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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 10 aprile 2006

UDIENZA AI RAPPRESENTANTI CASA EDITRICE POLACCA ZNAK


CITTA' DEL VATICANO, 8 APR. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i rappresentanti della Casa Editrice polacca Znak, che con la sua attività apporta "un valido contributo alla formazione del volto spirituale di Cracovia, della Polonia e della Chiesa".

"So che quest'ambiente" - ha proseguito il Pontefice - "non si limita all'attività connessa alla pubblicazione di libri, ma si impegna nella promozione della cultura cristiana intesa in senso largo, e anche intraprende opere caritative".

"Siete giunti a Roma in connessione con l'anniversario della morte del mio grande predecessore Giovanni Paolo II. So che già come Vescovo di Cracovia egli ha avuto per Znak particolare sollecitudine. (...) Ha sempre apprezzato l'attiva partecipazione dei laici alla vita della Chiesa e ha sorretto le loro opportune iniziative. Non a caso ha affidato appunto alla Vostra Casa Editrice il suo ultimo libro intitolato 'Memoria e identità'".

"Sono certo" - ha concluso Benedetto XVI - "che il suo patrocinio perdura ancora e che egli implora per voi la benedizione e le grazie di Dio. A Voi chiedo di rimanere - per onorare la sua memoria - fedeli a Cristo e alla Chiesa. Non si spenga il Vostro zelo nel propagare la cultura basata sui valori eterni!".
AC/CULTURA/CASA EDITRICE ZNAK VIS 20060408 (220)

VIAGGIO DI BENEDETTO XVI IN POLONIA 25-28 MAGGIO


CITTA' DEL VATICANO, 8 APR. 2006 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha annunciato oggi che nei giorni 25-28 maggio, il Santo Padre Benedetto XVI compirà un Viaggio Apostolico in Polonia, recandosi a Warszawa, Czestochowa, Kraków, Wadowice, Kalwaria Zebrzydowska ed Auschwitz.
OP/VIAGGIO PAPA POLONIA/NAVARRO-VALLS VIS 20060408 (60)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 8 APR. 2006 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha concesso la comunione ecclesiastica richiestaGli da Sua Beatitudine Antonios Naguib, canonicamente eletto il 30 marzo 2006 Patriarca di Alessandria dei Copti Cattolici nel Sinodo dei Vescovi della Chiesa Copta Cattolica.

- Ha nominato il Vescovo Benoît Rivière, finora Ausiliare di Marseille (Francia), Vescovo di Autun (superficie: 8.575; popolazione: 547.000; cattolici: 522.000; sacerdoti: 260; religiosi: 522; diaconi permanenti: 24), Francia. Il Vescovo Rivière succede al Vescovo Raymond Séguy, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Ramón Castro Castro, finora Ausiliare dell'Arcidiocesi di Yucatán (Messico), Vescovo di Campeche (superficie: 55.858; popolazione: 752.000; cattolici: 601.600; sacerdoti: 59; religiosi: 151), Messico.

- Ha nominato il Padre Athanasius Schneider, dell'Ordine dei Canonici Regolari della Santa Croce, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Karaganda (superficie: 711.300; popolazione: 3.433.300; cattolici: 40.000; sacerdoti; 17; religiosi: 34), Kazakhstan. Il Vescovo eletto, finora Cancelliere della Curia diocesana della medesima circoscrizione ecclesiastica, è nato nel 1961 a Tokmak (Kyrgyzstan) ed è stato ordinato sacerdote nel 1990.

- Ha nominato Membri della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei" i Cardinali: William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede; Jean-Pierre Ricard, Arcivescovo di Bordeaux (Francia) ed Antonio Cañizares Llovera, Arcivescovo di Toledo (Spagna).
NER:NEA:NA/.../... VIS 20060408 (240)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 8 APR. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Signor Faure Essozimna Gnassingbe, Presidente della Repubblica del Togo, e Seguito.

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

- Sua Altezza Imperiale e Reale l'Arciduca Otto d'Austria e Seguito.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/.../... VIS 20060408 (70)

ANGELUS: CONSEGNA DELLA CROCE E GIORNATA GIOVENTÙ


CITTA' DEL VATICANO, 9 APR. 2006 (VIS). Al termine della solenne Celebrazione Liturgica della Domenica delle Palme e della Passione del Signore, il Papa ha recitato l'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro.

Benedetto XVI ha ricordato che al termine della preghiera mariana, una delegazione di giovani di Colonia, dove si è tenuta l'ultima Giornata Mondiale della Gioventù, avrebbe consegnato ai giovani di Sydney la Croce delle Giornate Mondiali della Gioventù che "l'amato Giovanni Paolo II ha affidato ai giovani nel 1984 affinché la portassero nel mondo quale segno dell'amore di Cristo per l'umanità" insieme con l'Icona della Beata Vergine Maria.

"Il passaggio della Croce" - ha detto il Santo Padre - "è diventato una 'tradizione' (...) una consegna altamente simbolica, da vivere con grande fede, impegnandosi a compiere un cammino di conversione sulle orme di Gesù".

"Questa fede ce la insegna Maria Santissima, che per prima 'ha creduto' e ha portato la sua propria croce insieme al Figlio, gustando poi con Lui la gioia della risurrezione. Perciò la Croce dei giovani è accompagnata da un'icona della Vergine, che riproduce quella di Maria 'Salus Populi Romani', venerata nella Basilica di Santa Maria Maggiore, la più antica Basilica dedicata alla Madonna in Occidente".

"La Croce e l'Icona mariana delle Giornate della Gioventù" - ha concluso il Papa - "dopo aver fatto tappa in alcuni Paesi dell'Africa, per manifestare la vicinanza di Cristo e della sua Madre alle popolazioni di quel Continente, provate da tante sofferenze, dal prossimo febbraio saranno accolte in diverse regioni dell'Oceania, per attraversare quindi le diocesi d'Australia e giungere infine a Sydney nel luglio 2008".
ANG/CROCE:GMG/... VIS 20060410 (280)

LA CROCE SEGNO DI RICONCILIAZIONE E DI AMORE


CITTA' DEL VATICANO, 9 APR. 2006 (VIS). Questa mattina migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo hanno partecipato alla Celebrazione Eucaristica della Domenica delle Palme e della Passione del Signore, presieduta dal Papa in Piazza San Pietro, in occasione della XXI Giornata Mondiale della Gioventù, sul tema: "Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino".

Prima della Santa Messa, il Papa ha benedetto le palme e gli ulivi accanto all'obelisco di Piazza San Pietro e successivamente in processione si è diretto all'altare.

Benedetto XVI ha iniziato l'omelia ricordando che da vent'anni "grazie a Papa Giovanni Paolo II, la Domenica delle Palme è diventata in modo particolare il giorno della gioventù - il giorno in cui i giovani in tutto il mondo vanno incontro a Cristo desiderando di accompagnarlo nelle loro città e nei loro paesi, affinché Egli sia in mezzo a noi e possa stabilire nel mondo la sua pace".

"Se noi vogliamo andare incontro a Gesù e poi camminare insieme con Lui sulla sua strada, dobbiamo però chiedere: Che via è quelle su cui Egli intende guidarci? Che cosa ci aspettiamo da Lui? Che cosa Egli s'aspetta da noi?".

Il Papa, commentando il testo del profeta Zaccaria sul re che verrà sopra un puledro d'asina, ha affermato: "In primo luogo (Zaccaria) dice che Egli sarà un re dei poveri, un povero tra i poveri e per i poveri", ed ha ribadito che: "Uno può essere materialmente povero, ma avere il cuore pieno di bramosia della ricchezza e del potere che deriva dalla ricchezza. (...) La libertà interiore è il presupposto per il superamento della corruzione e dell'avidità che ormai devastano il mondo; tale libertà può essere trovata soltanto se Dio diventa la nostra ricchezza".

"Come seconda cosa" - ha proseguito il Pontefice - "il profeta ci mostra che questo re sarà un re di pace: egli farà sparire i carri da guerra e i cavalli da battaglia, spezzerà gli archi ed annuncerà la pace. Nella figura di Gesù questo si concretizza mediante il segno della Croce. (...) La nuova arma, che Gesù ci dà nelle mani, è la Croce - segno di riconciliazione, segno dell'amore che è più forte della morte. Ogni volta che ci facciamo il segno della Croce dobbiamo ricordarci di non opporre all'ingiustizia un'altra ingiustizia, alla violenza un'altra violenza,; ricordarci che possiamo vincere il male soltanto con il bene e mai rendendo male per male".

Riferendosi alla terza affermazione del profeta "il preannuncio dell'universalità" - il Papa ha detto: "Cristo domina facendosi Egli stesso il nostro pane e donandosi a noi. È in questo modo che Egli costruisce il suo Regno. (...) Entriamo nel suo regno di pace e salutiamo in Lui in certo qual modo anche tutti i nostri fratelli e sorelle, ai quali Egli viene, per divenire veramente un regno di pace in mezzo a questo mondo lacerato".

"Tutte e tre le caratteristiche annunciate dal profeta - povertà, pace, universalità - sono riassunte nel segno della Croce. Per questo, con buona ragione, la Croce è diventata il centro delle Giornata Mondiali della Gioventù. C'è stato un periodo - e non è ancora del tutto superato - in cui si rifiutava il cristianesimo proprio a causa della Croce. La Croce parla di sacrificio, si diceva, la Croce è segno di negazione della vita. Noi invece vogliamo la vita intera senza restrizioni e senza rinunce".

"La Domenica delle Palme, però, ci dice che il vero grande 'Sì' è proprio la Croce, che proprio la Croce è il vero albero della vita. Non troviamo la vita impadronendoci di essa, ma donandola. L'amore è un donare se stessi, e per questo è la via della vita vera simboleggiata dalla Croce".
HML/DOMENICA PALME/... VIS 20060410 (630)

GIOVANI UNIV: INCONTRO CON CRISTO FA DIVENTARE APOSTOLI


CITTA' DEL VATICANO, 10 APR. 2006 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto oggi nell'Aula Paolo VI i partecipanti all'Incontro Internazionale "UNIV 2006", accompagnati dai familiari. Tema dell'Incontro, al quale prendono parte giovani provenienti da 32 paesi, è: "Cultura e mezzi di comunicazione sociale".

Il Papa ha rivolto parole di saluto al Vescovo Javier Echevarría Rodríguez, Prelato dell'Opus Dei, istituzione che ha promosso l'Incontro, ed ha ricordato che la presenza a Roma degli universitari, in particolare nel periodo pasquale permette "di incontrare Cristo più intimamente, specialmente attraverso la contemplazione della sua passione, morte e risurrezione".

"È Lui, che, come ho scritto nel Messaggio per la XXI Giornata Mondiale della Gioventù" - ha detto Papa Benedetto - "orienta i vostri passi, i vostri studi universitari e le vostre amicizie, negli andirivieni della vita quotidiana. Anche per ciascuno di voi, come avvenne per gli Apostoli, l'incontro personale con il Divin Maestro che vi chiama amici può essere l'inizio di un'avventura straordinaria: quella di diventare apostoli tra i vostri coetanei, per condurli a fare la vostra stessa esperienza di amicizia con il Dio fatto Uomo".

"Di grande interesse è il tema che state approfondendo nel vostro Congresso (...) Dobbiamo purtroppo constatare che non sempre in questo nostro tempo le nuove tecnologie e i mass media favoriscono le relazioni personali, il dialogo sincero, l'amicizia tra le persone; non sempre aiutano a coltivare l'interiorità del rapporto con Dio. Per voi, lo so bene, l'amicizia e i contatti con gli altri, specialmente con i vostri coetanei, rappresentano una parte importante della vita quotidiana. È necessario che riteniate Gesù come uno dei vostri amici più cari, anzi il primo. (...) E solo in Lui è possibile trovare la forza per offrire ai fratelli affetto umano e carità soprannaturale, in uno spirito di servizio che si manifesta soprattutto nella comprensione".

"Chi ha scoperto Cristo" - ha proseguito il Pontefice - "non può non portare anche altri verso di Lui, dato che una grande gioia non va tenuta per sé ma va comunicata. È questo il compito al quale vi chiama il Signore; è questo l''apostolato di amicizia' che San Josemaría, Fondatore dell'Opus Dei, descrive come 'amicizia 'personale', abnegata, sincera: a tu per tu, da cuore a cuore'. Ogni cristiano è invitato ad essere amico di Dio e, con la sua grazia, ad attrarre a lui i propri amici. (...) È ancora San Josemaría a ricordarvi alcune parole chiave di questo vostro itinerario spirituale: 'Comunione, unione, comunicazione, confidenza: Parola, Pane, Amore'".

"Se coltiverete l'amicizia con Gesù, se sarete assidui nella pratica dei Sacramenti" - ha concluso il Papa citando le parole del Messaggio per la XXI Giornata Mondiale della Gioventù - "e specialmente dei sacramenti della penitenza e dell'Eucaristia, sarete in grado di diventare la 'nuova generazione di apostoli, radicati nella parola di Cristo, capaci di rispondere alle sfide del nostro tempo e pronti a diffondere dappertutto il Vangelo'".
AC/CULTURA:COMUNICAZIONE/UNIV VIS 20060410 (480)
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