Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

martedì 6 giugno 2006

EDUCARE GIOVANI ALLA FEDE COMPITO FONDAMENTALE


CITTA' DEL VATICANO, 6 GIU. 2006 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma, il Santo Padre Benedetto XVI ha aperto i lavori del Convegno Ecclesiale Diocesano, in corso dal 5 all'8 giugno, sul tema: "La gioia della fede e l'educazione delle nuove generazioni".

Nelle sue riflessioni il Papa ha ribadito che: "Educare le nuove generazioni alla fede è un compito grande e fondamentale che coinvolge l'intera comunità cristiana", e benché ciò sia diventato "particolarmente difficile", proprio per questo è "ancora più importante e quanto mai urgente".
"La certezza e questa gioia di essere amati da Dio deve essere resa in qualche modo palpabile e concreta per ciascuno di noi, e soprattutto per le giovani generazioni che stanno entrando nel mondo della fede".

Il Santo Padre ha sottolineato che "È indispensabile (...) che le nuove generazioni possano fare esperienza della Chiesa come di una compagnia di amici davvero affidabile, vicina in tutti i momenti e le circostanze della vita, (...) una compagnia che non ci abbandonerà mai nemmeno nella morte, perché porta in sé la promessa dell'eternità".

"Specialmente gli adolescenti e i giovani" - ha proseguito il Pontefice - "hanno bisogno di essere liberati dal pregiudizio diffuso che il cristianesimo, con i suoi comandamenti e i suoi divieti, ponga troppi ostacoli alla gioia dell'amore, in particolare impedisca di gustare pienamente quella felicità che l'uomo e la donna trovano nel loro reciproco amore. Al contrario, la fede e l'etica cristiana non vogliono soffocare ma rendere sano, forte e davvero libero l'amore: proprio questo è il senso dei dieci Comandamenti, che non sono una serie di 'no', ma un grande 'sì' all'amore e alla vita. L'amore umano infatti ha bisogno di essere purificato, di maturare e anche di andare al di là di se stesso, per poter diventare pienamente umano, per essere principio di una gioia vera e duratura, per rispondere quindi a quella domanda di eternità che porta dentro di sé e alla quale non può rinunciare senza tradire se stesso. È questo il motivo sostanziale per il quale l'amore tra l'uomo e la donna si realizza pienamente solo nel matrimonio".

Benedetto XVI ha sottolineato ancora che "la questione della verità (...) deve anzi occupare uno spazio centrale. (...) Nella fede accogliamo infatti il dono che Dio fa di se stesso rivelandosi a noi, creature fatte a sua immagine; accogliamo e accettiamo quella Verità che la nostra mente non può comprendere fino in fondo e non può possedere, ma che proprio per questo dilata l'orizzonte della nostra conoscenza e ci permette di giungere al Mistero in cui siamo immersi e di ritrovare in Dio il senso definitivo della nostra esistenza".

Un'altra dimensione della fede, ha continuato il Papa è "quella di affidarsi ad una persona: non ad una persona qualsiasi ma a Gesù Cristo, e al Padre che lo ha inviato. (...) Egli riempie il nostro cuore, lo dilata e lo colma di gioia, spinge la nostra intelligenza verso orizzonti inesplorati, offre alla nostra libertà il suo decisivo punto di riferimento, risollevandola dalle angustie dell'egoismo e rendendola capace di amore autentico".

Riferendosi successivamente ai progressi della scienza, il Papa ha affermato che essi: "non di rado vengono presentati come contrapposti alle affermazioni della fede, provocando confusione e rendendo più difficile l'accoglienza della verità cristiana. (...) Perciò il dialogo tra fede e ragione, se condotto con sincerità e rigore, offre la possibilità di percepire, in modo più efficace e convincente, la ragionevolezza della fede in Dio - non in un Dio qualsiasi ma in quel Dio che si è rivelato in Gesù Cristo - e altresì di mostrare che nello stesso Gesù Cristo si trova il compimento di ogni autentica aspirazione umana".

Sottolineando che, oltre all'esperienza della fede "esiste però uno spazio privilegiato nel quale questo incontro si realizza nella maniera più diretta", uno spazio che è "la preghiera", il Papa ha lanciato un appello dicendo: "Chiedo a tutta l'amata Chiesa di Roma, in particolare alle anime consacrate, specialmente dei Monasteri di clausura, di essere assidui nella preghiera, spiritualmente uniti a Maria nostra Madre, di adorare Cristo vivo nell'Eucaristia, di innamorarvi sempre più di Lui, che è il nostro fratello e amico vero, lo sposo della Chiesa, il Dio fedele e misericordioso che ci ha amati per primo. Così voi giovani sarete pronti e disponibili ad accogliere la sua chiamata, se Egli vi vorrà totalmente per sé, nel sacerdozio o nella vita consacrata".

"Nella misura in cui ci nutriamo di Cristo e siamo innamorati di Lui" - ha concluso il Pontefice - "avvertiamo anche dentro di noi lo stimolo a portare altri verso di Lui: la gioia della fede infatti non possiamo tenerla per noi, dobbiamo trasmetterla. Questo bisogno diventa ancora più forte e urgente in presenza di quella strana dimenticanza di Dio che esiste oggi in vaste parti del mondo, e in certa misura anche qui a Roma".
AC/FEDE:GIOVANI/... VIS 20060606 (820)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 6 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Vescovi Ausiliari della Diocesi di Brooklyn (superficie: 466; popolazione: 4.698.009; cattolici: 1.832.235; sacerdoti: 771; religiosi: 1.452; diaconi permanenti: 152), New York, Stati Uniti d'America:

- Il Monsignore Octavio Cisneros. Il Vescovo eletto, nato a La Habana (Cuba), nel 1945 ed ordinato sacerdote nel 1971, è stato finora Rettore della "Cathedral Seminary Residence of the Immaculate Conception a Douglaston e Segretario per la Formazione Sacerdotale.

- Il Monsignore Guy Sansaricq. Il Vescovo eletto, nato a Jérémie (Haiti) nel 1934, ed ordinato sacerdote nel 1960, è stato finora Parroco della Parrocchia "Saint Jerome" della medesima Diocesi e Direttore Nazionale dell'Apostolato Haitiano.

- Il Monsignore Frank J. Caggiano. Il Vescovo eletto, nato nel 1959 a Brooklyn (Stati Uniti d'America), ed ordinato sacerdote nel 1987, è stato finora Vicario per l'Evangelizzazione e la Vita Pastorale della medesima Diocesi.
NEA/.../CISNEROS:SANSARICQ:CAGGIANO VIS 060606 (150)

DOCUMENTO FAMIGLIA E PROCREAZIONE UMANA


CITTA' DEL VATICANO, 6 GIU. 2006 (VIS). Il Pontificio Consiglio per la Famiglia, fondato 25 anni fa da Giovanni Paolo II, con il Motu Proprio "Familia a Deo instituta", e presieduto dal Cardinale Alfonso López Trujillo, ha pubblicato oggi un Documento intitolato: "Famiglia e procreazione umana".

Il testo, come si legge in una nota esplicativa del Padre Abelardo Casado Lobato, O.P., Consultore del Pontificio Consiglio per la Famiglia, "è destinato ad essere oggetto di studio sia nell'aspetto dottrinale che nella sua applicazione pastorale". L'Introduzione del Documento espone "il rapporto fra i due poli del medesimo tema: famiglia e procreazione".

L'argomento è sviluppato in quattro capitoli che ricordano: "Che la famiglia è l'unico luogo appropriato alla procreazione", e che "La procreazione integrale in seno alla famiglia, include tutti i suoi aspetti sociali, giuridici, politici, economici e culturali". Un quinto capitolo espone "due prospettive complementari, la teologale in quanto la famiglia umana è immagine della trinità e la pastorale perché la famiglia è alla base della chiesa ed è essa stessa sede della evangelizzazione".

"Nel presente Documento" - precisa la nota - "si fa riferimento soprattutto al Concilio Vaticano II, al Magistero di Papa Giovanni Paolo II che ha dedicato grande attenzione alla famiglia, al Catechismo della Chiesa cattolica ed al recente "Compendio della dottrina sociale della Chiesa". Tutto ciò indica che il Documento intende proporre una lettura dottrinale del problema ed aprire le porte alla ricerca futura sulle questioni attualmente oggetto di dibattito".

L'Introduzione ripropone quanto affermato da Giovanni Paolo II alla III Conferenza Generale dell'Episcopato Latinoamericano (Puebla, Messico, 1979), "la Chiesa ha il diritto e il dovere di proclamare la Verità sull'uomo e parimenti cerca la verità tutta intera. L'uomo non è solo un 'animale razionale' è anche un essere familiare. La famiglia è connaturale all'uomo ed è stata istituita da Dio. Però oggi l'uomo è diventato un enigma per se stesso e vive la crisi più acuta di tutta la storia nella sua dimensione familiare: la famiglia è oggetto di attacchi come mai prima nel passato; i nuovi modelli di unione la distruggono; le tecniche di procreazione estromettono totalmente l'amore umano; le politiche di controllo della natalità conducono all'attuale 'inverno demografico' (...) Percorrendo tali strade (...) noi giungiamo ad un mondo 'postumano'. L'uomo deve essere salvato".

La comprensione della procreazione umana, si legge ancora nel testo, può essere analizzata sotto diverse prospettive: "storica", che riafferma il valore attribuito alla discendenza, "antropologica", "religiosa" che situa l'uomo di fronte a Dio Creatore che infonde l'anima in ogni individuo e conta sulla collaborazione dell'uomo per raggiungere la pienezza dell'essere umano".

"La procreazione che è il mezzo di trasmissione della vita mediante l'unione amorosa dell'uomo e della donna" - sottolinea il Documento - "deve essere umana". Cioè "frutto degli atti dell'uomo" e "inoltre frutto dell'atto umano, libero, razionale, responsabile della trasmissione della vita (...). L'atto unitivo dell'uomo e della donna non può essere separato dalla sua dimensione connaturale, che è la procreazione, e rende possibile la paternità e la maternità responsabile. La morale coniugale poggia unicamente su questa base".

"I documenti dottrinali della Chiesa, come l'Enciclica "Humanae vitae" e l'Esortazione Apostolica "Familiaris consortio" trattano della dignità fondamentale della persona umana e della sua dimensione etica. La condanna radicale dell'aborto e il rifiuto di separare le due dimensioni, la unitiva e la procreativa, come la riduzione della sessualità alla mera funzione fruitiva, hanno il loro fondamento nell'essere personale e nella sua dignità".

"La soluzione di tutto ciò risiede nella comprensione integrale dell'uomo. Senza una metantropolgia dell'essere, della sostanza, dello spirito, non vi è comprensione totale dell'umano, perché i concetti di persona e di essere sono svuotati di contenuto. Morale e religione, valori fondamentali e decisivi, si riducono ad "assunto privato". Pertanto è urgente ritornare alla metafisica per riscoprire il senso dell'umano nell'uomo".

"L'uomo è un essere familiare e per questo è un essere sociale, politico, economico, culturale, giuridico e religioso. La famiglia che tocca tutti questi aspetti essenziali, ha bisogno di servizi, aiuto, protezione e costante promozione. Il Documento indica come devono svilupparsi questi elementi e ribadisce la dimensione giuridica del problema, ricordando che la Santa Sede, già nel 1983, ha pubblicato la prima "Carta dei diritti della Famiglia", coraggiosa difesa di questa istituzione.

"La dottrina relativa alla procreazione umana integrale (...) è confermata dalla teologia della creazione e dal mistero della salvezza rivelato in Gesù Cristo e diffuso nella nuova evangelizzazione. Il Creatore ha donato all'essere umano l'unità e il Redentore ha assunto la condizione familiare a Nazareth ed ha ricordato a tutti come la famiglia era dal principio nel piano divino: due in una sola carne".
CON-F/PROCREAZIONE:FAMIGLIA/LOBATO VIS 20060606 (810)
Copyright © VIS - Vatican Information Service