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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 15 gennaio 2007

CONTRASTARE VIOLENZA CONTRO LA DONNA

CITTA' DEL VATICANO, 13 GEN. 2007 (VIS). In occasione della Riunione della Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione della donna, in programma il 27 febbraio prossimo a New York, l'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, la "Path to Peace Foundation" ed il Centro Vincenziano per la Chiesa e la Società della St. John's University di New York, hanno organizzato un incontro parallelo sul tema: "La dignità della donna nella società contemporanea: contrastare la violenza nei confronti della donna".

Un Comunicato reso pubblico oggi rende noto che l'incontro analizzerà il problema della violenza nei confronti della donna da un punto di vista sociale, economico e giuridico, nella prospettiva della dignità della persona umana; descriverà le forme più adeguate per contrastare la violenza perpetrata nei confronti della donna ed illustrerà l'approccio etico alla questione della violenza e della sua prevenzione; svilupperà un dibattito per lo scambio di esperienze nei diversi paesi, promuovendo un dialogo fra i conferenzieri e i partecipanti.

Nel corso dell'incontro, la cui moderatrice sarà la Professoressa Marilyn Martone, Ph.D., Professore Associato di Teologia della St. John's University, verranno esaminati i seguenti temi: "Violenza domestica"; "Sfruttamento sessuale delle donne e delle giovani: traffico, prostituzione ed armi di guerra"; "La violenza fondata sul genere: diritti umani internazionali e politiche di riunificazione della famiglia".
DELSS/VIOLENZA CONTRO DONNE/O.N.U. VIS 20070115 (220)

SANTA FAMIGLIA DI NAZARET ICONA FAMIGLIA MIGRANTE

CITTA' DEL VATICANO, 14 GEN. 2007 (VIS). La Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, in particolare la famiglia migrante, è stato il tema delle meditazioni del Santo Padre Benedetto XVI che precedono la recita dell'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

"Possiamo guardare alla santa Famiglia di Nazaret, icona di tutte le famiglie" - ha detto Benedetto XVI - "perché essa riflette l'immagine di Dio custodita nel cuore di ogni umana famiglia, anche quando è debilitata e talvolta sfigurata dalle prove della vita. Narra l'evangelista Matteo che, poco tempo dopo la nascita di Gesù, San Giuseppe fu costretto a partire per l'Egitto prendendo con sé il bambino e sua Madre, al fine di sfuggire alla persecuzione del re Erode. Nel dramma della Famiglia di Nazaret" - ha spiegato il Pontefice - "intravediamo la dolorosa condizione di tanti migranti, specialmente dei rifugiati, degli esuli, degli sfollati, dei profughi, dei perseguitati. Riconosciamo, in particolare, le difficoltà della famiglia migrante come tale: i disagi, le umiliazioni, le strettezze, le fragilità".

Successivamente il Papa ha ricordato che il fenomeno della mobilità umana "è molto ampio e diversificato" e che, secondo recenti stime delle Nazioni Unite, "i migranti per ragioni economiche sono oggi quasi 200 milioni, circa 9 milioni i rifugiati e circa 2 milioni gli studenti internazionali".

"A questo gran numero di fratelli e sorelle dobbiamo aggiungere gli sfollati interni e gli irregolari, tenendo conto che ad ognuno fa capo, in un modo o nell'altro, una famiglia. È importante, dunque, tutelare i migranti e le loro famiglie mediante l'ausilio di presìdi legislativi, giuridici e amministrativi specifici, ed anche attraverso una rete di servizi, di punti di ascolto e di strutture di assistenza sociale e pastorale".

Il Papa ha auspicato che "si giunga presto ad una gestione bilanciata dei flussi migratori e della mobilità umana in generale, così da portare benefici all'intera famiglia umana, cominciando con misure concrete che favoriscano l'emigrazione regolare e i ricongiungimenti familiari, con particolare attenzione per le donne e i minori".

"Soltanto il rispetto della dignità umana di tutti i migranti" - ha proseguito il Pontefice - "da un lato, e il riconoscimento da parte dei migranti stessi dei valori della società che li ospita, dall'altro, rendono possibile la giusta integrazione delle famiglie nei sistemi sociali, economici e politici dei Paesi d'accoglienza".

"Cari amici, la realtà delle migrazioni" - ha concluso il Pontefice - "non va mai vista soltanto come un problema, ma anche e soprattutto come una grande risorsa per il cammino dell'umanità. E una risorsa è in modo speciale la famiglia migrante, purché essa venga rispettata come tale, non debba subire lacerazioni irreparabili, ma possa rimanere unita o ricongiungersi, e compiere la sua missione di culla della vita e primo ambito di accoglienza e di educazione della persona umana".
ANG/FAMIGLIE MIGRANTI/... VIS 20070115 (480)

LETTERA DEI VESCOVI POLACCHI A TUTTI I FEDELI CHIESA POLONIA

CITTA' DEL VATICANO, 14 GEN. 2007 (VIS). I Cardinali e Vescovi della Polonia che hanno partecipato questa settimana alla sessione plenaria del Consiglio permanente ed i Vescovi diocesani della Conferenza Episcopale, hanno indirizzato una lettera a tutti i fedeli della Chiesa in Polonia, della quale è stata data lettura questa domenica in tutte le parrocchie.

"Negli ultimi giorni" - scrivono i Presuli - "abbiamo vissuto l'avvenimento drammatico, legato alla rinuncia alla carica dell'Arcivescovo Metropolita di Varsavia Stanis?aw Wielgus (...). Con dolore abbiamo seguito le accuse a lui indirizzate nelle settimane scorse, riguardanti il suo coinvolgimento nella collaborazione con i Servizi di Sicurezza e con lo spionaggio della PRL. (...) Siamo grati al Santo Padre Benedetto XVI per il suo aiuto paterno nell'evangelico misurarsi con la difficile situazione di fronte alla quale ci troviamo. Grazie alla sua decisione e al suo atteggiamento siamo meglio preparati a vivere in modo coraggioso e fruttuoso questo tempo insolito".

"Affermiamo con dolore che la mancata presa in considerazione delle norme universalmente accettate di presunta incolpevolezza ha creato intorno all'accusato Arcivescovo un'atmosfera di pressione che non lo ha aiutato a presentare all'opinione pubblica l'adeguata difesa, alla quale aveva diritto".

"Desideriamo" - si legge ancora nella Lettera - "che il Mercoledì delle Ceneri, 21 febbraio prossimo, sia un giorno di preghiera e penitenza per tutti i sacerdoti della Polonia. Che in tutte le chiese delle nostre diocesi si celebrino funzioni di preghiera alla Misericordia di Dio chiedendo perdono per gli errori e le debolezze nel trasmettere il Vangelo nella sua interezza".

"Chiediamo ai governanti e ai parlamentari di assicurare una utilizzazione dei materiali trovati negli archivi provenienti dai tempi della Repubblica Popolare di Polonia in modo da non ledere i diritti della persona umana, da non degradare la dignità dell'uomo e in modo da rendere possibile la verifica di tali materiali da parte di un tribunale indipendente. E non si può dimenticare che questi materiali accusano soprattutto i loro autori".

"Coscienti del richiamo di Cristo: 'Non giudicate affinché non siate giudicati' (Mt 7,1) preghiamo tutti di desistere dal dare giudizi superficiali e affrettati, perché possono essere offensivi. Pensiamo a tutti coloro che lavorano nei mezzi di comunicazione sociale. Che la coscienza cristiana e la sensibilità umana suggeriscano loro che cosa e come presentare all'opinione pubblica tenendo sempre presente la dignità della persona umana, il suo diritto alla difesa, anche dopo la morte".

La Lettera dei Vescovi polacchi si conclude con queste parole: "Crediamo che ciò che ora stiamo sperimentando porterà ad un rinnovamento della Chiesa, ad una maggior trasparenza e maturità dei suoi membri. Crediamo che aiuterà la Chiesa ad essere fedele al Vangelo, a cercare in esso le soluzioni ai nostri problemi e a rigenerarsi da esso per essere lievito di bene e di amore nel mondo".
.../WIELGUS/VESCOVI POLACCHI VIS 20070115 (460)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 15 GEN. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale Italiana (Regione Campania), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Beniamino Depalma, C.M., Vescovo di Nola.

- Il Vescovo Gennaro Pascarella, di Pozzuoli.

- L'Arcivescovo Felice Cece, di Sorrento-Castellammare di Stabia.

- Il Vescovo Arturo Aiello, di Teano-Calvi.

- Il Vescovo Antonio Napoletano, C.SS.R., di Sessa Aurunca.

- L'Arcivescovo Gerardo Pierro, di Salerno-Campagna-Acerno.

- Il Signor James T. Morris, Direttore Esecutivo del Programma Alimentare Mondiale, in visita di congedo.

Sabato 13 gennaio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale Italiana (Regione Campania), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Salvatore Giovanni Rinaldi, di Acerra.

- Il Vescovo Pietro Farina, di Alife-Caiazzo.

- L'Arcivescovo Mario Milano, Vescovo di Aversa.

- L'Arcivescovo Bruno Schettino, di Capua.

- Il Vescovo Raffaele Nogaro, di Caserta.

- Il Vescovo Filippo Strofaldi, di Ischia.

- Il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina); Presidente della Conferenza Episcopale Argentina con i due Vice-Presidenti:

- L'Arcivescovo Luis Héctor Villalba, di Tucumán.

- Il Vescovo Agustín Roberto Radrizzani, di Lomas de Zamora; e con il Segretario Generale:

- Il Vescovo Sergio Alfredo Fenoy, di San Miguel.

- Il Signor Guillermo León Escobar-Herrán, Ambasciatore di Colombia, in visita di congedo.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- L'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum".
AL:AP/.../... VIS 20070115 (250)
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