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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 6 ottobre 2006

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 6 OTT. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Sette Presuli della Conferenza Episcopale del Canada Occidentale, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Daniel J. Bohan, di Regina.

    - Il Vescovo Reynald Roulaeu, O.M.I., di Churchill-Baie d'Hudson.

    - L'Arcivescovo Sylvain Lavoie, O.M.I., di Keewatin-Le Pas.

    - Il Vescovo Joseph Luc André Bouchard, di Saint Paul in Alberta.

    - Il Vescovo Frederick Bernard Henry, di Calgary.

    - L'Arcivescovo Thomas Christopher Collins, di Edmonton.

    - L'Arcivescovo Vernon James Weisgerber, di Winnipeg.

  Nel pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva il Cardinale Ignace Moussa Daoud, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.
AL:AP/.../...                                       VIS 20061006 (120)

APPELLO SANTA SEDE DISARMO NUCLEARE

CITTA' DEL VATICANO, 6 OTT. 2006 (VIS). Ieri a New York, l'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto al Primo Comitato della 61° Sessione dell'Assemblea Generale dedicata al dibattito sul programma di disarmo totale e la sicurezza internazionale.

  "La Santa Sede coglie l'occasione" - ha affermato l'Arcivescovo - "per lanciare un nuovo appello alla comunità internazionale affinché fissi una procedura legale obbligatoria che regoli il commercio di tutti i tipi di armi convenzionali e le conoscenze e tecnologie necessarie alla loro produzione".

  Relativamente alle armi nucleari, il Nunzio Apostolico ha ribadito l'importanza del dialogo ed ha detto che si possono percorrere due strade, una che conduce alla limitazione della proliferazione delle armi nucleari mediante il dialogo e il negoziato e l'altra che conduce ad "un mondo nel quale un crescente numero di stati si sente obbligato a dotarsi di armi nucleari aumentando così la minaccia del terrore nucleare. La mia Delegazione concorda sul fatto che  la comunità internazionale sembra percorrere la seconda strada per forza d'inerzia, non per scelta consapevole, ma piuttosto per valutazioni errate, dibattiti sterili e paralisi dei meccanismi multiculturali volti all'edificazione della fiducia ed alla risoluzione dei conflitti".

  L'Arcivescovo Migliore ha rilevato che la Santa Sede "ha domandato ai governi che apertamente o segretamente posseggono armi nucleari, o che progettano di munirsene, di accettare di cambiare rotta con decisioni chiare e ferme, per adoperarsi in favore di un progressivo e concertato disarmo nucleare. Le politiche di deterrenza nucleare, caratteristiche della guerra fredda, possono e devono essere sostituite da misure concrete di disarmo fondate sul dialogo e sui negoziati multilaterali".
DELSS/ARMI/ONU:MIGLIORE                           VIS 20061006 (280)


DODICESIMA ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA SINODO VESCOVI


CITTA' DEL VATICANO, 6 OTT. 2006 (VIS). Un Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, reso pubblico oggi, annuncia che il Santo Padre ha indetto, dal 5 al 26 ottobre 2008, la Dodicesima Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema: "La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa".
.../SINODO GENERALE ORDINARIO/...                 VIS 20061006 (70)


TEOLOGIA, SILENZIO E CONTEMPLAZIONE

CITTA' DEL VATICANO, 6 OTT. 2006 (VIS). Questa mattina nella Cappella "Redemptoris Mater" del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la Concelebrazione Eucaristica con i Membri della Commissione Teologica Internazionale.

  Nell'omelia Benedetto XVI ha ricordato San Bruno, la cui memoria ricorre oggi, e la cui missione fu di "silenzio e contemplazione" che "servono per poter trovare nella dispersione di ogni giorno questa profonda, continua, unione con Dio".

  "Silenzio e contemplazione: la bella vocazione del teologo è parlare. Questa è la sua missione: nella loquacità del nostro tempo" - ha affermato il Papa - "e di altri tempi, nell'inflazione delle parole, rendere presenti le parole essenziali. Nelle parole rendere presente la Parola, la Parola che viene da Dio, la Parola che è Dio. (...) Per la purificazione delle nostre parole, e quindi per la purificazione delle parole del mondo, abbiamo bisogno di quel silenzio che diventa contemplazione, che ci fa entrare nel silenzio di Dio e così arrivare al punto dove nasce la Parola, la Parola redentrice".

  "E il nostro parlare e pensare dovrebbe solo servire perché possa essere ascoltato, possa trovare spazio nel mondo, il parlare di Dio, la Parola di Dio. E così, di nuovo, ci troviamo invitati a questo cammino della rinuncia a parole nostre; a questo cammino della purificazione, perché le nostre parole siano solo strumento mediante il quale Dio possa parlare, e così Dio sia realmente non oggetto, ma soggetto della teologia".

  Successivamente, citando la Prima Lettera di San Pietro, il Papa ha ricordato che: "Parlare per trovare applausi, parlare orientandosi a quanto gli uomini vogliono sentire, parlare in obbedienza alla dittatura delle opinioni comuni, è considerato come una specie di prostituzione della parole e dell'anima. La 'castità' a cui allude l'Apostolo Pietro è non sottomettersi a questi standard, non cercare gli applausi, ma cercare l'obbedienza alla verità. E penso che questa sia la virtù fondamentale del teologo, questa disciplina anche dura dell'obbedienza alla verità che ci fa collaboratori della verità, bocca della verità, perché non parliamo noi in questo fiume di parole di oggi, ma realmente purificati e resi casti dall'obbedienza alla verità, la verità parli in noi. E possiamo così essere veramente portatori della verità".
BXVI-OMELIA/TEOLOGIA/...                           VIS 20061006 (380)


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