inizio del proprio processo formativo, di essere educata alla fede. L'educazione integrale dei più giovani non può prescindere dall'insegnamento religioso anche nella scuola, quando i genitori lo richiedono, con una valore accademico proporzionato alla sua importanza. I poteri pubblici, da parte loro, hanno il dovere di garantire tale diritto dei genitori ad assicurare le condizioni reali del loro effettivo esercizio, come sancito negli Accordi Parziali fra la Spagna e la Santa Sede del 1979, attualmente in vigore".

Successivamente il Papa, parlando della situazione religiosa, nella quale, secondo i rapporti dei Presuli, esiste, "una grave preoccupazione per la vitalità della Chiesa in Spagna, soggetta a diverse sfide e difficoltà", ha affermato: "Attenti ai problemi e alle aspettative dei fedeli di fronte a questa nuova situazione, voi, quali pastori, vi sentite chiamati a rimanere uniti per rendere più percepibile la presenza del Signore fra gli uomini attraverso iniziative pastorali più appropriate alle nuove realtà".

Ribadendo la necessità dei sacramenti "per la crescita della vita cristiana" e l'importanza che i pastori celebrino "con dignità e decoro", Giovanni Paolo II ha auspicato "un'azione pastorale che promuova una partecipazione più assidua dei fedeli all'Eucaristia domenicale, la quale deve essere vissuta non solo come precetto, ma come un'esigenza iscritta profondamente nella vita di ogni cristiano".

Riferendosi alla sollecitudine dei Vescovi per i sacerdoti e i seminaristi, il Papa ha affermato che i sacerdoti "sono in prima linea nell'evangelizzazione", ed hanno bisogno "particolarmente della vostra guida e vicinanza pastorale" e "devono ricordare, prima di tutto, che sono uomini di Dio e, per questo, non possono trascurare la propria vita spirituale e la formazione permanente. (...) Fra le molteplici attività che riempiono la giornata di ogni sacerdote, la più importante è la celebrazione dell'Eucaristia".

Il Papa ha affermato che "la speranza più viva è nell'aumento delle vocazioni sacerdotali" e che non bisogna "aver paura di proporre la vocazione sacerdotale ai giovani e poi accompagnarli assiduamente, umanamente e spiritualmente, perché vivano discernendo la propria scelta vocazionale".

"I fedeli cattolici, che devono cercare il Regno di Dio occupandosi delle realtà temporali e vivendole secondo la volontà divina" - ha concluso Giovanni Paolo II - sono chiamati ad essere testimoni coraggiosi della fede nei diversi ambienti della vita pubblica. (...) I giovani, futuro della Chiesa e della società, devono essere oggetto speciale delle vostre preoccupazioni pastorali".
AL/.../SPAGNA VIS 20050124 (710)

ANGELUS: ESSERE STRUMENTI E TESTIMONI PIENA COMUNIONE C

CITTA' DEL VATICANO, 23 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina, prima della recita dell'Angelus, il Papa ha ricordato alle migliaia di fedeli convenuti in Piazza San Pietro, che: "Si sta svolgendo in questi giorni la 'Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani', che a Roma si concluderà, come di consueto, con la celebrazione dei Vespri, il 25 gennaio, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura. Io mi unirò spiritualmente a tale liturgia, a cui prenderanno parte rappresentanti di altre Chiese e Confessioni cristiane, e che sarà presieduta dal Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani".

Giovanni Paolo II ha invitato le comunità cristiane "a vivere intensamente questo annuale appuntamento spirituale, che ci fa pregustare, in un certo modo, la gioia della piena comunione almeno nel desiderio e nella corale invocazione. In effetti, si fa sempre più chiara la consapevolezza che l'unità è in primo luogo un dono di Dio da implorare senza stancarsi nell'unità e nella verità".

"Maria Santissima, Madre della Chiesa, ci aiuti a superare ogni ostacolo e ad ottenere quanto prima questo dono. Esorto di cuore ogni credente, specialmente i giovani, a prolungare durante tutto l'anno l'impegno ecumenico e a diventare in ogni luogo strumenti e testimoni della piena comunione invocata da Cristo nel Cenacolo".

Al termine della recita della preghiera mariana, il Santo Padre ha ricordato che si celebra oggi a Roma "la Giornata della Scuola Cattolica, sul tema 'Chiesa, famiglia e scuola; insieme per educare'. Per rinnovare questo impegno sono presenti in Piazza San Pietro dirigenti, docenti, genitori e alunni delle scuole cattoliche di Roma, insieme ai responsabili pastorali della Diocesi. Ad essi va il mio saluto affettuoso e riconoscente, con l'augurio che il servizio prezioso offerto dalle scuole cattoliche sia sempre più apprezzato e sostenuto dalla comunità ecclesiale e da quella civile".
ANG/UNITÀ CRISTIANI/... VIS 20050124 (310)

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO MORTE SOLDATO ITALIANO NASSIRIYA


CITTA' DEL VATICANO, 23 GEN. 2005 (VIS). Riportiamo di seguito il testo del telegramma di cordoglio, inviato, a nome del Santo Padre, dal Cardinale Angelo Sodano, al Vescovo Salvatore Boccaccio, di Frosinone-Veroli-Ferentino (Italia), nell'apprendere la notizia dell'uccisione a Nassiriya (Iraq), del Maresciallo italiano Simone Cola.

"Appresa la notizia della tragica morte del Maresciallo Simone Cola, ucciso a Nassiriya, il Sommo Pontefice desidera far pervenire ai genitori ed ai familiari tutti, l'espressione del suo sentito cordoglio per un così grave lutto che colpisce codesta comunità e l'intero Paese".

"Nell'assicurare fervide preghiere di suffragio per la giovane vittima, stroncata nell'adempimento di una missione di pace, Sua Santità invoca la celeste consolazione per quanti ne piangono la così drammatica dipartita, specialmente la moglie Alessandra e la figlia Giorgia, ed invia la confortatrice Benedizione Apostolica".
TGR/MORTE SOLDATO IRAQ/SODANO:BOCCACCIO VIS 20050124 (150)

SIA L'EUCARISTIA IL PUNTO DI RIFERIMENTO DELLA VOSTRA VITA


CITTA' DEL VATICANO, 22 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto il Rettore, gli alunni, gli ex alunni e i Superiori dell'Almo Collegio Capranica, in occasione della festa di Sant'Agnese, Patrona del Seminario, dove studiano i candidati al sacerdozio della Diocesi di Roma, delle diocesi italiane e del mondo.

"Per compiere un giusto discernimento, è indispensabile il dialogo intenso e fiducioso, pur a diversi livelli, con i superiori e i condiscepoli. È necessaria inoltre una costante attenzione alle attese della Chiesa e del mondo, e specialmente dei poveri".

Il Santo Padre ha invitato i seminaristi ad unire "allo studio delle scienze teologiche (...) la meditazione della Parola di Dio e un intenso colloquio personale con Gesù, nostro divino Maestro. Sia sopratutto l'Eucaristia il punto di riferimento della vostra vita: (...) diventi nella realtà di tutti i giorni la sorgente di grazia da cui scaturisce il vostro agire e il vertice di perfezione a cui costantemente tendete".

Ricordando la visita compiuta all'Almo Collegio venticinque anni orsono, Giovanni Paolo II ha precisato che per celebrare l'evento è stato organizzato un convegno dedicato alla teologia del sacerdozio e alle forme storiche che "sin dall'inizio, hanno caratterizzato l'itinerario formativo" ed ha affermato: "Anche questo significativo anniversario costituisca per voi un ulteriore stimolo per crescere nella comunione col Successore di Pietro e nell'amore alla Chiesa".
AC/FORMAZIONE/ALMO COLLEGIO CAPRANICA VIS 20050124 (240)

IL MONDO HA BISOGNO DI PACE, STABILITÀ E CONDIVISIONE RISORSE


CITTA' DEL VATICANO, 22 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto le Lettere Credenziali della nuova Ambasciatrice della Santa Sede presso i Paesi Bassi, Signora Monique Patricia Antoinette Frank.

Esprimendosi in lingua francese, il Santo Padre ha sottolineato che "gli accadimenti del mondo ricordano a tutti il bisogno imperioso di edificare un futuro di pace fra gli uomini" e di "consolidare un ordine internazionale stabile, garantito in particolare da una migliore condivisione delle risorse a livello internazionale, mediante una politica attiva d'aiuto allo sviluppo. (...) È anche necessario ed urgente un dialogo approfondito fra i diversi gruppi che compongono la nazione, affinché tutti apprendano a conoscersi e rispettarsi".

Giovanni Paolo II ha ricordato che: "Per assicurare un forte contributo della Chiesa cattolica a tale processo che prepara 'una nuova cultura politica', ho nuovamente preso l'iniziativa, quasi tra anni fa, di riunire ad Assisi i rappresentanti delle grandi religioni del mondo, al fine di manifestare insieme la nostra volontà comune di pace; li ho invitati a suscitare un dialogo approfondito fra tutte le religioni, e ho domandato in particolare di rinunciare recisamente alla legittimazione del ricorso alla violenza per motivi religiosi ed ancor più a condannare esplicitamente ogni forma di violenza. Da allora la Santa Sede si è impegnata a promuovere, a tutti i livelli, un autentico dialogo interreligioso, invitando i cristiani, in tutte le società in cui vivono, ad agire in tale medesimo spirito, quali artigiani di pace e di dialogo, in particolare con i fedeli delle altre religioni".

Facendo riferimento al discorso pronunciato dalla Signora Frank, il Santo Padre ha ricordato "il ruolo importante del Paese nella lotta contro la fame e la povertà nel mondo, e l'impegno dei Paesi Bassi a favore dello sviluppo e dell'assistenza sanitaria presso le popolazioni particolarmente esposte al dramma delle pandemie, come l'Aids". Successivamente il Papa ha ricordato la posizione della Santa Sede che "considera necessario (...) combattere questa malattia in maniera responsabile, accrescendo la prevenzione, in particolare mediante l'educazione al rispetto del valore sacro della vita e la formazione alla pratica corretta della sessualità, che presuppone la castità e la fedeltà".

Ricordando che: "I Paesi Bassi hanno assunto la presidenza dell'Unione Europea, nel momento in cui essa conta l'adesione di nuovi paesi", il Papa ha detto che: "la Santa Sede ha sempre seguito ed incoraggiato il progetto europeo come un apporto costruttivo alla pace sul continente ma anche al di là di esso".

"Da molti anni" - ha detto ancora il Pontefice - "la società olandese, segnata dal fenomeno della secolarizzazione, si è impegnata in una nuova politica in materia di legislazione concernente l'inizio e la fine della vita umana. La Santa Sede non ha mancato di far conoscere la sua chiara posizione e di invitare i cattolici dei Paesi Bassi a testimoniare sempre il rispetto assoluto della persona umana, dal suo concepimento alla morte naturale".

Il Santo Padre ha dedicato le battute conclusive del suo discorso ai giovani, affermando che essi hanno bisogno "di ricevere un'educazione solida, che sviluppi ed unifichi la loro personalità (...) e che li renda disponibili in particolare all'incontro con gli altri, in una società sempre più cosmopolita e multiculturale". La Chiesa ha ribadito il Papa "continuerà a essere sollecita riguardo all'educazione integrale dei giovani".
CD/LETTERE CREDENZIALI/PAESI BASSI:FRANK VIS 20050124 (520)
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