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martedì 8 marzo 2005

VALORI MORALI VITA POLITICA EDIFICAZIONE VERA DEMOCRAZIA

CITTA' DEL VATICANO, 8 MAR. 2005 (VIS). Il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, è intervenuto il 5 marzo scorso al Congresso "Pro Pace", tenutosi dal 2 al 6 marzo a Luanda (Angola), sul tema: "Costruttori di democrazia". L'assise organizzata dalla Chiesa angolana presso l'Università Cattolica della capitale, si è conclusa con una solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Porporato.

Nel suo intervento, il cui testo è stato reso pubblico nel pomeriggio di ieri, il Cardinale Martino ha fatto riferimento alle democrazie storiche ed al rischio che "le società di recente liberatesi da sistemi aggressivi, dominazioni tribali, tutele coloniali recepiscano 'come qualificanti la democrazia aspetti che, in realtà, sono piuttosto conseguenze della crisi morale ed istituzionale che attraversa le democrazie storiche. E cioè l'individualismo assoluto, il materialismo, l'edonismo, l'indifferentismo etico e la prevalenza delle logiche economiche acquisitive e competitive".

Il Cardinale ha successivamente ribadito che: "il relativismo etico è uno dei rischi maggiori per le attuali democrazie poiché induce a ritenere inesistente un criterio oggettivo e universale per stabilire il fondamento e la corretta gerarchia dei valori". Infine il Cardinale Martino ha sottolineato l'imprescindibile rapporto tra valori morali e vita politica nella costruzione di una vera democrazia.
CON-IP/DEMOCRAZIA:VALORI/ANGOLA:MARTINO VIS 20050308 (220)

CARDINALE POUPARD: INTERESSE DELLA CHIESA PER LA SCIENZA

CITTA' DEL VATICANO, 8 MAR. 2005 (VIS). Il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha tenuto ieri una Conferenza sul tema:. "Speranza e angoscia: l'interesse della Chiesa per la scienza", nel corso di un Convegno su: "Scienza, fede e cultura", organizzato congiuntamente dal Pontificio Consiglio della Cultura e dal College Blackfriars dell'Università di Oxford (Gran Bretagna).

Nel suo discorso il Porporato ha spiegato che: "ragione e fede non possono essere in opposizione, dal momento che tutte e due cercano di capire la verità sulla natura, la natura umana, e Dio, artefice di tutto il creato".

"Oggi" - ha proseguito il Cardinale Poupard - "le tendenze culturali segnate dal relativismo, dall'indifferenza, dall'irrazionalismo e dall'ignoranza, continuano ad ostacolare la ricerca umana della verità. (...) L'insegnamento della Chiesa secondo il quale la ragione è al centro di ogni atto umano è venuto in aiuto della scienza, mentre la scienza aiuta a capire più a fondo la Rivelazione".

Il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura ha concluso il suo discorso affermando che: "parte della speranza della Chiesa risiede nella scienza e parte delle angosce attuali della scienza trovano il loro superamento nell'insegnamento umanistico della Chiesa".
.../CHIESA:SCIENZA/OXFORD:POUPARD VIS 20050308 (210)

INTERVENTO O.N.U. PROF. GLENDON SULLA CONDIZIONE FEMMINILE

CITTA' DEL VATICANO, 8 MAR. 2005 (VIS). La Professoressa Mary Ann Glendon, Presidentessa della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, è intervenuta ieri alla Commissione del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite sulla condizione femminile, a seguito della Quarta Conferenza Mondiale sulla Donna, tenutasi a Pechino nel settembre 1995, alla quale la Professoressa Glendon partecipò in qualità di Capo della Delegazione della Santa Sede.

"Nel 2005" - ha affermato la Professoressa Glendon - "le Nazioni Unite celebreranno gli anniversari di cinque storici momenti nei quali la famiglia della nazioni incoraggiò e stimolò le donne nella loro ricerca di riconoscimento dell'eguaglianza dei propri diritti e della loro dignità. Il primo e più importante di tali momenti risale esattamente a sessanta anni fa. Era la primavera del 1945 quando i fondatori delle Nazioni Unite sorpresero molti proclamando la loro 'fede ... nella dignità e nel valore della persona umana' e 'nell'uguaglianza dei diritti di uomini e donne'". A questo avvenimento seguirono le conferenze O.N.U. sulla donna di Città del Messico, Copenhagen, Nairobi e Pechino.

Nonostante i molti progressi compiuti, molte donne soffrono "nuove forme di povertà" e devono affrontare "nuove minacce alla vita e alla dignità umana". La Piattaforma di Pechino, ha ribadito la Professoressa Glendon, "ha proclamato che 'la chiave per liberare le donne e le loro famiglie dalla povertà è l'educazione'. (...) La Santa Sede, che da lungo tempo si è dedicata all'educazione delle donne e delle ragazze, rileva con preoccupazione la lentezza dei miglioramenti su questo fronte".

Un altro problema, ha sottolineato la Professoressa Glendon, è 'il cambiamento dell'età nella struttura delle popolazioni del mondo. La combinazione di una maggiore longevità, il calo della natalità, i costi crescenti delle cure sanitarie, e la scarsità di persone che si dedicano alla cura degli altri, determina tensioni fra le nuove e le vecchie generazioni".

"Nella Dichiarazione Finale della Conferenza di Pechino" - ha precisato la Presidentessa della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali - "la Santa Sede espresse il timore che le sezioni dei documenti di Pechino relative alle donne vittime della povertà rimanessero vuote promesse se non fossero state sostenute da programmi ben strutturati e da impegni finanziari. Oggi, con le crescenti disparità di ricchezza ed opportunità, siamo obbligati ad esprimere nuovamente quella preoccupazione".

L'umanità ha i mezzi per sconfiggere la fame e la povertà, ha sottolineato la Professoressa Glendon. Tuttavia, come ha affermato Papa Giovanni Paolo II "è necessaria una vasta mobilitazione morale della opinione pubblica, in particolare in quei paesi che godono di un livello di vita soddisfacente o addirittura opulento".

Nelle battute conclusive del suo discorso la Professoressa Glendon ha affermato che: "l'armonizzare le aspirazioni delle donne ad una piena partecipazione alla vita sociale ed economica con il loro ruolo nella vita familiare" è una difficoltà per può essere risolta dalle donne stesse, ma non "senza alcuni grandi cambiamenti nella società. I responsabili politici devono prestare maggiore attenzione all'opinione delle donne su ciò che è importante per loro, piuttosto che a gruppi di interesse particolare".
DELSS/DONNE/O.N.U:GLENDON VIS 20050308 (510)

PROGRAMMA CELEBRAZIONI LITURGICHE SETTIMANA SANTA

CITTA' DEL VATICANO, 8 MAR. 2005 (VIS). Di seguito riportiamo il programma delle celebrazioni liturgiche della Settimana Santa, pubblicato dall'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice. Quest'anno le cerimonie saranno presiedute, a nome del Santo Padre, da alcuni Cardinali.

DOMENICA 20 Marzo: Domenica delle Palme e della Passione del Signore. XX Giornata Mondiale della Gioventù sul tema: "Siamo venuti per adorarlo". Piazza San Pietro ore 10:00: La Domenica delle Palme "della Passione del Signore" unisce insieme il trionfo regale di Cristo e l'annuncio della Passione. La celebrazione, presieduta dal Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, avrà inizio con la benedizione delle palme e degli ulivi. Seguirà la processione e quindi la Santa Messa della Passione del Signore.

GIOVEDÌ 24 marzo: Giovedì Santo. Santa Messa del Crisma, alle ore 9:30, nella Basilica Vaticana. La Concelebrazione della Santa Messa Crismale, nella quale si benedicono gli oli sacri, è manifestazione della comunione dei Cardinali, Vescovi e Presbiteri, diocesani e religiosi, presenti a Roma con il Vescovo di Roma e Pastore della Chiesa universale. La celebrazione sarà presieduta dal Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
Santa Messa nella Cena del Signore, Basilica Vaticana, ore 17:30. I Cardinali, i Vescovi e i Presbiteri sono invitati a concelebrare la Santa Messa, che sarà presieduta dal Cardinale Alfonso López Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Dopo l'omelia avrà luogo il rito della lavanda dei piedi a dodici Presbiteri, durante il quale i presenti saranno invitati a compiere un atto di carità per le popolazioni del Venezuela, colpite da devastanti inondazioni nello scorso mese di febbraio. La somma raccolta sarà affidata al Santo Padre. Al termine della celebrazione avrà luogo la traslazione del Santissimo Sacramento alla Cappella della Reposizione.

VENERDÌ 25 marzo: Venerdì Santo. Celebrazione della Passione del Signore. La Celebrazione della Passione del Signore, presieduta dal Cardinale James Francis Stafford, Penitenziere Maggiore, si svolgerà, alle 17:00, in tre momenti: Liturgia della Parola, Adorazione della Croce, Comunione Eucaristica. Alle ore 21:15, il pio esercizio della "Via Crucis", avrà luogo, come di consueto, al Colosseo e dopo le 14 stazioni tradizionali, si concluderà sul Palatino.
SABATO 26 marzo: Sabato Santo. La celebrazione della Veglia Pasquale, presieduta dal Cardinale Joseph Ratzinger, Decano del Collegio Cardinalizio, avrà inizio alle ore 20:00, con la benedizione del fuoco nuovo nell'atrio della Basilica di San Pietro. Dopo l'ingresso processionale in Basilica con il cero pasquale e il canto dell'Exultet, avrà luogo la Liturgia della Parola, la Liturgia Battesimale e la Liturgia Eucaristica, che sarà concelebrata dai Signori Cardinali.

DOMENICA 27 marzo: Domenica di Pasqua nella Risurrezione del Signore. La celebrazione della Santa Messa, presieduta dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, avrà luogo sul sagrato della Basilica di San Pietro, alle ore 10:30. Dopo la celebrazione, alle ore 12:00, il Santo Padre impartirà la Benedizione "Urbi et Orbi".
.../PROGRAMMA:SETTIMANA SANTA/OCL VIS 20050308 (470)
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