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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 24 maggio 2006

VARSAVIA PRIMA TAPPA VIAGGIO APOSTOLICO IN POLONIA


CITTA' DEL VATICANO, 24 MAG. 2006 (VIS). Domani, giovedì, ha inizio il Viaggio Apostolico del Santo Padre Benedetto XVI in Polonia, secondo del suo Pontificato, dopo il viaggio in Germania dell'agosto scorso. La visita, dal 25 al 28 maggio, prevede tappe a Varsavia, Czestochowa, Cracovia, Wadowice, Kalwaria Zebrzydowska e Auschwitz.

Il Santo Padre partirà alle ore 8:40 dall'aeroporto romano di Fiumicino e giungerà a Varsavia alle 11:00. Al termine della cerimonia di benvenuto nell'aeroporto internazionale di Varsavia/Okocie, il Papa si trasferirà in papamobile alla Cattedrale di San Giovanni, visitata cinque volte da Giovanni Paolo II, per incontrare il clero.

Dopo la seconda colazione nel palazzo arcivescovile di Miodowa, Benedetto XVI si dirigerà alla Nunziatura Apostolica ed, alle 17:45, si recherà al Palazzo Presidenziale per una visita di cortesia al Presidente della Repubblica, Signor Lech Kaczynski.

Alle 18:45 è previsto il trasferimento dal Palazzo Presidenziale alla Chiesa Luterana della Santissima Trinità di Varsavia, dove avrà luogo un incontro ecumenico con i Rappresentanti di sette Chiese facenti parte del Consiglio Ecumenico Polacco, istituito nel 1946 su iniziativa del pastore luterano Zygmunt Mitchelis. Saranno presenti anche Rappresentanti di altre religioni.

La Chiesa Luterana della Santissima Trinità fu costruita nel 1781 in una zona povera alla periferia della città. Durante la seconda guerra mondiale, nel 1939, la piazza con i suoi bei palazzi subì ingenti danni e la chiesa perse la cupola di legno, che fu sostituita negli anni seguenti con una di acciaio. Le autorità comuniste proibirono l'apertura della chiesa al culto e vietarono di mettere sulla cupola una croce, sostituita con una cuspide. L'edificio fu usato come sala da concerto. Nel 1956, alla fine dell'era staliniana, la comunità evangelica riacquistò la chiesa e la cuspide fu tolta.

Al termine dell'incontro ecumenico il Papa si recherà alla sede dalla Nunziatura Apostolica dove è ospite.
BXVI-VIAGGIO/.../POLONIA VIS 20060524 (310)

PREGHIERE PER IL VIAGGIO APOSTOLICO IN POLONIA


CITTA' DEL VATICANO, 24 MAG. 2006 (VIS). Al termine dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, il Papa ha ricordato che domani si recherà in Polonia, "patria dell'amato Papa Giovanni Paolo II", dove ripercorrerà "i luoghi della sua vita e del suo ministero sacerdotale ed episcopale".

Ringraziando il Signore "per l'opportunità che mi offre di realizzare un desiderio che da tempo portavo nel cuore", il Santo Padre ha invitato tutti i presenti ad accompagnarlo "con la preghiera in questo Viaggio Apostolico, che mi accingo a compiere con grande speranza e che affido alla Vergine Santa, tanto venerata in Polonia. Sia Lei a guidare i miei passi perché possa confermare nella fede la diletta comunità cattolica polacca e incoraggiarla ad affrontare, con una incisiva azione evangelizzatrice, le sfide del momento presente".

"Sia Maria" - ha concluso il Pontefice - "a ottenere per quell'intera Nazione una rinnovata primavera di fede e di civile progresso, conservando sempre viva la memoria del grande mio Predecessore".
AG/VIAGGIO POLONIA/... VIS 20060524 (175)

PIETRO: LA SCUOLA DELLA FEDE NON È UNA MARCIA TRIONFALE


CITTA' DEL VATICANO, 24 MAG. 2006 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI ha proseguito la catechesi sulla personalità degli apostoli, in questo caso Pietro, nel corso l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro con la partecipazione di 35.000 pellegrini.

Il Papa ha cominciato la catechesi ricordando il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci che Cristo interpreta "non nel senso di una regalità su Israele nel modo sperato dalla folla" che lo voleva re, "ma nel senso del dono di sé: 'Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo'. Gesù annuncia la croce, con la croce il pane eucaristico - il suo modo assolutamente nuovo di essere re".

"Noi possiamo capire che queste parole del Maestro, come tutto il suo comportamento, risultassero veramente difficili per la gente, anche per i discepoli" ha spiegato il Santo Padre, sottolineando che la fede di Pietro "era ancora una fede iniziale, una fede in cammino; sarebbe arrivato alla vera pienezza solo mediante l'esperienza degli avvenimenti pasquali. Ma tuttavia era già fede, aperta alla realtà più grande - aperta soprattutto perché non era fede in qualcosa, era fede in Qualcuno: in Lui, Cristo".

"La generosità irruente di Pietro non lo salvaguarda, tuttavia, dai rischi connessi con l'umana debolezza. Egli ha seguito Gesù con slancio, ha superato la prova della fede, abbandonandosi a Lui. Viene tuttavia il momento in cui anche lui cede alla paura e cade: tradisce il Maestro. La scuola della fede non è una marcia trionfale, ma un cammino cosparso di sofferenza e di amore, di prove e di fedeltà da rinnovare ogni giorno".

"Pietro che aveva promesso fedeltà assoluta, conosce l'amarezza e l'umiliazione del rinnegamento: lo spavaldo apprende a sue spese l'umiltà. (...) Quando finalmente gli cade la maschera e capisce la verità del suo cuore debole di peccatore credente, scoppia in un liberatorio pianto di pentimento. Dopo questo pianto egli è ormai pronto per la sua missione".

Giunto al lago di Tiberiade "questa missione gli sarà affidata da Gesù risorto", come narra l'evangelista Giovanni. Il Papa ha osservato che nel dialogo tra Gesù e Pietro "si rileva un gioco di verbi molto significativo. In greco il verbo 'filéo' esprime l'amore di amicizia, tenero ma non totalizzante, mentre il verbo 'agapáo' significa l'amore senza riserve, totale ed incondizionato. Gesù domanda a Pietro la prima volta: 'Simone... mi ami tu (agapâs-me)?".

"Prima dell'esperienza del tradimento l'Apostolo avrebbe certamente detto: 'Ti amo (agapô-se)'. Ora che ha conosciuto l'amara tristezza dell'infedeltà, il dramma della propria debolezza, dice soltanto: 'Signore, ti voglio bene (filô-se)', cioè 'ti amo del mio povero amore'. (...) Simone comprende che a Gesù basta il suo povero amore, l'unico di cui è capace. (...) Verrebbe da dire che Gesù si è adeguato a Pietro, piuttosto che Pietro a Gesù!".

"È proprio questo adeguamento divino a dare speranza al discepolo, che ha conosciuto la sofferenza dell'infedeltà. (...) Da quel giorno Pietro ha 'seguito' il Maestro con la precisa consapevolezza della propria fragilità; ma questa consapevolezza non l'ha scoraggiato. Egli sapeva infatti di poter contare sulla presenza accanto a sé del Risorto".

"Dagli ingenui entusiasmi dell'adesione iniziale, passando attraverso l'esperienza dolorosa del rinnegamento ed il pianto della conversione" - ha concluso il Santo Padre - "Pietro è giunto ad affidarsi a quel Gesù che si è adattato alla sua povera capacità d'amore. É stato un lungo cammino che lo ha reso un testimone affidabile, perché costantemente aperto all'azione dello Spirito di Gesù. Pietro stesso si qualificherà come 'testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi".
AG/PIETRO/... VIS 20060524 (610)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 MAG. 2006 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Padre Hugo Manuel Salaberry, S.I., Vescovo di Azul (superficie: 64.210; popolazione: 469.000; cattolici: 418.000; sacerdoti: 71; religiosi: 120; diaconi permanenti. 21), Argentina. Il Vescovo eletto, finora Presidente del Consiglio Superiore dell'Educazione Cattolica (Consudec), è nato a San Andrés de Giles (Argentina), nel 1952, è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1976, è stato ordinato sacerdote nel 1985 ed ha emesso la professione solenne nel 1989. Succede al Vescovo Emilio Bianchi di Cárcano, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
- Ha nominato il Vescovo Roberto Rodríguez, finora Vescovo di Villa María (Argentina), Vescovo di La Rioja (superficie: 92.100; popolazione: 313.365; cattolici: 278.895; sacerdoti: 37; religiosi: 67), Argentina.

- Ha nominato il Monsignore Oscar Vicente Ojea, Vescovo Ausiliare di Buenos Aires (superficie: 203; popolazione: 2.763.000; cattolici: 2.530.000; sacerdoti: 868; religiosi: 2.340; diaconi permanenti: 4), Argentina. Il Vescovo eletto, finora Parroco della Parrocchia di Nuestra Señora del Perpetuo Socorro di Buenos Aires, è nato nel 1946 a Buenos Aires (Argentina) ed è stato ordinato sacerdote nel 1972.

- Ha nominato il Vescovo Diomedes Espinal de León, finora Ausiliare di Santiago de los Caballeros (Repubblica Dominicana), Vescovo di Mao-Monte Cristi (superficie: 4.841; popolazione: 400.000; cattolici: 385.000; sacerdoti: 35; religiosi: 78; diaconi permanenti. 6), Repubblica Dominicana. Succede al Vescovo Jerónimo Tomás Abreu, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Reverendo Broderick Sonsuaco Pabillo, S.D.B., Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Manila (superficie: 117; popolazione: 2.993.000; cattolici: 2.719.781; sacerdoti: 482; religiosi: 1.138; diaconi permanenti: 2), Filippine. Il Vescovo eletto, finora Parroco di S. Ezequiel Moreno a Puerto Princesa City (Filippine), è nato a Victorias City (Filippine), nel 1955, ha emesso i voti perpetui nella Congregazione Salesiana nel 1981 ed è stato ordinato sacerdote nel 1982.

- Ha nominato Don Peter Stumpf, S.D.B., Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi Metropolitana di Maribor (superficie: 7.418; popolazione: 824.855; cattolici: 702.916; sacerdoti: 397; religiosi: 229; diaconi permanenti: 4), Slovenia. Il Vescovo eletto, finora Parroco e Decano di Rakovnik (Ljubljana), è nato nel 1962 a Beltinci (Slovenia) ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1990.
NER:RE:NEA/.../... VIS 20060524 (380)
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