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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 27 novembre 2006

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Sacerdote Sarat Chandra Nayak, Vescovo di Berhampur (superficie: 51.289; popolazione: 7.761.600; cattolici: 103.800; sacerdoti: 119; religiosi: 207), India. Il Vescovo eletto, finora Cancelliere dell'Arcidiocesi di Cuttack-Bhubaneshwar (India), è nato nel 1957 a Kerubadi (India) ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1990. Succede al Vescovo Joseph Das, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi presentata per raggiunti limiti d'età.

  Sabato 25 novembre è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha creato la nuova Provincia Ecclesiastica di Bujumbura, dividendola dall'unica Provincia Ecclesiastica di Gitega (Burundi). La nuova Provincia Ecclesiastica comprenderà le Diocesi suffraganee di Bubanza e Bururi.

- Ha nominato il Vescovo Evariste Ngoyagoye, primo Arcivescovo Metropolita di Bujmbura, finora Vescovo della medesima sede.

- Ha creato la nuova Provincia Ecclesiastica di Goa e Damão (India), finora Arcidiocesi immediatamente soggetta alla Santa Sede. La nuova Provincia Ecclesiastica comprenderà la Diocesi suffraganea di Sindhudurg.

- Ha nominato l'Arcivescovo Felipe Neri Antônio Sebastiâo do Rosario Ferrão, finora Arcivescovo della medesima sede, primo Arcivescovo Metropolita di Goa e Damão (superficie: 25.293; popolazione: 7.092.068; cattolici: 645.194; sacerdoti: 644; religiosi: 959), India.

- Ha eretto la Provincia ecclesiastica di Baja California, elevando a Chiesa metropolitana la sede di Tijuana, assegnandole come suffraganee le diocesi di La Paz e Mexicali, e nominando Arcivescovo metropolita di Tijuana il Vescovo Rafael Romo Muñoz.

- Ha eretto la Provincia Ecclesiastica di Bajío, elevando a Chiesa metropolitana la sede di León, assegnandole come suffragannee le Diocesi di Celaya, Irapuato e Querétaro, e nominando Arcivescovo Metropolita di León il Vescovo José Guadalupe Martín Rábago.
- Ha eretto la Provincia Ecclesiastica di Hidalgo, elevando a Chiesa metropolitana di Tulancingo, assegnandole le diocesi di Huejutla e Tula, e nominando Arcivescovo Metropolita di Tulancingo, il Vescovo Pedro Aranda Díaz-Muñoz.

- Ha eretto la Provincia Ecclesiastica di Chiapas, elevando a Chiesa metropolitana la sede di Tuxtla Gutierrez, assegnandole come suffraganee le Diocesi di San Cristóbal de las Casas e Tapachula, e nominando Arcivescovo Metropolita di Tuxtla Gutierrez il Vescovo Rogelio Cabrera López.

- Ha assegnato come suffraganea alla Chiesa metropolitana di Hermosillo, le diocesi di Ciudad Obregón e Culiacán.

- Ha assegnato come suffraganea alla Chiesa metropolitana di Durango, le diocesi di Mazatlán, Torreón e la Prelatura Territoriale di El Salto.

- Ha assegnato alla Chiesa metropolitana di Monterrey, le diocesi di Ciudad Victoria, Linares, Matamoros, Nuevo Laredo, Saltillo, Piedras Negras e Tampico.

- Ha assegnato alla Chiesa metropolitana di San Luis Potosí, le diocesi di Ciudad Valles, Matehuala e Zacatecas;

- Ha assegnato alla Chiesa metropolitana di Guadalajara, le Diocesi di Aguascalientes, Autlán, Ciudad Guzmán, Colima, San Juan de los lagos e Tepic e la Prelatura territoriale di Jesús María.

- Ha assegnato alla Chiesa metropolitana di Morelia, le diocesi di Apatzingán, Ciudad Lázaro Cárdenas, Tacámbaro e Zamora.

- Ha assegnato alla Chiesa metropolitana di México, le diocesi di Atlacomulco, Cuernavaca e Toluca.

- Ha assegnato alla Chiesa metropolitana di Acapulco, le diocesi di Chilpancingo-Chilapa, Ciudad Altamirano e Tlapa.

- Ha assegnato alla Chiesa metropolitana di Puebla de los Ángeles, Puebla, le diocesi di Huajuapan de León, Tehuacán e Tlaxcala.

- Ha assegnato alla Chiesa metropolitana di Antequera, Oaxaca, le diocesi di Puerto Escondido, Tehuantepec, Tuxtepec e le Prelature territoriali di Huautla e Mixes.

- Ha confermato come suffraganee alla Chiesa metropolitana di Chihuahua, le diocesi di Ciudad Juárez, Cuauhtémoc-Madrea, Nuevo Casas Grandes, Parral e Tarahumara.

- Ha confermato come suffraganee alla Chiesa metropolitana di Tlalnepantla, le diocesi di Cuautitlán, Ecatepec, Netzahualcóyotl, Texcoco e Valle de Chalco.

- Ha confermato come suffraganee alla Chiesa metropolitana di Jalapa, le diocesi di Coatzacoalcos, Córdoba, Orizaba, Papantla, San Andrés Tuxtla, Tuxpan e Veracruz.

- Ha confermato come suffraganee alla Chiesa metropolitana di Yucatán, le diocesi di Campeche e Tabasco e la Prelatura territoriale di Cancún-Chetumal.

- Ha nominato il Vescovo Peter Kihara Kariuki, I.M.C., Vescovo di Marsabit (superficie: 78.078; popolazione: 205.291; cattolici: 22.914; sacerdoti: 23; religiosi: 56), Kenya. Il Vescovo Kariuki, finora Vescovo di Muranga (Kenya), succede al Vescovo Ambrogio Ravasi, I.M.C., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Paul R. Ruzoka, finora Vescovo di Kigoma (Tanzania), Arcivescovo di Tabora (superficie: 76.151; popolazione: 1.534.314; cattolici: 269.956; sacerdoti: 55; religiosi: 243), Tanzania.

- Ha nominato il Monsignor Joseph Karikassery, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Verapoly (superficie: 1.500; popolazione: 2.804.307; cattolici: 270.188; sacerdoti: 359; religiosi: 1.484), India. Il Vescovo eletto, finora Vicario Generale della medesima Arcidiocesi, è nato nel 1946 a Karthedom (India) ed è stato ordinato sacerdote nel 1973.

- Ha nominato Membri del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali: il Cardinale Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid (Spagna); il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli; l'Arcivescovo Simon-Victor Tonyé Bakot, di Yaoundé (Camerun), l'Arcivescovo George Hugh Niederauer, di San Francisco (Stati Uniti d'America).

- Ha nominato Consultori del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali: il Monsignor Owen F. Campion, della Diocesi di Nashville, Direttore del "Our Sunday Visitor", Huntington (Stati Uniti d'America); il Monsignor Claudio Giuliodori, Direttore dell'Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana (Italia); Monsignor Stanislas Lalanne, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Francese; Don José Maria Gil Tamayo, Direttore del Segretariato della Commissione Episcopale per i Mezzi di Comunicazione Sociale della Conferenza Episcopale Spagnola; Don David Gutiérrez Gutiérrez, dell'Arcidiocesi di Coro (Venezuela), Direttore dell'Ufficio Stampa del Consiglio Episcopale Latinoamericano (C.E.L.A.M.), Bogotá (Colombia); Canonico António Pereira Rego, Coordinatore dei programmi religiosi della Televisione Portoghese, Lisboa (Portogallo); Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Direttore Generale della Radio Vaticana e del Centro Televisivo Vaticano; Padre Silvio Sassi, S.S.P., Superiore Generale della Società San Paolo; Padre Jacob Srampickal, S.I., Direttore del Centro interdisciplinare di Comunicazioni Sociali della Pontificia Università Gregoriana, Roma; Suor Maria Antonietta Bruscato, F.S.P., Superiora Generale della Pia Società Figlie di San Paolo; il Professor Carl Albert Anderson, Cavaliere Supremo dei Cavalieri di Colombo (Stati Uniti d'America); il Signor Benedict Assornow, Direttore del CEPACS, Simposio delle Conferenze Episcopali dell'Africa e del Madagascar (S.E.C.A.M.), Accra (Ghana); il Dottor Ettore Bernabei, Roma; il Dottor Jesús Colina (Spagna), Direttore dell'Agenzia Zenit, Roma; il Signor Ignatius Handoko, Presidente di Indosiar, Giacarta (Indonesia); Dottor Giancarlo Leone, Roma; Dottor Albert Scharf, già Direttore del "Bayerischer Rundfunk" (Germania); Anthony Spence, Direttore del "Catholic News Service", Washington (Stati Uniti d'America); il Dottor Dirk H.Voss, Direttore del "St. Ulrich Verlag", Augsburg (Germania).
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UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate nove Presuli della Conferenza Episcopale Italiana, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Agostino Superbo, di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, con l'Arcivescovo emerito Ennio Appignanesi.

    - L'Arcivescovo Giovanni Ricchiuti, di Acerenza, con l'Arcivescovo emerito Michele Scandiffio.

    - L'Arcivescovo Salvatore Ligorio, di Matera-Irsina.

    - Il Vescovo Gianfranco Todisco, P.O.C.R., di Melfi-Rapolla-Venosa, con il Vescovo emerito Vincenzo Cozzi.

    - Il Vescovo Vincenzo Carmine Orofino, di Tricarico.

    - Il Vescovo Francescantonio Nolè, O.F.M.Conv., di Tursi-Lagonegro.

- Il Cardinale Agostino Cacciavillan, Presidente emerito dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.

  Sabato 25 novembre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Due Presuli della Conferenza Episcopale Italiana in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Tommaso Valentinetti, di Pescara-Penne.

    - Il Vescovo Michele Seccia, di Teramo-Atri.
AP:AL/.../...                                       VIS 20061127 (150)

IN BREVE

PUBBLICAZIONE OGGI DELLA LETTERA DI PAPA BENEDETTO XVI al Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, in occasione del Meeting Pan-Asiatico dei Membri e dei Consultori del Pontificio Consiglio della Cultura con i Presidenti della Commissioni Nazionali Episcopali della Cultura, in corso a Denpasar, Bali, (26-30 novembre). "È stato in Asia che Dio sin dall'inizio rivelò e portò a compimento il suo progetto salvifico. Nella pienezza del tempo, Egli inviò l'Unigenito Suo Figlio, Gesù Cristo il Nostro Salvatore". - scrive il Papa - "Prego così che questo Continente, dove i grandi avvenimenti della storia della salvezza ebbero luogo, possa incontrare nuovamente il Signore vivente, la Parola fatta carne, nel contesto della sua ricca varietà di culture".

Il PAPA HA INDIRIZZATO UNA LETTERA AL CARDINALE ANDREA CORDERO LANZA DI MONTEZEMOLO, Arciprete della Basilica di San Paolo fuori le Mura, in occasione della solennità di Cristo Re. Nel pomeriggio di sabato, vigilia della festa, è stato aperto il Gran Portone della Basilica "nel corso di una speciale processione" - scrive il Santo Padre - "durante la quale sono state proposte alla meditazione dei fedeli elementi di musica sacra e d'arte basilicale, che richiamano la 'Basilica domus', la casa del Re. (...) Cristo, che si è dichiarato Re, ma non di questo mondo (...), vince il male con il bene, l'odio e la violenza con il perdono e l'amore. Il trono di questo Re, che noi oggi adoriamo, è la Croce ed il suo trionfo è la vittoria dell'Amore, di un amore onnipotente che effonde dalla Croce i suoi doni sull'umanità di tutti i tempi e di tutti i luoghi".

IL CARDINALE GIOVANNI BATTISTA RE, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, è stato designato dal Santo Padre Benedetto XVI, con Lettera Pontificia redatta in latino e datata 6 ottobre, Suo Inviato Speciale alla solenne celebrazione conclusiva del IX Centenario della dedicazione della Cattedrale di Parma (Italia), il 3 dicembre prossimo.

L'ARCIVESCOVO SILVANO MARIA TOMASI, OSSERVATORE PERMANENTE della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite e le Istituzioni Specializzate a Ginevra, ha preso la parola,  il 20 novembre scorso, alla VI Conferenza d'esame degli Stati Parte alla "Convenzione sulla proibizione dello sviluppo, della produzione e dello stoccaggio delle armi batteriologiche (biologiche) e tossiche e sulla loro distruzione". Il Nunzio Apostolico ha affermato che: "L'universalizzazione della Convenzione deve essere una priorità. Nessuno Stato deve restarne al di fuori adducendo qualsivoglia ragione. Ciò deve, di conseguenza, tradursi in una cooperazione onesta e senza incrinature, al di là degli interessi economici e commerciali degli uni e degli altri".
.../IN BREVE/...                                   VIS 20061127 (310)


IL PAPA CHIEDE PREGHIERE PELLEGRINAGGIO TURCHIA

CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2006 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus con le migliaia di pellegrini convenuti in Piazza San Pietro, il Papa ha ricordato che nei prossimi giorni ha inizio il suo Viaggio Apostolico in Turchia, (28 novembre-1° dicembre), comprendente tappe ad Ankara, Efeso ed Istanbul.

  "Fin d'ora" - ha detto il Papa - "desidero inviare un saluto cordiale al caro Popolo turco, ricco di storia e di cultura; a tale Popolo e ai suoi rappresentanti esprimo sentimenti di stima e di sincera amicizia".

  "Con viva emozione attendo di incontrare la piccola Comunità cattolica, che mi è sempre presente nel cuore, e di unirmi fraternamente alla Chiesa Ortodossa, in occasione della festa dell'Apostolo Sant'Andrea", il 30 novembre prossimo.

  "Con fiducia mi pongo sulle orme dei miei venerati predecessori Paolo VI e Giovanni Paolo II; ed invoco la celeste protezione del beato Giovanni XXIII, che fu per dieci anni Delegato Apostolico in Turchia e nutrì per quella Nazione affetto e stima".

  "A tutti voi" - ha concluso il Pontefice - "domando di accompagnarmi con la preghiera, perché questo pellegrinaggio possa portare tutti i frutti che Dio desidera".

  Infine il Papa ha ricordato che il 1° dicembre prossimo ricorre la Giornata Mondiale contro l'AIDS ed ha detto: "Auspico vivamente che tale circostanza favorisca un'accresciuta responsabilità nella cura della malattia, insieme all'impegno di evitare ogni discriminazione nei confronti di quanti ne sono colpiti. Mentre invoco sui malati e sulle loro famiglie il conforto del Signore, incoraggio le molteplici iniziative che la Chiesa sostiene in tale campo".
ANG/TURCHIA:AIDS/...                               VIS 20061127 (270)


AMORE E VERITÀ NON SI IMPONGONO: ENTRANO CUORE E MENTE


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2006 (VIS). Nell'ultima domenica dell'anno liturgico, Solennità di Cristo Re, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato, durante la recita dell'Angelus, la pagina del Vangelo di oggi che ci ripropone l'interrogatorio a cui Ponzio Pilato sottopose Gesù.

  "Alle domande del governatore romano" - ha detto il Papa - "Gesù rispose affermando di essere sì re, ma non di questo mondo. Egli non è venuto a dominare su popoli e territori, ma a liberare gli uomini dalla schiavitù del peccato e riconciliarli con Dio. Ed aggiunse: 'Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce'".

  "Ma qual è la 'verità' che Cristo è venuto a testimoniare nel mondo?" - ha proseguito il Pontefice - "L'intera sua esistenza rivela che Dio è amore: è questa dunque la verità a cui Egli ha reso piena testimonianza con il sacrificio della sua stessa vita sul Calvario. La Croce è il 'trono' dal quale ha manifestato la sublime regalità di Dio Amore: offrendosi in espiazione del peccato del mondo, Egli ha sconfitto il dominio del 'principe di questo mondo' e ha instaurato definitivamente il Regno di Dio. Regno che si manifesterà in pienezza alla fine dei tempi, dopo che tutti i nemici, e per ultimo la morte, saranno stati sottomessi. Allora il Figlio consegnerà il Regno al Padre e finalmente Dio sarà 'tutto in tutti'".

  "La via per giungere a questa meta è lunga e non ammette scorciatoie: occorre infatti che ogni persona liberamente accolga la verità dell'amore di Dio. Egli è Amore e Verità, e sia l'amore che la verità non si impongono mai: bussano alla porta del cuore e della mente e, dove possono entrare, apportano pace e gioia. Questo è il modo di regnare di Dio; questo il suo progetto di salvezza, un 'mistero' nel senso biblico del termine, cioè un disegno che si rivela a poco a poco nella storia".

  Papa Benedetto XVI ha concluso le sue meditazioni sottolineando che: "Alla regalità di Cristo è stata associata in modo singolarissimo la Vergine Maria. A Lei, umile ragazza di Nazaret, Dio chiese di diventare Madre del Messia, e Maria corrispose a questa chiamata con tutta se stessa, unendo il suo 'sì' incondizionato a quello del Figlio Gesù e facendosi con Lui obbediente fino al sacrificio. Per questo Dio l'ha esaltata al di sopra di ogni creatura e Cristo l'ha coronata Regina del Cielo e della terra. Alla sua intercessione affidiamo la Chiesa e l'intera umanità, affinché l'amore di Dio possa regnare in tutti i cuori e si compia il suo disegno di giustizia e di pace".
ANG/CRISTO RE/...                                   VIS 20061127 (460)


SETTIMANALI CATTOLICI DANNO VOCE COMUNITÀ LOCALI

CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Vaticano i rappresentanti della Federazione Italiana Settimanali Cattolici al termine del Convegno sul tema: "Cattolici in politica. Liberi o dispersi?".

  Il Papa, rivolgendo il suo cordiale saluto al Vescovo Giuseppe Betori, Segretario della Conferenza Episcopale Italiana, a Don Giorgio Zucchelli, Presidente della FISC, ed ai Direttori di più di 160 periodici diocesani e ai tanti collaboratori, ha ricordato che la FISC "celebra in questi giorni quarant'anni dalla sua nascita".

  L'iniziativa di creare una federazione di settimanali cattolici "scaturì" - ha detto il Santo Padre - "dal desiderio di dare maggiore visibilità e incisività alla presenza e all'azione pastorale della Chiesa".

  "Sfogliando i vostri settimanali dei trascorsi quattro decenni" - ha proseguito il Pontefice - "è possibile ripercorrere la vita della Chiesa e della società in Italia. (...) Di fronte ad una multiforme azione tesa a scardinare le radici cristiane della civiltà occidentale, la peculiare funzione degli strumenti di comunicazione sociale di ispirazione cristiana è quella di educare l'intelligenza e formare l'opinione pubblica secondo lo spirito del Vangelo".

  "Loro compito è di servire con coraggio la verità, aiutando l'opinione pubblica a guardare, a leggere e a vivere la realtà con gli occhi di Dio. Obiettivo del giornale diocesano è di offrire a tutti un messaggio di verità e di speranza, sottolineando fatti e realtà dove il Vangelo è vissuto, il bene e la verità trionfano, l'uomo con operosità e fantasia costruisce e ricostruisce il tessuto umano delle piccole realtà comunitarie".

  "Il rapido evolversi dei mezzi di comunicazione sociale e l'avvento di molteplici ed avanzate tecnologie nel campo dei media non hanno reso vana la vostra funzione; anzi" - ha sottolineato il Papa - "per taluni versi, essa è diventata ancor più significativa ed importante, perché dà voce alle comunità locali che non possono trovare eco adeguata nei grandi organi di informazione. (...) Voi potete giungere anche là dove non si riesce ad incidere con i tradizionali strumenti della pastorale".

  "I vostri settimanali sono poi definiti giustamente 'giornali del popolo', perché restano legati ai fatti e alla vita della gente del territorio e tramandano le tradizioni popolari e il ricco patrimonio culturale e religioso dei vostri paesi e città".

  "Continuate, cari amici, a fare delle vostre testate una rete di collegamento che faciliti le relazioni e l'incontro tra i singoli cittadini e le istituzioni, tra le associazioni, i diversi gruppi sociali, le parrocchie e i movimenti ecclesiali". - ha concluso il Santo Padre - "È un servizio questo che voi potete svolgere anche in campo sociale e politico. Se infatti, come avete ribadito nel vostro Convegno, il legittimo pluralismo delle scelte politiche non ha nulla a che fare con una diaspora culturale dei cattolici, i vostri settimanali possono rappresentare alcuni significativi 'luoghi' d'incontro e di attento discernimento per i fedeli laici impegnati in campo sociale e politico, al fine di dialogare e trovare convergenze ed obiettivi di azione condivisa al servizio del Vangelo e del bene comune".
AC/FISC/BETORI:ZUCCHELLI                           VIS 20061127 (510)


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