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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 17 marzo 2005

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAR. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignore Luigi Negri, Vescovo di San Marino-Montefeltro (superficie: 800; popolazione: 65.725; cattolici: 63.130; sacerdoti: 76; religiosi: 99; diaconi permanenti: 1), Italia. Il Vescovo eletto, finora Docente di Storia della Filosofia e Introduzione alla Teologia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è nato a Milano nel 1941 ed è stato ordinato sacerdote nel 1972.

- Il Cardinale Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid ed il Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia, Membri della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede.
NER:NA/.../NEGRI:ROUCO:SCOLA VIS 20050317 (100)

MUSEO OLOCAUSTO È MONITO, TESTIMONIANZA, APPELLO


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAR. 2005 (VIS). Il 15 marzo, il Cardinale Jean-Louis Tauran, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, si è recato a Gerusalemme, per partecipare, quale Rappresentante del Santo Padre, all'inaugurazione del Nuovo Museo della Storia dell'Olocausto, presso il Mausoleo Yad Vashem. Il suo discorso, pronunciato nella giornata di ieri, è stato reso pubblico questa mattina.

Il Cardinale Tauran ha assicurato i presenti della "vicinanza spirituale di Papa Giovanni Paolo II e della solidarietà della Chiesa Cattolica". Giovanni Paolo II visitò il Mausoleo di Yad Vashem il 23 marzo 2000, in occasione del suo Pellegrinaggio in Terra Santa. Nel Yad Vashem, Memoriale della Shoà, sono custodite alcune urne contenenti le ceneri delle vittime dei campi di sterminio.

"L'edificio che abbiamo appena inaugurato" - ha detto il Cardinale Tauran - "è un monito, una testimonianza ed un appello per il mondo intero. Nel riconoscere l'immensità delle sofferenze subite dal popolo ebraico, noi ci troviamo di fronte all'obbligo di restare vigili, all'esigenza di rifiutare l'indifferenza ed il terribile vuoto di un mondo senza Dio".

Citando il Messaggio del Santo Padre del 15 gennaio 2005, in occasione della celebrazione del 60° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, il Cardinale Tauran ha affermato: "Papa Giovanni Paolo II ripete ancora una volta questa mattina a tutti quelli che sono disponibili all'ascolto che noi ricordiamo 'l'orrendo crimine perpetrato contro la nazione ebraica', che fu l'Olocausto, "perché tutti si rendano conto che quelle vicende tenebrose devono essere per gli uomini di oggi una chiamata alla responsabilità nel costruire la nostra storia".

"La Chiesa Cattolica" - ha affermato il Cardinale Tauran - "rispettando l'unicità dell'ebraismo e rimanendo legata nella fede alla sua eredità, insegna che non vi è posto o ragione per l'odio contro gli Ebrei. Ciò è un peccato contro Dio e contro l'umanità".
DELSS/MUSEO OLOCAUSTO/GERUSALEMME:TAURAN VIS 20050317 (320)

PANAMA: CONTRIBUIRE AI BUONI RAPPORTI FRA I POPOLI


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAR. 2005 (VIS). Il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha ricevuto questa mattina, a nome del Santo Padre, le Lettere Credenziali del nuovo Ambasciatore di Panama presso la Santa Sede, Signor Lawrence Edward Chewning Fábrega.

Nel Messaggio di Giovanni Paolo II che il Porporato ha consegnato al Diplomatico, il Papa esprime la sua gioia per "la continuità dell'intesa e della stretta collaborazione fra le Autorità pubbliche e la Chiesa a Panama", e fra il Paese e la Santa Sede.

"Mi è nota" - scrive il Pontefice - "la preoccupazione del suo governo di combattere la povertà nella quale tuttavia vive parte della popolazione, stabilendo condizioni più favorevoli per la creazione di lavoro e di controllo di fronte al flagello della corruzione. D'altra parte, la Chiesa ha contribuito e continuerà a contribuire all'autentico progresso del popolo con l'annuncio della Buona Novella".

Ricordando che il Panama "ha celebrato il primo centenario di vita repubblicana", Giovanni Paolo II afferma che: "Il cammino percorso per affermare l'identità storica e geografica offre motivi di speranza. Forte della sua identità, il suo Paese potrà continuare a dare un importante contributo, favorendo la comunicazione e i buoni rapporti con gli altri popoli del mondo".

Il Santo Padre afferma ancora che: "in questo momento, gli obiettivi raggiunti devono consolidarsi mediante risoluti impegni che permettano di affrontare quei fenomeni che potrebbero metterli in pericolo. In tal senso occorre destinare l'investimento delle risorse disponibili a progetti volti ad eliminare la povertà e a porre rimedio all'enorme divario nella distribuzione della ricchezza; a formare le diverse generazioni al rispetto della dignità di ogni gruppo etnico; migliorare il sistema educativo; rendere più agile l'applicazione del potere giudiziario e a rendere più umana e giusta la condizione dei detenuti affinché si faciliti il loro reinserimento nella società, e, infine, fornire i mezzi necessari per lo sviluppo integrale del popolo panamense".

"In questa prospettiva" - conclude il Pontefice - "desidero incoraggiare anche il governo di un popolo tanto accogliente, amico del dialogo e dalle profonde radici cristiane come è il popolo panamense, ad adoperarsi per conseguire condizioni migliori per l'autentico sviluppo della famiglia, a tutelare il ruolo della donna nei diversi ambiti della società e a creare anche migliori opportunità per i giovani".
CD/CREDENZIALI/PANAMA:CHEWNING VIS 20050317 (370)

PACE VERA COMPORTA RISPETTO DIGNITÀ INDIVIDUI E POPOLI


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAR. 2005 (VIS). Nella giornata di ieri, il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha dato lettura di un Messaggio del Santo Padre indirizzato al Cardinale Renato Raffaele Martino ed ai partecipanti alla Conferenza per commemorare il 40° anniversario della Costituzione pastorale del Concilio Vaticano II "Gaudium et spes". Promossa dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, la Conferenza è in corso in Vaticano dal 16 al 18 marzo.

Ricordando il tema della Conferenza: "L'appello alla giustizia. L'eredità della 'Gaudium et spes' quaranta anni dopo", Giovanni Paolo II scrive: "Talvolta, gli enormi progressi della scienza e della tecnologia possono infatti condurre a dimenticare questioni fondamentali di giustizia, nonostante la comune aspirazione ad una maggiore solidarietà tra i popoli e ad una strutturazione più umana delle relazioni sociali".

Giovanni Paolo II sottolinea che: "Il triste permanere di conflitti armati e le ricorrenti manifestazioni di violenza in moltissime parti del mondo costituiscono una riprova, e contrario, della inseparabile relazione tra giustizia e pace, secondo il fondamentale insegnamento proposto con coraggiosa chiarezza nella 'Gaudium et spes'. A tale riguardo, desidero riaffermare ancora una volta che la pace è opera della giustizia. Essa nasce infatti da quell'ordine sul quale il Divino Fondatore stesso ha voluto fosse edificata l'umana società".

"Come non approvare e incoraggiare, pertanto" - si interroga il Papa - "quegli uomini e quelle donne di buona volontà che pongono ogni impegno per creare condizioni di maggiore giustizia nel mondo? Una pace vera sulla terra comporta, infatti, la ferma determinazione di rispettare gli altri, individui e popoli, nella loro dignità, e la costante volontà di incrementare la fraternità tra i componenti della famiglia umana".

Il Papa conclude il Messaggio sottolineando la necessità di "non dimenticare mai la virtù dell'amore che porta al perdono, alla riconciliazione e che anima lo stesso impegno cristiano a favore della giustizia. Resti comunque indubitabile che il discorso sulla giustizia è fondamento per ogni retto ordinamento dell'ordine sociale".
MESS/GIUSTIZIA/MARTINO VIS 20050317 (340)
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