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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 23 dicembre 2005

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 23 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignore José María Yanguas Sanz, Vescovo di Cuenca (superficie: 17.140; popolazione: 202.982; cattolici: 199.722; sacerdoti: 317; religiosi: 446; diaconi permanenti: 1), Spagna. Il Vescovo eletto, finora Capo Ufficio della Congregazione per i Vescovi, è nato ad Alberite de Iregua (Spagna) nel 1947 ed è stato ordinato sacerdote nel 1972.

- Il Sacerdote Randolph R. Calvo, Vescovo di Reno (superficie: 183.506; popolazione: 607.459; cattolici: 91.973; sacerdoti: 42; religiosi: 50; diaconi permanenti: 11), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto, finora Parroco della "Our Lady of Mount Carmel Parish" a Redwood City (Stati Uniti d'America), è nato ad Agana (Guam, Stati Uniti d'America) nel 1950 ed è stato ordinato sacerdote nel 1977.
NER/.../YANGUAS:CALVO VIS 20051223 (120)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 23 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Edmund Casimir Szoka, Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

- I 210 dipendenti che hanno collaborato alla ristrutturazione dell'Appartamento Pontificio.
AP/.../... VIS 20051223 (50)

LETTERE CREDENZIALI NUOVO AMBASCIATORE GRAN BRETAGNA


CITTA' DEL VATICANO, 23 DIC. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto le Lettere Credenziali del nuovo Ambasciatore della Gran Bretagna presso la Santa Sede, Signor Francis Martin-Xavier Campbell.

Nel suo discorso Papa Benedetto XVI ha sottolineato che le relazioni tra la Santa Sede e la Gran Bretagna "hanno reso possibile un significativo grado di collaborazione al servizio della pace e della giustizia, specialmente nel mondo in via di sviluppo, dove il Regno Unito ha ricoperto un ruolo fondamentale negli sforzi internazionali per combattere la povertà e la malattia. (...) Prego che questa efficace solidarietà con i nostri fratelli e sorelle sofferenti si conservi e si sviluppi in futuro".

Riferendosi a quanto affermato dal diplomatico che la Gran Bretagna "non è estranea ai problemi causati dalle tristi divisioni nell'ambito della Cristianesimo", il Santo Padre ha affermato che: "Le ferite risultanti da più di quattro secoli di separazione non si possono rimarginare se non con un deciso sforzo, con la perseveranza e sopratutto con la preghiera".

Rendendo grazie a Dio per il progresso nel dialogo ecumenico, il Papa ha detto che: "L'ecumenismo non è semplicemente una questione interna alle comunità cristiane; è un imperativo della carità che esprime l'amore di Dio per tutta l'umanità ed il suo progetto di unire tutti i popoli in Cristo (....) ed ha un ruolo fondamentale nel superamento delle divisioni fra comunità e nazioni".

Papa Benedetto ha espresso la sua gioia nel constatare "il significativo progresso fatto negli ultimi anni nel conseguimento della pace e della riconciliazione nell'Irlanda del Nord. Le Chiese locali e le comunità ecclesiali si sono adoperate per superare le differenze storiche fra i settori della popolazione e, fra i segni più visibili che hanno accresciuto la fiducia reciproca, vi è il recente abbandono delle armi da parte dell'Irish Republican Army (IRA)" grazie "ai grandi sforzi diplomatici e politici".

Il Santo Padre ha ricordato gli attentati terroristici di Londra dello scorso luglio ed ha assicurato "il continuo appoggio della Chiesa nella ricerca di soluzioni alle tensioni che hanno provocato tali atrocità. La popolazione cattolica in Gran Bretagna è caratterizzata da un alto grado di diversità etnica ed intende fare la sua parte nel promuovere la riconciliazione e l'armonia fra i vari gruppi etnici presenti nel vostro Paese. (...) La tolleranza e il rispetto per le differenze sono valori che il Regno Unito si è molto adoperato a promuover entro e fuori dei suoi confini".

"Lei ha parlato di quanto sia importante che il Regno Unito rimanga fedele alle ricche tradizioni dell'Europa, e tale fedeltà naturalmente implica un profondo rispetto per la verità che Dio ha rivelato riguardante la persona umana. Ciò richiede che noi riconosciamo e proteggiamo la santità della vita dal momento del concepimento fino alla morte naturale. Richiede inoltre che noi riconosciamo il ruolo indispensabile della stabilità del matrimonio e della vita familiare per il bene della società". Benedetto XVI ha aggiunto che ciò "ci obbliga a considerare attentamente le implicazioni etiche del progresso scientifico e tecnologico, particolarmente nel campo della ricerca medica e dell'ingegneria genetica".

"Soprattutto" - ha concluso il Santo Padre - "ci indirizza verso una corretta comprensione della libertà umana che non si può mai realizzare indipendentemente da Dio ma solo collaborando con il Suo progetto d'amore per l'umanità. Se la tolleranza e il rispetto per le differenze devono davvero essere benefiche per la società, devono fondarsi su di un autentica comprensione della persona umana, creata ad immagine e somiglianza di Dio e chiamata ad una condivisione della sua vita divina".
CD/CREDENZIALI:GRAN BRETAGNA/CAMPBELL VIS 20051223 (590)
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