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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 7 marzo 2005

PROBABILE CHE IL PAPA TRASCORRA SETTIMANA SANTA IN VATICANO

CITTA' DEL VATICANO, 7 MAR. 2005 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato questa mattina ai giornalisti la dichiarazione che segue relativa alle condizioni di salute del Santo Padre Giovanni Paolo II:

"Continua il miglioramento delle condizioni generali del Santo Padre, che consente al Papa di trascorrere in poltrona lunghi periodi della giornata".

"Non si sono verificate complicanze connesse all'intervento di tracheotomia".

"Si osserva un continuo miglioramento della fonazione anche grazie alle quotidiane sedute di riabilitazione".

"Peraltro è stata prescritta una prudente limitazione dell'impiego della voce al fine di favorire un migliore recupero della funzione laringea".

"Il prossimo comunicato sarà emesso Giovedì 10 marzo alle ore 12:30".

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il Dr. Navarro-Valls ha affermato che: "è molto probabile che il Papa trascorra la Settimana Santa in Vaticano" ed ha aggiunto che quando il Santo Padre sarà rientrato in Vaticano "deciderà il modo della sua partecipazione alle cerimonie liturgiche".
OP/SALUTE:PAPA/NAVARRO-VALLS VIS 20050307 (170)

LETTERE CREDENZIALI AMBASCIATORI AUSTRIA E GRECIA

CITTA' DEL VATICANO, 7 MAR. 2005 (VIS). Questa mattina, il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha ricevuto in due udienze separate, a nome del Santo Padre Giovanni Paolo II, i due nuovi Ambasciatori presso la Santa Sede, il Signor Stravos Lykidis, Ambasciatore di Grecia, ed il Signor Helmut Turk, Ambasciatore dell'Austria. Il Cardinale Sodano ha consegnato a ciascun Ambasciatore un Messaggio firmato dal Santo Padre, e i Diplomatici, a loro volta, hanno consegnato al Cardinale le Lettere Credenziali ed una copia del proprio discorso.

Nel Messaggio all'Ambasciatore Lykidis, il Papa scrive che: "Non posso ricordare il suo Paese senza menzionare che San Paolo qui fondò le prima comunità cristiane in Europa" e sottolinea che "La Grecia di oggi non dimentica il patrimonio della fede cristiana, che è uno degli elementi costitutivi della Nazione. (...) Sono sicuro che il suo Paese potrà continuare a ricoprire un ruolo importante nell'Unione Europea purché questa dimensione religiosa sia riconosciuta ed espressa in maniera opportuna".

"Nel mondo di oggi" - continua il Messaggio - "reso fragile dal rischio del terrorismo e dal permanere di conflitti che si protraggono minacciosi, l'Unione Europea appare sotto molti aspetti come un modello di volontà politica a favore dell'unione dei popoli e della pace". Il Papa esprime in merito la soddisfazione della Santa Sede ed invita i popoli europei "ad adoperarsi con tutte le loro forze in favore del dialogo e dell'accordo fra i popoli".

Giovanni Paolo II estende i suoi "calorosi saluti" alle "piccole e sparse" comunità di fedeli cattolici che vivono in Grecia, "attaccate alla loro fede e desiderose di testimoniarla in maniera viva fra i loro fratelli ortodossi. In proposito, sarebbe opportuno che la Chiesa cattolica (...) abbia lo statuto giuridico che le manca e che sarebbe il segno del pieno riconoscimento dei suoi diritti, come è il caso negli altri paesi dell'Unione Europea".

Nel Messaggio all'Ambasciatore Turk, il Papa rievoca le visite pastorali compiute in Austria e si sofferma a riflettere sulla "unione spirituale" con la "La Giornata Cattolica dell'Europa Centrale del 2004", ("Mitteleuropaischer Katholikentag 2004"), nel corso della quale i partecipanti hanno meditato sul tema: "Cristo, Speranza dell'Europa", e parimenti sottolinea "la identità cattolica " dell'Austria e del suo popolo.

Nel suo Messaggio il Santo Padre scrive ancora che: "Il pellegrinaggio dei fedeli a Mariazell con il patrocinio dei cattolici austriaci mi induce ad affermare ancora una volta che il Paese è chiamato ad agire politicamente entro un contesto europeo più ampio. La ragione deriva dalla storia dell'Austria e dalla sua posizione geo-politica nel cuore del Continente. Da paese di confine, (...) è diventata terra di raccordo".

"Anche la Chiesa" - afferma ancora il Papa - "attraverso le sue diverse istituzioni, intende offrire il suo contributo al bene comune. (...) La Santa Sede nota con soddisfazione che in Austria continua una duratura e proficua collaborazione fra Chiesa e Stato per il bene dei suoi cittadini, indipendentemente dalla loro denominazione o affiliazione religiosa".
CD/LETTERE CREDENZIALI/AUSTRIA:GRECIA VIS 20050307 (490)

IL PAPA SEGUE ANGELUS TV E BENEDICE FEDELI FINESTRA OSPEDALE

CITTA' DEL VATICANO, 6 MAR. 2005 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II è apparso brevemente alla finestra della sua stanza d'ospedale per benedire i fedeli riuniti nel cortile del Policlinico Gemelli. Poco prima l'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto della Segreteria di Stato, aveva letto il testo delle parole del Santo Padre per la recita dell'Angelus, guidato la recita della preghiera mariana ed infine aveva impartito la Benedizione Apostolica ai fedeli presenti in Piazza San Pietro.

Il Santo Padre si è unito alla recita dell'Angelus dalla Sua stanza di ospedale, con i medici, il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, e l'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati. I pellegrini in Piazza San Pietro erano collegati al Policlinico Gemelli mediante un maxi schermo televisivo.

"Anche oggi desidero anzitutto rinnovare l'espressione della mia gratitudine per i tanti segni di affetto che mi giungono" - si legge nel Messaggio del Santo Padre - "Penso, in particolare, ai numerosi Cardinali, Vescovi, sacerdoti e gruppi di fedeli, agli Ambasciatori e alle Delegazioni ecumeniche che sono venuti in questi giorni al Policlinico 'Gemelli'".

"Desidero manifestare speciale riconoscenza per la vicinanza dei credenti di altre religioni, segnatamente ebrei e musulmani. Alcuni di essi hanno voluto venire a pregare qui all'ospedale. È questo per me un segno confortante, di cui rendo grazie a Dio".

"Continuiamo insieme la preparazione alla Pasqua, offrendo a Dio anche la sofferenza, per il bene dell'umanità e per la nostra purificazione. Nell'odierna pagina evangelica Cristo guarendo il cieco nato, si presenta come 'la luce del mondo'. Egli è venuto per aprire gli occhi dell'uomo alla luce della fede. Sì, carissimi, la fede è la luce che guida nel cammino della vita, è fiamma che conforta nei momenti difficili".

"Per i credenti, nati alla vita soprannaturale con il Battesimo" - si legge al termine delle riflessioni del Papa - "la Quaresima è tempo favorevole per 'venire alla luce', cioè per rinascere dallo Spirito, rinnovando la grazia e l'impegno battesimali".
ANG/QUARESIMA:SOFFERENZA/GEMELLI VIS 20050307 (340)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 5 MAR. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Marcel Honorat Léon Agboton, finora Vescovo di Porto Novo (Benin), Arcivescovo Metropolita di Cotonou (superficie: 3.222; popolazione: 1.640.916; cattolici: 580.442; sacerdoti: 136; religiosi: 475), Benin. L'Arcivescovo Agboton succede all'Arcivescovo Nestor Assogha, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/AGBOTON:ASSOGHA VIS 20050307 (70)

IL PAPA AUGURA AI GIOVANI BUON CAMMINO VERSO COLONIA

CITTA' DEL VATICANO, 5 MAR. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di oggi migliaia di studenti delle Università romane hanno partecipato ad una Veglia di preghiera mariana a conclusione della terza "Giornata Europea degli Universitari", sul tema: "La ricerca intellettuale, via per incontrare Cristo". La Giornata è stata presieduta dal Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale per la Diocesi di Roma.

Durante l'incontro ci sono stati collegamenti via satellite con gli universitari di Bari, Berlino, Bucarest, Lisbona, Zagabria, Londra, Tirana, Madrid e Kiev.

Giovanni Paolo II si è unito spiritualmente a tutti i partecipanti dal Policlinico Gemelli ed ha fatto pervenire un Messaggio letto dall'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto della Segreteria di Stato per gli Affari Generali.

"L'Europa" - scrive il Santo Padre - "è idealmente coinvolta in questo importante momento di preghiera e di riflessione in preparazione alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che avrà luogo proprio nel cuore del Continente europeo, a Colonia".

Riferendosi al tema della Giornata Europea, Giovanni Paolo II scrive: "Non c'è contraddizione tra la fede e la ragione. Lo dimostra pure l'esperienza dei Santi Magi, che giunsero a Betlemme utilizzando entrambe queste dimensioni dello spirito umano: l'intelligenza, che scruta i segni, la fede che conduce ad adorare il mistero".

"Carissimi giovani" - continua il Papa - "siate sempre animati dall'anelito di scoprire la verità della vostra esistenza. La fede e la ragione siano le due ali che vi conducono verso Cristo, verità di Dio e verità dell'uomo. In Lui troverete la pace e la gioia. Sia Cristo il centro dell'intera vostra esistenza. È questo il mio più sincero auspicio, che formulo di cuore per tutti, accompagnandolo con l'assicurazione della preghiera".

Al termine del Messaggio il Santo Padre augura a tutti i giovani "Buona Pasqua e buon cammino verso Colonia!".

Alla fine della Veglia gli universitari hanno accompagnato la Croce con una fiaccolata fino alla Chiesa di Sant'Agnese, in Piazza Navona.
MESS/FEDE:RAGIONE/RUINI VIS 20050307 (320)

TELEGRAMMI LIBERAZIONE GIULIANA SGRENA E MORTE DI CALIPARI

CITTA' DEL VATICANO, 5 MAR. 2005 (VIS). Oggi sono stati resi pubblici i telegrammi che il Santo Padre ha inviato, tramite il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, al Presidente del Consiglio, Onorevole Silvio Berlusconi per la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, nella serata di ieri in Iraq, e a Don Maurizio Calipari per la morte del fratello, Dottor Nicola Calipari, colpito a morte mentre portava in salvo la giornalista.

Il Santo Padre esprime il suo "compiacimento per il lavoro svolto, a Lei e al Governo Italiano e a quanti si sono generosamente adoperati per il felice esito del deplorevole rapimento". In pari tempo il Papa "addolorato per la tragica morte del Dottor Nicola Calipari manifesta la sua spirituale vicinanza e vivo cordoglio a Lei e all'intera compagine governativa e ai colleghi di così fedele ed eroico servitore dello Stato che nel compimento della delicata missione affidatagli non ha esitato a sacrificare la propria vita".

In un telegramma inviato al fratello del Dottor Calipari, Don Maurizio, Membro della Pontificia Accademia per la Vita, Giovanni Paolo II esprime "profonda vicinanza spirituale a Lei e ai familiari, in particolare alla mamma, alla consorte e ai figli di questo benemerito e generoso servitore dello Stato. Nell'ammirare l'eroico gesto suscitato da senso del dovere e da sentimenti di cristiana virtù, Sua Santità eleva fervide preghiere per l'anima del defunto".
TGR/LIBERAZIONE SGRENA:MORTE CALIPARI/SODANO VIS 20050307 (230)

INVIATI AL PAPA MIGLIAIA DI MESSAGGI E-MAIL DA TUTTO IL MONDO

CITTA' DEL VATICANO, 5 MAR. 2005 (VIS). Numerosissimi sono i messaggi e-mail indirizzati al Santo Padre da quando un indirizzo e-mail in sei versioni linguistiche (giovanni_paolo_ii@vatican.va) è apparso sulla pagina web del Vaticano. Al Papa sono giunti quotidianamente messaggi di auguri per una pronta guarigione ed un rapido ritorno al suo Ministero petrino, in inglese, francese, spagnolo, italiano, portoghese e tedesco.

Dal 1 marzo alle 12:00 del 3 marzo, secondo le statistiche e le lettere campione rese pubbliche oggi, sono stati indirizzati al Papa più di 20.000 messaggi elettronici: circa 10.000 in lingua inglese, 6.077 in spagnolo; 2.012 in portoghese; 1.134 in italiano; 850 in tedesco e 800 in francese. Numerosi i messaggi che arrivano quotidianamente in lingua polacca. Queste cifre si riferiscono ai due giorni citati, e rappresentano solo una minima parte delle e-mail inviate. Molti messaggi, lettere e fax, arrivano alla Segreteria di Stato ed ai vari Dicasteri vaticani.

Non è la prima volta che il Vaticano rende disponibile un indirizzo di posta elettronica per il Santo Padre: lo aveva già fatto in occasione del XXV anniversario di Pontificato nell'ottobre 2003.

Autori delle missive sono medici, direttori di organizzazioni di volontariato, casalinghe e madri, studenti, congregazioni religiose, personale ospedaliero, parroci e parrocchiani. La maggior parte delle e-mail provengono da fedeli di tutto il mondo, ed alcune, come dimostrano le lettere campione, vengono da persone che hanno riacquistato la fede dopo che per lungo tempo ne erano rimaste lontane.

La maggioranza delle lettere di auguri relativamente brevi esprimono l'affetto e l'ammirazione per il Supremo Pastore della Chiesa Cattolica, affermano che le sue sofferenze sono un esempio per tutti, e ringraziano il Papa per tutto ciò che ha fatto - e continua a fare per la Chiesa, in particolare per la promozione del valore della vita e della dignità umana. Alcune missive più lunghe raccontano esperienze personali di malattia, di sofferenze fisiche e mentali o di conversioni personali.

I fedeli assicurano al Papa le loro "preghiere e sacrifici personali", la recita del Santo Rosario, la partecipazione alla messe quotidiana e l'adorazione al Santissimo Sacramento. Una persona ha scritto: "Quanto ci incoraggiate mentre lottiamo nella nostra vita per essere fedeli a Dio". Un'altra scrive: "Prego che, mentre Lei tanto soffre, senta anche la presenza molto potente di Dio accanto a Lei".

In una lettera dall'Italia un fedele scrive a Giovanni Paolo II: "Tu sei Nostro Padre su questa terra! Abbiamo bisogno di Te! Della Tua testimonianza che è forza per ciascuno di noi!". Un fedele brasiliano spera che "in questo Anno dell'Eucaristia, (...) l'Eucaristia fortifichi la Sua vita sempre messa alla prova". Un sacerdote dal Brasile spera che il Papa si riprenda presto in modo da "poter essere con i giovani a Colonia per la Giornata Mondiale della Gioventù ed essere alla guida della Chiesa Cattolica per molti anni ancora".

Fedeli dal Panama dicono al Santo Padre: "Noi cattolici siamo molto preoccupati per la Sua salute. Sono state celebrate Messe e recitate preghiere per chiedere a Dio Onnipotente di farLe recuperare la salute". Un fedele di lingua spagnola scrive: "Speriamo che Lei guarisca presto e continui ad essere un esempio di forza e di bontà per il mondo intero".

Uno scrittore in Francia riferisce di aver aggiunto un'intenzione per il Santo Padre alle sue intenzioni di preghiera quotidiana: "Che Lei rimanga con noi il più a lungo possibile nelle migliori condizioni di salute che il cielo possa concedere, e che non soffra". In un'altra e-mail in lingua francese si legge: "Caro Santo Padre, Lei guida la Chiesa con le sua spiritualità. Il Signore, attraverso di Lei, dà una lezione ai saggi e ai prudenti di questo mondo".
.../E-MAIL PER PAPA/... VIS 20050307 (640)
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