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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 28 giugno 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 28 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Sacerdote Peter F. Christensen, Vescovo di Superior (superficie: 40.701; popolazione: 443.209; cattolici: 81.885; sacerdoti: 71; religiosi: 104; diaconi permanenti: 57), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto, finora Parroco della Parrocchia "The Nativity of Our Lord" in Saint Paul (Stati Uniti d'America), è nato nel 1952 a Pasadena (California) ed è stato ordinato sacerdote nel 1985. Succede al Vescovo Raphael M. Fliss, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Monsignore Luigi Renzo, Vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea (superficie: 943; popolazione: 156.900; cattolici: 151.000; sacerdoti: 136; religiosi: 158; diaconi permanenti: 10), Italia. Il Vescovo eletto, finora Vicario Generale e Parroco della Cattedrale dell'Arcidiocesi di Rossano-Cariati (Italia), è nato a Campana (Italia) nel 1947 ed è stato ordinato sacerdote nel 1971. Succede al Vescovo Domenico Tarcisio Cortese, O.F.M., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Monsignore Pietro Santoro, Vescovo di Avezzano (superficie: 1.700; popolazione: 115.137; cattolici: 109.000; sacerdoti: 109; religiosi: 160; diaconi permanenti: 5), Italia. Il Vescovo eletto, finora Parroco e Vicario Episcopale dell'Arcidiocesi di Chieti-Vasto (Italia), è nato a Vasto (Italia) nel 1946 ed è stato ordinato sacerdote nel 1970.

- Ha nominato il Reverendo Soane Patita Paini Mafi, Vescovo Coadiutore di Tonga (superficie: 748.000; popolazione: 110.000; cattolici: 16.221; sacerdoti: 30; religiosi: 54), Tonga. Il Vescovo eletto è nato nel 1961 a Naku'alofa (Tonga) ed è stato ordinato sacerdote nel 1991. È stato finora Vice-Rettore del Seminario Regionale del Pacifico a Fiji (Isole Fiji).

- Ha nominato il Padre Anthony Ademu Adaji, M.S.P., Vescovo Ausiliare della Diocesi di Idah (superficie: 12.898; popolazione: 1.409.000; cattolici: 188.617; sacerdoti: 56; religiosi: 167), Nigeria. Il Vescovo eletto è nato nel 1964 a Ukpaba (Nigeria) ed è stato ordinato sacerdote nel 1995. È stato finora economo del "St. Paul's Seminary" di Abuja (Nigeria).

- Ha nominato il Monsignore Novatus Rugambwa, finora Consigliere della Nunziatura Apostolica in Indonesia, Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.
NER:RE:NEC:NEA:NA/.../...                           VIS 20070628 (350)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 28 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Jozef Tomko, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali.

- L'Arcivescovo Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici.

- Otto Presuli della Conferenza Episcopale di Porto Rico in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Roberto Octavio González Nieves, O.F.M., di San Juan de Puerto Rico, con gli Ausiliari Vescovo Héctor Manuel Rivera Pérez e Vescovo Daniel Fernández Torres e con l'Arcivescovo emerito Cardinale Luis Aponte Martínez.

    - Il Vescovo Iñaki Mallona Txertudi, C.P., di Arecibo.

    - Il Vescovo Rubén Antonio González Medina, C.M.F., di Caguas.

    - Il Vescovo Ulises Aurelio Casiano Vargas, di Mayagüez.

    - Il Vescovo Félix Lázaro Martínez, Sch. P., di Ponce.
AP:AL/.../...                                       VIS 20070628 (120)


RIUNIONE "MOTU PROPRIO" USO MESSALE GIOVANNI XXIII


CITTA' DEL VATICANO, 28 GIU. 2007 (VIS). Riportiamo di seguito il testo di un Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, reso pubblico oggi, relativo al "Motu proprio" del Santo Padre Benedetto XVI sull'uso del Messale promulgato dal Beato Giovanni XXIII nel 1962.

  "Si è svolta ieri pomeriggio in Vaticano una riunione, presieduta dal Cardinale Segretario di Stato, in cui è stato illustrato ai rappresentanti di diverse conferenze episcopali il contenuto e lo spirito dell'annunciato 'Motu proprio' del Santo Padre sull'uso del messale promulgato da Giovanni XXIII nel 1962. Il Santo Padre si è recato a salutare i presenti e si è intrattenuto con loro in un'approfondita conversazione per circa un'ora".

  "La pubblicazione del documento - che sarà accompagnato da un'ampia lettera personale del Santo Padre ai singoli Vescovi - è prevista entro alcuni giorni, quando il documento stesso sarà stato inviato a tutti i Vescovi con la indicazione della sua successiva entrata in vigore".
OP/MOTU PROPRIO/...                               VIS 20070628 (170)


SINODO AFRICA IN PROGRAMMA IN VATICANO OTTOBRE 2009


CITTA' DEL VATICANO, 28 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha indetto la Seconda Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi, sul tema: "La Chiesa in Africa al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace 'Voi siete il sale della terra...Voi siete la luce del mondo (Mt 5,13.14), da tenersi in Vaticano dal 4 al 25 ottobre del 2009.
.../SINODO AFRICA/...                         VIS 20070628 (80)


SINODO AFRICA IN PROGRAMMA IN VATICANO OTTOBRE 2009


CITTA' DEL VATICANO, 28 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha indetto la Seconda Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi, sul tema: "La Chiesa in Africa al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace 'Voi siete il sale della terra...Voi siete la luce del mondo (Mt 5,13.14), da tenersi in Vaticano dal 4 al 25 ottobre del 2009.
.../SINODO AFRICA/...                         VIS 20070628 (80)


mercoledì 27 giugno 2007

RICERCA SCIENTIFICA NEL RISPETTO DIGNITÀ ESSERE UMANO



CITTA' DEL VATICANO, 27 GIU. 2007 (VIS). Al termine dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre ha rivolto parole di saluto ai partecipanti al Convegno internazionale sulle cellule staminali adulte, organizzato dall'Università "La Sapienza" di Roma.

  Il Convegno, ha ricordato il Papa, "si pone l'obiettivo di sviluppare la terapia cellulare autologa in ambito cardiaco, mediante l'utilizzo delle cellule staminali adulte. Al riguardo" - ha ribadito Benedetto XVI - "la posizione della Chiesa, suffragata dalla ragione e dalla scienza, è chiara: la ricerca scientifica va giustamente  incoraggiata e promossa, sempre che non avvenga a scapito di altri essere umani la cui dignità è intangibile fin dai primi stadi dell'esistenza".
AG/CELLULE STAMINALI ADULTE/...                       VIS 20070627 (120)



RICERCA SCIENTIFICA NEL RISPETTO DIGNITÀ ESSERE UMANO



CITTA' DEL VATICANO, 27 GIU. 2007 (VIS). Al termine dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre ha rivolto parole di saluto ai partecipanti al Convegno internazionale sulle cellule staminali adulte, organizzato dall'Università "La Sapienza" di Roma.

  Il Convegno, ha ricordato il Papa, "si pone l'obiettivo di sviluppare la terapia cellulare autologa in ambito cardiaco, mediante l'utilizzo delle cellule staminali adulte. Al riguardo" - ha ribadito Benedetto XVI - "la posizione della Chiesa, suffragata dalla ragione e dalla scienza, è chiara: la ricerca scientifica va giustamente  incoraggiata e promossa, sempre che non avvenga a scapito di altri essere umani la cui dignità è intangibile fin dai primi stadi dell'esistenza".
AG/CELLULE STAMINALI ADULTE/...                       VIS 20070627 (120)



CIRILLO: CATECHESI CHE COINVOLGE CORPO, ANIMA E SPIRITO


CITTA' DEL VATICANO, 27 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale di oggi a San Cirillo di Gerusalemme (circa 315-387), che "ricevette un'ottima formazione letteraria (...) base della sua cultura ecclesiastica, incentrata nello studio della Bibbia". L'Udienza, la centesima del Pontificato di Benedetto XVI, ha avuto inizio con i saluti ai pellegrini nella Basilica di San Pietro ed è proseguita nell'Aula Paolo VI, con la partecipazione complessiva di circa 7.000 persone.

  Cirillo, ha spiegato il Papa, "nel 348 fu ordinato Vescovo da Acacio, influente metropolita di Cesarea di Palestina, filoariano, convinto di avere in lui un alleato. (...) In realtà, ben presto Cirillo venne in urto con Acacio non solo sul terreno dottrinale, ma anche su quello giurisdizionale, perché Cirillo rivendicava l'autonomia della propria sede rispetto a quella metropolitana di Cesarea. (...)  Cirillo conobbe tre esili: il primo nel 357, (...) seguito nel 360 da un secondo esilio ad opera di Acacio, e infine da un terzo, il più lungo - durò undici anni - nel 367 per iniziativa dell'imperatore filoariano Valente. Solo nel 378, dopo la morte dell'imperatore, Cirillo poté riprendere definitivo possesso della sua sede, riportando tra i fedeli l'unità e la pace". Di Cirillo si conservano ventiquattro catechesi, che egli espose come Vescovo verso il 350 e che sono introdotte da una Procatechesi di accoglienza.

  "La catechesi" - ha proseguito il Santo Padre - "era un momento importante, inserito quindi, come avevo già accennato, nell'ampio contesto dell'intera vita, in particolare liturgica, della comunità cristiana, nel cui seno materno avveniva per così dire la gestazione del futuro fedele, accompagnata dalla preghiera e dalla testimonianza dei fratelli. Questo era un momento molto importante, non era una catechesi solo intellettuale, ma un cammino per imparare a vivere la vita della comunità cristiana (...). Nel loro complesso le omelie di Cirillo costituiscono una catechesi sistematica e realistica sulla rinascita del cristiano mediante il Battesimo".

  "Dal punto di vista dottrinale, Cirillo commenta il Simbolo della sua città, di Gerusalemme, col ricorso alla tipologia delle Scritture, come nel rapporto 'sinfonico' tra i due Testamenti. Quanto alla catechesi morale, essa è ancorata in profonda unità alla catechesi dottrinale: dottrina e vita sono non due cose distinte ma un unico cammino dell'esistenza, il dogma viene fatto discendere progressivamente nelle anime, le quali sono così sollecitate a trasformare i comportamenti pagani in base alla nuova vita in Cristo, dono del Battesimo. E finalmente la catechesi 'mistagogica', (...) introduce a scoprire, sotto i riti battesimali della Veglia pasquale, i misteri in essi racchiusi e non ancora svelati".

  "Il mistero da afferrare è il disegno di Dio" - ha sottolineato il Papa - "che si realizza attraverso le azioni salvifiche di Cristo nella Chiesa. A sua volta, alla dimensione mistagogica si accompagna quella dei simboli, esprimenti il vissuto spirituale che essi fanno 'esplodere'".

  "Si tratta, in definitiva" - ha concluso il Pontefice - "di una catechesi integrale, che coinvolge corpo, anima e spirito e questa catechesi integrale che integra tutte le dimensioni della nostra esistenza, resta emblematica anche per la formazione catechetica dei cristiani di oggi. Invochiamo il Signore che ci aiuti ad imparare un cristianesimo che realmente coinvolga tutta la nostra esistenza e ci faccia così testimoni credibili di Gesù Cristo vero Dio e vero uomo".
AG/CIRILLO/...                                   VIS 20070627 (470)


martedì 26 giugno 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 26 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha dato il Suo assenso all'elezione canonicamente fatta dal Sinodo dei Vescovi della Chiesa Greco Melkita, riunitosi a Ain Traz, dal 18 al 23 giugno corrente, del Reverendo Yasser Ayyach ad Arcivescovo di Petra e Filadelfia dei Greco Melkiti (cattolici: 31.300; sacerdoti: 28; religiosi: 21), Giordania, al presente parroco della parrocchia Melkita di Amman-Alwabdi (Giordania).
NER/.../AYYACH                             VIS 20070626 (70)


ARCIVESCOVI METROPOLITI CHE RICEVONO IL SACRO PALLIO

CITTA' DEL VATICANO, 26 GIU. 2007 (VIS). Di seguito riportiamo l'elenco degli Arcivescovi Metropoliti che riceveranno il Sacro Pallio dal Santo Padre Benedetto XVI, venerdì 29 giugno, nella Solennità dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli, Patroni dell'Alma Città di Roma:

1. Arcivescovo José Antonio Eguren Anselmi, S.C.V., di Piura (Perù).

2. Arcivescovo Robert Le Gall, O.S.B., di Toulouse (Francia).

3. Arcivescovo Dominic Lumon, di Imphal (India).

4. Arcivescovo Douglas Young, S.V.D., di Mount Hagen (Papua Nuova Guinea).

5. Arcivescovo Barthélémy Djabla, di Gagnoa (Costa d'Avorio).

6. Arcivescovo Cyprian Kizito Lwanga, di Kampala (Uganda).

7. Arcivescovo Angelo Bagnasco, di Genova (Italia).

8. Arcivescovo Paul-Siméon Ahouanan Djro, O.F.M., di Bouaké (Costa d'Avorio).

9. Arcivescovo Oswald Gracias, di Bombay (India).

10. Arcivescovo Javier Augusto del Río Alba, di Arequipa (Perù).

11. Arcivescovo Edward Ozorowski, di Bia?ystok (Polonia).

12. Arcivescovo Romulo Geolina Valles, di Zamboanga (Filippine).

13. Arcivescovo Calogero La Piana, S.D.B., di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela (Italia).

14. Arcivescovo Antônio Muniz Fernandes, O. Carm., di Maceió (Brasile).

15. Arcivescovo Rafael Romo Muñoz, di Tijuana (Messico).

16. Arcivescovo José Guadalupe Martín Rábago, di León (Messico).

17. Arcivescovo Pedro Aranda Díaz-Muñoz, di Tulancingo (Messico).

18. Arcivescovo Rogelio Cabrera López, di Tuxtla Gutiérrez (Messico).

19. Arcivescovo Evariste Ngoyagoye, di Bujumbura (Burundi).

20. Arcivescovo Filipe Neri António Sebastião do Rosário Ferrão, di Goa e Damão (India).

21. Arcivescovo Paul R. Ruzoka, di Tabora (Tanzania).

22. Arcivescovo Gerard Pettipas, C.SS.R., di Grouard-McLennan (Canada).

23. Arcivescovo Paul Cremona, O.P., di Malta (Malta).

24. Arcivescovo Marcel Madila Basanguka, di Kananga (Repubblica Democratica del Congo)

25. Arcivescovo Thomas Christopher Collins, di Toronto (Canada).

26. Arcivescovo Paolo Romeo, di Palermo (Italia)

27. Arcivescovo Ricardo Ezzati Andrello, S.D.B., di Concepción (Cile).

28. Arcivescovo Orlando Antonio Corrales García, di Santa Fe de Antioquia (Colombia).

29. Arcivescovo José Alberto Moura, C.S.S., di Montes Claros (Brasile)

30. Arcivescovo Dionisio Guillermo García Ibáñez, di Santiago de Cuba (Cuba).

31. Arcivescovo Albert D'Souza, di Agra (India).

32. Arcivescovo Kazimierz Nycz, di Warszawa (Polonia).

33. Arcivescovo Csaba Ternyák, di Eger (Ungheria).

34. Arcivescovo Odilo Pedro Scherer, di São Paulo (Brasile).

35. Arcivescovo Richard William Smith, di Edmonton (Canada).

36. Arcivescovo Pierre d'Ornellas, di Rennes (Francia).

37. Arcivescovo Reinaldo del Prette Lissot, di Valencia en Venezuela (Venezuela).

38. Arcivescovo Hipólito Reyes Larios, di Jalapa (Messico).

39. Arcivescovo Geraldo Lyrio Rocha, di Mariana (Brasile).

40. Arcivescovo Oscar Julio Vian Morales, S.D.B., di Los Altos, Quetzaltenango-Totonicapán (Guatemala).

41. Arcivescovo Terrence Thomas Prendergast, S.I., di Ottawa (Canada).

42. Arcivescovo João Bosco Oliver de Faria, di Diamantina (Brasile).

43. Arcivescovo Brendan Michael O'Brien, di Kingston (Canada).

44. Arcivescovo Buti Joseph Tlhagale, O.M.I., di Johannesburg (Sud Africa).

45. Arcivescovo Joseph Edward Kurtz, di Louisville (Stati Uniti d'America).

46. Arcivescovo Leo Cornelio, S.V.D., di Bhopal (India).

Ai seguenti Presuli il Pallio verrà consegnato nelle loro Sedi Metropolitane:

47. Arcivescovo Telesphore George Mpundu, di Lusaka (Zambia).

48. Arcivescovo John Choi Young-Soo, di Daegu (Corea).

49. Arcivescovo Vincentius Sensi, di Ende (Indonesia).

50. Arcivescovo Denis Komivi Amuzu-Dzakpah, di Lomé (Togo).

51. Arcivescovo Denis Kiwanuka Lote, di Tororo (Uganda).
.../PALLIO/...                                       VIS 20070626 (510)


PASTORALE DEL MARE: SOLIDARIETÀ E SPERANZA


CITTA' DEL VATICANO, 26 GIU. 2007 (VIS). "In solidarietà con la Gente del Mare, testimoni di speranza con la Parola di Dio, la Liturgia e la Diaconia" è il tema del XXII Congresso Mondiale dell'Apostolato del Mare, in corso a Gdynia, (Polonia), dal 24 al 29 giugno, con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.

  L'Apostolato del Mare (A.M.) è un'Opera ecclesiale, un'organizzazione di apostolato con oltre 110 centri per marittimi e cappellanie presenti in quasi tutti i grandi porti del mondo. Si stima, per la sola marina mercantile, che i marittimi siano oltre 1,2 milioni, la maggior parte dei quali cattolici e provenienti da Paesi meno favoriti. Per quanto riguarda la pesca, il numero di persone che lavorano in questo settore è valutato in 41 milioni.

  I Congressi dell'A.M. si tengono ogni cinque anni; l'ultimo si  è svolto nel 2002 a Rio de Janeiro. Nel corso della presentazione del Congresso attuale, l'Arcivescovo Agostino Marchetto, Segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, ha spiegato che: "L'ambiente in cui siamo chiamati a testimoniare, come A.M. (che è anche la pratica della speranza nei diversi aspetti della nostra vita) continua ad essere uno dei più difficili, esigenti e pericolosi".

  "Mai il genere umano ha avuto a disposizione tante ricchezze, mai ci sono stati tanti progressi tecnologici nell'industria marittima" - ha proseguito l'Arcivescovo Marchetto - "e tuttavia un numero incalcolabile di lavoratori del mare si trovano ancora in situazioni di estrema necessità e molti di loro devono far fronte a nuove forme di schiavitù, nella loro condizioni di vita e di lavoro".

  "Il nostro apostolato nell'A.M. è anzitutto di presenza e servizio. La nostra vocazione è quella di incarnare l'amore di Cristo in particolare verso coloro che soffrono, i malati, gli emarginati e i poveri. Spesso siamo chiamati anche a stare a fianco dei marittimi nella difesa dei loro diritti. Nel farlo, esercitiamo la missione profetica della Chiesa poiché, per noi, l'amore di Dio e l'amore per il prossimo sono il cuore della giustizia sociale".

  "La scelta del tema e del programma riflette la nostra convinzione che, per essere fedele alla propria tradizione e identità, il ruolo dell'A.M. deve essere realizzato nel contesto storico in cui vive e lavora oggi la gente del mare. È in questo mondo che siamo chiamati ad impegnarci e a vivere pienamente il Vangelo (...). La Chiesa, come comunità, ha il compito di diffondere questo Vangelo della speranza in un mondo che ha perduto gran parte dei suoi punti di riferimento".
CON-SM/PASTORALE DEL MARE/MARCHETTO               VIS 20070626 (440)


MOTU PROPRIO SULL'ELEZIONE DEL SOMMO PONTEFICE


CITTA' DEL VATICANO, 26 GIU. 2007 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il Motu Proprio, redatto in latino, con cui il Santo Padre Benedetto XVI ripristina la norma tradizionale circa la maggioranza richiesta nell'elezione del Sommo Pontefice. Secondo tale norma, perché il Papa possa considerarsi validamente eletto, è sempre necessaria la maggioranza dei due terzi dei Cardinali presenti.

  Il presente Motu Proprio di Benedetto XVI sostituisce la norma stabilita da Giovanni Paolo II con la Costituzione Apostolica 'Universi Dominici gregis' (1996), secondo la quale il 'quorum' valido per l'elezione del Pontefice è inizialmente di due terzi, sulla totalità degli elettori presenti. Dopo tre giorni di votazioni senza elezione, si tiene una giornata di riflessione e preghiera, senza votazioni. Quindi si riprendono le votazioni per altri eventuali sette scrutini, un'altra pausa di 'riflessione, altri sette scrutini, altra pausa e altri sette scrutini. Infine si decide a maggioranza assoluta come proseguire, ossia con suffragio a maggioranza assoluta o con il ballottaggio tra due candidati. Questo sempre che si sia arrivati al 33  o 34  scrutinio senza esito positivo".
MP/ELEZIONE SOMMO PONTEFICE/...                       VIS 20070626 (190)


lunedì 25 giugno 2007

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 23 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Edmund Casimir Szoka, Presidente emerito della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

- L'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.

- Il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/.../... VIS 20070625 (70)


VISITA DEL PAPA BIBLIOTECA APOSTOLICA ED ARCHIVIO SEGRETO


CITTA' DEL VATICANO, 25 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha compiuto questa mattina una visita alla Biblioteca Apostolica Vaticana ed all'Archivio Segreto Vaticano, prima della chiusura al pubblico della Biblioteca, dal 14 luglio prossimo, per procedere ai lavori di restauro dell'ala rinascimentale dell'edificio che la ospita.

  Il Papa ha sottolineato nel suo discorso che la Biblioteca "non a caso porta il nome di 'Apostolica' in quanto è un'Istituzione considerata sin dalla sua fondazione come la 'Biblioteca del Papa'". Oggi, ha soggiunto Benedetto XVI è "un'accogliente casa di scienza, di cultura e di umanità che apre le porte a studiosi provenienti da ogni parte del mondo, senza distinzione di provenienza, religione e cultura. Vostro compito, cari amici che quotidianamente qui operate, è di custodire la sintesi tra cultura e fede che traspira dai preziosi documenti e dai tesori che custodite, dalle mura che vi circondano, dai Musei che vi sono vicini e dalla splendida Basilica che appare luminosa alle vostre finestre".

  "All'Archivio Vaticano, aperto alla consultazione dei dotti dalla sapiente lungimiranza di Leone XIII nel 1881" - ha ricordato Papa Benedetto XVI - "ci si rivolge oggi non soltanto per ricerche erudite, pure in se stesse meritevoli e degnissime, riguardanti periodi lontani da noi, ma anche per interessi concernenti epoche e tempi a noi vicini, ed anche molto vicini. Ne sono prova i primi frutti che la recente apertura agli studiosi del Pontificato di Pio XI, da me decisa nel giugno del 2006, ha fino ad oggi prodotto".

  "Ricerche, studi e pubblicazioni possono a volte far nascere, (...), anche talune polemiche" - ha proseguito il Papa - "A questo riguardo non posso che lodare l'atteggiamento di servizio disinteressato ed  equanime che l'Archivio Segreto Vaticano ha reso, tenendosi lontano da sterili e spesso anche deboli visioni storiche di parte ed offrendo ai ricercatori, senza preclusioni o preconcetti, il materiale documentario in suo possesso, ordinato con serietà e competenza".

  "Da più parti giungono all'Archivio Segreto, come alla Biblioteca Apostolica, segni di apprezzamento e di stima da parte di Istituti culturali e di privati studiosi di diverse Nazioni. Questo a me pare sia il migliore riconoscimento a cui le due Istituzioni possono aspirare".

  "Al compimento del mio settantesimo anno di età"- ha ricordato Papa Benedetto XVI - "avrei tanto desiderato che l'amato Giovanni Paolo II mi concedesse di potermi dedicare allo studio e alla ricerca di interessanti documenti e reperti da voi custoditi con cura, veri capolavori che ci aiutano a ripercorrere la storia dell'umanità e del Cristianesimo".

  "Per voi, cari amici, si tratta di realizzare la vostra vocazione cristiana a contatto con ricche testimonianze di cultura, di scienza e di spiritualità" - ha aggiunto il Pontefice - "per questo vostra molteplice attività vi avvalete delle tecniche più avanzate nell'informatica, nella catalogazione, nel restauro, nella fotografia e, in genere, in tutto quanto concerne la tutela e la fruizione del ricchissimo patrimonio che custodite".

  "Nel lodarvi per il vostro impegno" - ha concluso il Pontefice - "vi esorto a voler sempre considerare questo vostro lavoro come una vera missione da svolgere con passione e pazienza, gentilezza e spirito di fede. Preoccupatevi di offrire sempre un'immagine accogliente della Sede Apostolica, consapevoli che il messaggio evangelico passa anche attraverso la vostra coerente testimonianza cristiana".
BXVI-VISITA/BIBLIOTECA:ARCHIVIO VATICANO/...          VIS 20070625 (550)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 23 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Edmund Casimir Szoka, Presidente emerito della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

- L'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.

- Il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/.../...                                         VIS 20070625 (70)


PERIODO DI RIPOSO DEL PAPA A LORENZAGO DI CADORE


CITTA' DEL VATICANO, 23 GIU. 2007 (VIS). Da lunedì 9 a venerdì 27 luglio, il Santo Padre Benedetto XVI trascorrerà in forma privata un periodo di riposo a Lorenzago di Cadore, in provincia di Belluno (Italia), ospite di una casa della Diocesi di Treviso.

  Domenica 15 luglio, alle ore 12:00, il Papa reciterà l'Angelus al "Castello di Mirabello" e la domenica successiva, 22 luglio, nella Piazza di Lorenzago di Cadore.

  Con la permanenza del Papa a Lorenzago di Cadore sono sospese le Udienze generali di mercoledì 11, 18 e 25 luglio.

  Venerdì 27 luglio il Santo Padre si trasferirà nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo.

  Durante il periodo estivo sono sospese tutte le Udienza private e speciali. Le Udienze generali riprenderanno a partire da mercoledì 1° agosto.
OP/VACANZE PAPA/LORENZAGO                       VIS 20070625 (140)


UNIVERSITÀ EUROPEE: FEDE E RAGIONE E RICERCA VERITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 23 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina in Vaticano i partecipanti all'Incontro dei Rettori e Docenti delle Università Europee organizzato in occasione del 50° anniversario dei Trattati di Roma.

  "Il tema del vostro incontro, 'Un nuovo umanesimo per l'Europa'" - ha detto il Papa - "invita ad una disciplinata valutazione della cultura contemporanea nel Continente. Attualmente l'Europa sperimenta una certa instabilità sociale ed una diffidenza di fronte ai valori tradizionali, tuttavia la sua illustre storia e le sue eminenti istituzioni accademiche possono grandemente contribuire a forgiare un futuro di speranza".

  "La promozione di un nuovo umanesimo, infatti" - ha proseguito il Pontefice - "richiede una chiara comprensione di ciò che tale 'novità' effettivamente comporta. (...) L'Europa oggi sperimenta un poderoso mutamento culturale, nel quale gli uomini e le donne sono sempre più consapevoli della loro missione, quella di impegnarsi attivamente nella formazione della propria storia. Storicamente è in Europa che l'umanesimo si è sviluppato, grazie alla proficua interazione fra le diverse culture dei suoi popoli e la fede cristiana".

  "L'attuale mutamento culturale" - ha precisato Benedetto XVI - "è sovente considerato come una 'sfida' alla cultura dell'università e al cristianesimo, piuttosto che come un 'orizzonte' nei confronti del quale si possono e si devono trovare soluzioni creative".

  Per individuare tali soluzioni, ha spiegato il Papa, è necessario che i responsabili dell'educazione superiore affrontino alcune questioni, fra le quali "la necessità di uno studio globale della crisi della modernità" e dei "problemi sorti da un 'umanesimo' che pretende di costruire un 'Regnum hominis' avulso dalle sue necessarie fondamenta ontologiche. (...) L'antropocentrismo che caratterizza la modernità non può mai essere separato dal riconoscimento della piena verità sull'essere umano che include la sua vocazione alla trascendenza".

  "Una seconda questione comporta l'ampliamento del nostro concetto di razionalità. Una corretta comprensione delle sfide poste dalla cultura contemporanea e la formulazione di risposte significative, devono assumere un approccio critico verso i limitati ed in definitiva irrazionali tentativi di limitare la portata della ragione. Il concetto di ragione deve essere 'ampliato' per esplorare ed abbracciare quegli aspetti della realtà che vanno al di là del meramente empirico. (...) L'ascesa delle università europee è stata promossa dalla convinzione che la fede e la ragione, unite, cooperano alla ricerca della verità, nel rispetto della natura e della legittima autonomia l'una dell'altra, tuttavia operando insieme armoniosamente e con creatività per servire la realizzazione della persona umana nella verità e nell'amore".

  "Una terza questione che occorre esaminare riguarda la natura del contributo che il Cristianesimo può offrire all'umanesimo del futuro. La questione dell'uomo, e così della modernità, sfida la Chiesa a concepire modi efficaci di annunciare alla cultura contemporanea il 'realismo' della sua fede nell'opera salvifica di Cristo. Non si deve relegare il Cristianesimo nel mondo del mito e dell'emozione, ma si deve rispettare per il suo intento di far luce sulla verità dell'essere umano".

  "Auspico" - ha concluso il Pontefice - "che le università divengano sempre più comunità impegnate nell'instancabile ricerca della verità, 'laboratori di cultura' dove i professori e gli studenti insieme analizzino i problemi di particolare importanza per la società, impiegando metodi interdisciplinari ed avvalendosi della collaborazione dei teologi. Ciò si può fare facilmente in Europa, data la presenza di tante prestigiose istituzioni cattoliche e facoltà di teologia. Sono convinto che una  maggiore collaborazione e nuove forme di associazione fra le varie comunità accademiche, consentiranno alla università cattoliche di testimoniare la proficuità storica dell'incontro fra fede e ragione".
AC/UNIVERSITÀ EUROPEE/...                                   VIS 20070625 (560)


COMUNICATO RELATIVO UDIENZA PRIMO MINISTRO TONY BLAIR


CITTA' DEL VATICANO, 23 GIU. 2007 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico nella tarda mattinata il seguente Comunicato:
 
  "Oggi, 23 giugno, 2007 il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza il Primo Ministro di Sua Maestà Britannica, l'Onorevole Anthony Blair. Successivamente, questi ha reso visita al Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da Sua Eccellenza Monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati".

  "Nel corso dei colloqui, sono stati passati in rassegna alcuni contributi significativi del Primo Ministro Blair durante i suoi dieci anni di Governo. Ha fatto seguito un franco confronto sull'attuale situazione internazionale, non tralasciando di affrontare questioni particolarmente delicate quali il conflitto in Medio Oriente e il futuro dell'Unione Europea a seguito del vertice di Bruxelles. Infine, dopo uno scambio di opinioni su alcune leggi ultimamente approvate dal Parlamento nel Regno Unito, sono stati formulati auguri di ogni bene all'Onorevole Anthony Blair in procinto a lasciare l'incarico di Primo Ministro, tenendo conto che egli ha espresso il vivo desiderio di impegnarsi in modo particolare per la pace in Medio Oriente e per il dialogo interreligioso".
OP/UDIENZA/BLAIR                               VIS 20070625 (200)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 25 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Martin Su Yao-wen, Vescovo di Taichung (superficie: 7.836; popolazione: 4.134.000; cattolici: 36.836; sacerdoti: 74; religiosi: 122), Taiwan. Il Vescovo eletto, finora Direttore del "Campus Ministry" dell'Università "Providence" di Taichung (Taiwan), è nato nel 1959 a Kaohsiung (Taiwan) ed è stato ordinato sacerdote nel 1989. Succede al Vescovo Joseph Wang Yu-jung, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha elevato la Diocesi di Niamey (superficie: 200.000; popolazione: 6.349.000; cattolici: 15.532; sacerdoti: 26; religiosi: 82), Niger, al rango di Sede Metropolitana, con la Diocesi di Maradi quale unica Sede suffraganea.

- Ha nominato il Vescovo Michel Cartatéguy, S.M.A., di Niamey, primo Arcivescovo Metropolita della nuova circoscrizione ecclesiastica.

- Ha nominato il Reverendo Venant Bacinoni, Vescovo di Bururi (superficie: 6.500; popolazione: 902.000; cattolici: 400.000; sacerdoti: 97; religiosi: 111), Burundi. Il Vescovo eletto, finora Professore al Seminario Maggiore Interdiocesano "Jean Paul  II" di Gitega,  è nato a Kirisi (Burundi) nel 1940 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1965.

- Ha nominato il Cardinale Jean-Louis Tauran, finora Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

- Ha nominato il Vescovo Raffaele Farina, S.D.B., finora Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, elevandolo in pari tempo alla dignità arcivescovile. L'Arcivescovo eletto è nato ad Ariano Irpino (Italia), nel 1933, è stato ordinato sacerdote nel 1958 ed ha ricevuto la consacrazione episcopale nel 2006.

- Ha nominato il Monsignore Cesare Pasini, finora Vice-Prefetto della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Prefetto della medesima Biblioteca Apostolica Vaticana.

  Sabato 23 giugno è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Edward Dajczak, finora Ausiliare di Zielona Góra-Gorzów (Polonia), Vescovo di Koszalin-Kolobrzeg (superficie: 14.640; popolazione: 925.000; cattolici: 910.900; sacerdoti: 527; religiosi: 374), Polonia.

- Il Reverendo Murray Chatlain, Vescovo Coadiutore di MacKenzie-Fort Smith (superficie: 1.523.400; popolazione: 43.047; cattolici: 22.000; sacerdoti: 10), Canada. Il Vescovo eletto, finora Parroco della "St. Patrick's Church" di Saskatoon  (Canada), è nato nel 1963 a Saskatoon (Canada) ed è stato ordinato sacerdote nel 1987.
NER:RE:ECE:NA:NEC/.../...                                                      VIS 20070625 (370)


VISITA DEL PAPA BIBLIOTECA APOSTOLICA ED ARCHIVIO SEGRETO


CITTA' DEL VATICANO, 25 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha compiuto questa mattina una visita alla Biblioteca Apostolica Vaticana ed all'Archivio Segreto Vaticano, prima della chiusura al pubblico della Biblioteca, dal 14 luglio prossimo, per procedere ai lavori di restauro dell'ala rinascimentale dell'edificio che la ospita.

  Il Papa ha sottolineato nel suo discorso che la Biblioteca "non a caso porta il nome di 'Apostolica' in quanto è un'Istituzione considerata sin dalla sua fondazione come la 'Biblioteca del Papa'". Oggi, ha soggiunto Benedetto XVI è "un'accogliente casa di scienza, di cultura e di umanità che apre le porte a studiosi provenienti da ogni parte del mondo, senza distinzione di provenienza, religione e cultura. Vostro compito, cari amici che quotidianamente qui operate, è di custodire la sintesi tra cultura e fede che traspira dai preziosi documenti e dai tesori che custodite, dalle mura che vi circondano, dai Musei che vi sono vicini e dalla splendida Basilica che appare luminosa alle vostre finestre".

  "All'Archivio Vaticano, aperto alla consultazione dei dotti dalla sapiente lungimiranza di Leone XIII nel 1881" - ha ricordato Papa Benedetto XVI - "ci si rivolge oggi non soltanto per ricerche erudite, pure in se stesse meritevoli e degnissime, riguardanti periodi lontani da noi, ma anche per interessi concernenti epoche e tempi a noi vicini, ed anche molto vicini. Ne sono prova i primi frutti che la recente apertura agli studiosi del Pontificato di Pio XI, da me decisa nel giugno del 2006, ha fino ad oggi prodotto".

  "Ricerche, studi e pubblicazioni possono a volte far nascere, (...), anche talune polemiche" - ha proseguito il Papa - "A questo riguardo non posso che lodare l'atteggiamento di servizio disinteressato ed  equanime che l'Archivio Segreto Vaticano ha reso, tenendosi lontano da sterili e spesso anche deboli visioni storiche di parte ed offrendo ai ricercatori, senza preclusioni o preconcetti, il materiale documentario in suo possesso, ordinato con serietà e competenza".

  "Da più parti giungono all'Archivio Segreto, come alla Biblioteca Apostolica, segni di apprezzamento e di stima da parte di Istituti culturali e di privati studiosi di diverse Nazioni. Questo a me pare sia il migliore riconoscimento a cui le due Istituzioni possono aspirare".

  "Al compimento del mio settantesimo anno di età"- ha ricordato Papa Benedetto XVI - "avrei tanto desiderato che l'amato Giovanni Paolo II mi concedesse di potermi dedicare allo studio e alla ricerca di interessanti documenti e reperti da voi custoditi con cura, veri capolavori che ci aiutano a ripercorrere la storia dell'umanità e del Cristianesimo".

  "Per voi, cari amici, si tratta di realizzare la vostra vocazione cristiana a contatto con ricche testimonianze di cultura, di scienza e di spiritualità" - ha aggiunto il Pontefice - "per questo vostra molteplice attività vi avvalete delle tecniche più avanzate nell'informatica, nella catalogazione, nel restauro, nella fotografia e, in genere, in tutto quanto concerne la tutela e la fruizione del ricchissimo patrimonio che custodite".

  "Nel lodarvi per il vostro impegno" - ha concluso il Pontefice - "vi esorto a voler sempre considerare questo vostro lavoro come una vera missione da svolgere con passione e pazienza, gentilezza e spirito di fede. Preoccupatevi di offrire sempre un'immagine accogliente della Sede Apostolica, consapevoli che il messaggio evangelico passa anche attraverso la vostra coerente testimonianza cristiana".
BXVI-VISITA/BIBLIOTECA:ARCHIVIO VATICANO/...          VIS 20070625 (550)


LA CHIESA SAPPIA TESTIMONIARE CON CORAGGIO VERITÀ CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 24 GIU. 2007 (VIS). "La liturgia ci  invita a celebrare la solennità della Nascita di San Giovanni Battista, la cui vita è tutta orientata a Cristo, come quella della madre di Lui, Maria", ha detto il Santo Padre Benedetto XVI ai pellegrini convenuti in Piazza San Pietro per recitare l'Angelus con il Papa.

  San Giovanni Battista, ha ricordato il Santo Padre "è stato il precursore, la 'voce' inviata ad annunciare il Verbo incarnato. Perciò, commemorare la sua nascita significa in realtà celebrare Cristo, compimento delle promesse di tutti i profeti, dei quali il Battista è stato il più grande, chiamato a 'preparare la via' davanti al Messia (cfr Mt 11,9-10)".

  "Tutti i Vangeli" - ha affermato il Papa - "iniziano la narrazione della vita pubblica di Gesù con il racconto del suo battesimo nel fiume Giordano ad opera di Giovanni. (...) Da autentico profeta, Giovanni rese testimonianza alla verità senza compromessi. Denunciò le trasgressioni dei comandamenti di Dio, anche quando protagonisti ne erano i potenti. Così, quando accusò di adulterio Erode ed Erodiade, pagò con la vita, sigillando col martirio il suo servizio a Cristo, che è la Verità in persona. Invochiamo la sua intercessione, insieme con quella di Maria Santissima, perché anche ai nostri giorni la Chiesa sappia mantenersi sempre fedele a Cristo e testimoniare con coraggio la sua verità e il suo amore per tutti".

  Al termine della recita dell'Angelus Benedetto XVI ha precisato che: "Questa domenica, che precede la solennità dei Santi Pietro e Paolo, è in Italia anche la 'Giornata per la carità del Papa'. Cari fedeli italiani, vi sono vivamente grato per la preghiera e per il sostegno solidale con cui partecipate all'azione evangelizzatrice e caritativa del Successore di Pietro nel mondo intero".
ANG/GIOVANNI BATTISTA:CARITÀ DEL PAPA/...               VIS 20070625 (310)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 23 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Edmund Casimir Szoka, Presidente emerito della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

- L'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.

- Il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/.../...                                         VIS 20070625 (70)


domenica 24 giugno 2007

LA CHIESA SAPPIA TESTIMONIARE CON CORAGGIO VERITÀ CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 24 GIU. 2007 (VIS). "La liturgia ci  invita a celebrare la solennità della Nascita di San Giovanni Battista, la cui vita è tutta orientata a Cristo, come quella della madre di Lui, Maria", ha detto il Santo Padre Benedetto XVI ai pellegrini convenuti in Piazza San Pietro per recitare l'Angelus con il Papa.

  San Giovanni Battista, ha ricordato il Santo Padre "è stato il precursore, la 'voce' inviata ad annunciare il Verbo incarnato. Perciò, commemorare la sua nascita significa in realtà celebrare Cristo, compimento delle promesse di tutti i profeti, dei quali il Battista è stato il più grande, chiamato a 'preparare la via' davanti al Messia (cfr Mt 11,9-10)".

  "Tutti i Vangeli" - ha affermato il Papa - "iniziano la narrazione della vita pubblica di Gesù con il racconto del suo battesimo nel fiume Giordano ad opera di Giovanni. (...) Da autentico profeta, Giovanni rese testimonianza alla verità senza compromessi. Denunciò le trasgressioni dei comandamenti di Dio, anche quando protagonisti ne erano i potenti. Così, quando accusò di adulterio Erode ed Erodiade, pagò con la vita, sigillando col martirio il suo servizio a Cristo, che è la Verità in persona. Invochiamo la sua intercessione, insieme con quella di Maria Santissima, perché anche ai nostri giorni la Chiesa sappia mantenersi sempre fedele a Cristo e testimoniare con coraggio la sua verità e il suo amore per tutti".

  Al termine della recita dell'Angelus Benedetto XVI ha precisato che: "Questa domenica, che precede la solennità dei Santi Pietro e Paolo, è in Italia anche la 'Giornata per la carità del Papa'. Cari fedeli italiani, vi sono vivamente grato per la preghiera e per il sostegno solidale con cui partecipate all'azione evangelizzatrice e caritativa del Successore di Pietro nel mondo intero".
ANG/GIOVANNI BATTISTA:CARITÀ DEL PAPA/...               VIS 20070625 (310)


venerdì 22 giugno 2007

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 22 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Sua Altezza Eminentissima Fra' Andrew Bertie, Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, e Seguito.

- Il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.

- Il Cardinale Juan Luis Cipriani Thorne, Arcivescovo di  Lima (Perù).

- Il Cardinale Godfried Danneels, Arcivescovo di Mechelen-Brussel (Belgio).

  Nel pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/.../...                                       VIS 20070622 (100)


IMPOSIZIONE SACRO PALLIO NUOVI ARCIVESCOVI METROPOLITI


CITTA' DEL VATICANO, 22 GIU. 2007 (VIS). Un Comunicato dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice annuncia che alle ore 9:30 di venerdì 29 giugno, Solennità dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli, Patroni dell'Alma Città di Roma, il Santo Padre Benedetto XVI presiederà nella Basilica Vaticana, la Concelebrazione dell'Eucaristia con alcuni Arcivescovi Metropoliti ai quali imporrà il Sacro Pallio, preso dalla Confessione dell'Apostolo Pietro.
OCL/SAN PIETRO:SAN PAOLO/...                         VIS 20070622 (80)


VESCOVI DEL TOGO: PASTORALE FAMILIARE, FORMAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 22 GIU. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i Presuli della Conferenza Episcopale del Togo, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

  Il Papa ha espresso ai Vescovi la sua gratitudine per la "perseveranza e il coraggio dimostrati nell'affrontare le numerose difficoltà che il Paese ha attraversato negli ultimi anni. In numerose occasioni" - ha detto il Pontefice - "avete contribuito al dialogo per la riconciliazione nazionale, ricordando a tutti le esigenze del bene comune, nella fedeltà alla verità di Dio e dell'uomo. Chiedo al Signore di far fruttificare tali sforzi perché il vostro Paese conosca una vita prospera nella concordia e nella fraternità".

  Ponendo in risalto l'impegno profuso dai Vescovi africani "nella protezione e nel rispetto della vita" - Benedetto XVI ha sottolineato che "la promozione della verità e della dignità del matrimonio e la preservazione dei valori familiari essenziali devono essere fra le vostre maggiori priorità. La pastorale familiare è un elemento essenziale per l'evangelizzazione, che fa riscoprire ai giovani ciò che rappresenta un impegno unico e fedele". In merito il Papa ha esortato i Presuli "a dedicare speciale attenzione alla formazione delle coppie e delle famiglie".

  Il Papa ha incoraggiato i Vescovi anche a "ad adoperarsi per la promozione delle scuole cattoliche, luoghi di educazione integrale al servizio delle famiglie e della trasmissione della fede. Nonostante le grandi difficoltà che possono sorgere, il loro ruolo è essenziale per permettere ai giovani di acquisire una solida formazione umana, culturale e religiosa. Che gli educatori e gli insegnanti siano loro stessi modelli di vita cristiana per i giovani!".

  Riferendosi all'urgente necessità dell'evangelizzazione, il Santo Padre ha ricordato il lavoro dei catechisti e di altri operatori pastorali ed ha affermato: "L'inculturazione del messaggio evangelico, realizzato nella fedeltà all'insegnamento della Chiesa, contribuisce al radicamento effettivo della fede nel vostro popolo, permettendogli di accogliere la persona di Gesù Cristo in tutte le dimensioni della sua esistenza. (...) Rispettando le ricche tradizioni che sono l'espressione viva dell'anima del proprio popolo, i cristiani devono rifiutare risolutamente ciò che va contro il messaggio liberatore di Cristo e che imprigiona  l'uomo e la società nell'alienazione".

  Benedetto XVI ha ribadito l'importanza della formazione dei sacerdoti, dei consacrati e dei laici, "per affrontare le situazioni difficili che si presentano loro e per trasmettere il contenuto della fede con la propria testimonianza di vita, sostenuti da convinzioni personali sicure. Tale formazione deve anche aiutare i fedeli laici ad acquisire quelle competenze che permettono di impegnarsi nella vita sociale e lavorare al bene comune. Il 'Compendio della dottrina sociale della Chiesa' è strumento prezioso al servizio della formazione di tutti, e particolarmente dei laici".

  Al termine del suo discorso Benedetto XVI ha ricordato la necessità di "perseguire ed approfondire i cordiali rapporti esistenti con i musulmani nel vostro Paese. Infatti essi sono indispensabili per la concordia e l'armonia fra tutti i cittadini, e per la promozione dei valori comuni all'umanità".
AL/.../TOGO                                       VIS 20070622 (510)


giovedì 21 giugno 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Francisco Cerro Chaves, Vescovo di Coria-Cáceres (superficie: 10.052; popolazione: 263.430; cattolici: 251.701; sacerdoti: 170; religiosi: 332; diaconi permanenti: 1), Spagna. Il Vescovo eletto, finora Delegato Diocesano per la pastorale giovanile e Direttore del Centro Diocesano di Spiritualità di Valladolid (Spagna), è nato in Malpartida de Cáceres (Spagna), nel 1957 ed è stato ordinato sacerdote nel 1981.
NER/.../CERRO CHAVES                                 VIS 20070621 (80)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza Sua Beatitudine Cardinale Ignace Moussa I Daoud, Prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali.

  Nel pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva in udienza il Cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute).
AP/.../...                                         VIS 20070621 (70)


PROCLAMATO DAL SANTO PADRE ANNO DEDICATO A SAN PAOLO



CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2007 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha reso noto questa mattina che giovedì 28 giugno prossimo, vigilia della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, il Santo Padre Benedetto XVI presiederà alle ore 17:30 , nella Basilica di San Paolo fuori le mura, la Celebrazione dei Primi Vespri.

  Nel corso della celebrazione, il Papa proclamerà l'anno dedicato a San Paolo, in occasione dei duemila anni dalla nascita dello "Apostolo delle Genti".
OCL/VESPRI:ANNO PAOLINO/...                     VIS 20070621 (90)


GIUBILEO SACERDOZIO EPISCOPATO CARDINALI MARTINO E DIAS


CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha indirizzato una Lettera al Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, in occasione del 50° anniversario di sacerdozio. Il Porporato fu ordinato sacerdote il 20 giugno 1957.

  Nella ricorrenza dei cinquanta anni di sacerdozio, il Cardinale Martino ha celebrato, nel pomeriggio di ieri, una Santa Messa, all'Altare della Cattedra della Basilica Vaticana.

  Parimenti, il Santo Padre ha indirizzato una Lettera al Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, in occasione del 25° anniversario di Ordinazione Episcopale, il 19 giugno 1982, nella quale elogia l'opera del Porporato "pastore sollecito e fedele" e "promotore dell'evangelizzazione".
BXVI-LETT/SACERDOZIO:EPISCOPATO/MARTINO:DIAS     VIS 20070621 (90)


IL PAPA RICORDA DOVERE DI GARANTIRE LA PACE PER TUTTI


CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI, nel ricevere questa mattina i partecipanti alla riunione della R.O.A.C.O. (Riunione Opere in Aiuto alle Chiese Orientali), ha affermato: "La presenza di venerati Presuli Orientali mi consente di condividere la pena e la preoccupazione per la delicata situazione in cui versano vaste aree del Medio Oriente".

  "La debolezza della pace" - ha proseguito il Pontefice - "si acuisce ulteriormente a motivo di ingiustizie antiche e nuove. Così essa si spegne, lasciando spazio alla violenza, che spesso degenera in guerra più o meno dichiarata fino a costituire, come ai nostri giorni, un assillante problema internazionale".

  "Busso al cuore di coloro che hanno specifiche responsabilità perché aderiscano al grave dovere di garantire la pace a tutti, indistintamente, liberandola dalla malattia mortale della discriminazione religiosa, culturale, storica o geografica".

  Benedetto XVI ha assicurato una volta di più che "la Terra Santa, l'Iraq e il Libano sono presenti, con l'urgenza e la costanza che meritano, nella preghiera e nell'azione della Sede Apostolica e di tutta la Chiesa. Chiedo alla Congregazione per le Chiese Orientali e a ciascuna delle Opere ad essa collegate di confermare la stessa premura al fine di rendere più incisivi la vicinanza e l'intervento a favore di tanti nostri fratelli e sorelle".

   Papa Benedetto XVI ha rinnovato a Sua Beatitudine Emmanuel III Delly, Patriarca di Babilonia dei Caldei, presente all'udienza di oggi, il suo cordoglio "per la barbara uccisione di un inerme sacerdote e di tre suddiaconi avvenuta al termine della Liturgia, domenica, il 3 giugno scorso, in Iraq. La Chiesa intera accompagna con affetto e ammirazione tutti i suoi figli e le sue figlie e li sostiene in quest'ora di autentico martirio per il nome di Cristo".

  Ringraziando i membri della R.O.A.C.O. per la loro collaborazione con la Congregazione per le Chiese Orientali, il Papa li ha incoraggiati a "continuare, perché l'apporto insostituibile che voi recate alla testimonianza della carità ecclesiale trovi pieno sviluppo nella forma comunitaria del suo esercizio. (...) La fatica del confronto e della collaborazione è sempre garanzia di un servizio più ordinato ed equo".

  "Mentre imploriamo il Signore perchè affretti il giorno della piena unità tra i cristiani e quello, pure molto atteso, di una serena convivenza interreligiosa animata da rispettosa reciprocità, Gli chiediamo di benedire i nostri sforzi e di illuminarci perché quanto operiamo mai sia a detrimento bensì ad incremento della comunità ecclesiale. Sia Lui a renderci sempre attenti perché, rifuggendo da ogni sorta di indifferentismo, mai eludiamo nell'esercizio della carità la missione della comunità cattolica locale".

  Benedetto XVI ha concluso il suo discorso sottolineando che: "Scorgeremo sempre nella preghiera la vera sorgente dell'impegno di carità e in essa verificheremo la sua autenticità. (...) La radicazione eucaristica è indispensabile alla nostra azione".
AC/.../ROACO                                   VIS 20070621 (480)


ESSERE TESTIMONI DI CRISTO NEL TORMENTATO ORIENTE


CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in Vaticano Sua Santità Mar Dinkha IV, Catholicos Patriarca della Chiesa Assira d'Oriente, accompagnato da diverse personalità.

  Nel suo discorso Papa Benedetto XVI ha ricordato la visita del Patriarca a Giovanni Paolo II nel 1994, per la firma di una Dichiarazione Comune relativa alla Cristologia, che includeva la decisione di istituire una Commissione Congiunta per il Dialogo Teologico fra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Assira d'Oriente.

  "La Commissione Congiunta" - ha detto il Papa - "ha intrapreso un importante studio della vita sacramentale delle nostre rispettive tradizioni ed ha concepito un accordo sull'Anafora degli Apostoli Addai e Mari". Il Santo Padre ha espresso la sua gratitudine per i risultati del dialogo "che racchiude la promessa di ulteriori progressi su altre dibattute questioni".

   "La Chiesa Assira d'Oriente è radicata in terre antiche, i cui nomi sono associati alla storia del progetto salvifico di Dio per tutta l'umanità" - ha rilevato il Papa  - "(...) Oggi, tragicamente, i cristiani della regione soffrono materialmente e spiritualmente. In particolare in Iraq, terra natale di numerosi fedeli Assiri, le famiglie e le comunità cristiane sentono aumentare le pressioni causate dall'insicurezza, dalle aggressioni e da un senso di abbandono. Molti di essi non vedono altra soluzione che lasciare il paese e cercare un nuovo futuro all'estero".

  "Queste difficoltà sono fonte di grave preoccupazione per me" - ha detto ancora Benedetto XVI - "e desidero esprimere la mia solidarietà ai pastori e ai fedeli delle comunità cristiane che rimangono sul posto, sovente a prezzo di eroici sacrifici".

  "A seguito di onde migratorie successive, molti Cristiani delle Chiese Orientali ora vivono in Occidente. Questa nuova situazione presenta molteplici sfide alle loro identità cristiane ed alla vita comunitaria. Nel contempo, quando i cristiani di Oriente e di Occidente vivono fianco a fianco, hanno la preziosa opportunità di arricchirsi vicendevolmente e di comprendere più pienamente la cattolicità della Chiesa, che, come pellegrina nel mondo, vive, prega e testimonia Cristo in una varietà di contesti culturali, sociali ed umani".

  "Nuove speranze e possibilità qualche volta suscitano nuove paure, e ciò è anche vero riguardo ai rapporti ecumenici. (...) È da auspicare che continui il proficuo lavoro che la Commissione ha compiuto negli anni, mentre non si deve mai perder di vista l'obiettivo ultimo del nostro comune cammino verso il ristabilimento della piena comunione".

  "Per quanto lungo ed arduo sembri il cammino verso l'unità" - ha concluso il Pontefice - "il Signore ci chiede di unire le nostre mani e i nostri cuori, così che insieme possiamo portare una più chiara testimonianza di Cristo e servire meglio i nostri fratelli e sorelle, particolarmente nelle tribolate regioni orientali, dove molti dei nostri fedeli guardano a noi, loro Pastori, con speranza ed aspettative".
AC/CHIESA ASSIRA ORIENTALE/DINKHA                   VIS 20070621 (480)


mercoledì 20 giugno 2007

IN MEMORIAM


CITTA' DEL VATICANO, 20 GIU. 2007 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli mancati nelle ultime settimane:

- Il Vescovo Marion Francis Forst,  Vescovo titolare di Leavenworth, il 2 giugno, all'età di 96 anni.

- Il Vescovo Marcelo Mendiharat Pommiès, emerito di Salto (Uruguay), il 12 giugno, all'età di 93 anni.
.../DEFUNTI/...                                     VIS 20070620 (90)



ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 20 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare dell'Arcidiocesi di Cincinnati (Stati Uniti d'America), presentata dal Vescovo Carl K. Moeddel, in conformità ai canoni 411 e 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Sacerdote Daniel Kozelinski Netto, Vescovo Ausiliare dell'Eparchia di São João Batista em Curitiba degli Ucraini (cattolici: 161.500; sacerdoti: 81; religiosi: 553; diaconi permanenti: 2), Brasile. Il Vescovo eletto è nato nel 1952 a Colonia Paraiso (Brasile) ed è stato ordinato sacerdote nel 1980. È stato finora in servizio pastorale a Mallet (Brasile).
RE:NER/.../MOEDDEL:KOZELINSKI                        VIS 20070620 (110)


ACCOGLIERE E RICONOSCERE DIRITTI DEI RIFUGIATI


CITTA' DEL VATICANO, 20 GIU. 2007 (VIS). Al termine dell'Udienza Generale tenutasi nell'Aula Paolo VI, il Papa ha ricordato che oggi si celebra la "Giornata Mondiale del Rifugiato", promossa dall'Organizzazione delle Nazioni Unite "perché non venga meno nella pubblica opinione l'attenzione verso quanti sono stati costretti a fuggire dai loro Paesi a seguito di reali pericoli di vita".

  "Accogliere i rifugiati e dar loro ospitalità, è per tutti un doveroso gesto di umana solidarietà, affinché essi non si sentano isolati a causa dell'intolleranza e del disinteresse. Per i cristiani è, inoltre, un modo concreto di manifestare l'amore evangelico".

  "Auspico di cuore" - ha detto Papa Benedetto XVI - "che a questi nostri fratelli e sorelle duramente provati dalla sofferenza siano garantito l'asilo e il riconoscimento dei loro diritti, e invito i responsabili delle Nazioni ad offrire protezione a quanti si trovano in così delicate situazioni di bisogno".
AG/APPELLO RIFUGIATI/...                                   VIS 20070620 (170)


ATANASIO APPASSIONATO TEOLOGO INCARNAZIONE DEL LOGOS


CITTA' DEL VATICANO, 20 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale odierna, a Sant'Atanasio di Alessandria,  nato verso l'anno 300 e morto nel 373, celebrato come "la colonna della Chiesa" e "modello di ortodossia, tanto in Oriente quanto in Occidente". L'Udienza, alla quale hanno assistito 11.000 pellegrini, si è tenuta nell'Aula Paolo VI. Il Papa ha ugualmente salutato, nella Basilica Vaticana, i pellegrini che non avevano potuto prender posto nell'Aula Paolo VI.

  Sant'Atanasio, la cui statua Gian Lorenzo Bernini collocò tra quelle dei quattro santi Dottori della Chiesa orientale e occidentale - insieme ad Ambrogio, Giovanni Crisostomo e Agostino - che nell'abside della Basilica vaticana circondano la Cattedra di San Pietro - "è l'appassionato teologo dell'incarnazione del 'Logos', il Verbo di Dio" - ha detto Benedetto XVI - ed "il più importante e tenace avversario dell'eresia ariana, che allora minacciava la fede in Cristo, ridotto ad una creatura 'media' tra Dio e l'uomo, secondo una tendenza ricorrente nella storia e che vediamo in atto in diversi modi anche oggi".

  Il teologo Atanasio prese parte al Concilio di Nicea (325) dove i Vescovi fissarono il "'Simbolo di fede' che, (...) è rimasto nella tradizione delle diverse confessioni cristiane e nella liturgia come il 'Credo niceno-costantinopolitano. In questo testo fondamentale (...) figura il termine (...) 'consubstantialis'" che "vuole indicare che il Figlio è 'della stessa sostanza' del Padre, è Dio da Dio, è la sua sostanza, e così viene messa in luce la piena divinità del Figlio, che era negata dagli ariani. (...) L'idea fondamentale di tutta la lotta teologica di Sant'Atanasio era proprio quella che Dio è accessibile. Non è un Dio secondario, è il Dio vero, e tramite la nostra comunione con Cristo noi possiamo unirci realmente a Dio".

  "La crisi ariana, che si credeva risolta a Nicea, continuò così per decenni, con vicende difficili e divisioni dolorose nella Chiesa. E per ben cinque volte - durante un trentennio, tra il 336 e il 366 - Atanasio fu costretto ad abbandonare la sua città, passando diciassette anni in esilio e soffrendo per la fede. Ma durante le sue forzate assenze da Alessandria, (...) ebbe modo di sostenere e diffondere in Occidente, prima a Treviri e poi a Roma, la fede nicena e anche gli ideali del monachesimo".

  "L'opera dottrinale più famosa del santo Vescovo alessandrino è il tratto 'Sull'incarnazione del Verbo', il 'Logos' divino che si è fatto carne divenendo come noi per la nostra salvezza. Dice in quest'opera Atanasio, con un'affermazione divenuta giustamente celebre, che il Verbo di Dio 'si è fatto uomo perché noi diventassimo Dio; egli si è reso visibile nel corpo perché noi avessimo un'idea del Padre invisibile, ed egli stesso ha sopportato la violenza degli uomini perché noi ereditassimo l'incorruttibilità".

  "Atanasio è, infine" - ha detto ancora il Santo Padre - "anche autore di testi meditativi sui Salmi, poi molto diffusi, e soprattutto di un'opera che costituisce il 'best seller' dell'antica letteratura cristiana: la 'Vita di Antonio', cioè la biografia di Sant'Antonio Abate", opera che "contribuì molto alla diffusione del monachesimo, in Oriente e in Occidente".

  La vita di Atanasio, "come quella di Antonio" - ha concluso il Pontefice - "ci mostra che 'chi va verso Dio non si allontana dagli uomini, ma si rende invece ad essi veramente vicino'".
AG/ATANASIO/...                                   VIS 20070620 (470)


CARDINALE FELICI: FEDELE SERVIZIO PONTEFICI SEDE APOSTOLICA

CITTA' DEL VATICANO, 20 GIU. 2007 (VIS). Alle 17:00 di ieri, all'Altare della Cattedra della Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la Liturgia Esequiale del Cardinale Angelo Felici, Prefetto emerito della Congregazione delle Cause dei Santi e Presidente emerito della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei", mancato domenica 17 giugno, all'età di 87 anni.

  "Mi piace qui ricordare" - ha detto Papa Benedetto XVI nell'omelia - "ciò che il Servo di Dio Giovanni Paolo II ebbe a scrivere al Cardinale Felici "in occasione del suo 50° anniversario di Sacerdozio e 25° di Episcopato (...). Il suo ministero episcopale - affermava il Papa - è stato tutto dedicato al bene dei fedeli, alla missione benefica dei Romani Pontefici e della Sede Apostolica".

  "Vogliamo ora rendere grazie al Signore" - ha proseguito Papa Benedetto XVI - "per l'abbondante messe di frutti apostolici che egli, con l'aiuto della grazia divina, ha potuto raccogliere nei vari ambiti della sua illuminata e preziosa attività pastorale e diplomatica". Il defunto Porporato entrò nella Segreteria di Stato nel 1945; nel 1967 fu inviato come Pro-Nunzio Apostolico nei Paesi Bassi; nel 1976 divenne Rappresentante Pontificio in Portogallo ed in Francia. Infine, nel 1988, divenne Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e Presidente della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei".

  Il Santo Padre ha ricordato che tra le carte del Cardinale Felici è stata trovata "una immaginetta, raffigurante la 'Mater Salvatoris', venerata nella Cappella del Pontificio Collegio Leoniano - luogo dei suoi studi giovanili -", che "reca a tergo questa invocazione: 'In Te, o Signore, ho sperato, e nella tua Santissima Madre; che io non sia confuso in eterno'. Quante volte egli avrà ripetuto le parole di questa preghiera, scritta di suo pugno in previsione dell'ultima partenza! Possiamo considerarle come il testamento spirituale che egli ci lascia: parole che, meglio di ogni altra considerazione, quest'oggi ci aiutano a riflettere e a pregare".
HML/FUNERALE/FELICI                               VIS 20070620 (320)


martedì 19 giugno 2007

IN BREVE


IN OCCASIONE DELLA CERIMONIA DI RIAPERTURA DELLA CATTEDRALE DI NOTO (ITALIA), nella mattinata di ieri, il Papa ha fatto pervenire un Messaggio al Monsignor Giuseppe Malandrino, Vescovo di Noto, nel quale esprime sentita riconoscenza a quanti hanno contribuito all'opera di ricostruzione del Tempio dopo l'improvviso crollo del 1996. Il Santo Padre esprime l'auspicio che la ricostruita Cattedrale, "vero capolavoro del barocco siciliano, 'patrimonio dell'umanità' (...) per la Comunità diocesana di Noto (...) sia, nella sua bellezza, invito a crescere nella comunione e nel fervore apostolico".

"UN NUOVO UMANESIMO PER L'EUROPA. IL RUOLO DELLE UNIVERSITÀ", è il tema dell'Incontro Europeo di professori universitari, in programma a Roma dal 21 al 24 giugno, in occasione del 50° anniversario del Trattato di Roma (1957-2007). Il Convegno è sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, del Consilium Conferentiarum Episcoporum Europae (C.C.E.E.) e dell'Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma.

"FAMIGLIA UMANA: COMUNITÀ DI PACE" È IL TEMA DEL MESSAGGIO DEL PAPA per la celebrazione della 41° Giornata Mondiale della Pace, che si celebrerà il 1° gennaio 2008. Un Comunicato reso pubblico oggi precisa che il tema scelto dal Santo Padre "si fonda sul convincimento che la percezione di un comune destino e l'esperienza della comunione sono fattori essenziali per la realizzazione del bene comune e per la pace dell'umanità".
.../IN BREVE/...                                           VIS 20070619 (230)


NUOVO DIRETTORE GENERALE ISTITUTO OPERE DI RELIGIONE


CITTA' DEL VATICANO, 19 GIU. 2007 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede nel quale viene annunciato che "La Commissione Cardinalizia di Vigilanza sull'Istituto per le Opere di Religione (I.O.R.), si è riunita il 13 c.m., sotto la presidenza del Cardinale Angelo Sodano, ed ha approvato la proposta presentatale, a norma dello Statuto, dal Consiglio di Sovrintendenza del medesimo Istituto, di nominare Direttore Generale dell'I.O.R., il Signor Paolo Cipriani, attuale Vice-Direttore Generale".

  Il Commendatore Lelio Scaletti, attuale Direttore Generale dell'I.O.R., che ha compiuto 80 anni, lascerà la conduzione operativa del medesimo Istituto il 1° ottobre 2007, mantenendo il titolo di Direttore Generale emerito.

  Il Signor Paolo Cipriani, nato a Roma nel 1954, prima di entrare in servizio all'Istituto per le Opere di Religione, ha prestato la propria attività presso il "Banco di Santo Spirito" e la "Banca di Roma", svolgendo anche compiti di rappresentanza di detti istituti in Lussemburgo, a New York e Londra.
OP/DIRETTORE I.O.R./CIPRIANI:SCALETTI                   VIS 20070619 (180)


ORIENTAMENTI PER LA PASTORALE DELLA STRADA


CITTA' DEL VATICANO, 19 GIU. 2007 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione del Documento "Orientamenti per la pastorale della strada", pubblicato dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti. Alla Conferenza Stampa sono intervenuti il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, e l'Arcivescovo Agostino Marchetto, Segretario del medesimo Dicastero.

  Il Documento, pubblicato in lingua inglese, francese, spagnola, portoghese e italiana, si compone di quattro parti: ""Pastorale per gli utenti della strada"; "Pastorale per la liberazione delle donne di strada"; "Pastorale per i ragazzi di strada" e "Pastorale per le persone senza fissa dimora".

  Il Cardinale Martino ha affermato che la necessità di redigere un Documento sulla Pastorale della Strada era già emersa nel corso del I Incontro Europeo dei Direttori Nazionali della Pastorale della strada, del 2003. "Suo obiettivo" - ha precisato il Porporato - "è orientare e creare un coordinamento, tra tutte le realtà ecclesiali nel mondo della strada, ed incoraggiare e stimolare le Conferenze Episcopali dei Paesi in cui questa pastorale non esiste affinché la organizzino".

  Commentando la prima parte del Documento, il Cardinale Martino ha affermato che: "La Chiesa e lo Stato - ciascuno nell'ambito delle proprie competenze - devono operare al fine di creare una coscienza generale e pubblica per quel che riguarda la sicurezza stradale e promuovere, con tutti i mezzi, una corrispondente e adeguata educazione dei conducenti, dei viaggiatori e dei pedoni".

  Riferendosi all'evangelizzazione nella strada, il Presidente del Dicastero ha ricordato che la Chiesa "propone anche la formazione religiosa degli automobilisti, dei trasportatori professionali, dei passeggeri e di coloro che sono, in qualche modo, legati alla strada e alla ferrovia. Segnaliamo anche che in molti Paesi già esistono iniziative riguardo a tale pastorale specifica, (...) come ad esempio le cappelle (fisse o mobili) lungo le autostrade, le visite di operatori pastorali alle strutture di servizio situate lungo le autostrade, le liturgie celebrate periodicamente negli autogrill e nei parcheggi per autocarri".

  L'Arcivescovo Agostino Marchetto ha parlato, a sua volta, delle altre tre parti del Documento: la pastorale per la liberazione delle donne di strada, la pastorale per i ragazzi di strada e la pastorale per le persone senza fissa dimora (clochard).
 
  Nel primo caso, per una risposta pastorale efficace, ha detto il Presule, "è importante conoscere i fattori che spingono o attraggono le donne alla prostituzione, le strategie usate da intermediari e sfruttatori per sottometterle al proprio dominio, le piste di movimenti dai Paesi d'origine a quelli di destinazione e le risorse istituzionali per affrontare il problema. Fortunatamente la Comunità internazionale e molte Organizzazioni non governative stanno cercando, sempre più energicamente, di opporsi alle attività criminali e di proteggere le persone vittime del traffico di esseri umani, sviluppando una vasta gamma di interventi per prevenire tale fenomeno e riabilitare, a livello di integrazione sociale, le sue vittime".

  "La Chiesa ha la responsabilità pastorale di difendere e promuovere la dignità umana delle persone sfruttate a causa della prostituzione, e di perorare la loro liberazione fornendo, a questo scopo, un sostegno economico, educativo e formativo. Inoltre, (...) la Chiesa deve denunciare profeticamente le ingiustizie e le violenze perpetrate contro le donne di strada, e invitare le persone di buona volontà a mettere il loro impegno per difendere la loro dignità umana, combattere la prostituzione e il traffico di esseri umani ponendo fine allo sfruttamento sessuale".

  Riguardo alla pastorale per i ragazzi di strada, l'Arcivescovo Marchetto ha affermato: "Si tratta di un fenomeno di ampiezze inimmaginabili (...) che coinvolge (...) 150 milioni di ragazzi, secondo l'Organizzazione Internazionale del Lavoro. (...) Numerose sono le cause alla base di questo fenomeno sociale, come la crescente disgregazione delle famiglie, (...), l'immigrazione con conseguente sradicamento dal contesto abituale di vita e conseguente disorientamento, le condizioni di povertà e di miseria (...), l'aumento della tossicodipendenza e dell'alcolismo, la prostituzione e l'industria del sesso".

  "Affinché i bambini abbiano un futuro nella vita" - ha ribadito il Segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti - "è di fondamentale importanza infondere in loro la fiducia in se stessi, l'autostima, il senso della dignità e una conseguente responsabilità personale, affinché possa nascere in loro un autentico desiderio di riprendere gli studi scolastici (...) così da poter sviluppare, con le proprie forze e non solo in condizioni di dipendenza dagli altri, progetti di vita dignitosi e gratificanti.  (...) È importante passare da una pastorale dell'attesa a una pastorale dell'incontro e dell'accoglienza, cercando e incontrando i ragazzi (giovani) nei loro luoghi di aggregazione, nelle strade, nelle piazze, nelle discoteche e nelle zone più 'calde' delle nostre metropoli".

  "Generalmente chi abita per strada è guardato con diffidenza e sospetto" - ha osservato l'Arcivescovo Marchetto introducendo l'argomento dell'ultima parte del Documento relativa ai "clochards" - "e il fatto di non avere una casa è l'inizio di una perdita progressiva di diritti. Diventano così una moltitudine di persone senza nome e senza voce, incapaci di difendersi e di trovare le risorse per migliorare il proprio futuro. (...) Possiamo affermare, comunque, che non mancano risposte pastorali, nei loro riguardi, anche se insufficienti, da parte di parrocchie, organizzazioni cattoliche, movimenti ecclesiali e nuove comunità. C'è chi va alla ricerca di questi fratelli e sorelle bisognosi, e l'incontro crea una rete di amicizia e di sostegno, dando luogo a generose iniziative di solidarietà".

  L'Arcivescovo Marchetto ha infine sottolineato "lo stretto legame della 'Pastorale della strada' con la sua sorgente, Cristo Signore, nel mistero della Sua incarnazione, e con la Chiesa e la sua opzione preferenziale per i poveri da evangelizzare, ovviamente nel rispetto della libertà di coscienza di ciascuno, lasciandosi, a sua volta, evangelizzare da loro".
OP/PASTORALE STRADA/MARTINO:MARCHETTO               VIS 20070619 (920)


lunedì 18 giugno 2007

SAN FRANCESCO: INNAMORATO DI GESÙ ED OPERATORE DI PACE


CITTA' DEL VATICANO, 17 GIU. 2007 (VIS). Lasciata la Cattedrale di San Rufino, il Santo Padre Benedetto XVI si è recato in auto alla Basilica di Santa Maria degli Angeli e lungo il percorso, transitando davanti all'Istituto Serafico, ha salutato e benedetto i non vedenti e i sordomuti in attesa del Suo passaggio.

  Alle 17:45 il Papa è arrivato sul piazzale antistante la Basilica accolto dal Custode di Santa Maria degli Angeli, dal Rettore della Basilica e dal Parroco e quindi si è recato in visita alla Porziuncola ed alla Cappella del Transito di San Francesco. Alle 18:00 il Santo Padre si è rivolto ai giovani che gremivano il piazzale della Basilica di Santa Maria degli Angeli.

  Il Papa ha ricordato che fu proprio sul sito dove sorge la Basilica di Santa Maria degli Angeli che San Francesco "pose il 'quartier generale' dell'Ordine, dove i frati potessero raccogliersi quasi come nel grembo materno, per rigenerarsi e ripartire pieni di slancio apostolico". Tratteggiando la biografia del Santo, il Papa ha ricordato come Francesco rappresenti per i giovani "un'attrazione speciale".

  La conversine di Francesco, all'età di 25 anni, "avvenne quando era nel pieno della sua vitalità, delle sue esperienze, dei suoi sogni" - ha detto Benedetto XVI  e citando la "Leggenda dei tre compagni", ha ricordato come "'Francesco era tanto più allegro e generoso, dedito ai giochi e ai canti, girovagava per la città di Assisi giorno e notte con amici del suo stampo, tanto generoso nello spendere da dissipare in pranzi e altre cose tutto quello che poteva avere o guadagnare'".

  "Come negare che sono molti i ragazzi, e non ragazzi, tentati di seguire da vicino la vita del giovane Francesco, prima della sua conversione? Sotto quel modo di vivere c'era il desiderio di felicità che abita ogni cuore umano" - ha detto il Papa, aggiungendo: "Ma poteva quella vita dare la gioia vera? Francesco certo non la trovò. (...) La verità è che le cose finite possono dare barlumi di gioia, ma solo l'Infinito può riempire il cuore".

  "Un aspetto che impressionava i contemporanei di Francesco" - ha detto ancora il Pontefice - "era la sua ambizione, la sua sete di gloria e di avventura. (...) È interessante annotare come il Signore abbia preso Francesco per il suo verso, quello della voglia di affermarsi, per additargli la strada di un'ambizione santa, proiettata sull'infinito".

  "Come avvenne per Francesco, Cristo parla anche al nostro cuore. Noi rischiamo di passare una vita intera assordati da voci fragorose ma vuote, rischiamo di lasciarci sfuggire la sua voce, l'unica che conta, perché è l'unica che salva".

  "Non abbiate paura, carissimi, di imitare Francesco innanzitutto nella capacità di tornare a voi stessi. Egli seppe fare silenzio dentro di sé, ponendosi in ascolto della Parola di Dio. Passo dopo passo si lasciò guidare per mano verso l'incontro pieno con Gesù, fino a farne il tesoro e la luce della sua vita".

  "Francesco, insomma, era un vero innamorato di Gesù. Lo incontrava nella Parola di Dio, nei fratelli, nella natura, ma soprattutto nella sua presenza eucaristica. (...) Il Natale di Greccio esprime il bisogno di contemplarlo nella sua tenera umanità di bimbo. L'esperienza della Verna, dove riceve le stimmate, mostra a quale grado di intimità egli fosse arrivato nel rapporto con Cristo crocifisso".

  "Proprio perché di Cristo, Francesco è anche uomo della Chiesa. Dal Crocifisso di San Damiano aveva avuto l'indicazione di riparare la casa di Cristo, che è appunto la Chiesa. (...) Quel compito null'altro era, in fondo, che la responsabilità attribuita da Cristo ad ogni battezzato. La Chiesa cresce e si ripara innanzitutto nella misura in cui ciascuno di noi si converte e si santifica".

  "Come a cerchi concentrici, l'amore di Francesco per Gesù si dilata non solo sulla Chiesa ma su tutte le cose, viste in Cristo e per Cristo. Nasce di qui il Cantico delle Creature, in cui l'occhio riposa nello splendore del Creato. (...) Il Cantico di frate sole, prima di essere un'altissima pagina di poesia e un implicito invito al rispetto del creato, è una preghiera, una lode rivolta al Signore".

  "All'insegna della preghiera è da vedere anche l'impegno di Francesco per la pace. Questo aspetto della sua vita è di grande attualità, in un mondo che di pace ha tanto bisogno e non riesce a trovarne la via. Francesco fu un uomo di pace e un operatore di pace. Lo mostrò anche nella mitezza con cui si pose, senza tuttavia mai tacere la sua fede, di fronte ad uomini di altre fedi. (...) Se oggi il dialogo interreligioso, specialmente dopo il Concilio Vaticano II, è diventato patrimonio comune e irrinunciabile della sensibilità cristiana, Francesco può aiutarci a dialogare autenticamente, senza cadere in un atteggiamento di indifferenza nei confronti della verità e nell'attenuazione del nostro annuncio cristiano".

  Al termine dell'incontro il Papa ha raggiunto in auto il campo sportivo "Migaghelli" da dove è ripartito in elicottero alla volta di Roma.
PV-ITALIA/GIOVANI/ASSISI                           VIS 20070618 (840)


SAN FRANCESCO: INNAMORATO DI GESÙ ED OPERATORE DI PACE


CITTA' DEL VATICANO, 17 GIU. 2007 (VIS). Lasciata la Cattedrale di San Rufino, il Santo Padre Benedetto XVI si è recato in auto alla Basilica di Santa Maria degli Angeli e lungo il percorso, transitando davanti all'Istituto Serafico, ha salutato e benedetto i non vedenti e i sordomuti in attesa del Suo passaggio.

  Alle 17:45 il Papa è arrivato sul piazzale antistante la Basilica accolto dal Custode di Santa Maria degli Angeli, dal Rettore della Basilica e dal Parroco e quindi si è recato in visita alla Porziuncola ed alla Cappella del Transito di San Francesco. Alle 18:00 il Santo Padre si è rivolto ai giovani che gremivano il piazzale della Basilica di Santa Maria degli Angeli.

  Il Papa ha ricordato che fu proprio sul sito dove sorge la Basilica di Santa Maria degli Angeli che San Francesco "pose il 'quartier generale' dell'Ordine, dove i frati potessero raccogliersi quasi come nel grembo materno, per rigenerarsi e ripartire pieni di slancio apostolico". Tratteggiando la biografia del Santo, il Papa ha ricordato come Francesco rappresenti per i giovani "un'attrazione speciale".

  La conversine di Francesco, all'età di 25 anni, "avvenne quando era nel pieno della sua vitalità, delle sue esperienze, dei suoi sogni" - ha detto Benedetto XVI  e citando la "Leggenda dei tre compagni", ha ricordato come "'Francesco era tanto più allegro e generoso, dedito ai giochi e ai canti, girovagava per la città di Assisi giorno e notte con amici del suo stampo, tanto generoso nello spendere da dissipare in pranzi e altre cose tutto quello che poteva avere o guadagnare'".

  "Come negare che sono molti i ragazzi, e non ragazzi, tentati di seguire da vicino la vita del giovane Francesco, prima della sua conversione? Sotto quel modo di vivere c'era il desiderio di felicità che abita ogni cuore umano" - ha detto il Papa, aggiungendo: "Ma poteva quella vita dare la gioia vera? Francesco certo non la trovò. (...) La verità è che le cose finite possono dare barlumi di gioia, ma solo l'Infinito può riempire il cuore".

  "Un aspetto che impressionava i contemporanei di Francesco" - ha detto ancora il Pontefice - "era la sua ambizione, la sua sete di gloria e di avventura. (...) È interessante annotare come il Signore abbia preso Francesco per il suo verso, quello della voglia di affermarsi, per additargli la strada di un'ambizione santa, proiettata sull'infinito".

  "Come avvenne per Francesco, Cristo parla anche al nostro cuore. Noi rischiamo di passare una vita intera assordati da voci fragorose ma vuote, rischiamo di lasciarci sfuggire la sua voce, l'unica che conta, perché è l'unica che salva".

  "Non abbiate paura, carissimi, di imitare Francesco innanzitutto nella capacità di tornare a voi stessi. Egli seppe fare silenzio dentro di sé, ponendosi in ascolto della Parola di Dio. Passo dopo passo si lasciò guidare per mano verso l'incontro pieno con Gesù, fino a farne il tesoro e la luce della sua vita".

  "Francesco, insomma, era un vero innamorato di Gesù. Lo incontrava nella Parola di Dio, nei fratelli, nella natura, ma soprattutto nella sua presenza eucaristica. (...) Il Natale di Greccio esprime il bisogno di contemplarlo nella sua tenera umanità di bimbo. L'esperienza della Verna, dove riceve le stimmate, mostra a quale grado di intimità egli fosse arrivato nel rapporto con Cristo crocifisso".

  "Proprio perché di Cristo, Francesco è anche uomo della Chiesa. Dal Crocifisso di San Damiano aveva avuto l'indicazione di riparare la casa di Cristo, che è appunto la Chiesa. (...) Quel compito null'altro era, in fondo, che la responsabilità attribuita da Cristo ad ogni battezzato. La Chiesa cresce e si ripara innanzitutto nella misura in cui ciascuno di noi si converte e si santifica".

  "Come a cerchi concentrici, l'amore di Francesco per Gesù si dilata non solo sulla Chiesa ma su tutte le cose, viste in Cristo e per Cristo. Nasce di qui il Cantico delle Creature, in cui l'occhio riposa nello splendore del Creato. (...) Il Cantico di frate sole, prima di essere un'altissima pagina di poesia e un implicito invito al rispetto del creato, è una preghiera, una lode rivolta al Signore".

  "All'insegna della preghiera è da vedere anche l'impegno di Francesco per la pace. Questo aspetto della sua vita è di grande attualità, in un mondo che di pace ha tanto bisogno e non riesce a trovarne la via. Francesco fu un uomo di pace e un operatore di pace. Lo mostrò anche nella mitezza con cui si pose, senza tuttavia mai tacere la sua fede, di fronte ad uomini di altre fedi. (...) Se oggi il dialogo interreligioso, specialmente dopo il Concilio Vaticano II, è diventato patrimonio comune e irrinunciabile della sensibilità cristiana, Francesco può aiutarci a dialogare autenticamente, senza cadere in un atteggiamento di indifferenza nei confronti della verità e nell'attenuazione del nostro annuncio cristiano".

  Al termine dell'incontro il Papa ha raggiunto in auto il campo sportivo "Migaghelli" da dove è ripartito in elicottero alla volta di Roma.
PV-ITALIA/GIOVANI/ASSISI                           VIS 20070618 (840)


INCONTRO CON SACERDOTI, DIACONI E RELIGIOSI


CITTA' DEL VATICANO, 17 GIU. 2007 (VIS). Alle 16:30 il Santo Padre si è recato alla Cattedrale di Assisi, dedicata al Patrono San Rufino, per incontrare i sacerdoti, i diaconi, i religiosi, le religiose, i superiori e gli alunni del Pontificio Seminario Umbro.

  Nel suo discorso il Santo Padre ha sottolineato che "non basta" che "i milioni di pellegrini che passano per queste strade (...) ammirino Francesco", ma essi "devono essere aiutati a cogliere il nucleo essenziale della vita cristiana ed a tendere alla sua 'misura alta', che è appunto la santità".

  "I cristiani del nostro tempo" - ha detto il Papa nel suo discorso - "si ritrovano sempre più spesso a fronteggiare la tendenza ad accettare un Cristo diminuito, ammirato nella sua umanità straordinaria, ma respinto nel mistero profondo della sua divinità. Lo stesso Francesco subisce una sorta di mutilazione, quando lo si tira in gioco come testimone di valori pur importanti, apprezzati dall'odierna cultura, ma dimenticando che la scelta profonda, potremmo dire il cuore della sua vita, è la scelta di Cristo".

  Ribadendo che: "Il nome di Francesco, accompagnato da quello di Chiara, chiede che questa Città si distingua per un particolare slancio missionario", Benedetto XVI ha affermato che "proprio per questo è anche necessario che questa Chiesa viva di una intensa esperienza di comunione".

  "Si pone in tale ottica" - ha ricordato il Pontefice - "il Motu Proprio 'Totius Orbis', con cui ho stabilito che le due grandi Basiliche papali di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli, pur continuando a godere di un'attenzione speciale della Santa Sede attraverso il Legato Pontificio" - Cardinale Attilio Nicora - "sotto il profilo pastorale entrassero nella giurisdizione del Vescovo di questa Chiesa" - Monsignor Domenico Sorrentino - "Sono davvero lieto" - ha aggiunto il Papa - "di sapere che il nuovo cammino è iniziato all'insegna di una grande disponibilità e collaborazione, e sono certo che sarà ricco di frutti".

  "L'opportunità di un assetto unitario quale è stato assicurato dal Motu Proprio era anche consigliata dal bisogno di un'azione pastorale più coordinata ed efficace". Le comunità di vita consacrata "se hanno diritto di aspettarsi accoglienza e rispetto per il proprio carisma, devono tuttavia evitare di vivere come 'isole', ma integrarsi con convinzione e generosità nel servizio e nel piano pastorale adottato dal Vescovo per tutta la comunità diocesana".

  Rivolgendosi ai sacerdoti e ai diaconi, il Santo Padre ha affermato: "Il vostro entusiasmo, la vostra comunione, la vostra via di preghiera e il vostro ministero generoso, sono indispensabili. Può capitare di sperimentare qualche stanchezza o paura di fronte alle nuove esigenze e alla nuove difficoltà, ma dobbiamo aver fiducia che il Signore ci darà la forza necessaria per attuare quanto ci chiede. Egli non lascerà mancare le vocazioni, se le imploriamo con la preghiera e insieme ci preoccupiamo di cercarle e custodirle con una pastorale giovanile e vocazionale ricca di ardore e di inventiva, capace di mostrare la bellezza del ministero sacerdotale".

  Benedetto XVI ha concluso il suo discorso rivolgendosi alle persone consacrate e dicendo loro: "Per questa Chiesa costituite una ricchezza grande, sia nell'ambito della pastorale parrocchiale sia a vantaggio dei tanti pellegrini, che spesso vengono a chiedervi ospitalità, aspettandosi anche una testimonianza spirituale". Alle religiose di clausura il Papa ha detto: "Sappiate tenere alta la fiaccola della contemplazione. (...) Siate segni dell'amore di Cristo, a cui possano guardare tutti gli altri fratelli e sorelle esposti alle fatiche della vita apostolica e dell'impegno laicale nel mondo".
PV-ITALIA/SACERDOTI:RELIGIOSI/ASSISI                   VIS 20070618 (590)


MESSAGGIO CAPITOLO GENERALE FRATI MINORI CONVENTUALI


CITTA' DEL VATICANO, 17 GIU. 2007 (VIS). Alle ore 16:00, nella Sala Capitolare del Sacro Convento, il Santo Padre Benedetto XVI ha salutato le Suore Clarisse Cappuccine Tedesche del Monastero della Santa Croce in Assisi.

  Successivamente, nella Basilica Superiore di San Francesco, il Papa ha incontrato i partecipanti al Capitolo Generale dell'Ordine Francescano dei Frati Minori Conventuali, con il Ministro Generale Padre Marco Tasca e la Comunità del Sacro Convento.

  Nel Messaggio, consegnato ai partecipanti al Capitolo Generale, il Papa scrive: "Vi sono grato per la pronta obbedienza con cui, insieme con i Frati Minori, corrispondendo allo speciale legame di affetto che da sempre vi lega alla Sede Apostolica, avete accolto le disposizioni del Motu Proprio 'Totius Orbis' circa i nuovi rapporti delle due Basiliche Papali di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli con questa Chiesa particolare che al Poverello diede i natali e che tanta parte ebbe nella sua vita".

  Dopo aver ricordato che il tema centrale di riflessione di questa 199ma Assemblea Capitolare è la formazione per la missione, sottolineando che tale formazione non è data mai una volta per tutte, "ma è da considerare piuttosto come un cammino permanente", il Santo Padre sottolinea: "Alla base non può che esserci l'ascolto della Parola in un clima di intensa e continua preghiera".

  "Occorre" - prosegue il Pontefice - "che  ogni Frate sia un vero contemplativo, con gli occhi fissi negli occhi di Cristo. Occorre che sia capace, come Francesco di fronte al lebbroso, di vedere il volto di Cristo nei fratelli che soffrono, portando a tutti l'annuncio della pace".

 "Sia dunque per ogni figlio di San Francesco saldo principio quello che il Poverello esprimeva con le semplici parole: 'La Regola e vita dei frati minori è questa, cioè osservare il santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo'".

  "La sua 'profezia'" - prosegue ancora il Pontefice riferendosi a San Francesco - "insegna a fare del Vangelo il criterio per affrontare le sfide di ogni tempo, anche del nostro, resistendo al fascino ingannevole di mode passeggere, per radicarsi nel disegno di Dio e discernere così i veri bisogni degli uomini. Il mio augurio è che i Frati sappiano accogliere con rinnovato slancio e coraggio questo 'programma', fidando nella forza che viene dall'Alto".
PV-ITALIA/MESSAGGIO FRATI MINORI/ASSISI               VIS 20070618 (390)


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