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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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martedì 25 aprile 2006

GESUITI: AFFRONTARE FEDELMENTE URGENTI NECESSITÀ CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2006 (VIS). Questa mattina, nella Basilica Vaticana, il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha celebrato la Santa Messa per i Padri e Fratelli della Compagnia di Gesù che quest'anno commemorano il V Centenario della nascita di San Francesco Saverio e del Beato Pietro Favre.

A mezzogiorno il Santo Padre Benedetto XVI si è recato in Basilica per incontrare i partecipanti alla celebrazione Eucaristica.

Il Santo Padre ha invitato a rendere grazie a Dio per aver concesso alla Compagnia "il dono di uomini di straordinaria santità e di eccezionale zelo apostolico quali sono Sant'Ignazio di Loyola, San Francesco Saverio e il Beato Pietro Favre. Essi sono per voi i Padri e i Fondatori: è giusto, perciò, che in quest'anno centenario li ricordiate con gratitudine e guardiate a loro come a guide illuminate e sicure del vostro cammino spirituale e della vostra attività apostolica".

"Sant'Iganzio di Loyola" - ha proseguito il Pontefice - "fu un uomo di profonda preghiera, che aveva il suo centro e il suo culmine nella Celebrazione eucaristica quotidiana. In tal modo egli ha lasciato ai suoi seguaci un'eredità spirituale preziosa che non deve essere smarrita o dimenticata".

Sottolineando che Sant'Ignazio servì fedelmente la Chiesa, Benedetto XVI ha detto che fra le "urgenti attuali necessità della Chiesa" alle quali i Gesuiti devono venire incontro fedelmente, è importante segnalare "l'impegno culturale nei campi della teologia e della filosofia, (...) il dialogo con la cultura moderna, (...) fortemente segnato dallo scientismo positivista e materialista". In merito il Papa ha affermato che promuovere "una cultura ispirata ai valori del Vangelo, richiede una intensa preparazione spirituale e culturale".

Un'altra preoccupazione di Sant'Ignazio, ha detto ancora il Pontefice, è stata "l'educazione cristiana e la formazione culturale dei giovani. (...) Continuate, cari gesuiti, questo importante apostolato mantenendo inalterato lo spirito del vostro Fondatore".

Ricordando che Papa Pio XI proclamò San Francesco Saverio "Patrono delle Missioni cattoliche", Benedetto XVI ha sottolineato che se anche "il suo apostolato in Oriente durò appena dieci anni, (...) la sua fecondità si è rivelata mirabile nei quattro secoli e mezzo di vita della Compagnia di Gesù, poiché il suo esempio ha suscitato tra i giovani gesuiti moltissime vocazioni missionarie, e tuttora egli resta un richiamo perché si continui l'azione missionaria nei grandi Paesi del continente asiatico".

Del Beato Favre il Santo Padre ha ricordato che "trascorse la sua breve esistenza in diversi Paesi europei, specialmente in Germania, dove per ordine di Paolo III prese parte (...) ai colloqui con i capi della Riforma. Ebbe così modo di praticare in maniera eccezionale il voto di speciale obbedienza al Papa 'circa le missioni', divenendo per tutti i gesuiti del futuro un modello da seguire".

Al termine del suo discorso il Santo Padre ha ricordato che "il 22 aprile del 1541 Ignazio e i suoi primi compagni emisero i voti solenni dinanzi all'immagine di Maria nella Basilica di San Paolo fuori le Mura. Continui Maria a vegliare sulla Compagnia di Gesù perché ogni suo membro porti nella sua persona l'immagine di Cristo Crocifisso per aver parte alla sua resurrezione".
AC/ANNIVERSARI/COMPAGNIA DI GESÙ VIS 20060424 (520)

ROMA FARO DI CIVILTÀ E DI SPIRITUALITÀ PER IL MONDO INTERO


CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2006 (VIS). Nel pomeriggio di ieri il Santo Padre Benedetto XVI ha assistito, all'Auditorium Parco della Musica, al concerto offerto dal Comune di Roma in Suo onore, in occasione del 2759° Natale di Roma.

Rientrato da Castel Gandolfo in Vaticano, il Papa si è recato all'Auditorium dove è stato accolto dal Presidente della Repubblica, Onorevole Carlo Azeglio Ciampi e dal Sindaco di Roma, Onorevole Walter Veltroni, e da altre autorità civili e religiose.

Al termine del concerto il Papa ha rivolto ai presenti un breve discorso. "Il Natale di Roma" - ha detto Benedetto XVI - "diventa occasione propizia per comprendere meglio la vocazione di Roma ad essere faro di civiltà e di spiritualità per il mondo intero".

"Grazie all'incontro tra le sue tradizioni e il cristianesimo, Roma ha svolto nel corso dei secoli una peculiare missione, e continua ancor oggi ad essere importante richiamo per tanti visitatori attratti da un così ricco patrimonio artistico, in gran parte legato alla storia cristiana della Città".

"Il concerto di questa sera" - ha proseguito il Pontefice - "vuole poi ricordare il primo anniversario del mio Pontificato. (...) Quanto sia generoso, aperto ed accogliente il popolo romano l'ho potuto io stesso sperimentare già dal primo incontro con i fedeli raccolti in Piazza San Pietro, la sera del 19 aprile dello scorso anno".

"Grazie inoltre perché è stato scelto un programma musicale tratto dalle opere di Mozart, grande compositore che ha lasciato un segno indelebile nella storia. Quest'anno ricorre il 250° anniversario della sua nascita e per questo varie iniziative sono programmate lungo tutto il 2006 che a giusto titolo viene chiamato anche 'anno mozartiano'".

"Le composizioni eseguite dall'orchestra e dal coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia sono brani di Mozart assai noti, tra i quali alcuni di notevole afflato religioso. L''Ave Verum', ad esempio, che spesso viene cantato nelle celebrazioni liturgiche, è un mottetto con parole dense di teologia e un accompagnamento musicale che invita alla preghiera. Così la musica, elevando l'anima alla contemplazione, ci aiuta a cogliere anche le sfumature più intime del genio umano, in cui si riflette qualcosa della bellezza senza confronti del Creatore dell'universo".
BXVI-CONCERTO/ANNIVERSARIO PONTIFICATO/... VIS 20060424 (380)

SAN TORIBIO MOGROVEJO RAVVIVA CAMMINO CHIESA PERÙ


CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2006 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Messaggio del Papa in occasione delle celebrazioni del IV centenario della morte di San Toribio di Mogrovejo, secondo Arcivescovo di Lima (Perù), in corso dal 24 al 29 aprile.

Rivolgendosi al Cardinale Juan Luis Cipriani Thorne, Arcivescovo di Lima, ai Vescovi, Sacerdoti, Religiosi e laici, che hanno partecipato alle celebrazioni, Benedetto XVI invita tutti "a considerare questo anniversario come un'occasione provvidenziale per ravvivare il cammino della Chiesa nelle diverse Diocesi, ispirandosi alla vita e all'opera di San Toribio".

"Egli, infatti" - ricorda il Papa - "si distinse per la sua dedizione all'edificazione e al consolidamento delle comunità ecclesiali della sua epoca che realizzò con grande spirito di comunione e di collaborazione, ricercando sempre l'unità, come dimostrò nel convocare il III Concilio provinciale di Lima (1582-1583). (...) Uno dei frutti più preziosi fu il cosiddetto Catechismo di San Toribio".

Sottolineando che il Santo fondò il Seminario conciliare di Lima, in funzione ancora oggi, il Santo Padre auspica che "esso continui a dare abbondanti frutti, in particolare in questi momenti nei quali è necessario promuovere le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata, per dedicarsi all'importante missione di costruire comunità cristiane che si riuniscano con gioia nella celebrazione domenicale, frequentino i sacramenti, promuovano la vita spirituale, trasmettano e coltivino con premura la fede, diano testimonianza di ferma speranza e pratichino sempre la carità".

Il Papa scrive che: "il profondo spirito missionario di San Toribio" si manifestò "nel suo sforzo di apprendere diverse lingue, con il fine di predicare personalmente a tutti coloro che erano affidati alle sue cure pastorali". Ciò, conclude Benedetto XVI "dimostrava anche il rispetto per la dignità della persona umana, qualunque fosse la sua condizione, ed il suo adoperarsi a suscitare sempre in ogni persona la gioia di sentirsi vero figlio di Dio".
MESS/SANTO TORIBIO MOGROVEJO/CIPRIANI VIS 20060424 (310)

SACERDOZIO È SACRAMENTO E NON MEZZO PROMOZIONE SOCIALE


CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2006 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto oggi i Vescovi della Conferenza Episcopale del Ghana al termine della Visita "ad Limina Apostolorum". Nel suo discorso il Papa ha ricordato che i Presuli sono giunti a Roma, la città dove "gli Apostoli Pietro e Paolo hanno offerto totalmente se stessi nell'imitazione di Cristo" ed ha sottolineato che: "il dono di sé all'altro è il cuore del Sacramento dell'ordine sacerdotale" e "coloro che ricevono questo sacramento sono configurati in modo particolare a Cristo, Capo della Chiesa".

"Il vostro Paese" - ha detto Benedetto XVI - "ha compiuto grandi progressi negli ultimi anni per sconfiggere la piaga della povertà e per rafforzare l'economia. Nonostante questi apprezzabili progressi, molto rimane da fare per superare questa condizione che coinvolge larga parte della popolazione. L'estrema e diffusa povertà spesso risulta in un generale declino morale che porta al crimine, alla corruzione, agli attacchi alla santità della vita umana o anche ad un ritorno alle pratiche superstiziose del passato".

In questa situazione nella quale la gente può facilmente perdere fiducia nel futuro, "La Chiesa deve essere un faro di speranza nella vita dei cristiani (...) aiutando i fedeli a meglio comprendere le promesse di Gesù Cristo" e deve "intensificare i suoi sforzi per offrire ai cattolici programmi di formazione che facciano loro approfondire la fede cristiana rendendoli capaci di occupare il loro legittimo posto nella Chiesa di Cristo e nella società". In merito il Papa ha elogiato l'opera dei catechisti, lamentando che la loro missione è spesso ostacolata "dalla mancanza di risorse o dall'ostilità dell'ambiente" ed ha invitato i Vescovi ed i sacerdoti "a fare tutto il possibile per garantire che i catechisti ricevano il necessario sostegno spirituale, dottrinale, morale e materiale per compiere adeguatamente la loro missione".

Il Papa ha osservato poi che in Ghana "i giovani costituiscono quasi la metà della popolazione. La Chiesa in Ghana è giovane. Per raggiungere i giovani di oggi è necessario che la Chiesa affronti i loro problemi con franchezza ed amore. Una solida base catechetica li rafforzerà nella loro identità cattolica e darà loro i necessari strumenti per affrontare le sfide di cambiare la realtà economica, la globalizzazione e le malattie. Li aiuterà anche a rispondere agli argomenti presentati dalle sette religiose".

Riferendosi alla "missione della Chiesa di assistere le famiglie a vivere fedelmente e generosamente come vere 'chiese domestiche'", il Papa ha fatto sue le preoccupazioni espresse dai Vescovi nei loro rapporti quinquennali relative alla "corretta celebrazione del matrimonio cristiano in Ghana" ed ha sottolineato che "Mentre il Cristianesimo cerca sempre di rispettare le venerabili tradizioni delle culture e dei popoli, esso cerca anche di purificare quelle pratiche contrarie al Vangelo".

"Per questa ragione" - ha detto il Papa - "è essenziale che l'intera comunità cattolica continui a ribadire l'importanza dell'unione monogama e indissolubile fra uomo e donna, consacrati in santo matrimonio. Per i cristiani, le forme tradizionali di matrimonio non possono mai sostituire il matrimonio sacramentale".

Parlando del ministero sacerdotale, il Papa ha sottolineato che esso "non deve mai essere considerato come un modo di migliorare la propria classe sociale o livello di vita. Se è così, allora il dono di sé del sacerdozio e la docilità ai disegni di Dio cedono il passo ai desideri personali, rendendo il sacerdote inefficace e inadempiuto".

Infine il Santo Padre ha esortato i Vescovi a proseguire i loro sforzi per garantire che i candidati al sacerdozio siano all'altezza della loro missione e che ricevano un'adeguata formazione sacerdotale. Infine ricordando che quest'anno ricorre il primo centenario dell'arrivo dei missionari nel nord del Ghana, il Papa ha detto: "Prego in particolare affinché lo zelo missionario continui a ricolmare voi e il vostro amato popolo, rafforzandovi nella vostra missione di diffondere il Vangelo".
AL/.../GHANA VIS 20060424 (640)

DIVINA MISERICORDIA: DIMENSIONE INTEGRANTE DELLA FEDE


CITTA' DEL VATICANO, 23 APR. 2006 (VIS). Oggi, Domenica della Divina Misericordia, il Santo Padre Benedetto XVI ha recitato il "Regina Coeli" con più di 50.000 pellegrini riuniti in Piazza San Pietro. Prima di recitare la preghiera che sostituisce l'Angelus nel tempo pasquale, il Papa ha citato il Vangelo di Giovanni che narra l'apparizione di Gesù Risorto ai discepoli riuniti nel Cenacolo, "la sera del 'primo giorno dopo il sabato'" e nuovamente nello stesso luogo "'otto giorno dopo'".

"Fin dall'inizio" - ha spiegato il Santo Padre - "dunque, la comunità cristiana cominciò a vivere un ritmo settimanale, scandito dall'incontro con il Signore risorto. È quanto sottolinea anche la Costituzione del Concilio Vaticano II sulla liturgia affermando: 'Secondo la tradizione apostolica, che trae origine dal giorno stesso delle Risurrezione di Cristo, la Chiesa celebra il mistero pasquale ogni otto giorni, in quello che si chiama giustamente giorno del Signore o domenica".

"Ricorda ancora l'Evangelista che in entrambe le apparizioni il Signore Gesù mostrò ai discepoli i segni della crocifissione, ben visibili e tangibili anche nel suo corpo glorioso. Quelle sacre piaghe, nelle mani, nei piedi e nel costato, sono sorgente inesauribile di fede, di speranza e di amore a cui ognuno può attingere, specialmente le anime più assetate della divina misericordia" - ha detto ancora Benedetto XVI ricordando che Giovanni Paolo II volle che "la Domenica dopo Pasqua fosse dedicata in modo speciale alla Divina Misericordia; e la Provvidenza ha disposto che egli morisse proprio alla vigilia di questo giorno".

"Il mistero dell'amore misericordioso di Dio è stato al centro del pontificato di questo mio venerato Predecessore. Ricordiamo, in particolare, l'Enciclica 'Dives in misericordia', del 1980, e la dedicazione del nuovo Santuario della Divina Misericordia a Cracovia, nel 2002. Le parole che egli pronunciò in quest'ultima occasione sono state come una sintesi del suo magistero evidenziando che il culto della misericordia divina non è una devozione secondaria, ma dimensione integrante della fede e della preghiera del cristiano".

Benedetto XVI ha detto infine: "Maria Santissima, Madre della Chiesa, a cui ora ci rivolgiamo con il 'Regina Coeli, ottenga per tutti i cristiani di vivere in pienezza la Domenica come 'pasqua della settimana', gustando la bellezza dell'incontro con il Signore risorto e attingendo alla fonte del suo amore misericordioso, per essere apostoli della sua pace".

Al termine della recita del Regina Coeli, il Papa ha ricordato che le Chiese Orientali celebrano oggi la Pasqua ed ha detto: "E nel clima gioioso di questo giorno non posso non ricordare che molte di queste popolazioni, in Serbia, Romania e Bulgaria, soffrono a causa delle inondazioni dei giorni scorsi. Sono loro vicino con la preghiera ed auspico vivamente che, grazie al contributo di tutti, possano superare rapidamente questi difficili momenti".
ANG/DIVINA MISERICORDIA:PASQUA ORIENTALE/... VIS 20060424 (470)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Sacerdote Oscar González Villa, Vescovo di Girardota (superficie: 2.445; popolazione: 203.000; cattolici: 183.000; sacerdoti: 56; religiosi: 99), Colombia. Il Vescovo eletto, finora Rettore del Seminario Maggiore "Nuestra Señora del Rosario" di Manizales, è nato ad Alcalá (Colombia) nel 1949 ed è stato ordinato sacerdote nel 1973.

Sabato 22 aprile è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Ouesso (Repubblica del Congo), presentata dal Vescovo Hervé Itoua, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Okigwe (Nigeria), presentata dal Vescovo Anthony Ekezia Ilonu, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede il Vescovo Solomon Amanchukwu Amatu, Coadiutore della medesima Diocesi.

- Ha nominato il Vescovo António Augusto dos Santos Marto, finora Vescovo di Viseu (Portogallo), Vescovo di Leiria-Fátima (superficie: 1.700; popolazione: 267.000; cattolici: 256.000; sacerdoti: 154; religiosi: 546), Portogallo. Il Vescovo dos Santos Marto succede al Vescovo Serafim de Sousa Ferreira e Silva, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Monsignor Ignazio Sanna, Arcivescovo Metropolita di Oristano (superficie: 3.112; popolazione: 148.915; cattolici: 148.067; sacerdoti: 122; religiosi: 362; diaconi permanenti: 6), Italia. L'Arcivescovo eletto, finora Docente e Pro Rettore della Pontificia Università Lateranense in Roma, è nato ad Orune (Nuovo) nel 1942 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1967. L'Arcivescovo Sanna succede all'Arcivescovo Piergiuliano Tiddia, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Beatus Kinyaiya, O.F.M.Cap., già Superiore Provinciale per la Tanzania, Vescovo di Mbulu (superficie: 1.605; popolazione: 900.000; cattolici: 242.698; sacerdoti: 58; religiosi: 175), Tanzania. Il Vescovo eletto è nato nel 1957 a Shimbwe (Tanzania), ha emesso la professione perpetua nell'Ordine dei Cappuccini nel 1988 ed è stato ordinato sacerdote nel 1989.

- Ha nominato il Vescovo Sebastiano Sanguinetti, finora Vescovo di Ozieri (Italia), Vescovo di Tempio-Ampurias (superficie: 2.695; popolazione: 145.400; cattolici: 144.000; sacerdoti: 79; religiosi: 117; diaconi permanenti: 2), Italia.

- Ha nominato il Monsignor Gianfranco De Luca, Vescovo di Termoli-Larino (superficie: 1.424; popolazione: 106.500; cattolici: 105.850; sacerdoti: 69; religiosi: 109; diaconi permanenti: 8), Italia. Il Vescovo eletto, finora Parroco e Responsabile della Pastorale giovanile a Teramo (Italia), è nato ad Atri (Teramo) nel 1949 ed è stato ordinato sacerdote nel 1974.

- Ha nominato il Monsignor José María Ortega Trinidad, Vescovo Prelato di Juli (superficie: 17.427; popolazione: 455.000; cattolici: 404.000; sacerdoti: 13; religiosi: 37), Perù. Il Vescovo eletto, finora Parroco della Cattedrale "San Vicente Mártir", in San Vicente di Cañete, Prelatura di Yauyos (Perù), è nato nel 1950 a Nava (Perù) ed è stato ordinato sacerdote nel 1978.
RE:NER/.../... VIS 20060424 (430)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate sei Presuli della Conferenza Episcopale del Ghana, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Matthew Kwasi Gyamfi, di Sunyani.

- L'Arcivescovo Gregory Ebo Kpiebaya, di Tamale.

- Il Vescovo Philip Naameh, di Damongo.

- Il Vescovo Lucas Abadamloora, di Navrongo-Bolgatanga.

- Il Vescovo Paul Bemile, di Wa.

- Il Vescovo Vincent Sowah Boi-Nai, S.V.D., di Yendi.

Sabato 22 aprile il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

Sei Presuli della Conferenza Episcopale del Ghana, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Joseph Kwaku Afrifah-Agyekum, Vescovo eletto di Koforidua.

- L'Arcivescovo Peter Kwasi Sarpong, di Kumasi, con l'Ausiliare Vescovo Gabriel Justice Yaw Anokye.

- Il Vescovo Peter Kwaku Atuhaene, di Goaso.

- Il Vescovo Joseph Osei-Bonsu, di Konongo-Mampong.

- Il Vescovo Thomas Kwaku Mansah, di Obuasi.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/.../... VIS 20060424 (160)

STATISTICHE RELATIVE ALLA CHIESA IN POLONIA


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2006 (VIS). In occasione del prossimo Viaggio Apostolico del Santo Padre Benedetto XVI in Polonia - dal 25 al 28 maggio -, il secondo fuori d'Italia, sono state pubblicate le statistiche relative alla Chiesa in Polonia. Le cifre sono state desunte dall'Annuario Statistico della Chiesa, aggiornato al 31 dicembre 2004.

La Polonia conta una popolazione di 38,2 milioni di abitanti, dei quali 36,6 sono cattolici (95,8%). Esistono 45 circoscrizioni ecclesiastiche, 10.114 parrocchie e 800 centri pastorali. Attualmente i Vescovi sono 133, i sacerdoti 28.546, 24.826 i religiosi, 1.081 i membri laici di istituti secolari e 14.418 i catechisti. I seminaristi minori sono 1.803 e i seminaristi maggiori 6.427.

Un totale di 315.698 alunni frequentano i 1.726 centri di educazione cattolica, dal giardino d'infanzia all'università. Relativamente ai centri di proprietà della Chiesa o diretti da ecclesiastici o religiosi, in Polonia ci sono 33 ospedali, 244 ambulatori, 267 case per anziani, invalidi e minorati, 538 orfanotrofi e asili nido, 1.820 consultori familiari ed altri centri per la protezione della vita e 1.462 centri speciali di educazione o rieducazione sociale.
OP/STATISTICHE POLONIA/... VIS 20060425 (190)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Casimiro López Llorente, finora Vescovo di Zamora (Spagna), Vescovo di Segorbe-Castellón de la Plana (superficie: 4.380; popolazione: 449.043; cattolici: 419.701; sacerdoti: 282; religiosi: 513; diaconi permanenti: 4), Spagna.

- Il Monsignor Frank J. Dewane, Vescovo Coadiutore della Diocesi di Venice (superficie: 22.685; popolazione: 1.766.651; cattolici: 218.173; sacerdoti: 239; religiosi: 202; diaconi permanenti: 75), Florida, Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto, finora Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, è nato nel 1950 a Green Bay (Wisconsin, Stati Uniti d'America) ed è stato ordinato sacerdote nel 1988.
NER:NEC/.../LOPEZ LLORENTE:DEWANE VIS 20060425 (110)
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