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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 24 ottobre 2005

VENTUNESIMA CONGREGAZIONE GENERALE


CITTA' DEL VATICANO, 21 OTT. 2005 (VIS). Alle 16:30 di oggi, si è tenuta, in presenza del Santo Padre e di 243 Padri Sinodali, la Ventunesima Congregazione Generale, nel corso della quale è stata letta la Lista finale delle Proposizioni. Presidente Delegato di turno è stato il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

L'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, ha comunicato i nomi dei Membri eletti dal Santo Padre ed i nomi dei Membri eletti dal Consiglio Post-Sinodale:

AFRICA

1. Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti (Città del Vaticano).
2. Arcivescovo Laurent Monsengwo Pasinya, di Kisangani (Repubblica Democratica del Congo) e Presidente della Conferenza Episcopale del Congo.
3. Arcivescovo John Olorunfemi Onaiyekan, di Abuja (Nigeria), Presidente della Conferenza Episcopale della Nigeria, Presidente del "Simposyum of Episcopal Conferences of Africa and Madagascar" (S.E.C.A.M.).

AMERICA

1. Cardinale Juan Luis Cipriani Thorne, Arcivescovo di Lima (Perù).
2. Cardinale Jorge Mario Bergoglio, S.I., Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina), Vice Presidente della Conferenza Episcopale Argentina.
3. Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Arcivescovo di Québec (Canada).
4. Vescovo Donald William Wuerl, di Pittsburgh (Stati Uniti).

ASIA/OCEANIA

1. Cardinale Telesphore Placidus Toppo, Arcivescovo di Ranchi (India).
2. Cardinale George Pell, Arcivescovo di Sydney (Australia).
3. Vescovo Joseph Zen Ze-Kiun, S.D.B., di Hong Kong (Cina).
4. Vescovo Luis Antonio G. Tagle, di Imus (Filippine).

EUROPA

1. Cardinale Cormac Murphy-O'Connor, Arcivescovo di Westminster (Gran Bretagna), Presidente della Conferenza Episcopale.
2. Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia (Italia).
3. Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani (Città del Vaticano).
4. Vescovo Djura Dzudzar, Esarca Apostolico di Serbia e Montenegro per i cattolici di rito bizantino.
SE/VENTUNESIMA CONGREGAZIONE GENERALE/... VIS 20051024 (310)

VENTIDUESIMA CONGREGAZIONE GENERALE


CITTA' DEL VATICANO, 22 OTT. 2005 (VIS). Nel corso della Ventiduesima ed ultima Congregazione Generale, tenutasi questa mattina nell'Aula del Sinodo, ha avuto luogo la votazione della lista delle Proposizioni finali che saranno presentate al Santo Padre perché ne tenga conto nella redazione dell'Esortazione Apostolica Post-Sinodale. Alle 13:00, i partecipanti all'Assemblea Sinodale hanno pranzato con il Santo Padre nella Domus Sanctae Marthae, in Vaticano.

Alle 18:00, nella Cappella Sistina, si è tenuto un concerto in onore del Santo Padre offerto dal Coro della Cattedrale di Ratisbona, diretto del Maestro Roland Büchner.
SE/VENTIDUESIMA CONGREGAZIONE GENERALE/... VIS 20051024 (100)

CONFERENZA STAMPA: CLIMA DI FRATERNITÀ E UNITÀ NELLA FEDE


CITTA' DEL VATICANO, 22 OTT. 2005 (VIS). Questa mattina, alle 12:15, nella Sala Stampa della Santa Sede, si è tenuta la Conferenza di chiusura dei lavori della XI Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi, dedicata al tema: "L'Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa".

Sono intervenuti il Cardinale George Pell, Arcivescovo di Sydney (Australia), il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Arcivescovo di Québec (Canada), l'Arcivescovo Roland Minnerath, di Dijon (Francia) ed il Vescovo Salvatore Fisichella, Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense.

Il Cardinale Ouellet ha sottolineato il clima di fraternità e unità nella fede del Sinodo, nonostante le diversità di culture e, parlando del Messaggio finale, ha specificato come non si fonda sulle Proposizioni, né sui commenti, ma sull'Eucaristia, centro della vita e dell'attività della Chiesa. Successivamente, il Porporato ha ricordato che il Messaggio insiste sull'Eucaristia come missione del Popolo di Dio, riaffermando la responsabilità dei cristiani, che, come i Padri Sinodali hanno più volte ribadito, "devono farsi voce della sofferenza nel mondo e devono partecipare attivamente in settori importanti e decisivi quali l'economia, l'educazione ed i mezzi di comunicazione".

Inoltre, il Vescovo Fisichella ha affermato che l'Assemblea Sinodale si è aperta e si è conclusa con un Messaggio di pace e di speranza. "Questo messaggio" - ha detto il Vescovo - "si scontra con alcune ombre che non abbiamo nascosto, ma possiede anche un'enorme carica profetica. Infatti, accanto ai problemi, mette in evidenza una grande luce: l'aumento delle vocazioni sacerdotali e la consapevolezza, da parte delle famiglie, del loro ruolo sociale".

L'Arcivescovo Minnerath ha menzionato una delle novità del Sinodo: il Santo Padre ha disposto la pubblicazione delle Proposizioni dei Padri Sinodali, nella versione italiana. L'Arcivescovo ha evidenziato il clima di apertura e di comunicazione della presente Assemblea Sinodale "senza che, però, nulla sia stato perso del procedimento classico".

Una volta conclusi gli interventi dei Presuli, i giornalisti hanno fatto alcune domande su diversi temi, fra i quali la votazione del Messaggio.

"Il Messaggio non è stato votato" - ha spiegato l'Arcivescovo Minnerath - "perché il regolamento del Sinodo non stabilisce la votazione obbligatoria, ma la sua approvazione, che tanto nella Congregazione di ieri, che in quella di oggi, si è espressa con ampio consenso ".

Il Cardinale Ouellet, rispondendo ad una domanda sulla libertà data ai Vescovi locali, dall'Assemblea Sinodale, di amministrare la comunione ai politici ed ai legislatori che a volte promulgano leggi non conformi agli insegnamenti della Chiesa, ha affermato: "Il Sinodo non vuole isolare nessuna categoria di individui. È certo che tutti i cristiani sono responsabili della loro condotta, ma i legislatori hanno una responsabilità collettiva ed un maggiore obbligo di coerenza. Di conseguenza, il Vescovo locale analizzerà con competenza e fermezza ogni caso singolo".

Si è toccato anche il tema dei cattolici divorziati e risposati che, quindi, non possono ricevere la comunione. "Per loro esiste una pastorale molto sensibile e precisa" - hanno risposto i Presuli - "che se, da un lato, insiste sul fatto che non possono ricevere la comunione, dall'altro riafferma la loro non esclusione dalla Chiesa".
SE/CONFERENZA FINALE/... VIS 20051024 (510)

MESSAGGIO FINALE DEL SINODO DEI VESCOVI


CITTA' DEL VATICANO, 22 OTT. 2005 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il Messaggio finale della XI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi nelle diverse lingue. Pubblichiamo di seguito estratti del documento intitolato: "L'Eucaristia, Pane vivo per la pace del mondo".

"L'EUCARISTIA, PANE VIVO PER LA PACE DEL MONDO"

"Convocati a Roma da Sua Santità Giovanni Paolo II di venerata memoria e confermati dal Santo Padre Benedetto XVI, siamo venuti dai cinque continenti della terra per pregare e riflettere insieme sulla 'Eucaristia fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa'. Scopo del Sinodo era quello di offrire al Santo Padre delle Proposizioni che servissero a riqualificare la pastorale eucaristica della Chiesa. Abbiamo potuto sperimentare ciò che la Santa Eucaristia significa fin dalle sue origini: una sola fede e una sola Chiesa, nutrita da un unico Pane di Vita e in comunione visibile con il Successore di Pietro".

"La condivisione fraterna tra i Vescovi, gli Uditori e le Uditrici, unitamente con i Rappresentanti ecumenici, ha rinnovato la nostra convinzione che la Santa Eucaristia anima e trasforma sia la vita delle nostre Chiese particolari d'Oriente ed Occidente, sia le molteplici attività umane nei contesti più differenti in cui viviamo. Proviamo una gioia profonda nel constatare l'unità della nostra fede eucaristica pur all'interno di una grande diversità di riti, di culture e di situazioni pastorali. La presenza di tanti Fratelli Vescovi ci ha permesso di sperimentare in maniera ancora più diretta la ricchezza delle nostre diverse tradizioni liturgiche che fa risplendere la profondità dell'unico mistero eucaristico".

"Vi invitiamo a pregare con maggior intensità, Fratelli e Sorelle cristiani di ogni Confessione, perché venga il giorno della riconciliazione e della piena unità visibile della Chiesa nella celebrazione della Santa Eucaristia, conformemente alla preghiera del Signore alla vigilia della sua morte: Perché tutti siano una cosa sola".

"La nostra gratitudine è rivolta anche a tutto il popolo di Dio di cui abbiamo sentito la vicinanza e la solidarietà durante queste tre settimane di preghiera e di riflessione. Le Chiese particolari in Cina e i loro Vescovi che non hanno potuto partecipare ai nostri lavori, hanno avuto un posto speciale nei nostri pensieri e preghiere".

IN ASCOLTO DELLA SOFFERENZA DEL MONDO

"Nel corso dell'Assemblea Sinodale c'è stato un intenso scambio di testimonianze sulla vita della Chiesa nei cinque continenti. Abbiamo preso coscienza di situazioni drammatiche e di sofferenze causate dalle guerre, dalla fame, dalle diverse forme di terrorismo e di ingiustizia, che colpiscono la vita quotidiana di centinaia di milioni di persone. I diversi focolai di violenza nel Medio Oriente e in Africa ci hanno particolarmente colpito, ma resi anche più sensibili dinanzi all'oblio di questo continente nell'opinione pubblica mondiale. Le calamità naturali, che sembrano moltiplicarsi con sempre maggior frequenza, obbligano a guardare con maggior rispetto alla natura e a rinsaldare i vincoli di solidarietà con le popolazioni colpite".

"Non ci siamo nascosti le conseguenze della secolarizzazione presenti soprattutto in Occidente, che portano all'indifferenza religiosa e alle diverse espressioni del relativismo. Abbiamo ricordato e denunciato le situazioni di ingiustizia e di povertà estrema che proliferano ovunque, ma soprattutto in America Latina, in Africa e in Asia. Tutte queste sofferenze gridano al cospetto di Dio e provocano la coscienza dell'umanità. (...) Il nostro pensiero va a quanti governano le Nazioni perché guardino con la dovuta attenzione al bene di tutti e siano promotori della piena dignità di ogni persona, dal concepimento fino alla sua naturale conclusione. Chiediamo loro di promuovere leggi che rispettino il diritto naturale del matrimonio e della famiglia. Da parte nostra, continueremo a partecipare attivamente all'impegno comune nel creare le condizioni durature per un reale progresso dell'intera famiglia umana, dove a nessuno possa mancare il pane quotidiano".

FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME

"La Chiesa, fin dalle sue origini, fa memoria della Morte e Risurrezione di Gesù, con le sue stesse parole e gesti dell'Ultima Cena, domandando allo Spirito Santo di trasformare il pane e il vino nel Corpo e Sangue di Cristo. Noi crediamo fermamente e insegniamo nella costante tradizione della Chiesa che le parole di Gesù, pronunciate dal sacerdote durante la Santa Messa, per la potenza dello Spirito Santo, operano ciò che significano. Queste parole realizzano la presenza reale di Cristo Risorto".

"A quarant'anni di distanza dal Concilio Vaticano II siamo invitati a compiere un esame di coscienza pastorale, per verificare in quale misura la fede è espressa e celebrata con coerenza nelle nostre Assemblee liturgiche. Il Sinodo riafferma che il Concilio Vaticano II ha posto le basi necessarie per un autentico rinnovamento liturgico. È necessario, quindi, coltivare i frutti positivi e correggere gli abusi presenti nella pratica. Siamo convinti che il rispetto del carattere sacrale della liturgia passa per una autentica fedeltà alle norme liturgiche della legittima autorità. Nessuno si consideri padrone della liturgia della Chiesa".

LUCI NELLA VITA EUCARISTICA DELLA CHIESA

"Molte testimonianze hanno riferito fatti positivi che consolano; ad esempio: la rinnovata presa di coscienza circa l'importanza della Santa. Messa domenicale, l'aumento delle vocazioni sacerdotali e di vita consacrata in diverse parti del mondo, la forte esperienza delle Giornate Mondiali della Gioventù, culminate in Germania a Colonia, lo sviluppo di numerose iniziative per l'adorazione del Santissimo Sacramento in tutto il mondo, il rinnovamento della catechesi del Battesimo e dell'Eucaristia alla luce del Catechismo della Chiesa Cattolica, la crescita di movimenti e comunità che formano i missionari per la nuova evangelizzazione".

"Ringraziamo il Signore perché in molti Paesi dove i sacerdoti erano assenti o confinati nella clandestinità, la Chiesa oggi può celebrare liberamente i Santi Misteri. La libertà di evangelizzazione e le testimonianze di ritrovato fervore risvegliano poco a poco la fede in zone profondamente scristianizzate. Salutiamo con affetto e incoraggiamo quanti soffrono ancora la persecuzione. Domandiamo, inoltre, che laddove i cristiani sono una minoranza, possano celebrare il giorno del Signore in piena libertà".

SFIDE PER UN RINNOVAMENTO EUCARISTICO

"La vita delle nostre Chiese è segnata anche da alcune ombre e problemi che non abbiamo eluso. Pensiamo, in primo luogo, alla perdita del senso del peccato ed alla crisi persistente nella pratica del Sacramento della Penitenza. È importante riscoprire il suo significato profondo: è una conversione e una medicina preziosa donata da Cristo Risorto per la remissione dei peccati (cf. Gv 20, 23) e per la crescita nell'amore verso di Lui e i fratelli".

"Ci preoccupa fortemente la mancanza di presbiteri per la celebrazione dell'Eucaristia domenicale e questo ci invita a pregare e a promuovere più attivamente la pastorale per le vocazioni sacerdotali. Diversi sacerdoti, con grande fatica, sono obbligati a moltiplicare le celebrazioni ed a trasferirsi da una parte all'altra per corrispondere nel miglior modo possibile alle necessità dei fedeli, a prezzo di grandi fatiche. Un pensiero riconoscente va anche ai numerosi missionari il cui entusiasmo per l'annuncio del Vangelo consente fino ad oggi di essere fedeli al comando del Signore di andare in tutto il mondo e battezzare nel suo Nome (cf. Mt 28, 19)".

"Diverse forme di celebrazione esistono già nei continenti dove mancano i sacerdoti. La pratica della comunione spirituale, comunque, così cara alla tradizione cattolica, potrebbe e dovrebbe essere maggiormente promossa e spiegata, così da aiutare i fedeli a meglio comunicarsi sacramentalmente e ad essere di vera consolazione a quanti non possono ricevere la comunione al Corpo e al Sangue di Cristo, per diverse ragioni. Crediamo che questa pratica aiuterebbe le persone sole in particolare i disabili, gli anziani, i prigionieri e i rifugiati".

"Conosciamo la tristezza di quanti non possono accedere alla comunione sacramentale per una situazione familiare non conforme al comandamento del Signore (cf. Mt 19, 3-9). Alcuni divorziati e risposati accettano con dolore di non poter ricevere la comunione sacramentale e lo offrono a Dio. Altri non comprendono questa restrizione e vivono una frustrazione interiore. Ribadiamo che, pur non potendo condividere la loro scelta (cf. CCC 2384), riaffermiamo che non sono esclusi dalla vita della Chiesa. Chiediamo loro di partecipare alla Santa Messa domenicale e di dedicarsi assiduamente all'ascolto della Parola di Dio perché possa nutrire la loro vita di fede, di carità e di conversione. Desideriamo affermare che siamo loro vicini con la preghiera e la sollecitudine pastorale; tutti insieme chiediamo al Signore di obbedire fedelmente alla sua volontà".

"Abbiamo constatato anche in alcuni ambienti uno scarso senso del sacro che tocca non solo la partecipazione attiva e generosa dei fedeli alla Santa Messa, ma anche il modo di celebrare e la qualità della testimonianza pubblica di vita che i cristiani sono chiamati a dare. (...) Il fatto della scristianizzazione richiede una formazione migliore della vita cristiana nelle famiglie, in modo che la pratica dei Sacramenti si rinnovi ed esprima realmente il contenuto di fede. Invitiamo pertanto i genitori, i pastori, i catechisti a mobilitarsi per aprire un grande cantiere di evangelizzazione e di educazione alla fede all'inizio di questo nuovo millennio".

"Dinanzi al Signore della storia e del futuro del mondo ci interpellano i poveri di sempre, i nuovi poveri e i dimenticati della terra, vittime sempre più numerose dell'ingiustizia; essi riportano alla nostra mente l'agonia di Cristo che dura fino alla fine del mondo. Tali sofferenze non possono restare estranee alla celebrazione del Mistero Eucaristico che impegna tutti noi a operare per la giustizia e la trasformazione del mondo in maniera attiva e consapevole, forti dell'insegnamento sociale della Chiesa che promuove la centralità della persona e della sua dignità".

SARETE MIEI TESTIMONI

(...) La Santa Eucaristia è il dono dell'amore, un incontro con Dio che ci ama e una sorgente zampillante di vita eterna. Noi Vescovi, Sacerdoti e Diaconi siamo i primi testimoni e i servitori di questo amore".

"Cari sacerdoti (...) vi chiediamo di essere, insieme con noi e sull'esempio del Santo Padre Benedetto XVI, gli umili operai nella vigna del Signore, con una vita sacerdotale coerente".

"Ricordiamo con gratitudine l'impegno dei diaconi permanenti, dei catechisti, degli operatori pastorali e dei numerosi fedeli laici a favore della comunità".

"Salutiamo e ringraziamo tutte le persone consacrate, questa porzione scelta della vigna del Signore, che in piena gratuità testimonia la bella notizia dello Sposo che viene (cf. Ap 22, 17-20). La vostra testimonianza eucaristica nella sequela di Cristo è un grido d'amore nella notte del mondo, una eco dello Stabat Mater e del Magnificat".
"Cari giovani (...) confidiamo nelle vostre capacità e nel vostro desiderio di sviluppare i valori positivi del mondo e di cambiare quanto vi è di ingiusto e violento. Contate sul nostro appoggio e la nostra preghiera per accogliere insieme la sfida di costruire il futuro con Cristo".

"Ai giovani seminaristi (...) desideriamo far giungere un particolare pensiero perché la loro vita di formazione sia colma di una autentica spiritualità eucaristica".

"Cari sposi cristiani con le vostre famiglie, la vostra vocazione alla santità, come chiesa domestica, si nutre alla sacra Mensa dell'Eucaristia. La vostra fede nel Sacramento del matrimonio trasforma l'unione coniugale in un tempio dello Spirito Santo, in una sorgente feconda di vita nuova nel generare i figli frutto del vostro amore. Abbiamo spesso parlato di voi al Sinodo, perché siamo coscienti delle fragilità e incertezze del mondo presente".

"Desideriamo rivolgere una parola a quanti soffrono, in particolare agli ammalati e ai disabili, che con la loro sofferenza sono uniti al sacrificio di Cristo (cf. Rm 12, 2). Per il dolore che portate nel corpo e nel vostro cuore partecipate in modo speciale al sacrificio eucaristico e siete testimoni privilegiati dell'amore che esso esprime. Siamo sicuri che nel momento in cui facciamo esperienza della debolezza e dei nostri limiti, la forza dell'Eucaristia può essere di grande aiuto. Uniti al mistero pasquale di Cristo, troviamo la risposta alle angoscianti domande della sofferenza e della morte, soprattutto quando la malattia colpisce i bambini innocenti. Siamo vicini a tutti voi, ma soprattutto ai morenti che ricevono il Corpo di Cristo come viatico per il loro ultimo passaggio verso il Regno di Dio".

CHE TUTTI SIANO UNO

"Il Santo Padre Benedetto XVI ha riaffermato il solenne impegno della Chiesa per la causa ecumenica. (...) Sentiamo tutti il dolore della separazione che impedisce la celebrazione comune dell'Eucaristia. Vogliamo intensificare nelle nostre comunità la preghiera per l'unità, lo scambio di doni tra le Chiese e le Comunità ecclesiali, i rapporti rispettosi e fraterni tra noi in modo da conoscerci meglio e amarci, rispettando e apprezzando le nostre differenze e i valori comuni. Precise norme della Chiesa stabiliscono le condizioni per accedere alla Comunione Eucaristica con fratelli e sorelle che non sono ancora in piena comunione con noi. Una sana disciplina impedisce la confusione e i gesti improvvisati che possono invece nuocere alla vera comunione".

"Come cristiani, siamo vicini agli altri discendenti di Abramo: agli ebrei, eredi della prima Alleanza ed ai musulmani. Celebrando la Santa Eucaristia pensiamo di essere, come dice Sant'Agostino, 'sacramento dell'umanità' (cf. De civ. Dei 10,6), la voce di tutte le preghiere e suppliche che dalla terra salgono verso Dio".

CONCLUSIONE: PACE PIENA DI SPERANZA

"Ringraziamo il Signore per questa XI Assemblea Sinodale che ci ha permesso di ritornare alla sorgente del mistero della Chiesa, a quarant'anni dal Concilio Vaticano II. Terminiamo in bellezza l'anno dell'Eucaristia, confermandoci nell'unità e rinnovandoci nell'entusiasmo apostolico e missionario".
"Al termine di questo Sinodo sperimentiamo questa pace piena di speranza che i discepoli di Emmaus ricevettero con il cuore ardente dal Signore risorto. Essi si alzarono e ritornarono in fretta a Gerusalemme per condividere la gioia con i fratelli e le sorelle nella fede. Noi auguriamo che possiate andare colmi di gioia all'incontro con la Santa Eucaristia e toccare con mano la verità della sua Parola: 'Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo' (Mt 28, 20)".
SE/MESSAGGIO FINALE/... VIS 20051024 (2280)

LETTERA AI VESCOVI CINESI ASSENTI ASSEMBLEA SINODALE


CITTA' DEL VATICANO, 23 OTT. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di oggi è stato reso pubblico il testo di una Lettera, firmata dai Presidenti Delegati del Sinodo dei Vescovi, i Cardinali Francis Arinze, Juan Sandoval Iñiguez e Telesphore Placidus Toppo, e dal Segretario Generale, Arcivescovo Nicola Eterovic, indirizzata ai quattro Vescovi cinesi assenti dall'Assemblea Sinodale: Vescovo Antonio Li Duan, Xi'an; Vescovo Luca Li Jingfeng, Fengsiang; Vescovo Aloysius Jin Luxian, S.I., Shanghai; e Vescovo Giuseppe Wei Jingyi, Qiqihar.

Di seguito riportiamo il testo integrale:

"Città del Vaticano, 22 ottobre 2005

Desideratissimi Fratelli nell'Episcopato,

Noi, Padri Sinodali, partecipanti all'Undicesima Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, in unione al Papa Benedetto XVI desideriamo farvi pervenire il nostro fraterno e cordiale saluto.
La vostra assenza dai lavori sinodali ha causato profondo dispiacere nel nostro animo. Avremmo gradito incontrarvi ed ascoltare dalla vostra viva voce la storia della vostra sofferta e fruttuosa esperienza ecclesiale. Tutto ciò non è stato possibile, ma vi assicuriamo che voi e tutta la Chiesa che è in Cina siete particolarmente presenti nel nostro cuore e nella nostra preghiera.
Come sapete, il Mistero eucaristico è al centro delle nostre riflessioni. A questo proposito, ci piace sottolineare che proprio nell'Eucaristia, fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa, tutti noi siamo in comunione con Cristo e con la Chiesa universale. Di tutto questo, unitamente a voi, diamo lode all'eterno Padre, datore di ogni bene: dal Suo cuore sgorga quell'amore che si riversa in noi attraverso lo Spirito del Signore Risorto, che fa di noi '"un cuor solo e un'anima sola'" (Atti 4, 32).
Nel Signore Gesù vi auguriamo che tutte le comunità ecclesiali in Cina fioriscano nell'ascolto della Parola, nella celebrazione del Mistero pasquale e nel generoso servizio ai fratelli. Questi voti includono l'ardente auspicio che si possano trovare presto vie rendere ancora più visibile la piena comunione. Affidiamo a Maria Santissima, Madre della Chiesa, tali aneliti, che sono accompagnati da una fervida preghiera di tutta la Chiesa".
SE/LETTERA VESCOVI CINESI/... VIS 20051024 (340)

NEL SERVIZIO AL PROSSIMO LA VERA GIOIA


CITTA' DEL VATICANO, 24 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina alle 12:00, nell'Aula Paolo VI, i pellegrini che ieri hanno assistito alla Canonizzazione dei Beati Jósef Bilczewski, Zygmunt Gorazdowski, Alberto Hurtado Cruchaga, Gaetano Catanoso e Felice da Nicosia.

Papa Benedetto XVI ha detto che San Bilczewski, Arcivescovo di Leópolis dei Latini (Ucraina) e San Gorazdowski, Presbitero, "hanno realizzato il loro sacerdozio uniti a Cristo e totalmente dediti agli uomini".

"Una figura insigne del Cile" - ha continuato il Papa - "è Padre Alberto Hurtado Cruchaga, Sacerdote della Compagnia di Gesù. (...) L'obiettivo della sua vita è stato quello di essere un altro Cristo. Questo Santo" - ha detto il Santo Padre - "invita tutti alla responsabilità, ma specialmente alla santità. Che sia per tutti un intercessore, affinché portiate nelle vostre case, comunità ecclesiali ed ambiti sociali, la luce che dà splendore alla vostra vita e gioia al vostro cuore".

Il Santo Padre ha sottolineato come San Gaetano Catanoso "abbia annunciato il Regno di Dio con ardore apostolico e con la convinzione del testimone; ha amministrato i Sacramenti, e soprattutto, la divina Eucaristia" e "si è posto al servizio degli ultimi, dei più lontani, dei più poveri ed abbandonati".

Nel salutare i pellegrini provenienti dal paese di San Felice da Nicosia, in particolare i Frati Minori Cappuccini, il Santo Padre ha detto che "in un mondo fortemente tentato dalla ricerca dell'apparenza e del benessere egoistico, San Felice ricorda a tutti che la vera gioia è spesso nascosta dietro le piccole cose e si raggiunge eseguendo il proprio dovere quotidiano con spirito di servizio".
AC/CANONIZZAZIONE/... VIS 20051024 (270)

LEGAME PARTICOLARE TRA EUCARISTIA E MISSIONE DELLA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 23 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre, prima della recita dell'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro, ha ricordato che, con la Celebrazione Eucaristica, nella quale sono stati proclamati cinque nuovi Santi, si è concluso il Sinodo dei Vescovi e l'Anno dell'Eucaristia, che il Santo Padre Giovanni Paolo II aveva aperto nell'ottobre 2004.

"Questi nuovi Santi, che contempliamo nella gloria celeste" - ha detto Papa Benedetto - "ci invitano a ricorrere in ogni circostanza alla materna protezione della Madonna, per avanzare sempre più nel cammino della perfezione evangelica, sostenuti dalla costante unione con il Signore realmente presente nel Sacramento dell'Eucaristia".

"In tal modo" - ha proseguito il Santo Padre - "potremo vivere la vocazione a cui ogni cristiano è chiamato, quella, cioè, di essere 'pane spezzato per la vita del mondo', come opportunamente ci ricorda l'odierna Giornata Missionaria Mondiale. Quanto mai significativo è il legame tra la missione della Chiesa e l'Eucaristia. (...) Chi accoglie Cristo nella realtà del suo Corpo e del suo Sangue non può tenere per sé questo dono, ma è spinto a condividerlo nella testimonianza coraggiosa del Vangelo, nel servizio ai fratelli in difficoltà, nel perdono delle offese. Per alcuni, poi, l'Eucaristia è germe di una specifica chiamata a lasciare tutto per andare ad annunciare Cristo a chi ancora non lo conosce".

Il Santo Padre ha affidato a Maria Santissima, "Donna Eucaristica, i frutti spirituali del Sinodo e dell'Anno dell'Eucaristia. Che sia Lei a vegliare sul cammino della Chiesa e ad insegnarci a crescere nella comunione con il Signore Gesù per essere testimoni del suo amore, in cui sta il segreto della gioia".

Al termine dell'Angelus, il Santo Padre ha salutato i pellegrini e la Autorità civili e religiose dei Paesi di provenienza dei nuovi Santi.
ANG/SANTI:EUCARISTIA:MISSIONE/... VIS 20051024 (290)

CONCLUSIONE SINODO DEI VESCOVI ED ANNO EUCARISTIA


CITTA' DEL VATICANO, 23 OTT. 2005 (VIS). Questa mattina, in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto con i Padri Sinodali, la Concelebrazione Eucaristica che ha concluso il Sinodo dei Vescovi sull'Eucaristia e l'Anno dell'Eucaristia ed ha proceduto alla Canonizzazione di cinque nuovi Santi, i primi del Suo Pontificato.

Nell'omelia, parlando del Vescovo polacco Jozef Bilczewski (1860-1923), il Papa ha ricordato che fu "un uomo di preghiera" e che "la profonda conoscenza della teologia, la fede e la devozione eucaristica (...) hanno fatto di lui un esempio per i sacerdoti e un testimone per tutti i fedeli".

Anche il Santo Polacco Zygmunt Gorazdowski (1845-1920), Presbitero, Fondatore della Congregazione delle Sorelle di San Giuseppe "è diventato famoso per la devozione fondata sulla celebrazione e sull'adorazione dell'Eucaristia. Il vivere l'offerta di Cristo l'ha spinto verso i malati, i poveri e i bisognosi".

Del Sacerdote gesuita cileno Sant'Alberto Hurtado Cruchaga (1901-1952), il Santo Padre ha detto che: "volle identificarsi con il Signore e amare con lo stesso amore i poveri. (...) Nell'amore e sottomissione totale alla volontà di Dio trovava la forza per il suo apostolato. Fondò 'El Hogar de Cristo' per i più bisognosi e i senzatetto, offrendo un ambiente familiare pieno di calore umano. Nel suo ministero sacerdotale si distinse per la semplicità e la disponibilità".

Del sacerdote italiano San Gaetano Catanoso (1879-1963), Fondatore della Congregazione delle Suore Veroniche del Volto Santo, il Papa ha sottolineato che: "La messa quotidiana e la frequente adorazione del Sacramento dell'altare furono l'anima del suo sacerdozio: con ardente ed instancabile carità pastorale egli si dedicò alla predicazione, alla catechesi, al ministero delle Confessioni, ai poveri, ai malati, alla cura delle vocazioni sacerdotali".

Papa Benedetto ha ricordato infine San Felice da Nicosia (1715-1787), religioso, dell'Ordine Francescano dei Frati Minori Cappuccini, che fu "austero e penitente, fedele alle più genuine espressioni della tradizione francescana" e che "ci aiuta a scoprire il valore delle piccole cose che impreziosiscono la vita, e ci insegna a cogliere il senso della famiglia e del servizio ai fratelli, mostrandoci che la gioia vera e duratura, alla quale anela il cuore di ogni esser umano, è frutto dell'amore".

Il Santo Padre ha voluto infine, con i Padri Sinodali ed a nome di tutto l'Episcopato, "inviare un fraterno saluto ai Vescovi della Chiesa in Cina". "Con viva pena" - ha detto Papa Benedetto - "abbiamo sentito la mancanza dei loro quattro Rappresentanti. Voglio tuttavia assicurare a tutti i Presuli cinesi che siamo vicini con la preghiera a loro e ai loro sacerdoti e fedeli. Il sofferto cammino delle comunità (...) non rimarrà senza frutto".

"La contemplazione dell'Eucaristia" - ha proseguito il Pontefice - "deve spingere tutti i membri della Chiesa, in primo luogo i sacerdoti, ministri dell'Eucaristia, a ravvivare il loro impegno di fedeltà. Sul mistero eucaristico, celebrato e adorato, si fonda il celibato che i presbiteri hanno ricevuto quale dono prezioso e segno dell'amore indiviso verso Dio e il prossimo. Anche per i laici la spiritualità eucaristica deve essere l'interiore motore di ogni attività e nessuna dicotomia è ammissibile tra le fede e la vita nella loro missione di animazione cristiana del mondo".

Il Santo Padre ha concluso l'omelia sottolineando che: "In questa prospettiva eucaristica ben si colloca l'odierna Giornata Missionaria Mondiale, alla quale il venerato Servo di Dio Giovanni Paolo II aveva dato come tema di riflessione: 'Missione: Pane spezzato per la vita del mondo'".

"Ancor oggi, di fronte alle folle, Cristo continua ed esortare i suoi discepoli: 'Date loro voi stessi da mangiare' (Mt 14,16) e, in suo nome, i missionari annunciano e testimoniano il Vangelo, talvolta anche con il sacrificio della vita".
HML/CHIUSURA SINODO:ANNO EUCARISTIA/... VIS 20051024 (620)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 24 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Cartagena (Colombia), presentata dall'Arcivescovo Carlos José Ruiseco Vieira, in conformità al canone 401, paragrado 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede l'Arcivescovo Enrique Jiménez Carvajal, C.I.M., finora Arcivescovo Coadiutore della medesima Arcidiocesi Metropolitana.

- Ha nominato Membri della Congregazione delle Cause dei Santi l'Arcivescovo William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede; l'Arcivescovo Angelo Comastri, Presidente della Fabbrica di San Pietro; e l'Arcivescovo Pier Giacomo De Nicolò.

Sabato 22 ottobre è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato:

- Il Sacerdote Christian Nourrichard, finora Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Rouen (Francia), Vescovo Coadiutore di Évreux (superficie: 5.978; popolazione: 541.000; cattolici: 390.000; sacerdoti: 118; religiosi: 341; diaconi permanenti: 22), Francia. Il Vescovo eletto è nato a Notre-Dame-de-Bondeville (Francia), nel 1948 ed è stato ordinato sacerdote nel 1974.

- Il Cardinale Anthony Olubunmi Okogie, Arcivescovo di Lagos (Nigeria), Suo Inviato Speciale al Congresso Eucaristico Nazionale del Ghana, che si terrà a Kumasi il 19 ed il 20 novembre prossimo.
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UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 24 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Vescovo William Stephen Skylstad, di Spokane (Stati Uniti d'America), Presidente della Conferenza Episcopale, con il Vice Presidente Cardinale Francis Eugene George, Arcivescovo di Chicago, e con il Segretario Generale, Monsignor William P. Fay.

- Il Cardinale Cláudio Hummes, Arcivescovo di São Paulo (Brasile).
AP/.../... VIS 20051024 (70)
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