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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 10 maggio 2007

VISITA AL PRESIDENTE LULA ED INCONTRO CON I GIOVANI


CITTA' DEL VATICANO, 10 MAG. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha iniziato il secondo giorno del suo Viaggio Apostolico in Brasile con la celebrazione della Santa Messa in privato nella Cappella del Monastero di São Bento a São Paulo.

  Alle 10.30 (15:30 ora di Roma), il Papa renderà una visita di cortesia al Presidente della Repubblica, Signor Luiz Inácio Lula da Silva, nel Palacio dos Bandeirantes, Residenza del Governatore dello Stato di São Paulo. Il nome del Palazzo ricorda i gruppi di esploratori giunti nel XVII e XVIII secolo, chiamati "Bandeirantes" che setacciavano le foreste e i nuovi territori dell'America Latina in cerca di oro, diamanti, e altre ricchezze.

  Di ritorno al Monastero São Bento, nella tarda mattinata, il Santo Padre avrà un incontro con i Rappresentanti di altre Confessioni cristiane e di altre Religioni presenti in Brasile.

  Benedetto XVI consumerà la seconda colazione con l'Arcivescovo Geraldo Lyrio Rocha, di Mariana, Presidente della Conferenza Episcopale del Brasile, l'Arcivescovo Luiz Soares Vieira, di Manaus, Vice-Presidente e con il Vescovo Dimas Lara Barbosa, Ausiliare di São Sebastião do Rio de Janeiro, Segretario Generale della medesima Conferenza Episcopale e con i Membri del Seguito Papale.

  Nel pomeriggio il Papa incontrerà le migliaia di giovani nello Stadio municipale "Paulo Machado de Carvalho" di Pacaembu ed infine farà ritorno al Monastero di São Bento per la cena in privato ed il pernottamento.
PV-BRASILE/.../SÃO PAULO                           VIS 20070510 (240)


SULL'AEREO CONFERENZA STAMPA DEL PAPA CON I GIORNALISTI


CITTA' DEL VATICANO, 10 MAG. 2007 (VIS). Nella giornata di ieri, sull'aereo diretto in Brasile, il Santo Padre ha tenuto la tradizionale Conferenza Stampa con i giornalisti che l'accompagnavano in questo suo Sesto Viaggio Apostolico.

  "Amo molto l'America Latina" - ha detto ai giornalisti il Papa esprimendo la sua "grande gioia" di recarsi nel "Continente della speranza". La finalità primaria del Viaggio, ha precisato il Pontefice è "specificamente" religiosa: "dare la vita in Cristo e farsi discepoli di Cristo".

  Ad una domanda sulla teologia della liberazione, Benedetto XVI ha ricordato che "Oggi la situazione è profondamente cambiata: la Chiesa è fortemente impegnata per la giustizia ma nello stesso tempo opera un discernimento per evitare i falsi millenarismi che credono di poter realizzare dalle rivoluzioni un sistema sociale perfetto. Ora la questione è come la Chiesa deve essere presente nella lotta e nelle riforme necessarie per garantire condizioni giuste. Precisamente su tali questioni esistono divisioni fra i teologi".

  Ricordando anche l'Arcivescovo Oscar Arnulfo Romero, di San Salvador, assassinato nel 1980 mentre celebrava la Santa Messa, Benedetto XVI, affermando che egli è "un grande testimone della fede", ha espresso nel contempo la convinzione che "la sua persona meriti la beatificazione, anche se la sua figura va liberata da quelle deformazioni ideologiche di quanti hanno cercato di appropriarsene per motivi politici".

  Sulla diffusione delle sette in America Latina il Papa ha affermato che "sono un segno che le persone hanno 'sete di Dio'. La Chiesa deve rispondere a questa esigenza su un piano molto concreto nella consapevolezza che oltre ad annunciare il messaggio cristiano, occorre aiutare le persone a trovare condizioni di vita giuste, micro e macroeconomiche".

  Ad una domanda sui politici che in Messico hanno appoggiato la legge sulla depenalizzazione dell'aborto, il Papa ha sottolineato "la necessità della coerenza per i politici cristiani", ribadendo che la Chiesa "annuncia il Vangelo della vita: 'la vita è un dono, non è una minaccia'".

  Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., ha precisato che: "Non essendo stata dichiarata alcuna scomunica da parte dei vescovi messicani per quei politici, Benedetto XVI non ha inteso dichiararla nemmeno lui. L'azione legislativa favorevole all'aborto" - ha precisato Padre Lombardi - "non è compatibile con la partecipazione all'Eucaristia". "Ma sono dunque scomunicati?", gli è stato chiesto. "No" - ha risposto Padre Lombardi - "si autoescludono dalla Comunione".

  Nelle risposte ai giornalisti, Benedetto XVI aveva affermato che questa scomunica "è prevista dal Codice di Diritto Canonico, non è stato nulla di arbitrario, è scritto semplicemente nel Diritto canonico. L'uccisione di un innocente, di un bambino non nato è inconcepibile" - ha aggiunto il Papa  - "Non è un fatto arbitrario e la Chiesa esprime apprezzamento per la vita e l'individualità della vita fin dal primo momento del concepimento".
PV-BRASILE/CONFERENZA STAMPA/...                               VIS 20070510 (470)


BRASILE: VALORI CRISTIANI CHE MAI SARANNO CANCELLATI


CITTA' DEL VATICANO, 9 MAG. 2007 (VIS). All'arrivo all'aeroporto internazionale brasiliano di São Paulo-Guarulhos, alle 16:00 ora locale, (21:00 ora di Roma), il Santo Padre Benedetto XVI, dando inizio al Sesto Viaggio Apostolico fuori d'Italia, è stato accolto dal Presidente della Repubblica Federale del Brasile, Signor Luiz Inácio Lula da Silva, e dalle Autorità civili, militari e religiose.

  Nel discorso di benvenuto il Papa ha affermato che la sua visita "ha un obiettivo che va oltre le frontiere nazionali: vengo a presiedere, in Aparecida, la sezione di apertura della V Conferenza Generale dell'Episcopato dell'America Latina e dei Caraibi. Per provvidenziale manifestazione della bontà del Creatore, questo Paese dovrà servire da culla per le proposte ecclesiali che, se Dio vorrà, potranno dare un rinnovato vigore e slancio missionario a questo Continente".

  Il fatto che il Brasile possegga il numero più elevato di cattolici, ha proseguito il Papa "significa che (essi) devono contribuire in maniera particolare al servizio del bene comune della Nazione. La solidarietà sarà, senza dubbio, una parola piena di contenuto quando le forze vive della società, ognuna nel proprio ambito, si impegneranno seriamente a costruire un futuro di pace e di speranza per tutti".

  "So che l'anima di questo Popolo, così come di tutta l'America Latina" - ha aggiunto il Pontefice - "custodisce valori radicalmente cristiani che mai saranno cancellati. E ho la certezza che in Aparecida, durante la Conferenza Generale dell'Episcopato, questa identità sarà rinforzata, promuovendo il rispetto della vita, dal momento del suo concepimento fino al suo declino naturale, come esigenza propria della natura umana; farà anche della promozione della persona umana l'asse della solidarietà, soprattutto con i poveri e gli abbandonati".

  "La Chiesa vuole soltanto indicare i valori morali di ogni situazione" - ha ribadito Benedetto XVI - "e formare i cittadini perché possano decidere coscientemente e liberamente; in questo senso, non mancherà di insistere sull'impegno che dovrà essere preso per assicurare il consolidamento della famiglia, come cellula base della società; della gioventù, la cui formazione costituisce un fattore decisivo per il futuro di una Nazione - e, infine, ma non da ultimo, difendendo e promuovendo i valori soggiacenti in tutti gli strati sociali, soprattutto nelle popolazioni indigene".

  Al termine del discorso il Papa si è diretto in elicottero all'aeroporto di "Campo de Marte" a São Paulo, dove erano ad attenderlo le Autorità locali. Dall'aeroporto ha quindi raggiunto in autovettura panoramica il Monastero di São Bento e, dopo un momento di preghiera nella Cappella, Benedetto XVI ha salutato e benedetto la folla dal balcone del Monastero.
PV-BRASILE/ARRIVO/SÃO PAULO                       VIS 20070510 (430)


VISITA AL PRESIDENTE LULA ED INCONTRO CON I GIOVANI


CITTA' DEL VATICANO, 10 MAG. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha iniziato il secondo giorno del suo Viaggio Apostolico in Brasile con la celebrazione della Santa Messa in privato nella Cappella del Monastero di São Bento a São Paulo.

  Alle 10.30 (15:30 ora di Roma), il Papa renderà una visita di cortesia al Presidente della Repubblica, Signor Luiz Inácio Lula da Silva, nel Palacio dos Bandeirantes, Residenza del Governatore dello Stato di São Paulo. Il nome del Palazzo ricorda i gruppi di esploratori giunti nel XVII e XVIII secolo, chiamati "Bandeirantes" che setacciavano le foreste e i nuovi territori dell'America Latina in cerca di oro, diamanti, e altre ricchezze.

  Di ritorno al Monastero São Bento, nella tarda mattinata, il Santo Padre avrà un incontro con i Rappresentanti di altre Confessioni cristiane e di altre Religioni presenti in Brasile.

  Benedetto XVI consumerà la seconda colazione con l'Arcivescovo Geraldo Lyrio Rocha, di Mariana, Presidente della Conferenza Episcopale del Brasile, l'Arcivescovo Luiz Soares Vieira, di Manaus, Vice-Presidente e con il Vescovo Dimas Lara Barbosa, Ausiliare di São Sebastião do Rio de Janeiro, Segretario Generale della medesima Conferenza Episcopale e con i Membri del Seguito Papale.

  Nel pomeriggio il Papa incontrerà le migliaia di giovani nello Stadio municipale "Paulo Machado de Carvalho" di Pacaembu ed infine farà ritorno al Monastero di São Bento per la cena in privato ed il pernottamento.
PV-BRASILE/.../SÃO PAULO                           VIS 20070510 (240)


SULL'AEREO CONFERENZA STAMPA DEL PAPA CON I GIORNALISTI


CITTA' DEL VATICANO, 10 MAG. 2007 (VIS). Nella giornata di ieri, sull'aereo diretto in Brasile, il Santo Padre ha tenuto la tradizionale Conferenza Stampa con i giornalisti che l'accompagnavano in questo suo Sesto Viaggio Apostolico.

  "Amo molto l'America Latina" - ha detto ai giornalisti il Papa esprimendo la sua "grande gioia" di recarsi nel "Continente della speranza". La finalità primaria del Viaggio, ha precisato il Pontefice è "specificamente" religiosa: "dare la vita in Cristo e farsi discepoli di Cristo".

  Ad una domanda sulla teologia della liberazione, Benedetto XVI ha ricordato che "Oggi la situazione è profondamente cambiata: la Chiesa è fortemente impegnata per la giustizia ma nello stesso tempo opera un discernimento per evitare i falsi millenarismi che credono di poter realizzare dalle rivoluzioni un sistema sociale perfetto. Ora la questione è come la Chiesa deve essere presente nella lotta e nelle riforme necessarie per garantire condizioni giuste. Precisamente su tali questioni esistono divisioni fra i teologi".

  Ricordando anche l'Arcivescovo Oscar Arnulfo Romero, di San Salvador, assassinato nel 1980 mentre celebrava la Santa Messa, Benedetto XVI, affermando che egli è "un grande testimone della fede", ha espresso nel contempo la convinzione che "la sua persona meriti la beatificazione, anche se la sua figura va liberata da quelle deformazioni ideologiche di quanti hanno cercato di appropriarsene per motivi politici".

  Sulla diffusione delle sette in America Latina il Papa ha affermato che "sono un segno che le persone hanno 'sete di Dio'. La Chiesa deve rispondere a questa esigenza su un piano molto concreto nella consapevolezza che oltre ad annunciare il messaggio cristiano, occorre aiutare le persone a trovare condizioni di vita giuste, micro e macroeconomiche".

  Ad una domanda sui politici che in Messico hanno appoggiato la legge sulla depenalizzazione dell'aborto, il Papa ha sottolineato "la necessità della coerenza per i politici cristiani", ribadendo che la Chiesa "annuncia il Vangelo della vita: 'la vita è un dono, non è una minaccia'".

  Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., ha precisato che: "Non essendo stata dichiarata alcuna scomunica da parte dei vescovi messicani per quei politici, Benedetto XVI non ha inteso dichiararla nemmeno lui. L'azione legislativa favorevole all'aborto" - ha precisato Padre Lombardi - "non è compatibile con la partecipazione all'Eucaristia". "Ma sono dunque scomunicati?", gli è stato chiesto. "No" - ha risposto Padre Lombardi - "si autoescludono dalla Comunione".

  Nelle risposte ai giornalisti, Benedetto XVI aveva affermato che questa scomunica "è prevista dal Codice di Diritto Canonico, non è stato nulla di arbitrario, è scritto semplicemente nel Diritto canonico. L'uccisione di un innocente, di un bambino non nato è inconcepibile" - ha aggiunto il Papa  - "Non è un fatto arbitrario e la Chiesa esprime apprezzamento per la vita e l'individualità della vita fin dal primo momento del concepimento".
PV-BRASILE/CONFERENZA STAMPA/...                               VIS 20070510 (470)


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