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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 2 aprile 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 2 APR. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Pascal Wintzer, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Poitiers (superficie: 12.989; popolazione: 750.000; cattolici: 670.000; sacerdoti: 290; religiosi:  576; diaconi permanenti: 31), Francia. Il Vescovo eletto è nato nel 1959 a Rouen (Francia), è stato ordinato sacerdote nel 1987 ed è stato finora  Vicario Generale di Rouen (Francia).

  Sabato 31 marzo è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Nashik (India), presentata dal Vescovo Thomas Bhalerao, S.I., in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Padre Oscar Ngoy wa Mpangu, C.S.Sp., Superiore Provinciale della Congregazione dello Spirito Santo, Vescovo di Kongolo (superficie: 44.206; popolazione: 700.000; cattolici: 120.000; sacerdoti: 36; religiosi: 74), Repubblica Democratica del Congo. Il Vescovo eletto, finora Parroco a Lubumbashi (Repubblica Democratica del Congo), è nato nel 1964 a Kyolo (Repubblica Democratica del Congo), ha emesso la Prima Professione nella Congregazione dello Spirito Santo nel 1988 ed è stato ordinato sacerdote nel 1992. Succede al Vescovo Jérôme Kanyangu Lukundwe, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia la governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Professore Onorato Bucci, Consultore della Congregazione per le Chiese Orientali.

- Ha nominato la pittrice Signora Laura Stocco, il letterato Signor Armando Torno e lo scultore Signor Domenico Siniscalco, Membri Ordinari della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon.

- Ha nominato Don Sabino Ardito, S.D.B., Vicario Giudiziale del Tribunale di Prima Istanza per le cause di nullità di matrimonio della Regione Lazio.

- Ha nominato il Cardinale Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio e Segretario di Stato emerito, Legato Pontificio per la solenne celebrazione di apertura del 90° anniversario delle apparizioni della Beata Vergine Maria a Fatima (Portogallo), che avranno luogo a Fatima nei giorni 12 e 13 maggio 2007.
NEA:RE:NER:NA/.../...                               VIS 20070402 (280)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 2 APR. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate sette Presuli della Conferenza Episcopale Italiana (Regione Toscana) in visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Cardinale Ennio Antonelli, Arcivescovo di Firenze, con il Vescovo Ausiliare Claudio Maniago. 

- L'Arcivescovo Benvenuto Italo Castellani, di Lucca.

- Il Vescovo Mansueto Bianchi, di Pistoia.

- Il Vescovo Eugenio Binini, d i Massa Carrara-Pontremoli.

- L'Arcivescovo Alessandro Plotti, di Pisa.

 Il Vescovo Gualtiero Bassetti, di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.

  Sabato 31 marzo il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

 - Il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

- Due Presuli della Conferenza Episcopale Italiana (Regione Sicilia), in Visita "ad Limina Apostolorum":

 Il Vescovo Giuseppe Malandrino, di Noto.

  - Il Vescovo Paolo Urso, di Ragusa.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP:AL/.../...                                        VIS 20070402 (140)


RISPONDERE AMORE DI DIO, PROPOSITO VITA GIOVANNI PAOLO II


CITTA' DEL VATICANO, 2 APR. 2007 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, ha avuto luogo la cerimonia di chiusura dell'inchiesta diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità del Servo di Dio Giovanni Paolo II, prima tappa del processo di Beatificazione del Pontefice, mancato il 2 aprile del 2005.

  Ha chiuso la sessione il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, con un discorso sulla spiritualità di Giovanni Paolo II, nel quale ha sottolineato che: "All'inizio, al centro ed al vertice di un tale ritratto non può non stare il rapporto personale di Karol Wojtyla con Dio: un rapporto che appare già forte, intimo e profondo negli anni della sua fanciullezza e che poi non ha cessato di crescere, di irrobustirsi e produrre frutti in tutte le dimensioni della sua vita.  (...) Siamo, qui, in presenza del Mistero: anzitutto il mistero dell'amore di predilezione con cui Dio Padre ha amato questo ragazzo polacco, lo ha unito a sé e lo ha mantenuto in questa unione, non risparmiandogli le prove della vita, anzi, associandolo sempre di nuovo alla croce del proprio Figlio, ma anche donandogli il coraggio di amare questa croce e l'intelligenza spirituale per scorgere attraverso di essa il volto di Padre".

  "Nella certezza di essere amato da Dio e nella gioia di corrispondere a questo amore Karol Wojtyla ha trovato il senso, l'unità e lo scopo della propria vita. Tutti coloro che lo hanno conosciuto, da vicino o anche solo da lontano, sono stati colpiti infatti dalla ricchezza della sua umanità, dalla sua piena realizzazione come uomo, ma ancor più illuminante e significativo è il fatto che tale pienezza di umanità coincide, alla fine, con questo rapporto con Dio, in altre parole con la sua santità".

  La sessione di apertura della fase diocesana si è svolta nella medesima Basilica il 28 giugno del 2005, a meno di tre mesi dalla morte di Giovanni Paolo II, grazie alla dispensa concessa da Papa Benedetto XVI, in quanto tra la data della morte della persona e quella di inizio di un processo per la sua Beatificazione, devono intercorrere almeno cinque anni.

 Conclusa l'inchiesta diocesana, gli atti e la documentazione saranno trasmessi alla Congregazione per le Cause dei Santi.
.../BEATIFICAZIONE GIOVANNI PAOLO II/RUINI               VIS 20070402 (400)


INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE MESE DI APRILE


CITTA' DEL VATICANO, 1 APR. 2007 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI per il mese di aprile è la seguente: "Perchè, lasciandosi illuminare e guidare dallo Spirito Santo, ogni cristiano risponda con entusiasmo e fedeltà all'universale chiamata alla santità".

  L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perchè cresca il numero delle vocazioni sacerdotali e religiose nell'America settentrionale e nei Paesi dell'Oceano Pacifico, per rispondere adeguatamente alle esigenze pastorali e missionarie di quelle popolazioni".
BXVI-INTENZIONI PREGHIERA/APRILE/...            VIS 20070402 (90)


ESSERE TESTIMONI DI GESÙ TRA I VOSTRI COETANEI


CITTA' DEL VATICANO, 1 APR. 2007 (VIS). Al termine della solenne Celebrazione Liturgica della Domenica delle Palme e della Passione del Signore, il Santo Padre Benedetto XVI ha salutato, in diverse lingue, le migliaia di pellegrini convenuti in Piazza San Pietro. Il Papa si è rivolto, in particolare, in francese, inglese, spagnolo, portoghese, polacco ed italiano, ai giovani partecipanti alla Giornata Mondiale della Gioventù, ricordandone il tema: "Che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi".

  "Con grande allegria e fervore" - ha detto Papa Benedetto XVI - "accogliamo questo nuovo comandamento di Cristo, che vi invita ad essere suoi testimoni tra i vostri coetanei. Non abbiate paura di seguirlo fedelmente". 

  "Auguro a tutti voi una settimana Santa ricca di frutti spirituali, e, per questo, invito a viverla in intima unione con la Vergine Maria. Da lei impariamo il silenzio interiore, lo sguardo del cuore, la fede amorosa per seguire Gesù sulla via della Croce, che conduce alla luce gioiosa della Risurrezione".
ANG/DOMENICA DELLE PALME/...                       VIS 20070402 (180)


SEGUIRE CRISTO SIGNIFICA DARSI TOTALMENTE A LUI


CITTA' DEL VATICANO, 1 APR. 2007 (VIS). Alle ore 9.30 di questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto, in Piazza San Pietro, la solenne celebrazione liturgica della Domenica delle Palme e della Passione del Signore, con la quale inizia la Settimana Santa. Il Papa ha benedetto le palme e gli ulivi e, al termine della processione dall'obelisco fino all'altare, ha celebrato la Santa Messa.

 Alla Celebrazione Eucaristica hanno partecipato 50.000 persone, la maggior parte giovani di Roma e di altre Diocesi, in occasione della ricorrenza  della XXII Giornata Mondiale della Gioventù, quest'anno dedicata al tema: "Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri".

   Nell'omelia, Benedetto XVI ha detto che nella processione della Domenica delle Palme acclamiamo il Signore, come i discepoli che hanno accompagnato il Signore  e "Come loro lodiamo il Signore a gran voce per tutti i prodigi che abbiamo veduto. Sì, anche noi abbiamo visto e vediamo tuttora i prodigi di Cristo: come Egli porti uomini e donne a rinunciare alle comodità della propria vita e a mettersi totalmente a servizio dei sofferenti; come Egli dia il coraggio a uomini e donne di opporsi alla violenza e alla menzogna, per far posto nel mondo alla verità; come Egli, nel segreto, induca uomini e donne a far del bene agli altri, a suscitare la riconciliazione dove c'era l'odio, a creare la pace dove regnava l'inimicizia".

  La processione delle Palme, ha continuato il Papa, "è anche una processione di Cristo Re (...). Riconoscerlo come Re significa: accettarlo come Colui che ci indica la via, del quale ci fidiamo e che seguiamo. Significa accettare giorno per giorno la sua parola come criterio valido per la nostra vita. Significa vedere in Lui l'autorità alla quale ci sottomettiamo. Ci sottomettiamo a Lui, perché la sua autorità è l'autorità della verità". Inoltre, il Papa ha voluto mettere in rilievo che la processione delle Palme è "anche espressione del nostro 'sì' a Gesù e della nostra disponibilità ad andare con Lui ovunque ci porti", e si è domandato: "Che cosa vuol dire in concreto 'seguire Cristo?'. (...) Si tratta della decisione fondamentale di non considerare più l'utilità e il guadagno, la carriera e  il successo come scopo ultimo della mia vita, ma di riconoscere invece come criteri autentici la verità e l'amore. Si tratta della scelta tra il vivere solo per me stesso o il donarmi - per la cosa più grande. (...) Seguendo Lui entro nel servizio della verità e dell'amore. Perdendomi mi ritrovo".

  Il Santo Padre ha commentato che il Salmo della Messa di oggi "ci spiega cosa significhi il salire con Cristo. 'Chi salirà il monte del Signore?', chiede il Salmo ed indica due condizioni essenziali. Coloro che salgono e vogliono giungere veramente in alto, arrivare fino all'altezza vera, devono essere persone che (...) scrutano intorno a sé per cercare Dio, per cercare il suo Volto".

  Rivolgendosi in proposito ai giovani, il Papa ha richiamato l'attenzione su quanto sia importante, soprattutto oggi, "non lasciarsi semplicemente portare qua e là nella vita; non accontentarsi di ciò che tutti pensano e dicono e fanno. Scrutare Dio e cercare Dio. Non lasciare che la domanda su Dio si dissolva nelle nostre anime. Il desiderio di ciò che è più grande. Il desiderio di conoscere Lui  - il suo Volto...".

  "L'altra condizione molto concreta per la salita è questa: può stare nel luogo santo 'chi ha mani innocenti e cuore puro'. Mani innocenti sono mani che non vengono usate per atti di violenza. Sono mani che non sono sporcate con la corruzione, con tangenti". Il Santo Padre ha sottolineato che: "È puro un cuore che non finge e non si macchia con menzogna e ipocrisia. Un cuore che rimane trasparente come acqua sorgiva, perché non conosce doppiezza. È puro un cuore che non si strania con l'ebbrezza del piacere; un cuore il cui amore è vero e non è soltanto passione di un momento".

  Benedetto XVI ha concluso ricordando che: "Con la croce Gesù ha spalancato la porta di Dio, la porta tra Dio e gli uomini. Ora essa è aperta. Ma anche dall'altro lato il Signore bussa con la sua croce: bussa alle porte del mondo, alle porte dei nostri cuori, che così spesso e in così gran numero sono chiuse per Dio. E ci parla più o meno così: se le prove che Dio nella creazione ti dà della sua esistenza non riescono ad aprirti per Lui; se la parola della Scrittura e il messaggio della Chiesa ti lasciano indifferente - allora guarda a me, al Dio che per te si è reso sofferente, che personalmente patisce con te - vedi che io soffro per amore tuo e apriti a me, tuo Signore e tuo Dio. È questo l'appello che in quest'ora lasciamo penetrare nel nostro cuore".
HML/DOMENICA DELLE PALME/...                     VIS 20070402 (810)


DIO CHIAMA SANTITÀ ATTRAVERSO QUOTIDIANE OCCUPAZIONI


CITTA' DEL VATICANO, 31 MAR. 2007 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre ha ricevuto 7.000 dirigenti e soci della Confartigianato.

  Fondata nel 1946, "sul principio della libera adesione e aperta a ogni componente geografica, settoriale e culturale dell'imprenditoria artigiana e delle piccole imprese, la Confartigianato" - ha ricordato il Pontefice - "ha dato un indubbio contributo alla costruzione della moderna Nazione italiana. (...) Se fino a qualche decennio fa, artigiano evocava qualcosa di 'vecchio e pittoresco', (...) oggi vuol dire piuttosto autonomia, creatività, personalizzazione nella produzione di beni e servizi".  Sottolineando che il lavoro "appartiene alla condizione originaria dell'uomo", Papa Benedetto XVI ha affermato che "la Chiesa, fedele alla parola di Dio, non cessa di richiamare il principio secondo cui il lavoro è per l'uomo e non l'uomo per il lavoro. Proclama così senza sosta il primato dell'uomo sull'opera delle sue mani, e ricorda che tutto deve essere finalizzato al vero progresso della persona umana e al bene comune: il capitale, la scienza, la tecnica, le risorse pubbliche e la stessa proprietà privata".  Benedetto XVI ha citato le parole che il Servo di Dio Giovanni Paolo II rivolse agli artigiani in occasione del Grande Giubileo dell'Anno Duemila:"'Voi potete ridare forza e concretezza  a quei valori che da sempre caratterizzano la vostra attività: il profilo qualitativo, lo spirito di iniziativa, la promozione delle capacità artistiche, la libertà e la cooperazione, il rapporto corretto tra la tecnologia e l'ambiente, l'attaccamento alla famiglia, i rapporti di buon vicinato".

  Il Santo Padre ha esortato gli artigiani con queste parole: "Cari amici, continuate con tenacia e perseveranza a custodire e a valorizzare la cultura produttiva artigiana, capace di dar vita a grandi occasioni di equilibrato progresso economico e di incontro tra uomini e popoli. Come cristiani, poi, sia vostro impegno vivere e testimoniare il 'Vangelo del lavoro', consapevoli che il Signore chiama tutti i battezzati alla santità attraverso le loro quotidiane occupazioni".  San Josemaría Escrivá, un Santo di questi nostri tempi, ha soggiunto il Papa, nota in proposito che: "'il lavoro, essendo stato assunto da Cristo, diventa attività redenta e redentrice: non solo è l'ambito nel quale l'uomo vive, ma mezzo e strada di santità, realtà santificabile e santificatrice'".

 Il Santo Padre ha concluso il suo discorso affermando: "Alla scuola della Famiglia di Nazareth potete più facilmente apprendere come coniugare una coerente vita di fede con la fatica e le difficoltà del lavoro, il profitto personale e l'impegno di solidarietà verso i bisognosi".
AC/CONFARTIGIANATO/...                           VIS 20070402 (420)


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