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mercoledì 5 luglio 2006

UMANITÀ CONTEMPORANEA SPERIMENTI FORZA SANGUE DI CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 5 LUG. 2006 (VIS). Nelle parole di saluto rivolte ai partecipanti all'Udienza Generale di questa mattina, il Papa ha ricordato ai pellegrini polacchi che: "Luglio è un mese in cui veneriamo, tradizionalmente, il preziosissimo Sangue di Cristo".

"Nel mondo viene continuamente sparso il sangue umano innocente" - ha detto Benedetto XVI - "Nei cuori degli uomini, invece dell'amore evangelico dimora spesso l'odio, invece della cura per l'uomo il disprezzo e la sopraffazione. Domando la vostra preghiera affinché l'umanità contemporanea sperimenti la forza del Sangue di Cristo versato sulla Croce per la nostra salvezza. Sia lodato Gesù Cristo!".

Benedetto XVI ha rivolto parole di saluto anche ai partecipanti al Simposio sulla salvaguardia del Creato, che si svolgerà nei prossimi giorni in Brasile ed ha detto: "Auspico che tale importante iniziativa, promossa dal Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, contribuisca a promuovere un rispetto sempre più grande per la natura, affidata da Dio alle mani operose e responsabili dell'uomo".
AG/SANGUE CRISTO:CREAZIONE/... VIS 20060705 (170)

GIOVANNI: ARCANO ACCESSO A DIO MEDIANTE ADESIONE GESÙ


CITTA' DEL VATICANO, 5 LUG. 2006 (VIS). L'Apostolo Giovanni è stato il protagonista della catechesi del Santo Padre Benedetto XVI per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, con la partecipazione di 25.000 persone.

"Giovanni fa sempre parte del gruppo ristretto che Gesù prende con sé in determinate occasioni" - ha spiegato il Papa - "(...) All'interno della Chiesa di Gerusalemme, Giovanni occupò un posto di rilievo nella conduzione del primo raggruppamento di cristiani. Paolo infatti lo annovera tra quelle che chiama le 'colonne' di quella comunità". Davanti al Sinedrio afferma: "'Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato. Proprio questa franchezza nel confessare la propria fede resta un esempio e un monito per tutti noi ad essere sempre pronti a dichiarare con decisione la nostra incrollabile adesione a Cristo, anteponendo la fede a ogni calcolo o umano interesse".

"Secondo la tradizione, Giovanni è 'il discepolo prediletto'" - ha proseguito il Pontefice - "che nel Quarto Vangelo poggia il capo sul petto del Maestro durante l'Ultima Cena, si trova ai piedi della Croce insieme alla Madre di Gesù ed è infine testimone sia della Tomba vuota che della stessa presenza del Risorto. Sappiamo che questa identificazione è discussa dagli studiosi, alcuni dei quali vedono in lui semplicemente il prototipo del discepolo di Gesù. (...) Il Signore desidera fare di ciascuno di noi un discepolo che vive una personale amicizia con Lui. Ciò è possibile soltanto nel contesto di un rapporto di grande familiarità, pervaso dal calore di una totale fiducia".

"Negli apocrifi 'Atti di Giovanni' l'Apostolo viene presentato (...) come comunicatore della fede nell'incontro con 'anime capaci di sperare e di essere salvate'. Tutto è mosso dal paradossale intento di far vedere l'invisibile. E infatti dalla Chiesa orientale egli è chiamato semplicemente 'il Teologo', cioè colui che è capace di parlare in termini accessibili delle cose divine, svelando un arcano accesso a Dio mediante l'adesione a Gesù".

"Il culto di Giovanni apostolo si affermò a partire dalla città di Efeso, dove, secondo un'antica tradizione, avrebbe a lungo operato, morendovi infine in età straordinariamente avanzata, sotto l'imperatore Traiano. (...) Proprio in Oriente egli godette e gode tuttora di grande venerazione. Nell'iconografia bizantina viene spesso raffigurato molto anziano e in atto di intensa contemplazione, quasi nell'atteggiamento di chi invita al silenzio".

"In effetti, senza adeguato raccoglimento non è possibile avvicinarsi al mistero supremo di Dio e alla sua rivelazione" - ha sottolineato il Papa, citando le parole del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Atenagora: "'Giovanni è all'origine della nostra più alta spiritualità. Come lui, i 'silenziosi' conoscono quel misterioso scambio dei cuori, invocano la presenza di Giovanni e il loro cuore si infiamma'".
AG/GIOVANNI/... VIS 20060705 (460)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 5 LUG. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Manoel Delson Pedreira da Cruz, O.F.M.Cap., Vescovo di Caicó (superficie: 9.372; popolazione: 266.000; cattolici: 253.000; sacerdoti: 36; religiosi: 76; diaconi permanenti: 17), Brasile. Il Vescovo eletto, finora Definitore Generale dell'Ordine per l'America Latina presso la Curia Generalizia dei Cappuccini, è nato nel 1954 a Biritinga (Brasile), ha emesso la professione perpetua nel 1978 ed è stato ordinato sacerdote nel 1980.
NER/.../PEDREIRA DA CRUZ VIS 20060705 (80)
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