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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 30 ottobre 2006

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale di Grecia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Franghískos Papamanólis, O.F.M.Cap., di Syros e Milos, Santorini, Thiras ed Amministratore Apostolico di Candia, Creta e La Canea.

    - Il Vescovo Anárghyros Printesis, Esarca Apostolico per i cattolici di rito bizantino residenti in Grecia.

    - L'Arcivescovo Nechan Karakéhéyan, Amministratore Apostolico dell'Ordinariato per i cattolici di rito armeno residenti in Grecia.

  Sabato 28 ottobre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale di Irlanda, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Christopher Jones, di Elphin.

    - Il Vescovo Martin Drennan, di Galway and Kilmacduagh.

    - Il Vescovo John Fleming, di Killala.

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale di Grecia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Nikólaos Fóscolos, di Athenai ed Amministratore Apostolico "sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis" di Rhodos.

    - Il Vescovo Yannis Spiteris, O.F.M.Cap., di Corfù, Zante, Cefalonia ed Amministratore Apostolico "ad nutum Sanctae Sedis" del Vicariato Apostolico di Thessaloniki.

    - L'Arcivescovo Nikólaos Printesis, di Naxos, Andros, Tinos e Mykonos ed Amministratore Apostolico  "sede vacante" di Chios.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/.../...                                       VIS 20061030 (230)

RINGRAZIAMENTI PRO PETRI SEDE ED ETRENNES PONTIFICALES

CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2006 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Membri delle due Associazioni del Belgio "Pro Petri Sede" e "Etrennes Pontificales", che ogni anno offrono aiuti finanziari per le necessità della Santa Sede.

  Nel suo discorso in lingua francese, il Santo Padre ha affermato che: "Il senso della comunione ecclesiale" che caratterizza le due associazioni, "si esprime ogni anno con un generoso gesto di solidarietà, destinato a soccorrere i nostri fratelli più bisognosi. Già al tempo degli Apostoli, i membri della giovane comunità cristiana 'mettevano tutto in comune' e San Paolo aveva la preoccupazione di organizzare in ogni comunità da lui fondata un servizio di raccolta in favore delle altre chiese".

  Citando l'Enciclica "Deus caritas est", il Papa ha detto: "'La carità non è per la Chiesa una specie di attività di assistenza sociale che si potrebbe anche lasciare ad altri, ma appartiene alla sua natura, è espressione irrinunciabile della sua stessa essenza'".

  "Voi conoscete gli immensi bisogni della solidarietà, perché i nostri fratelli siano rispettati nella loro dignità fondamentale, siano nutriti, siano provvisti di alloggio e ricevano istruzione; ogni anno, voi rispondete con generosità offrendo al Papa il frutto della vostra colletta. Vi ringrazio vivamente a nome di tutte le comunità cristiane che i vostri doni contribuiranno ad aiutare".
AC/.../PRO PETRI SEDE:ETRENNES PONTIFICALES               VIS 20061030 (240)


GRECIA: STATUTO GIURIDICO APPROPRIATO CHIESA

CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Presuli della Conferenza Episcopale di Grecia al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

  Il Papa ha iniziato il suo discorso ponendo in rilievo l'afflusso notevole di cattolici provenienti dalle Nazioni circostanti che pone ai Vescovi e al clero greco "nuove esigenze di servizio ministeriale a cui non è facile provvedere".

  Tenendo conto della varietà di lingue e di riti, il Papa ha detto di ritenere che "lo sviluppo di un dialogo costruttivo con gli altri Episcopati sia quanto mai opportuno (...). Dal confronto emergeranno sicuramente provvide decisioni sotto il profilo del reperimento sia dei ministri sacri necessari sia delle risorse su cui contare. Ovviamente il rispetto delle specifiche identità sarà da tenere presente, ma senza sacrificare per questo la vita e i programmi delle Chiese che Cristo vi ha affidato".

  Il Santo Padre ha esortato i Presuli a "perseverare nei vostri sforzi per incentivare la pastorale vocazione (...), si dovranno invitare le comunità cristiane a pregare con più intensità" per "venire incontro ai bisogni spirituali dei tanti immigrati che hanno trovato nel vostro Paese accoglienza dignitosa e cordiale. È questo lo stile proprio della vostra gente, che da sempre ha saputo aprirsi ad un contatto costruttivo con i popoli circostanti".

  In merito ai contatti con i fedeli ortodossi, che, numericamente, sono la maggioranza dei cittadini, Benedetto XVI ha sottolineato la necessità di "intensificare la preghiera perché si affretti il giorno benedetto in cui ci sarà dato di spezzare insieme il Pane e di bere insieme allo stesso Calice (...). In tale contesto, auspico che si aprano sempre maggiori prospettive di un dialogo costruttivo tra la Chiesa Ortodossa di Grecia e la Chiesa cattolica e si moltiplichino le iniziative comuni di ordine spirituale, culturale e pratico. Mi è grato, altresì, indirizzare un pensiero bene augurante a Sua Beatitudine l'Arcivescovo Christodoulos di Atene e di tutta la Grecia. (...) In lui intendo salutare con vivo affetto il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa di Grecia e tutti i fedeli".

  "Nei colloqui avuti con voi" - ha proseguito il Pontefice - "ho pure raccolto i vostri desideri di vedere definito, da parte dello Stato, il diritto di avere uno statuto giuridico appropriato e riconosciuto. Sulla questione è in atto - come ben sapete - un dialogo che non vede come protagonista primaria la Sede Apostolica. Si tratta infatti di materia interna, alla quale tuttavia la Santa Sede è molto attenta, perchè desiderosa di una adeguata soluzione dei problemi in gioco".

  "Oltre al dialogo, occorre in tale campo la perseveranza. Non è necessario aggiungere che la Chiesa Cattolica non cerca alcun privilegio, ma chiede soltanto di veder riconosciuta la propria identità e missione, così da poter efficacemente recare il proprio contributo al benessere integrale del nobile Popolo greco, di cui voi siete parte integrante. Con pazienza e nel rispetto delle legittime procedure, sarà possibile giungere, grazie all'impegno di tutti, all'auspicata intesa".

  Il Santo Padre ha concluso il suo discorso ricordando il disagio di numerose comunità "per gli spostamenti interni dei fedeli. Molti di loro" - ha affermato - "si trovano in una situazione di dispersione nel territorio, con la conseguenza di gravi difficoltà nei rapporti con i rispettivi Pastori. Anche alla luce di questi fenomeni si rivela tutta l'importanza dell'unità affettiva ed effettiva di voi Vescovi, mediante un coordinamento interno sempre più efficace".
AL/.../GRECIA                                   VIS 20061030 (550)


IL PAPA RICORDA LE PERSONE VITTIME DI SEQUESTRI

CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2006 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus con le migliaia di fedeli convenuti in Piazza San Pietro, il Papa ha affermato che: "Da più parti mi giungono richieste di intervento in favore di persone che, in diversi Paesi del mondo, sono vittime di sequestri".

  "Mentre ribadisco la più ferma condanna di questo crimine, assicuro il mio ricordo nella preghiera per tutte le vittime e per i loro familiari e amici. In particolare, mi unisco al pressante appello recentemente rivoltomi dall'Arcivescovo e dalla comunità di Sassari in favore del Signor Giovanni Battista Pinna, rapito il 14 settembre scorso, perché sia presto restituito ai suoi cari".

  Successivamente Benedetto XVI si è rivolto ai giovani delegati delle Regioni italiane, riuniti in questi giorni a Roma per "l'attuazione del progetto triennale della Chiesa italiana denominato 'Agorà dei giovani'".

  "Cari amici" - ha detto il Pontefice - "benedico il vostro cammino e vi attendo numerosi al grande incontro dei giovani italiani in programma per l'1 e 2 settembre 2007 a Loreto. Presso quell'amato Santuario mariano vivremo insieme un momento di grazia, nella gioia della fede e nella prospettiva della missione, anche in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney nel 2008".
ANG/VITTIME SEQUESTRI:GIOVANI/...                  VIS 20061030 (220)


ANGELUS: LA FEDE È UN CAMMINO DI ILLUMINAZIONE

CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2006 (VIS). Questa mattina, in Piazza San Pietro, migliaia di fedeli hanno partecipato alla recita dell'Angelus con il Santo Padre Benedetto XVI. Commentando il Vangelo di oggi, la guarigione del cieco Bartimeo, il Papa ha spiegato che: "Questo racconto, nell'essenzialità dei suoi passaggi, evoca l'itinerario del catecumeno verso il sacramento del Battesimo, che nella Chiesa antica era chiamato anche 'Illuminazione'".

  "La fede" - ha detto il Santo Padre - "è un cammino di illuminazione: parte dall'umiltà di riconoscersi bisognosi di salvezza e giunge all'incontro personale con Cristo, che chiama a seguirlo sulla via dell'amore. Su questo modello sono impostati nella Chiesa gli itinerari di iniziazione cristiana, che preparano ai sacramenti del Battesimo, della Confermazione (o Cresima) e dell'Eucaristia".

  "Nei luoghi di antica evangelizzazione, dove è diffuso il Battesimo dei bambini, vengono proposte ai giovani e agli adulti esperienze di catechesi e di spiritualità che permettono di percorrere un cammino di riscoperta della fede in modo maturo e consapevole, per assumere poi un coerente impegno di testimonianza".

  Benedetto XVI ha elogiato il lavoro che i Pastori e i catechisti compiono in questo campo ed ha sottolineato che: "La riscoperta del valore del proprio Battesimo è alla base dell'impegno missionario di ogni cristiano, perché vediamo nel Vangelo che chi si lascia affascinare da Cristo non può fare a meno di testimoniare la gioia di seguire le sue orme".

  Ricordando che il mese di ottobre è particolarmente dedicato alla missione, il Papa ha invocato l'intercessione della Vergine Maria "affinché si moltiplichino i missionari del Vangelo" ed "Intimamente unito al Signore, possa ogni battezzato sentire di essere chiamato ad annunciare a tutti l'amore di Dio, con la testimonianza della propria vita".
ANG/FEDE:ILLUMINAZIONE/...                           VIS 20061030 (290)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2006 (VIS).  Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Lusaka (Zambia), presentata dall'Arcivescovo Medardo Joseph Mazombwe, per raggiunti limiti d'età. Gli succede l'Arcivescovo Telesphore George Mpundu, Coadiutore della medesima Arcidiocesi.

- Ha nominato il Monsignore Daniel E. Flores, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Detroit (superficie: 10.106; popolazione: 4.486.000; cattolici: 1.457.780; sacerdoti: 710; religiosi: 2.166; diaconi permanenti: 141), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato nel 1961 a Palacios (Texas) ed è stato ordinato sacerdote nel 1988. È stato finora Rettore della Cattedrale di Corpus Christi (Stati Uniti d'America) e Vice-Rettore del Seminario "Saint Mary" di Houston.

- Ha nominato membro del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
RE:NEA:NA/.../...                                   VIS 20061030 (140)


IRLANDA: SANA CATECHESI E PREGHIERA NUOVE VOCAZIONI

CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i Presuli della Conferenza Episcopale Irlandese, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

  Nel suo discorso il Papa ha sottolineato la costante testimonianza di fede e di fedeltà alla Santa Sede del popolo irlandese, il suo "importante contributo" alla vita della Chiesa e lo "straordinario coraggio dei suoi missionari".

  Benedetto XVI ha invitato i Vescovi ad aiutare i fedeli a "riconoscere l'incapacità della cultura secolare e materialista di portare autentica soddisfazione e gioia" esortandoli a parlare "loro con coraggio della gioia che proviene dalla sequela di Cristo e dal vivere i Suoi comandamenti".

  "Anche se è necessario denunciare con forza i mali che ci minacciano dobbiamo correggere l'idea che il Cattolicesimo sia soltanto 'una raccolta di proibizioni'. Sono necessari una sana catechesi ed un'attenta 'formazione del cuore'" - ha sottolineato Benedetto XVI ricordando che l'Irlanda è stata benedetta dalle "solide risorse di una estesa rete di scuole cattoliche".

  Benedetto XVI ha affermato che dobbiamo "evitare presentazioni superficiali dell'insegnamento cattolico, perché solo la pienezza della fede può comunicare la forze liberatrice del Vangelo. Esercitando grande attenzione sulla qualità dei programmi e dei libri di testo in uso e proclamando la dottrina della Chiesa nella sua interezza, voi portate a compimento la vostra responsabilità di 'annunziare la parola ... in ogni occasione opportuna e non opportuna .... ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina'".

  Riferendosi ai "molti casi di abusi sessuali sui minori" che si sono verificati negli ultimi anni, il Papa ha detto che "sono ancora più tragici quando in essi è coinvolto un prelato. Le ferite causate da questi atti sono molto profonde e urge la ricostruzione della fiducia e confidenza dove queste sono state danneggiate. Nei vostri continui sforzi di affrontare il problema con efficacia, è importante stabilire la verità di quanto accaduto nel passato, prendere tutte le precauzioni necessarie per impedire che accada nuovamente, assicurare che siano pienamente rispettati i principi di giustizia e, soprattutto, portare aiuto a queste vittime e a tutti coloro che sono stati colpiti da questi gravi crimini. In questo modo, la Chiesa in Irlanda crescerà e sarà capace di dare testimonianza del potere salvifico della Croce di Cristo".

  "L'ottimo lavoro e l'abnegazione della maggior parte dei sacerdoti e dei religiosi in Irlanda non devono essere oscurati dalle trasgressioni di alcuni dei loro fratelli. Sono certo che il popolo comprende ciò e continua a guardare il clero con affetto e stima".

  Il Santo Padre ha ricordato che l'Irlanda è stata benedetta in passato da una dovizia di vocazioni, ma negli ultimi anni il loro numero è diminuito notevolmente per cui ha esortato i Presuli a "pregare il Padrone della messe che mandi operai nella sua messe!".

  "Sono felice nell'apprendere che molte delle vostre Diocesi hanno adottato la pratica della preghiera silenziosa per le vocazioni di fronte al Santissimo Sacramento. Questa pratica va vivamente incoraggiata. Ma soprattutto, è vostro dovere, di voi Vescovi e del vostro clero, offrire ai giovani una visione attraente ed ispirata del sacerdozio".

  "Anche se l'impegno cristiano" - ha affermato il Pontefice - "è considerato fuori moda in alcuni ambienti,  nei giovani irlandesi esiste una autentica fame spirituale e un desiderio generoso di servire gli altri".

  Il Santo Padre ha concluso il suo discorso riferendosi al futuro dell'Irlanda del Nord ed ha detto in merito: "Malgrado l'arduo cammino, sono stati fatti molti progressi in tempi recenti. Prego affinché l'impegno profuso da tutte le parti coinvolte porti alla creazione di una società contraddistinta da spirito di riconciliazione, rispetto reciproco e cooperazione per il bene comune di tutti".
AL/.../IRLANDA                                       VIS 20061030 (530)


NON SOLTANTO TOLLERANZA MA AUTENTICA LIBERTÀ RELIGIOSA


CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2006 (VIS). L'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto il 27 ottobre scorso, alla 61 Sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite in merito alle questioni legate alla promozione e alla salvaguardia dei diritti umani.

  Il Nunzio Apostolico ha dedicato particolare attenzione a tre temi connessi al problema: "la coesistenza di diverse religioni e comunità religiose, la propagazione della religione, compresa la delicata questione del proselitismo e del rapporto fra libertà di espressione e religione". Ricordando che mentre si celebra il 25° anniversario dell'adozione della Dichiarazione sull'eliminazione di tutte le forme di intolleranza e di discriminazione fondate sulla religione, l'Arcivescovo Migliore ha sottolineato come "in molte parti del mondo non esiste libertà di religione per i singoli e le comunità, specialmente fra le minoranze religiose".

  "L'alto livello di intolleranza religiosa in alcuni paesi sta portando ad un allarmante grado di polarizzazione e di discriminazione. (...) Mentre la tolleranza religiosa" - ha proseguito il Nunzio Apostolico - "è qualche volta caratterizzata dall'accettazione di quei credi e pratiche religiose che non sono in accordo con le proprie, è venuto il momento di superare questo tipo di tolleranza religiosa e di applicare invece i principi dell'autentica libertà religiosa".

  "La libertà religiosa consiste nel diritto di credere, praticare il culto, proporre e testimoniare la propria fede" ed "include il diritto di cambiare la propria religione e di associarsi liberamente con altri per esprimere le proprie convinzioni religiose. (...) Storicamente, la tolleranza è stato tema controverso fra i credenti di fede diversa, tuttavia viviamo in un momento storico che esige di più da noi, anche un maggior impegno nel dialogo interreligioso".

  In merito l'Arcivescovo Migliore ha fatto riferimento alla "grande importanza della reciprocità, che per sua natura, è atta a garantire il libero esercizio della religione in tutte le società" ed ha sottolineato "la preoccupazione della Santa Sede per il numero di situazioni dove l'esistenza di misure legislative ed amministrative per porre limiti alla pratica, all'osservanza o alla propagazione della religione sono una realtà" e "quelle situazioni dove la religione o la libertà di religione sono usate come pretesto o giustificazione per la violazione di altri diritti umani".

  Esistono ripetuti casi di intolleranza "quando interessi di gruppo o lotte di potere cercano di impedire alle comunità religiose di illuminare le coscienze rendendole capaci di agire liberamente e responsabilmente, secondo le autentiche esigenze della giustizia. Parimenti, un'altra manifestazione di intolleranza è quella di denigrare le comunità religiose ed escluderle dal dibattito pubblico solo perché non concordano con opinioni e non si conformano a pratiche contrarie alla dignità umana".

  "Nel nostro mondo" - ha concluso l'Arcivescovo Migliore - "la religione è più di una questione interna attinente al pensiero e alla coscienza. Essa  può unirci in quanto membri della famiglia umana. (...) Non dobbiamo sottovalutare il potere che ha la religione, specialmente fra i conflitti e le divisioni, di volgere la nostra mente verso pensieri di pace, di permettere ai nemici di parlarsi e (...) di convincere le nazioni a cercare insieme la via della pace".
DELSS/LIBERTÀ RELIGIOSA/MIGLIORE                   VIS 20061030 (510)


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