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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 27 febbraio 2006

VISITA AL PAPA CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE DI ROMA


CITTA' DEL VATICANO, 25 FEB. 2006 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato i membri del XVII Gruppo del Corpo della Polizia Municipale di Roma.

"La vostra quotidiana attività" - ha detto il Papa - "esige un costante impegno, perché la zona attorno al Vaticano è frequentata da tanta gente e il traffico è intenso".

Ringraziando i membri del Corpo per il servizio prestato "con professionalità e dedizione", il Santo Padre ha sottolineato che: "Di professionalità e dedizione avete dato prova, in modo particolare, durante i memorabili e concitati giorni della malattia, della morte e dei funerali dell'amato Papa Giovanni Paolo II, come pure in occasione della mia elezione a Sommo Pontefice, nel mese di aprile dello scorso anno".

Benedetto XVI ha concluso il suo discorso auspicando che la vicinanza alla tomba dell'Apostolo Pietro e la possibilità di assistere "a incontri del Papa con i fedeli o a celebrazioni liturgiche in Piazza San Pietro" aiuti i membri del Corpo "a crescere spiritualmente e a sentire sempre accanto a voi la presenza di Cristo. Con il suo aiuto potrete svolgere la vostra attività serenamente, consapevoli di rendere un servizio alla comunità".
AC/.../POLIZIA MUNICIPALE ROMA VIS 20060227 (210)

OBOLO SAN PIETRO: SEGNO DI COMUNIONE CON IL PAPA


CITTA' DEL VATICANO, 25 FEB. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Soci del Circolo San Pietro, che ogni anno, subito dopo la festa della Cattedra di San Pietro Apostolo, affidano al Papa l'Obolo di San Pietro, raccolto nella Diocesi di Roma durante l'anno trascorso.

"È un gesto che ha valore non soltanto pratico" - ha detto il Santo Padre - "ma anche fortemente simbolico, come segno di comunione col Papa e di attenzione alle necessità dei fratelli e per questo il vostro servizio possiede un valore squisitamente ecclesiale".

Ricordando che la seconda parte dell'Enciclica "Deus caritas est" è dedicata "all'esercizio della carità da parte della Chiesa quale 'comunità d'amore'", Benedetto XVI ha affermato di aver tracciato in essa un profilo che potrà essere utile a quanti collaborano al "ministero della carità della comunità cristiana".

"Ho ricordato" - ha detto ancora il Papa in merito all'Enciclica - "che la motivazione principale dell'agire deve essere sempre l'amore di Cristo; che la carità è più che semplice attività, e implica il dono di sé; che questo dono deve essere umile, scevro da ogni superiorità, e che la sua forza proviene dalla preghiera, come dimostra l'esempio dei Santi".

Il Papa ha concluso il suo discorso affidando il Circolo San Pietro "Ai Santi della carità, di cui, a partire dal Diacono Lorenzo, è ricca la storia della Chiesa di Roma".
AC/.../CIRCOLO SAN PIETRO VIS 20060227 (250)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 25 FEB. 2006 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Padre Robert Patrick Ellison, C.S.Sp., Vescovo di Banjul (superficie: 10.403; popolazione: 1.639.500; cattolici: 34.000; sacerdoti: 26; religiosi: 42), Gambia. Il Vescovo eletto, finora Segretario Generale della Congregazione dello Spirito Santo, è nato nel 1942 a Dublino (Irlanda), ha emesso la professione perpetua nel 1963 ed è stato ordinato sacerdote nel 1969. Il Vescovo Ellison succede al Vescovo Michael J. Cleary, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
- Ha nominato l'Arcivescovo Fernando Filoni, finora Nunzio Apostolico in Iraq e in Giordania, Nunzio Apostolico nelle Filippine.

- Ha nominato il Cardinale Nicolás de Jesús López Rodríguez, Arcivescovo di Santo Domingo (Repubblica Dominicana), Suo Inviato Speciale alle celebrazioni che avranno luogo a Lima (Perù) dal 24 al 29 aprile 2006, nel IV Centenario della morte di San Toribio di Mogrovejo, Patrono dell'Episcopato Latinoamericano.

- Ha nominato il Monsignore Pier Enrico Stefanetti, Cerimoniere Pontificio.

- Ha nominato il Monsignore Stefano Sanchirico, Cerimoniere Pontificio.

- Ha nominato Diego Giovanni Ravelli, Cerimoniere Pontificio.
NER:RE:NN:NA/.../... VIS 20060227 (190)

SAN GIUSEPPE: INCORAGGIAMENTO CAMMINO SACERDOZIO


CITTA' DEL VATICANO, 25 FEB. 2006 (VIS). Questa pomeriggio, seguendo una tradizione cara al Suo Predecessore Giovanni Paolo II, Benedetto XVI si è recato in visita al Pontificio Seminario Romano Maggiore, in occasione della Festa della Madonna della Fiducia, Patrona dell'Istituto.

Dopo aver ascoltato un Oratorio intitolato "Ombra del Padre", dedicato a San Giuseppe, il Papa ha voluto sottolineare che "l'esempio di San Giuseppe, 'uomo giusto', pienamente responsabile di fronte a Dio e di fronte a Maria, costituisce per tutti un incoraggiamento nel cammino verso il sacerdozio. Egli ci appare sempre attento alla voce del Signore, che guida gli avvenimenti della storia ed è pronto a seguirne le indicazioni; sempre fedele, generoso e distaccato nel servizio; maestro efficace di preghiera e di lavoro nel nascondimento di Nazaret".

"Vi posso assicurare, cari Seminaristi, che più avanzerete, con la grazia di Dio, nella via del sacerdozio, più sperimenterete quanto sia ricco di frutti spirituali fare riferimento a San Giuseppe e invocarne il sostegno nel quotidiano disimpegno del proprio dovere".

Il Santo Padre ha auspicato che l'invocazione del Predecessore Benedetto XV "Mater mea, fiducia mea" si imprima "nel cuore di ciascuno di voi", e vi accompagni "sempre durante la vostra vita e il vostro ministero sacerdotale. Così potrete diffondere intorno a voi, dovunque sarete, il profumo della fiducia di Maria, che è la fiducia nell'amore provvido e fedele di Dio".

Il Papa ha assicurato i seminaristi di aver pregato per ciascuno di essi nella Cappella del Seminario dinanzi alla immagine della Madonna della Fiducia e di aver ripensato "ai molti seminaristi che sono passati nel Seminario Romano e che poi hanno servito con amore la Chiesa di Cristo - penso, tra gli altri, a Don Andrea Santoro, ucciso recentemente in Turchia mentre pregava".

"È così ho invocato la Madre del Redentore perché ottenga anche a voi il dono della santità. Possa lo Spirito Santo, che ha plasmato il Cuore sacerdotale di Gesù nel grembo della Vergine e poi nella casa di Nazaret, operare in voi con la sua grazia preparandovi ai futuri compiti che vi saranno affidati".
BXVI-VISITA/.../SEMINARIO MAGGIORE ROMA VIS 20060227(350)

CONVENZIONE LAVORO MARITTIMO


CITTA' DEL VATICANO, 25 FEB. 2006 (VIS). L'Arcivescovo Silvano Tomasi, C.S., Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite a Ginevra, è intervenuto il 20 febbraio scorso, alla 94a Sessione (Marittima) della Conferenza Internazionale del Lavoro.

Nel corso della 94a Sessione, svoltasi dal 7 al 23 febbraio a Ginevra, è stata approvata la Convenzione sul Lavoro Marittimo che coordina e aggiorna le disposizioni di oltre 60 strumenti internazionali precedenti.

L'Arcivescovo Tomasi ha espresso l'auspicio che la Convenzione "garantisca alle donne e agli uomini del settore l'opportunità di ottenere un lavoro soddisfacente e produttivo, in condizioni di libertà, equità, sicurezza e umana dignità, come enuncia il Rapporto del Direttore Generale sullo sviluppo nel settore marittimo".

Il Nunzio Apostolico ha auspicato che gli Stati giungano ad una rapida ratifica e applicazione della nuova Convenzione che se "applicata in modo efficace a livello nazionale, porterà grandi benefici alla vita di milioni di persone e sarà un esempio per tutto il mondo industrializzato".
DELSS/CONVENZIONE MARITTIMA/TOMASI VIS 20060227 (170)

AMORE DI DIO RAVVISA IN TUTTI RIFLESSO VOLTO SUO FIGLIO


CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2006 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto oggi in udienza i partecipanti all'Assemblea Generale della Pontificia Accademia per la Vita e al Congresso Internazionale promosso dalla medesima Pontificia Accademia, sul tema: "L'embrione umano nella fase del preimpianto".

Il tema prescelto - ha sottolineato il Pontefice - è un argomento indubbiamente "affascinante, ma difficile e impegnativo, data la delicata natura del soggetto in esame e la complessità dei problemi epistemologici che riguardano il rapporto tra la rilevazione dei fatti a livello delle scienze sperimentali e la susseguente e necessaria riflessione sui valori a livello antropologico".

Ricordando che la Sacra Scrittura mostra "l'amore di Dio verso ciascun essere umano ancor prima del suo prender forma nel seno della madre", il Santo Padre ha affermato: "L'amore di Dio non fa differenza fra il neoconcepito ancora nel grembo di sua madre, e il bambino, o il giovane, o l'uomo maturo o l'anziano. Non fa differenza perché ognuno di essi vede l'impronta della propria immagine e somiglianza".

"Questo amore sconfinato e quasi incomprensibile di Dio per l'uomo rivela fino a che punto la persona umana sia degna di essere amata in se stessa, indipendentemente da qualsiasi altra considerazione - intelligenza, bellezza, salute, giovinezza, integrità e così via. In definitiva, la vita umana è sempre un bene, poiché 'essa è nel mondo manifestazione di Dio, segno della sua presenza, orma della sua gloria'".

"All'uomo, infatti, è donata un'altissima dignità" - ha proseguito il Pontefice - "che ha le sue radici nell'intimo legame che lo unisce al suo Creatore: nell'uomo, in ogni uomo, in qualunque stadio o condizione della sua vita, risplende un riflesso della stessa realtà di Dio. Per questo il Magistero della Chiesa ha costantemente proclamato il carattere sacro e inviolabile di ogni vita umana, dal suo concepimento sino alla sua fine naturale. Questo giudizio morale vale già agli inizi della vita di un embrione, prima ancora che si sia impiantato nel seno materno".

Riferendosi al lavoro di ricerca sull'origine della vita umana "un mistero il cui significato la scienza sarà in grado di illuminare sempre di più, anche se difficilmente riuscirà a decifrarlo del tutto", il Papa ha affermato che: "Chi ama la verità, come voi cari studiosi, dovrebbe percepire che la ricerca su temi così profondi ci pone nella condizione di vedere e anche quasi di toccare la mano di Dio. Al di là dei limiti del metodo sperimentale, al confine del regno che alcuni chiamano meta-analisi, là dove non basta più o non è possibile la sola percezione sensoriale né la verifica scientifica, inizia l'avventura della trascendenza, l'impegno del 'procedere oltre'".
AC/EMBRIONE UMANO/... VIS 20060227 (450)

AFFRONTARE IL TEMPO DI QUARESIMA CON SPIRITO NUOVO


CITTA' DEL VATICANO, 26 FEB. 2006 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli e i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

Nell'introdurre la preghiera mariana, Papa Benedetto ha fatto riferimento alla prossima Quaresima ricordando che il Vangelo di San Marco, che viene letto in questo tempo liturgico, "offre un itinerario catecumenale, che guida il discepolo a riconoscere in Gesù il Figlio di Dio".

"Per una felice coincidenza" - ha spiegato il Pontefice - "il brano odierno tocca il tema del digiuno. (...) Vi si racconta infatti che, mentre Gesù si trova a tavola in casa di Levi, il pubblicano, i farisei e i seguaci di Giovanni Battista gli domandano perché i suoi discepoli non stanno digiunando come loro. Gesù risponde che gli invitati a nozze non possono digiunare mentre lo sposo è con loro; digiuneranno quando lo sposo sarà loro tolto".

"Così dicendo, Cristo rivela la sua identità di Messia, Sposo d'Israele, venuto per le nozze con il suo popolo. Quelli che lo riconoscono e lo accolgono con fede sono in festa. Egli però dovrà essere rifiutato e ucciso proprio dai suoi; in quel momento, durante la sua passione e la sua morte, verrà l'ora del lutto e del digiuno".

Questo episodio evangelico anticipa il significato della Quaresima che "costituisce un grande memoriale della passione del Signore, in preparazione alla Pasqua di Risurrezione. (...) Il tempo di Quaresima non va affrontato con spirito 'vecchio', quasi fosse un'incombenza pesante e fastidiosa, ma con lo spirito nuovo di chi ha trovato in Gesù e nel suo mistero pasquale il senso della vita, e avverte che tutto ormai deve riferirsi a Lui".

"Nell'itinerario quaresimale" - ha concluso il Pontefice - "ci sia guida e maestra Maria Santissima, che, quando Gesù si diresse decisamente verso Gerusalemme per subirvi la Passione, lo seguì con fede totale. Come 'anfora nuova', ricevette il 'vino nuovo' portato dal Figlio per le nozze messianiche".
ANG/QUARESIMA/... VIS 20060227 (350)

DIO CHIEDERÀ CONTO A CHI SPARGE IN SUO NOME SANGUE FRATELLO


CITTA' DEL VATICANO, 26 FEB. 2006 (VIS). Dopo la recita dell'Angelus, il Papa Benedetto XVI si è rivolto nuovamente ai pellegrini riferendosi ad alcuni degli avvenimenti delle ultime settimane.

"Si susseguono in questi giorni" - ha detto il Santo Padre - "le notizie di tragiche violenze in Iraq, con attentati anche alle stesse moschee. Sono azioni che seminano lutti, alimentano l'odio ed ostacolano gravemente la già difficile opera di ricostruzione del Paese".

"In Nigeria si sono protratti per diversi giorni degli scontri tra cristiani e musulmani, con molte vittime e distruzione di chiese e moschee. Mentre esprimo ferma condanna per la violazione dei luoghi di culto, affido al Signore tutti i defunti e coloro che li piangono".

"Invito poi tutti a più intensa preghiera e penitenza, nel sacro tempo di Quaresima, affinché il Signore allontani da quelle care Nazioni, e da tanti altri luoghi della terra, la minaccia di simili conflitti".

"I frutti della fede in Dio non sono devastanti antagonismi, ma spirito di fraternità e di collaborazione per il bene comune. Dio, Creatore e Padre di tutti, chiederà conto ancor più severamente a chi sparge in suo nome il sangue del fratello. Che tutti, per intercessione della Vergine Santa, si ritrovino in Lui, che è la vera pace!".
ANG/IRAQ:NIGERIA:ANTAGONISMO/... VIS 20060227 (220)

MESSAGGIO PER LA XXI GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ


CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2006 (VIS). Oggi è stato pubblicato il Messaggio del Santo Padre ai giovani del mondo in occasione della XXI Giornata Mondiale della Gioventù 2006, sul tema: "Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino".

Di seguito riportiamo ampi estratti del testo, datato 22 febbraio 2006:

"Il tema che propongo alla vostra considerazione è un versetto del Salmo 118 [119]: 'Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino' (v. 105). L'amato Giovanni Paolo II ha commentato così queste parole del Salmo: 'L'orante si effonde nella lode della Legge di Dio, che egli adotta come lampada per i suoi passi nel cammino spesso oscuro della vita'".

"Dio si rivela nella storia, parla agli uomini e la sua parola è creatrice (...) Dio dice ciò che fa e fa ciò che dice. Nell'Antico Testamento annuncia ai figli d'Israele la venuta del Messia e l'instaurazione di una 'nuova' alleanza".

"Gli Apostoli hanno accolto la parola di salvezza e l'hanno tramandata ai loro successori come un gioiello prezioso custodito nel sicuro scrigno della Chiesa: senza la Chiesa questa perla rischia di perdersi o di frantumarsi. (...) Amate e seguite la Chiesa, che ha ricevuto dal suo Fondatore la missione di indicare agli uomini il cammino della vera felicità".

"Non è facile riconoscere ed incontrare l'autentica felicità nel mondo in cui viviamo, in cui l'uomo è spesso ostaggio di correnti di pensiero, che lo conducono, pur credendosi 'libero', a perdersi negli errori o nelle illusioni di ideologie aberranti. È urgente 'liberare la libertà' (cfr Enciclica Veritatis splendor, 86), rischiarare l'oscurità in cui l'umanità sta brancolando".

"Gesù ha indicato come ciò possa avvenire: 'Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi' (Gv 8, 31-32). Il Verbo incarnato, Parola di Verità, ci rende liberi e dirige la nostra libertà verso il bene".

"Cari giovani, meditate spesso la parola di Dio, e lasciate che lo Spirito Santo sia il vostro maestro. Scoprirete allora che i pensieri di Dio non sono quelli degli uomini; sarete portati a contemplare il vero Dio e a leggere gli avvenimenti della storia con i suoi occhi; gusterete in pienezza la gioia che nasce dalla verità".

"Sul cammino della vita, non facile né privo di insidie, potrete incontrare difficoltà e sofferenze e a volte sarete tentati di esclamare con il Salmista: 'Sono stanco di soffrire' (Sal 118 [119], v. 107). Non dimenticate di aggiungere insieme con lui: 'Signore, dammi vita secondo la tua parola... La presenza amorevole di Dio, attraverso la sua parola, è lampada che dissipa le tenebre della paura e rischiara il cammino anche nei momenti più difficili".

"Scrive l'Autore della Lettera agli Ebrei: 'La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore' (4,12). Occorre prendere sul serio l'esortazione a considerare la parola di Dio come una 'arma' indispensabile nella lotta spirituale; essa agisce efficacemente e porta frutto se impariamo ad ascoltarla, per poi obbedire ad essa. (...) Il segreto per avere 'un cuore docile' è di formarsi un cuore capace di ascoltare. Ciò si ottiene meditando senza sosta la parola di Dio e restandovi radicati, mediante l'impegno di conoscerla sempre meglio".

"Cari giovani, vi esorto ad acquistare dimestichezza con la Bibbia, a tenerla a portata di mano, perché sia per voi come una bussola che indica la strada da seguire. Leggendola, imparerete a conoscere Cristo. (...) Una via ben collaudata per approfondire e gustare la parola di Dio è la 'lectio divina', che costituisce un vero e proprio itinerario spirituale a tappe. Dalla 'lectio', che consiste nel leggere e rileggere un passaggio della Sacra Scrittura cogliendone gli elementi principali, si passa alla 'meditatio', che è come una sosta interiore, in cui l'anima si volge a Dio cercando di capire quello che la sua parola dice oggi per la vita concreta. Segue poi la 'oratio', che ci fa intrattenere con Dio nel colloquio diretto, e si giunge infine alla 'contemplatio', che ci aiuta a mantenere il cuore attento alla presenza di Cristo".

"La lettura, lo studio e la meditazione della Parola devono poi sfociare in una vita di coerente adesione a Cristo ed ai suoi insegnamenti".

"Costruire la vita su Cristo, accogliendone con gioia la parola e mettendone in pratica gli insegnamenti: ecco, giovani del terzo millennio, quale dev'essere il vostro programma! È urgente che sorga una nuova generazione di apostoli radicati nella parola di Cristo, capaci di rispondere alle sfide del nostro tempo e pronti a diffondere dappertutto il Vangelo. Questo vi chiede il Signore, a questo vi invita la Chiesa, questo il mondo - anche senza saperlo - attende da voi! E se Gesù vi chiama, non abbiate paura di rispondergli con generosità, specialmente quando vi propone di seguirlo nella vita consacrata o nella vita sacerdotale. Non abbiate paura; fidatevi di Lui e non resterete delusi".

"Cari amici, con la XXI Giornata Mondiale della Gioventù, che celebreremo il prossimo 9 aprile, Domenica delle Palme, intraprenderemo un ideale pellegrinaggio verso l'incontro mondiale dei giovani, che avrà luogo a Sydney nel luglio 2008".

Ci prepareremo a questo grande appuntamento riflettendo insieme sul tema 'Lo Spirito Santo e la missione', attraverso tappe successive. Quest'anno l'attenzione si concentrerà sullo Spirito Santo, Spirito di verità, che ci rivela Cristo (...) L'anno prossimo, 2007, mediteremo su un versetto del Vangelo di Giovanni: 'Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri' (13,34) e scopriremo ancor più a 'fondo come lo Spirito Santo sia Spirito d'amore, che infonde in noi la carità divina e ci rende sensibili ai bisogni materiali e spirituali dei fratelli. Giungeremo, infine, all'incontro mondiale del 2008, che avrà per tema: 'Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni' (At 1,8)".

"Sin d'ora, in un clima di incessante ascolto della parola di Dio, invocate, cari giovani, lo Spirito Santo, Spirito di fortezza e di testimonianza, perché vi renda capaci di proclamare senza timore il Vangelo sino agli estremi confini della terra".
MESS/GMG/... VIS 20060227 (1050)

AI GRECO-ORTODOSSI: RIAFFERMARE UNITI I VALORI CRISTIANI


CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto un gruppo di alunni - sacerdoti e seminaristi - del Collegio Teologico della Diaconia Apostolica della Chiesa Ortodossa di Grecia, che partecipano in questi giorni ad una "visita di studio" a Roma.

Nel Messaggio consegnato al termine dell'Udienza, il Santo Padre Scrive: "Per noi cristiani, d'Oriente e d'Occidente, all'inizio del secondo millennio le forze del male hanno agito anche nelle divisioni che ancora perdurano tra di noi. Negli ultimi quarant'anni, tuttavia, molti segni consolatori e pieni di speranza ci hanno fatto scorgere una nuova aurora, quella del giorno in cui comprenderemo pienamente che essere radicati e fondati nella carità di Cristo significa trovare concretamente una via per superare le nostre divisioni attraverso una conversione personale e comunitaria, l'esercizio dell'ascolto dell'altro e la preghiera in comune per la nostra unità".

Papa Benedetto ha successivamente sottolineato che: "Tra i segni consolanti di questo percorso, (...), mi piace ricordare il recente e positivo evolversi delle relazioni tra la Chiesa di Roma e la Chiesa ortodossa di Grecia. Dopo il memorabile incontro all'Aeropago di Atene tra il mio amato predecessore, il Papa Giovanni Paolo II, e Sua Beatitudine Christodoulos, Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, sono seguiti vari atti di collaborazione e sono state realizzate iniziative utili a conoscerci più da vicino ed a favorire la formazione delle generazioni più giovani".

Il Papa si è detto certo che: "la carità reciproca saprà alimentare la nostra inventiva e ci farà percorrere strade nuove. Dobbiamo affrontare le sfide che minacciano la fede, coltivare l'humus spirituale che ha nutrito per secoli l'Europa, riaffermare i valori cristiani, promuovere la pace e l'incontro anche nelle condizioni più difficili, approfondire quegli elementi della fede e della vita ecclesiale che possono condurci al traguardo della piena comunione nella verità e nella carità, soprattutto ora che il dialogo teologico ufficiale tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme riprende il suo cammino con rinnovato vigore".
MESS/CARITÀ/GRECO-ORTODOSSI VIS 20060227 (350)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- La Signora Michaëlle Jean, Governatore Generale del Canada con il Consorte e Seguito.

- Sua Beatitudine Michel Sabbah, Patriarca di Gerusalemme dei Latini.

- Il Cardinale Ricarrdo Maria Carles Gordó, Arcivescovo emerito di Barcelona (Spagna).

- L'Arcivescovo Ludwig Schick, di Bamberg (Repubblica Federale di Germania).

Sabato 25 febbraio il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Signor Salvatore Martinez, Coordinatore Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo.
AP/.../... VIS 20060227 (90)
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