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lunedì 28 novembre 2005

INVIATO SPECIALE CELEBRAZIONI SANTUARIO MARIAPÓCS


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2005 (VIS). Oggi è stata resa pubblica una Lettera Pontificia, redatta in latino e datata 8 novembre, con la quale il Santo Padre Benedetto XVI nomina il Cardinale Peter Erdö, Arcivescovo di Esztergom-Budapest, Suo Inviato Speciale alle solenni celebrazioni giubilari che avranno luogo nel Santuario di Mariapócs (Ungheria), il 3 dicembre 2005.

La missione che accompagnerà il Cardinale Erdö, è composta dal Monsignore István Pregun, Protosincello dell'Eparchia di Hajdúdorog e dal Monsignore Miklós Béres, Protosincello dell'Esarcato Apostolico di Miskolc.
BXVI-LETTERA/INVIATO SPECIALE/ERDO VIS 20051128 (90)

ASSICURARE ACCESSO RISORSE AGRICOLE E ALIMENTARI


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2005 (VIS). Oggi è stato reso pubblico l'intervento del Monsignore Renato Volante, Capo della Delegazione della Santa Sede alla XXXIII Conferenza Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (F.A.O.), tenutasi a Roma dal 19 al 26 novembre.

Nel suo intervento pronunciato il 22 novembre scorso, il Capo della Delegazione della Santa Sede ha affermato che la sua Delegazione "è convinta che la sicurezza alimentare resta il frutto di azioni ispirate da una forte solidarietà, piuttosto che limitata a forme di assistenza o ad interventi che spesso non raggiungono lo scopo per il quale erano stati decisi pur avendo accurate e precise componenti".

Garantire un'adeguata alimentazione è "una componente essenziale di quel diritto allo sviluppo proprio di ogni persona, popolo, nazione, proclamato dalla Comunità internazionale, ma spesso disatteso negli impegni volti a realizzarlo, come confermano i dati offerti a questa Conferenza".

Il Monsignor Volante ha ribadito che: "Assicurare l'accesso alle risorse agricole ed alimentari rappresenta una modalità importante per l'eliminazione della povertà e quindi per attuare le strategie sin qui programmate".

"La Delegazione della Santa Sede" - ha proseguito il Capo della Delegazione - "auspica vivamente che si possa provvedere in forme adeguate a dare sostegno alle attività pratiche proprie delle popolazioni rurali - nel cui ambito non verrà mai sufficientemente sottolineata l'importanza della famiglia - che costituiscono la realtà economica di base per la maggior parte dei Paesi in via di sviluppo che hanno in particolare nelle monocolture, nelle risorse forestali o marine un riferimento essenziale, e molte volte purtroppo unico, per la loro sopravvivenza". In merito il Monsignor Volante ha auspicato che la prossima Conferenza sulla riforma agraria e lo sviluppo rurale, in programma in Brasile nel marzo prossimo "possa dare 'voce' e sostegno a quanti praticano quotidianamente l'agricoltura in piccola scala".

Monsignor Volante ha concluso il suo intervento sottolineando che: "Assumono una notevole importanza per lo sviluppo agricolo ed alimentare le questioni riguardanti il commercio dei prodotti dall'agricoltura, dalle foreste e dalla pesca".
DELSS/ALIMENTAZIONE/FAO:VOLANTE VIS 20051128 (340)

EDUCAZIONE CRISTIANA: TEMA CHIAVE PER LA POLONIA


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto oggi in udienza il primo gruppo di Presuli della Polonia al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

"Ricordo con commozione" - ha detto il Papa all'inizio del suo discorso - "la grande preghiera con cui i polacchi hanno accompagnato Giovanni Paolo II, durante tutto il Pontificato e in modo particolare nei giorni del passaggio alla gloria del Signore. Sono grato di poter contare sullo stesso sostegno orante. È un dono che apprezzo molto e che chiedo continuamente".

Fra i temi affrontati con l'Episcopato polacco, il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto particolare attenzione alla questione dell'educazione cristiana alla luce dell'Esortazione Apostolica "Ecclesia in Europa" dove Giovanni Paolo II "sollecitava con ardore la Chiesa nel nostro continente a dedicare un'attenzione sempre maggiore all'educazione dei giovani alla fede".

"Il fedele e fruttuoso compimento della missione dell'educazione dinanzi a cui la Chiesa si trova oggi" - ha detto il Santo Padre - "richiede un'adeguata valutazione della situazione dei giovani che sono oggetto di tale missione. (...) Sono consapevole che le difficoltà economiche, l'indice di disoccupazione che si mantiene alto e la sollecitudine per garantire l'esistenza materiale incidono sulla forma di vita di numerose famiglie polacche. Non è possibile formare degli atteggiamenti veramente autentici, senza tener conto di questi problemi, di cui vive anche l'uomo giovane".

Benedetto XVI ha detto successivamente: "Bisogna anche vedere molti fenomeni positivi che sostengono ed aiutano l'educazione alle fede. Sono numerosissimi i giovani che manifestano una profonda sensibilità alle necessità altrui, specialmente a quelle dei poveri (...). Esiste anche un autentico interesse per le questioni di fede e di religione".

"L'educazione alla fede" - ha spiegato il Santo Padre - "deve consistere prima di tutto nello sviluppare ciò che nell'uomo è buono. (...) Nelle iniziative educative della Chiesa sarebbe anche opportuno (...) abituare i bambini e i giovani al gusto della preghiera. (...) Tra le varie forme di preghiera, un posto particolare spetta alla Liturgia. In Polonia i giovani partecipano numerosi e attivamente alla Santa Messa domenicale".

Nel contesto della nutrita partecipazione dei giovani polacchi ai movimenti cattolici, Benedetto XVI ha ricordato in particolare il movimento "Luce e Vita", la cui spiritualità è incentrata sull'incontro con Dio nella Sacra Scrittura e nell'Eucaristia ed ha esortato i Vescovi con queste parole: "Vi prego di sostenere questo movimento come particolarmente efficace nell'opera dell'educazione alla fede, senza, naturalmente, trascurare gli altri movimenti".

In merito alla collaborazione con la famiglia e con gli ambienti dei laici nel campo dell'educazione, il Papa ha riaffermato che: "La formazione delle giovani generazioni è un compito che spetta ai genitori, alla Chiesa e allo Stato. Perciò, rispettando un'opportuna autonomia, è necessaria una strettissima collaborazione della Chiesa con la scuola, con gli atenei e con altre istituzioni laiche".

"Quanto all'insegnamento della religione e alla catechesi nella scuola", essa "deve conservare la sua autentica dimensione evangelica di trasmissione e di testimonianza di fede", ha sottolineato Benedetto XVI. Per quanto attiene alla catechesi degli adulti, il Papa ha esortato i Vescovi a intensificare "gli sforzi per organizzare la catechesi degli adulti ove essa manchi e per sostenere gli ambienti, che già intraprendono un insegnamento di questo tipo".

La pastorale universitaria, del mondo della cultura e dei mezzi di comunicazione di massa sono stati gli ultimi argomenti trattati dal Papa nel suo discorso all'Episcopato polacco.

"Dopo anni di mancanza di libertà" - ha detto il Papa in merito alla pastorale universitaria - "la Chiesa ha potuto istituire in Polonia nuove proprie università e facoltà teologiche, la maggior parte delle quali è entrata nelle strutture delle università statali".

Successivamente il Papa ha affermato che la Polonia è entrata a far parte dell'Unione Europea con il suo "ricco patrimonio culturale basato sui valori cristiani" ed ha esortato la Nazione a non perdere questo patrimonio. Il Papa ha sottolineato parimenti il ruolo particolare dei mezzi di comunicazione di massa nel mondo della cultura ed ha affermato che essi "possono costituire un prezioso strumento di evangelizzazione" ed ha incoraggiato i Presuli "a stabilire un benevolo contatto con gli ambienti dei giornalisti e di altri operatori dei media. Potrebbe essere opportuno organizzare per loro un apposito settore della pastorale".

Benedetto XVI ha concluso il suo discorso citando la Dichiarazione del Concilio Vaticano II "Gravissimum educationis", nella quale i Padri Conciliari ricordavano "il dovere gravissimo di provvedere a che tutti i fedeli ricevano questa educazione cristiana, specialmente i giovani che sono la speranza della Chiesa".

"Questa esortazione è sempre attuale" - ha concluso il Santo Padre - "può darsi che sia più impegnativa oggi, di fronte alle nuove sfide che vengono poste dai fenomeni sociali attuali".
AL/POLONIA/... VIS 20051128 (780)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Monsignore Mario Grech, Vescovo di Gozo (superficie: 67; popolazione: 32.335; cattolici: 31.709; sacerdoti: 189; religiosi: 135), Malta. Il Vescovo eletto, finora Vicario Giudiziale e Parroco di Kercem (Malta), è nato a Qala (Malta) nel 1957 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1984. Succede al Vescovo Nikol J. Cauchi, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Francisco Cases Andreu, finora Vescovo di Albacete (Spagna), Vescovo delle Islas Canarias (superficie: 4.106; popolazione: 979.606; cattolici: 832.665; sacerdoti: 256; religiosi: 593; diaconi permanenti: 1), Spagna. Il Vescovo Cases Andreu succede al Vescovo Ramón Echarren Ystúriz, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Rafael Palmero Ramos, finora Vescovo di Palencia (Spagna), Vescovo di Orihuela-Alicante (superficie: 4.415; popolazione: 1.260.000; cattolici: 1.155.000; sacerdoti: 401; religiosi: 861), Spagna. Il Vescovo Palmero Ramos succede al Vescovo Victorio Oliver Domingo, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Benjamin Marc Ramaroson, C.M., Superiore Provinciale dei Padri Lazzaristi in Madagascar, Vescovo di Farafangana (superficie: 20.392 popolazione: 900.000; cattolici: 70.000; sacerdoti: 36; religiosi: 103), Madagascar. Il Vescovo eletto è nato a Manakara (Madagascar) nel 1955. Entrato nell'Istituto dei Padri Lazzaristi, ha emesso la professione religiosa nel 1980 ed è diventato sacerdote nel 1984.
NER:RE/.../... VIS 20051128 (270)

AVVENTO, CAMMINO DI AUTENTICA SANTIFICAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la celebrazione dei Primi Vespri della I Domenica di Avvento, con la quale ha inizio il nuovo anno liturgico.

Nell'omelia il Santo Padre ha commentato un passaggio della Prima Lettera di San Paolo ai Tessalonicesi (5, 23-24).

L'augurio manifestato dall'Apostolo, ha detto il Papa è "che ciascuno sia santificato da Dio e si conservi irreprensibile in tutta la sua persona - 'spirito, anima e corpo' - per la venuta finale del Signore Gesù".

"L'augurio espresso dall'Apostolo" - ha proseguito il Pontefice - "contiene una verità fondamentale, che egli cerca di inculcare nei fedeli della comunità da lui fondata e che possiamo riassumere così: Dio ci chiama alla comunione con sé, che si realizzerà pienamente al ritorno di Cristo, e Lui stesso si impegna a far sì che giungiamo preparati a questo incontro finale e decisivo".

Il Papa ha ribadito che: "Il futuro è, per così dire, contenuto nel presente o, meglio, nella presenza di Dio stesso, del suo amore indefettibile, che non ci lascia soli, non ci abbandona nemmeno un istante, come un padre e una madre non smettono mai di seguire i propri figli nel loro cammino di crescita".

"Di fronte al Cristo che viene" - ha sottolineato il Santo Padre - "l'uomo si sente interpellato con tutto il suo essere. (...) La santificazione è dono di Dio e iniziativa sua, ma l'essere umano è chiamato a corrispondere con tutto se stesso, senza che nulla di lui resti escluso".

"E come nella storia dell'umanità vi è al centro il primo avvento di Cristo e alla fine il suo ritorno glorioso, così ogni esistenza personale è chiamata a misurarsi con lui - in modo misterioso e multiforme - durante il pellegrinaggio terreno, per essere trovata 'in lui' al momento del suo ritorno".

"Ci guidi Maria Santissima, Vergine fedele, a fare di questo tempo di Avvento e di tutto il nuovo Anno liturgico un cammino di autentica santificazione, a lode e gloria di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo".
HML/VESPRI:AVVENTO/... VIS 20051128 (360)

SPEZZARE IL CERCHIO DELLA VIOLENZA IN SUDAN


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto oggi in Vaticano il Cardinale Gabriel Zubeir Wako, Arcivescovo di Jartum (Sudan), accompagnato da un gruppo di pellegrini sudanesi. Il Papa ha rivolto brevi parole di saluto esprimendo la sua sollecitudine per la situazione del Paese che esce da un violento conflitto armato e soffre di una grave carestia sopratutto nella regione del Darfur.

"Vi ricevo con soddisfazione in Vaticano ed attraverso di voi saluto di cuore il popolo del vostro Paese." - ha detto il Santo Padre - "Desidero rassicurare voi delle mie preghiere e della mia profonda preoccupazione per lo sviluppo pacifico della vita civile ed ecclesiale nella vostra nazione".

"La cessazione della guerra civile e la promulgazione di una nuova Costituzione hanno portato speranza al popolo del Sudan che ha sofferto per tanto tempo. Mentre vi sono stati ostacoli sul cammino della riconciliazione, fra i quali la tragica morte di John Garang (Vice Presidente del Paese ed ex Leader dell'Esercito Mondiale di Liberazione del Sudan, morto in un incidente di elicottero il luglio scorso n.d.r.), in questi momenti esiste un'opportunità senza precedenti ed un chiaro dovere della Chiesa di contribuire in modo significativo al processo di perdono e di ricostruzione nazionale. Anche se una minoranza, i cattolici hanno molto da offrire mediante il dialogo interreligioso e l'offerta di servizi sociali estremamente necessari. Vi incoraggio perciò a prendere le necessarie iniziative per realizzare in tal modo la presenza salvifica di Cristo".

"L'orrore degli avvenimenti occorsi in Darfur, ai quali il mio amato Predecessore Papa Giovanni Paolo II aveva fatto riferimento in molteplici occasioni, indica la necessità di una risoluzione internazionale più forte per assicurare la sicurezza e i diritti umani fondamentali. Oggi, aggiungo la mia voce al grido di coloro che soffrono e vi assicuro che la Santa Sede, insieme al Nunzio Apostolico a Khartoum, continuerà a fare quanto possibile per porre fine al cerchio di violenza e miseria".
AC/SUDAN/WAKO VIS 20051128 (340)

IN AVVENTO SI RISVEGLIA SPERANZA DI RINNOVARE IL MONDO


CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2005 (VIS). Prima di recitare l'Angelus con i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI ha spiegato che il tempo liturgico dell'Avvento è "un tempo di grande suggestione religiosa, perché intriso di speranza e di attesa spirituale".

"In Avvento" - ha proseguito il Papa - "il popolo cristiano rivive un duplice movimento dello spirito: da una parte, alza lo sguardo verso la meta finale del suo pellegrinare nella storia, che è il ritorno glorioso del Signore Gesù; dall'altra, ricordandone con emozione la nascita a Betlemme, si china dinanzi al Presepe. La speranza dei cristiani è rivolta al futuro, ma resta sempre ben radicata in un evento del passato".

Sottolineando che l'Avvento "è il tempo in cui occorre che i cristiani risveglino nel loro cuore la speranza di potere, con l'aiuto di Dio, rinnovare il mondo", il Santo Padre ha citato nuovamente la Costituzione del Concilio Vaticano II "Gaudium et spes" sulla Chiesa nel mondo contemporaneo ed ha affermato: "è un testo profondamente pervaso di speranza cristiana. Mi riferisco in particolare al n. 39, intitolato 'Terra nuova e cielo nuovo'. Vi si legge: 'Sappiamo dalla rivelazione che Dio prepara una nuova abitazione e una terra nuova, in cui abita la giustizia. Tuttavia l'attesa di una terra nuova non deve indebolire, bensì piuttosto stimolare la sollecitudine nel lavoro relativo alla terra presente".
ANG/AVVENTO/... VIS 20051128 (240)

IN BREVE


IL SANTO PADRE BENEDETTO XVI HA RICEVUTO QUESTA MATTINA i partecipanti all'incontro della Fondazione Latinitas, istituita nel 1976 da Papa Paolo VI con il duplice obiettivo di studiare la lingua latina, la letteratura classica e cristiana e il latino medievale e la promozione della lingua con la pubblicazione di volumi in latino. La Fondazione pubblica il trimestrale "Latinitas" e tiene tutti gli anni il "Certamen Vaticanum", concorso internazionale di poesia e prosa in latino. La Fondazione ha anche curato il "Lexicon recentis latinitatis", un dizionario di più di 15.000 neologismi tradotti in latino.

LA COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE tiene la sua Sessione Plenaria annuale dal 28 novembre al 2 dicembre nella "Domus Sanctae Marthae" in Vaticano, sotto la presidenza dell'Arcivescovo William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Fra i temi trattati dalla Plenaria la sorte dei bambini morti senza battesimo, nel contesto del disegno salvifico universale di Dio, dell'unicità della mediazione di Cristo e della sacramentalità della Chiesa in ordine alla salvezza. Saranno inoltre esaminate le questioni dell'identità della natura e del metodo della teologia come 'scientia fidei' e l'approfondimento dei fondamenti della legge morale naturale, nella linea dell'insegnamento delle Lettere Encicliche di Giovanni Paolo II "Veritatis splendor" e "Fides et ratio".
.../IN BREVE/... VIS 20051128 (220)

AI GIOVANI: SOLO IN GESÙ TROVIAMO LA FELICITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2005 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre ai giovani d'Olanda che hanno partecipato ieri a Nieuwegein (Paesi Bassi), alla Prima Giornata Nazionale della gioventù cattolica.

Ricordando che molti dei giovani presenti all'incontro hanno partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia l'agosto scorso, il Santo Padre Benedetto XVI scrive: "Cari amici, Gesù è il vostro vero amico e Signore, entrate in un rapporto di vera amicizia con Lui! Egli vi attende e solo in Lui troverete la felicità. Quanto è facile accontentarsi dei piaceri superficiali; (...) vivere solo per se stessi, apparentemente godendosi la vita! Ma prima o poi ci si rende conto che non si tratta di vera felicità, perché questa sta molto più in profondità: la troviamo soltanto in Gesù".

"Per questo" - scrive ancora il Pontefice - "vi invito a cercare ogni giorno il Signore, che non desidera altro se non che siate realmente felici. Intrattenete con Lui una relazione intensa e costante nella preghiera e, per quanto vi è possibile, trovate momenti propizi nella vostra giornata per restare esclusivamente in sua compagnia. (...) La recita del Rosario può aiutarvi ad imparare l'arte della preghiera con la semplicità e la profondità di Maria. È importante che al cuore della vostra vita ci sia la partecipazione all'Eucaristia. (...) Andate all'incontro con Gesù nella Santa Eucaristia, andate ad adorarlo nelle chiese e restate inginocchiati davanti al Tabernacolo".

Facendo riferimento al sacramento della Riconciliazione, il Santo Padre sottolinea che Gesù "vi attende per perdonare i vostri peccati e riconciliarvi con il suo amore. (...) Quale grande opportunità ci ha dato il Signore con questo Sacramento per rinnovarci interiormente e progredire nella nostra vita cristiana! Vi raccomando, fatene costantemente buon uso!".

"Se seguite Gesù" - scrive ancora il Santo Padre - "non vi sentite mai soli perché fate parte della Chiesa, che è una grande famiglia nella quale potete crescere nell'amicizia vera con tanti fratelli e sorelle nella fede, disseminati in ogni parte del mondo. Gesù ha bisogno di voi per 'rinnovare' l'odierna società. Preoccupatevi di crescere nella conoscenza della fede per essere suoi autentici testimoni. Dedicatevi a comprendere sempre meglio la Dottrina cattolica: (...) c'è in essa la risposta appagante per i vostri interrogativi di fondo".

Il Papa conclude il Messaggio con l'assicurazione delle sue preghiere per i ragazzi e le ragazze riuniti a Nieuwegein affinché accolgano "generosamente la chiamata del Signore" con la certezza che "solo rispondendo positivamente al suo appello, per quanto esigente possa sembrarvi, è possibile incontrare la felicità e la pace del cuore".
MESS/FELICITÀ/GIOVANI PAESI BASSI VIS 20051128 (440)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Tula'epa Sa'ilele Malielegaoi, Primo Ministro dello Stato Indipendente di Samoa, con la Consorte e Seguito.

- Sette Presuli della Conferenza Episcopale della Polonia, in Visita "ad Limina Apostolorum":
- L'Arcivescovo Stanislaw Nowak, di Czestochowa, con l'Ausiliare Jan Watroba.

- Il Vescovo Zygmunt Zimowski, di Radom con gli Ausiliari Vescovo Stefan Siczek ed il Vescovo Adam Odzimek.

- Il Vescovo Adam Smigielski, S.D.B., di Sosnowiec, con l'Ausiliare Piotr Skucha.

Sabato 26 novembre, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- S.E. Vsevolod, Arcivescovo di Scopelos (Chiesa Ortodossa Ucraina negli Stati Uniti d'America), e Seguito.

- Tredici Presuli della Conferenza Episcopale della Polonia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Jan Tyrawa, di Bydgoszcz.

- L'Arcivescovo Stanislaw Gadecki, di Poznan, con l'Ausiliare Vescovo Grzegorz Balcerek e con l'Arcivescovo emerito Juliusz Paetz.

- Il Vescovo Stanislaw Napierala, di Kalisz.

- L'Arcivescovo Zygmunt Kaminski, di Szczecin-Kamien, con gli Ausiliari Vescovo Jan Galecki e Vescovo Marian Blazej Kruszylowicz, O.F.M.Conv.

- Il Vescovo Kazimierz Nycz, di Koszalin-Kolobrzeg, con l'Ausiliare Pawel Cieslik e con il Vescovo emerito Ignacy Jez.

- Il Vescovo Adam Dyczkowski, di Zielona Góra-Gorzów, con l'Ausiliare Pawel Socha, C.M.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP:AL/.../... VIS 20051128 (210)
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