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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 22 novembre 2006

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2006 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Antônio Muniz Fernandes, O.Carm., Arcivescovo di Maceió (superficie: 8.545; popolazione: 1.469.000; cattolici: 955.000; sacerdoti: 61; religiosi: 240; diaconi permanenti: 24), Brasile. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo di Guarabira (Brasile), è nato a Princesa Isabel (Brasile), nel 1952, ha emesso i voti perpetui nell'Ordine Carmelitano nel 1976, è stato ordinato sacerdote nel 1980 e ha ricevuto la consacrazione episcopale nel 1998. Succede all'Arcivescovo José Carlos Melo, C.M., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Paulo Sérgio Machado, finora Vescovo di Ituiutaba (Brasile), Vescovo di São Carlos (superficie: 13.056; popolazione: 1.029.854; cattolici: 751.793; sacerdoti: 119; religiosi: 171; diaconi permanenti: 22), Brasile.
NER:RE/.../MUNIZ:MELO:MACHADO                       VIS 20061122 (140)


NOTA DI PADRE LOMBARDI SUL LIBRO DI BENEDETTO XVI


CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2006 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., ha redatto una Nota in merito alla pubblicazione, prevista nella primavera del 2007, del Libro del Santo Padre Benedetto XVI intitolato: "Gesù di Nazareth. Dal Battesimo nel Giordano alla Trasfigurazione".

  La Libreria Editrice Vaticana, che detiene i diritti d'autore su tutti gli scritti del Papa, ha ceduto alla Casa Editrice Rizzoli i diritti di traduzione, diffusione e commercializzazione dell'opera in tutto il mondo.

  Così scrive Padre Lombardi nella Nota: "Il fatto che Benedetto XVI sia riuscito a portare a termine la prima parte della sua grande opera su Gesù e fra pochi mesi sarà nelle nostre mani è una bella, bellissima notizia. Trovo straordinario che nonostante gli impegni e le preoccupazioni del pontificato egli abbia potuto portare a maturazione un'opera di grande impegno scientifico oltre che spirituale. Dice che ha dedicato ad essa tutti i momenti liberi delle sue giornate. Già questo è un messaggio molto significativo sulla importanza e l'urgenza che ha per lui quest'opera".

  "Il Papa dice chiaramente, con la sua abituale semplicità e umiltà" - scrive ancora il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede - "che non si tratta di un 'atto magisteriale' ma di un frutto della sua ricerca personale e come tale potrà essere liberamente discusso e criticato. Questa è una osservazione molto importante, perché mette in chiaro che quanto lui scrive nel libro non vincola la ricerca di esegeti e teologi. Non si tratta di una lunga enciclica su Gesù, ma della personale presentazione della figura di Gesù del teologo Joseph Ratzinger, che è stato eletto Vescovo di Roma".

  Riguardo alla lunga Prefazione, il Padre Lombardi scrive che il Santo Padre "spiega efficacemente che nella situazione culturale attuale e in molte presentazioni della figura di Gesù, la distanza fra il 'Gesù storico' e 'il Cristo della fede' è diventata sempre più grande. (...) Joseph Ratzinger, tenendo conto di tutti i risultati della ricerca moderna, intende ripresentarci il Gesù dei Vangeli come il vero 'Gesù storico', come una figura sensata e convincente a cui possiamo e dobbiamo fare riferimento con fiducia e su cui abbiamo ben motivo di poggiare la nostra fede e la nostra vita cristiana. Con il suo libro, il Papa intende quindi svolgere un servizio fondamentale per sostenere la fede dei suoi fratelli, e lo fa sul punto centrale della fede, cioè Gesù Cristo".

  "Da quanto leggiamo nei brani resi noti della Introduzione" - scrive ancora Padre Lombardi - "Gesù ci viene presentato come il nuovo Mosé, il nuovo profeta, che parla con 'Dio faccia a faccia', che è il Figlio, profondamente unito con il Padre. Se si lascia da parte questo aspetto centrale la figura di Gesù diventa contraddittoria e incomprensibile. Joseph Ratzinger ci parla dunque con passione della intima unione di Gesù con il Padre e vuole coinvolgere il discepolo che segue Gesù in questa comunione. Leggeremo dunque una grande opera di esegesi e di teologia ma anche una grande opera di spiritualità".

  "Se penso alla grande impressione e al frutto spirituale che quando ero giovane ricavai dalla lettura della prima grande opera divulgativa di Ratzinger - 'Introduzione al cristianesimo' - sono sicuro che anche questa volta non resteremo delusi, ma sia i credenti, sia tutte le persone veramente disposte a comprendere più profondamente la figura di Gesù, saremo immensamente grati al Papa della sua grande testimonianza di pensatore, di studioso e di uomo di fede sul punto più essenziale di tutta la fede cristiana".
OP/LIBRO BENEDETTO XVI/LOMBARDI                   VIS 20061122 (600)


INVITO DEL PAPA AI LIBANESI A NON LASCIARSI VINCERE ODIO


CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2006 (VIS). Al termine dell'Udienza Generale odierna, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato l'attentato di martedì in Libano nel quale ha perso la vita il Ministro dell'Industria del Governo Libanese Onorevole Pierre Gemayel.

  "Nel condannare fermamente tale brutale attentato" - ha detto il Santo Padre - "assicuro la mia preghiera e la mia vicinanza spirituale alla famiglia in lutto e all'amato popolo libanese. Di fronte alle forze oscure che cercano di distruggere il Paese, invito tutti i Libanesi a non lasciarsi vincere dall'odio bensì a rinsaldare l'unità nazionale, la giustizia e la riconciliazione, e a lavorare insieme per costruire un futuro di pace. Invito infine i Responsabili dei Paesi che hanno a cuore le sorti di quella Regione a contribuire ad una soluzione globale e negoziata delle diverse situazioni di ingiustizia che la segnano da ormai troppi anni".
AG/APPELLO:LIBANO/GEMAYEL                       VIS 20061122 (160)


"PAOLO - LA VITA NELLA CHIESA"

CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2006 (VIS). Completando il ciclo delle sue riflessioni sull'Apostolo Paolo, il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro con la partecipazione di circa 50.000 fedeli, alla realtà della Chiesa nella vita e nel pensiero di San Paolo.

  "Dobbiamo anzitutto constatare che il primo contatto di Paolo con la persona di Gesù" - ha affermato il Papa - "avvenne attraverso la testimonianza della comunità cristiana di Gerusalemme. Fu un contatto burrascoso. Conosciuto il nuovo gruppo di credenti, egli ne divenne immediatamente un fiero persecutore. (...) Questo ci dà modo di fare subito una prima, importante osservazione: a Gesù si arriva normalmente, per accoglierlo o rifiutarlo, attraverso la mediazione della comunità credente".

  "In un certo senso, questo si avverò, dicevamo, anche per Paolo, il quale incontrò la Chiesa prima di incontrare Gesù. (...) Per Paolo, l'adesione alla Chiesa fu propiziata da un diretto intervento di Cristo, il quale, rivelandoglisi sulla via di Damasco, si immedesimò con la Chiesa e gli fece capire che perseguitare la Chiesa era perseguitare Lui, il Signore. (...) Di qui si comprende perché la Chiesa sia stata poi così presente nei pensieri, nel cuore e nell'attività di Paolo".

  "In primo luogo, lo fu in quanto egli letteralmente fondò parecchie Chiese nelle varie città in cui si recò come evangelizzatore. (...) Nelle sue Lettere Paolo ci illustra anche la sua dottrina sulla Chiesa in quanto tale. Così è ben nota la sua originale definizione della Chiesa come 'corpo di Cristo', che non troviamo in altri autori cristiani del I° secolo".

  "La radice più profonda di questa sorprendente designazione della Chiesa" - ha spiegato il Santo Padre - "la troviamo nel Sacramento del corpo di Cristo. (...). Nella stessa Eucaristia Cristo ci dà il suo Corpo e ci fa suo Corpo. (...)  Con tutto ciò Paolo ci fa capire che esiste non solo un'appartenenza della Chiesa a Cristo, ma anche una certa forma di equiparazione e di immedesimazione della Chiesa con Cristo stesso. È da qui, dunque, che deriva la grandezza e la nobiltà della Chiesa, cioè di tutti noi che ne facciamo parte: dall'essere noi membra di Cristo, quasi una estensione della sua personale presenza nel mondo".

  "Da qui derivano anche le esortazioni di Paolo a proposito dei vari carismi che animano e strutturano la comunità cristiana" - ha proseguito il Pontefice sottolineando che: "Importante, però, è che tutti i carismi cooperino insieme per l'edificazione della comunità e non diventino invece motivo di lacerazione".

  "Ovviamente, sottolineare l'esigenza dell'unità non significa sostenere che si debba uniformare o appiattire la vita ecclesiale secondo un unico modo di operare. Altrove Paolo insegna a 'non spegnere lo Spirito', cioè a fare generosamente spazio al dinamismo imprevedibile delle manifestazioni carismatiche dello Spirito, il quale è fonte di energia e di vitalità sempre nuova. Ma se c'è un criterio a cui Paolo tiene molto è la mutua edificazione: 'Tutto si faccia per l'edificazione'. (...) C'è poi anche una Lettera paolina che giunge a presentare la Chiesa come sposa di Cristo (...): questo per dire quanto intimi siano i rapporti tra Cristo e la sua Chiesa, sia nel senso che essa è oggetto del più tenero amore da parte del suo Signore, sia anche nel senso che l'amore dev'essere scambievole e che quindi noi pure, in quanto membra della Chiesa, dobbiamo dimostrare appassionata fedeltà nei confronti di Lui".

  "In definitiva dunque," - ha concluso Papa Benedetto XVI - "è in gioco un rapporto di comunione: quello per così dire verticale tra Gesù Cristo e tutti noi, ma anche quello orizzontale tra tutti coloro che si distinguono nel mondo per il fatto di 'invocare il nome del Signore nostro Gesù Cristo'".

  Nei saluti nelle diverse lingue che sono seguiti alla catechesi, il Papa ha ricordato che oggi si celebra il 25° anniversario della promulgazione dell'Esortazione Apostolica "Familiaris Consortio" di Giovanni Paolo II che "diede grande impulso alla pastorale familiare nella Chiesa".
AG/SAN PAOLO/...                                   VIS 20061122 (670)


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