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venerdì 30 giugno 2006

PROSSIMO VIAGGIO DI BENEDETTO XVI A ISTANBUL IN NOVEMBRE


CITTA' DEL VATICANO, 29 GIU. 2006 (VIS). Dopo l'Angelus, Benedetto XVI ha ricevuto in udienza la Delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, presieduta da S.E. Ioannis (Zizioulas), Metropolita di Pergamo, Co-Presidente della Commissione Mista Internazionale per il dialogo teologico tra cattolici e ortodossi, presente a Roma per la Festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.

Il Santo Padre ha espresso soddisfazione per la convocazione dell'Assemblea Plenaria della Commissione Mista Internazionale per il dialogo teologico tra cattolici e ortodossi, nel settembre prossimo a Belgrado (Serbia).

"Il Dialogo riprende così il suo corso ed entra in una nuova fase" - ha detto il Papa - "Spontaneamente ci troviamo a voler pregare che lo Spirito Santo illumini ed infiammi i nostri cuori, rafforzando la nostra volontà comune di rispondere, per quanto sta in noi, all'ardente preghiera del Signore: 'Ut unum sint'; in questo modo, possano i discepoli di Cristo, uniti nella fede, insieme proclamare il suo Vangelo al mondo intero, così che, credendo in Lui, tutti siano salvati".

Successivamente Benedetto XVI ha ricordato di aver ricevuto l'invito del Governo turco, del Patriarcato Ecumenico e della comunità cattolica della Turchia a recarsi in pellegrinaggio a Istanbul per la Festa di Sant'Andrea, nel novembre prossimo, e ha espresso la speranza di poter effettuare tale pellegrinaggio.
AC/.../DELEGAZIONE PATRIARCATO ECUMENICO VIS 20060630 (230)

ANGELUS: APPELLO PER LA PACE IN TERRA SANTA


CITTA' DEL VATICANO, 29 GIU. 2006 (VIS). Al termine della Santa Messa celebrata nella Basilica Vaticana, il Papa si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

"Quest'oggi onoriamo solennemente i santi Pietro e Paolo" - ha detto Papa Benedetto XVI - "'apostoli di Cristo, colonne e fondamento della città di Dio', come canta l'odierna liturgia. Il loro martirio viene considerato come il vero e proprio atto di nascita della Chiesa di Roma. (...) Il loro sangue si fuse così quasi in un'unica testimonianza a Cristo. (...) Proprio per questo il Vescovo di Roma, Successore dell'apostolo Pietro, svolge un peculiare ministero a servizio dell'unità dottrinale e pastorale del Popolo di Dio sparso in tutto il mondo".

"In questo contesto" - ha proseguito il Pontefice - "si coglie meglio anche il significato del rito che abbiamo rinnovato questa mattina, (...), cioè la consegna ad alcuni Arcivescovi Metropoliti del Pallio, antica insegna liturgica, che esprime la speciale comunione di questi Pastori con il Successore di Pietro. A questi venerati Fratelli Arcivescovi e a quanti li hanno accompagnati va il mio saluto, mentre invito tutti voi, cari fratelli e sorelle, a pregare per loro e per le Chiese ad essi affidate. C'è poi un altro motivo che rende ancor più grande oggi la nostra gioia: è la presenza a Roma, in occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo, di una speciale Delegazione inviata dal Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. Ai membri di questa Delegazione ripeto con affetto il mio benvenuto e ringrazio di cuore il Patriarca per aver reso ancor più manifesto, con questo gesto, il legame di fraternità esistente tra le nostre Chiese".

Al termine della recita dell'Angelus, il Papa, riferendosi alla situazione in Medio Oriente, ha detto: "Seguo con apprensione quanto avviene in Terra Santa e prego perché ogni persona rapita sia prontamente restituita ai suoi cari. Faccio appello ai Responsabili israeliani e palestinesi affinché, con il generoso contributo della comunità internazionale, ricerchino responsabilmente quel regolamento negoziato del conflitto che solo può assicurare la pace a cui aspirano i loro popoli".
ANG/PIETRO:PAOLO:TERRA SANTA/... VIS 20060630 (370)

NELLA DEBOLEZZA UOMINI IL SIGNORE MANIFESTA LA SUA FORZA


CITTA' DEL VATICANO, 29 GIU. 2006 (VIS). Alle ore 9:30 di oggi, Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto, nella Basilica Vaticana, la Concelebrazione dell'Eucaristia con 27 Arcivescovi Metropoliti provenienti da 17 Paesi, ai quali il Papa ha imposto il Sacro Pallio. Oggi, il Santo Padre Benedetto XVI festeggia anche il 55° anniversario di ordinazione sacerdotale.

Come di consueto, in occasione della Festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, Patroni della città di Roma, è presente alla Santa Messa una Delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, guidata da Sua Eminenza Ioannis (Zizioulas), Metropolita di Pergamo e Co-Presidente della Commissione Mista Internazionale per il dialogo teologico tra cattolici e ortodossi, composta anche da S.E. Kallistos (Timothy Ware), Vescovo di Diokleia, Assistente dell'Arcivescovo di
Thyateira e Gran Bretagna, e dall'Archimandrita Dionysius Papavasileiou.

Nell'omelia il Papa ha ricordato che: "Pietro rende la propria confessione a Gesù riconoscendolo come Messia e Figlio di Dio. In base a ciò gli viene conferito il suo particolare compito mediante tre immagini: quella della roccia che diventa pietra di fondamento o pietra angolare, quella delle chiavi e quella del legare e sciogliere".

Ponendo in rilievo che nel momento della promessa a Pietro Gesù si incammina verso Gerusalemme, verso la Croce, Benedetto XVI ha affermato: "La Chiesa - ed in essa Cristo - soffre anche oggi. In essa Cristo viene sempre di nuovo schernito e colpito; sempre di nuovo si cerca di spingerlo fuori del mondo. Sempre di nuovo la piccola barca della Chiesa è squassata dal vento delle ideologie, che con le loro acque penetrano in essa e sembrano condannarla all'affondamento. E tuttavia, proprio nella Chiesa sofferente Cristo è vittorioso. Nonostante tutto, la fede in Lui riprende forza sempre di nuovo".

"Anche oggi il Signore" - ha proseguito il Pontefice - "comanda alle acque e si dimostra Signore degli elementi. Egli resta nella sua barca, nella navicella della Chiesa. Così anche nel ministero di Pietro si rivela, da una parte, la debolezza di ciò che è proprio dell'uomo, ma insieme anche la forza di Dio: proprio nella debolezza degli uomini il Signore manifesta la sua forza; dimostra che è Lui stesso a costruire, mediante uomini deboli, la sua Chiesa".

Il Papa ha ribadito che il compito di Pietro è anche quello di "non lasciare mai che questa fede diventi muta", occorre "rinfrancarla sempre di nuovo, proprio anche di fronte alla croce e a tutte le contraddizioni del mondo".

Ricordando le tre volte in cui Pietro ha rinnegato il Signore, Benedetto XVI ha affermato: "Attraverso questa caduta Pietro - e con lui la Chiesa di tutti i tempi - deve imparare che la propria forza da sola non è sufficiente per edificare e guidare la Chiesa del Signore. Nessuno ci riesce soltanto da sé. Per quanto Pietro sembri capace e bravo - già nel primo momento della prova fallisce".

"Vogliamo sempre di nuovo implorare" lo "sguardo salvatore di Gesù: per tutti coloro che, nella Chiesa, portano una responsabilità; per tutti coloro che soffrono delle confusioni di questo tempo; per i grandi e per i piccoli: Signore, guardaci sempre di nuovo e così tiraci su da tutte le nostre cadute e prendici nelle tue mani buone".

"Il Signore affida a Pietro il compito per i fratelli attraverso la promessa della sua preghiera. L'incarico di Pietro è ancorato alla preghiera di Gesù. È questo che gli dà la sicurezza del suo perseverare attraverso tutte le miserie umane. E il Signore gli affida questo incarico nel contesto della Cena, in connessione con il dono della Santissima Eucaristia. La Chiesa, nel suo intimo, è comunità eucaristica e così comunione nel Corpo del Signore. Il compito di Pietro è di presiedere a questa comunione universale; di mantenerla presente nel mondo come unità anche visibile".

Successivamente, dopo aver salutato gli Arcivescovi Metropoliti nominati quest'anno, venuti da numerosi Paesi del mondo per ricevere il Pallio, il Papa si è rivolto alla Delegazione del Patriarcato Ecumenico con queste parole: "Sono grato al Patriarca Bartolomeo I e al Santo Sinodo per questo segno di fraternità, che rende manifesto il desiderio e l'impegno di progredire più speditamente sulla via dell'unità piena che Cristo ha invocato per tutti i suoi discepoli. Noi sentiamo di condividere l'ardente desiderio espresso un giorno dal Patriarca Atenagora e dal Papa Paolo VI: di bere insieme allo stesso Calice e di mangiare insieme il Pane che è il Signore stesso. Imploriamo nuovamente, in questa occasione, che tale dono ci sia concesso presto".
HML/CHIESA:UNITÀ/SANTI PIETRO:PAOLO VIS 20060630 (760)

ARCIVESCOVI METROPOLITI CHE HANNO RICEVUTO IL PALLIO

CITTA' DEL VATICANO, 30 GIU. 2006 (VIS). Di seguito riportiamo l'elenco dei 27 Arcivescovi Metropoliti che hanno ricevuto nella giornata di ieri il Pallio, e che oggi il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza con i familiari.

1. Cardinale Jorge Liberato UROSA SAVINO, Arcivescovo di Caracas (Venezuela).

2. Cardinale Crescenzio SEPE, Arcivescovo di Napoli (Italia).

3. Arcivescovo Louis CHAMNIERN SANTISUKNIRAN, di Thare and Nonseng (Thailandia).

4. Arcivescovo José Belisário DA SILVA, O.F.M., di São Luís do Maranhão (Brasile).

5. Arcivescovo Jabulani NXUMALO, O.M.I., di Bloemfontein (Sud Africa).

6. Arcivescovo Jorge Enrique JIMÉNEZ CARVAJAL, C.I.M., di Cartagena (Colombia).

7. Arcivescovo Tommaso VALENTINETTI, di Pescara-Penne (Italia)

8. Arcivescovo Fabriciano SIGAMPA, di Resistencia (Argentina).

9. Arcivescovo Odon Marie Arsène RAZANAKOLONA, di Antananarivo (Madagascar).

10. Arcivescovo George Hugh NIEDERAUER, di San Francisco (Stati Uniti d'America).

11. Arcivescovo José Luis MOLLAGHAN, Arcivescovo di Rosario (Argentina).

12. Arcivescovo Cornelius Fontem ESUA, di Bamenda (Cameroun).

13. Arcivescovo Daniel N. Dinardo, di Galveston-Houston (Stati Uniti d'America).

14. Arcivescovo Antonio Javellana LEDESMA, S.I., di Cagayan de Oro (Filippine).

15. Arcivescovo José Serofia PALMA, di Palo (Filippine).

16. Arcivescovo Sylvain LAVOIE, O.M.I., di Keewatin-Le Pas (Canada).

17. Arcivescovo Joviano DE LIMA JÚNIOR, S.S.S., di Ribeirão Preto (Brasile).

18. Arcivescovo Luigi CONTI, di Fermo (Italia).

19. Arcivescovo Franc KRAMBERGER, di Maribor (Slovenia).

20. Arcivescovo Ignazio SANNA, di Oristano (Italia).

21. Arcivescovo François-Xavier MAROY RUSENGO, di Bukavu (Repubblica Democratica del Congo).

22. Arcivescovo Jean-Pierre KUTWA, di Abidjan (Costa D'Avorio).

23. Arcivescovo Andrea MUGIONE, di Benevento (Italia).

24. Arcivescovo Orlando BRANDES, di Londrina (Brasile).

25. Arcivescovo Georges PONTIER, di Marseille (Francia).

26. Arcivescovo Donald William WUERL, di Washington (Stati Uniti d'America).

27. Arcivescovo Wojciech ZIEMBA, di Warmia (Polonia).
.../ELENCO ARCIVESCOVI METROPOLITI/... VIS 20060630 (320)

APERTURA A SETTEMBRE ARCHIVI PONTIFICATO PIO XI


CITTA' DEL VATICANO, 30 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha deciso che dal prossimo 18 settembre, con la ripresa dell'attività dell'Archivio Segreto Vaticano e degli altri Archivi della Santa Sede dopo le ferie estive, sia resa accessibile ai Ricercatori tutta la documentazione relativa al Pontificato di Pio XI (6 febbraio 1922 - 10 febbraio 1939).

Un Comunicato reso pubblico oggi, firmato dal Padre Marcel Chappin, S.I., Responsabile dell'Archivio Storico della Segreteria di Stato, (Sezione Rapporti con gli Stati), e dal Padre Sergio Pagano, B., Prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano, annuncia che: "Tale apertura, già auspicata dal compianto Pontefice Giovanni Paolo II (...), rende disponibili alla ricerca storica, entro i limiti dei Regolamenti, tutte le fonti documentarie fino a febbraio 1939 conservate nelle diverse serie degli Archivi della Santa Sede e principalmente nell'Archivio Segreto Vaticano e nell'Archivio della Seconda Sezione della Segreteria di Stato (già Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari).
.../ARCHIVIO PIO XI/CHIAPPIN:PAGANO VIS 20060630 (160)

I VALORI PIÙ ELEVATI ANIMA DEI POPOLI


CITTA' DEL VATICANO, 30 GIU. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto il Signor Mario Juan Bosco Cayota Zappettini, nuovo Ambasciatore dell'Uruguay presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

"Nel suo percorso storico" - ha detto il Papa - "l'Uruguay ha assunto gli ideali cristiani della giustizia e della pace. Nel suo seno convivono pacificamente e rispettandosi reciprocamente, diverse concezioni dell'uomo e del suo destino, senza che ciò faccia venir meno l'apprezzamento reale e sincero per la dimensione religiosa e, in particolare, per la missione della Chiesa".

"I valori più elevati, radicati nel cuore delle persone e nel tessuto sociale" - ha proseguito il Papa - "sono come l'anima dei popoli, che li rende forti nelle avversità, generosi nella collaborazione leale e li incoraggia nella costruzione di un futuro migliore e pieno di vita, nel quale tutti, senza eccezione, abbiano l'opportunità di sviluppare la piena dignità dell'essere umano".

"Per cui si vedono con preoccupazione alcune tendenze che tentano di limitare il valore inviolabile della vita umana (...) o di sradicarla dal suo ambiente naturale, come è l'amore umano nel matrimonio e nella famiglia. La Chiesa promuove certamente una 'cultura della vita', generosa e creatrice di speranza, e non solo per motivi strettamente confessionali".

"Promuovere la famiglia, aiutarla a compiere i suoi indispensabili doveri" - ha ribadito il Santo Padre - "vuol dire acquisire anche coesione sociale e, soprattutto, rispettare i propri diritti che non possono essere rinnegati da altre forme di unione che pretendono di sostituirli".

Il Papa ha successivamente fatto riferimento all' "ampio problema della povertà e dell'emarginazione" che rappresenta "una sfida urgente per i governi e i responsabili delle istituzioni pubbliche" ed ha citato "le nuove possibilità e i nuovi rischi", posti dalla globalizzazione che devono essere affrontati "nel concerto più ampio delle Nazioni".

La globalizzazione è "una opportunità per tessere una rete di comprensione e di solidarietà fra i popoli, senza ridurre tutto a scambi meramente commerciali o pragmatici, nella quale siano tenuti in conto anche i problemi umani di ogni luogo e, in particolare, degli emigranti obbligati ad abbandonare la propria terra alla ricerca di migliori condizioni di vita, che a volte comporta gravi conseguenze sul piano personale, familiare e sociale".

La Chiesa che considera la carità come una "dimensione essenziale del suo essere e della sua missione, sviluppa con abnegazione una coraggiosa attenzione ai bisogni di qualsiasi condizione e provenienza, e collabora in questa missione con le diverse entità e istituzioni pubbliche le quali hanno per obiettivo che a nessuno in cerca di sostegno manchi una mano amica che l'aiuti a superare le proprie difficoltà".

"Perciò" - ha concluso il Pontefice - "la Chiesa offre le sue risorse personali e materiali, ma soprattutto la vicinanza umana che cerca di soccorrere la povertà più estrema, la solitudine e l'abbandono, sapendo che "l'amore, nella sua purezza e gratitudine, è la migliore testimonianza di Dio nel quale crediamo e che si spinge ad amare".
CD/URUGUAY/CAYOTA VIS 20060630 (490)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 30 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Arulappan Amalraj, Vescovo di Ootacamund (superficie: 7.312; popolazione: 1.465.000; cattolici: 85.116; sacerdoti: 116; religiosi: 584), India. Il Vescovo eletto, dal 1996 al 2005 Rettore del "Good Shepherd Seminary" di Coimbatore (India), è nato nel 1953 nel Distretto di Nilgiris, (India) ed è stato ordinato sacerdote nel 1980.
NER/.../AMALRAJ VIS 20060630 (70)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 30 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Woon Walter, Ambasciatore di Singapore, in visita di congedo.

- Il Signor Grygorii Fokovych Khoruzhyi, Ambasciatore di Ucraina, in visita di congedo.

- L'Arcivescovo Leopoldo Girelli, Nunzio Apostolico in Indonesia, con i Familiari.

Nel pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/.../... VIS 20060630 (80)
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