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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 31 marzo 2006

INTENZIONI APOSTOLATO PREGHIERA DEL PAPA MESE DI APRILE


CITTA' DEL VATICANO, 31 MAR. 2006 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI per il mese di aprile è la seguente: "Perché siano rispettati i diritti individuali, sociali e politici della donna in tutte le nazioni".

L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perché la Chiesa in Cina possa svolgere con serenità e piena libertà la sua missione evangelizzatrice".
BXVI-INTENZIONI PREGHIERA/APRILE/… VIS 20060331 (80)

PRESENTAZIONE FILM: "KAROL, UN PAPA RIMASTO UOMO"


CITTA' DEL VATICANO, 31 MAR. 2006 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, nell'Aula Paolo VI, in presenza del Santo Padre Benedetto XVI, ha avuto luogo la proiezione del film: "Karol, un Papa rimasto uomo", del regista e sceneggiatore italiano Giacomo Battiato, dedicato alla vita di Giovanni Paolo II. Benedetto XVI aveva assistito alla prima parte del film "Karol, un uomo diventato Papa", nel maggio dello scorso anno, a poca distanza dalla scomparsa di Giovanni Paolo II.

Al termine della proiezione del film girato per la televisione, il Papa, ringraziando il regista, i suoi collaboratori e l'attore Piotr Adamczyk, che ha interpretato il ruolo di Giovanni Paolo II, ha detto che essi "con sapiente maestria ci hanno riproposto i momenti centrali del ministero apostolico del mio venerato Predecessore".

"Con questa seconda parte della fiction" - ha commentato il Papa - "si conclude il racconto della vicenda terrena dell'amato Pontefice. Abbiamo riascoltato l'appello iniziale del suo Pontificato risuonato nel corso degli anni tante volte: 'Aprite le porte a Cristo! Non abbiate paura!'. Lo scorrere delle immagini ci ha mostrato un Papa immerso nel contatto con Dio e proprio per questo sempre sensibile alle attese degli uomini. Il film ci ha fatto idealmente ripensare ai suoi viaggi apostolici in ogni parte del mondo; ci ha dato modo di rivivere i suoi incontri con tante persone, con i Grandi della terra e con semplici cittadini, con illustri personaggi e persone sconosciute. Tra tutti merita una menzione speciale l'abbraccio con Madre Teresa di Calcutta, legata a Giovanni Paolo II da un'intima sintonia spirituale. Impietriti, come se fossimo presenti, abbiamo riudito gli spari del tragico attentato in Piazza San Pietro del 13 maggio 1981".

"Dall'insieme è emersa" - ha proseguito Benedetto XVI - "la figura di un instancabile profeta di speranza e di pace, che ha percorso i sentieri del globo per comunicare il Vangelo a tutti. Sono tornate alle mente le sue parole vibranti per condannare l'oppressione di regimi totalitari, la violenza omicida e la guerra; parole piene di consolazione e di speranza per manifestare vicinanza ai familiari delle vittime di conflitti e di drammatici attentati, come quello alle Torri Gemelle di New York; parole di coraggio e di denuncia verso la società consumistica e la cultura edonistica, protesa a costruire un benessere semplicemente materiale che non può soddisfare le attese profonde del cuore umano".
.../FILM-GIOVANNI PAOLO II/... VIS 20060331 (410)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 31 MAR. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Bruno Grua, Vescovo di Saint-Flour (superficie: 5.726; popolazione: 151.600; cattolici: 145.600; sacerdoti: 127; religiosi: 172; diaconi permanenti: 4), Francia. Il Vescovo eletto, finora Parroco a Digne (Francia) e membro del Consiglio Episcopale, è nato nel 1946 a Lione (Francia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1971.

In data giovedì 30 marzo, il Santo Padre ha nominato l'Arcivescovo Adolfo Tito Yllana, finora Nunzio Apostolico in Papua Nuova Guinea e nelle Isole Salomone, Nunzio Apostolico in Pakistan.
NER:NN/.../GRUA:YLLANA VIS 20060331 (100)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 31 MAR. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Sette Presuli della Conferenza Episcopale di Costa d'Avorio, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Félix Kouadjo, di Bondoukou.

- L'Arcivescovo Jean-Pierre Kutwa, di Gagnoa.

- Il Vescovo Maurice Konan Kouassi, di Daloa.

- Il Vescovo Joseph Niangoran Teky, di Man.

- Il Vescovo Barthélemy Djabla, di San Pedro-en-Côte d'Ivoire.

- L'Arcivescovo Marie-Daniel Dadiet, di Korhogo.

- Il Vescovo Ignace Bessi Dogbo, di Katiola.

Nel pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AL:AP/.../... VIS 20060331 (110)

giovedì 30 marzo 2006

EUROPA: FEDELTÀ CREATIVA AL PATRIMONIO CRISTIANO


CITTA' DEL VATICANO, 30 MAR. 2006 (VIS). In occasione delle Giornate di Studio sull'Europa, organizzate dal Gruppo Parlamentare Europeo del Partito Popolare, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto oggi in Vaticano un gruppo di rappresentanti di questa formazione politica.

Il Papa ha iniziato il suo discorso ai parlamentari ricordando la particolare attenzione che i Pontefici romani hanno sempre dedicato all'Europa, della quale esempio eloquente è l'udienza odierna "che si colloca in una lunga serie di incontri fra i miei Predecessori e i movimenti politici di ispirazione cristiana".

Il Santo Padre ha citato successivamente le complesse questioni che il continente europeo deve attualmente affrontare come "la crescita e lo sviluppo del processo di integrazione europea, la definizione sempre più precisa di politica di vicinanza entro i confini dell'Unione e il dibattito sul suo modello sociale", sottolineando che per conseguire tali obiettivi è importante "trarre ispirazione, con fedeltà creativa, dal patrimonio cristiano che ha offerto un contributo fondamentale all'identità del continente europeo".

"Non dimenticando le sue radici cristiane, l'Europa" - ha detto il Papa - "sarà in grado di offrire un sicuro indirizzo alle scelte dei suoi cittadini e dei suoi popoli, rafforzerà la loro consapevolezza di appartenere ad una comune civiltà ed alimenterà l'impegno di tutti nell'affrontare le attuali sfide per un futuro migliore".

Il Santo Padre ha espresso il suo apprezzamento per il riconoscimento del patrimonio cristiano dell'Europa del Partito Popolare Europeo che "offre valide linee guida etiche alla ricerca di un modello sociale che risponda adeguatamente alle necessità di un'economia globalizzata e ai mutamenti demografici, assicurando la crescita e l'impiego, la protezione della famiglia, uguali opportunità per l'educazione dei giovani e la sollecitudine per i poveri".

Il tener conto dell'eredità cristiana, ha detto ancora Papa Benedetto, "può contribuire in modo significativo alla lotta contro una cultura molto diffusa in Europa che relega alla sfera privata e alla soggettiva la manifestazione delle proprie convinzioni religiose. Le politiche che si fondano su tali basi non solo implicano il rifiuto del ruolo pubblico del cristianesimo, ma più generalmente escludono il riconoscimento della tradizione religiosa dell'Europa che è così evidente, nonostante le variazioni confessionali, e ciò minaccia la democrazia stessa, la cui forza dipende dai valori che essa promuove".

Il Papa ha inoltre affermato che: "Sarebbe segno di immaturità, se non di debolezza, scegliere di opporsi e di ignorare i valori cristiani, piuttosto che dialogare con essi. In questo contesto occorre riconoscere che una certa intransigenza secolare si dimostra nemica della tolleranza e di una sana visione secolare dello stato e della società".

Successivamente Benedetto XVI ha espresso il suo apprezzamento perché "Il trattato costituzionale dell'Unione Europea prevede un rapporto strutturato e continuo con le comunità religiose, riconoscendo la loro identità e il loro specifico contributo. Sopratutto, confido che la posta in opera corretta ed effettiva di tale rapporto cominci ora, con la cooperazione di tutti i movimenti politici a prescindere dagli allineamenti di partito".

"Non bisogna dimenticare" - ha sottolineato il Pontefice - "che quando le Chiese o i movimenti ecclesiali intervengono nel dibattito pubblico, esprimendo riserve o richiamando vari principi, ciò non costituisce una forma di intolleranza o un'interferenza, poiché tali interventi sono volti unicamente ad illuminare le coscienze, rendendole capaci di agire liberamente e responsabilmente, secondo le autentiche esigenze della giustizia, anche quando ciò dovesse essere in conflitto con situazioni di potere e di interesse personale".

Il Papa ha ricordato poi che "il punto principale degli interventi della Chiesa Cattolica sono "la protezione e promozione della dignità della persona, e ciò richiede particolare attenzione ai principi che non sono negoziabili" quali "la protezione della vita in tutti i suoi stadi", "il riconoscimento e la promozione della struttura naturale della famiglia - quale unione fra uomo e donna fondata sul matrimonio - e la sua difesa dai tentativi di rendere giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unioni che in realtà la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo particolare carattere ed il suo insostituibile ruolo sociale; la protezione dei diritti dei genitori di educare i figli".

"Questi principi non sono verità di fede, anche se sono illuminati e riconfermati dalla fede; sono iscritti nella natura umana e perciò sono comuni a tutta l'umanità. L'azione della Chiesa nel promuoverli non è perciò di carattere confessionale, ma si rivolge a tutte le persone, prescindendo da qualunque affiliazione religiosa".

Il Papa ha preso congedo dai parlamentari esortandoli ad "ad essere credibili e coerenti testimoni di queste verità fondamentali attraverso la vostra attività politica, e più fondamentalmente attraverso il vostro impegno a vivere una vita autentica e coerente".
AC/.../PARTITO POPOLARE EUROPEO VIS 20060330 (770)

PATRIMONIO CULTURALE E VALORI ACCADEMICI UNIVERSITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 30 MAR. 2006 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la presentazione del Seminario di Studi sul "Bologna Process", promosso dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica in collaborazione con l'UNESCO-CEPES, in corso dal 30 marzo al 1° aprile nell'Aula Nuova del Sinodo in Vaticano.

Il Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica, ha spiegato che la legislazione canonica fa distinzione fra Università e Facoltà ecclesiastiche e fra Università e Facoltà cattoliche. "Più esattamente si dovrebbe dire che tutte sono cattoliche, ma fra le Università o Facoltà cattoliche, quelle che chiamiamo ecclesiastiche hanno un ruolo particolare e una regolamentazione propria".

Il Monsignor Angelo Vincenzo Zani, Sotto-Segretario della Congregazione, ha ricordato che la Santa Sede ha aderito al "Processo" in occasione del vertice dei Ministri, tenuto a Berlino nel 2003. "Da allora, la Congregazione per l'Educazione Cattolica segue le diverse tappe del cammino intrapreso insieme agli altri paesi, con l'aiuto di una 'Commissione' appositamente creata, la quale accompagna le Facoltà ecclesiastiche presenti in Europa nell'attuare i relativi orientamenti".

L'Arcivescovo Michael J. Miller, Segretario del Dicastero, ha fatto riferimento al programma del Seminario, dal titolo: "Il patrimonio culturale e i valori accademici delle Università europee, e l'attrattività dello Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore".

L'Arcivescovo ha ricordato che è prevista la partecipazione dei rappresentanti di 42 paesi, la maggiore parte europei, ma anche delle Americhe, Asia e Oriente. "Sono" - ha detto - "ministri dell'educazione di vari paesi, ufficiali dei governi, rettori di Università, rappresentanti di organizzazioni europee ed internazionali".

Riferendosi ai temi in discussione in questi giorni, il Segretario della Congregazione ne ha enumerato i seguenti: "Il patrimonio culturale europeo: identità e sfide"; "I valori accademici dell'Università europea e la sua rilevanza contemporanea"; "Le Università europee: la loro responsabilità culturale e il ruolo nella costruzione dell'Europa". Seguiranno gruppi di discussione su temi rilevanti come: "I valori fondamentali e la libertà accademica; i fondamenti per il dialogo interdisciplinare; il dialogo interculturale e interreligioso; la ricerca scientifica e la responsabilità etica". Il Seminario si concluderà sabato mattina con l'Udienza del Santo Padre.

Il Dr. Jan Sadlak, Direttore del Centro Europeo di Educazione Universitaria dell'U.N.E.S.C.O. ha affermato che l'Europa può essere orgogliosa di una diversità che è fonte di ispirazione in molti campi, dal culturale al religioso. "Per preservare ed alimentare queste differenti diversità" - ha detto - "dobbiamo contare su valori solidi ed obiettivi comuni che ci possono difendere dalle forze che hanno causato in Europa due guerre mondiali e diversi tipi di regimi totalitari. E qui dobbiamo sottolineare il ruolo dell'Università, che nella sua forma moderna, è una creazione europea e nella cui storia quasi millenaria, la Chiesa Cattolica ha ricoperto un ruolo importante. È una realtà che deve essere riconosciuta".

Infine ha preso la parola Sjur Bergan, Capo del Dipartimento di Educazione Universitaria ed Insegnamento Storico del Consiglio d'Europa che ha ricordato che obiettivo della Conferenza è "essenzialmente definire come il nostro patrimonio e i nostri valori accademici rendono attraente l'educazione superiore europea sia agli studenti del Continente che delle altre parti del mondo".

Il Dr. Bergan ha parlato dei quattro punti chiave in materia universitaria del Consiglio d'Europa: preparazione per il mercato del lavoro; preparazione per la vita come cittadini attivi nelle società democratiche; sviluppo personale; sviluppo personale e mantenimento di un'ampia ed avanzata base di conoscenze. "Il patrimonio accademico" - ha detto il Dr. Bergan - "è di grande importanza per il 'Bologna Process' sia per il suo valore intrinseco e perchè offre una prospettiva più ampia sulla riforma dell'insegnamento superiore. La riforma è parte del nostro patrimonio: le università insieme con la Chiesa e il Parlamento, sono le più antiche istituzioni d'Europa. Ritengo che sia importante sottolineare che le università sono sopravvissute perché sono state capaci di riformarsi. Non fossero state in grado di cambiare, non sarebbero sopravvissute".
OP/SEMINARIO UNIVERSITÀ EUROPA/CIC VIS 20060330 (650)

MESSAGGIO GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER VOCAZIONI


CITTA' DEL VATICANO, 30 MAR. 2006 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la XLIII Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni che si celebrerà il 7 maggio prossimo, Quarta domenica di Pasqua, sul tema: "La Vocazione nel mistero della Chiesa".

"Il peso di due millenni di storia" - si legge nel Messaggio - "rende difficile percepire la novità del mistero affascinante dell'adozione divina, che è al centro dell'insegnamento di San Paolo. (...) Siamo chiamati a vivere da fratelli e sorelle di Gesù, a sentirci figli e figlie del medesimo Padre. È un dono che capovolge ogni idea e progetto esclusivamente umani".

Benedetto XVI pone successivamente il seguente interrogativo: "Che dire allora della tentazione, molto forte ai nostri giorni, di sentirci autosufficienti fino a chiuderci al misterioso piano di Dio nei nostri confronti? L'amore del Padre, che si rivela nella persona di Cristo, ci interpella".

Ricordando che: "Nel corso dei secoli tanti uomini e donne, trasformati dall'amore divino, hanno consacrato le proprie esistenze alla causa del Regno" ed "hanno conosciuto attraverso Cristo il mistero dell'amore del Padre", il Papa segnala che essi "rappresentano la molteplicità delle vocazioni da sempre presenti nella Chiesa".

Nel contesto della universale chiamata alla santità, ribadito dal Concilio Vaticano II, il Santo Padre afferma che Cristo chiama persone "che si prendano cura del suo popolo; in particolare, chiama al ministero sacerdotale uomini che esercitino una funzione paterna. (...) La missione del sacerdote nella Chiesa è insostituibile. Pertanto, anche se in alcune regioni si registra scarsità di clero, non deve mai venire meno la certezza che Cristo continua a suscitare uomini, i quali, come gli Apostoli, abbandonata ogni altra occupazione, si dedicano totalmente alla celebrazione dei sacri misteri, alla predicazione del Vangelo e al ministero pastorale".

"Un'altra vocazione speciale, che occupa un posto d'onore nella Chiesa, è la chiamata alla vita consacrata. Sull'esempio di Maria di Betania, che 'sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola', molti uomini e donne si consacrano ad una sequela totale ed esclusiva di Cristo. Essi, pur svolgendo diversi servizi nel campo della formazione umana e della cura dei poveri, nell'insegnamento o nell'assistenza dei malati, non considerano queste attività come lo scopo principale della loro vita, poiché, come ben sottolinea il Codice di Diritto Canonico, 'primo e particolare dovere di tutti i religiosi deve essere la contemplazione delle verità divine e la costante unione con Dio nell'orazione".

Papa Benedetto XVI conclude il Messaggio avvertendo "il bisogno di pregare per la vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. (...) La santità della Chiesa dipende essenzialmente dall'unione con Cristo e dall'apertura al mistero della grazia che opera nel cuore dei credenti. Per questo vorrei invitare tutti i fedeli a coltivare un'intima relazione con Cristo, Maestro e Pastore del suo popolo, imitando Maria, che custodiva nell'animo i divini misteri e li meditava assiduamente".
MESS/GIORNATA PREGHIERA VOCAZIONI/... VIS 20060330 (490)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 30 MAR. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate otto Presuli della Conferenza Episcopale di Costa d'Avorio in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Cardinale Bernard Agré, Arcivescovo di Abidjan, con l'Ausiliare Vescovo Joseph Aké.

- Il Vescovo Paul Dacoury-Tabley, di Grand-Bassam.

- Il Vescovo Laurent Akran Mandjo, di Yopougon.

- L'Arcivescovo Vital Komenan Yao, di Bouaké, con l'Arcivescovo Coadiutore Paul-Siméon Ahouanan Djro, O.F.M., Amministratore Apostolico di Yamoussoukro.

- Il Vescovo Jean-Jacques Koffi Oi Koffi, di Abengourou, con il Vescovo emerito Bruno Kouamé.
AL/.../... VIS 20060330 (90)

mercoledì 29 marzo 2006

CHIESA CREAZIONE D'AMORE CHE RENDE CRISTO VICINO UMANITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 29 MAR. 2006 (VIS). Questa mattina nel corso dell'Udienza Generale del Mercoledì, tenutasi in Piazza San Pietro, alla quale hanno assistito 37.000 pellegrini, il Santo Padre Benedetto XVI ha proseguito la catechesi sul rapporto fra Cristo e la Chiesa a partire dell'esperienza degli Apostoli e dalla missione a loro affidata.

"Attraverso il ministero apostolico" - ha detto il Papa - "la Chiesa, comunità radunata dal Figlio di Dio venuto nella carne, vivrà nel succedersi dei tempi edificando e nutrendo la comunione in Cristo e nello Spirito, alla quale tutti sono chiamati e nella quale possono fare esperienza della salvezza donata dal Padre".

"I Dodici ebbero cura, infatti, di costituirsi dei successori, affinché la missione loro affidata continuasse dopo la loro morte. Nel corso dei secoli la Chiesa, organicamente strutturata sotto la guida dei legittimi Pastori, ha così continuato a vivere nel mondo come mistero di comunione, nel quale si rispecchia in qualche misura la stessa comunione trinitaria".

Il Santo Padre ha spiegato che: "L'idea della comunione come partecipazione alla vita trinitaria è illuminata con particolare intensità nel Vangelo di Giovanni, dove la comunione d'amore che lega il Figlio al Padre e agli uomini è al tempo stesso il modello e la sorgente della comunione fraterna, che deve unire i discepoli fra loro".

"Nel tempo del pellegrinaggio terreno" - ha proseguito Papa Benedetto - "il discepolo, mediante la comunione col Figlio, può già partecipare della vita divina di Lui e del Padre. (...) Questa vita di comunione con Dio e fra noi è la finalità propria dell'annuncio della buona novella".

"La comunione - frutto dello Spirito Santo - è nutrita dal Pane eucaristico e si esprime nelle relazioni fraterne, in una sorta di anticipazione della gloria futura. Proprio così, essa è il dono che ci fa uscire dalle nostre solitudini e ci rende partecipi dell'amore che ci unisce a Dio e fra di noi. È facile comprendere quanto grande sia questo dono, se solo pensiamo alle frammentazioni e ai conflitti che affiggono le relazioni fra i singoli, i gruppi e i popoli interi".

"La 'comunione' è veramente la buona novella a rimedio di ogni solitudine, il dono prezioso che ci fa sentire accolti a amati in Dio, nell'unità del suo Popolo radunato nel nome della Trinità; è la luce che fa risplendere la Chiesa come segno innalzato fra i popoli. (...) La Chiesa si rivela così una meravigliosa creazione d'amore, fatta per rendere Cristo vicino a ogni uomo e a ogni donna che voglia veramente incontrarlo, fino alla fine dei tempi".
AG/CHIESA:COMUNIONE/... VIS 20060329 (430)

martedì 28 marzo 2006

SANTA MESSA PRIMO ANNIVERSARIO MORTE GIOVANNI PAOLO II

CITTA' DEL VATICANO, 28 MAR. 2006 (VIS). Lunedì 3 aprile, alle 17:30, il Santo Padre Benedetto XVI presiederà sul sagrato della Basilica Vaticana, una Santa Messa di suffragio nel primo anniversario della morte di Giovanni Paolo II.

Domenica 2 aprile, alle 21:00, ad un anno esatto dalla scomparsa di Giovanni Paolo II, il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale del Papa per la Diocesi di Roma, guiderà la recita del Santo Rosario in Piazza San Pietro. Al termine, il Santo Padre saluterà i presenti dalla finestra del suo studio privato.
OCL/MESSA SUFFRAGIO/GIOVANNI PAOLO II VIS 20060328 (100)

SEMINARIO DI STUDI SUL "BOLOGNA PROCESS"


CITTA' DEL VATICANO, 28 MAR. 2006 (VIS). Giovedì 30 marzo, alle ore 11:30, presso la Sala Stampa della Santa Sede, avrà luogo la Conferenza Stampa di presentazione del Seminario di studi sul "Bologna Process", organizzato dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica (dei Seminari e degli Istituti di Studi) in collaborazione con l'UNESCO-CEPES, che si terrà dal 30 marzo al 1° aprile 2006 presso l'Aula Nuova del Sinodo in Vaticano.

Il Bologna Process è un progetto per l'istituzione di uno Spazio Europeo di Educazione Superiore. L'ideazione del progetto risale al 1998 quando, in occasione del 700 anniversario dell'Università della Sorbona (Università di Parigi), i Ministri dell'Educazione di Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia redassero un documento congiunto nel quale si invitavano i paesi dell'Unione Europea e gli altri paesi dell'Europa a creare "una zona europea dedicata all'educazione superiore". Nel 1999 i ministri di 29 paesi firmarono nella città di Bologna (insieme alla Sorbona una delle università più antiche d'Europa) una dichiarazione politica di intenzioni.

Alla Conferenza Stampa interverranno il Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica (dei Seminari e degli Istituti di Studi), l'Arcivescovo J. Michael Miller, Segretario, il Monsignor Angelo Vincenzo Zani, Sotto-Segretario della medesima Congregazione ed il Dr. Jan Sadlak, Direttore dell'UNESCO-CEPES.
OP/BOLOGNA PROCESS/GROCHOLEWSKI VIS 20060328 (200)

lunedì 27 marzo 2006

PRESA DI POSSESSO DIACONIA CARDINALE POREKU DERY

CITTA' DEL VATICANO, 25 MAR. 2006 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha reso noto che martedì 28 marzo, alle ore 18:00, il Cardinale Peter Poreku Dery, Arcivescovo emerito di Tamale (Ghana), prenderà possesso della Diaconia di Sant'Elena fuori Porta Prenestina, in Via Casilina, 205.
OCL/PRESA POSSESSO DIACONIA/POREKU VIS 20060327 (60)

RICONOSCERE NELL'INCARNAZIONE GLI INIZI DELLA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 25 MAR. 2006 (VIS). Questa mattina in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la Concelebrazione Eucaristica con i nuovi Cardinali creati nel Concistoro di ieri, ed ha consegnato ai Porporati l'Anello cardinalizio, "segno di dignità, di sollecitudine pastorale e di più salda comunione con la Sede di Pietro".

Dopo la proclamazione del Santo Vangelo, il Papa ha tenuto l'omelia ricordando che la presente Concelebrazione coincide con la solennità liturgica dell'Incarnazione del Figlio di Dio nella quale "riconosciamo gli inizi della Chiesa".

"Da lì tutto proviene" - ha affermato Papa Benedetto - "Ogni realizzazione storica della Chiesa ed anche ogni sua istituzione deve rifarsi a quella originaria Sorgente. Deve rifarsi a Cristo, Verbo di Dio incarnato".

Il Papa ha spiegato successivamente che, nell'Annunciazione, l'Arcangelo Gabriele si rivolge a Maria con la parola "amata" ed ha affermato: "Origene osserva che mai un simile titolo fu rivolto ad essere umano, e che esso non trova riscontro in tutta la Sacra Scrittura. È un titolo espresso in forma passiva, ma questa 'passività' di Maria, che da sempre e per sempre è la 'amata' dal Signore, implica il suo libero consenso, (...) nell'essere amata Maria è pienamente attiva, perché accoglie con personale disponibilità l'onda dell'amore di Dio che si riversa in lei".

Benedetto XVI ha fatto riferimento alla seconda Lettura, la Lettera agli Ebrei, nella quale si spiega che Cristo entra nel mondo per compiere la volontà del Padre ed ha affermato che il mistero di questi due "Eccomi" del Cristo e della Vergine deve illuminare la vita dei ministri della Chiesa e sostenere i Cardinali nella loro missione di "eminente 'Senato' del Successore di Pietro!".

Nella cerimonia di oggi, "risalta in modo particolare il principio petrino della Chiesa, alla luce dell'altro principio, quello mariano, che è ancora più originario e fondamentale. L'importanza del principio mariano nella Chiesa è stata particolarmente evidenziata, dopo il Concilio, dal mio amato Predecessore Papa Giovanni Paolo II, coerentemente col suo motto 'Totus tuus'".

"Tutto nella Chiesa, ogni istituzione e ministero" - ha detto ancora il Santo Padre -
anche quello di Pietro e dei suoi successori, è 'compreso' sotto il manto della Vergine, nello spazio pieno di grazia del suo 'sì' alla volontà di Dio. (...) Il tema del rapporto tra il principio petrino e quello mariano lo possiamo ritrovare anche nel simbolo dell'anello, che tra poco vi consegnerò. L'anello è sempre un segno nuziale (...) che vi ricorda il vostro essere prima di tutto intimamente uniti a Cristo, per compiere la missione di sposi della chiesa (...) che siete chiamati a servire con amore sponsale. Le due dimensioni della Chiesa, mariana e petrina, si incontrano dunque in quello che costituisce il compimento di entrambe, cioè nel valore supremo della carità, il carisma 'più grande'".

"Tutto passa in questo mondo. Nell'eternità solo l'Amore rimane" - ha esclamato il Pontefice, ricordando che il primo atto che Maria compì dopo aver ricevuto il messaggio dell'Angelo fu di recarsi 'in fretta' a casa della cugina Elisabetta "per prestarle il suo servizio". (...) Chi ama dimentica se stesso e si mette al servizio del prossimo".

"Ecco l'immagine e il modello della Chiesa! Ogni Comunità ecclesiale, come la Madre di Cristo, è chiamata ad accogliere con piena disponibilità il mistero di Dio che viene ad abitare in essa e la spinge sulle vie dell'amore. È questa la strada su cui ho voluto avviare il mio pontificato invitando tutti, con la prima Enciclica, a edificare la Chiesa nella carità, quale 'comunità d'amore'".

Al termine dell'omelia il Papa ha consegnato ai quindici nuovi Cardinali l'Anello cardinalizio.

Infine, conclusasi la cerimonia, il Santo Padre si è recato nell'atrio dell'Aula Paolo VI dove ha consumato la seconda colazione con i Membri del Collegio Cardinalizio.
HML/PRINCIPIO PETRINO:MARIANO/... VIS 20060327 (640)

LA FEDE CRISTIANA È UN INCONTRO PERSONALE CON CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 26 MAR. 2006 (VIS). Alle 9:00 di questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI si è recato in visita pastorale alla Parrocchia romana di Dio Padre Misericordioso nel settore Est della Diocesi di Roma ed ha presieduto la Celebrazione Eucaristica.

Nell'omelia il Papa ha ricordato che oggi "Questa quarta domenica di Quaresima tradizionalmente designata come 'domenica Laetare', è permeata da una gioia che in qualche misura attenua il clima penitenziale di questo tempo santo. (...) Certamente un motivo è l'avvicinarsi della Pasqua (...). La ragione più profonda" è che "nonostante la nostra indegnità, noi siamo i destinatari dell'infinita misericordia di Dio".

"Sempre, ma particolarmente in questo tempo quaresimale" - ha proseguito il Pontefice - "al centro della nostra meditazione deve dunque stare la Croce. (...) È la gloria del Crocifisso che ogni cristiano è chiamato a comprendere, a vivere e a testimoniare con la sua esistenza. La Croce è in definitiva il 'segno' per eccellenza dato a noi per comprendere la verità dell'uomo e la verità di Dio: tutti siamo stati creati e redenti da un Dio che per amore ha immolato il suo unico Figlio".

Benedetto XVI ha sottolineato che in Gesù morto e risorto "possiamo comprendere la verità della vita e ottenere la salvezza. È questo l'annuncio centrale della Chiesa, che resta nei secoli immutato. La fede cristiana pertanto non è ideologia, ma incontro personale con Cristo crocifisso e risorto. Da questa esperienza, che è individuale e comunitaria, scaturisce un nuovo modo di pensare e di agire: ha origine, come testimoniano i santi, un'esistenza segnata dall'amore".

"Cari amici, questo mistero è particolarmente eloquente nella vostra parrocchia, dedicata a 'Dio Padre misericordioso'. Essa è stata voluta dall'amato mio predecessore Giovanni Paolo II a ricordo del Grande Giubileo dell'Anno 2000, perché condensasse in maniera efficace il significato di quell'evento spirituale straordinario".

Il Papa ha letto poi parte del testo che Giovanni Paolo II aveva preparato per il 3 aprile dello scorso anno, Domenica in Albis, ed anche Domenica della Divina Misericordia: "'All'umanità, che talora sembra smarrita e dominata dal potere del male, dell'egoismo e della paura, il Signore risorto offre in dono il suo amore che perdona, riconcilia e apre l'animo alla speranza. È amore che converte i cuori e dona la pace'. Ed aggiungeva: 'Quanto bisogno ha il mondo di comprendere e di accogliere la Divina Misericordia!'". Benedetto XVI ha quindi commentato che queste parole sono "un manoscritto che è come un testamento".

"Comprendere e accogliere l'amore misericordioso di Dio: sia questo il vostro impegno anzitutto all'interno delle famiglie e poi in ogni ambito del quartiere" - ha esortato il Pontefice.

Papa Benedetto ha concluso l'omelia incoraggiando i fedeli a sforzarsi di fare della loro parrocchia "una vera famiglia dove la fedeltà alla Parola di Dio e alla Tradizione della Chiesa diventano giorno dopo giorno sempre più la regola di vita. So poi che questa vostra chiesa, per la sua originale struttura architettonica, è meta di molti visitatori. Ad essi fate apprezzare non soltanto la bellezza dell'edificio sacro, ma soprattutto la ricchezza di una Comunità viva, tesa a testimoniare l'amore di Dio, Padre misericordioso".
HML/.../DIO PADRE MISERICORDIOSO VIS 20060327 (530)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 25 MAR. 2006 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Keewatin-Le Pas (Canada), presentata dall'Arcivescovo Peter Alfred Sutton, O.M.I., in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede l'Arcivescovo Sylvain Lavoie, O.M.I., Coadiutore della medesima Arcidiocesi.

- Ha nominato il Padre Philip Banchong Chaiyara, C.SS.R., Vescovo di Ubon Ratchathani (superficie: 53.917; popolazione: 7.921.117; cattolici: 25.750; sacerdoti: 42), Thailandia. Il Vescovo eletto, finora Direttore del Centro dei Padri Redentoristi di Pattaya e Parroco della Chiesa St. Nikolaus (Thailandia), è nato nel 1945 a Chang Ming (Thailandia), ha emesso la professione religiosa nel 1969 ed è stato ordinato sacerdote nel 1975. Il Vescovo Banchong Chaiyara succede al Vescovo Bunluen Mansap, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Carlos Pellegrín Barrera, S.V.D., Vescovo di Chillán (superficie: 12.461; popolazione: 436.002; cattolici: 300.841; sacerdoti: 52; religiosi: 104; diaconi permanenti: 28), Cile. Il Vescovo eletto, finora Rettore della Scuola "Verbo Divino" a Santiago de Chile (Cile), è nato nel 1958 a Santiago del Chile (Cile), ha emesso la professione religiosa nel 1978, quella perpetua nel 1983 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1985. Succede al Vescovo Albero Jara Franzoy, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Reverendo Elenito Reyes Galido, Vescovo di Iligan (superficie: 3.092; popolazione: 1.338.000; cattolici: 1.029.000; sacerdoti: 84; religiosi: 108), Filippine. Il Vescovo eletto, finora Vicario Generale della Diocesi di Malaybalay (Filippine), è nato a Managok (Filippine), nel 1953 ed è stato ordinato sacerdote nel 1979.

- Ha nominato Nunzio Apostolico nelle Isole Cook, l'Arcivescovo Charles Daniel Balvo, Nunzio Apostolico in Nuova Zelanda, Isole Fiji, Palau, Isole Marshall, Kiribati, Stati Federati di Micronesia, Tonga, Vanuatu e Delegato Apostolico nell'Oceano Pacifico.

- Ha nominato il Cardinale Renato Raffaele Martino, che è Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni che avranno luogo ad Ariano Irpino (Italia), il 20 maggio 2006, nel XVII Centenario del Martirio di San Liberatore.
RE:NER:NN/.../... VIS 20060327 (410)

LETTERA AL PRESIDENTE AFGANO SUL CASO ABDUL RAHMAN


CITTA' DEL VATICANO, 25 MAR. 2006 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione:

"Il Cardinale Segretario di Stato, Angelo Sodano, ha scritto, a nome del Santo Padre Benedetto XVI, una lettera al Presidente dell'Afghanistan, Hamid Karzai, riguardante la sorte del convertito al cristianesimo Abdul Rahman, che rischia la pena capitale".

"Nella lettera, che porta la data del 22 marzo, è detto che l'appello del Papa è ispirato da "profound human compassion" (profonda compassione umana n.d.r.) e da "firm belief in the dignity of human life and by respect for every person's freedom of conscience and religion". (ferma convinzione della dignità della vita umana e del rispetto della libertà di coscienza e di religione di ogni persona n.d.r.).

"Scrive ancora il Cardinale Angelo Sodano 'I am certain, Mr. President, that dropping the case against Mr. Rahman would bestow great honour upon the Afgan People and would raise a chorus of admiration in the international community. It would then contribute in a most significant way to our common mission to foster mutual understanding and respect among the world's different religions and cultures". (Sono certo, Signor Presidente, che sospendere il caso contro il Signor Rahman conferirebbe grande onore al Popolo Afgano e farebbe levare un coro di ammirazione nella comunità internazionale. Contribuirebbe altresì in modo oltremodo significativo alla nostra comune missione di promuovere la comprensione reciproca ed il rispetto fra le diverse religioni e culture del mondo n.d.r.").
OP/CASO ABDUL RAHMAN/NAVARRO-VALLS:SODANO VIS 20060327 (260)

IL PAPA AI CARDINALI: SENTO BISOGNO VOSTRA COLLABORAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 27 MAR. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto nell'Aula Paolo VI i quindici nuovi Cardinali creati nel Concistoro di venerdì 24 marzo, con i familiari e i fedeli convenuti a Roma.

Il Papa ha rivolto parole di saluto ai Porporati in italiano, inglese, francese, spagnolo, sloveno e polacco.

Rivolgendosi al Cardinale Albert Vanhoye, S.I., il Santo Padre lo ha ringraziato "per il suo fecondo lavoro esegetico volto all'interpretazione della Parola di Dio e a trasmettere con pazienza il suo sapere a numerose generazioni di giovani, donando loro gli strumenti per vivere il Vangelo ed esserne testimoni. Possiate voi tutti dedicare regolarmente tempo a nutrirvi della Sacra Scrittura".

Nominando il Cardinale Antonio Cañizares Llovera, Arcivescovo di Toledo, Papa Benedetto XVI ha detto della Spagna: "Il vostro popolo si distingue per la fedeltà al Successore di Pietro e per la devozione alla Vergine Maria. Che Ella sia sempre la Stella che guida le vostre Chiese particolari nella missione evangelizzatrice".

Nel salutare il Cardinale Stanislao Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia (Polonia), il Papa ha espresso "gratitudine per tutti gli anni passati a fianco di Giovanni Paolo II e per tutto ciò che questo servizio ha portato per la Chiesa universale. Prego affinché il suo futuro ministero sia ugualmente fruttuoso".

Infine il Papa ha affermato di poter contare sempre sulla collaborazione dei Cardinali "della quale" - ha detto - "sento di avere bisogno. Gli incontri dell'intero Collegio Cardinalizio con il Successore di Pietro, come è avvenuto anche giovedì scorso, continueranno ad essere occasioni privilegiate per cercare insieme di servire meglio la Chiesa, da Cristo affidata alle nostre cure".
AC/.../NUOVI CARDINALI VIS 20060327 (280)

IL PAPA INCORAGGIA CRISTIANI OPERANO SITUAZIONI DIFFICILI


CITTA' DEL VATICANO, 26 MAR. 2006 (VIS). Al termine della visita pastorale alla Parrocchia romana di Dio Padre Misericordioso, il Santo Padre Benedetto XVI è apparso alla finestra del suo studio per recitare l'Angelus con le migliaia di pellegrini riuniti in Piazza San Pietro, fra i quali numerosi erano quelli giunti a Roma per accompagnare i Vescovi creati Cardinali.

Prima della preghiera mariana il Papa ha ricordato che il Concistoro tenuto venerdì scorso per la creazione di quindici nuovi Cardinali è stata "un'intensa esperienza ecclesiale" che ha permesso di "gustare la ricchezza spirituale della collegialità, del ritrovarsi insieme tra fratelli di diverse provenienze, tutti accomunati dall'unico amore per Cristo e per la sua Chiesa".

"Abbiamo rivissuto in qualche modo" - ha proseguito il Santo Padre - "la realtà della comunità cristiana iniziale, riunita intorno a Maria, Madre di Gesù, e a Pietro, per accogliere il dono dello Spirito ed impegnarsi a diffondere il Vangelo nel mondo intero. La fedeltà a questa missione fino al sacrificio della vita è un carattere distintivo dei Cardinali, come attesta il loro giuramento e come è simboleggiato dalla porpora, che ha il colore del sangue".

"Per una provvidenziale coincidenza, il Concistoro si è svolto nella giornata del 24 marzo, in cui si sono commemorati i missionari che nell'anno trascorso sono caduti sulle frontiere dell'evangelizzazione e del servizio all'uomo in diverse parti della terra. Il Concistoro è stato così un'occasione per sentirci più che mai vicini a tutti quei cristiani che soffrono persecuzione a causa della fede. La loro testimonianza, di cui quotidianamente ci giunge notizia, e sopratutto il sacrificio di quanti sono stati uccisi ci è di edificazione e di sprone a un impegno evangelico sempre più sincero e generoso".

"Il mio pensiero si rivolge, in modo particolare, a quelle comunità che vivono nei Paesi dove la libertà religiosa manca o, nonostante la sua affermazione sulla carta, subisce di fatto molteplici restrizioni. Ad esse invio un caloroso incoraggiamento a perseverare nella pazienza e nella carità di Cristo, seme del Regno di Dio che viene, anzi, che è già nel mondo. A quanti operano al servizio del Vangelo in tali difficili situazioni, desidero esprimere la più viva solidarietà a nome di tutta la Chiesa, ed insieme assicurare il mio quotidiano ricordo nella preghiera".

"La Chiesa avanza nella storia e si diffonde sulla terra" - ha concluso il Pontefice - "accompagnata da Maria, Regina degli Apostoli. (...) A Lei chiediamo di guidarci nel cammino quotidiano e di proteggere con speciale predilezione quelle comunità cristiane che versano in condizioni di più grande difficoltà e sofferenza".
ANG/CONCISTORO:DIFFICOLTÀ CRISTIANI/... VIS 20060327 (440)

venerdì 24 marzo 2006

IL PAPA AI CARDINALI: PORPORA ESPRESSIONE AMORE CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 24 MAR. 2006 (VIS). Alle 10:30 di questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha tenuto in Piazza San Pietro il primo Concistoro Ordinario Pubblico del suo Pontificato per la creazione di quindici nuovi Cardinali provenienti da undici diversi Paesi.

Dopo il saluto liturgico, il Santo Padre ha letto la formula di creazione ed ha proclamato solennemente i nomi dei nuovi Cardinali. Il primo dei nuovi Cardinali, Sua Eminenza William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, a nome di tutti, ha rivolto al Santo Padre un indirizzo di omaggio e gratitudine.

Dopo la proclamazione del Santo Vangelo, il Papa ha tenuto l'omelia.

Il Santo Padre Benedetto XVI ha sottolineato che il Concistoro Ordinario Pubblico "manifesta con grande eloquenza la natura universale della Chiesa, diffusa in ogni angolo del mondo per annunciare a tutti la Buona Novella di Cristo Salvatore".

Ricordando che Giovanni Paolo II celebrò nove Concistori, il Santo Padre ha affermato: "Se è vero che nel corso dei secoli molte cose sono mutate per quanto concerne il Collegio Cardinalizio, non sono però cambiate la sostanza e la natura essenziale di questo importante organismo ecclesiale".

"La totale e generosa disponibilità nel servire gli altri" - ha ribadito il Pontefice - "è il segno distintivo di chi nella Chiesa è posto in autorità".

Il primo "Servus servorum Dei" secondo la definizione del Romano Pontefice cara a San Gregorio Magno, è "Gesù. Dietro di Lui, e uniti a Lui, gli Apostoli; e tra questi, in modo speciale, Pietro. (...) Compito del Papa è di farsi per primo servitore di tutti".

Rivolgendosi ai nuovi Cardinali il Papa ha affermato: "Più strettamente legati al Successore di Pietro, sarete chiamati a collaborare con lui nell'adempimento del suo Peculiare servizio ecclesiale, e ciò significherà per voi una più intensa partecipazione al mistero della Croce nella condivisione delle sofferenze di Cristo".

Riassumendo il senso della nuova chiamata con la parola "caritas", tema della Sua prima Enciclica, il Santo Padre ha detto: "La porpora che indossate sia sempre espressione della 'caritas Christi', stimolandovi ad un amore appassionato per Cristo, per la sua Chiesa e per l'umanità. Avete ora un ulteriore motivo per cercare di rivivere gli stessi sentimenti che spinsero il Figlio di Dio fatto uomo a versare il suo sangue in espiazione dei peccati dell'intera umanità".

"Conto su di voi" - ha assicurato il Pontefice - "conto sull'intero Collegio di cui entrate a far parte, per annunciare al mondo che 'Deus caritas est', e per farlo anzitutto mediante la testimonianza di sincera comunione tra i cristiani".

Benedetto XVI ha detto ancora: "Conto su di voi, cari Fratelli Cardinali, per far sì che il principio della carità possa irradiarsi e riesca a vivificare la Chiesa in ogni grado della sua gerarchia, in ogni Comunità e Istituto religioso, in ogni iniziativa spirituale, apostolica e di animazione sociale".

"Conto su di voi perchè, grazie all'attenta valorizzazione dei piccoli e dei poveri, la Chiesa offra al mondo in modo incisivo l'annuncio e la sfida della civiltà dell'amore. Tutto questo mi piace vedere simboleggiato nella porpora di cui siete insigniti. Che essa sia veramente simbolo dell'ardente amore cristiano che traspare dalla vostra esistenza".

Il Rito è proseguito con la professione di fede dei nuovi Cardinali davanti al popolo di Dio e il giuramento di fedeltà e obbedienza al Papa e ai Suoi successori.

I nuovi Cardinali, secondo l'ordine di creazione, si sono inginocchiati dinanzi al Santo Padre che ha imposto la Berretta cardinalizia e ha assegnato a ciascuno una Chiesa di Roma (Titolo o Diaconia) quale segno di partecipazione alla sollecitudine pastorale del Santo Padre nell'Urbe.

Dopo la consegna della Bolla di creazione cardinalizia e di assegnazione del Titolo o della Diaconia, Benedetto XVI ha scambiato con ciascun neo Cardinale l'abbraccio di pace.

La celebrazione si è conclusa con la preghiera universale, la recita del 'Pater Noster' e la Benedizione finale.
BXVI-CONCISTORO/.../... VIS 20060324 (660)

QUATTRO ARGOMENTI CHIAVE INCONTRO CARDINALI


CITTA' DEL VATICANO, 24 MAR. 2006 (VIS). Un Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, reso pubblico oggi, informa che nel corso della Giornata di riflessione e di preghiera tenutasi ieri nell'Aula del Sinodo, alla quale hanno assistito i Membri del Collegio Cardinalizio, sono stati esaminati, secondo il desiderio di Papa Benedetto XVI, quattro argomenti principali.

Il primo dei quattro argomenti dell'incontro, proposto dal Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, è stato la missione dei Vescovi Emeriti nella Chiesa. Successivamente il Cardinale Darío Castrillón Hoyos, Prefetto della Congregazione per il Clero e Presidente della Pontificia Commissione 'Ecclesia Dei' ha illustrato il secondo argomento: gli sforzi compiuti per favorire la comunione ecclesiale dei membri della Fraternità 'San Pio X'.

Al termine della sessione mattutina, i Cardinali hanno ripreso i lavori alle 17:00 con la presentazione del terzo argomento da parte del Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, sulla riforma liturgica postconciliare e sull'uso del "Messale di San Pio V".

Il quarto argomento: la posizione della Chiesa Cattolica e della Santa Sede in particolare di fronte all'Islam oggi, è stato presentato dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato.

Infine numerosi Cardinali sono interventi su ognuno dei quattro argomenti. Alle ore 19:00 il Santo Padre ha concluso i lavori della Giornata.
.../INCONTRO COLLEGIO CARDINALIZIO/... VIS 20060324 (230)

CHIESE TITOLARI E DIACONIE DEI NUOVI CARDINALI

CITTA' DEL VATICANO, 24 MAR. 2006 (VIS). Di seguito riportiamo l'elenco dei Titoli o delle Diaconie assegnate ai nuovi Cardinali creati dal Santo Padre Benedetto XVI nel Concistoro Ordinario Pubblico di questa mattina.

- Cardinale William Joseph Levada: Diaconia di Santa Maria in Domnica.

- Cardinale Franc Rodé, C.M., Diaconia di San Francesco Saverio alla Garbatella.

- Cardinale Agostino Vallini, Diaconia di San Pier Damiani ai Monti di San Paolo.

- Cardinale Jorge Liberato Urosa Savino, Titolo di Santa Maria ai Monti.

- Cardinale Gaudencio B. Rosales, Titolo del Santissimo Nome di Maria a Via Latina.

- Cardinale Jean-Pierre Ricard, Titolo di Sant'Agostino.

- Cardinale Antonio Cañizares Llovera, Titolo di San Pancrazio.

- Cardinale Nicholas Cheong Jinsuk, Titolo di Santa Maria Immacolata di Lourdes a Boccea.

- Cardinale Sean Patrick O'Malley, O.F.M.Cap., Titolo di Santa Maria della Vittoria.

- Cardinale Stanislaw Dziwisz, Titolo di Santa Maria del Popolo.

- Cardinale Carlo Caffarra, Titolo di San Giovanni Battista dei Fiorentini.

- Cardinale Joseph Zen Ze-Kiun, S.D.B., Titolo di Santa Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca.

- Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, Diaconia di Santa Maria in Portico.

- Cardinale Peter Poreku Dery, Diaconia di Sant'Elena fuori Porta Prenestina.

- Cardinale Albert Vanhoye, S.I., Diaconia di Santa Maria della Mercede e Sant'Adriano a Villa Albani.
.../CHIESE TITOLARI:DIACONIE/... VIS 20060324 (230)

PRESA DI POSSESSO DIACONIA CARDINALE LEVADA


CITTA' DEL VATICANO, 24 MAR. 2006 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha comunicato che domenica 26 marzo, IV domenica di Quaresima, alle ore 17:00, il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, prenderà possesso della Diaconia di Santa Maria in Domnica, Via della Navicella, 10.
OCL/PRESA POSSESSO DIACONIA/LEVADA VIS 20060324 (70)

PARTECIPIAMO CREAZIONE LOTTANDO CONTRO LA FAME


CITTA' DEL VATICANO, 24 MAR. 2006 (VIS). Il Monsignore Renato Volante, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (F.A.O.), ha preso la parola alla XXVIII Sessione della Conferenza Regionale della F.A.O. per il Medio Oriente, svoltasi a Sana'a (Yemen), dal 12 al 16 marzo.

Nel suo intervento, reso pubblico oggi, Monsignor Volante ribadisce l'importanza della promozione di un efficace sviluppo agricolo per garantire a tutti gli esseri umani il diritto alla sicurezza alimentare e ricorda che la Santa Sede "è particolarmente attenta al problema della lotta contro la povertà, la fame e la malnutrizione" e "conferma la disponibilità della Chiesa Cattolica e delle sue istituzioni a cooperare" in questo ambito. Disponibilità che non deve intendersi solo come "possibilità di supporto logistico, ma anche come fonte di ispirazione ideale e programmatica".

"Garantendo ad ogni persona la possibilità di avere un livello di vita e una sicurezza alimentare adeguata, noi partecipiamo al grande disegno della Creazione" - ha concluso il Monsignor Volante - "ed abbiamo la possibilità di anteporre i valori comuni agli interessi individuali. I rapporti internazionali del nostro tempo, che obbediscono all'aspirazione di ogni popolo alla coesistenza pacifica, richiedono nuove forme di solidarietà e di comunione nell'instaurazione di programmi di azione, secondo i principi fondamentali dell'umanità e della giustizia".
DELSS/.../VOLANTE:SANA'A VIS 20060324 (220)

giovedì 23 marzo 2006

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 23 MAR. 2006 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha eretto la Diocesi di Jashpur con territorio dismembrato dalla Diocesi di Raigarh, rendendola suffraganea della Sede Metropolitana di Raipur (India).

- Ha nominato il Vescovo Victor Kindo, primo Vescovo di Jashpur (superficie: 5.838; popolazione: 739.780; cattolici: 185.485; sacerdoti: 155: religiosi: 347), India, trasferendolo dalla Sede Vescovile di Raigarh.

- Ha nominato il Monsignore Paul Toppo, Vescovo di Raigarh (superficie: 7.072; popolazione: 1.265.084; cattolici: 56.640; sacerdoti: 51; religiosi: 92), India. Il Vescovo eletto, finora Vicario Generale della medesima Diocesi, è nato nel 1957 a Garla (India) ed è stato ordinato sacerdote nel 1988.
ECE:NER/.../KINDO:TOPPO VIS 20060323 (110)

INCONTRO DEI CARDINALI CON BENEDETTO XVI


CITTA' DEL VATICANO, 23 MAR. 2006 (VIS). Alle 9:30 di questa mattina, nell'Aula del Sinodo in Vaticano, ha avuto inizio la Giornata di riflessione e di preghiera convocata da Benedetto XVI, alla quale hanno partecipato i Membri del Collegio Cardinalizio.

All'inizio dell'incontro il Cardinale Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio, ha ringraziato il Santo Padre a nome di tutti i presenti per aver convocato questa Giornata "per un'azione congiunta più aderente alle sfide pastorali dell'ora presente".

La convocazione del presente Concistoro, ha detto ancora il Decano del Collegio Cardinalizio, "ci rivela quanta attenzione Vostra Santità attribuisca al Collegio. Da parte di tutti noi c'è sempre l'impegno di corrispondere alla missione che la Chiesa si aspetta da noi".

Nel suo breve discorso il Cardinale Sodano ha ricordato che "i Cardinali assistono il Pontefice sia quando sono riuniti collegialmente, sia come singoli nella Curia Romana" ed ha sottolineato la "complementarietà" che esiste tra i due organismi consultivi dei quali dispone il Romano Pontefice: il Sinodo, creato dopo il Concilio Vaticano II e il Collegio Cardinalizio.

"Vostra Santità" - ha concluso il Cardinale Sodano - "ci indicherà ora i temi sui quali vuole sentire il nostro parere e raccogliere consigli. Ho l'onore quale Decano di porgerLe anche il devoto saluto di tutti i Membri del Collegio assenti per impegni urgenti o per ragioni di salute, tra i quali il decano emerito Bernardin Gantin (...). Voglia considerarli presenti nello Spirito".

Nel corso della riunione sono previsti interventi liberi dei partecipanti, secondo il programma di lavoro delle sessioni precedenti il Conclave dello scorso anno, presieduto dall'allora Cardinale Joseph Ratzinger, in qualità di Decano del Collegio Cardinalizio.

La Giornata di riflessione e di preghiera, che si celebra alla vigilia del Concistoro Ordinario Pubblico di domani, durante il quale il Papa procederà alla creazione di quindici nuovi Cardinali, proseguirà nel pomeriggio di oggi dalle 17:00 alle 19:00.
.../INCONTRO COLLEGIO CARDINALIZIO/SODANO VIS 20060323 (280)

mercoledì 22 marzo 2006

EVANGELIZZARE È ENTRARE MISTERO COMUNIONE CON CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAR. 2006 (VIS). Questa mattina, per l'Udienza Generale del Mercoledì, il Santo Padre Benedetto XVI ha proseguito la catechesi iniziata la settimana passata, dedicata alla chiamata e alla missione degli Apostoli. All'Udienza, tenutasi in Piazza San Pietro, hanno partecipato 35.000 fedeli.

"La lettera di San Paolo agli Efesini" - ha detto il Papa - "ci presenta la Chiesa come una costruzione edificata sul fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù. (...) I Vangeli concordano nel riferire che la chiamata degli Apostoli segnò i primi passi del ministero di Gesù".

Successivamente il Santo Padre ha spiegato la chiamata degli Apostoli alla luce delle diverse pagine evangeliche ed ha detto: "Stando al racconto di Marco e di Matteo lo scenario della chiamata dei primi Apostoli è il lago di Galilea". Gesù chiama Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni ad essere "pescatori di uomini". San Luca narra la pesca miracolosa che "offre il simbolo della missione di pescatori di uomini", affidata agli Apostoli. "Il destino di questi 'chiamati', d'ora in poi, sarà intimamente legato a quello di Gesù. L'apostolo è un inviato, ma, prima ancora, un 'esperto' di Gesù".

Per l'evangelista Giovanni il primo incontro di Gesù con i futuri Apostoli ebbe luogo sulle rive del Giordano. "La presenza dei futuri discepoli, (...) fa luce sul loro mondo spirituale. Erano uomini in attesa del Regno di Dio, desiderosi di conoscere il Messia, la cui venuta era annunciata come imminente. Basta ad essi l'indicazione di Giovanni Battista che addita in Gesù l'Agnello di Dio, perché sorga in loro il desiderio di un incontro personale con il Maestro".

"L'avventura degli Apostoli comincia così, come un incontro di persone che si aprono reciprocamente. Comincia per i discepoli una conoscenza diretta del Maestro. Essi infatti non dovranno essere annunciatori di un'idea, ma testimoni di una persona. Prima di essere mandati ad evangelizzare, dovranno 'stare' con Gesù, stabilendo con lui un rapporto personale. Su questa base, l'evangelizzazione altro non sarà che un annuncio di ciò che si è sperimentato e un invito ad entrare nel mistero della comunione con Cristo".

Il Papa ha quindi spiegato che: "Nel Vangelo Gesù sembra restringere al solo Israele la sua missione: 'Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa d'Israele'". In realtà queste espressioni "vanno comprese alla luce del suo rapporto con Israele, comunità dell'alleanza. Secondo l'attesa messianica le promesse divine sarebbero giunte a compimento quando Dio stesso, attraverso il suo Eletto, avrebbe raccolto il suo popolo come fa un pastore con il gregge".

"Gesù è il pastore escatologico, che raduna le pecore perdute della casa d'Israele e va in cerca di esse, perché le conosce e le ama" - ha concluso il Santo Padre. "Attraverso questa 'raccolta' il Regno di Dio si annuncia a tutte le genti. (...) Dopo la passione e la risurrezione di Cristo (...) il carattere universale della missione degli Apostoli diventerà esplicito. Cristo invierà gli Apostoli 'in tutto il mondo', a 'tutte le nazioni', 'fino agli estremi confini della terra'".
AG/CHIAMATA APOSTOLI/... VIS 20060322 (530)

CHIARIMENTO TITOLO PONTIFICIO "PATRIARCA DI OCCIDENTE"


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAR. 2006 (VIS). Riguardo all'assenza del titolo di "Patriarca d'Occidente" nell'Annuario Pontificio 2006, commentata in modi diversi, il Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani ha reso pubblico oggi un Comunicato.

"Dal punto di vista storico, gli Antichi Patriarchi dell'Oriente fissati dai Concili di Costantinopoli (381) e di Calcedonia (451), erano relativi ad un territorio abbastanza chiaramente circoscritto, allorché il territorio della Sede del Vescovo di Roma rimaneva vago. In Oriente, nell'ambito del sistema ecclesiastico imperiale di Giustiniano (527-565), accanto ai quattro Patriarcati Orientali (Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme), il Papa ero compreso come Patriarca d'Occidente. Inversamente, Roma privilegiò l'idea delle tre sede episcopali petrine: Roma, Alessandria ed Antiochia. Senza usare il titolo di 'Patriarca d'Occidente', il IV Concilio di Costantinopoli (869-870), il IV Concilio del Laterano (1215) ed il Concilio di Firenze (1439), elencarono il Papa come il primo degli allora cinque Patriarchi".

"Il titolo di 'Patriarca d'Occidente' fu adoperato nell'anno 642 da Papa Teodoro I. La sua fioritura avvenne nel XVI e XVII secolo, nel quadro del moltiplicarsi dei titoli del Papa; ne l'Annuario Pontificio esso apparve per la prima volta nel 1863".

"Attualmente il significato del termine 'Occidente' richiama un contesto culturale che non si riferisce soltanto all'Europa Occidentale, ma si estende dagli Stati Uniti d'America fino all'Australia e alla Nuova Zelanda, differenziandosi così da altri contesti culturali. (...) Se si vuole dare al termine 'Occidente' un significato applicabile al linguaggio giuridico ecclesiale, potrebbe essere compreso soltanto in riferimento alla Chiesa latina. Pertanto, il titolo 'Patriarca d'Occidente' descriverebbe la speciale relazione del Vescovo di Roma a quest'ultima, e potrebbe esprimere la giurisdizione particolare del Vescovo di Roma per la Chiesa latina".

"Di conseguenza, il titolo 'Patriarca d'Occidente', sin dall'inizio poco chiaro, nell'evolversi della storia diventava obsoleto e praticamente non più utilizzabile. Appare dunque privo di senso insistere a trascinarselo dietro. Ciò tanto più che la Chiesa cattolica con il Concilio Vaticano II ha trovato per la Chiesa latina nella forma delle Conferenze Episcopali e delle loro riunioni internazionali di Conferenze Episcopali, l'ordinamento canonico adeguato alle necessità di oggi".

Tralasciare il titolo di "Patriarca d'Occidente" - conclude il Comunicato - "non cambia nulla al riconoscimento, tanto solennemente dichiarato dal Concilio Vaticano II, delle antiche Chiese patriarcali. (...) La rinuncia a detto titolo vuole esprimere un realismo storico e teologico e allo stesso tempo (...) potrebbe essere di giovamento al dialogo ecumenico".
CON-UC/PATRIARCA OCCIDENTE/... VIS 20060322 (410)

ASSISTENZA E SOLIDARIETÀ NEI CONFRONTI MALATI TUBERCOLOSI


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAR. 2006 (VIS). Al termine dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, il Santo Padre ha ricordato che venerdì 24 marzo ricorre la Giornata Mondiale per la lotta contro la Tubercolosi, promossa dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

La Giornata "è un'occasione propizia per sollecitare un rinnovato impegno a livello globale" - ha detto Papa Benedetto XVI - "affinché siano rese disponibili le risorse necessarie per curare questi nostri fratelli ammalati, che spesso vivono anche in situazione di grande povertà. Incoraggio le iniziative di assistenza e di solidarietà nei loro confronti, auspicando che ad essi siano sempre assicurate dignitose condizioni di vita".
AG/GIORNATA MONDIALE TUBERCOLOSI/... VIS 20060322 (120)

martedì 21 marzo 2006

ASSEMBLEA PLENARIA PONTIFICIO CONSIGLIO CULTURA


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAR. 2006 (VIS). La "Via pulchritudinis", la bellezza intesa come cammino di evangelizzazione e di dialogo sarà quest'anno il tema dell'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura che si terrà il 27 e 28 marzo prossimi.

In un Comunicato del Dicastero si legge: "Accanto alle tradizionali prove dell'esistenza di Dio, le cinque 'vie', negli ultimi tempi si è affermato sempre più il 'pulchrum' come modo di arrivare a Dio, somma bellezza, e per trasmetter agli uomini qualcosa della vita di Dio, sia attraverso il fascino della natura che attraverso la creazione artistica".

"In un tempo che diffida delle verità forti e che mette in dubbio l'esistenza di un bene universale, la bellezza può apparire come luogo di incontro tra uomini di culture diverse, come una prima tappa nel cammino che conduce alla riscoperta del 'verum' e del 'bonum'".

L'Assemblea che conta la partecipazione di Cardinali, Vescovi, Sacerdoti e laici provenienti dai cinque continenti si articolerà attorno a tre grandi questioni: la bellezza della natura, la bellezza dell'arte, la bellezza della santità cristiana. Partendo dalle fondamenta di un'estetica teologica, sulla scia dei grandi pensatori del XX secolo, si esamineranno le grandi sfide della Chiesa in questo inizio di secolo: le minacce di un nuovo laicismo e dell'indifferenza religiosa; il miraggio della bellezza nelle sette e nei nuovi movimenti religiosi; la contemplazione del creato e i nuovi dibattiti attorno all'evoluzione e alla salvaguardia della natura; lo sfruttamento del patrimonio artistico cristiano in vista di una nuova evangelizzazione; la bellezza della liturgia e la santità.
CON-C/VIA PULCHRITUDINIS/... VIS 20060321 (270)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 21 MAR. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Membro del Consiglio Speciale per l'America della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, l'Arcivescovo José María Arancibia, di Mendoza (Argentina).
NA/.../ARANCIBIA VIS 20060321 (40)

CONCISTORO 24 MARZO: 193 MEMBRI COLLEGIO CARDINALIZIO


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAR. 2001 (VIS). Venerdì prossimo 24 marzo il Santo Padre Benedetto XVI terrà il primo Concistoro Ordinario Pubblico del Suo Pontificato nel quale procederà alla creazione di 15 nuovi Cardinali, portando a 193 il numero dei membri del Collegio Cardinalizio, fra i quali 120 Cardinali elettori, cioè i Cardinali che hanno meno di 80 anni e godono del diritto di partecipare al Conclave per eleggere il nuovo Papa.

A partire dal 24 marzo, l'Europa conterà 100 Cardinali, dei quali 60 elettori. Il continente americano conterà 52 Cardinali (America del Nord 20, America Latina 32), dei quali 36 elettori. I Cardinali dell'Africa saranno 17 (9 elettori), dell'Asia 20 (13 elettori) e l'Oceania conterà 4 Cardinali (2 elettori).

Il paese che conta il numero più elevato di Cardinali è l'Italia con 40, compresi i tre Cardinali che saranno creati il 24 marzo, seguito dagli Stati Uniti che conta 15 Cardinali e da Spagna e Francia che contano rispettivamente 9 Cardinali.

Il Concistoro per la creazione dei nuovi Cardinali di domani seguirà il nuovo rito introdotto in occasione del Concistoro del 28 giugno 1991. Dopo il saluto liturgico, il Santo Padre leggerà la formula di creazione e proclamerà solennemente i nomi dei nuovi Cardinali. Il primo dei nuovi Cardinali, a nome di tutti, rivolgerà al Santo Padre un indirizzo di omaggio.

Dopo la Liturgia della Parola, Benedetto XVI terrà l'omelia, seguita dalla professione di fede, dal giuramento dei nuovi Cardinali, dall'imposizione della berretta cardinalizia e dall'assegnazione del Titolo della Chiesa o della Diaconia quale segno di partecipazione alla sollecitudine pastorale del Pontefice nell'Urbe.

Il Santo Padre consegna infine la Bolla di creazione cardinalizia e di assegnazione del Titolo o della Diaconia e scambia con i nuovi Cardinali l'abbraccio di pace, che a loro volta i Cardinali scambiano fra loro. Il rito si conclude con la preghiera dei Fedeli, la recita del Padre Nostro e la Benedizione Finale.
…/CONCISTORO:COLLEGIO CARDINALIZIO/… VIS 20060321 (330)

lunedì 20 marzo 2006

LO SPRECO DELL'ACQUA È MORALMENTE INACCETTABILE


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAR. 2006 (VIS). Una Delegazione della Santa Sede partecipa al IV Forum Mondiale sull'Acqua in corso a Città del Messico (Messico), dal 16 al 22 marzo. Convocato ogni tre anni, su iniziativa del Consiglio Mondiale dell'Acqua, il Forum intende sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi relativi all'acqua e promuovere la partecipazione e il dialogo fra i molteplici settori interessati a fare sentire la propria influenza sulle decisioni politiche per favorire lo sviluppo sostenibile.

A Città del Messico la Delegazione Santa Sede ha presentato un Documento che aggiorna quello elaborato dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace per il III Forum Mondiale dell'Acqua (Kyoto, Giappone, 2003), dal titolo: "L'acqua, elemento essenziale per la vita". Il testo sottolinea l'enunciato che l'acqua è un bene fondamentale per lo sviluppo e un diritto di tutti gli esseri umani, riconosce l'importanza dell'acqua nelle tradizioni religiose e ribadisce il concetto che sia i governi, sia la comunità internazionale, devono affrontare il problema dell'acqua, a livello sociale, economico, politico e ambientale.

Il Documento aggiornato sottolinea il ruolo essenziale dell'acqua per la pace e la sicurezza, precisando che numerosi conflitti hanno origine per il controllo delle risorse idriche e pone come esempio la grave siccità che ha intensificato le tensioni etniche nel Corno d'Africa e le dispute nei Paesi del Medio Oriente per il possesso dei terreni irrigati. Nella sezione del Documento intitolato "Una cultura dell'acqua" si pone in rilievo l'immoralità dello spreco dell'acqua nei paesi sviluppati dove i cittadini non si rendono conto di vivere in condizioni privilegiate e non pensano "alle conseguenze che lo spreco dell'acqua arreca alla vita dei nostri fratelli e sorelle nel resto del mondo".

Le due sezioni finali del Documento sono dedicate alla gestione delle risorse idriche e alla risposta alle catastrofi naturali. "Le decisioni relative alla distribuzione dell'acqua" - si legge nel testo - "devono anche rispondere a criteri di giustizia. Si deve promuovere il diritto umano all'accesso all'acqua e a servizi igienici sicuri in modo da ridurre le disparità esistenti e promuovere il benessere delle persone meno fortunate".

Riguardo alle catastrofi naturali, il Documento rileva che molte di esse si verificano non soltanto per cause naturali ma anche "per l'uso e lo sfruttamento irresponsabile delle risorse della terra. I paesi poveri, devono essere incoraggiati, con l'aiuto dei paesi ricchi, ad investire risorse per ridurre le conseguenze delle inondazioni e della siccità. Si devono promuovere tali iniziative con l'attivo coinvolgimento delle comunità locali che devono essere informate in maniera particolareggiata sulle ripercussioni sull'ambiente e sulla loro vita di ogni infrastruttura edificata allo scopo di ridurre la vulnerabilità alle catastrofi naturali".

"L'essere umano è al centro della preoccupazione espressa nel Documento aggiornato", conclude il testo ribadendo che: "Obiettivo fondamentale di tutti gli sforzi deve essere il benessere di uomini, donne, bambini, famiglie, comunità che vivono nei luoghi più poveri del mondo e soffrono a causa della scarsità e dell'uso dissennato delle risorse idriche".
DELSS/IV FORUM MONDIALE ACQUA/CITTÀ MESSICO VIS 20060320 (500)

QUANDO LA VERITÀ È OLTRAGGIATA SI SCATENANO INGIUSTIZIE


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAR. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, e i Rappresentanti della Santa Sede presso le Organizzazioni Internazionali.

"La presenza della Santa Sede presso gli Organismi Internazionali Intergovernativi" - ha detto il Papa nel suo discorso - "rappresenta un contributo fondamentale al rispetto dei diritti umani e del bene comune e, pertanto, all'autentica libertà ed alla giustizia".

"Le relazioni fra gli Stati e negli Stati" - ha proseguito il Pontefice - "sono giuste nella misura in cui esse rispettano la verità. Quando, invece, la verità è oltraggiata, la pace è minacciata, il diritto viene compromesso, allora, con logica conseguenza, si scatenano le ingiustizie".

Benedetto XVI ha sottolineato che tali ingiustizie "assumono anche molti volti; per esempio, il volto del disinteresse o del disordine, che giunge a ledere la struttura di quella cellula originante della società, che è la famiglia; oppure il volto della prepotenza o dell'arroganza, che può arrivare fino all'arbitrio, mettendo a tacere chi non ha voce o non ha forza per farla udire, come avviene nel caso dell'ingiustizia che, oggi, è forse la più grave, ossia quella che sopprime la vita umana nascente".

Il Papa ha concluso il suo discorso esortando i Rappresentanti delle Organizzazioni Internazionali con queste parole: "Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti". Questo criterio dell'azione divina, di perdurante attualità, vi sproni a non meravigliarvi (...) davanti alle difficoltà e alle incomprensioni. Sapete, infatti, che, attraverso di esse, partecipate con autorevolezza alla responsabilità profetica della Chiesa, che intende continuare a levare la sua voce in difesa dell'uomo, anche quando la politica degli Stati o la maggioranza dell'opinione pubblica si muovono in direzione contraria. La verità, infatti, trova forza in se stessa e non nel numero dei consensi che riceve".
AC/VERITÀ:GIUSTIZIA/SODANO VIS 20060320 (320)

VESCOVI CAMERUN: EVANGELIZZAZIONE, FAMIGLIA, PACE


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAR. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i Presuli della Conferenza Episcopale del Camerun, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

Il Papa ha esortato i Vescovi a "far penetrare il Vangelo nel più profondo delle culture e delle tradizioni del vostro popolo, caratterizzate dalla ricchezza dei valori umani, spirituali e morali, senza cessare di purificare le culture, per mezzo di una necessaria conversione, di tutto ciò che in esse si oppone alla pienezza della verità".

Ribadendo che la situazione economica e sociale sfavorevole "rende fragile il legame sociale ed implica la perdita di un certo numero di valori tradizionali quali la famiglia, la condivisione, l'attenzione ai bambini e ai giovani, il senso della gratuità, il rispetto degli anziani", il Santo Padre ha affermato che: "L'offensiva delle sette, (...) il flagello dell'Aids, sono le sfide alle quali voi siete chiamati a dare risposte teologiche e pastorali precise, per evangelizzare in profondità il cuore degli uomini e per risvegliarne la coscienza".

Benedetto XVI ha auspicato che "la ricchezza delle vostre predicazioni" unita ad "una adeguata formazione iniziale e permanente dei catechisti" susciti "un nuovo slancio di santità nelle comunità".

"Mi rallegro per il numero crescente di sacerdoti e seminaristi nel vostro Paese" -ha proseguito il Pontefice - "e rendo grazie anche per il lavoro paziente dei missionari che li hanno preceduti. (...) La ricerca dell'unità al servizio della missione vi invita ad essere attenti ai legami di comunione fraterna con i vostri sacerdoti". Il Santo Padre ha invitato i presbiteri a meditare "sulle esigenze che la carità pastorale richiede, in particolare sulla necessità di una vita casta vissuta nel celibato, in conformità con la legge della Chiesa, su un giusto esercizio dell'autorità e su un sano rapporto con i beni materiali".

Ricordando che nei loro rapporti quinquennali i Vescovi hanno menzionato le sfide che la famiglia deve affrontare, il Papa ha auspicato la promozione di "una pastorale familiare che offra ai giovani un'educazione affettiva e morale esigente, preparandoli ad impegnarsi a vivere l'amore coniugale in maniera responsabile, condizione tanto importante per la stabilità delle famiglie e della società intera".

Al termine del suo discorso, Benedetto XVI ha sottolineato la necessità di consolidare "i rapporti fraterni con le altre confessioni cristiane e con i credenti di altre religioni, per manifestare l'amore del Cristo Salvatore che fa nascere fra gli uomini il desiderio di vivere in pace e di formare un popolo di fratelli".

"Che la Chiesa del Camerun" - ha esclamato il Papa - "in questa regione dell'Africa centrale tanto martirizzata dalle guerre, rimanga sempre più segno tangibile della pace da edificare, una pace che superi i ripiegamenti di identità o di etnia, che bandisca la tentazione della vendetta e del risentimento, e che stabilisca nuovi rapporti fra gli uomini, fondati sulla giustizia e sulla carità".
AL/.../CAMERUN VIS 20060320 (490)

TORNI PIENA COMUNIONE CHIESA ARMENA CON VESCOVO DI ROMA


CITTA' DEL VATICANO, 20 MAR. 2006 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina Sua Beatitudine Nerses Bedros XIX Tarmouni, Patriarca di Cilicia degli Armeni (Libano), accompagnato dai membri del Sinodo Patriarcale e da un gruppo di pellegrini.

Nel suo discorso il Papa ha ricordato le sofferenze patite lungo i secoli dal Popolo armeno "in nome della fede cristiana negli anni della terribile persecuzione che resta nella storia col nome tristemente significativo di 'metz yeghèrn', il grande male'".

Tuttavia, ha proseguito Papa Benedetto, "Gli Armeni, che si sono sempre sforzati di integrarsi con la loro operosità e la loro dignità nelle società in cui si sono venuti a trovare, continuano a testimoniare anche oggi la loro fedeltà al Vangelo".

Ricordando che la Comunità armeno-cattolica è sparsa in molti Paesi, il Santo Padre ha affermato che "In Medio Oriente, in Cilicia e, successivamente, in Libano, la Provvidenza ha collocato il Patriarcato degli armeno-cattolici: ad esso, tutti i fedeli armeno-cattolici guardano come a saldo punto di riferimento spirituale per la loro secolare tradizione culturale e liturgica".

"Diverse Chiese" - ha continuato il Pontefice - "che riconoscono in San Gregorio l'Illuminatore il comune Padre fondatore, sono fra loro divise, anche se negli ultimi decenni tutte hanno ripreso un dialogo cordiale e fruttuoso, al fine di riscoprire le comuni radici. Incoraggio questa ritrovata fraternità e collaborazione, auspicando che da essa scaturiscano nuove iniziative per un percorso verso la piena unità. E se gli avvenimenti storici hanno visto la frammentazione della Chiesa armena, la Divina Provvidenza farà sì che un giorno essa torni ad essere unita con una sua Gerarchia in fraterna sintonia interna e in piena comunione con il Vescovo di Roma".

"Di questa auspicata unità è stato un segno confortante la celebrazione dei 1700 anni di fondazione della Chiesa armena, con la partecipazione dell'amato mio Predecessore Giovanni Paolo II".

Papa Benedetto ha concluso il suo discorso affermando: "Vogliamo essere tutti strumenti a disposizione di Cristo; Egli, che è Via, Verità e Vita, ci conceda di perseverare con ogni nostra forza, perché vi sia quanto prima un solo gregge sotto un solo Pastore".
AC/UNITÀ/CHIESA ARMENIA VIS 20060320 (370)

SAN GIUSEPPE: ESEMPIO FEDE NEL DIO CHE GUIDA EVENTI STORIA


CITTA' DEL VATICANO, 19 MAR. 2006 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato a San Giuseppe, la cui celebrazione liturgica è stata posticipata a domani lunedì, le meditazioni che precedono la recita dell'Angelus con le migliaia di pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

Il Papa ha ricordato che di San Giuseppe era molto devoto Giovanni Paolo II "il quale gli dedicò l'Esortazione apostolica 'Redemptoris Custos' - Custode del Redentore - e sicuramente ne sperimentò l'assistenza nell'ora della morte" ed ha spiegato l'importanza della figura del padre putativo di Gesù nella storia della salvezza. "Appartenendo egli alla tribù di Giuda" - ha detto Benedetto XVI - "legò Gesù alla discendenza davidica, così che, realizzando le promesse sul Messia, il Figlio della Vergine Maria può dirsi veramente 'figlio di David'. Il Vangelo di Matteo, in modo particolare, pone in risalto le profezie messianiche che trovarono compimento mediante il ruolo di Giuseppe: la nascita di Gesù a Betlemme; il suo passaggio attraverso l'Egitto, dove la santa Famiglia si era rifugiata; il soprannome di 'Nazzareno'".

"San Giuseppe fu "al pari della sposa Maria, autentico erede della fede di Abramo: fede nel Dio che guida gli eventi della storia secondo il suo misterioso disegno salvifico. La sua grandezza, al pari di quella di Maria, risalta ancor più perché la sua missione si è svolta nell'umiltà e nel nascondimento della casa di Nazaret. Del resto, Dio stesso, nella Persona del suo Figlio incarnato, ha scelto questa via e questo stile nella sua esistenza terrena".

"Dall'esempio di San Giuseppe viene a tutti noi un forte invito a svolgere con fedeltà, semplicità e modestia il compito che la Provvidenza ci ha assegnato. Penso anzitutto ai padri e alle madri di famiglia, e prego perché sappiano sempre apprezzare la bellezza di una vita semplice e laboriosa, coltivando con premura la relazione coniugale e compiendo con entusiasmo la grande e non facile missione educativa".

Il Papa ha concluso le sue meditazioni con queste parole: "Ai Sacerdoti, che esercitano la paternità nei confronti delle comunità ecclesiali San Giuseppe ottenga di amare la Chiesa con affetto e piena dedizione, e sostenga le persone consacrate nella loro gioiosa e fedele osservanza dei consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza. Protegga i lavoratori di tutto il mondo, perché contribuiscano con le loro varie professioni al progresso dell'intera umanità e aiuti ogni cristiano a realizzare con fiducia e con amore la volontà di Dio, cooperando così al compimento dell'opera della salvezza".

Al termine della recita dell'Angelus, Papa Benedetto ha ricordato che quest'anno ricorre il V centenario dei Musei Vaticani che Giovanni Paolo II ha definito "una delle più importanti porte della Santa Sede aperte sul mondo" ed ha affermato: "Questa istituzione offre infatti un importante contributo alla missione della Chiesa, comunicando a milioni di persone le verità cristiane con il linguaggio dell'arte".
ANG/SAN GIUSEPPE:MUSEI VATICANI/... VIS 20060320 (460)

LAVORO NEL RISPETTO DIGNITÀ UMANA E SERVIZIO BENE COMUNE


CITTA' DEL VATICANO, 19 MAR. 2006 (VIS). Alle 9:30 di questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto nella Basilica Vaticana la Santa Messa per i lavoratori, nel ricordo di San Giuseppe, la cui solennità si celebra domani lunedì, poiché il 19 marzo ha coinciso quest'anno con la III Domenica di Quaresima.

Con il Papa hanno concelebrato il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale del Santo Padre per la Diocesi di Roma e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana; il Vescovo Giuseppe Betori, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana ed il Vescovo Arrigo Miglio, Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, il quale ha rivolto, all'inizio della celebrazione, un indirizzo di omaggio al Santo Padre Benedetto XVI con gli auguri per il Suo onomastico.

Benedetto XVI ha ricordato nell'omelia che la Bibbia "mostra come il lavoro appartenga alla condizione originaria dell'uomo" e fa parte del "progetto divino". "Lo stesso Figlio di Dio" - ha detto il Papa - "facendosi in tutto simile a noi, si dedicò per molti anni ad attività manuali, tanto da essere conosciuto come il 'figlio del carpentiere'".

"La Chiesa" - ha proseguito il Pontefice - "ha sempre mostrato, specialmente nell'ultimo secolo, attenzione e sollecitudine per questo ambito della società, come testimoniano i numerosi interventi sociali del Magistero e l'azione di molteplici associazioni di ispirazione cristiana, alcune delle quali sono oggi qui convenute a rappresentare l'intero mondo dei lavoratori".

Il Papa ha sottolineato che: "Il lavoro riveste primaria importanza per la realizzazione dell'uomo e per lo sviluppo della società, e per questo occorre che esso sia sempre organizzato e svolto nel pieno rispetto dell'umana dignità e al servizio del bene comune. Al tempo stesso, è indispensabile che l'uomo non si lasci asservire dal lavoro, che non lo idolatri, pretendendo di trovare in esso il senso ultimo e definitivo della vita. Al riguardo, giunge opportuno l'invito contenuto nella prima lettura: 'Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: sei giorni faticherai e farai ogni lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio'. Il sabato è giorno santificato, cioè consacrato a Dio, in cui l'uomo comprende meglio il senso della sua esistenza, ed anche dell'attività lavorativa. Si può, pertanto, affermare che l'insegnamento biblico sul lavoro trova il suo coronamento nel comandamento del riposo".

Ribadendo che "l'attività lavorativa deve servire al vero bene dell'umanità", il Santo Padre ha affermato che: "Perché ciò avvenga non basta la pur necessaria qualificazione tecnica e professionale, non è sufficiente nemmeno la creazione di un ordine sociale giusto e attento al bene di tutti. Occorre vivere una spiritualità che aiuti i credenti a santificarsi attraverso il proprio lavoro, imitando San Giuseppe, che ogni giorno ha dovuto provvedere alle necessità della Santa Famiglia con le sue mani e che per questo la Chiesa addita quale Patrono dei lavoratori. La sua testimonianza mostra che l'uomo è soggetto e protagonista del lavoro".

Benedetto XVI ha concluso l'omelia affidando a San Giuseppe "i giovani che a fatica riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro, i disoccupati e coloro che soffrono i disagi dovuti alla diffusa crisi occupazionale".

"Insieme con Maria, sua sposa, vegli San Giuseppe su tutti i lavoratori ed ottenga per le famiglie e l'intera umanità serenità e pace. Guardando a questo grande Santo apprendano i cristiani a testimoniare in ogni ambito lavorativo l'amore di Cristo, sorgente di solidarietà e di stabile pace".
HML/SAN GIUSEPPE/... VIS 20060320 (580)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 20 MAR. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale del Camerun, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Adalbert Ndzana, di Mbalmayo.

- Il Vescovo Jérôme Owono-Mimboe, di Obala.

- Il Vescovo Raphaël Marie Ze, di Sangmélima.

Sabato 18 marzo il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale del Camerun, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Simon-Victor Tonyé Bakot, di Yaoundé.

- Il Vescovo Emmanuel Bushu, di Yagoua.

- Il Vescovo Jean-Marie Benoît Bala, di Bafia, con il Vescovo emerito Athanase Bala, C.S.Sp.

- Il Vescovo Jean Mbarga, di Ebolowa-Kribi.

- L'Arcivescovo Antonio Franco, Nunzio Apostolico in Israele e Cipro e Delegato Apostolico in Gerusalemme e Palestina.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/.../... VIS 20060320 (160)

CONCISTORO DEL 24 MARZO, VISITE DI CORTESIA

CITTA' DEL VATICANO, 20 MAR. 2006 (VIS). Una Notificazione dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, annuncia che venerdì 24 marzo, alle 10:30, sul sagrato della Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI terrà un Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione di 15 nuovi Cardinali.

Le visite di cortesia ai nuovi Cardinali si svolgeranno nel pomeriggio dello stesso giorno, dalle ore 16:30 alle ore 18:30, nel Palazzo Apostolico.

SALA REGIA: Cardinale William Joseph Levada e Cardinale Sean Patrick O'Malley, O.F.M.Cap.

AULA DELLE BENEDIZIONI: Cardinale Jorge Liberato Urosa Savino, Cardinale Gaudencio B. Rosales, Cardinale Nicholas Cheong Jinsuk, Cardinale Joseph Zen Ze-kiun, S.D.B., Cardinale Peter Poreku Dery e Cardinale Albert Vanhoye, S.I.

SALA DUCALE: Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo e Cardinale Agostino Vallini.

SALA DEI PARAMENTI 1: Cardinale Carlo Caffarra

SALA DEI PARAMENTI 2: Cardinale Franc Rodé

SALA PONTEFICI: Cardinale Stanislaw Dziwisz.

GALLERIA LAPIDARIA: Cardinale Jean-Pierre Ricard e Cardinale Antonio Canizares Llovera.

Sabato 25 marzo, Solennità dell'Annunciazione del Signore, alle ore 10:30 in Piazza San Pietro, avrà luogo la solenne Cappella Papale, durante la quale il Santo Padre presiederà la celebrazione della Santa Messa con i nuovi Cardinali ai quali consegnerà l'Anello cardinalizio.
OCL/CONCISTORO:VISITE CORTESIA/... VIS 20060320 (200)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 20 MAR. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignore Gerardo Rocconi, finora Vicario Generale della Diocesi di Senigallia (Italia), Vescovo di Jesi (superficie: 315; popolazione: 76.200; cattolici: 74.400; sacerdoti: 56; religiosi: 76; diaconi permanenti: 8), Italia. Il Vescovo eletto è nato a Corinaldo (Ancona), nel 1949 ed è stato ordinato sacerdote nel 1973. Succede al Vescovo Oscar Serfilippi, O.F.M.Conv., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

Sabato 18 marzo è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Jose Serofia Palma, finora Vescovo di Calbayog (Filippine), Arcivescovo di Palo (superficie: 4.620; popolazione: 1.603.000; cattolici: 1.283.000; sacerdoti: 144; religiosi: 144), Filippine. L'Arcivescovo eletto è nato a Dingle (Filippine) nel 1950, è stato ordinato sacerdote nel 1976 ed ha ricevuto la consacrazione episcopale nel 1998. Il Vescovo Serofia Palma succede all'Arcivescovo Pedro R. Dean, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Monsignore Rodolfo Fontiveros Beltran, Vicario Apostolico di Bontoc-Lagawe (superficie: 4.615; popolazione: 307.348; cattolici: 202.754; sacerdoti: 30; religiosi: 23), Filippine. Il Vescovo eletto, finora Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Tuguegarao (Filippine), è nato a Gattaran - Cagayan (Filippine) nel 1948 ed è stato ordinato sacerdote nel 1976.

- Ha elevato la Missio sui iuris in Kyrgyzstan al rango di Amministrazione Apostolica ed ha nominato il Padre Nikolaus Messmer, primo Amministratore Apostolico della medesima circoscrizione ecclesiastica. Il Vescovo eletto è nato nel 1954 a Karaganda (Kazakhstan), è stato ordinato sacerdote nel 1989 e nel 2001 ha emesso la professione religiosa nella Compagnia di Gesù. È stato finora Rettore del Preseminario della Diocesi della "Trasfigurazione" a Novosibirsk nella Federazione Russa.
NER:RE:NA/.../... VIS 20060320 (300)

venerdì 17 marzo 2006

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 17 MAR. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Sette Presuli della Conferenza Episcopale del Camerun, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Antoine Ntalou, di Garoua.

- Il Vescovo Jean-Bosco Ntep, di Edéa

- Il Vescovo Dieudonné Bogmis, di Eséka.

- Il Vescovo Dieudonné Watio, di Nkongsamba, con il Vescovo emerito Thomas Nkuissi.

- Il Vescovo Philippe Albert-Joseph Stevens, di Maroua-Mokolo.

- Il Vescovo Joseph Djida, O.M.I., di Ngaoundéré.

Nel pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva l'Arcivescovo William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AL:AP/.../... VIS 20060317 (100)

SCAMBIO MESSAGGI PAPA BENEDETTO XVI E PATRIARCA ALESSIO II


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAR. 2006 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico lo scambio di messaggi, del febbraio scorso, fra il Santo Padre Benedetto XVI e Sua Santità Alessio II, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie.

Nel corso di un colloquio a Mosca, il 20 febbraio scorso, il Cardinale Roger Etchegaray, Vice-Decano del Collegio Cardinalizio, ha consegnato al Patriarca un Messaggio del Santo Padre, accompagnato dal dono della medaglia d'oro del Pontificato. A sua volta, Sua Santità Alessio II, al termine di una solenne Liturgia nella Cattedrale di San Salvatore, in occasione del suo compleanno ed onomastico, ha consegnato al Cardinale Etchegaray una Lettera ed una croce pettorale, quale segno di gratitudine e di stima.

Nel suo Messaggio il Papa scrive di associarsi "spiritualmente, invocando dal Signore abbondanti benedizioni per la Sua Persona e il Suo ministero, generosamente dedito alla grande causa del Vangelo".

"I gesti e le parole di rinnovata fraternità fra Pastori del gregge del Signore stanno ad indicare come una sempre più intensa collaborazione nella verità e nella carità contribuisca ad incrementare lo spirito di comunione, che deve guidare i passi di tutti i battezzati".

Benedetto XVI afferma che: "Il mondo contemporaneo ha bisogno di sentire voci che indicano la via della pace, del rispetto per tutti, della condanna di ogni violenza, della superiore dignità di ogni persona e degli innati diritti che le competono".

Sua Santità Alessio II ringrazia il Santo Padre Benedetto XVI per i suoi cordiali auguri e scrive: "Nel nostro tempo, in cui il secolarismo sta rapidamente sviluppandosi, il cristianesimo si trova di fronte a gravi sfide che necessitano di una comune testimonianza".

"Sono convinto che uno dei compiti prioritari per le nostre Chiese, che possiedono una visione comune su numerosi problemi attuali del mondo contemporaneo, debba essere oggi la difesa e l'affermazione all'interno della società dei valori cristiani, di cui l'umanità vive da più di un millennio. Spero che a ciò contribuirà anche la rapida risoluzione dei problemi che si interpongono tra le due Chiese".

Il Patriarca Alessio conclude la lettera ricambiando "a Vostra Santità gli auguri di buona salute, invocando il copioso aiuto divino nell'adempimento dell'alto ufficio di Primate della Chiesa Cattolica Romana".
BXVI-LETTERA/AUGURI/ALESSIO II VIS 20060317 (380)

MEZZI COMUNICAZIONE: TENDERE BENE COMUNE E NON PROFITTO


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAR. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Vaticano l'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e i partecipanti all'Assemblea Plenaria Annuale del Dicastero.

Il Papa ha elogiato l'impegno di tutti nello "importante apostolato" delle comunicazioni sociali "sia come forma diretta di evangelizzazione, che come contributo alla promozione di tutto ciò che è buono e vero per la società umana". Successivamente Benedetto XVI ha fatto riferimento al Suo primo Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali dedicato al concetto di mezzi di comunicazione come "rete che facilita la comunicazione, la comunione e la cooperazione".

Nel Messaggio, il Santo Padre ricorda inoltre che "il Decreto del Concilio Vaticano II 'Inter Mirifica' aveva già riconosciuto l'enorme potere dei media nell'informare la mente degli individui e nel dare forma ai loro pensieri. Quaranta anni dopo ci rendiamo conto, più cha mai, dell'urgente necessità di convogliare quel potere a beneficio di tutta l'umanità".

Successivamente, citando le parole di San Paolo nella Lettera di agli Efesini "non siete più stranieri né ospiti, ma concittadini dei santi e familiari di Dio", Papa Benedetto scrive: "Questo sublime ritratto di una vita di comunione impegna tutti gli aspetti della nostra vita come cristiani e per voi, in modo particolare, si traduce nella sfida di incoraggiare le comunicazioni sociali e le industrie di intrattenimento perché siano protagoniste di verità e promotrici di pace".

Per affrontare tale sfida, prosegue il Pontefice, "tale impegno esige solidi valori da parte di coloro che operano nell'industria dei mezzi di comunicazione così ricca di influenza, per garantire che la promozione del bene comune non sia mai sacrificata ad una ricerca egoista del profitto o a un programma ideologico poco credibile".

Benedetto XVI ha sottolineato ancora che un altro argomento di capitale importanza è "l'urgente necessità di mantenere e sostenere il matrimonio e la vita familiare, fondamento di ogni cultura e società" e in merito ha ribadito che occorre presentare ai bambini e ai giovani "modelli edificanti di vita e di amore umano", che non degradino né mettano in ridicolo "la dignità che Dio ha dato ad ogni persona umana, né minino il valore della famiglia".

Il Papa conclude il suo Messaggio invitando i responsabili dei mezzi di comunicazione a promuovere il bene e la verità "in particolare rispetto al significato dell'esistenza umana e sociale, e a denunciare ciò che è falso, particolarmente le tendenze perniciose che erodono il tessuto della società civile".
AC/PLENARIA:COMUNICAZIONI SOCIALI/FOLEY VIS 20060317 (430)

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 17 MAR. 2006 (VIS). Di seguito riportiamo i dati dei Presuli mancati nelle ultime settimane:

- Il Cardinale Pio Taofinu'u, Arcivescovo emerito di Samoa-Apia (Isole Samoa), il 20 gennaio, all'età di 82 anni.

- Il Vescovo João José Burke, O.F.M., di Miracema do Tocantins (Brasile), il 14 marzo all'età di 70 anni.

- L'Arcivescovo Giovanni Ceirano, Nunzio Apostolico, il 30 gennaio, all'età di 78 anni.

- Il Vescovo Jean Hermil, emerito di Viviers (Francia), il 10 marzo, all'età di 88 anni.

- Il Vescovo Antonio de Hornedo Correa, emerito di Chachapoyas (Perù), il 10 gennaio, all'età di 90 anni.

- L'Arcivescovo Mario Epifano Abdallah Mgulunde, di Tabora (Tanzania), il 14 marzo, all'età di 74 anni.

- Il Vescovo John Joseph Paul, emerito di La Crosse (Stati Uniti d'America), il 5 marzo, all'età di 87 anni.

- L'Arcivescovo Donato Squicciarini, Nunzio Apostolico (Italia), il 5 marzo, all'età di 78 anni.

- Il Vescovo Ramón Artemio Staffolani, emerito di Villa de la Concepción del Rio Cuarto (Argentina), l'8 marzo, all'età di 75 anni.

- L'Arcivescovo Antonio Maria Travia, già Elemosiniere di Sua Santità, il 5 febbraio, all'età di 92 anni.
.../DEFUNTI/... VIS 20060317 (190)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAR. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignore Heiner Koch, Vescovo Ausiliare di Köln (superficie. 6.181; popolazione: 5.370.000; cattolici: 2.196.771; sacerdoti: 1.316; religiosi: 2.509; diaconi permanenti: 292), Germania. Il Vescovo eletto è nato a Düsseldorf (Germania) nel 1954 ed è stato ordinato sacerdote nel 1980. È stato finora Pro-Vicario Generale, Direttore dell'Ufficio Pastorale della Curia Arcivescovile e Canonico del Capitolo Metropolitano.
NEA/.../KOCH VIS 20060317 (70)

giovedì 16 marzo 2006

RELIGIONI MONOTEISTE: COOPERARE NELLA GIUSTIZIA E PACE


CITTA' DEL VATICANO, 16 MAR. 2006 (VIS). Nel ricevere questa mattina in Vaticano una Delegazione dell'American Jewish Committe (Comitato Ebraico Americano), il Santo Padre Benedetto XVI ha auspicato che l'incontro "incoraggi gli sforzi per consolidare l'amicizia fra il popolo ebraico e la Chiesa cattolica".

Successivamente il Papa ha fatto riferimento alla recente celebrazione del 40° anniversario della Dichiarazione del Concilio Vaticano II "Nostra aetate" ed ha sottolineato che essa "ha accresciuto il nostro comune desiderio di conoscerci meglio e di sviluppare un dialogo caratterizzato dal rispetto e dall'amore reciproco".

"Gli ebrei e i cristiani hanno un ricco patrimonio comune" - ha soggiunto il Santo Padre - "In molti modi ciò rende unico il nostro rapporto fra le religioni del mondo. La Chiesa non può mai dimenticare quel popolo eletto con il quale Dio stabilì una santa alleanza".

"l'Ebraismo, il Cristianesimo e l'Islam credono in un solo Dio, Creatore del cielo e della terra. Ne consegue che le tre religioni monoteistiche sono chiamate a cooperare l'una con l'altra per il bene comune dell'umanità, servendo la causa della giustizia e della pace nel mondo. Ciò è specialmente importante oggi quando occorre dedicare particolare attenzione ad insegnare il rispetto di Dio, delle religioni e dei loro simboli, dei luoghi santi e dei luoghi di culto".

Il Santo Padre ha concluso il breve discorso ricordando che i leader religiosi "hanno la responsabilità di adoperarsi per la riconciliazione attraverso l'autentico dialogo ed atti di solidarietà umana" ed ha augurato ai membri del Comitato Ebraico Americano che la presente visita "vi riconfermi nel vostro impegno ad edificare ponti di comprensione attraverso tutte le barriere".
AC/.../COMITATO EBRIACO AMERICANO VIS 20060316 (280)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 16 MAR. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale del Camerun, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Cardinale Christian Wiyghan Tumi, Arcivescovo di Douala.

- Il Vescovo Samuel Kleda, di Batouri.

- Il Vescovo Jan Ozga, di Doumé-Abong'Mbang.

- Il Vescovo Eugeniusz Juretzko, O.M.I., di Yokadouma.

- Il Vescovo Joseph Atanga, S.I., di Bafoussam.

- Il Vescovo Paul Hinder, O.F.M.Cap.,Vicario Apostolico di Arabia.

- Il Vescovo Camillo Ballin, M.C.C.I., Vicario Apostolico di Kuwait.

Nel pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva:

- Il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AL:AP/.../... VIS 20060316 (130)
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